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‌‌THE TWITTER FILES, PARTE XV: “Jayson Blair, scansati: TwitterFiles porta alla luce un’altra grande frode mediatica”
di Redazione
La disinformazione russa sui social? Ora possiamo affermarlo con certezza conclusiva: era una bufala. Non sono mai esistiti né bot russi né, tanto meno, individui in carne ed ossa pagati dai russi o in altro modo correlati alla Russia. Si è trattato di una pura e semplice messinscena del think tank neocon e russofobo Alliance for Securing Democracy (ASD) e del suo sito Hamilton 68. L’elenco di 600 bot russi ai quali Hamilton 68 faceva riferimento era composto da normalissimi cittadini americani, colpevoli solamente di avere simpatie conservatrici o non allineate al pensiero unico liberalprogressista, scelti, praticamente a caso, per impersonare inesistenti agenti russi, senza in realtà avere né connessione né simpatie con la Russia. Una bufala totale, dunque. E di questo i dirigenti Twitter arrivarono a un certo punto ad essere perfettamente a conoscenza, ma, per timore delle conseguenze, preferirono non attaccare la potentissima Alliance for Securing Democracy e non smascherare apertamente le bugie di Hamilton 68. Ma l’aspetto più scandaloso è che centinaia di testate, network, TV (MSNBC, Watts, Washington Post, Politico, Mother Jones), inclusi siti di “fact-checking” come Snopes e Politifact e, non ultimo, istituzioni accademiche come Harvard, Princeton, Temple, hanno continuato per anni a parlare di ingerenze russe basandosi sul nulla. Un unico sito è stato dunque usato come riferimento insindacabile per affermare una realtà inesistente. Se adesso vi viene il sospetto che quello della disinformazione russa non sia stato l’unico caso in cui vi hanno preso in giro, è perché è così.

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Forwarded from Martina Pastorelli
Si vuole rendere il greenpass un certificato perpetuo, una forma di identità digitale che detterà come vivere, cosa mangiare, che farmaci assumere, come educare i bambini: sarà la rovina per noi cittadini.

Luis Maria Pardo, avvocato dell’associazione spagnola Liberum mostra #laltrastoria

(da La Verità)
LIBERAZIONE DI AUSCHWITZ. FACCIAMO CHIAREZZA
di Alessio Turchi
Puntualmente, ogni 27 gennaio ripartono curiose teorie sulla liberazione del campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau secondo cui i cancelli del lager sarebbero stati aperti per primi “dagli ucraini” anziché dai russi. Il solito prevedibile e becero tentativo di riscrivere il passato per giustificare il presente.

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Pausa risata. Ce lo meritiamo, no?

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🇹🇷 TURCHIA. STM VENDE SOFTWARE DI INTELLIGENCE ALLA NATO
La società di difesa turca STM ha venduto un software di intelligence all'Agenzia per le comunicazioni e l'informazione della NATO, rendendolo uno dei più grandi accordi di esportazione della difesa in Turchia. (Fonte: Ragip Soylu)

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🇺🇸🇨🇳 GENERALE AMERICANO PREVEDE GUERRA TRA USA E CINA ENTRO DUE ANNI
Il Generale dell'aeronautica statunitense Mike Minihan ha suggerito che la guerra scoppierà tra Stati Uniti e Cina tra due anni, ha riferito la NBC.
Minihan è convinto che le autorità cinesi cercheranno di utilizzare le elezioni presidenziali statunitensi nel 2024 per stabilire il controllo su Taiwan.
Inoltre, il comandante americano, uno tra i falchi più importanti delle forze armate statunitensi, ha ordinato ai suoi subordinati di riferire entro la fine di febbraio sulle misure per prepararsi alle ostilità con la RPC. (Fonte: NBC News)

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🇮🇹🇱🇾 ENI FIRMA UN ACCORDO DA 8 MILIARDI DI DOLLARI PER IL GAS LIBICO.
L'amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, e l'amministratore delegato della National Oil Corporation of Libya (NOC), Farhat Bengdara, hanno concordato oggi lo sviluppo di "Structures A&E", un progetto strategico volto ad aumentare la produzione di gas per rifornire anche il mercato interno libico e garantire l'esportazione in Europa. L'accordo è stato siglato alla presenza del Presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, e del Primo Ministro del Governo di unità nazionale libico, Abdul Hamid Al-Dbeibah.
“Structures A&E” è il primo grande progetto nel Paese dall'inizio del 2000. Consiste nello sviluppo di due giacimenti di gas, denominati Structures “A” ed “E”, situati nell'area contrattuale D, al largo della Libia. La produzione combinata di gas dalle due strutture inizierà nel 2026 e raggiungerà un plateau di 750 milioni di piedi cubi di gas standard al giorno.
La produzione sarà assicurata attraverso due piattaforme principali collegate agli impianti di trattamento esistenti presso il Mellitah Complex. Il progetto prevede anche la costruzione di un impianto di cattura e stoccaggio del carbonio (CCS) a Mellitah, che consentirà una significativa riduzione dell'impronta di carbonio complessiva, in linea con la strategia di decarbonizzazione di Eni. L'investimento complessivo stimato ammonterà a 8 miliardi di dollari, con un impatto significativo sull'industria e sulla relativa catena di fornitura, consentendo un contributo significativo all'economia libica. (Fonte: ENI)

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TWITTER FILES PARTE XV. APPENDICE DI MATT TAIBBI SU HAMILTON 68
I TwitterFiles espongono Hamilton 68 come una farsa.
L'ingrediente segreto del metodo analitico di Hamilton 68 era un elenco di 644 account presumibilmente collegati "ad attività di influenza russa online". Era nascosto al pubblico, ma Twitter era in una posizione unica per ricreare il campione di Hamilton analizzando le sue richieste API (Application Program Interface), che è il modo con cui hanno "retroingegnerizzato" per la prima volta l'elenco di Hamilton alla fine del 2017.
[...]
Si noti che su 644 account, solo 36 erano registrati in Russia e molti di questi erano associati a Russia Today. Esaminando ulteriormente, i dirigenti di Twitter sono rimasti scioccati. Gli account che Hamilton 68 sosteneva fossero collegati ad "attività di influenza russa online" non erano solo in modo schiacciante in lingua inglese (86%), ma per lo più "persone legittime", in gran parte negli Stati Uniti, in Canada e in Gran Bretagna. (Fonte: Racket News)

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🇺🇦🇷🇺 HIMARS COLPISCONO OSPEDALE NELLA REPUBBLICA DI LUHANSK. 14 MORTI E 24 FERITI
Il ministero della difesa russo afferma che l'Ucraina ha eseguito un attacco contro un ospedale a Novoaidar, nella regione di Luhansk, in cui venivano trattati militari russi feriti "Le forze armate ucraine hanno deliberatamente attaccato il quartier generale dell'ospedale locale con lanciamissili di tipo HIMARS". Il bilancio, al momento, è di 14 morti e 24 feriti.

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LA NATO SI DICHIARA PRONTA ALLO SCONTRO CON LA RUSSIA

🇺🇸 🇪🇺 🇷🇺"Siamo pronti a uno scontro diretto con la Russia?"

"Lo siamo!"

Il P
residente del Comitato Militare della NATO, Ammiraglio Rob Bauer.
🇮🇹 L’ITALIA NON VUOLE LA GUERRA: “BASTA CON L’INVIO DI ARMI”
Sondaggio Euromedia: la maggioranza contro nuovi aiuti militari e intervento Nato. (Fonte: La Stampa, via La Durezza del vivere)

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🇬🇧 REGNO UNITO NON VUOLE CHE I CHALLENGER CADANO IN MANI RUSSE
L'esercito sta elaborando piani di emergenza per recuperare i carri armati britannici qualora venissero danneggiati in Ucraina per evitare che le loro armature e tecnologie top secret cadano nelle mani dei russi.
I temibili Challenger 2 sono protetti dall'incredibile armatura Chobham realizzata con una miscela segreta di ceramica, acciaio e composti che assorbono gli urti.
La Gran Bretagna è stata la prima al mondo a promettere 14 Challenger 2 all'Ucraina, ma fonti della difesa affermano che sarebbe un incubo se uno di essi venisse catturato dagli invasori di Vladimir Putin.
I suoi scienziati militari sarebbero quindi liberi di studiare l'armatura e imparare a renderla vulnerabile.Una fonte ha spiegato: “L'armatura britannica è la migliore al mondo. Nella storia del Challenger 2 solo uno è stato distrutto in battaglia ed è stato a causa del fuoco amico in Iraq". (Fonte: The Sun)

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🇺🇦 UCRAINA - Altri 7 Himars hanno colpito la stazione ferroviaria di Ilovaisk, nella repubblica di Donetsk controllata dai russi secondo quanto riferito.

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DANNO DA VACCINO COVID, LA PRIMA SENTENZA DI RISARCIMENTO PER UNA DONNA SEMIPARALIZZATA. (Fonte: LaVerità)

Ancora poco, ma gutta cavat lapidem.

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Forwarded from Marco Cosentino
GIORGIO BIANCHI 🌺🌺🌺
Fatevi un regalo e ascoltatelo. Apprezzo e condivido tutto il suo discorso, ma trovo di straordinaria importanza tra le tante cose il passaggio - verso oa fine del video - sull'infiltrazione tossica nella controinformazione. Gente che campa raccontando fandonie perché c'è uno spazio di mercato per approfittarne e speculare. Accade lo stesso in medicina, in generale e oggi con il disastro causato dal clvid e dai vaccini con tante persone danneggiate e disperate, prima per un sistema ostile e ora in quanto preda di apprendisti stregoni. Importantissima anche per questo la posizione dell'Associazione Arbitrium sull'esigenza di ricerca sui danni da vaccino e sulle cure.
🇫🇷🇷🇺 AFRICA. ESCE LA FRANCIA, ENTRA LA RUSSIA
La Francia ritirerà le sue forze armate dal Burkina Faso entro un mese a seguito di una richiesta della giunta di governo del paese dell'Africa occidentale. La rimozione è l'ultimo segno del crollo dell'influenza dell'ex potenza coloniale nella regione, uno sviluppo che la Russia ha sfruttato con entusiasmo.
La fine della missione francese di circa 400 persone in Burkina Faso arriva dieci mesi dopo che le sue truppe sono state espulse dal vicino Mali, dove le forze francesi hanno trascorso quasi un decennio conducendo una lotta persa contro una crescente insurrezione jihadista, che ha ucciso migliaia di persone e sfollato milioni, mentre si diffondeva in tutto il Sahel. In entrambi i paesi, il ritiro francese è avvenuto quando i leader di governo hanno rafforzato i loro legami con il Cremlino, che ha utilizzato il gruppo di mercenari Wagner per mettere piede nella Repubblica Centrafricana, in Libia e in Sudan. La Francia ha cercato di mantenere i suoi stretti rapporti con il Burkina Faso, ma la richiesta esplicita della giunta che il paese ritiri le sue truppe è arrivata dopo una serie di mosse sempre più ostili nei confronti di Parigi, inclusa la messa al bando dell'emittente francese RFI. In mezzo ai disordini, la Francia ha dichiarato che richiamerà il suo ambasciatore in Burkina Faso, mentre chiedeva chiarezza alle autorità e dovrebbe annunciare un rinnovamento della sua presenza di sicurezza in Africa. Molte truppe francesi si sono già trasferite in Niger, che confina con Mali e Burkina Faso.
I governi occidentali hanno per anni messo in guardia sulla minaccia delle campagne di disinformazione russe nel Sahel, guidate da società legate al fondatore di Wagner Yevgeny Prigozhin. "Attraverso aziende che sfruttano le risorse naturali dell'Africa, agenti politici che minano gli attori democratici, società di copertura che si atteggiano a ONG e manipolazione dei social media, Prigozhin diffonde disinformazione per influenzare la politica africana a favore della Russia", ha avvertito il Dipartimento di Stato americano lo scorso maggio. Le relazioni tra il Cremlino e i leader politici nel Sahel sono diventate strette, poiché la Russia è vista sempre più come un potenziale partner effettivo nella guerra contro i jihadisti. Durante un'intervista alla TV di stato il 13 gennaio, un giornalista ha detto all'ambasciatore russo Alexey Saltykov che "molti burkinabé vogliono che la Russia sia il partner principale nella lotta al terrorismo". "La Russia vuole il sostegno di tutti i suoi alleati africani", ha risposto Saltykov. "Stiamo cercando di rafforzare i nostri sforzi nella lotta per un mondo multipolare".

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Fonte: Bloomberg

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LA GUERRA IN UCRAINA FA VOLARE L’EXPORT DI ARMI USA (+49%)
l valore delle esportazioni di armi americane ha raggiunto nel 2022 i 52 miliardi di dollari, in rialzo del 49% rispetto ai 35 miliardi del 2021. Il “merito” va soprattutto alla Germania che ha comprato prodotti made in Usa per 8,4 miliardi, seguita dalla Polonia con un maxi ordine di 250 carri armati Abrams da 6 miliardi di dollari
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Diciassette miliardi di dollari. A tanto ammonta uno dei dividendi della guerra in Ucraina per l’industria degli armamenti statunitensi. I dati sono stati diffusi dal dipartimento di Stato degli Stati Uniti e segnalano come il valore delle esportazioni di armi americane, autorizzate da Washington, abbia raggiunto nel 2022 i 52 miliardi di dollari, in rialzo del 49% rispetto ai 35 miliardi del 2021. Non vi rientrano le armi e munizioni fornite direttamente dagli Usa che come tali non rientrano nei dati sull’export. Il “merito” va soprattutto alla Germania, che ha comprato prodotti made in Usa per 8,4 miliardi, seguita dalla Polonia (6 mld) con il maxi ordine di 250 carri armati Abrams. Berlino è impegnata in un importante piano di riarmamento per cui sono stati messi a bilancio 100 miliardi di euro. La Finlandia ha comprato missili tattici e missili terra — aria per circa 600 milioni di dollari. Ordini di missili e razzi da mezzo miliardo di dollari dalla Lituania, dall’Olanda (1,2 miliardi) , dalla Norvegia (950 milioni), dall’Estonia (500 milioni) e dal Belgio (380 milioni). Si è mossa persino la Svizzera con un ordine da 700 milioni di dollari per missili patriot.

Molte commesse provengono dai paesi del Medio Oriente mentre dall’Indonesia sono arrivati ordini da 14 miliardi per jet militari F15. Negli Stati Uniti operano i tre colossi della difesa Lockheed Martin, Raytheon Technologies e Northrop Group. Anche Boeing ha una divisione dedicata all’industria militare. I produttori di armi hanno registrato ricavi in decisa crescita e nel 2022, nonostante i cali generalizzati dei listini, hanno messo a segno buone performance di borsa. I titoli Raytheon sono saliti del 10%, quelli Lockheed quasi del 20% così come le azioni Northrop. Dinamiche non diverse hanno interessato peraltro anche aziende europee, l’italiana Leonardo ha chiuso il 2022 con una crescita di circa il 50%, la tedesca Rheinmetall (che costruisce anche i carri armati Leopard e i Panther) ha più che raddoppiato il suo valore.

Fonte: Il Fatto Quotidiano

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🇺🇦🇩🇪 MELNYK INVIA LA LISTA DEI REGALI ALLA GERMANIA
In uno stupefacente crescendo, nelle ultime 48 ore l’ex ambasciatore ucraino in Germania e attualmente vice ministro degli Esteri dell’Ucraina, Andriy Melnyk, ha richiesto alla Germania sottomarini HDW Classe 212A, caccia e la fregata Lübeck.
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Giorni fa scrivevamo, con intento sarcastico, che alla lista della spesa di Melnyk mancava solo una portaerei. Involontariamente, siamo stati buoni profeti. Il prossimo passo sarà probabilmente una nucleare tattica da sganciare su Mosca.

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