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CONEGLIANO: FESTIVAL DELLA CULTURA LIBERATA PROMOSSA DALL'ASSOCIAZIONE NOVAVITA

14, 15 E 16 GIUGNO A CONEGLIANO (PROV. TREVISO) EVENTO CULTURALE IMPERDIBILE, CON TANTISSIMI TEMI A NOI CARI E CHE CI VEDRÀ PROTAGONISTI COME MEDIA PARTNER.

Tra i relatori ci saranno:

- Demostenes Floros
- Elisabetta Frezza
- Francesco Borgonovo
- Ilaria Bifarini

E molti altri

Vi daremo ulteriori informazioni, segnate in calendario!

NOTA BENE, I COLORI SONO QUELLI DELLA CITTÀ DI CONEGLIANO, NON DELL'UCRAINA

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FINALE DI PARTITA DEGLI STATI UNITI IN UCRAINA – GUERRA SENZA FINE, AMEN
di Patrick Lawrence per Strategic-culture
Cosa succede quando una nazione potente non può permettersi di perdere una guerra che ha già perso?

Sono ormai trascorsi due anni e mezzo da quando Mosca ha inviato due progetti di trattato, uno a Washington e uno alla NATO a Bruxelles, come proposta di base per colloqui di un nuovo accordo sulla sicurezza: un rinnovamento delle relazioni tra l’alleanza transatlantica e la Federazione Russa..Una ristrutturazione urgentemente necessaria, bisogna subito dire. E poi dobbiamo anche aggiungere l’immediato rifiuto da parte del regime di Biden delle proposte della Russia in quanto “neppure considerate” più velocemente che pronunziare “illusi”. Fermiamoci un attimo per rammentare tutti coloro che sono morti nella guerra scoppiata in Ucraina un anno e pochi mesi dopo che Joe Biden aveva rifiutato, o addirittura deriso, l’onorevole iniziativa diplomatica di Vladimir Putin. Tutti i mutilati e gli sfollati, tutti i paesi e le città distrutti, tutti i terreni agricoli trasformati in paesaggi lunari. E l’accordo di pace quasi completo, negoziato a Istanbul poche settimane dopo l’inizio della guerra che Stati Uniti e Gran Bretagna si sono affrettati a far naufragare.

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IL PERICOLOSO BLUFF DELLA NATO – CON GIANANDREA GAIANI

Lo scorso 23 maggio, le forze armate ucraine hanno preso di mira con uno stormo di droni un Voronezh-Dm, un impianto radar russo situato nell’estremità sud-occidentale del Paese. La struttura costituisce parte integrante della rete strategica di allerta precoce della Russia e il suo danneggiamento, anche temporaneo, deteriora la capacità del Paese di rilevare con il dovuto tempismo minacce atomiche in attivo. La dottrina nucleare russa identifica qualsiasi attacco al sistema essenziale di primo allarme nucleare come una ragione sufficiente per legittimare una ritorsione diretta e proporzionale. Il senatore russo Dimitrij Rogozin ha dichiarato in proposito che l’attacco ha preso di mira «un elemento chiave dell’ombrello nucleare della Russia», ed aggiunto che «il profondo coinvolgimento di Washington nel conflitto e il controllo totale esercitato dagli americani sulla pianificazione militare di Kiev significa che le affermazioni secondo cui gli Stati Uniti non sono a conoscenza dei piani ucraini per colpire il sistema di difesa missilistico russo possono essere scartate». Non a caso, riferisce il «Washington Post», gli Stati Uniti stanno valutando la possibilità di autorizzare Kiev ad avvalersi dei sistemi d’armi forniti da Washington per condurre attacchi in territorio russo. Nella stessa direzione sembrano muoversi Finlandia, Polonia, Francia, Canada e Paesi baltici, i quali hanno addirittura manife-stato la propria disponibilità a trasferire le proprie forze armate in Ucraina al di fuori della cornice atlantica. L’Italia si colloca – per ora – su una posizione contraria di concerto con la Spagna, men-tre in Germania e Repubblica Ceca sono in corso accese discussioni in merito al da farsi. Il presidente russo Vladimir Putin ha sottolineato che i membri della Nato stanno giocando con il fuoco, creando le condizioni per l’innesco di un conflitto globale. Analizziamo questa pericolosa escalation assieme a Gianandrea Gaiani, giornalista, saggista e direttore di «Analisi Difesa».

Fonte Canale Youtube Il Contesto di Giacomo Gabellini

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💥💥💥❗️❗️❗️

🇺🇸 PROCESSO TRUMP: COLPEVOLE. LA GIURIA HA RAGGIUNTO IL VERDETTO (NOTIZIA AGGIORNATA)

Donald Trump inquadrato dalle telecamere da Fox appena annunciato dal giudice che la giuria ha raggiunto un verdetto. Dichiarato colpevole in tutte le accuse.

Aveva 34 imputazioni penali, è il primo ex Presidente ad essere condannato.

(Il processo è quello che verteva sul pagamento in cambio del silenzio nei confronti della ex pornostar Stormy Daniels)

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LA CINA CERCA L'ORO IN NICARAGUA E RICEVE 13 NUOVE CONCESSIONI

La Cina sta conquistando vaste aree per l’estrazione dei metalli in Nicaragua a un ritmo accelerato, con la “benedizione” del governo di Daniel Ortega e Rosario Murillo. In sei mesi, tra ottobre 2023 e aprile 2024, tre società cinesi hanno ricevuto tredici concessioni minerarie. La somma di questi tredici lotti concessi equivale all'11,66% del totale degli ettari concessi per l'estrazione dei metalli in Nicaragua, secondo i dati ufficiali del Ministero dell'Energia e delle Miniere (MEM),
Zhong Fu Development, SA è la società cinese con il maggior numero di concessioni minerarie metalliche in Nicaragua. Il 28 febbraio 2023, questa società ha richiesto al Ministero dell'Energia e delle Miniere otto lotti situati nei Caraibi del Nord e nei dipartimenti di Chinandega e Jinotega.

Il 17 aprile 2024, la MEM ha autorizzato il trasferimento del lotto di Tutuwaka nel comune di El Rama, nei Caraibi meridionali del Nicaragua, concesso nel maggio 2022 a Comintsa. Meno di un mese dopo questo trasferimento, il 15 maggio, Comintsa venne sanzionata dagli Stati Uniti. In meno di un anno, Zhong Fu Development è diventata la compagnia cinese con il maggior numero di concessioni minerarie in Nicaragua, subito dietro ai “veterani” Calibre Mining Nicaragua, SA, di Capitale canadese; Desarrollo Minero (Desminic), la società colombiana Hemco – Nicaragua, SA e la società britannica Condor, SA

Fonte Havana Times

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🇪🇭🇺🇸 GAZA. LA TRISTE FINE DEL "MOLO UMANITARIO" AMERICANO
Il Comando Centrale degli Stati Uniti ha riconosciuto che:
- Quattro navi del "Molo Umanitario" si sono staccate dai loro ormeggi
- Due di loro si sono arenate lì vicino
- Una è rimasto bloccata davanti ad Ashdod
- Anche la nave inviata in soccorso è rimasta bloccata
Costo per i contribuenti americani: almeno 320 milioni di dollari.

Una metafora della politica di Biden in Medio Oriente.

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IL PRIMO TRAM SENZA PILOTA HA PERCORSO PIÙ DI 100 KM LUNGO LE STRADE DI MOSCA

Il mezzo intelligente gira per la capitale in modalità test, mentre c'è una persona alla console di guida e il tram non accetta passeggeri. Con l’aiuto delle telecamere, il trasporto del futuro raccoglie dati, che vengono successivamente utilizzati per addestrare una rete neurale.

Secondo il servizio stampa del Dipartimento dei trasporti, ad ogni partenza il tram riconosce meglio gli oggetti esterni e impara a prevedere il comportamento di auto e pedoni. Già quest'anno la rete neurale assumerà il pieno controllo dei viaggi e per ogni evenienza in cabina ci sarà una persona. Entro la fine del prossimo anno è previsto il lancio del tram in modalità completamente senza equipaggio e con passeggeri.

Fonte Ministero dei trasporti russo


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🔴 IL RITORNO DEL MEDITERRANEO
Per chi ha la sana abitudine di ragionare in termini geopolitici (e per farlo è necessario innanzitutto avere bene in mente la geografia...), non sorprenderà leggere questo titolo. In effetti, anche se numerosi trend della politica internazionale sembrano spostare il baricentro altrove - est europeo, Indo-Pacifico, mar Cinese... - il mar Mediterraneo non solo non ha mai perso la sua rilevanza, ma è anzi destinato a veder rivalutato il suo ruolo strategico.
Ovviamente, il fu Mare Nostrum non vuol dire semplicemente Medio Oriente; la sua rilevanza è assai più ampia, e principalmente per altre tre ragioni, di non minore importanza. È la frontiera tra Europa ed Africa (e non è semplicemente una questione di flussi migratori); è lo sbocco di una importantissima via commerciale est-ovest (canale di Suez); è la via d’accesso al mar Nero (una vera ossessione, questa, per la Gran Bretagna).
Mentre l’attenzione del NATOstan si concentra sull’Europa continentale, ed in particolare su quelle che l’Alleanza Atlantica - nella sua attuale fase di delirio russofobico - considera pericolose enclave di Mosca (ovvero Kaliningrad, Transnistria, Serbia e Repubblica Srpska), e gongola per aver trasformato il mar Baltico in un lago atlantico, la Federazione Russa sta portando a termine un’ampia manovra di accerchiamento dell’Europa sul fronte sud. Similarmente a quello che la NATO ha fatto (e fa) da quando è caduta l’URSS, cioè cercare di estendersi quanto più possibile intorno ed in prossimità della Russia, Mosca sta sviluppando la sua penetrazione verso ovest proprio lungo il fronte meridionale dell’Alleanza.
Con il conflitto in Ucraina, e soprattutto con il ritorno della Crimea alla madre patria, la Russia si è assicurata sostanzialmente il controllo del mar Nero - ed è questa una delle ragioni per cui, nonostante la grande inaffidabilità di Erdogan, mantiene buoni rapporti con Ankara. La Turchia, infatti, controllando i Dardanelli ha le chiavi del passaggio da e per il Mediterraneo. Mare su cui si affaccia la base russa di Tartus, in Siria (anche questa, una delle ragioni dell’intervento di Mosca a difesa di Assad). In tempi meno recenti, Mosca ha esteso la sua influenza anche sul nord-Africa: oltre all’alleato storico algerino, infatti, la Russia è presente anche nella Libia orientale, nella quale si appresta a riattivare la base navale di Tobruk, per farne un ulteriore punto d’appoggio per la sua marina.
In tempi più recenti, invece, l’influenza - e la presenza anche militare - russa in Africa si è sviluppata lungo la fascia sub-sahariana. Ciad, Niger e Mali (in parte anche la Repubblica Centro Africana) hanno rescisso i rapporti con i colonialisti francesi, cacciato le truppe di Parigi - e quelle USA... - ed accolto la novella Afrika Korps russa. Qualcosa di simile potrebbe profilarsi all’orizzonte anche in Senegal, sulla costa occidentale del continente africano, mentre su quella orientale Mosca ha appena concluso un accordo (su cui lavora da molto tempo) col governo sudanese, per aprire una base navale sul mar Rosso.
In pratica, la Russia non solo sta moltiplicando i suoi approdi navali in questo quadrante strategico, ma sta di fatto creando una cintura che attraversa l’Africa da est ad ovest, e che separa il Maghreb dall’Africa nera. In tal modo, non solo Mosca sta rafforzando la sua presenza nel Mediterraneo, ma sta gettando le basi per esercitare indirettamente una considerevole influenza sui traffici commerciali lungo le rotte mediterranee, sulle risorse africane e - last but not least - sui flussi migratori.
Tutto ciò è suscettibile, nei prossimi anni, di far nuovamente pendere gli interessi geo-strategici (anche USA) verso il Mediterraneo, e quindi l’Italia. Se avessimo una classe dirigente anche solo appena decente, sapremmo sfruttare questa opportunità (e quel briciolo di credibilità di cui incredibilmente ancora disponiamo in qualche paese africano), per ritagliarci un ruolo più autonomo, ed attento all’interesse nazionale.

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LA CINA CONTINENTALE SOSPENDE GLI ACCORDI TARIFFARI SU 134 ARTICOLI NELL’AMBITO DELL’ACCORDO COMMERCIALE CON TAIWAN

La decisione di Pechino entrerà in vigore dal 15 giugno e includerà tra i 134 prodotti chimici, batterie agli ioni di litio, biciclette da corsa, telecamere, alcuni tessuti e varie macchine utensili
Taiwan è accusata di aver “omesso” di intraprendere qualsiasi azione volta a rimuovere le restrizioni commerciali sui prodotti provenienti dalla Cina continentale. La Cina continentale ha annunciato la sospensione di alcuni accordi tariffari preferenziali nell'ambito del suo unico patto commerciale con Taiwan, dando un duro colpo alle esportazioni chimiche dell'isola mentre Pechino continua a rispondere al discorso inaugurale “separatista” del nuovo leader taiwanese.

La decisione, annunciata venerdì, entrerà in vigore su 134 articoli nell’ambito dell’Accordo quadro di cooperazione economica tra le due sponde dello Stretto (ECFA) dal 15 giugno, secondo una dichiarazione online della Commissione per le tariffe doganali sotto il Consiglio di Stato a Pechino.

Fonte SCMP

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LETTERA DELL’IMAM KHAMENEI AI GIOVANI STUDENTI AMERICANI

Scrivo questa lettera a tutti quei giovani che, riscossi nelle coscienze, hanno scelto di schierarsi a difesa delle donne e dei bambini oppressi di Gaza.

Cari studenti universitari degli Stati Uniti d’America!

Questo messaggio è espressione dell’empatia e della solidarietà che nutriamo nei vostri confronti. Mentre la storia volta pagina, voi vi trovate dalla parte giusta.

Formate un ramo del Fronte di Resistenza: avete iniziato una nobile lotta nonostante la spietata pressione del vostro governo, aperto sostenitore dell’illegittimo e brutale regime sionista.

Il genocidio perpetrato dall’odierna apartheid sionista è la perpetuazione di un sistema di consapevolmente vessatorio scientemente attuato da decenni. La Palestina è una terra indipendente, con una lunga storia e la cui nazione è composta da musulmani, cristiani ed ebrei.

Testo integrale QUI

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🇩🇪🇺🇦🇷🇺 BERLINO CONSENTE ALL’UCRAINA DI SPARARE CON ARMI TEDESCHE CONTRO OBIETTIVI IN RUSSIA

Fonte: Insedepaper

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Forwarded from Lettera da Mosca
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Il segretario generale della NATO Stoltenberg annuncia di aver proposto ai Paesi membri di stanziare 40 miliardi di euro ogni anno per aiutare l'Ucraina e di rendere obbligatoria l’assegnazione di questi fondi.
🇾🇪🇺🇸 YEMEN ANNUNCIA DI AVER COLPITO LA PORTAEREI EISENHOWER
Le forze armate yemenite annunciano di aver colpito la portaerei americana USS Dwight D. Eisenhower nel Mar Rosso con missili da crociera e balistici, in risposta ai bombardamenti americano-britannici su Sanaa e Hodeidah
Il colpo è stato "preciso e diretto", afferma l'annuncio.

Notizia, naturalmente, in attesa di conferma.

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🇺🇸🇬🇧🇾🇪 IN RISPOSTA ALL'ATTACCO MISSILISTICO DI IERI:
GLI HOUTHI DELLO YEMEN AFFERMANO DI AVER LANCIATO UN ATTACCO MISSILISTICO SULLA PORTAEREI AMERICANA EISENHOWER NEL MAR ROSSO

Sei attacchi statunitensi e britannici hanno ucciso 16 persone e ne hanno ferite 41, compresi civili, ha detto Saree in un comunicato televisivo.

Le forze armate statunitensi e britanniche hanno affermato di aver lanciato giovedì attacchi contro obiettivi Houthi nello Yemen per dissuadere il gruppo militante dal interrompere ulteriormente la navigazione nel Mar Rosso. (Fonte: Reuters)

Ignoto il risultato dell'attacco

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