🇮🇱🇵🇸 ISRAELE SI PREPARA A COLPIRE I LEADER DI HAMAS NEL MONDO DOPO LA FINE DELLA GUERRA
Secondo funzionari israeliani, i servizi segreti israeliani si stanno preparando a colpire a livello globale i leader di Hamas una volta che la guerra di Gaza si sarà conclusa, avviando uno sforzo prolungato per perseguire i responsabili degli attacchi del 7 ottobre.
Seguendo le direttive del primo ministro Benjamin Netanyahu, le principali agenzie di intelligence del paese stanno formulando strategie per perseguire i leader di Hamas che risiedono in Libano, Turchia e Qatar. (Fonte: Wall Street Journal)
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Secondo funzionari israeliani, i servizi segreti israeliani si stanno preparando a colpire a livello globale i leader di Hamas una volta che la guerra di Gaza si sarà conclusa, avviando uno sforzo prolungato per perseguire i responsabili degli attacchi del 7 ottobre.
Seguendo le direttive del primo ministro Benjamin Netanyahu, le principali agenzie di intelligence del paese stanno formulando strategie per perseguire i leader di Hamas che risiedono in Libano, Turchia e Qatar. (Fonte: Wall Street Journal)
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WSJ
WSJ News Exclusive | Israel Plans to Kill Hamas Leaders Around the World After War
The nation’s top spy agencies intend to hunt down militants living in Lebanon, Turkey and Qatar.
GUIDO GROSSI: "LA GRANDE PRESA SUI RISPARMI DEGLI ITALIANI"
Guido Grossi propone alcune riflessioni partendo dall'analisi del libro “The Great Taking” dell’esperto di mercati finanziari David Rogers. Un’opera estremamente interessante per spiegare il rischio che stanno correndo i nostri risparmi che potremmo perdere in un futuro non troppo lontano.
Quindici minuti del vostro tempo spesi bene.
https://www.youtube.com/watch?v=lq5pMk4mlF0
Guido Grossi ha lavorato in BNL dal 1981 al 2007 nel settore finanza diventando dirigente responsabile della direzione mercati finanziari. Ne uscirà al momento dell’acquisizione della BNL da parte di BNP Paribas. Nel tempo è stato Vice Presidente dell’AticForex, l’associazione dei cambisti e tesorieri italiani; consigliere d’amministrazione della E-Mid Spa, società mercato per i depositi interbancari; membro del gruppo di contatto presso Banca d’Italia; membro del gruppo di contatto presso l’MTS, società per la negoziazione dei titoli di stato.
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Quindici minuti del vostro tempo spesi bene.
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Guido Grossi ha lavorato in BNL dal 1981 al 2007 nel settore finanza diventando dirigente responsabile della direzione mercati finanziari. Ne uscirà al momento dell’acquisizione della BNL da parte di BNP Paribas. Nel tempo è stato Vice Presidente dell’AticForex, l’associazione dei cambisti e tesorieri italiani; consigliere d’amministrazione della E-Mid Spa, società mercato per i depositi interbancari; membro del gruppo di contatto presso Banca d’Italia; membro del gruppo di contatto presso l’MTS, società per la negoziazione dei titoli di stato.
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Guido Grossi - La grande presa sui risparmi degli italiani
Guido GrossiLa grande presa sui risparmi degli italianiEccoci di nuovo con l’approfondimento settimanale, stavolta tocca a Guido Grossi.Quest’approfondimento...
PARLIAMO PURE DI NUCLEARE. MA NON PERCHÉ CE LO CHIEDE KERRY
Dall'energia verde all'energia blu quasi senza accorgersene. Dopo i "venerdì per il futuro", aspettiamoci a breve i sabati per l'atomo e una nuova Greta circondata da ragazzini entusiasti che sventolano bandierine blu in omaggio all'effetto Čerenkov.
I paradigmi cambiano. Quello che non cambia sono gli alfieri per il Bene dell'umanità come John Kerry, l'abitudine a usare certi summit internazionali come direttive vincolanti per il futuro di centinaia di paesi e miliardi di persone e per la definizione di obiettivi energetici che, per pura coincidenza, coincidono sempre con gli interessi geopolitici degli Stati Uniti (casualmente, i maggiori giacimenti di uranio si trovano in paesi alleati come Canada e Australia, oltre al Kazakistan, e solo in misura inferiore Namibia, Russia, Niger, Uzbekistan).
A nostro giudizio, chiunque si ponga oggi il problema di elaborare un piano di sviluppo energetico a lungo termine volto a garantire la sicurezza energetica dell'Italia deve necessariamente considerare anche l'energia nucleare. Di nucleare si può e si deve discutere, senza pregiudizi, valutando serenamente pro e contro in un'ottica di calcolo rischi/benefici. Quello che non va bene è che il nuovo mantra venga a sovrapporsi al precedente, ancora una volta calato dall'alto e presentato come una necessità impellente e irrinunciabile.
Sarebbe auspicabile, insomma, che prima di fare certe scelte, vi fosse in Italia una discussione approfondita su questo tema. E che la decisione finale tenesse conto una buona volta degli interessi del nostro paese e non di qualcun altro, come ci pare sia avvenuto nel caso del gas. Francamente, anche basta con i "Fate presto", i "Lo dice la scienza", i "Ce lo chiede X o Y". Il mondo scientifico non è un blocco uniforme e scelte che condizionano il futuro di milioni di persone meritano di essere approfondite e ponderate da tutti, non solo da un ristretto novero di pretesi esperti, le cui previsioni sono state peraltro fino ad oggi puntualmente smentite dalla realtà.
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Dall'energia verde all'energia blu quasi senza accorgersene. Dopo i "venerdì per il futuro", aspettiamoci a breve i sabati per l'atomo e una nuova Greta circondata da ragazzini entusiasti che sventolano bandierine blu in omaggio all'effetto Čerenkov.
I paradigmi cambiano. Quello che non cambia sono gli alfieri per il Bene dell'umanità come John Kerry, l'abitudine a usare certi summit internazionali come direttive vincolanti per il futuro di centinaia di paesi e miliardi di persone e per la definizione di obiettivi energetici che, per pura coincidenza, coincidono sempre con gli interessi geopolitici degli Stati Uniti (casualmente, i maggiori giacimenti di uranio si trovano in paesi alleati come Canada e Australia, oltre al Kazakistan, e solo in misura inferiore Namibia, Russia, Niger, Uzbekistan).
A nostro giudizio, chiunque si ponga oggi il problema di elaborare un piano di sviluppo energetico a lungo termine volto a garantire la sicurezza energetica dell'Italia deve necessariamente considerare anche l'energia nucleare. Di nucleare si può e si deve discutere, senza pregiudizi, valutando serenamente pro e contro in un'ottica di calcolo rischi/benefici. Quello che non va bene è che il nuovo mantra venga a sovrapporsi al precedente, ancora una volta calato dall'alto e presentato come una necessità impellente e irrinunciabile.
Sarebbe auspicabile, insomma, che prima di fare certe scelte, vi fosse in Italia una discussione approfondita su questo tema. E che la decisione finale tenesse conto una buona volta degli interessi del nostro paese e non di qualcun altro, come ci pare sia avvenuto nel caso del gas. Francamente, anche basta con i "Fate presto", i "Lo dice la scienza", i "Ce lo chiede X o Y". Il mondo scientifico non è un blocco uniforme e scelte che condizionano il futuro di milioni di persone meritano di essere approfondite e ponderate da tutti, non solo da un ristretto novero di pretesi esperti, le cui previsioni sono state peraltro fino ad oggi puntualmente smentite dalla realtà.
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MEDICI SENZA FRONTIERE ACCUSA ISRAELE PER LA MORTE DI DUE COLLABORATORI IL 18 NOVEMBRE
Il 18 novembre 2023, un convoglio di evacuazione di MSF è stato preso di mira nella città di Gaza. Due persone sono state uccise in quello che è immediatamente apparso come un attacco deliberato contro auto di MSF chiaramente identificate. Entrambi erano familiari dello staff di MSF, uno di loro era anche un volontario che supportava le équipe mediche di MSF all'ospedale Al-Shifa.
Due settimane dopo, dopo aver raccolto le testimonianze del personale di MSF presente quel giorno nel convoglio, MSF ritiene che tutti gli elementi indichino la responsabilità dell'esercito israeliano per questo attacco.
MSF ha inoltre raccolto testimonianze della distruzione di cinque veicoli di MSF e dei gravi danni causati alla clinica di MSF a Gaza City, tutti chiaramente identificati dal logo dell'organizzazione, il 20 novembre, che possono essere attribuiti anche all'intervento di un bulldozer israeliano e un veicolo militare pesante. Questi veicoli costituivano una potenziale prova, nel caso di un'indagine indipendente sull'attacco al convoglio di MSF. I colpi sono stati mirati alle strutture di MSF dove si erano rifugiati questi colleghi, lasciando fori di proiettile nelle pareti interne. Il 24 novembre, il personale di MSF ha assistito anche alla distruzione di un minibus, chiaramente identificato anche dal logo dell’organizzazione, da parte di un carro armato israeliano. Questo minibus era stato inviato dall'équipe di MSF nel sud di Gaza, in seguito alla distruzione dei veicoli qualche giorno prima, per facilitare l'evacuazione dei colleghi nel nord.
MSF condanna ancora una volta con la massima fermezza l'attacco al suo convoglio ed estende nuovamente le sue condoglianze alle famiglie delle vittime. MSF ha chiesto una spiegazione formale per questo attacco alle autorità israeliane e chiede un'indagine indipendente per stabilire i fatti e le responsabilità. (Fonte: MSF)
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Il 18 novembre 2023, un convoglio di evacuazione di MSF è stato preso di mira nella città di Gaza. Due persone sono state uccise in quello che è immediatamente apparso come un attacco deliberato contro auto di MSF chiaramente identificate. Entrambi erano familiari dello staff di MSF, uno di loro era anche un volontario che supportava le équipe mediche di MSF all'ospedale Al-Shifa.
Due settimane dopo, dopo aver raccolto le testimonianze del personale di MSF presente quel giorno nel convoglio, MSF ritiene che tutti gli elementi indichino la responsabilità dell'esercito israeliano per questo attacco.
MSF ha inoltre raccolto testimonianze della distruzione di cinque veicoli di MSF e dei gravi danni causati alla clinica di MSF a Gaza City, tutti chiaramente identificati dal logo dell'organizzazione, il 20 novembre, che possono essere attribuiti anche all'intervento di un bulldozer israeliano e un veicolo militare pesante. Questi veicoli costituivano una potenziale prova, nel caso di un'indagine indipendente sull'attacco al convoglio di MSF. I colpi sono stati mirati alle strutture di MSF dove si erano rifugiati questi colleghi, lasciando fori di proiettile nelle pareti interne. Il 24 novembre, il personale di MSF ha assistito anche alla distruzione di un minibus, chiaramente identificato anche dal logo dell’organizzazione, da parte di un carro armato israeliano. Questo minibus era stato inviato dall'équipe di MSF nel sud di Gaza, in seguito alla distruzione dei veicoli qualche giorno prima, per facilitare l'evacuazione dei colleghi nel nord.
MSF condanna ancora una volta con la massima fermezza l'attacco al suo convoglio ed estende nuovamente le sue condoglianze alle famiglie delle vittime. MSF ha chiesto una spiegazione formale per questo attacco alle autorità israeliane e chiede un'indagine indipendente per stabilire i fatti e le responsabilità. (Fonte: MSF)
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Doctors Without Borders / Médecins Sans Frontières (MSF ...
MSF convoy attacked in Gaza: all elements point to the responsibility of the Israeli army | Doctors Without Borders / Médecins…
On 18 November 2023, an MSF evacuation convoy came under fire in Gaza city. Two people were killed in what immediately appeared as a deliberate attack against clearly identified MSF cars. Both were family members of MSF staff, one of them was also a volunteer…
💉 VACCINO CORTO: PERCHÉ DURA SOLO TRE MESI LA PROTEZIONE DAL COVID. "AGGIORNAMENTI FATTI TROPPO IN FRETTA" (Fonte: LaStampa)
Quindi, con 3 anni di esperimenti costanti su larghissima scala con miliardi di dati ora abbiamo prodotti "fatti troppo in fretta". Ma noi siamo fiduciosi invece che prima la scienza aveva fatto tutto a regola d'arte, creando prodottisperimentali sicuri ed efficaci.
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🇮🇹 MESSINA - Corteo nazionale contro il ponte sullo stretto: diretta video su Local Team.
https://twitter.com/localteamit/status/1730963175309541830
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VIEW IN TELEGRAM
🇩🇪🇺🇦 DALLA GERMANIA UN ALTRO PACCHETTO DI AIUTI MILITARI ALL'UCRAINA
La Germania ha consegnato un nuovo pacchetto di aiuti all'Ucraina, che include:
▪️ quattro camion per il trasporto pesante 8x8 HX81 e relativi semirimorchi;
▪️ due veicoli per guardie di frontiera;
▪️ cinque sistemi di rilevamento dei droni;
▪️ antenna mobile e sistema di tralicci;
▪️ 3.840 munizioni di artiglieria;
▪️ 25 telemetri laser;
▪️ 15 fucili di precisione HLR 338 e 60.000 munizioni.
Fonte: Nexta
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▪️ due veicoli per guardie di frontiera;
▪️ cinque sistemi di rilevamento dei droni;
▪️ antenna mobile e sistema di tralicci;
▪️ 3.840 munizioni di artiglieria;
▪️ 25 telemetri laser;
▪️ 15 fucili di precisione HLR 338 e 60.000 munizioni.
Fonte: Nexta
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Forwarded from Marco Cosentino (Marco)
BULLSHIT 🌺🌺🌺
In lingua italiana, "stron*ate"! La questione non è che siano stati realizzati "troppo in fretta" bensì che non è stato svolto alcuno studio che possa dare un minimo di obiettiva evidenza di efficacia e tanto meno di sicurezza, con la parzialissima eccezione degli studi autorizzativi del 2020, peraltro durati in media 6 settimane e comunque grossolani e pieni di distorsioni. Riguardo alle versioni aggiornate, poi, che gli effetti durassero solo qualche settimana ce lo dicevamo già molti mesi fa, e niente meno che nel precedente ottobre 2022 con l'avvocato Olga Milanese mettevamo in guardia dall'approvazione di questi prodotti senza alcuna evidenza clinica di efficacia. Ma la cosiddetta "pubblica opinione" ha la memoria di un pesce rosso e ogni giorno riscopre festosa l'acqua riscaldata. Che è poi quella della boccia dove nuota, pian pianino sempre più calda...
In lingua italiana, "stron*ate"! La questione non è che siano stati realizzati "troppo in fretta" bensì che non è stato svolto alcuno studio che possa dare un minimo di obiettiva evidenza di efficacia e tanto meno di sicurezza, con la parzialissima eccezione degli studi autorizzativi del 2020, peraltro durati in media 6 settimane e comunque grossolani e pieni di distorsioni. Riguardo alle versioni aggiornate, poi, che gli effetti durassero solo qualche settimana ce lo dicevamo già molti mesi fa, e niente meno che nel precedente ottobre 2022 con l'avvocato Olga Milanese mettevamo in guardia dall'approvazione di questi prodotti senza alcuna evidenza clinica di efficacia. Ma la cosiddetta "pubblica opinione" ha la memoria di un pesce rosso e ogni giorno riscopre festosa l'acqua riscaldata. Che è poi quella della boccia dove nuota, pian pianino sempre più calda...
La Stampa
Vaccino corto: perché dura solo tre mesi la protezione dal Covid
Il Centro per la prevenzione delle malattie svela: la protezione vaccinale dura solo tre mesi. Garattini: «Aggiornamenti fatti troppo in fretta»