🇫🇷 VIA LIBERA ALLO SPIONAGGIO UNIVERSALE IN FRANCIA
I legislatori francesi hanno approvato un disegno di legge che consente alla polizia di attivare segretamente telecamere e microfoni sui telefoni cellulari e accedere ai dati di geolocalizzazione per rintracciare i sospetti. (Fonte: Lemonde)
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I legislatori francesi hanno approvato un disegno di legge che consente alla polizia di attivare segretamente telecamere e microfoni sui telefoni cellulari e accedere ai dati di geolocalizzazione per rintracciare i sospetti. (Fonte: Lemonde)
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Le Monde.fr
France set to allow police to spy through phones
French lawmakers agreed to a justice reform bill that includes a provision granting police the power to get suspects' geolocation through phones and other devices.
ZUCKERBERG PARTE SUBITO CON IL PIEDE GIUSTO
Appena lanciato, Threads, la nuova piattaforma di Meta che vorrebbe fare concorrenza a Twitter, inizia subito a censurare.
Chi ben comincia è a metà dell'opera.
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🇸🇾 SIRIA. SFIORATO NUOVO INCIDENTE TRA CACCIA RUSSI E DRONI AMERICANI
Caccia russi hanno volato pericolosamente vicino a diversi droni statunitensi sulla Siria nella giornata di ieri innescando razzi di segnalazione e costringendo i droni Reaper MQ-9 a compiere manovre evasive, ha detto l'Air Force.
L'US Air Forces Central ha rilasciato un video del quasi incidente, che mostra un caccia russo SU-35 che si avvicina a un Reaper e in seguito una serie di cosiddetti razzi paracadute che si muovono nella traiettoria di volo del drone.
Il tenente generale Alex Grynkewich, comandante della 9th Air Force in Medio Oriente, ha detto che tre dei droni statunitensi stavano operando sulla Siria dopo le 10:30 ora locale, in una non meglio identificata missione contro il gruppo dello Stato islamico, quando tre caccia russi "hanno iniziato a molestare i droni".
"Contrariamente alle norme e ai protocolli stabiliti, gli aerei russi hanno sganciato diverse bombe paracadute davanti ai droni, costringendo i nostri droni a eseguire manovre evasive", ha detto il tenente generale dell'aeronautica Alex Grinkevich. "Inoltre, un pilota russo ha acceso l'afterburner davanti all'MQ-9, riducendo la capacità dell'operatore di far volare il drone in sicurezza". (Fonte: Military.com)
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Caccia russi hanno volato pericolosamente vicino a diversi droni statunitensi sulla Siria nella giornata di ieri innescando razzi di segnalazione e costringendo i droni Reaper MQ-9 a compiere manovre evasive, ha detto l'Air Force.
L'US Air Forces Central ha rilasciato un video del quasi incidente, che mostra un caccia russo SU-35 che si avvicina a un Reaper e in seguito una serie di cosiddetti razzi paracadute che si muovono nella traiettoria di volo del drone.
Il tenente generale Alex Grynkewich, comandante della 9th Air Force in Medio Oriente, ha detto che tre dei droni statunitensi stavano operando sulla Siria dopo le 10:30 ora locale, in una non meglio identificata missione contro il gruppo dello Stato islamico, quando tre caccia russi "hanno iniziato a molestare i droni".
"Contrariamente alle norme e ai protocolli stabiliti, gli aerei russi hanno sganciato diverse bombe paracadute davanti ai droni, costringendo i nostri droni a eseguire manovre evasive", ha detto il tenente generale dell'aeronautica Alex Grinkevich. "Inoltre, un pilota russo ha acceso l'afterburner davanti all'MQ-9, riducendo la capacità dell'operatore di far volare il drone in sicurezza". (Fonte: Military.com)
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🇨🇳🇺🇸 YELLEN ATTERRATA A PECHINO
Il segretario al Tesoro americano Janet Yellen è arrivato a Pechino per incontri con funzionari cinesi con la missione di ammorbidire le relazioni tese tra i due paesi.
Domani la Yellen incontrerà il primo ministro cinese Li Qiang, l'ex vicepresidente Liu He e uomini d'affari americani, ma non incontrerà il presidente cinese Xi Jinping.
Fonti anonime di "Reuters" annunciano che il Segretario al Tesoro Usa discuterà con i padroni di casa delle misure punitive che la Cina ha introdotto nei confronti delle aziende americane, e l'Associated Press afferma che il focus della visita sarà la stabilizzazione dell'economia globale, oltre che Il sostegno di Pechino a Mosca.
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Il segretario al Tesoro americano Janet Yellen è arrivato a Pechino per incontri con funzionari cinesi con la missione di ammorbidire le relazioni tese tra i due paesi.
Domani la Yellen incontrerà il primo ministro cinese Li Qiang, l'ex vicepresidente Liu He e uomini d'affari americani, ma non incontrerà il presidente cinese Xi Jinping.
Fonti anonime di "Reuters" annunciano che il Segretario al Tesoro Usa discuterà con i padroni di casa delle misure punitive che la Cina ha introdotto nei confronti delle aziende americane, e l'Associated Press afferma che il focus della visita sarà la stabilizzazione dell'economia globale, oltre che Il sostegno di Pechino a Mosca.
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🇺🇸🇺🇦 GLI USA ANNUNCERANNO A BREVE INVIO DI MUNIZIONI A GRAPPOLO ALL'UCRAINA
Funzionari statunitensi hanno detto a NPR che l'amministrazione Biden dovrebbe annunciare giovedì che invierà bombe a grappolo, o munizioni, in Ucraina per colpire le forze russe trincerate. Le controverse armi sganciano decine di bombe che, secondo i gruppi per i diritti umani, mettono in pericolo i civili.
L'Ucraina e la Russia stanno già usando munizioni a grappolo sul campo di battaglia, ma l'Ucraina sta esaurendo le munizioni e ha fatto pressione sugli Stati Uniti per inviare tali armi.
I funzionari dicono che le bombe a grappolo saranno efficaci contro le forze russe in forti posizioni difensive e quartier generali di comando e controllo.
Più di 100 paesi vietano tali armi perché le bombe inesplose possono essere raccolte dai civili, causando lesioni o morte. Le bombe a grappolo rilasciano un numero maggiore di bombe su una vasta area e possono continuare a rappresentare un rischio mortale anche molto tempo dopo che i combattimenti sono cessati.
Gli Stati Uniti hanno una grande riserva di munizioni a grappolo e le hanno usate sia nella guerra afghana che in quella in Iraq. (Fonte: NPR)
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Funzionari statunitensi hanno detto a NPR che l'amministrazione Biden dovrebbe annunciare giovedì che invierà bombe a grappolo, o munizioni, in Ucraina per colpire le forze russe trincerate. Le controverse armi sganciano decine di bombe che, secondo i gruppi per i diritti umani, mettono in pericolo i civili.
L'Ucraina e la Russia stanno già usando munizioni a grappolo sul campo di battaglia, ma l'Ucraina sta esaurendo le munizioni e ha fatto pressione sugli Stati Uniti per inviare tali armi.
I funzionari dicono che le bombe a grappolo saranno efficaci contro le forze russe in forti posizioni difensive e quartier generali di comando e controllo.
Più di 100 paesi vietano tali armi perché le bombe inesplose possono essere raccolte dai civili, causando lesioni o morte. Le bombe a grappolo rilasciano un numero maggiore di bombe su una vasta area e possono continuare a rappresentare un rischio mortale anche molto tempo dopo che i combattimenti sono cessati.
Gli Stati Uniti hanno una grande riserva di munizioni a grappolo e le hanno usate sia nella guerra afghana che in quella in Iraq. (Fonte: NPR)
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NPR
U.S. is expected to announce it will send cluster munitions to Ukraine
More than 100 countries ban such weapons because unexploded bomblets can be picked up by civilians, causing injury or death. An announcement is expected Friday.
Forwarded from Marco Cosentino
LA FACCIA COME FACEBOOK 🌺🌺🌺
Il primo mese di "arresti" il social me lo inflisse a metà 2021, quando pubblicai un commento su uno studio JAMA che incrinava il muro di silenzio fino ad allora solidissimo sulle infiammazioni cardiache da vaccini covid. Da lì è stato un susseguirsi di "blocchi" che nel 2022 sono durati per oltre la metà dell'anno. Oggi i miei post sono in perenne "shadow ban", con poche decine di like di un piccolo gruppo di amici stretti, apparentemente pubblici ma sostanzialmente invisibili a tutto il resto del social. Comunque, bene così: grazie al cielo non mi guadagno da vivere sui social. Ma ovvio che chi invece lo fa difficilmente vuol rischiare di "bruciarsi" con argomenti "non graditi". E così il cerchio si chiude.
Il primo mese di "arresti" il social me lo inflisse a metà 2021, quando pubblicai un commento su uno studio JAMA che incrinava il muro di silenzio fino ad allora solidissimo sulle infiammazioni cardiache da vaccini covid. Da lì è stato un susseguirsi di "blocchi" che nel 2022 sono durati per oltre la metà dell'anno. Oggi i miei post sono in perenne "shadow ban", con poche decine di like di un piccolo gruppo di amici stretti, apparentemente pubblici ma sostanzialmente invisibili a tutto il resto del social. Comunque, bene così: grazie al cielo non mi guadagno da vivere sui social. Ma ovvio che chi invece lo fa difficilmente vuol rischiare di "bruciarsi" con argomenti "non graditi". E così il cerchio si chiude.
Giubbe Rosse News
MARK ZUCKERBERG E L'IMPERO DELLA CENSURA - Giubbe Rosse News
Il thread di KanekoaTheGreat fornisce un breve riepilogo di come negli ultimi tre anni Mark Zuckerberg abbia pesantemente alterato l'uso della piattaforma Facebook per censurare la libera espressione e orientare il pubblico.
RGR ARGOMENTI
ANTONIO DI SIENA - GRECIA: RITORNO A MITSOTAKIS
Con un'astensione al 48%, l'ex capo del governo, Kyriakos Mitsotakis, riconquista la Voulì ellenica pronto a lanciare l'ennesimo programma di riforme, dopo aver scommesso elettoralmente sul senso d'insicurezza dei greci mentre varava imponenti liberalizzazioni e attaccava il già fragile Welfare nazionale in nome dei diktat dell'UE. Dall'altra parte, Syriza, ancora gravata dal peso del tradimento del 2015, s'inoltra definitivamente sul viale del tramonto e, fra le formazioni minori, spunta la navicella di Plefsi Eleftherias, guidata da Zoi Konstantopoulou sotto le vele di un radicalismo anti-establishment ancora tutto da sondare. Del quadro delineatosi dopo le elezioni del 25 giugno parliamo con Antonio Di Siena, responsabile delle Edizioni L'AntiDiplomatico, profondo conoscitore della situazione greca e autore del libro "Memorandum. Una moderna tragedia greca".
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ANTONIO DI SIENA - GRECIA: RITORNO A MITSOTAKIS
Con un'astensione al 48%, l'ex capo del governo, Kyriakos Mitsotakis, riconquista la Voulì ellenica pronto a lanciare l'ennesimo programma di riforme, dopo aver scommesso elettoralmente sul senso d'insicurezza dei greci mentre varava imponenti liberalizzazioni e attaccava il già fragile Welfare nazionale in nome dei diktat dell'UE. Dall'altra parte, Syriza, ancora gravata dal peso del tradimento del 2015, s'inoltra definitivamente sul viale del tramonto e, fra le formazioni minori, spunta la navicella di Plefsi Eleftherias, guidata da Zoi Konstantopoulou sotto le vele di un radicalismo anti-establishment ancora tutto da sondare. Del quadro delineatosi dopo le elezioni del 25 giugno parliamo con Antonio Di Siena, responsabile delle Edizioni L'AntiDiplomatico, profondo conoscitore della situazione greca e autore del libro "Memorandum. Una moderna tragedia greca".
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Odysee
GRECIA: RITORNO A MITSOTAKIS - ANTONIO DI SIENA
Con un'astensione al 48%, l'ex capo del governo, Kyriakos Mitsotakis, riconquista la Voulì ellenica pronto a lanciare l'ennesimo programma di riforme, dopo aver scommesso elettoralmente sul senso d'in...
META LANCIA UFFICIALMENTE THREADS, RIVALE DI TWITTER
Il rivale di Twitter lanciato da Meta, Threads, ha registrato 5 milioni di iscrizioni nelle sue prime quattro ore di attività, secondo il CEO Mark Zuckerberg. Il tentativo di META è quello di portare via utenti alla piattaforma di Elon Musk attraverso la possibilità di scrivere post più lunghi, una manciata di sostenitori celebri e una forte somiglianza con il suo concorrente.
Fonte: The Guardian
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Il rivale di Twitter lanciato da Meta, Threads, ha registrato 5 milioni di iscrizioni nelle sue prime quattro ore di attività, secondo il CEO Mark Zuckerberg. Il tentativo di META è quello di portare via utenti alla piattaforma di Elon Musk attraverso la possibilità di scrivere post più lunghi, una manciata di sostenitori celebri e una forte somiglianza con il suo concorrente.
Fonte: The Guardian
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the Guardian
Threads app: Instagram owner’s Twitter rival logs 5 million users in first hours
Mark Zuckerberg targets Elon Musk’s troubled platform with new app from Meta that’s closely modelled on Twitter
🇸🇩🇮🇷 DOPO SETTE ANNI, IRAN E SUDAN SI APPRESTANO A RIALLACCIARE LE RELAZIONI DIPLOMATICHE
L'Iran e il Sudan hanno reso noto oggi che stanno pensando a ristabilire le relazioni displomatiche dopo che il ministro degli Esteri iraniano ha incontrato per la prima volta la sua controparte sudanese ad interim, da quando le relazioni diplomatiche tra i due paesi sono state interrotte sette anni fa.
Il ministro degli Esteri ad interim del Sudan, Ali Sadeq, ha affermato in un comunicato che nell'incontro, a margine di un incontro del Movimento dei non allineati nella capitale dell'Azerbaigian, Baku, è stato discusso di ripristinare le relazioni "il prima possibile".
Sadeq ha anche ringraziato l'Iran per aver fornito aiuti umanitari attraverso la Mezzaluna iraniana durante il conflitto tra l'esercito sudanese e le forze paramilitari di supporto rapido (RSF).
Il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amirabdollahian ha twittato: "La nostra delegazione ha incontrato il ministro degli Esteri sudanese e ha discusso su come riprendere a breve le relazioni diplomatiche tra Khartoum e Teheran". "In questo incontro, i colloqui sono stati diretti a risolvere i malintesi tra i due paesi e rafforzare le relazioni politiche ed economiche tra Teheran e Khartoum", ha affermato l'agenzia di stampa ufficiale iraniana IRNA.
Il Sudan ha interrotto le relazioni diplomatiche con l'Iran nel 2016 in seguito all'assalto all'ambasciata dell'Arabia Saudita a Teheran.
Il sudanese Sadeq avrebbe affermato che l'accordo tra Arabia Saudita e Iran rafforza la sicurezza e la stabilità nella regione e nel mondo islamico. (Fonte: Reuters)
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L'Iran e il Sudan hanno reso noto oggi che stanno pensando a ristabilire le relazioni displomatiche dopo che il ministro degli Esteri iraniano ha incontrato per la prima volta la sua controparte sudanese ad interim, da quando le relazioni diplomatiche tra i due paesi sono state interrotte sette anni fa.
Il ministro degli Esteri ad interim del Sudan, Ali Sadeq, ha affermato in un comunicato che nell'incontro, a margine di un incontro del Movimento dei non allineati nella capitale dell'Azerbaigian, Baku, è stato discusso di ripristinare le relazioni "il prima possibile".
Sadeq ha anche ringraziato l'Iran per aver fornito aiuti umanitari attraverso la Mezzaluna iraniana durante il conflitto tra l'esercito sudanese e le forze paramilitari di supporto rapido (RSF).
Il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amirabdollahian ha twittato: "La nostra delegazione ha incontrato il ministro degli Esteri sudanese e ha discusso su come riprendere a breve le relazioni diplomatiche tra Khartoum e Teheran". "In questo incontro, i colloqui sono stati diretti a risolvere i malintesi tra i due paesi e rafforzare le relazioni politiche ed economiche tra Teheran e Khartoum", ha affermato l'agenzia di stampa ufficiale iraniana IRNA.
Il Sudan ha interrotto le relazioni diplomatiche con l'Iran nel 2016 in seguito all'assalto all'ambasciata dell'Arabia Saudita a Teheran.
Il sudanese Sadeq avrebbe affermato che l'accordo tra Arabia Saudita e Iran rafforza la sicurezza e la stabilità nella regione e nel mondo islamico. (Fonte: Reuters)
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Reuters
Iran and Sudan look to restore diplomatic ties
Iran and Sudan said on Thursday they were planning to restore ties after the Iranian foreign minister met his acting Sudanese counterpart for the first time since diplomatic relations between the two countries were severed seven years ago.
Aggiornamento immigrazione clandestina: al momento gli sbarchi di giornata a Lampedusa sono 30, per un totale di 1225 nuovi arrivati. (fonte: Agrigento Notizie) Inoltre la nave ONG Geo Barents è diretta a Marina di Carrara con 197 a bordo, la Guardia Costiera in due interventi ne ha caricati 153 al largo della Calabria e la nave ONG Open Arms dopo sei operazioni ne ha raccolti oltre 250. (fonti varie)
Neanche ai tempi di Renzi la situazione dell'immigrazione illegale era così totalmente fuori controllo.
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Neanche ai tempi di Renzi la situazione dell'immigrazione illegale era così totalmente fuori controllo.
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Nel pomeriggio di ieri Francesco, presso la Casa di S. Marta, ha incontrato Bill Clinton con una delegazione. Fra i presenti anche Alexander Soros, figlio del noto speculatore.
È utile ricordare che quest'ultimo - dopo la recente ufficializzazione della sua successione al padre - ha annunciato un rinnovato impegno sul fronte del diritto all'aborto. Avrà voluto la benedizione del Papa?
Video diffuso da VaticanNews
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È utile ricordare che quest'ultimo - dopo la recente ufficializzazione della sua successione al padre - ha annunciato un rinnovato impegno sul fronte del diritto all'aborto. Avrà voluto la benedizione del Papa?
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🇫🇷 FRANCIA. PER IL GOVERNO LA RIVOLTA DIVENTA L'OCCASIONE PER METTERE IL CAPPIO ALLE RETI SOCIALI
"Il Presidente ci ha chiesto di esercitare la massima pressione sui social network: sono state fornite risposte per rimuovere rapidamente i contenuti segnalati. Queste misure di emergenza diventeranno obbligatorie dal 25 agosto, pena sanzioni". (Jean-Noël Barrot, ministro Delegato alla Transizione Digitale e alle Telecomunicazioni, Twitter)
E ancora:
"Venerdì sera abbiamo convocato insieme a Gérald Darmanin i rappresentanti di TikTok, Snapchat, Twitter e Meta. Esercitiamo la massima pressione su di loro affinché rispettino i loro obblighi legali in merito alla rimozione di contenuti illegali e alla risposta alle richieste. Abbiamo anche chiesto a queste piattaforme di essere estremamente vigili sulle loro funzionalità, che possono essere utilizzate in modo improprio per minare l'ordine pubblico". (Fonte: Challenges)
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"Il Presidente ci ha chiesto di esercitare la massima pressione sui social network: sono state fornite risposte per rimuovere rapidamente i contenuti segnalati. Queste misure di emergenza diventeranno obbligatorie dal 25 agosto, pena sanzioni". (Jean-Noël Barrot, ministro Delegato alla Transizione Digitale e alle Telecomunicazioni, Twitter)
E ancora:
"Venerdì sera abbiamo convocato insieme a Gérald Darmanin i rappresentanti di TikTok, Snapchat, Twitter e Meta. Esercitiamo la massima pressione su di loro affinché rispettino i loro obblighi legali in merito alla rimozione di contenuti illegali e alla risposta alle richieste. Abbiamo anche chiesto a queste piattaforme di essere estremamente vigili sulle loro funzionalità, che possono essere utilizzate in modo improprio per minare l'ordine pubblico". (Fonte: Challenges)
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🇧🇬🇺🇦 A SOFIA ZELENSKY NON OTTIENE LE ARMI CHE CHIEDE E VA SU TUTTE LE FURIE
Il presidente bulgaro Rumen Radev ha declinato la richiesta di invio di armi da parte del presidente ucraino Volodymir Zelensky nell'incontro odierno a Sofia. Queste, in breve, le tesi di Radev:
▪️ Questo conflitto non ha soluzione militare, fornire sempre più armi non aiuta;
▪️ In qualità di comandante in capo dell'esercito bulgaro, sono categoricamente contrario all'invio di munizioni;
▪️ Da te sentiamo solo la parola "vittoria", ma non sentiamo la parola pace, ma ci piacerebbe ascoltarla;
▪️ Non risolverai i tuoi problemi con la guerra, devi sederti al tavolo dei negoziati. Il numero delle vittime da entrambe le parti è in aumento e non si parla di pace:
▪️ Compresi i nostri compatrioti in Ucraina. Il conflitto si sta allargando.
▪️ La portata del conflitto ha superato da tempo i confini dell'Ucraina, l'Europa sta soffrendo a causa di questo conflitto. Vedi cosa sta succedendo: inflazione, crescente recessione.
▪️ Dobbiamo anche pensare al futuro, non solo all'Ucraina.
Zelensky non ha gradito le parole di Radev e ha reagito:
"Dio non voglia che ti accada qualche tragedia e che tu ti trovi al mio posto. E se gli altri non ti aiuteranno, che cosa farai allora? Dirai: 'Putin, prenditi i territori bulgari?'"
“È vostro diritto non sostenere gli aiuti all'Ucraina, ma vorrei che capiste: sono convinto che un giorno saremo membri dell'UE e sono convinto che l'Ucraina e l'Europa debbano avere valori comuni. Perché la Russia vuole distruggere la NATO e l'UE, questo è il loro obiettivo, sai? Vedi, lui vuole distruggerci e noi vogliamo solo vivere. Ecco!”, ha detto Zelenskyy, prima che Radev chiedesse alle telecamere di lasciare la stanza. (Fonte: Euractiv)
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Il presidente bulgaro Rumen Radev ha declinato la richiesta di invio di armi da parte del presidente ucraino Volodymir Zelensky nell'incontro odierno a Sofia. Queste, in breve, le tesi di Radev:
▪️ Questo conflitto non ha soluzione militare, fornire sempre più armi non aiuta;
▪️ In qualità di comandante in capo dell'esercito bulgaro, sono categoricamente contrario all'invio di munizioni;
▪️ Da te sentiamo solo la parola "vittoria", ma non sentiamo la parola pace, ma ci piacerebbe ascoltarla;
▪️ Non risolverai i tuoi problemi con la guerra, devi sederti al tavolo dei negoziati. Il numero delle vittime da entrambe le parti è in aumento e non si parla di pace:
▪️ Compresi i nostri compatrioti in Ucraina. Il conflitto si sta allargando.
▪️ La portata del conflitto ha superato da tempo i confini dell'Ucraina, l'Europa sta soffrendo a causa di questo conflitto. Vedi cosa sta succedendo: inflazione, crescente recessione.
▪️ Dobbiamo anche pensare al futuro, non solo all'Ucraina.
Zelensky non ha gradito le parole di Radev e ha reagito:
"Dio non voglia che ti accada qualche tragedia e che tu ti trovi al mio posto. E se gli altri non ti aiuteranno, che cosa farai allora? Dirai: 'Putin, prenditi i territori bulgari?'"
“È vostro diritto non sostenere gli aiuti all'Ucraina, ma vorrei che capiste: sono convinto che un giorno saremo membri dell'UE e sono convinto che l'Ucraina e l'Europa debbano avere valori comuni. Perché la Russia vuole distruggere la NATO e l'UE, questo è il loro obiettivo, sai? Vedi, lui vuole distruggerci e noi vogliamo solo vivere. Ecco!”, ha detto Zelenskyy, prima che Radev chiedesse alle telecamere di lasciare la stanza. (Fonte: Euractiv)
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EURACTIV
In Sofia, Ukraine’s Zelenskyy clashes with ‘peaceful’ narrative of Bulgaria’s Radev
On a one-day visit to Sofia on Thursday (6 July), Ukrainian President Volodymyr Zelenskyy entered into a direct clash with the pro-Russian narrative of Bulgarian President Rumen Radev, who said that Ukraine was shying away from a diplomatic solution to the…
META - Aaron Berman, ex ufficiale con 17 anni di servizio nella CIA, è ora "Head of Elections Policy" (Responsabile per le norme sulle elezioni) per Facebook e Instagram.
Berman è entrato a far parte di Facebook nel 2019 ed è stato responsabile della stesura delle norme sulla disinformazione e della loro applicazione per le elezioni del 2020, per la pandemia COVID, per le elezioni brasiliane e altro ancora.
È affiancato da altri 15 membri di CIA, FBI e DHS che lavorano nel settore Trust & Safety. (via NameRedacted247)
Ormai le piattaforme social sono controllate dai servizi segreti.
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Berman è entrato a far parte di Facebook nel 2019 ed è stato responsabile della stesura delle norme sulla disinformazione e della loro applicazione per le elezioni del 2020, per la pandemia COVID, per le elezioni brasiliane e altro ancora.
È affiancato da altri 15 membri di CIA, FBI e DHS che lavorano nel settore Trust & Safety. (via NameRedacted247)
Ormai le piattaforme social sono controllate dai servizi segreti.
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La giornalista Bianca Berlinguer, passata da poco a Mediaset, ex conduttrice di "Carta Bianca" su Raitre, in un'intervista al Fatto quotidiano chiama in causa l'ex presidente del Consiglio Matteo Renzi a proposito del controllo sui canali pubblici: “Mi chiedeva due servizi al giorno, uno contro il M5s e uno contro Bersani." (Fonte: Il Fatto Quotidiano)
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Il Fatto Quotidiano
“Mi chiedeva due servizi al giorno, uno contro il M5s e uno contro Bersani”: Renzi querela Berlinguer per le sue parole al Fatto
Matteo Renzi querela la giornalista Bianca Berlinguer per le sue dichiarazioni a Il Fatto Quotidiano. La giornalista, dopo 34 anni di lavoro in Rai, a inizio settimana ha comunicato le sue dimissioni a viale Mazzini ed è pronta per diventare un nuovo volto…
🇺🇦 UCRAINA - Continuano i combattimenti sul fronte di Zaporizhia sud: ucraini accumulano forze ed assaltano, i russi rispondono con artiglieria. Mappa stabile.
Minime variazioni anche sul fronte di Bakhmut, direzione Klishivkha e Berkovka. Ci sono assalti ucraini e contrattacchi russi.
Ad est le forze russe guadagnano terreno nella zona di Novoselovsky (Lugansk/Donetsk). L'esercito ucraino conserva una collina senza la quale i russi non possono ancora entrare nel villaggio.
È possibile che le forze armate ucraine provino a concentrare il massimo sforzo sui fronti di Zaporizia/Donetsk e su Bakhmut in questi pochi giorni che precedono il vertice di Vilnius. (Fonte: Angelo Gambella)
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Minime variazioni anche sul fronte di Bakhmut, direzione Klishivkha e Berkovka. Ci sono assalti ucraini e contrattacchi russi.
Ad est le forze russe guadagnano terreno nella zona di Novoselovsky (Lugansk/Donetsk). L'esercito ucraino conserva una collina senza la quale i russi non possono ancora entrare nel villaggio.
È possibile che le forze armate ucraine provino a concentrare il massimo sforzo sui fronti di Zaporizia/Donetsk e su Bakhmut in questi pochi giorni che precedono il vertice di Vilnius. (Fonte: Angelo Gambella)
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