🇺🇦🇷🇺 RUSSIA ANNUNCIA RICONQUISTA DI UROZHAINE
Le forze armate russe hanno ricatturato il villaggio di Urozhaine nella regione di Donetsk, che avevano perso a favore delle forze armate ucraine durante la controffensiva estiva del 2023.
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🇪🇭🇮🇱 BAGNO DI SANGUE A KHAN YOUNIS
Le forze israeliane hanno bombardato le tende dei profughi nell'area di al-Muwasi, designata come l'unica “zona sicura” di Gaza, e ha poi bombardato anche le squadre di protezione civile e del Ministero della Salute che lavoravano per recuperare i morti e i feriti, secondo il giornalista Firas Abu Sharkh che stava riferendo dalla scena.
"Quando siamo arrivati sul posto, le squadre della protezione civile e il Ministero della Salute sono state prese di mira direttamente", ha detto.
"I razzi sono caduti sui civili in modo violento e indiscriminato. Abbiamo cercato di salvarli. Il posto è affollato di civili e le tende sono piene di sfollati, e questo dovrebbe essere un posto sicuro".
Ancora non chiaro il bilancio del massacro. Probabile superi i 100 morti, anche se fonti palestinesi parlano di 300.
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Le forze israeliane hanno bombardato le tende dei profughi nell'area di al-Muwasi, designata come l'unica “zona sicura” di Gaza, e ha poi bombardato anche le squadre di protezione civile e del Ministero della Salute che lavoravano per recuperare i morti e i feriti, secondo il giornalista Firas Abu Sharkh che stava riferendo dalla scena.
"Quando siamo arrivati sul posto, le squadre della protezione civile e il Ministero della Salute sono state prese di mira direttamente", ha detto.
"I razzi sono caduti sui civili in modo violento e indiscriminato. Abbiamo cercato di salvarli. Il posto è affollato di civili e le tende sono piene di sfollati, e questo dovrebbe essere un posto sicuro".
Ancora non chiaro il bilancio del massacro. Probabile superi i 100 morti, anche se fonti palestinesi parlano di 300.
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CINQUE CONSIDERAZIONI SULLA DECISIONE DEGLI STATI UNITI DI SCHIERARE MISSILI A RAGGIO INTERMEDIO IN GERMANIA
Di Andrew Korybko
Questa mossa trasformerà radicalmente l’architettura della sicurezza europea e seppellirà i piani di riforma del Presidente Putin.
La scorsa settimana Biden e Scholz hanno concordato che gli Stati Uniti inizieranno in Germania il dispiegamento a rotazione di missili a raggio intermedio a partire dal 2026, il che, secondo il ministro della Difesa Pistorius, darà al suo Paese il tempo di sviluppare armi simili. La Russia ha avvertito che questa decisione rischia di innescare un’escalation incontrollabile. Allo stesso tempo, Germania, Polonia, Francia e Italia hanno firmato una lettera di intenti per sviluppare congiuntamente missili da crociera a lungo raggio. Ecco cinque considerazioni sugli sviluppi
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Di Andrew Korybko
Questa mossa trasformerà radicalmente l’architettura della sicurezza europea e seppellirà i piani di riforma del Presidente Putin.
La scorsa settimana Biden e Scholz hanno concordato che gli Stati Uniti inizieranno in Germania il dispiegamento a rotazione di missili a raggio intermedio a partire dal 2026, il che, secondo il ministro della Difesa Pistorius, darà al suo Paese il tempo di sviluppare armi simili. La Russia ha avvertito che questa decisione rischia di innescare un’escalation incontrollabile. Allo stesso tempo, Germania, Polonia, Francia e Italia hanno firmato una lettera di intenti per sviluppare congiuntamente missili da crociera a lungo raggio. Ecco cinque considerazioni sugli sviluppi
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GIÙ LE MANI DAI BENI CULTURALI!
Qualche giorno fa, un 17enne ha deciso di intrufolarsi nel Duomo di Firenze e di salire sulla cima della Cupola del Brunelleschi, per postare poi dei selfie. Questo è solo l'ultimo di una serie di misfatti contro il nostro patrimonio storico e culturale, dove atti di sfregio, vandalici o di ordinaria maleducazione sono ormai all'ordine del giorno. Pensiamo sia venuto il momento di dire con fermezza "basta!".
Leggi l’articolo completo su Come Don Chisciotte
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Come Don Chisciotte
Giù le mani dai Beni Culturali! - Come Don Chisciotte
Qualche giorno fa, un 17enne ha deciso di intrufolarsi nel Duomo di Firenze e di salire sulla cima della Cupola del Brunelleschi, per postare poi dei selfie. Questo è solo l'ultimo di una serie di misfatti contro il nostro patrimonio storico e culturale,…
🔴 FAKE-16
La storiella dell'arma game changer è stata raccontata talmente tante volte, senza che i giochi cambiassero mai, che ormai persino i gazzettieri italioti col cuore in Atlantico non si azzardano a ripeterla. Così, finalmente, pare, i caccia multiruolo F-16 arriveranno in Ucraina. Anzi, hanno detto a Washington, all'assemblea della NATO, stanno arrivando "in questo momento". Ma nessuno più pensa che apporteranno un qualche cambiamento significativo.
Tanto per cominciare, i piloti ucraini che sono stati addestrati (in fretta e furia) hanno un numero di ore di volo limitatissimo, e ovviamente focalizzato principalmente sul pilotaggio, non sull'uso in condizioni di combattimento. Ma questo è il problema minore.
Il primo problema è l'atterraggio ed il decollo, ovvero gli aeroporti. L'F-16 necessita di piste particolarmente lunghe e di alta qualità, quindi non tutti gli aeroporti vanno bene.
Il secondo problema è la protezione a terra, attiva e passiva, che significa per un verso sistemi anti-aereo e anti-missile a difesa degli aeroporti, e robusti hangar di ricovero.
Il terzo problema è la logistica: pezzi di ricambio, equipe di tecnici e meccanici, officine attrezzate.
Queste problematiche richiedono normalmente un arco di tempo di 3/4 anni, per essere risolte. L'Ucraina deve farlo in pochi mesi, in un paese in guerra.
Il problema più significativo sono gli aeroporti dove basare i caccia. Nei giorni scorsi le forze aerospaziali russe hanno colpito più volte alcuni aeroporti ucraini, in taluni casi distruggendo a terra alcuni velivoli. Evidentemente, le capacità di difesa ucraine sono sempre più limitate; al vertice di Washington è stato annunciato l'invio di altri 4/5 sistemi d'arma, tra cui un SAMP-T dall'Italia, ma già è stato detto che non potranno essere schierati verso le aree prossime alla linea del fronte, ma soltanto in posizione arretrata, verso ovest. E ciò perché l'efficacia russa nel colpirli è considerevole (negli ultimi giorni i russi hanno rivendicato la distruzione di cinque o sei sistemi - lanciatori, radar e centrali comando). È evidente che il ritmo di distruzione è ampiamente superiore a quello di sostituzione da parte occidentale.
Non a caso, si parla di usare la base aerea rumena di Fetesti per le riparazioni, e forse anche per rifornimento, riarmo e deposito; farebbero poi scalo in un aeroporto ucraino prima di andare in missione operativa, in modo da sostenere che l'attacco non è partito da un paese NATO...
In tutto questo, mentre Zelensky farnetica della necessità di ricevere 300 F-16, non è neanche chiaro quanti ne arriveranno concretamente. Secondo varie fonti, dovrebbero arrivarne 6 entro l'estate, e forse sino ad una 20ina per la fine dell'anno. Bloomberg sostiene che l'Ucraina sarà in grado di formare solo uno squadrone di 15-24 caccia.
E questo è un altro dei problemi - chiamiamolo così - che caratterizza il rapporto tra USA-NATO-UE ed Ucraina, relativo alle forniture militari. Benché la retorica sia sempre, e sempre più, infarcita di parole roboanti, che dipingono il conflitto con la Russia come una battaglia esistenziale, che non si può e non si deve perdere, la realtà è che continuiamo a mandare a Kiev soprattutto sistemi d'arma datati o decisamente vecchi - gli F-16 hanno una ventina d'anni, e quelli che stiamo trasferendo sono stati tutti dismessi dalle rispettiva aeronautiche - quando non direttamente rottami. Non che le rare volte che abbiamo fornito prodotti di punta (Leopard, Abrams...) abbiano sortito effetti migliori, peraltro. E oltretutto li mandiamo alla spicciolata, senza che possano mai fare massa critica.
Perché ovviamente nessuno - tranne forse qualche imbecille in redazione - crede che sia possibile sconfiggere la Russia, senza arrivare ad uno scontro nucleare (che ovviamente nessuno vuole). La ratio è solo quella di tenere in piedi il conflitto il più a lungo possibile, e ovviamente usarlo anche per rinnovare gli arsenali occidentali, ingrassando il complesso militare-industriale.
La storiella dell'arma game changer è stata raccontata talmente tante volte, senza che i giochi cambiassero mai, che ormai persino i gazzettieri italioti col cuore in Atlantico non si azzardano a ripeterla. Così, finalmente, pare, i caccia multiruolo F-16 arriveranno in Ucraina. Anzi, hanno detto a Washington, all'assemblea della NATO, stanno arrivando "in questo momento". Ma nessuno più pensa che apporteranno un qualche cambiamento significativo.
Tanto per cominciare, i piloti ucraini che sono stati addestrati (in fretta e furia) hanno un numero di ore di volo limitatissimo, e ovviamente focalizzato principalmente sul pilotaggio, non sull'uso in condizioni di combattimento. Ma questo è il problema minore.
Il primo problema è l'atterraggio ed il decollo, ovvero gli aeroporti. L'F-16 necessita di piste particolarmente lunghe e di alta qualità, quindi non tutti gli aeroporti vanno bene.
Il secondo problema è la protezione a terra, attiva e passiva, che significa per un verso sistemi anti-aereo e anti-missile a difesa degli aeroporti, e robusti hangar di ricovero.
Il terzo problema è la logistica: pezzi di ricambio, equipe di tecnici e meccanici, officine attrezzate.
Queste problematiche richiedono normalmente un arco di tempo di 3/4 anni, per essere risolte. L'Ucraina deve farlo in pochi mesi, in un paese in guerra.
Il problema più significativo sono gli aeroporti dove basare i caccia. Nei giorni scorsi le forze aerospaziali russe hanno colpito più volte alcuni aeroporti ucraini, in taluni casi distruggendo a terra alcuni velivoli. Evidentemente, le capacità di difesa ucraine sono sempre più limitate; al vertice di Washington è stato annunciato l'invio di altri 4/5 sistemi d'arma, tra cui un SAMP-T dall'Italia, ma già è stato detto che non potranno essere schierati verso le aree prossime alla linea del fronte, ma soltanto in posizione arretrata, verso ovest. E ciò perché l'efficacia russa nel colpirli è considerevole (negli ultimi giorni i russi hanno rivendicato la distruzione di cinque o sei sistemi - lanciatori, radar e centrali comando). È evidente che il ritmo di distruzione è ampiamente superiore a quello di sostituzione da parte occidentale.
Non a caso, si parla di usare la base aerea rumena di Fetesti per le riparazioni, e forse anche per rifornimento, riarmo e deposito; farebbero poi scalo in un aeroporto ucraino prima di andare in missione operativa, in modo da sostenere che l'attacco non è partito da un paese NATO...
In tutto questo, mentre Zelensky farnetica della necessità di ricevere 300 F-16, non è neanche chiaro quanti ne arriveranno concretamente. Secondo varie fonti, dovrebbero arrivarne 6 entro l'estate, e forse sino ad una 20ina per la fine dell'anno. Bloomberg sostiene che l'Ucraina sarà in grado di formare solo uno squadrone di 15-24 caccia.
E questo è un altro dei problemi - chiamiamolo così - che caratterizza il rapporto tra USA-NATO-UE ed Ucraina, relativo alle forniture militari. Benché la retorica sia sempre, e sempre più, infarcita di parole roboanti, che dipingono il conflitto con la Russia come una battaglia esistenziale, che non si può e non si deve perdere, la realtà è che continuiamo a mandare a Kiev soprattutto sistemi d'arma datati o decisamente vecchi - gli F-16 hanno una ventina d'anni, e quelli che stiamo trasferendo sono stati tutti dismessi dalle rispettiva aeronautiche - quando non direttamente rottami. Non che le rare volte che abbiamo fornito prodotti di punta (Leopard, Abrams...) abbiano sortito effetti migliori, peraltro. E oltretutto li mandiamo alla spicciolata, senza che possano mai fare massa critica.
Perché ovviamente nessuno - tranne forse qualche imbecille in redazione - crede che sia possibile sconfiggere la Russia, senza arrivare ad uno scontro nucleare (che ovviamente nessuno vuole). La ratio è solo quella di tenere in piedi il conflitto il più a lungo possibile, e ovviamente usarlo anche per rinnovare gli arsenali occidentali, ingrassando il complesso militare-industriale.
WIMBLEDON: TITOLO FEMMINILE VINTO DA KREJCIKOVA
La finale del singolare femminile di Wimbledon è stata vinta da Barbora Krejcikova (Cechia), battendo l’italiana Jasmine Paolini, con il punteggio finale di 6-2, 2-6, 6-4. Paolini è la prima donna italiana a raggiungere una finale di Wimbledon e, sebbene più alta nella classifica WTA (7° posto, rispetto al 32° posto della Krejcikova), partiva da sfavorita. Dopo un primo set dominato dalla ceca, nel secondo la Paolini si è ripresa con rinnovata energia, ma alla fine ha ceduto alla ceca in un terzo set molto combattuto. (BBC)
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La finale del singolare femminile di Wimbledon è stata vinta da Barbora Krejcikova (Cechia), battendo l’italiana Jasmine Paolini, con il punteggio finale di 6-2, 2-6, 6-4. Paolini è la prima donna italiana a raggiungere una finale di Wimbledon e, sebbene più alta nella classifica WTA (7° posto, rispetto al 32° posto della Krejcikova), partiva da sfavorita. Dopo un primo set dominato dalla ceca, nel secondo la Paolini si è ripresa con rinnovata energia, ma alla fine ha ceduto alla ceca in un terzo set molto combattuto. (BBC)
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BBC Sport
Krejcikova holds off Paolini to win Wimbledon title
Barbora Krejcikova holds off a charge from Jasmine Paolini in a gripping Wimbledon final to earn her second Grand Slam singles title.
MARCO PANTANI, LA PROCURA DI TRENTO RIAPRE LE INDAGINI SUL GIRO D'ITALIA DEL '99: «IPOTESI GIRO DI SCOMMESSE CLANDESTINE» (Fonte: Ilgazzettino)
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Il Gazzettino
Marco Pantani, riaperte le indagini sul Giro d'Italia 1999: «Ipotesi camorra e giro di scommesse». Sentito Vallanzasca
La Procura di Trento ha riaperto le indagini sul caso di Marco Pantani legato al Giro di Italia del 1999. Secondo quanto apprende l'ANSA il nuovo fascicolo, affidato alla pm della Dda Patrizia...
IL TASSO DI INSOLVENZA DEI DEBITORI DEL SISTEMA BANCARIO TEDESCO ORA È QUASI 3 VOLTE PIÚ ELEVATO DI QUELLO DEGLI ITALIANI
In Spagna 5 volte e in Francia quasi doppio.
Sarà mica per questo che si spinge per approvare il MES ?
Fonte bankingsupervision.europa.eu
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In Spagna 5 volte e in Francia quasi doppio.
Sarà mica per questo che si spinge per approvare il MES ?
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🇷🇺 FORTE16, l'ormai familiare drone RQ-4 Globalhawk delle forze aeree americane, callsign AE5421, partito da Sigonella, oggi è in missione intorno a Kaliningrad. Da otto ore circa sorvola la zona.
Chissà se cerca solo di mettere pressione o se si prepara qualcosa.
Fonte: Flightradar24
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Chissà se cerca solo di mettere pressione o se si prepara qualcosa.
Fonte: Flightradar24
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🇵🇱 LA POLONIA VUOLE SPENDERE IL 5% DEL PIL IN DIFESA
La Polonia si prepara a stanziare il 5% del prodotto interno lordo alle spese della difesa nel 2025, ha dichiarato il ministro degli Esteri polacco Radoslav Sikorski.
Sikorski ha poi aggiunto che la Polonia sta valutando la possibilità di abbattere i missili russi sull'Ucraina. Questa proposta era inclusa nell'accordo di difesa comune tra i due paesi, firmato durante la visita di Zelensky a Varsavia. “In questa fase è un'idea. Il nostro accordo dice che esploreremo questa idea.", ha detto Sikorski.
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La Polonia si prepara a stanziare il 5% del prodotto interno lordo alle spese della difesa nel 2025, ha dichiarato il ministro degli Esteri polacco Radoslav Sikorski.
Sikorski ha poi aggiunto che la Polonia sta valutando la possibilità di abbattere i missili russi sull'Ucraina. Questa proposta era inclusa nell'accordo di difesa comune tra i due paesi, firmato durante la visita di Zelensky a Varsavia. “In questa fase è un'idea. Il nostro accordo dice che esploreremo questa idea.", ha detto Sikorski.
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SPARI CONTRO TRUMP AD UN COMIZIO IN PENNSYLVANIA, SANGUINAVA DALL'ORECCHIO DESTRO
Sanguinante ma in piedi, l'ex presidente Usa ha alzato il pugno prima di essere portato via dal Secret Service
Fonte Ansa
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Sanguinante ma in piedi, l'ex presidente Usa ha alzato il pugno prima di essere portato via dal Secret Service
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ANSA.it
Trump il giorno dopo l'attentato: 'Non mi arrenderò mai' - LO SPECIALE
'Mi ha salvato Dio'. Melania: 'Chi ha sparato è un mostro'. Biden chiama Trump: 'Questo è il momento dell'unità' (ANSA)
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🇺🇸 USA. TRUMP SCENDE DA SOLO DAL SUO AEREO
Donald Trump è stato visto uscire da solo dal Trump Force One dopo essere stato colpito da un proiettile durante una manifestazione in Pennsylvania.
"Mi hanno sparato un proiettile che ha perforato la parte superiore del mio orecchio destro. Ho capito subito che qualcosa non andava in quanto ho sentito un sibilo, degli spari e ho subito sentito il proiettile squarciare la pelle", ha scritto Trump su TRUTH.
"Si è verificata una grande emorragia, quindi ho capito cosa stava succedendo. Dio benedica l'America".
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Donald Trump è stato visto uscire da solo dal Trump Force One dopo essere stato colpito da un proiettile durante una manifestazione in Pennsylvania.
"Mi hanno sparato un proiettile che ha perforato la parte superiore del mio orecchio destro. Ho capito subito che qualcosa non andava in quanto ho sentito un sibilo, degli spari e ho subito sentito il proiettile squarciare la pelle", ha scritto Trump su TRUTH.
"Si è verificata una grande emorragia, quindi ho capito cosa stava succedendo. Dio benedica l'America".
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UCCISO IL PRESUNTO ATTENTATORE DI TRUMP
L'attentatore che ha sparato a Donald Trump durante un comizio a Butler in Pennsylvania è stato identificato come Thomas Matthew Crooks. Crooks aveva 20 anni e veniva da Bethel Park, Pennsylvania, una cittadina situata 40 miglia a sud del comizio di Butler.
Secondo quanto riferito, sul posto è stato recuperato un AR-15.
Apparentemente Crooks è stato colpito alla testa dopo aver tentato di eliminare l'ex presidente.
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L'attentatore che ha sparato a Donald Trump durante un comizio a Butler in Pennsylvania è stato identificato come Thomas Matthew Crooks. Crooks aveva 20 anni e veniva da Bethel Park, Pennsylvania, una cittadina situata 40 miglia a sud del comizio di Butler.
Secondo quanto riferito, sul posto è stato recuperato un AR-15.
Apparentemente Crooks è stato colpito alla testa dopo aver tentato di eliminare l'ex presidente.
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🇺🇸 Mentre l'ex presidente e candidato Donald Trump è sfuggito all'attentato con una lieve ferita all'orecchio (decisivo, a quanto pare, un movimento della sua testa un istante prima dello sparo, che altrimenti lo avrebbe colpito alla nuca), una persona nella folla è rimasta colpita a morte dal proiettile.
Al momento non ci sono altre informazioni.
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