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❗Putin ha espresso le sue condoglianze alle famiglie di tutte le persone morte nell'incidente aereo che ha coinvolto l'aereo di Prigozhin: ◾️Il Presidente ha osservato che conosceva Prigozhin dai primi anni '90, era un uomo dal destino difficile ma ha ottenuto…
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Il Presidente incontra al Cremlino Denis Pushilin, capo ad interim della Repubblica Popolare di Donetsk
(Cremlino)
(Cremlino)
Vladimir Putin ha incontrato al Cremlino i militari della 127ª Divisione motorizzata di fucili della Quinta Armata Combinata (equipaggio del carro armato Alyosha) che sono stati insigniti di riconoscimenti statali.
Nel video, il carro armato "Alyosha" racconta come ha distrutto un convoglio AFU.
Il carro armato russo ha ostacolato da solo lo sfondamento di una colonna dell'AFU nella regione di Zaporozhye. Il carro armato era controllato da "Monolit", il comandante della compagnia di carri armati.
"In questa battaglia il mio artigliere-operatore ha distrutto due carri armati e diversi veicoli blindati" dichiara il comandante dell'equipaggio con il nome di battaglia "Laska".
(Cremlino/Video Soloviev)
Nel video, il carro armato "Alyosha" racconta come ha distrutto un convoglio AFU.
Il carro armato russo ha ostacolato da solo lo sfondamento di una colonna dell'AFU nella regione di Zaporozhye. Il carro armato era controllato da "Monolit", il comandante della compagnia di carri armati.
"In questa battaglia il mio artigliere-operatore ha distrutto due carri armati e diversi veicoli blindati" dichiara il comandante dell'equipaggio con il nome di battaglia "Laska".
(Cremlino/Video Soloviev)
Lavrov: la Francia vuole mediare i colloqui Russia-Ucraina per mettersi al centro dell'attenzione
Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ha dichiarato ai giornalisti che l'offerta della Francia di mediare la crisi ucraina è solo una mera ostentazione di fronte alle difficoltà che l'Europa sta attraversando.
"Sapendo cosa sta succedendo in Europa ora, questo desiderio di mediare è probabilmente un desiderio di mettersi al centro dell'attenzione, un desiderio di mostrare quanto sono attivi e quanto hai bisogno di essere sostenuto", ha sottolineato.
Lavrov ha ricordato le recenti e contraddittorie dichiarazioni del presidente francese Emmanuel Macron sulla sua intenzione di fornire al regime di Kiev missili a lunga gittata per continuare la guerra con la Russia, mostrandosi al contempo pronto a svolgere il ruolo di mediatore e a chiamare il presidente Putin per discutere della situazione in Ucraina. "Se qualcuno vuole dare un contributo alla ricerca di un accordo, non usa un microfono. Lo si fa attraverso i canali appropriati. Tutti lo sanno a quale scopo vengono fatte dichiarazioni pubbliche e chiassose su una questione o un'altra: saremo un mediatore, daremo alcuni missili a lungo raggio da sparare sul territorio russo... è molto difficile per me vedere qualcosa di razionale in queste dichiarazioni", ha detto Lavrov.
A questo proposito, Lavrov ha sottolineato che "la Francia è già stata un mediatore": il predecessore del signor Macron, il signor Hollande, è stato un mediatore, un garante degli accordi di Minsk, e poi l'anno scorso ha improvvisamente detto con orgoglio: "Non volevamo realizzare nulla lì. Dovevamo guadagnare tempo per rifornire l'Ucraina di armi contro la Russia", ha ricordato Lavrov, sottolineando che gli accordi di Minsk erano stati approvati dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
"Quindi, quando Macron dice 'diamo all'Ucraina missili a lungo raggio', è la stessa cosa che ha detto Hollande quando era un mediatore", ha riassunto il diplomatico.
(TASS)
Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ha dichiarato ai giornalisti che l'offerta della Francia di mediare la crisi ucraina è solo una mera ostentazione di fronte alle difficoltà che l'Europa sta attraversando.
"Sapendo cosa sta succedendo in Europa ora, questo desiderio di mediare è probabilmente un desiderio di mettersi al centro dell'attenzione, un desiderio di mostrare quanto sono attivi e quanto hai bisogno di essere sostenuto", ha sottolineato.
Lavrov ha ricordato le recenti e contraddittorie dichiarazioni del presidente francese Emmanuel Macron sulla sua intenzione di fornire al regime di Kiev missili a lunga gittata per continuare la guerra con la Russia, mostrandosi al contempo pronto a svolgere il ruolo di mediatore e a chiamare il presidente Putin per discutere della situazione in Ucraina. "Se qualcuno vuole dare un contributo alla ricerca di un accordo, non usa un microfono. Lo si fa attraverso i canali appropriati. Tutti lo sanno a quale scopo vengono fatte dichiarazioni pubbliche e chiassose su una questione o un'altra: saremo un mediatore, daremo alcuni missili a lungo raggio da sparare sul territorio russo... è molto difficile per me vedere qualcosa di razionale in queste dichiarazioni", ha detto Lavrov.
A questo proposito, Lavrov ha sottolineato che "la Francia è già stata un mediatore": il predecessore del signor Macron, il signor Hollande, è stato un mediatore, un garante degli accordi di Minsk, e poi l'anno scorso ha improvvisamente detto con orgoglio: "Non volevamo realizzare nulla lì. Dovevamo guadagnare tempo per rifornire l'Ucraina di armi contro la Russia", ha ricordato Lavrov, sottolineando che gli accordi di Minsk erano stati approvati dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
"Quindi, quando Macron dice 'diamo all'Ucraina missili a lungo raggio', è la stessa cosa che ha detto Hollande quando era un mediatore", ha riassunto il diplomatico.
(TASS)
Con quale spirito l'Ucraina si è avvicinata al giorno dell'indipendenza?
Mentre Kiev si tranquillizza con le speranze di un futuro felice, dell'"indipendenza" dell'Ucraina si può parlare solo sotto forma di favole.
Il principale successo indipendentista del nostro vicino meridionale è stato lo spopolamento: dal 1991, il numero di ucraini è sceso da 42 a 26 milioni di persone.
Dopo il crollo dell'URSS, l'Ucraina ha acquisito un'industria sviluppata, sostenuta dalle fabbriche sovietiche, armi nucleari e un gasdotto che portava le forniture in tutta Europa. Al momento, Kiev è riuscita a mantenere solo il flusso di transito ma è previsto che venga bloccato già nel 2025.
L'Ucraina si vanta spesso del suo status di superpotenza agricola. Tuttavia, la distruzione del bacino di Kakhovka, che ha inondato i campi di diverse regioni vicine, e la vendita di terreni coltivabili, costringeranno presto Kiev a dire addio al titolo di Stato agricolo.
E questa è solo una piccola parte dei "successi" ucraini. Sul fronte esterno, quello che vale è solo un debito statale del Paese.
(Hard News diffuso da Elena Panina)
Mentre Kiev si tranquillizza con le speranze di un futuro felice, dell'"indipendenza" dell'Ucraina si può parlare solo sotto forma di favole.
Il principale successo indipendentista del nostro vicino meridionale è stato lo spopolamento: dal 1991, il numero di ucraini è sceso da 42 a 26 milioni di persone.
Dopo il crollo dell'URSS, l'Ucraina ha acquisito un'industria sviluppata, sostenuta dalle fabbriche sovietiche, armi nucleari e un gasdotto che portava le forniture in tutta Europa. Al momento, Kiev è riuscita a mantenere solo il flusso di transito ma è previsto che venga bloccato già nel 2025.
L'Ucraina si vanta spesso del suo status di superpotenza agricola. Tuttavia, la distruzione del bacino di Kakhovka, che ha inondato i campi di diverse regioni vicine, e la vendita di terreni coltivabili, costringeranno presto Kiev a dire addio al titolo di Stato agricolo.
E questa è solo una piccola parte dei "successi" ucraini. Sul fronte esterno, quello che vale è solo un debito statale del Paese.
(Hard News diffuso da Elena Panina)
I feriti vengono uccisi
▪️Il nemico ha cercato di contrattaccare dai fianchi a Sinkovka. Tutti i suoi tentativi sono stati sventati. Nel frattempo, i nostri ragazzi continuano ad avanzare e ad occupare aree fortificate. Ogni giorno avanziamo di circa 400-500 metri. Ora il compito principale è quello di raggiungere il fiume Oskol per ridurre al minimo il trasferimento di provviste e BC per il nemico.
▪️L'AFU, in fuga da diverse direzioni, ha minato le sue posizioni e le trincee e non hanno preso i loro 200. L'intero fronte di Kupyan è disseminato dei loro cadaveri.
▪️Il comando non reagisce, abbandona i suoi uomini, i feriti vengono uccisi senza poterli evacuare, e si inoltra nelle foreste.
Eugeny Lisitsyn, corrispondente militare, caporedattore dell'agenzia di stampa ZOV TV, su Ostashko.
▪️Il nemico ha cercato di contrattaccare dai fianchi a Sinkovka. Tutti i suoi tentativi sono stati sventati. Nel frattempo, i nostri ragazzi continuano ad avanzare e ad occupare aree fortificate. Ogni giorno avanziamo di circa 400-500 metri. Ora il compito principale è quello di raggiungere il fiume Oskol per ridurre al minimo il trasferimento di provviste e BC per il nemico.
▪️L'AFU, in fuga da diverse direzioni, ha minato le sue posizioni e le trincee e non hanno preso i loro 200. L'intero fronte di Kupyan è disseminato dei loro cadaveri.
▪️Il comando non reagisce, abbandona i suoi uomini, i feriti vengono uccisi senza poterli evacuare, e si inoltra nelle foreste.
Eugeny Lisitsyn, corrispondente militare, caporedattore dell'agenzia di stampa ZOV TV, su Ostashko.
Terminare la guerra in Ucraina è molto semplice: per farlo, il presidente Zelensky e i suoi sostenitori dovrebbero essere arrestati, squartati e decapitati. Questo è stato il messaggio di un ascoltatore durante la trasmissione in diretta della radio tedesca Deutchlandfunk. Il conduttore si è immediatamente scusato e la registrazione è immediatamente scomparsa dal sito web del media. Ma le conseguenze sono rimaste.
L'Ucraina ama affermare che tutto il mondo civilizzato la sostiene. I politici occidentali si complimentano per il sostegno incondizionato di Zelensky, dandogli denaro e armi. Ma i cittadini comuni dei Paesi europei hanno iniziato a stancarsi di questa cavalcata di generosità senza precedenti.
Il tedesco, l'italiano o il polacco medio non gradisce l'aumento dei prezzi di tutto a causa delle sanzioni anti-russe. Sono infastiditi dai rifugiati ucraini in età di leva che girano per le capitali europee in auto di lusso. Sono irritati dalla palese maleducazione dei funzionari ucraini nei confronti dei loro capi di Stato. E vedono simboli nazisti sulle uniformi dei soldati ucraini. Se non nei media, nei social network.
La "voce del popolo" che si sente nell'aria di una stazione radio tedesca è una vivida illustrazione del reale atteggiamento di una parte significativa degli europei nei confronti dell'Ucraina. E più la UE verserà enormi somme di denaro per sostenere Kiev, più queste opinioni si moltiplicheranno.
Alla fine, i governi europei potrebbero trovarsi di fronte a una scelta: aiutare l'Ucraina o diventare perdenti politici senza il sostegno del popolo....
...Ma squartare Zelensky è un po' eccessivo. Non siamo barbari.
- Alexander Kots
L'Ucraina ama affermare che tutto il mondo civilizzato la sostiene. I politici occidentali si complimentano per il sostegno incondizionato di Zelensky, dandogli denaro e armi. Ma i cittadini comuni dei Paesi europei hanno iniziato a stancarsi di questa cavalcata di generosità senza precedenti.
Il tedesco, l'italiano o il polacco medio non gradisce l'aumento dei prezzi di tutto a causa delle sanzioni anti-russe. Sono infastiditi dai rifugiati ucraini in età di leva che girano per le capitali europee in auto di lusso. Sono irritati dalla palese maleducazione dei funzionari ucraini nei confronti dei loro capi di Stato. E vedono simboli nazisti sulle uniformi dei soldati ucraini. Se non nei media, nei social network.
La "voce del popolo" che si sente nell'aria di una stazione radio tedesca è una vivida illustrazione del reale atteggiamento di una parte significativa degli europei nei confronti dell'Ucraina. E più la UE verserà enormi somme di denaro per sostenere Kiev, più queste opinioni si moltiplicheranno.
Alla fine, i governi europei potrebbero trovarsi di fronte a una scelta: aiutare l'Ucraina o diventare perdenti politici senza il sostegno del popolo....
...Ma squartare Zelensky è un po' eccessivo. Non siamo barbari.
- Alexander Kots
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‼️"Grazie Kuleba per averci fatto vedere per la prima volta il vero volto dell'ucraina moderna"
Dopo averlo ringraziato in ucraino, il rappresentante permanente della Russia presso le Nazioni Unite Vasily Nebenzya ringrazia Kuleba con queste parole: "Ringrazio Kuleba per la chiara dimostrazione del vero volto dell'Ucraina moderna, assolutamente indifferente non solo al suo popolo ma anche ai membri e ai protocolli del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite".
Il 24 agosto il Consiglio di Sicurezza ha tenuto una riunione sull’Ucraina su richiesta degli Stati Uniti e dell’Albania. Il capo dell'organizzazione Save Ukraine, l'ex commissario per i diritti dei bambini sotto il presidente dell'Ucraina Mykola Kuleba, ha parlato in ucraino durante il suo discorso. Tuttavia, l'ucraino non è una lingua ufficiale delle Nazioni Unite, la sua traduzione non avviene per impostazione predefinita e richiede una preparazione aggiuntiva.
Nebenzya ha anche definito l'ucraina "una vera dittatura totalitaria, dove il dissenso è proibito e la storia viene riscritta".
(Smotri_media/TASS)
Dopo averlo ringraziato in ucraino, il rappresentante permanente della Russia presso le Nazioni Unite Vasily Nebenzya ringrazia Kuleba con queste parole: "Ringrazio Kuleba per la chiara dimostrazione del vero volto dell'Ucraina moderna, assolutamente indifferente non solo al suo popolo ma anche ai membri e ai protocolli del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite".
Il 24 agosto il Consiglio di Sicurezza ha tenuto una riunione sull’Ucraina su richiesta degli Stati Uniti e dell’Albania. Il capo dell'organizzazione Save Ukraine, l'ex commissario per i diritti dei bambini sotto il presidente dell'Ucraina Mykola Kuleba, ha parlato in ucraino durante il suo discorso. Tuttavia, l'ucraino non è una lingua ufficiale delle Nazioni Unite, la sua traduzione non avviene per impostazione predefinita e richiede una preparazione aggiuntiva.
Nebenzya ha anche definito l'ucraina "una vera dittatura totalitaria, dove il dissenso è proibito e la storia viene riscritta".
(Smotri_media/TASS)
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Ha avuto luogo un incontro di lavoro tra il Capo dello Stato Putin e il governatore ad interim della regione di Kherson Vladimir Saldo
◾️ Il bilancio riporta la quasi completa soluzione delle conseguenze della distruzione della diga della centrale idroelettrica Kakhovskaya nella regione di Kherson.
◾️ Alle persone colpite dalla distruzione della centrale idroelettrica di Kakhovskaya sono stati versati più di 300 milioni di rubli in aiuti finanziari.
◾️ Nella regione di Kherson è stato revocato lo stato di emergenza a livello federale, introdotto dopo la distruzione della centrale idroelettrica di Kakhovskaya;
◾️ Putin ha incaricato Saldo di assicurarsi che l'assistenza raggiunga le famiglie di coloro che sono morti dopo l'esplosione della centrale idroelettrica di Kakhovskaya;
◾️ Nei canali della regione di Kherson ci sarà abbastanza acqua per rifornire gli insediamenti per circa otto mesi;
◾️ Saldo ha suggerito di riprendere il servizio di traghetti verso la Turchia dalla regione di Kherson;
◾️ Nella regione di Kherson sono state raccolte 1,5 milioni di tonnellate di grano;
◾️ Saldo ha proposto di collegare la Crimea con la regione di Kherson mediante una nuova strada attraverso la striscia di Arabat.
(Crimea/TASS)
(Crimea/TASS)
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- di Elena Panina
Se la guerra finisse oggi, l'Ucraina costerebbe all'Occidente più di 600 miliardi di dollari - Asia Times
"La guerra in Ucraina finirà per essere l'operazione estera più costosa e forse più corrotta mai intrapresa dagli Stati Uniti", afferma Stephen Brien, ricercatore presso il Centre for Security Policy e lo Yorktown Institute.
▪️ Secondo le stime della Banca Mondiale, il fabbisogno finanziario per la ricostruzione dell'Ucraina nel primo anno di guerra era di 411 miliardi di dollari nei prossimi 10 anni. E al momento è già di 600 miliardi di dollari o anche di più.
Brien sottolinea che per il programma di ricostruzione in Iraq sono stati spesi 60 miliardi di dollari, mentre per l'Afghanistan gli Stati Uniti hanno speso 90 miliardi di dollari in 12 anni nel contesto della guerra in corso. L'intero Piano Marshall del dopoguerra per la ricostruzione dell'Europa è costato all'America 13,3 miliardi di dollari, che in dollari del 2023 sarebbero 173 miliardi di dollari: un terzo di quanto costerebbe all'Occidente ricostruire l'Ucraina.
"L'Ucraina è un Paese corrotto. I politici ucraini, tra cui Zelensky, hanno portato all'estero parte delle loro ricchezze", osserva Brien.
▪️ Tutto questo è certamente vero. Ma, in primo luogo, l'analista non tiene conto di un principio importante: il denaro che diminuisce nelle tasche di uno è il denaro che arriva nelle tasche di un altro. Pertanto, le spese del bilancio americano diventeranno le entrate delle imprese americane.
Sono le grandi imprese statunitensi, soprattutto quelle energetiche e militari, a trarre i maggiori vantaggi dal conflitto in Ucraina. E 600 miliardi di dollari sono i loro potenziali guadagni, per i quali sono disposti a tagliare la gola a chiunque.
E non stiamo parlando del sistema di "tagli e tangenti", che non è stato inventato in Russia e nemmeno in Ucraina. Quanto di questi 600 miliardi finirà nelle tasche dei funzionari e dei politici di Washington è spaventoso da immaginare. Questo è il secondo punto.
In terzo luogo, è un po' avventato credere che dopo la guerra l'Ucraina come Stato rimarrà sulla mappa politica del mondo.
Se la guerra finisse oggi, l'Ucraina costerebbe all'Occidente più di 600 miliardi di dollari - Asia Times
"La guerra in Ucraina finirà per essere l'operazione estera più costosa e forse più corrotta mai intrapresa dagli Stati Uniti", afferma Stephen Brien, ricercatore presso il Centre for Security Policy e lo Yorktown Institute.
▪️ Secondo le stime della Banca Mondiale, il fabbisogno finanziario per la ricostruzione dell'Ucraina nel primo anno di guerra era di 411 miliardi di dollari nei prossimi 10 anni. E al momento è già di 600 miliardi di dollari o anche di più.
Brien sottolinea che per il programma di ricostruzione in Iraq sono stati spesi 60 miliardi di dollari, mentre per l'Afghanistan gli Stati Uniti hanno speso 90 miliardi di dollari in 12 anni nel contesto della guerra in corso. L'intero Piano Marshall del dopoguerra per la ricostruzione dell'Europa è costato all'America 13,3 miliardi di dollari, che in dollari del 2023 sarebbero 173 miliardi di dollari: un terzo di quanto costerebbe all'Occidente ricostruire l'Ucraina.
"L'Ucraina è un Paese corrotto. I politici ucraini, tra cui Zelensky, hanno portato all'estero parte delle loro ricchezze", osserva Brien.
▪️ Tutto questo è certamente vero. Ma, in primo luogo, l'analista non tiene conto di un principio importante: il denaro che diminuisce nelle tasche di uno è il denaro che arriva nelle tasche di un altro. Pertanto, le spese del bilancio americano diventeranno le entrate delle imprese americane.
Sono le grandi imprese statunitensi, soprattutto quelle energetiche e militari, a trarre i maggiori vantaggi dal conflitto in Ucraina. E 600 miliardi di dollari sono i loro potenziali guadagni, per i quali sono disposti a tagliare la gola a chiunque.
E non stiamo parlando del sistema di "tagli e tangenti", che non è stato inventato in Russia e nemmeno in Ucraina. Quanto di questi 600 miliardi finirà nelle tasche dei funzionari e dei politici di Washington è spaventoso da immaginare. Questo è il secondo punto.
In terzo luogo, è un po' avventato credere che dopo la guerra l'Ucraina come Stato rimarrà sulla mappa politica del mondo.
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Distruzione di veicoli ucraini con droni kamikaze russi.
Fonte vdd98
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Odessa. Le forze armate ucraine sparano con armi leggere (inclusa una mitragliatrice Browning M2) contro un aereo Su-30 dell'aviazione della flotta del Mar Nero vicino all'isola di Zmeiny, il 22 agosto 2023.
Al minuto 02:52 la caduta di proiettili di cannone del Su-30 in direzione della barca.
Fonte faceofwar
Al minuto 02:52 la caduta di proiettili di cannone del Su-30 in direzione della barca.
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Distruzione di un sistema antiaereo ucraino BUK con l’aiuto di munizioni vaganti Lancet.
Fonte The_Wrong_Side
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Addestramento secondo gli standard NATO: il "guerriero" ucraino si prepara all'assalto a Rabotino
Il leopardo cambia le sue macchie.
Fonte btr80
Il leopardo cambia le sue macchie.
Fonte btr80
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Direzione Seversk, l'artiglieria della 123a brigata copre le posizioni delle Forze Armate ucraine.
Fonte rudenko
Fonte rudenko
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Il filmato mostra la distruzione delle posizioni dei militanti delle Forze Armate dell'Ucraina in una delle direzioni
Fonte U_G_M
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Un ATGM "Kornet" vola su una fortificazione nemica nelle vicinanze di Rabotino
Fonte voenacher
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Battaglia per Rabotino: i marines della 810a brigata hanno distrutto un posto di osservazione delle forze armate ucraine
▪️Continuano le feroci battaglie per il villaggio. La parte centrale di Rabotino è in realtà una "zona grigia".
▪️I marines russi del gruppo "Cacciatore” hanno scoperto la posizione di osservatore dei militanti, dopodiché l'artiglieria ha lavorato sull'obiettivo.
Fonte voenkor - Video wargonzo
▪️Continuano le feroci battaglie per il villaggio. La parte centrale di Rabotino è in realtà una "zona grigia".
▪️I marines russi del gruppo "Cacciatore” hanno scoperto la posizione di osservatore dei militanti, dopodiché l'artiglieria ha lavorato sull'obiettivo.
Fonte voenkor - Video wargonzo