🇺🇸🇷🇺 CNN: FUNIONARI USA AMMETTONO CHE LE SANZIONI NON STANNO AFFOSSANDO LA RUSSIA COME PREVISTO
Alti funzionari statunitensi hanno detto alla CNN che sono delusi che le sanzioni guidate dagli Stati Uniti non abbiano avuto finora un impatto maggiore sull'economia russa e ora prevedono che gli effetti più duri probabilmente non si materializzeranno prima dell'inizio del prossimo anno.
La speranza era che le sanzioni avrebbero soffocato rapidamente la macchina da guerra russa in Ucraina, rendendo difficile per il Cremlino sostenere i suoi sforzi sul campo di battaglia e forse anche rivolgere l'opinione pubblica contro l'invasione quando la vita quotidiana nella società russa divenne a disagio.
Ma l'economia russa si è dimostrata molto più resiliente di quanto molti alti funzionari dell'amministrazione Biden si aspettassero quando hanno deciso di punire il paese a febbraio, grazie soprattutto ai ricavi da record che ha raccolto in primavera e in estate dall'impennata dei prezzi dell'energia. Nei primi 100 giorni di guerra, la Russia ha guadagnato un fatturato record di 93 miliardi di euro esportando petrolio, gas e carbone, secondo il Centro finlandese per la ricerca sull'energia e l'aria pulita.
L'economia russa è arretrata di circa il 4% tra aprile e giugno rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Ma non è affatto crollata di quel 15% che alcuni si aspettavano all'inizio dell'anno. (Fonte: CNN)
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Alti funzionari statunitensi hanno detto alla CNN che sono delusi che le sanzioni guidate dagli Stati Uniti non abbiano avuto finora un impatto maggiore sull'economia russa e ora prevedono che gli effetti più duri probabilmente non si materializzeranno prima dell'inizio del prossimo anno.
La speranza era che le sanzioni avrebbero soffocato rapidamente la macchina da guerra russa in Ucraina, rendendo difficile per il Cremlino sostenere i suoi sforzi sul campo di battaglia e forse anche rivolgere l'opinione pubblica contro l'invasione quando la vita quotidiana nella società russa divenne a disagio.
Ma l'economia russa si è dimostrata molto più resiliente di quanto molti alti funzionari dell'amministrazione Biden si aspettassero quando hanno deciso di punire il paese a febbraio, grazie soprattutto ai ricavi da record che ha raccolto in primavera e in estate dall'impennata dei prezzi dell'energia. Nei primi 100 giorni di guerra, la Russia ha guadagnato un fatturato record di 93 miliardi di euro esportando petrolio, gas e carbone, secondo il Centro finlandese per la ricerca sull'energia e l'aria pulita.
L'economia russa è arretrata di circa il 4% tra aprile e giugno rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Ma non è affatto crollata di quel 15% che alcuni si aspettavano all'inizio dell'anno. (Fonte: CNN)
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CNN
Russian sanctions slow to bite as US officials admit frustrations over pace of pain in Moscow
Senior US officials tell CNN they are disappointed US-led sanctions haven't had a bigger impact so far on the Russian economy and are now predicting that the harshest effects probably won't materialize until early next year at the earliest.
DRAGHI: LE SANZIONI FUNZIONANO
Le sanzioni internazionali alla Russia stanno funzionando e il sostegno all'Ucraina deve continuare fino a quando non avrà vinto la guerra, ha affermato venerdì il premier italiano Mario Draghi.
“Le sanzioni funzionano. La propaganda russa ha cercato di dimostrare che non funzionano, ma funzionano", ha detto Draghi in una conferenza stampa. "È necessario continuare a sostenere l'Ucraina fino a quando la guerra di liberazione non sarà vinta". (Fonte:; Reuters, via FXEmpire)
Mario, forse intendi dirci che la CNN è propaganda putiniana? 🤔
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Le sanzioni internazionali alla Russia stanno funzionando e il sostegno all'Ucraina deve continuare fino a quando non avrà vinto la guerra, ha affermato venerdì il premier italiano Mario Draghi.
“Le sanzioni funzionano. La propaganda russa ha cercato di dimostrare che non funzionano, ma funzionano", ha detto Draghi in una conferenza stampa. "È necessario continuare a sostenere l'Ucraina fino a quando la guerra di liberazione non sarà vinta". (Fonte:; Reuters, via FXEmpire)
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Fxempire
Sanctions on Russia working, support for Ukraine must continue, Draghi says
ROME (Reuters) - International sanctions on Russia are working and support for Ukraine must continue until it has won the war, Italian Prime Minister Mario Draghi said on Friday.
RINNOVO DELLA FLOTTA DEGLI ELICOTTERI PER LE FORZE ARMATE POLACCHE
di Redazione
Dopo il contratto concluso quest’estate tra il ministero della difesa polacco e la Augusta Westland per l’acquisto di 32 elicotteri multiruolo AW-149, il ministero della difesa del paese ha sottoscritto un contratto con la Boeing per la fornitura di 96 elicotteri da combattimento AH-64 Apache… continua a leggere
di Redazione
Dopo il contratto concluso quest’estate tra il ministero della difesa polacco e la Augusta Westland per l’acquisto di 32 elicotteri multiruolo AW-149, il ministero della difesa del paese ha sottoscritto un contratto con la Boeing per la fornitura di 96 elicotteri da combattimento AH-64 Apache… continua a leggere
Giubbe Rosse News
RINNOVO DELLA FLOTTA DEGLI ELICOTTERI PER LE FORZE ARMATE POLACCHE - Giubbe Rosse News
Dopo il contratto concluso quest’estate tra il ministero della difesa polacco e la Augusta Westland...
🇮🇹 CINGOLANI SPERA CHE LA RAFFINERIA LUKOIL IN SICILIA VENGA ACQUISTATA DA STRANIERI
Il ministro dell'Energia Roberto Cingolani ha detto oggi di sperare che la raffineria italiana di Lukoil con sede in Sicilia venga acquistata da un investitore straniero.
Le sanzioni dell'Unione Europea sulle importazioni di greggio russo stanno avendo un forte impatto sull'impianto ISAB della città di Priolo, che rappresenta circa il 20% della capacità di raffinazione italiana e impiega circa 1.000 lavoratori.
"È una questione molto delicata, la cosa migliore sarebbe un acquisto internazionale", ha detto Cingolani ai giornalisti in una conferenza stampa. (Fonte: Reuters)
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Il ministro dell'Energia Roberto Cingolani ha detto oggi di sperare che la raffineria italiana di Lukoil con sede in Sicilia venga acquistata da un investitore straniero.
Le sanzioni dell'Unione Europea sulle importazioni di greggio russo stanno avendo un forte impatto sull'impianto ISAB della città di Priolo, che rappresenta circa il 20% della capacità di raffinazione italiana e impiega circa 1.000 lavoratori.
"È una questione molto delicata, la cosa migliore sarebbe un acquisto internazionale", ha detto Cingolani ai giornalisti in una conferenza stampa. (Fonte: Reuters)
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Le società dichiarate insolventi in Inghilterra e Galles sono aumentate del 43% ad agosto, secondo i dati del Governo. (Fonte: Guardian)
Qualcuno ci chiedeva di quali buchi si parlasse...
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the Guardian
Companies declared insolvent in England and Wales jump by 43%
Businesses may struggle as consumers cut back spending amid high inflation and rising fuel costs, economists warn
AD APRILE SI SONO DIMENTICATI DI CHIEDERGLI ANCHE SE FOSSERO FAVOREVOLI ALLA CHIUSURA DELLE LORO AZIENDE.
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🇺🇦🇺🇦🇺🇦🇺🇦 "AIM ABLERTO" (Fonte: Alberto Bagnai)
DA PRIMA GLI ITALIANI AL CREDO NELL'UCRAINA.
CREDO, SCEGLI
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Forwarded from Pitagoriko
L'URLO
Martedì 20 settembre 2022.
Ore 20,30.
Presso il Pontificio Istituto Missioni Estere.
Via Mosè Bianchi 94
Milano
MM1 Linea Rossa
Fermate Lotto/Amendola
Proiezione del film documentario L'Urlo di Michelangelo Severgnini, relativo alla tratta degli schiavi che avviene OGGI in Libia, per causa della guerra che abbiamo causato NOI occidentali.
Un appuntamento da non mancare per approfondire delle tematiche veramente importanti sul mondo d'oggi, per capire le sue dinamiche di potere.
A seguire dibattito con l'Autore.
APPROFONDIMENTI:
Intervento dell'autore: https://www.youtube.com/watch?v=oTAnEnOIliQ
Notizia ANSA: https://www.ansa.it/sito/notizie/cultura/cinema/2022/05/09/lurlo-a-instabul-film-su-tratta-degli-africani-in-libia_87bc48e6-300c-4533-a698-31f55e4ceec0.html
🌀 Comincia il mio percorso da qui: https://t.me/Pitagoriko/5
Martedì 20 settembre 2022.
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A seguire dibattito con l'Autore.
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Notizia ANSA: https://www.ansa.it/sito/notizie/cultura/cinema/2022/05/09/lurlo-a-instabul-film-su-tratta-degli-africani-in-libia_87bc48e6-300c-4533-a698-31f55e4ceec0.html
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🇫🇷🇮🇹 LA FRANCIA CI SPEGNE LA LUCE: "NEI PROSSIMI DUE ANNI NIENTE ELETTRICITÀ ALL'ITALIA"
La comunicazione di Edf al ministero della Transizione ecologica è legata al fermo di oltre metà dei reattori nucleari transalpini. Parigi pesa per il 5% del fabbisogno italiano, ma sono a rischio anche le forniture da Svizzera, Austria e Slovenia.
L’heure de la sobriété elettrica sta per scoccare. Non solo in Francia, anche in Italia dove per due anni l’elettricità francese potrebbe diventare un ricordo. La sobrietà francese sta per contagiare l’Italia, il Paese cugino, da anni forte importatore di energia nucleare francese, che usa per più del 5% del fabbisogno nazionale annuo, e che solo nel primo semestre 2022 ha importato dalla Francia 6,7 Twh.
Lo scenario sarebbe contenuto in una comunicazione diramata da Edf, colosso dell’energia francese che gestisce il mercato elettrico locale, ai gestori della rete italiana, fino al ministero della Transazione ecologica. Fonti del Mite fanno sapere che «la comunicazione è stata ricevuta». E che «il problema era già noto da mesi, e benché sia un’eventualità che non è detto si realizzi, i tecnici del ministero sono al lavoro su tutti gli scenari». I fornitori francesi avrebbero prospettato uno stop biennale al dispacciamento di energia, con tutte le conseguenze (purtroppo negative) sulla stabilità della rete e sul mix degli approvvigionamenti. Che ora andrà rivisto.
Potrebbero esserci ricadute anche sul gas naturale, la materia prima con cui si produce oltre metà dell’energia elettrica italiana: nel senso che ne servirà di più, o peggio servirà più carbone, per pompare sulle centrali termoelettriche chiamate a colmare il deficit francese. Dietro le quinte si teme, tra l’altro, che anche Svizzera, Austria e Slovenia, i Paesi da cui arriva la parte “non francese” dei 43 Twh di energia importati l’anno scorso, possano privilegiare nella crisi le forniture nazionali. Tra l’altro la Svizzera (da cui passa anche elettricità prodotta in Francia) e l’Austria hanno seri problemi finanziari con i loro venditori pubblici di energia, sussidiati con liquidità per una decina di miliardi di euro. In base ai dati mensili diffusi da Terna, la diminuzione delle vendite estere all’Italia potrebbe essere, peraltro, già in atto: i consumi di agosto hanno visto l’import subire un taglio del 21%. (Fonte: Repubblica)
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La comunicazione di Edf al ministero della Transizione ecologica è legata al fermo di oltre metà dei reattori nucleari transalpini. Parigi pesa per il 5% del fabbisogno italiano, ma sono a rischio anche le forniture da Svizzera, Austria e Slovenia.
L’heure de la sobriété elettrica sta per scoccare. Non solo in Francia, anche in Italia dove per due anni l’elettricità francese potrebbe diventare un ricordo. La sobrietà francese sta per contagiare l’Italia, il Paese cugino, da anni forte importatore di energia nucleare francese, che usa per più del 5% del fabbisogno nazionale annuo, e che solo nel primo semestre 2022 ha importato dalla Francia 6,7 Twh.
Lo scenario sarebbe contenuto in una comunicazione diramata da Edf, colosso dell’energia francese che gestisce il mercato elettrico locale, ai gestori della rete italiana, fino al ministero della Transazione ecologica. Fonti del Mite fanno sapere che «la comunicazione è stata ricevuta». E che «il problema era già noto da mesi, e benché sia un’eventualità che non è detto si realizzi, i tecnici del ministero sono al lavoro su tutti gli scenari». I fornitori francesi avrebbero prospettato uno stop biennale al dispacciamento di energia, con tutte le conseguenze (purtroppo negative) sulla stabilità della rete e sul mix degli approvvigionamenti. Che ora andrà rivisto.
Potrebbero esserci ricadute anche sul gas naturale, la materia prima con cui si produce oltre metà dell’energia elettrica italiana: nel senso che ne servirà di più, o peggio servirà più carbone, per pompare sulle centrali termoelettriche chiamate a colmare il deficit francese. Dietro le quinte si teme, tra l’altro, che anche Svizzera, Austria e Slovenia, i Paesi da cui arriva la parte “non francese” dei 43 Twh di energia importati l’anno scorso, possano privilegiare nella crisi le forniture nazionali. Tra l’altro la Svizzera (da cui passa anche elettricità prodotta in Francia) e l’Austria hanno seri problemi finanziari con i loro venditori pubblici di energia, sussidiati con liquidità per una decina di miliardi di euro. In base ai dati mensili diffusi da Terna, la diminuzione delle vendite estere all’Italia potrebbe essere, peraltro, già in atto: i consumi di agosto hanno visto l’import subire un taglio del 21%. (Fonte: Repubblica)
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la Repubblica
La Francia ci spegne la luce: "Nei prossimi due anni niente elettricità all'Italia"
La comunicazione di Edf al ministero della Transizione ecologica è legata al fermo di oltre metà dei reattori nucleari transalpini. Parigi pesa p…
Giubbe Rosse
🇫🇷🇮🇹 LA FRANCIA CI SPEGNE LA LUCE: "NEI PROSSIMI DUE ANNI NIENTE ELETTRICITÀ ALL'ITALIA" La comunicazione di Edf al ministero della Transizione ecologica è legata al fermo di oltre metà dei reattori nucleari transalpini. Parigi pesa per il 5% del fabbisogno…
Ognuno per sé e Dio per tutti.
Nessuno più dell'UE ha usato la parola "solidarietà" in questi ultimi venti anni. Un mantra, un ritornello ossessivo, come quelle pubblicità di una volta che ancora ci rimangono in testa a distanza di trenta o quaranta anni. Peccato si trattasse, appunto, solo di uno slogan.
Alla prima difficoltà, con la crisi dei PIIGS, la Grecia si è vista mettere una corda al collo per salvare le banche tedesche e francesi esposte nel suo Paese. Alla seconda, la crisi energetica, l'UE si sta frantumando, giorno dopo giorno, attorno a vecchi e nuovi assi politici. Ogni paese, dall'Ungheria, alla Francia alla Norvegia (ognuno per motivi diversi) tira i remi in barca e dà priorità agli interessi nazionali. Come se non bastasse, in questi giorni la Polonia ha chiesto ufficialmente alla Germania i danni della seconda guerra mondiale e sui media polacchi infuria il dibattito sulle parole di Scholz (in realtà, male interpretate) riguardo alla volontà di mettere in discussione la linea Oder-Neisse. Senza dimenticare la Brexit.
Sarebbe più dignitoso chiuderla qui, prendendo atto del fallimento e dell'inutilità di questa istituzione. Ma è improbabile che ciò accada. Il carrozzone UE ha prodotto, oltre a un mostro burocratico che sforna una media di 2.500 leggi all'anno, anche un esercito di burocrati, diplomatici, giornalisti, rappresentanti vari, ognuno con al seguito il proprio stuolo di portaborse, che fino alla fine la difenderanno con le unghie per difendere la propria pagnotta.
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Nessuno più dell'UE ha usato la parola "solidarietà" in questi ultimi venti anni. Un mantra, un ritornello ossessivo, come quelle pubblicità di una volta che ancora ci rimangono in testa a distanza di trenta o quaranta anni. Peccato si trattasse, appunto, solo di uno slogan.
Alla prima difficoltà, con la crisi dei PIIGS, la Grecia si è vista mettere una corda al collo per salvare le banche tedesche e francesi esposte nel suo Paese. Alla seconda, la crisi energetica, l'UE si sta frantumando, giorno dopo giorno, attorno a vecchi e nuovi assi politici. Ogni paese, dall'Ungheria, alla Francia alla Norvegia (ognuno per motivi diversi) tira i remi in barca e dà priorità agli interessi nazionali. Come se non bastasse, in questi giorni la Polonia ha chiesto ufficialmente alla Germania i danni della seconda guerra mondiale e sui media polacchi infuria il dibattito sulle parole di Scholz (in realtà, male interpretate) riguardo alla volontà di mettere in discussione la linea Oder-Neisse. Senza dimenticare la Brexit.
Sarebbe più dignitoso chiuderla qui, prendendo atto del fallimento e dell'inutilità di questa istituzione. Ma è improbabile che ciò accada. Il carrozzone UE ha prodotto, oltre a un mostro burocratico che sforna una media di 2.500 leggi all'anno, anche un esercito di burocrati, diplomatici, giornalisti, rappresentanti vari, ognuno con al seguito il proprio stuolo di portaborse, che fino alla fine la difenderanno con le unghie per difendere la propria pagnotta.
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Resistere è un buon investimento.
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Marco Cosentino sta parlando al Convegno del Coordinamento 15 ottobre
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Live streaming di Coordinamento 15 Ottobre
"NESSUN SALVATAGGIO IN ARRIVO" - I PRODUTTORI DI ENERGIA
STATUNITENSI INVIANO UN SINISTRO AVVERTIMENTO ALL'EUROPA
La minaccia del razionamento dell'energia in tutta europa persiste anche
dopo che i funzionari dell'Ue hanno tenuto una riunione di emergenza la scorsa settimana per far morire di fame l'imminente crisi energetica invernale. I paesi dell'UE hanno sempre più fatto affidamento sulle importazioni di energia degli Stati Uniti, anche se i capi dello shale hanno avvertito che la capacità di aumentare le forniture di petrolio e gas sarebbe stata una sfida. (Fonte: Zerohedge)
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ZeroHedge
"No Bailout Coming" - US Energy Producers Send Ominous Warning To Europe
"Not on the oil side, not on the gas side."
📈NUOVO RECORD-10,1%: nell'UE è arrivata l'inflazione a due cifre
▪️ L'inflazione a due cifre è registrata in 15 paesi dell'UE
🇪🇪 25,2%
🇱🇻 21,4%
🇱🇹 21,1%
🇭🇺 18,6%
🇨🇿 17,1%
🇧🇬 15,0%
🇵🇱 14,8%
🇳🇱 13,7%
🇸🇰 13,4%
🇷🇴 13,3%
🇭🇷 12,6%
🇸🇮 11,5%
🇬🇷 11,2%
🇪🇸 10,5%
🇧🇪 10,5%
Inflazione a due cifre nell'UE: un nuovo record è stato stabilito ad agosto 2022 +10,1%, dopo i precedenti record di luglio +9,8%, giugno +9,6%, maggio +8,8% e aprile +8,1%, - riportato oggi ( https://ec.europa.eu/eurostat/documents/2995521/14698150/2-16092022-AP-EN.pdf ) (https://ec.europa.eu/.../2995521/14698150/2-16092022-AP -IT.pdf )Eurostat (https://ec.europa.eu/.../14698150/2-16092022-AP-EN.pdf )
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🇪🇪 25,2%
🇱🇻 21,4%
🇱🇹 21,1%
🇭🇺 18,6%
🇨🇿 17,1%
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🇵🇱 14,8%
🇳🇱 13,7%
🇸🇰 13,4%
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🇬🇷 11,2%
🇪🇸 10,5%
🇧🇪 10,5%
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TRITTO STA PARLANDO IN DIRETTA AL CONVEGNO SU VACCINO E COSTITUZIONE.
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COSE TURCHE
di Enrico Tomaselli
Un'analisi della strategia di Ankara, nel Mediterraneo ed oltre, alla luce del nuovo mondo multipolare che si sta delineando. Opportunità e rischi per la 'Sublime Porta', tra NATO e Russia.… continua a leggere
di Enrico Tomaselli
Un'analisi della strategia di Ankara, nel Mediterraneo ed oltre, alla luce del nuovo mondo multipolare che si sta delineando. Opportunità e rischi per la 'Sublime Porta', tra NATO e Russia.… continua a leggere
Forwarded from La Mia Russia
La SCO 21 anni dopo la fondazione. https://t.me/daokedao/23705
Telegram
Китайская угроза
ШОС - 21 год спустя после основания.
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Il bollettino quotidiano del canale russo @rybar
LEGA E M5S HANNO PIÙ FOLLOWER CHE ELETTORI, PD HA MOLTI PIÙ ELETTORI CHE FOLLOWER. ITALEXIT IN SORPASSO SU FORZA ITALIA.
DI MAIO COME BALLERINO È ANCORA SEGUITISSIMO.
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