🇮🇱 ISRAELE - Sondaggio Channel 12: il 54% degli israeliani pensa che la guerra a Gaza continuerà a causa delle considerazioni politiche di Netanyahu. Il 67% degli israeliani ritiene che la liberazione degli ostaggi dovrebbe essere la massima priorità del governo. Solo il 26% ritiene che la distruzione di Hamas dovrebbe essere una priorità assoluta. (Fonte: N12)
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N12
סקר אולפן שישי: הציון של הציבור לנתניהו
על רקע ההתקדמות במו"מ, רוב גדול מאמין שהמטרה החשובה ביותר של ישראל היא השבת החטופים ולא המשך המלחמה בעזה • רוב הנשאלים סבורים כי הסיבה להמשך הלחימה - שיקולים פוליטיים של נתניהו • לפי תוצאות הסקר, בנט וגנץ מובילים על נתניהו בשאלת ההתאמה לראשות הממשלה • וגם…
🇫🇷 FRANCIA, TIMORI DI INGOVERNABILITÀ
I timori di ingovernabilità dopo il ballottaggio portano a chiedersi, anche, cosa accade in caso di parità fra candidati in una circoscrizione: secondo il Codice elettorale, in caso di perfetta parità dei numeri vince l'elezione il candidato più anziano. (Fonte: Le Point)
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I timori di ingovernabilità dopo il ballottaggio portano a chiedersi, anche, cosa accade in caso di parità fra candidati in una circoscrizione: secondo il Codice elettorale, in caso di perfetta parità dei numeri vince l'elezione il candidato più anziano. (Fonte: Le Point)
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Le Point
Comment départage-t-on deux candidats à une élection en cas d’égalité parfaite ?
Il s’agit d’un scénario très improbable, mais pas impossible, Le Code électoral a prévu une solution en cas de parfaite égalité entre deux candidats à une élection.
🇫🇷 FRANCIA: MENTRE IL VOTO È IN CORSO NELLA FRANCIA CONTINENTALE, IN MARTINICA E GUADALUPE IL NFP PRENDE 8 COLLEGI SU 10. PERSI TUTTI E TRE I COLLEGI IN CUI RN DI LE PEN ERA AL BALLOTTAGGIO. (Fonte: Ultimora)
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Resistere è un buon investimento.
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POVERTÀ EDUCATIVA IN ITALIA: ISTITUITA COMMISSIONE ISTAT
Una commissione scientifica inter-istituzionale è stata istituita dall’Istat per analizzare la povertà educativa in Italia, con l’obiettivo di definire e quantificare questo fenomeno attraverso la costruzione di parametri e indicatori su base territoriale sub-regionale. I risultati di questo studio, che si concluderà nel 2024, saranno inclusi nella produzione statistica annuale dell’Istat. Per un bambino o adolescente - spiega l'Istat - essere in povertà educativa significa vivere in una condizione di carenza di risorse educative e culturali della comunità di riferimento intesa in senso lato (famiglia, scuola, luoghi di apprendimento, aggregazione, ecc.), e non aver acquisito le competenze cognitive e non cognitive necessarie per crescere e sentirsi parte della comunità.
Le prime rilevazioni sull'esposizione dei giovani di 0-19 anni al rischio di povertà educativa mettono in luce - prosegue l'Istat - una situazione piuttosto differenziata: carenza di risorse educative e di difficoltà negli esiti scolastici più accentuata della media in tutte le tipologie di comune di Sicilia, Puglia e Campania e in molte Zone rurali del Centro-Nord (Lazio, Liguria, Emilia-Romagna). Carenza di risorse ma esiti scolastici migliori della media si osservano in molte aree rurali del Paese, nelle città del Lazio, della Calabria e della Puglia e nei Sobborghi della Lombardia. Una situazione meno compromessa rispetto alla media nazionale sia per risorse sia per gli esiti riguarda la maggior parte delle città del Centro-Nord (fanno eccezione quelle di Piemonte, Liguria e Toscana per gli esiti e le città del Lazio per le risorse) e, nel Mezzogiorno, le città di Abruzzo, Basilicata e Molise. Dotazione relativamente vantaggiosa di risorse ma esiti scolastici peggiori della media caratterizzano le città del Piemonte, della Liguria e della Toscana e città e Sobborghi urbani della Sardegna. (Fonte: Sole24Ore)
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Una commissione scientifica inter-istituzionale è stata istituita dall’Istat per analizzare la povertà educativa in Italia, con l’obiettivo di definire e quantificare questo fenomeno attraverso la costruzione di parametri e indicatori su base territoriale sub-regionale. I risultati di questo studio, che si concluderà nel 2024, saranno inclusi nella produzione statistica annuale dell’Istat. Per un bambino o adolescente - spiega l'Istat - essere in povertà educativa significa vivere in una condizione di carenza di risorse educative e culturali della comunità di riferimento intesa in senso lato (famiglia, scuola, luoghi di apprendimento, aggregazione, ecc.), e non aver acquisito le competenze cognitive e non cognitive necessarie per crescere e sentirsi parte della comunità.
Le prime rilevazioni sull'esposizione dei giovani di 0-19 anni al rischio di povertà educativa mettono in luce - prosegue l'Istat - una situazione piuttosto differenziata: carenza di risorse educative e di difficoltà negli esiti scolastici più accentuata della media in tutte le tipologie di comune di Sicilia, Puglia e Campania e in molte Zone rurali del Centro-Nord (Lazio, Liguria, Emilia-Romagna). Carenza di risorse ma esiti scolastici migliori della media si osservano in molte aree rurali del Paese, nelle città del Lazio, della Calabria e della Puglia e nei Sobborghi della Lombardia. Una situazione meno compromessa rispetto alla media nazionale sia per risorse sia per gli esiti riguarda la maggior parte delle città del Centro-Nord (fanno eccezione quelle di Piemonte, Liguria e Toscana per gli esiti e le città del Lazio per le risorse) e, nel Mezzogiorno, le città di Abruzzo, Basilicata e Molise. Dotazione relativamente vantaggiosa di risorse ma esiti scolastici peggiori della media caratterizzano le città del Piemonte, della Liguria e della Toscana e città e Sobborghi urbani della Sardegna. (Fonte: Sole24Ore)
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Il Sole 24 ORE
Istat attiva una commissione scientifica per studiare la povertà educativa
Fenomeno complesso, articolabile in diverse dimensioni. Tra queste, la struttura costituita ha lavorato, in particolare, sulle risorse educative disponibili e sugli esiti individuali
🇮🇱🇱🇧 ISRAELE. HEZBOLLAH ATTACCA LA BASE DI CONTROLLO AEREO DI MERON
I media israeliani riferiscono che la base di controllo aereo israeliano di Meron sta subendo un pesante attacco da parte di Hezbollah. Il fumo di un incendio è visibile a distanza. l'Iron Dome non è riuscito a intercettare i razzi di Hezbollah.
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I media israeliani riferiscono che la base di controllo aereo israeliano di Meron sta subendo un pesante attacco da parte di Hezbollah. Il fumo di un incendio è visibile a distanza. l'Iron Dome non è riuscito a intercettare i razzi di Hezbollah.
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Forwarded from Martina Pastorelli
A Milano un paziente ha ottenuto di ricevere sacche di sangue "dedicate" da donatori compatibili e non vaccinati Covid, senza la spike vaccinale.
Un fatto importante che sancisce il diritto all’autodeterminazione per uno scopo nobile e rispetta l’art.32 Costituzione.
👉👉👉 https://lanuovabq.it/it/trasfusioni-da-non-vaccinati-covid-una-vittoria-di-liberta
Un fatto importante che sancisce il diritto all’autodeterminazione per uno scopo nobile e rispetta l’art.32 Costituzione.
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🇭🇺🇨🇳 ORBAN DIRETTO IN CINA
Dopo Kiev, Mosca e l'Azerbaigian, secondo le informazioni di 444, Viktor Orbán si recherà in Cina. Per quanto ne sappiamo, secondo il programma, il primo ministro ungherese arriverà nel Paese asiatico all'alba di lunedì. (Fonte: 444, via Angelo Gambella)
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Dopo Kiev, Mosca e l'Azerbaigian, secondo le informazioni di 444, Viktor Orbán si recherà in Cina. Per quanto ne sappiamo, secondo il programma, il primo ministro ungherese arriverà nel Paese asiatico all'alba di lunedì. (Fonte: 444, via Angelo Gambella)
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444
Orbán következő úticélja Kína lehet, úgy tudjuk, hétfőn hajnalban landol a gépe
Mióta elsején átvette az EU-s soros elnökséget, volt Kijevben, Moszkvában és Azerbajdzsánban. EU-s illetékesek szerint Orbán ezeken a találkozókon nem az EU felhatalmazásával tárgyalt, Orbán és Putyin nyilatkozatai alapján ők úgy értelmezik, hogy de igen.
🇫🇷 FRANCIA. DAGLI EXIT POLL CAOS COMPLETO
In base agli exit poll di TF1, nessuna coalizione avrebbe la maggioranza di 289.
Al momento è bene non sbilanciarsi troppo. La forchetta degli exit poll è troppo larga per azzardare conclusioni.
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🇫🇷 FRANCIA, MÉLENCHON: "MAI CON MACRON"
Nella prima dichiarazione a caldo dopo la pubblicazione degli exit poll, Mélenchon ha chiesto al primo ministro Gabriel Attal di farsi da parte e ha escluso qualsiasi alleanza con Macron, al quale ha chiesto anche di dimettersi. Ha aggiunto che il Nuovo Fronte Popolare è l'unica alternativa con un programma e ha promesso, una volta al governo, di implementare per intero il programma.
Tutte frasi di circostanza. La verità è che, a meno che i risultati finali non assegnino al NFP più di 289 seggi, la coalizione di Mélenchon non potrà governare da sola e avrà comunque bisogno dei voti di Ensemble. Il che suggerisce che, al di là dei proclami, il vero obiettivo di Mélenchon sia un governo di coalizione con Macron con qualcuno del NFP alla guida.
I risultati finali daranno un quadro più chiaro.
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Nella prima dichiarazione a caldo dopo la pubblicazione degli exit poll, Mélenchon ha chiesto al primo ministro Gabriel Attal di farsi da parte e ha escluso qualsiasi alleanza con Macron, al quale ha chiesto anche di dimettersi. Ha aggiunto che il Nuovo Fronte Popolare è l'unica alternativa con un programma e ha promesso, una volta al governo, di implementare per intero il programma.
Tutte frasi di circostanza. La verità è che, a meno che i risultati finali non assegnino al NFP più di 289 seggi, la coalizione di Mélenchon non potrà governare da sola e avrà comunque bisogno dei voti di Ensemble. Il che suggerisce che, al di là dei proclami, il vero obiettivo di Mélenchon sia un governo di coalizione con Macron con qualcuno del NFP alla guida.
I risultati finali daranno un quadro più chiaro.
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🇧🇬🇭🇺🇸🇰 LA BULGARIA SI UNISCE A UNGHERIA E SLOVACCHIA PER MEDIARE I COLLOQUI DI PACE TRA UCRAINA E RUSSIA
Il primo ministro bulgaro Dimitar Glavchev ha detto che al prossimo vertice NATO a Washington, Sofia proporrà di iniziare negoziati di pace fra Russia e Ucraina.
"Credo sinceramente che dovremmo sostenere i negoziati di pace, con la Bulgaria che funge da mediatore. Cosa c'è di meglio? E questo è ciò che proporrò, Non c'è problema".
Tuttavia, Glavchev ha espresso scetticismo sulle possibilità della Bulgaria di essere accettata come intermediario: "Niente di meglio. Presenterò una buona offerta, ma è necessario un accordo per essere riconosciuti come mediatori. È essenziale sottolineare che questi negoziati di pace devono essere in linea con la Carta delle Nazioni Unite e con il diritto internazionale. Si tratta di condizioni che, a mio avviso, non sono negoziabili." (Fonte: Novinite)
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Il primo ministro bulgaro Dimitar Glavchev ha detto che al prossimo vertice NATO a Washington, Sofia proporrà di iniziare negoziati di pace fra Russia e Ucraina.
"Credo sinceramente che dovremmo sostenere i negoziati di pace, con la Bulgaria che funge da mediatore. Cosa c'è di meglio? E questo è ciò che proporrò, Non c'è problema".
Tuttavia, Glavchev ha espresso scetticismo sulle possibilità della Bulgaria di essere accettata come intermediario: "Niente di meglio. Presenterò una buona offerta, ma è necessario un accordo per essere riconosciuti come mediatori. È essenziale sottolineare che questi negoziati di pace devono essere in linea con la Carta delle Nazioni Unite e con il diritto internazionale. Si tratta di condizioni che, a mio avviso, non sono negoziabili." (Fonte: Novinite)
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novinite.com
Acting PM: Bulgaria to Advocate for Peace Negotiations between Russia and Ukraine at NATO Summit
At the upcoming NATO summit in Washington, acting Prime Minister Dimitar Glavchev announced that Bulgaria will propose initiating peace talks between Russia and Ukraine. Glavchev emphasized:
🇫🇷 FRANCIA, SCRUTINIO PARZIALE (393 CIRCOSCRIZIONI SU 577)
⚫️RN: 129 seggi
🟡Ensemble: 104 seggi
🔴NFP: 94 seggi
🔵LR: 37 seggi
Altri: 31 seggi
Per ora RN davanti, ma mancano ancora i grandi centri, dove il NFP dovrebbe prevalere in molti collegi. Situazione ancora confusa, per usare un eufemismo.
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🟡Ensemble: 104 seggi
🔴NFP: 94 seggi
🔵LR: 37 seggi
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Per ora RN davanti, ma mancano ancora i grandi centri, dove il NFP dovrebbe prevalere in molti collegi. Situazione ancora confusa, per usare un eufemismo.
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CI SERVE UN NUOVO VOCABOLARIO POLITICO
Di Michael Hudson per The Unz Review
La schiacciante sconfitta del 4 luglio dei conservatori britannici, favorevoli alla guerra, da parte dei laburisti, anche loro favorevoli alla guerra, pone la questione di cosa intendano i media quando descrivono le elezioni e gli allineamenti politici in tutta Europa in termini di partiti tradizionali di centro-destra e centro-sinistra sotto la sfida di nazionalisti neofascisti. Le differenze politiche tra i partiti centristi europei sono marginali, tutti sostengono i tagli neoliberisti alla spesa sociale a favore del riarmo, del rigore fiscale e della deindustrializzazione che il sostegno alla politica USA-NATO comporta. La parola “centrista” significa non sostenere alcun cambiamento nel neoliberismo dell’economia. Tutti i partiti centristi sono impegnati a mantenere lo status quo filo-statunitense post-2022. Questo vuol dire lasciare che i leader statunitensi controllino la politica europea tramite la NATO e la Commissione Europea, l’equivalente europea del Deep State americano. Questa passività sta portando le economie europee sul piede di guerra, con inflazione, dipendenza commerciale dagli Stati Uniti e deficit europei derivanti dalle sanzioni commerciali e finanziarie contro Russia e Cina sponsorizzate dagli Stati Uniti. Questo nuovo status quo ha spostato il commercio e gli investimenti europei dall’Eurasia agli Stati Uniti. Gli elettori di Francia, Germania e Italia si stanno allontanando da questo vicolo cieco. Tutti i partiti centristi in carica di recente hanno perso e i loro leader sconfitti seguivano tutti politiche neoliberiste simili a quelle
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Di Michael Hudson per The Unz Review
La schiacciante sconfitta del 4 luglio dei conservatori britannici, favorevoli alla guerra, da parte dei laburisti, anche loro favorevoli alla guerra, pone la questione di cosa intendano i media quando descrivono le elezioni e gli allineamenti politici in tutta Europa in termini di partiti tradizionali di centro-destra e centro-sinistra sotto la sfida di nazionalisti neofascisti. Le differenze politiche tra i partiti centristi europei sono marginali, tutti sostengono i tagli neoliberisti alla spesa sociale a favore del riarmo, del rigore fiscale e della deindustrializzazione che il sostegno alla politica USA-NATO comporta. La parola “centrista” significa non sostenere alcun cambiamento nel neoliberismo dell’economia. Tutti i partiti centristi sono impegnati a mantenere lo status quo filo-statunitense post-2022. Questo vuol dire lasciare che i leader statunitensi controllino la politica europea tramite la NATO e la Commissione Europea, l’equivalente europea del Deep State americano. Questa passività sta portando le economie europee sul piede di guerra, con inflazione, dipendenza commerciale dagli Stati Uniti e deficit europei derivanti dalle sanzioni commerciali e finanziarie contro Russia e Cina sponsorizzate dagli Stati Uniti. Questo nuovo status quo ha spostato il commercio e gli investimenti europei dall’Eurasia agli Stati Uniti. Gli elettori di Francia, Germania e Italia si stanno allontanando da questo vicolo cieco. Tutti i partiti centristi in carica di recente hanno perso e i loro leader sconfitti seguivano tutti politiche neoliberiste simili a quelle
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ALZARE I TASSI FA CRESCERE L’INFLAZIONE! ORA ANCHE BLOOMBERG SCOPRE L’ACQUA CALDA
Fed e Bce da due anni alzano i tassi per combattere l'inflazione. Dopo che Warren Mosler (MMT) da sempre sostiene che i banchieri centrali interpretino al contrario la politica sui tassi, oggi anche il gestore di hedge fund David Einhorn e il guru obbligazionario di BlackRock Inc. Rick Rieder prendono atto della realtà: "Le persone hanno più soldi da spendere"
Leggi l’articolo completo su Come Don Chisciotte.
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Come Don Chisciotte
Alzare i tassi fa crescere l’inflazione! Ora anche Bloomberg scopre l’acqua calda - Come Don Chisciotte
di Megas Alexandros (alias Fabio Bonciani) Con chiunque io parli – e provi a sostenere che alzando i tassi – contrariamente a quanto si pensi, le banche centrali stanno in realtà mettendo in atto una misura inflattiva – vengo guardato come se fossi appena…