L'INQUIETANTE VIDEO DEL ROBOT DELLA TESLA CHE CAMMINA IN UN UFFICIO VUOTO
L’azienda di Elon Musk ha rilasciato un video, sui social, in cui mostra i progressi dell’ultimo modello di androide a cui sta lavorando: il robot, nel filmato, cammina in un ufficio vuoto e compie alcune azioni “di precisione”, con le mani, come raccogliere oggetti. (Fonte: Il Fatto Quotidiano)
https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/05/22/linquietante-video-del-robot-della-tesla-che-cammina-in-un-ufficio-vuoto-i-progressi-del-nuovo-androide-di-elon-musk/7169300/
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L’azienda di Elon Musk ha rilasciato un video, sui social, in cui mostra i progressi dell’ultimo modello di androide a cui sta lavorando: il robot, nel filmato, cammina in un ufficio vuoto e compie alcune azioni “di precisione”, con le mani, come raccogliere oggetti. (Fonte: Il Fatto Quotidiano)
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Il Fatto Quotidiano
L’inquietante video del robot della Tesla che cammina in un ufficio vuoto: i progressi del nuovo androide di Elon Musk
Il video è impressionante (e inquietante)
L'ATTIVISTA DI ULTIMA GENERAZIONE MENTRE SI RECA AD UNA MANIFESTAZIONE. TRA LE PROTESTE ANCHE QUELLA CONTRO I CARBURANTI FOSSILI. (Fonte: IG)
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🇷🇺 BELGOROD - Il governatore di Belgorod Gladkov conferma che anche stamattina proseguono gli scontri nei villaggi di confine contro le formazioni ucraine (e oppositori russi) che vi sono entrate.
La Russia ha incaricato il generale Lapin (non uno qualunque) dell'operazione nella regione di Belgorod. Le truppe ucraine e ribelli si sono ritirate ma, il controllo su Kozinka "è condizionato" scrive Rybar. Gli ucraini si sono trincerati al confine ed occupano la strada. (Fonte: Angelo Gambella)
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La Russia ha incaricato il generale Lapin (non uno qualunque) dell'operazione nella regione di Belgorod. Le truppe ucraine e ribelli si sono ritirate ma, il controllo su Kozinka "è condizionato" scrive Rybar. Gli ucraini si sono trincerati al confine ed occupano la strada. (Fonte: Angelo Gambella)
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LA CROAZIA INIZIA A SENTIRE I BENEFICI DELL'UE
🇭🇷 IL PRESIDENTE CROATO ZORAN MILANOVIC HA ATTACCATO FEROCEMENTE L’UNIONE EUROPEA. “Bisogna smettere di idealizzare e idolatrare l’Unione europea”, ha detto Milanovic. “L’UE non è la realizzazione di tutti i nostri desideri: i meccanismi decisionali all’interno non sono democratici”, ha aggiunto. (Fonte: Periodicodaily)
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🇭🇷 IL PRESIDENTE CROATO ZORAN MILANOVIC HA ATTACCATO FEROCEMENTE L’UNIONE EUROPEA. “Bisogna smettere di idealizzare e idolatrare l’Unione europea”, ha detto Milanovic. “L’UE non è la realizzazione di tutti i nostri desideri: i meccanismi decisionali all’interno non sono democratici”, ha aggiunto. (Fonte: Periodicodaily)
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Periodico Daily
Presidente Croazia: basta idolatrare l’UE Periodico Daily
Il presidente della Croazia Zoran Milanovic ha attaccato l’Unione europea: “Basta idolatrare l’Unione europea”.
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L'ATTIVISTA DI ULTIMA GENERAZIONE MENTRE SI RECA AD UNA MANIFESTAZIONE. TRA LE PROTESTE ANCHE QUELLA CONTRO I CARBURANTI FOSSILI. (Fonte: IG) 🟥 Segui Giubbe Rosse Telegram | Portale web | Ultim'ora | Twitter | Instagram
AUTO EURO 7: GRAZIE ALLA NUOVA NORMATIVA I PREZZI DELLE AUTO AUMENTERANNO DI CIRCA 2.000 EURO (Fonte: Corriere)
Il detto "essere alla canna del gas" diventerà sinonimo di ricchezza.
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Il detto "essere alla canna del gas" diventerà sinonimo di ricchezza.
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Corriere della Sera
Euro 7, lo studio Acea: «Con la nuova normativa le auto costeranno 2 mila euro in più»
Per i costruttori significano 2 mila euro in più a veicolo e 12 mila euro in più per i mezzi pesanti. La dg De Vries: «Meglio sostituire i veicoli più anziani con modelli Euro 6/VI»
🇮🇹 APPROVATO DL ALLUVIONE PER ALLUVIONE IN ROMAGNA
Tra le misure spunterebbe il bonus auto pari a 5.000 Euro per sostituire auto/furgoni danneggiati con vetture almeno Euro6. (Fonte: drb)
Ottimo. 5000 Euro per l'acconto di una vettura che costerà dai 25.000 ai 50.000 Euro, che i romagnoli potranno pagare in 240 comode rate, soprattutto inquinando poco grazie all'Euro 6, che aiuterà a evitare altre tragedie come quella appena verificatasi, interamente addebitabili, come ci dicono gli esperti, alle emissioni di CO2 dei motori a combustione interna. ❤️
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Tra le misure spunterebbe il bonus auto pari a 5.000 Euro per sostituire auto/furgoni danneggiati con vetture almeno Euro6. (Fonte: drb)
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BRYAN JOHNSON SI INIETTA IL SANGUE DEL FIGLIO 17 ENNE PER RIMANERE GIOVANE: L'ULTIMA FOLLIA DELL’IMPRENDITORE MULTIMILIONARIO
Bryan si è dedicato ossessivamente alla ricerca dell'elisir di lunga vita (Fonte: Leggo)
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Bryan si è dedicato ossessivamente alla ricerca dell'elisir di lunga vita (Fonte: Leggo)
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Bryan Johnson si inietta il sangue del figlio 17enne per rimanere giovane: l'ultima follia dell’imprenditore multimilionario
Bryan Johnson è un imprenditore americano di 45 anni che da sempre è ossessionato dalla riconquista della giovinezza. Johnson è stato il fondatore di Braintree,...
EX AMBASCIATORE UK: PERDERE LA SIRIA È NULLA IN CONFRONTO A PERDERE L’ARABIA SAUDITA
di Peter Ford ex ambasciatore britannico a Damasco
Secondo l’ex ambasciatore britannico a Damasco Peter Ford, la perdita della Siria è nulla in confronto alla perdita dell’Arabia Saudita. A Washington ancora credono si tratti di un capriccio temporaneo, ma l’Arabia è già entrata nell’asse del Sud del mondo con Cina e Russia. Per gli USA è una perdita disastrosa.
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di Peter Ford ex ambasciatore britannico a Damasco
Secondo l’ex ambasciatore britannico a Damasco Peter Ford, la perdita della Siria è nulla in confronto alla perdita dell’Arabia Saudita. A Washington ancora credono si tratti di un capriccio temporaneo, ma l’Arabia è già entrata nell’asse del Sud del mondo con Cina e Russia. Per gli USA è una perdita disastrosa.
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Giubbe Rosse News
EX AMBASCIATORE UK: PERDERE LA SIRIA È NULLA IN CONFRONTO A PERDERE L'ARABIA SAUDITA - Giubbe Rosse News
Secondo l'ex ambasciatore britannico a Damasco Peter Ford, la perdita della Siria è nulla in confronto alla perdita dell'Arabia Saudita. A Washington ancora credono si tratti di un capriccio temporaneo, ma l'Arabia è già entrata nell'asse del Sud del mondo…
🇺🇸 USA. DIPARTIMENTO DEL TESORO CHIEDE ALLE AGENZIE FEDERALI DI RITARDARE I PAGAMENTI IN SCADENZA
Il Dipartimento del Tesoro ha chiesto alle agenzie federali se possono ritardare i pagamenti in scadenza a un secondo momento mentre i funzionari di Biden cercano nuovi modi per risparmiare denaro e impedire al governo degli Stati Uniti di affrontare un default senza precedenti.
Con una scadenza che si profila tra meno di due settimane, la Casa Bianca è alla ricerca di soluzioni per guadagnare tempo mentre il presidente Biden e il presidente della Camera Kevin McCarthy (R-Calif.) cercano di concludere un accordo per aumentare il tetto del debito federale, che stabilisce un limite legale limite al debito pubblico. Senza prestiti aggiuntivi, una nuova ondata di entrate fiscali o nuovi modi per rallentare la spesa, il governo federale prevede di perdere un pagamento per la prima volta nella storia moderna all'inizio di giugno. (Fonte: Washington Post)
Mossa probabilmente solo prudenziale per mettere pressione sui Repubblicani e indurli a cedere (classico caso di "escalate to de-escalate"), ma gli USA continuano a scherzare con il fuoco.
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Il Dipartimento del Tesoro ha chiesto alle agenzie federali se possono ritardare i pagamenti in scadenza a un secondo momento mentre i funzionari di Biden cercano nuovi modi per risparmiare denaro e impedire al governo degli Stati Uniti di affrontare un default senza precedenti.
Con una scadenza che si profila tra meno di due settimane, la Casa Bianca è alla ricerca di soluzioni per guadagnare tempo mentre il presidente Biden e il presidente della Camera Kevin McCarthy (R-Calif.) cercano di concludere un accordo per aumentare il tetto del debito federale, che stabilisce un limite legale limite al debito pubblico. Senza prestiti aggiuntivi, una nuova ondata di entrate fiscali o nuovi modi per rallentare la spesa, il governo federale prevede di perdere un pagamento per la prima volta nella storia moderna all'inizio di giugno. (Fonte: Washington Post)
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ARTICOLO DI DOMANI: IL NEGAZIONISMO CLIMATICO DOVREBBE ESSERE REATO
Estrapoliamo alcune perle dall'articolo di Gianfranco Pellegrino su Domani, che vi invitiamo a leggere per intero (prendetelo come contributo odierno a L'angolo del buon umore)
Che il disastro in corso in Emilia-Romagna debba indurci a occuparci anche dello choc culturale o della crisi di conoscenza che il cambiamento climatico comporta è stato detto molto bene su queste pagine da Christian Raimo (😂😂😂).
Le analisi delle cause e dei meccanismi del negazionismo climatico sono state molte, negli ultimi anni, e come funziona questo tic cognitivo è ormai chiaro. Forse è arrivato il momento di decidere anche quale dev’essere la reazione politica alla negazione. Come debbono essere accolti i negazionisti nella discussione pubblica democratica? Si è sostenuto che, per difendere la libertà di pensiero, non si può loro negare ascolto e presenza. La reazione alle bufale dovrebbe essere il fact checking, cioè ribattere punto su punto alle mezze verità, alle fallacie logiche, alle insinuazioni dei negazionisti.
Ma forse tutto questo non basta più. Si dovrebbe cominciare ad ammettere che il negazionismo climatico non è differente rispetto ad altri tipi di negazionismo, per esempio quello storico. Chi nega l’Olocausto può essere difeso in nome della libertà di opinione?
PROTEGGERE LA DEMOCRAZIA
Se vogliamo non solo avere migliori politiche climatiche, ma averle senza rinunciare alla democrazia, dobbiamo tutelarci contro chi inquina la discussione pubblica e turba il meccanismo di comunicazione fra la maggioranza dei cittadini (che certamente è convinta della gravità del cambiamento climatico e della necessità di contrastarlo) e i governanti (che dovrebbero tenere conto di queste convinzioni, quali che siano le loro opinioni e convenienze personali).
Dunque, andiamo per ordine. Si parte dal solito assioma apodittico ("Lo dice lo scienza, io boh, non lo capisco e non lo saprei spiegare, però, se lo dicono Parisi e Tozzi, deve essere sicuramente così"). Si prosegue con il consueto assioma zetatiellino ("chi contesta la narrativa dominante sul cambiamento ha un deficit culturale", un modo elegante per non dire che è un analfabeta funzionale, d'altra parte lo conferma anche Christian Raimo, ah beh). Insomma, noi siamo l'epistocrazia, perché mai il nostro voto dovrebbe valere quanto quello di uno zotico periferico che legge siti complottisti? Dobbiamo proteggere la democrazia da chi "turba la comunicazione"! E come? Non si dice esplicitamente, ma è ovvio che si suggerisce una qualche forma di esclusione d'ufficio.
Con questa premessa autoreferenziale e autoconfermativa hanno già censurato chiunque negasse l'efficacia dei lockdown, chiunque si opponesse alla follia del Green Pass e dell'obbligo vaccinale, chiunque mettesse in dubbio la regolarità delle elezioni americane, chiunque critichi tempi e modi del Green Deal dell'UE, chiunque oggi critichi l'approccio della NATO alla guerra in Ucraina. Il prossimo step sarà chiedere che il voto venga direttamente limitato ai confini dello ZTL. Per proteggere la democrazia da chi potrebbe inquinare la comunicazione e, quindi, la politica, si capisce.
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Estrapoliamo alcune perle dall'articolo di Gianfranco Pellegrino su Domani, che vi invitiamo a leggere per intero (prendetelo come contributo odierno a L'angolo del buon umore)
Che il disastro in corso in Emilia-Romagna debba indurci a occuparci anche dello choc culturale o della crisi di conoscenza che il cambiamento climatico comporta è stato detto molto bene su queste pagine da Christian Raimo (😂😂😂).
Le analisi delle cause e dei meccanismi del negazionismo climatico sono state molte, negli ultimi anni, e come funziona questo tic cognitivo è ormai chiaro. Forse è arrivato il momento di decidere anche quale dev’essere la reazione politica alla negazione. Come debbono essere accolti i negazionisti nella discussione pubblica democratica? Si è sostenuto che, per difendere la libertà di pensiero, non si può loro negare ascolto e presenza. La reazione alle bufale dovrebbe essere il fact checking, cioè ribattere punto su punto alle mezze verità, alle fallacie logiche, alle insinuazioni dei negazionisti.
Ma forse tutto questo non basta più. Si dovrebbe cominciare ad ammettere che il negazionismo climatico non è differente rispetto ad altri tipi di negazionismo, per esempio quello storico. Chi nega l’Olocausto può essere difeso in nome della libertà di opinione?
PROTEGGERE LA DEMOCRAZIA
Se vogliamo non solo avere migliori politiche climatiche, ma averle senza rinunciare alla democrazia, dobbiamo tutelarci contro chi inquina la discussione pubblica e turba il meccanismo di comunicazione fra la maggioranza dei cittadini (che certamente è convinta della gravità del cambiamento climatico e della necessità di contrastarlo) e i governanti (che dovrebbero tenere conto di queste convinzioni, quali che siano le loro opinioni e convenienze personali).
Dunque, andiamo per ordine. Si parte dal solito assioma apodittico ("Lo dice lo scienza, io boh, non lo capisco e non lo saprei spiegare, però, se lo dicono Parisi e Tozzi, deve essere sicuramente così"). Si prosegue con il consueto assioma zetatiellino ("chi contesta la narrativa dominante sul cambiamento ha un deficit culturale", un modo elegante per non dire che è un analfabeta funzionale, d'altra parte lo conferma anche Christian Raimo, ah beh). Insomma, noi siamo l'epistocrazia, perché mai il nostro voto dovrebbe valere quanto quello di uno zotico periferico che legge siti complottisti? Dobbiamo proteggere la democrazia da chi "turba la comunicazione"! E come? Non si dice esplicitamente, ma è ovvio che si suggerisce una qualche forma di esclusione d'ufficio.
Con questa premessa autoreferenziale e autoconfermativa hanno già censurato chiunque negasse l'efficacia dei lockdown, chiunque si opponesse alla follia del Green Pass e dell'obbligo vaccinale, chiunque mettesse in dubbio la regolarità delle elezioni americane, chiunque critichi tempi e modi del Green Deal dell'UE, chiunque oggi critichi l'approccio della NATO alla guerra in Ucraina. Il prossimo step sarà chiedere che il voto venga direttamente limitato ai confini dello ZTL. Per proteggere la democrazia da chi potrebbe inquinare la comunicazione e, quindi, la politica, si capisce.
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Il negazionismo climatico dovrebbe essere un reato
Si dovrebbe cominciare ad ammettere che il negazionismo climatico non è differente rispetto ad altri tipi di negazionismo, per esempio quello storico. Chi nega l’Olocausto può essere difeso in nome della libertà di opinione?
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Fiamme al centro commerciale Le Vele di Desenzano del Garda, in provincia di Brescia.
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VACCINI, FIDUCIA ITALIANI SCENDE DAL 92% AL 76% IN 1 ANNO
Cala la fiducia degli italiani nei vaccini: in un solo anno la percentuale di cittadini che li ritiene uno strumento sanitario sicuro ed efficace per contrastare le malattie infettive è passata dal 92% al 76%. Probabilmente un effetto della fine dell’emergenza pandemica e dei timori per i contagi da Covid, che avevano fatto riscoprire l’importanza di questo strumento.
Sono alcuni dati della survey realizzata da The European House – Ambrosetti in collaborazione con Swg, presentata al Senato in una conferenza stampa promossa dalla senatrice Tilde Minasi (Lega) in collaborazione con Ambrosetti e il Ceis – Centre for Economic and International Studies dell’Università di Roma Tor Vergata, con il contributo non condizionante di Pfizer. “Quest’anno – ha spiegato all’Adnkronos Salute a margine dell’incontro Rossana Bubbico, consulente dell’Area Healthcare di The European House Ambrosetti – abbiamo realizzato una seconda edizione della survey già realizzata lo scorso anno sullo stesso tema. E’ emerso che il 76% dei cittadini italiani è d’accordo con l’affermazione che la vaccinazione è uno strumento efficace nel contrastare le malattie infettive. E’ una percentuale elevata, perché parliamo di più di tre quarti della popolazione. Ma ci deve far preoccupare il fatto che lo scorso anno la percentuale che riteneva corretta quest’affermazione era del 92%. Anche se la fiducia resta alta, quindi, c’è una forte riduzione, figlia forse del fatto che i cittadini avvertono meno il rischio della pandemia e del Covid e quindi, non avendo compreso a pieno il valore dello strumento vaccinale, non hanno più un livello elevato di fiducia”.
Un fenomeno evidenziato anche dalla risposta alla domanda formulata da un’altra angolazione. “Le persone secondo le quali i vaccini non sono uno strumento efficace di prevenzione delle malattie infettive erano pari al 6% lo scorso anno e sono il 17% quest’anno, aumentando di 11 punti percentuali. In pratica – ha evidenziato l’esperta – abbiamo avuto un calo di chi sostiene la fiducia nei vaccini e un aumento di chi non la pensa così”. (Fonte: Adnkronos Salute, via La Sicilia)
Presto, richiamate Bassetti in TV! Subito, non c'è un attimo da perdere!
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Cala la fiducia degli italiani nei vaccini: in un solo anno la percentuale di cittadini che li ritiene uno strumento sanitario sicuro ed efficace per contrastare le malattie infettive è passata dal 92% al 76%. Probabilmente un effetto della fine dell’emergenza pandemica e dei timori per i contagi da Covid, che avevano fatto riscoprire l’importanza di questo strumento.
Sono alcuni dati della survey realizzata da The European House – Ambrosetti in collaborazione con Swg, presentata al Senato in una conferenza stampa promossa dalla senatrice Tilde Minasi (Lega) in collaborazione con Ambrosetti e il Ceis – Centre for Economic and International Studies dell’Università di Roma Tor Vergata, con il contributo non condizionante di Pfizer. “Quest’anno – ha spiegato all’Adnkronos Salute a margine dell’incontro Rossana Bubbico, consulente dell’Area Healthcare di The European House Ambrosetti – abbiamo realizzato una seconda edizione della survey già realizzata lo scorso anno sullo stesso tema. E’ emerso che il 76% dei cittadini italiani è d’accordo con l’affermazione che la vaccinazione è uno strumento efficace nel contrastare le malattie infettive. E’ una percentuale elevata, perché parliamo di più di tre quarti della popolazione. Ma ci deve far preoccupare il fatto che lo scorso anno la percentuale che riteneva corretta quest’affermazione era del 92%. Anche se la fiducia resta alta, quindi, c’è una forte riduzione, figlia forse del fatto che i cittadini avvertono meno il rischio della pandemia e del Covid e quindi, non avendo compreso a pieno il valore dello strumento vaccinale, non hanno più un livello elevato di fiducia”.
Un fenomeno evidenziato anche dalla risposta alla domanda formulata da un’altra angolazione. “Le persone secondo le quali i vaccini non sono uno strumento efficace di prevenzione delle malattie infettive erano pari al 6% lo scorso anno e sono il 17% quest’anno, aumentando di 11 punti percentuali. In pratica – ha evidenziato l’esperta – abbiamo avuto un calo di chi sostiene la fiducia nei vaccini e un aumento di chi non la pensa così”. (Fonte: Adnkronos Salute, via La Sicilia)
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La Sicilia
Vaccini, fiducia italiani dal 92% al 76% in 1 anno, effetto fine emergenza Covid
I dati della survey realizzata da The European House - Ambrosetti in collaborazione con Swg, presentata al Senato in una conferenza stampa
🇷🇺🇺🇸 La Russia dice di aver intercettato due jet militari statunitensi sul Mar Baltico. (Fonte: AFP)
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🇺🇸 DESANTIS SCENDE IN CAMPO?
Il governatore della Florida Ron DeSantis annuncerà la propria candidatura alla presidenza durante un dibattito con il CEO di Twitter Elon Musk, secondo la rete NBC.
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🇺🇸 USA - Il tasso medio dei mutui fissi a 30 anni negli Stati Uniti è ora del 7,01%.
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🇺🇸 DICHIARAZIONE UFFICIALE DI KEVIN McCARTHY SUI NEGOZIATI SUL DEBITO
Quando mancano 9 giorni al 1° giugno, il presidente Biden sta tentando di riscrivere la storia, insistendo sul fatto che ha "fatto la [sua] parte" sul limite del debito e sarebbe "irreprensibile" se gli Stati Uniti fossero inadempienti sul proprio debito.
La verità è che il presidente Biden ha rifiutato di negoziare con il presidente McCarthy per più di 100 giorni.
Non lasciatevi ingannare: se vi sarà un default, sarà il default di Biden.
Rivediamo in sequenza temporale ciò che è realmente accaduto durante i negoziati sul limite del debito di quest'anno:
Il presidente McCarthy ha tentato di avviare discussioni su un aumento responsabile del limite del debito il 12 gennaio. Da allora, McCarthy ha invitato il presidente Biden a negoziare dozzine di volte. Si sono incontrati il 1° febbraio.
Per i successivi 104 giorni, il presidente Biden ha ignorato le ragionevoli richieste di negoziare del presidente McCarthy mentre la crisi del debito si avvicinava.
Ad aprile, i repubblicani della Camera hanno approvato il "Limit, Save, Grow Act" che evita il default, fa crescere l'economia e limita la spesa pubblica. Ciò è avvenuto settimane prima che il segretario Yellen annunciasse una scadenza per il limite del debito e, ad oggi, è l'unica azione che qualcuno a Washington abbia intrapreso per evitare un default catastrofico.
Il voto proattivo dei repubblicani alla Camera per aumentare il limite del debito è stato il catalizzatore che ha spinto il presidente Biden ad abbandonare il suo approccio intransigente "A modo mio o aria" e a convincerlo finalmente a sedersi al tavolo. (Fonte: Kevin McCarthy)
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Quando mancano 9 giorni al 1° giugno, il presidente Biden sta tentando di riscrivere la storia, insistendo sul fatto che ha "fatto la [sua] parte" sul limite del debito e sarebbe "irreprensibile" se gli Stati Uniti fossero inadempienti sul proprio debito.
La verità è che il presidente Biden ha rifiutato di negoziare con il presidente McCarthy per più di 100 giorni.
Non lasciatevi ingannare: se vi sarà un default, sarà il default di Biden.
Rivediamo in sequenza temporale ciò che è realmente accaduto durante i negoziati sul limite del debito di quest'anno:
Il presidente McCarthy ha tentato di avviare discussioni su un aumento responsabile del limite del debito il 12 gennaio. Da allora, McCarthy ha invitato il presidente Biden a negoziare dozzine di volte. Si sono incontrati il 1° febbraio.
Per i successivi 104 giorni, il presidente Biden ha ignorato le ragionevoli richieste di negoziare del presidente McCarthy mentre la crisi del debito si avvicinava.
Ad aprile, i repubblicani della Camera hanno approvato il "Limit, Save, Grow Act" che evita il default, fa crescere l'economia e limita la spesa pubblica. Ciò è avvenuto settimane prima che il segretario Yellen annunciasse una scadenza per il limite del debito e, ad oggi, è l'unica azione che qualcuno a Washington abbia intrapreso per evitare un default catastrofico.
Il voto proattivo dei repubblicani alla Camera per aumentare il limite del debito è stato il catalizzatore che ha spinto il presidente Biden ad abbandonare il suo approccio intransigente "A modo mio o aria" e a convincerlo finalmente a sedersi al tavolo. (Fonte: Kevin McCarthy)
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Speaker Kevin McCarthy
Reasonable Republicans and Default Democrats - Speaker Kevin McCarthy
Make no mistake: any default would be the Biden Default.
🇷🇺🇺🇦 LE MILIZIE UCRAINE HANNO USATO VEICOLI DA COMBATTIMENTO USA PER L'ATTACCO A BELGOROD
Le milizie di estrema destra che hanno preso d'assalto una regione russa al confine con l'Ucraina questa settimana hanno utilizzato veicoli tattici di fabbricazione statunitense nell'attacco, sollevando interrogativi sul sostegno di Kiev ai gruppi estremisti russi con sede in Ucraina.
L'Ucraina ha negato il coinvolgimento diretto nel raid di lunedì, ma un funzionario militare ha ammesso di "collaborare" con i gruppi nazionalisti, che lunedì sono entrati in territorio russo per "liberare" un villaggio.
Denis Nikitin, leader del Russian Volunteer Corps, ha dichiarato al Financial Times che i suoi combattenti che assalivano la regione di Belgorod erano in possesso di veicoli militari di fabbricazione americana. Questi includevano almeno due veicoli corazzati M1224 MaxxPro e diversi Humvee, ha detto, pur rifiutandosi di rivelare come sono stati ottenuti. (Fonte: Financial Times)
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Le milizie di estrema destra che hanno preso d'assalto una regione russa al confine con l'Ucraina questa settimana hanno utilizzato veicoli tattici di fabbricazione statunitense nell'attacco, sollevando interrogativi sul sostegno di Kiev ai gruppi estremisti russi con sede in Ucraina.
L'Ucraina ha negato il coinvolgimento diretto nel raid di lunedì, ma un funzionario militare ha ammesso di "collaborare" con i gruppi nazionalisti, che lunedì sono entrati in territorio russo per "liberare" un villaggio.
Denis Nikitin, leader del Russian Volunteer Corps, ha dichiarato al Financial Times che i suoi combattenti che assalivano la regione di Belgorod erano in possesso di veicoli militari di fabbricazione americana. Questi includevano almeno due veicoli corazzati M1224 MaxxPro e diversi Humvee, ha detto, pur rifiutandosi di rivelare come sono stati ottenuti. (Fonte: Financial Times)
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Covid, gli italiani abbandonati "in vigile attesa"
Servizio di Angela Camuso a Fuori dal coro
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"ACCIDENTI... IN DUE GIORNI (DI VACCINAZIONI) 155 REAZIONI AVVERSE, CON 3 REAZIONI ALLERGICHE GRAVI... TOSTA!". Questo scrivevano nei documenti interni di AIFA a inizio vaccinazione. E hanno tenuto nascoste decine di morti di giovani donne con reazioni trombotiche. (Fonte: Fuori dal Coro)
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🇺🇸 ROBERT F. KENNEDY JR SPIEGA IN CHE MODO INTENDE RIPRISTINARE LA FIDUCIA NELLE RIVISTE MEDICHE:
"Non appena sarò eletto... uno dei primi incontri che il mio Procuratore Generale avrà sarà quello di chiamare i redattori e gli editori di quei giornali... e dire loro che stiamo per intentare causa contro di loro per aver mentito al pubblico... Stanno ingannando i dottori, stanno danneggiando le persone, stanno uccidendo gli americani e dobbiamo fermarli".
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"Non appena sarò eletto... uno dei primi incontri che il mio Procuratore Generale avrà sarà quello di chiamare i redattori e gli editori di quei giornali... e dire loro che stiamo per intentare causa contro di loro per aver mentito al pubblico... Stanno ingannando i dottori, stanno danneggiando le persone, stanno uccidendo gli americani e dobbiamo fermarli".
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