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🇩🇪 GERMANIA - SESTO GIORNO DI PROTESTA DEGLI AGRICOLTORI
Secondo Alexander Ehrlich, attivista e organizzatore di manifestazioni in Austria, Germania e a Bruxelles, ci sono al momento 100.000 trattori sulle strade della Germania!
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🇩🇪 GERMANIA. LE PECORE SI RIBELLANO
Un allevatore di pecore del Meclemburgo-Pomerania Anteriore si è recato con le sue 400 pecore a Stralsund per protestare contro la politica agricola del governo federale. (Video: Lexa, X)
🐑🐑🐑💪🏻💪🏻💪🏻
Se parlate il tedesco e siete interessati a seguire gli aggiornamenti sulla Bauernprotest, vi invitiamo a seguire il canale di Alexander Ehrlich.
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Un allevatore di pecore del Meclemburgo-Pomerania Anteriore si è recato con le sue 400 pecore a Stralsund per protestare contro la politica agricola del governo federale. (Video: Lexa, X)
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🇹🇼 TAIWAN. VINCE IL CANDIDATO DEL DPP ANTICINESE
Il candidato del Partito Democratico Progressista (DPP) al governo di Taiwan, William Lai Ching-te, sabato sera ha dichiarato la vittoria alle elezioni presidenziali, mentre entrambi i candidati dell'opposizione hanno ammesso la sconfitta.
Finora è stato conteggiato il 99% dei voti e Lai ha ricevuto oltre 5,58 milioni di voti su circa 14 milioni di schede, con un'affluenza che rimane intorno al 70%, ha riferito l'emittente locale TaiwanPlus.
Hou Yu-ih, il principale candidato dell'opposizione Kuomintang, ha ricevuto 4,66 milioni di voti, mentre Ko Wen-je del Partito popolare di Taiwan (TPP) ha ricevuto 3,68 milioni di voti. Entrambi hanno ammesso la sconfitta.
William Lai Ching-te ha ringraziato i suoi sostenitori e ha dichiarato che Taiwan sosterrà la democrazia rispetto all'autoritarismo. In precedenza, parlando con i giornalisti, Lai ha detto di aver ricevuto il maggior sostegno e che l'isola avrebbe continuato sulla strada giusta, poiché il suo discorso è stato trasmesso in diretta dall'emittente.
"Come presidente, ho l'importante responsabilità di mantenere la pace e la stabilità nello Stretto di Taiwan", ha detto ai giornalisti. "Useremo gli scambi per sostituire l'ostruzionismo, il dialogo per sostituire lo scontro e perseguiremo con fiducia gli scambi e la cooperazione con la Cina", ha annunciato Lai.
Lai entrerà in carica a maggio, dopo la fine del mandato quadriennale della presidente in carica Tsai Ing-wen.
Lai è attualmente il vicepresidente di Tsai, e questo sarà il terzo mandato consecutivo del DPP sull'isola. (Fonte: Anadolu)
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Il candidato del Partito Democratico Progressista (DPP) al governo di Taiwan, William Lai Ching-te, sabato sera ha dichiarato la vittoria alle elezioni presidenziali, mentre entrambi i candidati dell'opposizione hanno ammesso la sconfitta.
Finora è stato conteggiato il 99% dei voti e Lai ha ricevuto oltre 5,58 milioni di voti su circa 14 milioni di schede, con un'affluenza che rimane intorno al 70%, ha riferito l'emittente locale TaiwanPlus.
Hou Yu-ih, il principale candidato dell'opposizione Kuomintang, ha ricevuto 4,66 milioni di voti, mentre Ko Wen-je del Partito popolare di Taiwan (TPP) ha ricevuto 3,68 milioni di voti. Entrambi hanno ammesso la sconfitta.
William Lai Ching-te ha ringraziato i suoi sostenitori e ha dichiarato che Taiwan sosterrà la democrazia rispetto all'autoritarismo. In precedenza, parlando con i giornalisti, Lai ha detto di aver ricevuto il maggior sostegno e che l'isola avrebbe continuato sulla strada giusta, poiché il suo discorso è stato trasmesso in diretta dall'emittente.
"Come presidente, ho l'importante responsabilità di mantenere la pace e la stabilità nello Stretto di Taiwan", ha detto ai giornalisti. "Useremo gli scambi per sostituire l'ostruzionismo, il dialogo per sostituire lo scontro e perseguiremo con fiducia gli scambi e la cooperazione con la Cina", ha annunciato Lai.
Lai entrerà in carica a maggio, dopo la fine del mandato quadriennale della presidente in carica Tsai Ing-wen.
Lai è attualmente il vicepresidente di Tsai, e questo sarà il terzo mandato consecutivo del DPP sull'isola. (Fonte: Anadolu)
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Anadolu Agency
Taiwan’s ruling Lai Ching-te wins presidential election
99% of votes counted, and Democratic Progressive Party candidate William Lai Ching-te received over 5.58M votes out of about 14M ballots, with turnout remaining at around 70%, reports media
USA: COA(LI)ZIONE A RIPETERE
di Enrico Tomaselli
Perché l’attacco anglo-americano allo Yemen è una mossa stupida, inutile, controproducente, ma anche pericolosa.
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Giubbe Rosse News
U.S.A.: COA(LI)ZIONE A RIPETERE - Giubbe Rosse News
L’attacco USA-UK contro lo Yemen mostra ancora una volta come gli Stati Uniti siano irrimediabilmente...
NATURE/NBC: KING KONG È STATO UCCISO DAL CAMBIAMENTO CLIMATICO
La NBC riporta che il "cambiamento climatico" ha ucciso le scimmie "King Kong" 300.000 anni fa: "Non sono cadute dall'Empire State Building". (Fonte: NBC)
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La NBC riporta che il "cambiamento climatico" ha ucciso le scimmie "King Kong" 300.000 anni fa: "Non sono cadute dall'Empire State Building". (Fonte: NBC)
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🇺🇸🇹🇼 GLI STATI UNITI NON SOSTENGONO L’INDIPENDENZA DI TAIWAN, DICE BIDEN (Fonte: Reuters)
Gli Stati Uniti sono una garanzia: nel momento del bisogno sono sempre pronti a scaricare gli alleati
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Gli Stati Uniti sono una garanzia: nel momento del bisogno sono sempre pronti a scaricare gli alleati
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Reuters
U.S. does not support Taiwan independence, Biden says
U.S. President Joe Biden said on Saturday the United States does not support the independence of Taiwan, after Taiwanese voters rebuffed China and gave the ruling party a third presidential term.
BATTERIA NUCLEARE DELLA CINESE BETAVOLT PROMETTE 50 ANNI DI AUTONOMIA
Beijing Betavolt New Energy Technology sta lavorando a un progetto altamente innovativo nel campo delle batterie nucleari. Questa tecnologia, che ha potenziali applicazioni in diversi settori, compreso il campo medico, rappresenta una significativa svolta energetica. La società è al lavoro su una batteria nucleare, denominata BV100, che potrebbe garantire l’uso dei dispositivi per 50 anni senza la necessità di ricarica, generando 100 microwatt di elettricità.
Le dimensioni di queste batterie nucleari sono sorprendentemente piccole, misurando solamente 15 x 15 x 5 mm, e producono una tensione di 3 V. La possibilità di collegarle in serie per aumentare la potenza offre una grande flessibilità nell’uso. Secondo Betavolt, l’impiego di questa tecnologia in dispositivi come gli smartphone potrebbe rendere obsoleto il caricabatterie, mantenendo il dispositivo carico per l’intero ciclo di vita.
https://www.ceotech.it/batteria-nucleare-betavolt-promette-50-anni-di-autonomia/
Beijing Betavolt New Energy Technology sta lavorando a un progetto altamente innovativo nel campo delle batterie nucleari. Questa tecnologia, che ha potenziali applicazioni in diversi settori, compreso il campo medico, rappresenta una significativa svolta energetica. La società è al lavoro su una batteria nucleare, denominata BV100, che potrebbe garantire l’uso dei dispositivi per 50 anni senza la necessità di ricarica, generando 100 microwatt di elettricità.
Le dimensioni di queste batterie nucleari sono sorprendentemente piccole, misurando solamente 15 x 15 x 5 mm, e producono una tensione di 3 V. La possibilità di collegarle in serie per aumentare la potenza offre una grande flessibilità nell’uso. Secondo Betavolt, l’impiego di questa tecnologia in dispositivi come gli smartphone potrebbe rendere obsoleto il caricabatterie, mantenendo il dispositivo carico per l’intero ciclo di vita.
https://www.ceotech.it/batteria-nucleare-betavolt-promette-50-anni-di-autonomia/
CeoTech
Batteria nucleare Betavolt promette 50 anni di autonomia
La compagnia cinese Betavolt New Energy Technology sta sviluppando una batteria nucleare in grado di alimentare dispositivi per 50 anni senza ricarica.
GUIDO CROSETTO: "SIAMO I PIÙ DANNEGGIATI DALLA CRISI NEL MAR ROSSO, PARTECIPEREMO ALLA MISSIONE UE"
Il ministro al Tg1: "Con escalation in Libano, via i nostri soldati Unifil". Houthi ancora nel mirino, nuovi raid Usa in Yemen. Il gruppo filo-Iran: "Non fermeremo gli attacchi nel Mar Rosso" (Fonte: Huff)
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Il ministro al Tg1: "Con escalation in Libano, via i nostri soldati Unifil". Houthi ancora nel mirino, nuovi raid Usa in Yemen. Il gruppo filo-Iran: "Non fermeremo gli attacchi nel Mar Rosso" (Fonte: Huff)
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HuffPost Italia
Guido Crosetto: "Siamo i più danneggiati dalla crisi nel mar Rosso, parteciperemo alla missione Ue"
Il ministro al Tg1: "Con escalation in Libano, via i nostri soldati Unifil". Houthi ancora nel mirino, nuovi raid Usa in Yemen. Il gruppo filo-Iran: …
🇩🇪 GERMANIA. SONDAGGIO INSA/BILD: PARTITI ANTISISTEMA AL 32%
Il sondaggio INSA/BILD che verrà pubblicato domani mostra un autentico terremoto nel sistema politico tedesco. Partiti "antisistema" in vistosa crescita, partiti tradizionali in profonda crisi. Al primo tentativo il Bündnis Sahra Wagenknecht (BSW) porta subito a casa un incoraggiante 14%. Perde meno del previsto AfD, che dal 22% passa al 18%. È noto che i due partiti, pur continuando a dichiararsi reciprocamente incompatibili, in realtà condividono in larga parte lo stesso elettorato, soprattutto nei Länder della ex Germania orientale e, più in generale, tra le file degli scontenti e i delusi. Perde tre punti secchi la CDU/CSU e questo è estremamente indicativo del fatto che l'insoddisfazione dell'elettorato colpisce ormai i partiti tradizionali anche quando sono all'opposizione. Cede un altro punto la Linke. Sommati, oggi AfD e BSW farebbero registrare un incredibile 32%. Va sempre peggio, invece, la coalizione semaforo, con i liberali di FDP che scendono al 4% e oggi non sarebbero nemmeno sicuri di passare lo sbarramento.
Union: 27% (-3)
AfD: 18% (-4)
SPD: 14% (-1)
BSW: 14%
GRÜNEN: 12%
FDP: 4% (-1)
LINKE: 3% (-1)
FW: 3%
Altri: 5% (-4)
Tra parentesi la variazione percentuale rispetto al sondaggio precedente. Il Bündnis Sahra Wagenknecht non ha un riferimento precedente perché è stato ufficializzato solamente tre giorni fa.
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Il sondaggio INSA/BILD che verrà pubblicato domani mostra un autentico terremoto nel sistema politico tedesco. Partiti "antisistema" in vistosa crescita, partiti tradizionali in profonda crisi. Al primo tentativo il Bündnis Sahra Wagenknecht (BSW) porta subito a casa un incoraggiante 14%. Perde meno del previsto AfD, che dal 22% passa al 18%. È noto che i due partiti, pur continuando a dichiararsi reciprocamente incompatibili, in realtà condividono in larga parte lo stesso elettorato, soprattutto nei Länder della ex Germania orientale e, più in generale, tra le file degli scontenti e i delusi. Perde tre punti secchi la CDU/CSU e questo è estremamente indicativo del fatto che l'insoddisfazione dell'elettorato colpisce ormai i partiti tradizionali anche quando sono all'opposizione. Cede un altro punto la Linke. Sommati, oggi AfD e BSW farebbero registrare un incredibile 32%. Va sempre peggio, invece, la coalizione semaforo, con i liberali di FDP che scendono al 4% e oggi non sarebbero nemmeno sicuri di passare lo sbarramento.
Union: 27% (-3)
AfD: 18% (-4)
SPD: 14% (-1)
BSW: 14%
GRÜNEN: 12%
FDP: 4% (-1)
LINKE: 3% (-1)
FW: 3%
Altri: 5% (-4)
Tra parentesi la variazione percentuale rispetto al sondaggio precedente. Il Bündnis Sahra Wagenknecht non ha un riferimento precedente perché è stato ufficializzato solamente tre giorni fa.
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IL GIORNALISTA MAX DEL PAPA: GLI EFFETTI AVVERSI, IL LINFOMA E IL SILENZIO DEI MEDIA.
"I medici, che un tempo mi avrebbero dato del pazzo, ora stanno zitti. Sanno tutto, ma temono di fare la fine dei sanitari non vaccinati". E i colleghi giornalisti? "Sanno tutto pure loro. "Ti dicono: 'Che posso fare'?".
Nel suo ultimo pezzo, Francesco Servadio intervista Max Del Papa. (Fonte: Buongiorno Südtirol)
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"I medici, che un tempo mi avrebbero dato del pazzo, ora stanno zitti. Sanno tutto, ma temono di fare la fine dei sanitari non vaccinati". E i colleghi giornalisti? "Sanno tutto pure loro. "Ti dicono: 'Che posso fare'?".
Nel suo ultimo pezzo, Francesco Servadio intervista Max Del Papa. (Fonte: Buongiorno Südtirol)
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IMPORTAZIONI EUROPEE DI GREGGIO RUSSO VIA INDIA AI MASSIMI NEL 2023
The Independent: Le importazioni di petrolio raffinato dall’India da parte dell’UE sono cresciute a livelli record nel 2023, mentre le importazioni di greggio russo da Nuova Delhi sono più che raddoppiate rispetto all’anno precedente. Ciò significa che l’anno scorso i consumatori europei hanno probabilmente ricevuto volumi senza precedenti di benzina, diesel, cherosene e altri prodotti petroliferi provenienti dalla Russia attraverso l’India, nonostante le sanzioni imposte dopo l’invasione dell’Ucraina da parte di Vladimir Putin.
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The Independent: Le importazioni di petrolio raffinato dall’India da parte dell’UE sono cresciute a livelli record nel 2023, mentre le importazioni di greggio russo da Nuova Delhi sono più che raddoppiate rispetto all’anno precedente. Ciò significa che l’anno scorso i consumatori europei hanno probabilmente ricevuto volumi senza precedenti di benzina, diesel, cherosene e altri prodotti petroliferi provenienti dalla Russia attraverso l’India, nonostante le sanzioni imposte dopo l’invasione dell’Ucraina da parte di Vladimir Putin.
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Giubbe Rosse News
IMPORTAZIONI EUROPEE DI GREGGIO RUSSO VIA INDIA AI MASSIMI NEL 2023 - Giubbe Rosse News
The Independent: Le importazioni di petrolio raffinato dall'India da parte dell'UE sono cresciute a livelli record nel 2023, mentre le importazioni di greggio russo da Nuova Delhi sono più che raddoppiate rispetto all'anno precedente. Ciò significa che l'anno…
🇮🇱 ISRAELE, TENSIONI NEL GABINETTO DI SICUREZZA
Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant avrebbe lasciato una riunione del gabinetto di sicurezza ieri perché non è stato permesso di partecipare al suo capo di gabinetto, secondo i resoconti dei media.
Il canale televisivo di stato israeliano KAN ha detto che Gallant ha lasciato l'incontro e ha notato "una crescente tensione all'interno del gabinetto di sicurezza".
Channel 13 ha detto che Gallant ha chiesto al primo ministro Benjamin Netanyahu di non interrompere "gli affari del governo".
Times of Israel ha riferito che Gallant, che inizialmente aveva lasciato l'incontro per la frustrazione, in un secondo momento vi sarebbe ritornato, ma senza assistenti. (Fonte: Anadolu)
Altre fonti israeliane riferiscono il vivace scambio di vedute intercorso tra Gallant e Netanyahu:
—Netanyahu: "Proprio come io non porto i miei assistenti con me, non li porti nemmeno tu."
- Gallant: "Lui (il capo di stato maggiore) attua le decisioni della volontà civile. Pertanto, non c'è nulla di male nel fatto che rimanga qui".
—Netanyahu: "No, non resterà qui. Sono responsabile dell'esecuzione".
—Gallant: "Smettila di interferire nei miei affari (lasciando la riunione)"
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Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant avrebbe lasciato una riunione del gabinetto di sicurezza ieri perché non è stato permesso di partecipare al suo capo di gabinetto, secondo i resoconti dei media.
Il canale televisivo di stato israeliano KAN ha detto che Gallant ha lasciato l'incontro e ha notato "una crescente tensione all'interno del gabinetto di sicurezza".
Channel 13 ha detto che Gallant ha chiesto al primo ministro Benjamin Netanyahu di non interrompere "gli affari del governo".
Times of Israel ha riferito che Gallant, che inizialmente aveva lasciato l'incontro per la frustrazione, in un secondo momento vi sarebbe ritornato, ma senza assistenti. (Fonte: Anadolu)
Altre fonti israeliane riferiscono il vivace scambio di vedute intercorso tra Gallant e Netanyahu:
—Netanyahu: "Proprio come io non porto i miei assistenti con me, non li porti nemmeno tu."
- Gallant: "Lui (il capo di stato maggiore) attua le decisioni della volontà civile. Pertanto, non c'è nulla di male nel fatto che rimanga qui".
—Netanyahu: "No, non resterà qui. Sono responsabile dell'esecuzione".
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Anadolu Agency
Israeli defense minister walks out of security cabinet meeting
Yoav Gallant leaves meeting because his chief of staff was not allowed to attend, says Israeli media
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🇮🇱 FORTE ESPLOSIONE AD HAIFA Segnalata una violenta esplosione nella baia di Haifa, in prossimità delle raffinerie di petrolio. Notizie ancora frammentarie. (Fonte: Maariv) 🟥 Segui Giubbe Rosse Telegram | Web | Ultim'ora | Twitter | Facebook | Instagram…
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🇩🇪 GERMANIA. SONDAGGIO INSA/BILD: PARTITI ANTISISTEMA AL 32% Il sondaggio INSA/BILD che verrà pubblicato domani mostra un autentico terremoto nel sistema politico tedesco. Partiti "antisistema" in vistosa crescita, partiti tradizionali in profonda crisi.…
🇩🇪 Questo è l'andamento del supporto popolare dei tre partiti di governo che formano la cosiddetta "coalizione semaforo". Insieme totalizzano oggi appena il 32% delle preferenze degli elettori, ben 21 punti in meno rispetto alle elezioni del 2021. (via Holger Zschaepitz)
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🔴 ISRAELE IMPANTANATO A GAZA
Secondo quanto riferisce la CNN, il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha affermato che Israele non considererà finita la guerra contro Hamas finché il confine tra Egitto e Gaza "non sarà chiuso". È l'ennesimo rilancio di Bibi, che continuando a mescolare un linguaggio misticheggiante ("Questa è la guerra dei figli della luce contro i figli delle tenebre") ed uno che ricorda sempre più quello del petulante Zelensky ("Non è solo la nostra guerra, è anche la vostra guerra"), dimostra sempre più di non sapere come affrontare la crisi innescata dall'offensiva palestinese del 7 ottobre.
Dopo 100 giorni di guerra, i media israeliani riferiscono che Hamas e la Jihad Islamica hanno ripreso il controllo militare del settore nord della Striscia di Gaza, mentre a sud l'IDF combatte quotidianamente in duri scontri a Khan Younis. Il numero dei caduti e dei feriti, per non parlare dei mezzi danneggiati o distrutti, aumenta costantemente. I prigionieri sono ancora tutti nelle mani della Resistenza. A Tel Aviv continuano le manifestazioni di massa per chiedere le dimissioni del governo. E persino nel Gabinetto di Guerra gli scontri sono continui (ieri il Ministro della Difesa Gallant ha abbandonato la riunione dopo un battibecco con Netanyahu).
In questo quadro, il premier israeliano ha la necessità di spostare sempre più in là gli obiettivi, per cercare di dare un senso al suo agire e guadagnare tempo, consapevole che prima o poi sarà chiamato a risponderne. L'ultima trovata, quindi, è la chiusura del confine con l'Egitto - che peraltro è parte del circolo di paesi arabi assai vicini ad Israele. "Distruggeremo Hamas, smilitarizzeremo Gaza", dice Netanyahu, "ma attrezzature militari e altre armi mortali continueranno a fluire attraverso questo passaggio meridionale, quindi ovviamente dobbiamo chiuderlo".
L'obiettivo, spiega la CNN, è il cosiddetto corridoio Filadelfia, lungo 14 chilometri, una striscia di terra che funge da zona cuscinetto al confine tra Egitto e Gaza. Israele afferma che il "suo blocco è vitale per proteggere gli israeliani da Hamas".
Inutile dire che si tratta dell'ennesimo falso obiettivo. L'IDF sa bene che il traffico clandestino, di armi ma non solo, non passa certo attraverso il confine, sorvegliatissimo dall'una e dall'altra parte, ma sotto di esso; la rete di tunnel sotterranei della Resistenza, infatti, si estende in profondità in territorio egiziano, ben oltre il valico di frontiera, e sin verso il Sinai.
Ma Netanyahu - così come i generali dell'IDF - hanno un disperato bisogno di alzare cortine fumogene a copertura dei propri fallimenti. Per rinviare il più a lungo possibile la resa dei conti.
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Secondo quanto riferisce la CNN, il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha affermato che Israele non considererà finita la guerra contro Hamas finché il confine tra Egitto e Gaza "non sarà chiuso". È l'ennesimo rilancio di Bibi, che continuando a mescolare un linguaggio misticheggiante ("Questa è la guerra dei figli della luce contro i figli delle tenebre") ed uno che ricorda sempre più quello del petulante Zelensky ("Non è solo la nostra guerra, è anche la vostra guerra"), dimostra sempre più di non sapere come affrontare la crisi innescata dall'offensiva palestinese del 7 ottobre.
Dopo 100 giorni di guerra, i media israeliani riferiscono che Hamas e la Jihad Islamica hanno ripreso il controllo militare del settore nord della Striscia di Gaza, mentre a sud l'IDF combatte quotidianamente in duri scontri a Khan Younis. Il numero dei caduti e dei feriti, per non parlare dei mezzi danneggiati o distrutti, aumenta costantemente. I prigionieri sono ancora tutti nelle mani della Resistenza. A Tel Aviv continuano le manifestazioni di massa per chiedere le dimissioni del governo. E persino nel Gabinetto di Guerra gli scontri sono continui (ieri il Ministro della Difesa Gallant ha abbandonato la riunione dopo un battibecco con Netanyahu).
In questo quadro, il premier israeliano ha la necessità di spostare sempre più in là gli obiettivi, per cercare di dare un senso al suo agire e guadagnare tempo, consapevole che prima o poi sarà chiamato a risponderne. L'ultima trovata, quindi, è la chiusura del confine con l'Egitto - che peraltro è parte del circolo di paesi arabi assai vicini ad Israele. "Distruggeremo Hamas, smilitarizzeremo Gaza", dice Netanyahu, "ma attrezzature militari e altre armi mortali continueranno a fluire attraverso questo passaggio meridionale, quindi ovviamente dobbiamo chiuderlo".
L'obiettivo, spiega la CNN, è il cosiddetto corridoio Filadelfia, lungo 14 chilometri, una striscia di terra che funge da zona cuscinetto al confine tra Egitto e Gaza. Israele afferma che il "suo blocco è vitale per proteggere gli israeliani da Hamas".
Inutile dire che si tratta dell'ennesimo falso obiettivo. L'IDF sa bene che il traffico clandestino, di armi ma non solo, non passa certo attraverso il confine, sorvegliatissimo dall'una e dall'altra parte, ma sotto di esso; la rete di tunnel sotterranei della Resistenza, infatti, si estende in profondità in territorio egiziano, ben oltre il valico di frontiera, e sin verso il Sinai.
Ma Netanyahu - così come i generali dell'IDF - hanno un disperato bisogno di alzare cortine fumogene a copertura dei propri fallimenti. Per rinviare il più a lungo possibile la resa dei conti.
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