C'è una qualche guerra per la quale The Economist non abbia un'erezione? Una rivista che racchiude pienamente in sé tutta la natura omicida dell’establishment liberale-interventista transatlantico. (Thomas Fazi)
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🇩🇰 MAERSK ANNUNCIA IL TAGLIO DI 10MILA POSTI DI LAVORO PER IL CALO DEI NOLI CONTAINER
Per far fronte al calo della domanda, rate basse e pressione inflazionistica, il colosso danese punta a ridurre il costo dei salari per 600 milioni di dollari l’anno. (Fonte: Shipping Italy)
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Per far fronte al calo della domanda, rate basse e pressione inflazionistica, il colosso danese punta a ridurre il costo dei salari per 600 milioni di dollari l’anno. (Fonte: Shipping Italy)
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Shipping Italy
Maersk annuncia il taglia di 10mila posti di lavoro per il calo dei noli container - Shipping Italy
Per far fronte al calo della domanda, rate basse e pressione inflazionistica il colosso danese punta a ridurre il costo dei salari per 600 milioni di dollari l'anno
🔴 COME AI TEMPI DELLE CANNONIERE...
I gruppi d'attacco della portaerei USS Dwight D. Eisenhower e della portaerei USS Gerald R. Ford, della Marina statunitense, hanno unito le forze nel Mar Mediterraneo in direzione di Israele. A queste vanno aggiunte l'altra squadra navale USA, guidata dalla USS Bataan, che si trova nel Mar Rosso, e tutte le navi della NATO (tra cui la portaelicotteri francese Tonnerre, a cui pare si aggiungerà presto un'altra, la Dixmude).
Siamo in effetti dinanzi ad uno dei maggiori spiegamenti navali mai visti nel Mediterraneo, dalla fine della seconda guerra mondiale. Va da se che si tratta di una forza assolutamente spropositata, se dovesse effettivamente servire per contrastare Hamas. La ragione per cui Washington ha voluto radunare questa 'armada' è infatti un'altra: si tratta di una imponente prova di forza, esibita al fine di intimidire l'Iran (e le forze della resistenza islamica) dall'intervenire nel conflitto, e sottolineare l'importanza strategica cruciale che gli Stati Uniti attribuiscono ad Israele.
Ma dopo il discorso di oggi di Nasrallah, è evidente che il problema di un coinvolgimento a breve di queste forze è escluso. Si pone quindi il problema se (ed eventualmente fino a quando) mantenere questa forza al largo della costa di Israele. È chiaro che per gli USA ciò rappresenterebbe un'ulteriore causa di imbarazzo - oltre alle difficoltà logistiche e strategiche. Nella partita doppia che giocano Israele e Stati Uniti, infatti, è palese che Tel Aviv cerca di trascinare Washington più dentro di quanto vorrebbe (oggi, con Blinken in Israele, ha fatto un altro dei suoi massacri...). Per gli USA quindi si pone il problema di quando avviare il ritiro delle navi, nella consapevolezza che tenerle lì è sì un deterrente ma anche esporle come bersagli. Idealmente, la soluzione preferibile sarebbe che Israele sbrigasse la faccenda a Gaza rapidamente, consentendo così un disimpegno tranquillo; ma sfortunatamente sanno benissimo, al Pentagono, che la faccenda non è affatto destinata a chiudersi velocemente, e che se le cose si dovessero mettere male potrebbe addirittura profilarsi la necessità di dare una mano concreta all'alleato.
In un certo senso, quindi, la presenza delle navi USA-NATO nel Mediterraneo orientale è una sorta di cartina al tornasole, da cui è possibile dedurre l'aria che tira a Washington.
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I gruppi d'attacco della portaerei USS Dwight D. Eisenhower e della portaerei USS Gerald R. Ford, della Marina statunitense, hanno unito le forze nel Mar Mediterraneo in direzione di Israele. A queste vanno aggiunte l'altra squadra navale USA, guidata dalla USS Bataan, che si trova nel Mar Rosso, e tutte le navi della NATO (tra cui la portaelicotteri francese Tonnerre, a cui pare si aggiungerà presto un'altra, la Dixmude).
Siamo in effetti dinanzi ad uno dei maggiori spiegamenti navali mai visti nel Mediterraneo, dalla fine della seconda guerra mondiale. Va da se che si tratta di una forza assolutamente spropositata, se dovesse effettivamente servire per contrastare Hamas. La ragione per cui Washington ha voluto radunare questa 'armada' è infatti un'altra: si tratta di una imponente prova di forza, esibita al fine di intimidire l'Iran (e le forze della resistenza islamica) dall'intervenire nel conflitto, e sottolineare l'importanza strategica cruciale che gli Stati Uniti attribuiscono ad Israele.
Ma dopo il discorso di oggi di Nasrallah, è evidente che il problema di un coinvolgimento a breve di queste forze è escluso. Si pone quindi il problema se (ed eventualmente fino a quando) mantenere questa forza al largo della costa di Israele. È chiaro che per gli USA ciò rappresenterebbe un'ulteriore causa di imbarazzo - oltre alle difficoltà logistiche e strategiche. Nella partita doppia che giocano Israele e Stati Uniti, infatti, è palese che Tel Aviv cerca di trascinare Washington più dentro di quanto vorrebbe (oggi, con Blinken in Israele, ha fatto un altro dei suoi massacri...). Per gli USA quindi si pone il problema di quando avviare il ritiro delle navi, nella consapevolezza che tenerle lì è sì un deterrente ma anche esporle come bersagli. Idealmente, la soluzione preferibile sarebbe che Israele sbrigasse la faccenda a Gaza rapidamente, consentendo così un disimpegno tranquillo; ma sfortunatamente sanno benissimo, al Pentagono, che la faccenda non è affatto destinata a chiudersi velocemente, e che se le cose si dovessero mettere male potrebbe addirittura profilarsi la necessità di dare una mano concreta all'alleato.
In un certo senso, quindi, la presenza delle navi USA-NATO nel Mediterraneo orientale è una sorta di cartina al tornasole, da cui è possibile dedurre l'aria che tira a Washington.
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🇮🇱🇷🇺 ONU. ISRAELE CONSIDERA "OLTRAGGIOSA" L'AFFERMAZIONE DI NEBENZYA
Il rappresentante di Israele ha definito “oltraggiosa” la dichiarazione del rappresentante permanente russo all'ONU Vasily Nebenzya secondo cui Israele “non ha il diritto all'autodifesa”.
“È divertente sentire un rappresentante russo predicare contro Israele sul tema dei diritti umani e del diritto internazionale. Da una persona il cui paese l'ONU ha addirittura escluso dall'appartenenza al Consiglio per i diritti umani. La Russia è l'ultima che può farci la predica”, ha detto il rappresentante permanente di Israele all'ONU, Gilad Erdan.
Erdan ha poi aggiunto che con tali dichiarazioni la Russia mira a distogliere l'attenzione del mondo dall'Ucraina. (Fonte: Ynet)
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Il rappresentante di Israele ha definito “oltraggiosa” la dichiarazione del rappresentante permanente russo all'ONU Vasily Nebenzya secondo cui Israele “non ha il diritto all'autodifesa”.
“È divertente sentire un rappresentante russo predicare contro Israele sul tema dei diritti umani e del diritto internazionale. Da una persona il cui paese l'ONU ha addirittura escluso dall'appartenenza al Consiglio per i diritti umani. La Russia è l'ultima che può farci la predica”, ha detto il rappresentante permanente di Israele all'ONU, Gilad Erdan.
Erdan ha poi aggiunto che con tali dichiarazioni la Russia mira a distogliere l'attenzione del mondo dall'Ucraina. (Fonte: Ynet)
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🇮🇱 FT: IL SUPPORTO INCONDIZIONATO A ISRAELE STA SCEMANDO
Secondo il Financial Times, gli alleati di Israele stanno uno dopo l'altro passando dal sostegno incondizionato alla richiesta di cessate il fuoco. Dagli Stati Uniti, all'Europa all'America Latina, i governi esprimono preoccupazioni sempre più forti per la situazione umanitaria a Gaza.
Il tempo non è alleato di Netanyahu.
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Secondo il Financial Times, gli alleati di Israele stanno uno dopo l'altro passando dal sostegno incondizionato alla richiesta di cessate il fuoco. Dagli Stati Uniti, all'Europa all'America Latina, i governi esprimono preoccupazioni sempre più forti per la situazione umanitaria a Gaza.
Il tempo non è alleato di Netanyahu.
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Ft
Israel’s allies shift away from unconditional support
US, Europe and Latin America express rising concerns about humanitarian situation in Gaza
ISRAELE ASSEGNA LICENZE DI ESPLORAZIONE DI GAS A ENI, BP E ALTRE QUATTRO SOCIETÀ
Il Ministero dell'Energia israeliano ha dichiarato domenica di aver assegnato 12 licenze a sei società per l'esplorazione di gas naturale al largo della costa mediterranea del Paese, con l'obiettivo di creare maggiore concorrenza e diversificare i fornitori.
Il Ministero ha dichiarato che un gruppo che comprende ENI, Dana Petroleum e Ratio Petroleum esplorerà un'area a ovest del giacimento Leviathan, che rifornisce Israele di gas e viene utilizzato anche per l'esportazione. Un altro gruppo, composto da BP Socar e NewMed, esplorerà a nord del Leviathan, ha detto il Ministero.
Che l’oscena posizione del governo Meloni sulla Palestina abbia qualcosa a che vedere?
https://it.marketscreener.com/notizie/ultimo/Israele-assegna-licenze-di-esplorazione-di-gas-a-ENI-BP-e-altre-quattro-societa-45180335/
Il Ministero dell'Energia israeliano ha dichiarato domenica di aver assegnato 12 licenze a sei società per l'esplorazione di gas naturale al largo della costa mediterranea del Paese, con l'obiettivo di creare maggiore concorrenza e diversificare i fornitori.
Il Ministero ha dichiarato che un gruppo che comprende ENI, Dana Petroleum e Ratio Petroleum esplorerà un'area a ovest del giacimento Leviathan, che rifornisce Israele di gas e viene utilizzato anche per l'esportazione. Un altro gruppo, composto da BP Socar e NewMed, esplorerà a nord del Leviathan, ha detto il Ministero.
Che l’oscena posizione del governo Meloni sulla Palestina abbia qualcosa a che vedere?
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MarketScreener
Israele assegna licenze di esplorazione di gas a ENI, BP e altre quattro società
Il Ministero dell'Energia israeliano ha dichiarato domenica di aver assegnato 12 licenze a sei società per l'esplorazione di gas naturale al largo della costa mediterranea del Paese, con l'obiettivo...
🇵🇸🇮🇱 ISRAELE RIVENDICA ATTACCO AD AMBULANZE, MA SOSTIENE DI AVER COLPITO TERRORISTI DI HAMAS
"L'ambulanza colpita davanti all'ospedale Shifa a Gaza era utilizzata dai combattenti di Hamas che utilizzavano le ambulanze come unità mobili. Le tattiche di Hamas stanno trovando ogni giorno nuovi modi per raggiungere nuovi minimi".
"Un aereo dell'IDF ha colpito un'ambulanza che è stata identificata dalle forze dell'ordine come utilizzata da una cellula terroristica di Hamas in prossimità della loro posizione nella zona di battaglia. Nell'attacco sono rimasti uccisi diversi agenti terroristi di Hamas. Intendiamo rilasciare ulteriori informazioni. Informazioni più dettagliate sono state condivise con le agenzie di intelligence con cui collaboriamo. Abbiamo informazioni che dimostrano che il metodo operativo di Hamas consiste nel trasferire agenti terroristici e armi in ambulanze.
Sottolineiamo che quest'area è una zona di battaglia. I civili della zona sono ripetutamente invitati ad evacuare verso sud per la propria sicurezza". (Fonte: Israel War Room)
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"L'ambulanza colpita davanti all'ospedale Shifa a Gaza era utilizzata dai combattenti di Hamas che utilizzavano le ambulanze come unità mobili. Le tattiche di Hamas stanno trovando ogni giorno nuovi modi per raggiungere nuovi minimi".
"Un aereo dell'IDF ha colpito un'ambulanza che è stata identificata dalle forze dell'ordine come utilizzata da una cellula terroristica di Hamas in prossimità della loro posizione nella zona di battaglia. Nell'attacco sono rimasti uccisi diversi agenti terroristi di Hamas. Intendiamo rilasciare ulteriori informazioni. Informazioni più dettagliate sono state condivise con le agenzie di intelligence con cui collaboriamo. Abbiamo informazioni che dimostrano che il metodo operativo di Hamas consiste nel trasferire agenti terroristici e armi in ambulanze.
Sottolineiamo che quest'area è una zona di battaglia. I civili della zona sono ripetutamente invitati ad evacuare verso sud per la propria sicurezza". (Fonte: Israel War Room)
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🇭🇳🇮🇱 HONDURAS RICHIAMA AMBASCIATORE IN ISRAELE
Il ministero degli Esteri dell'Honduras ha dichiarato che richiamerà il suo ambasciatore in Israele per consultazioni a causa di quelle che ha definito "violazioni del diritto umanitario internazionale nella Striscia di Gaza" da parte di Israele. (Fonte: Jerusalem Post)
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Il ministero degli Esteri dell'Honduras ha dichiarato che richiamerà il suo ambasciatore in Israele per consultazioni a causa di quelle che ha definito "violazioni del diritto umanitario internazionale nella Striscia di Gaza" da parte di Israele. (Fonte: Jerusalem Post)
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The Jerusalem Post | JPost.com
Honduras recalls ambassador from Israel amid Gaza war
Honduras is recalling its ambassador to Israel for consultations due to the humanitarian situation affecting P
🇮🇱 CHANNEL13: "PER IL 76% DEGLI ISRAELIANI NETANYAHU DEVE DIMETTERSI"
Per il 47% deve dimettersi dopo la fine della guerra
Per il 29% deve dimettersi immediatamente
Per il 18% deve restare al suo posto
Il 6% non sa
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Per il 47% deve dimettersi dopo la fine della guerra
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🇵🇸 GAZA, ALTRO MASSACRO: COLPITA UNA SCUOLA ELEMENTARE, 63 MORTI
Al Jazeera ha mostrato le immagini della scuola elementare Al Saftawi bombardata in serata. Dopo una stima iniziale di 20-30 vittime, adesso il conteggio pare salito a 63.
Il video di Al Jazeera è il meno cruento che potevamo scegliere per documentarvi la notizia. Ne abbiamo visti almeno 5 o 6 che sono - credeteci - davvero oltre ogni limite di orrore.
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Al Jazeera ha mostrato le immagini della scuola elementare Al Saftawi bombardata in serata. Dopo una stima iniziale di 20-30 vittime, adesso il conteggio pare salito a 63.
Il video di Al Jazeera è il meno cruento che potevamo scegliere per documentarvi la notizia. Ne abbiamo visti almeno 5 o 6 che sono - credeteci - davvero oltre ogni limite di orrore.
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🇺🇸🇮🇱 POLITICO: USA CHIEDONO SPIEGAZIONI A ISRAELE PER IL BOMBARDAMENTO DEL CAMPO PROFUGHI DI JABALIA
Funzionari statunitensi hanno chiesto all'esercito israeliano di fornire spiegazioni per l'attacco aereo su un campo profughi densamente popolato a Gaza questa settimana, dopo che l'attacco ha ucciso dozzine di persone, secondo funzionari statunitensi e israeliani.
Secondo un funzionario statunitense, a cui come ad altri è stato concesso l’anonimato per discutere conversazioni delicate, l’amministrazione Biden ha chiesto a Israele di dettagliare il pensiero e il processo dietro il recente attacco al campo profughi di Jabalia, nel nord di Gaza.
Funzionari dell’amministrazione hanno esortato Israele a colpire “obiettivi di precisione” per evitare di danneggiare i civili, ha detto il funzionario.
“Gli Stati Uniti hanno chiesto spiegazioni sul primo [attacco] a Jabalia”, ha detto il funzionario, aggiungendo che la conversazione era nel contesto di “chiedere a Israele di fare di più per evitare vittime civili”. (Fonte: Politico)
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Funzionari statunitensi hanno chiesto all'esercito israeliano di fornire spiegazioni per l'attacco aereo su un campo profughi densamente popolato a Gaza questa settimana, dopo che l'attacco ha ucciso dozzine di persone, secondo funzionari statunitensi e israeliani.
Secondo un funzionario statunitense, a cui come ad altri è stato concesso l’anonimato per discutere conversazioni delicate, l’amministrazione Biden ha chiesto a Israele di dettagliare il pensiero e il processo dietro il recente attacco al campo profughi di Jabalia, nel nord di Gaza.
Funzionari dell’amministrazione hanno esortato Israele a colpire “obiettivi di precisione” per evitare di danneggiare i civili, ha detto il funzionario.
“Gli Stati Uniti hanno chiesto spiegazioni sul primo [attacco] a Jabalia”, ha detto il funzionario, aggiungendo che la conversazione era nel contesto di “chiedere a Israele di fare di più per evitare vittime civili”. (Fonte: Politico)
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POLITICO
US asks Israel for ‘explanation’ of strike on Gaza refugee camp
Israel’s strike on the Jabalia refugee camp has led to more intense pushback from the Biden administration.
🇺🇸🇮🇱 PENTAGONO RINUNCIA A VIAGGIO DELEGAZIONE IN ISRAELE
Il Pentagono ha deciso di sospendere i viaggi della delegazione del Congresso in Israele a causa del deterioramento della situazione della sicurezza. (Fonte: Punchbowl News)
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Il Pentagono ha deciso di sospendere i viaggi della delegazione del Congresso in Israele a causa del deterioramento della situazione della sicurezza. (Fonte: Punchbowl News)
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Punchbowl News
Pentagon suspends Israel CODELs
The decision came down this week as Israel was intensifying its military operations in Gaza.
🇺🇸🇪🇺🇺🇦🇷🇺 SILENZIOSAMENTE USA ED EUROPA INIZIANO A DISCUTERE CON KIEV SU COME ARRIVARE A UN NEGOZIATO CON MOSCA
Silenziosamente, funzionari statunitensi ed europei hanno iniziato a parlare con il governo ucraino su possibili negoziati di pace con la Russia che possano portare alla fine alla guerra, secondo un alto funzionario americano in carico e un ex alto funzionario americano informati sui fatti. Le conversazioni includono, in linee molto generali, ciò a cui l’Ucraina potrebbe rinunciare per raggiungere l’accordo, hanno detto i funzionari.
Alcuni dei colloqui, che i funzionari hanno descritto come delicati, hanno avuto luogo il mese scorso durante un incontro di rappresentanti di oltre 50 nazioni che sostengono l'Ucraina, inclusi membri della NATO, noto come Gruppo di contatto per la difesa dell'Ucraina. Le discussioni sarebbero nate dalla presa di coscienza delle dinamiche militari sul terreno in Ucraina, nonché a livello politico negli Stati Uniti e in Europa. Tra le preoccupazioni dei funzionari statunitensi ed europei c’è il fatto che la guerra abbia raggiunto una fase di stallo e che la capacità di continuare a fornire aiuti all’Ucraina sia stia esaurendo. I funzionari dell’amministrazione Biden sono anche preoccupati che l’Ucraina stia esaurendo le forze, mentre la Russia può contare apparentemente su una fornitura infinita. Inoltre, l’Ucraina è alle prese con difficoltà di reclutamento e recentemente ha si sono registrate proteste pubbliche su alcuni dei requisiti di coscrizione a tempo indeterminato del presidente Volodymyr Zelensky. E c’è disagio nel governo degli Stati Uniti per la minore attenzione pubblica che la guerra in Ucraina ha raccolto da quando è iniziata la guerra tra Israele e Hamas, quasi un mese fa.
I funzionari hanno anche affermato in privato che l’Ucraina probabilmente avrà tempo solo fino alla fine dell’anno o poco più prima che inizino discussioni più urgenti sui negoziati di pace. (Fonte: NBC News)
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Silenziosamente, funzionari statunitensi ed europei hanno iniziato a parlare con il governo ucraino su possibili negoziati di pace con la Russia che possano portare alla fine alla guerra, secondo un alto funzionario americano in carico e un ex alto funzionario americano informati sui fatti. Le conversazioni includono, in linee molto generali, ciò a cui l’Ucraina potrebbe rinunciare per raggiungere l’accordo, hanno detto i funzionari.
Alcuni dei colloqui, che i funzionari hanno descritto come delicati, hanno avuto luogo il mese scorso durante un incontro di rappresentanti di oltre 50 nazioni che sostengono l'Ucraina, inclusi membri della NATO, noto come Gruppo di contatto per la difesa dell'Ucraina. Le discussioni sarebbero nate dalla presa di coscienza delle dinamiche militari sul terreno in Ucraina, nonché a livello politico negli Stati Uniti e in Europa. Tra le preoccupazioni dei funzionari statunitensi ed europei c’è il fatto che la guerra abbia raggiunto una fase di stallo e che la capacità di continuare a fornire aiuti all’Ucraina sia stia esaurendo. I funzionari dell’amministrazione Biden sono anche preoccupati che l’Ucraina stia esaurendo le forze, mentre la Russia può contare apparentemente su una fornitura infinita. Inoltre, l’Ucraina è alle prese con difficoltà di reclutamento e recentemente ha si sono registrate proteste pubbliche su alcuni dei requisiti di coscrizione a tempo indeterminato del presidente Volodymyr Zelensky. E c’è disagio nel governo degli Stati Uniti per la minore attenzione pubblica che la guerra in Ucraina ha raccolto da quando è iniziata la guerra tra Israele e Hamas, quasi un mese fa.
I funzionari hanno anche affermato in privato che l’Ucraina probabilmente avrà tempo solo fino alla fine dell’anno o poco più prima che inizino discussioni più urgenti sui negoziati di pace. (Fonte: NBC News)
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NBC News
U.S., European officials broach topic of peace negotiations with Ukraine, sources say
The conversations have included very broad outlines of what Ukraine might need to give up to reach a deal with Russia.
🇮🇹🇬🇧 "Insolita osservazione stamattina. Un Boeing RC-135W “Constant Phoenix” dell'USAF (n. reg. 64-14836 – c/s JAKE21) è partito dal Regno Unito e sta operando a bassa quota (circa 6.000 piedi) a sud della Sardegna.
Questa è la seconda volta in una settimana che osserviamo questo aereo nel Mediterraneo (l'ultima volta ha operato al largo delle coste della Libia e a sud di Creta).
Missione strana perché la sua missione [di questo aereo] è raccogliere campioni atmosferici per rilevare esplosioni nucleari. Difficile quindi comprendere cosa sia andato ad "annusare" in quella zona del Mediterraneo." (Fonte: Itamilradar)
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Questa è la seconda volta in una settimana che osserviamo questo aereo nel Mediterraneo (l'ultima volta ha operato al largo delle coste della Libia e a sud di Creta).
Missione strana perché la sua missione [di questo aereo] è raccogliere campioni atmosferici per rilevare esplosioni nucleari. Difficile quindi comprendere cosa sia andato ad "annusare" in quella zona del Mediterraneo." (Fonte: Itamilradar)
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Giubbe Rosse
🇮🇹🇬🇧 "Insolita osservazione stamattina. Un Boeing RC-135W “Constant Phoenix” dell'USAF (n. reg. 64-14836 – c/s JAKE21) è partito dal Regno Unito e sta operando a bassa quota (circa 6.000 piedi) a sud della Sardegna. Questa è la seconda volta in una settimana…
🇹🇷 ERDOGAN: "NETANYAHU NON È UNO CON CUI ORMAI POSSIAMO DISCUTERE PORTEREMO I SUOI CRIMINI ALLA CPI"
La Turchia "ha messo una X" sul primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e farà di tutto per portare la violazione dei diritti umani e i crimini di guerra da parte di Israele davanti alla Corte penale internazionale (CPI), ha detto il presidente Recep Tayyip Erdogan.
Il premier in difficoltà “non è più qualcuno con cui possiamo parlare, ci abbiamo messo un sopra una X”, ha detto Erdogan ai giornalisti a bordo dell’aereo presidenziale di ritorno dal Kazakistan, dove ha partecipato al vertice dell’Organizzazione degli Stati turchi.
"Ho detto qualcosa nel mio discorso al Rally della Palestina. Ho annunciato che avremmo sostenuto iniziative che avrebbero portato le violazioni dei diritti umani e i crimini di guerra di Israele davanti alla Corte penale internazionale. Le nostre autorità competenti, in particolare il nostro Ministero degli Esteri, svolgeranno questo lavoro", ha detto Erdogan.
Il presidente turco ha poi detto che Netanyahu ha perso il sostegno dei cittadini israeliani e vuole ottenere sostegno per i massacri attraverso la retorica religiosa.
Erdogan ha anche affermato che Ankara “è pronta a fare da paese garante per Gaza”, ribadendo il sostegno della Turchia ai palestinesi di Gaza nel contesto della continua aggressione di Israele. (Fonte: TRT World)
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La Turchia "ha messo una X" sul primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e farà di tutto per portare la violazione dei diritti umani e i crimini di guerra da parte di Israele davanti alla Corte penale internazionale (CPI), ha detto il presidente Recep Tayyip Erdogan.
Il premier in difficoltà “non è più qualcuno con cui possiamo parlare, ci abbiamo messo un sopra una X”, ha detto Erdogan ai giornalisti a bordo dell’aereo presidenziale di ritorno dal Kazakistan, dove ha partecipato al vertice dell’Organizzazione degli Stati turchi.
"Ho detto qualcosa nel mio discorso al Rally della Palestina. Ho annunciato che avremmo sostenuto iniziative che avrebbero portato le violazioni dei diritti umani e i crimini di guerra di Israele davanti alla Corte penale internazionale. Le nostre autorità competenti, in particolare il nostro Ministero degli Esteri, svolgeranno questo lavoro", ha detto Erdogan.
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Live blog: Blinken reaffirms US support for 'humanitarian pauses' in Gaza
Live blog: UN 'horrified' by Israeli attack outside Al Shifa hospital in Gaza
Israel ignores pleas for a ceasefire and signals more attacks in the ongoing 29-day war on besieged Gaza, which has resulted in the deaths of at least 9,488 Palestinians.