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🇫🇷 FRANCIA. RN DAVANTI, MA SOLO DI MISURA
Dati reali al primo turno. Il Rassemblement National elegge per ora solo 37 deputati al primo turno e riporta, quindi, una vittoria di misura sul Nouveau Front Populaire, che ne elegge 32.

RN 29,25% 37 seggi
UG 27,99% 32 seggi
ENS 20,04% 2 seggi
LR 6,57% 1 seggio
Altri di destra 3 seggi

via Angelo Gambella

Domenica prossima il partito di Marine Le Pen dovrà combattere in oltre 300 collegi in cui è arrivato al ballottaggio per assicurarsi una maggioranza che, a occhio e croce, faticherà non poco a raggiungere. Avrà vita dura. Sia da parte di Mélenchon che da parte di Macron, infatti, si fanno appelli in queste ore per allontanare lo spettro dell'"estrema destra". Che è un modo elegante per non dire "se sarà necessario, andremo al governo insieme pur di far fuori la Le Pen".

Comunque vada a finire, la Francia è nel caos. Un'eventuale alleanza di governo tra Gauche e macronisti, che è l'obiettivo a cui Macron puntava fin dal 9 giugno con la decisione a sorpresa di sciogliere l'Assemblea Nazionale, produrrebbe una maggioranza fragilissima e divisa su tutto, tranne che nel comune rifiuto del "pericolo della destra". L'esperienza insegna però, a cominciare dal governo Draghi in Italia, che le ammucchiate alla fine scontentano tutti e alla lunga premiano solo chi sta all'opposizione.
Più in generale, le elezioni francesi ci confermano quanto già sapevamo: né la destra, per quanto si sforzi di sposare temi sociali, né la sinistra, portando al voto giovani e immigrati dalle periferie, riescono da sole a sfondare. La pregiudiziale incrociata "Aiuto i comunisti!", "Aiuto i fascisti!" finisce per favorire solo i liberali di centro, che ancora per un po' riusciranno a rimanere aggrappati al potere assicurando l'adesione della Francia a quanto richiesto da Bruxelles e da Washington. Solo un grande partito popolare trasversale, che riuscisse a raccogliere consensi a sinistra come a destra attorno a temi sociali e obiettivi nazionali comuni, avrebbe i numeri per cambiare veramente il corso della politica nazionale. Dagli USA alla Francia all'Italia, la falsa dicotomia destra/sinistra è il pilastro su cui il vecchio sistema si regge per mantenersi al potere. Sempre più a fatica, eppure ancora ci riesce.

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IL TRIANGOLO MADE IN USA CHE DOVREBBE PASSARE DA TRIESTE

C'è un disegno strategico occidentale messo a fuoco a Washington per creare un Triangolo Trieste-Danzica (in lingua polacca si chiama Gdansk)-Costanza, denominato corridoio N3. Viene presentato come un corridoio commerciale, ma in realtà avrebbe molto più senso in una logica militare di blocco per fronteggiare la Russia. Ecco perché il Porto libero di Trieste rischia di diventare il perno di una fortezza a tre lati.

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Forwarded from OVALmedia | italiano
LA LISTA DEI LOBBISTI DEMOCRATICI CHE DECIDERA' CHE FARE DI BIDEN
Se il presidente Joe Biden deciderà di farsi da parte dopo la convention del DNC, la decisione di sostituirlo spetterà a un piccolo gruppo di lobbisti e membri del partito. Ecco chi sono e quali interessi spingono... QUI L' ARTICOLO
EUGENETICA, AGENDA 2050. PARTE I

Londra, luglio 1912, si tiene il primo congresso internazionale di eugenetica.

Londra, luglio 2012, la Bill e Melinda Gates Foundation organizzano il summit sulla pianificazione familiare insieme al Governo britannico, all’Unfpa e ad altri partner istituzionali.

È solo un caso che William Henry Gates III (detto Bill), figlio di William H. Gates, banchiere e direttore di Planned Parenthood, fondato dall’eugenetista Margeret Sanger e sovvenzionato dai Rockefeller (i maggiori finanziatori della medicina eugenetica durante, prima e dopo il Nazismo), organizzi il suo summit nello stesso luogo e proprio nel 100° anniversario del primo congresso internazionale di eugenetica?

È solo una coincidenza che William Henry Gates III (detto Bill), uscito come un nerd da un garage con l’invenzione di software innovativi, sia divenuto oggi il “grande medico” del mondo, essendo il principale finanziatore dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, nonchè il principale sostenitore della rivoluzione genica?

“Il genoma umano è il software più complesso”, ha detto Bill nel 2020.

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🇫🇷🇮🇹🇬🇷🇹🇷🇮🇱 Francia – Risultati nell'8° collegio estero (Italia, Grecia, Turchia, Israele): sarà ballottaggio tra il deputato repubblicano Meyer Habib (già membro del Likud in Israele) e la macroniana Caroline Yadan, da sempre impegnata in supporto ad Israele e contro l'antisemitismo.

(Fonte: Ultimora)

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L’IMPORTANZA DEL DOLLARO AMERICANO NELL’EGEMONIA STATUNITENSE

Nel 1783, confinata dal Trattato di Parigi tra la Nova Scotia da un lato e la Florida dell’Est dall’altro nasceva, da 13 ex colonie britanniche nel continente americano, l’Unione degli Stati Uniti d’America. Una sanguinosa guerra civile, la vittoria di due conflitti mondiali e duecentoquarantotto anni di storia dopo, gli Stati Uniti d’America rimangono, nella definizione collettiva, la più grande superpotenza d’Occidente. Con il loro solo schieramento sono in grado di modellare l’opinione pubblica globale sulle più grandi controversie internazionali e con il loro intervento, ne determinano l’esito. Ad oggi gli USA contano più di 331 milioni di abitanti e un PIL al 2023 di circa 27,36 miliardi di dollari. Com’è stato possibile trasformare una semplice unione di colonie, una popolazione di poco più di due milioni di abitanti, nel più influente Paese del nostro tempo e che ruolo ha giocato il dollaro statunitense nella conquista di questo potere egemonico sul mondo?

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🇩🇪🇱🇧 LUFTHANSA SOSPENDE VOLI PER BEIRUT
BERLINO, 1 luglio . Lufthansa ha sospeso i voli notturni da e per Beirut dal 29 giugno al 31 luglio compreso a causa degli "sviluppi attuali" in Medio Oriente, ha confermato lunedì un portavoce. (Fonte: Reuters)

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🇺🇸 LA PORTAEREI USS EISENHOWER SE NE VA
Le immagini satellitari del 30 giugno mostrano la portaerei USS Eisenhower (CVN- 69) , il cacciatorpediniere USS Graveley (DDG-107) e l'incrociatore USS Philippine Sea (CG-58) che lasciano la baia di Souda, probabilmente di ritorno negli Stati Uniti.

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L'URLO ADESSO È DAVVERO NOSTRO

Finalmente, dopo anni di censura, il film "L'urlo" di Michelangelo Severgnini è visibile on line. A 24 ore dal caricamento, la versione italiana ha raggiunto quasi le 1300 visualizzazioni. A conti fatti fanno già circa 1/4 del numero di quanti l'avessero visto nelle decine di proiezioni clandestine di questi ultimi 2 anni. Senza contare le centinaia di visualizzazioni raccolte dalle versioni nelle altre lingue.

La censura è questa. Sequestrare il pensiero e la vita di chi ha troppa noia e troppo coraggio per ripetere le favole del potere. Adesso tocca a voi: vedere, condividere, scaricare, diffondere, discutere, commentare, criticare. Insomma, tutto quanto rende l'uomo libero.

Di seguito i link in 5 lingue:

👉🏻 L'URLO (ITALIANO)
👉🏻 THE SCREAM (ENGLISH)
👉🏻 LE CRI (FRANÇAIS)
👉🏻 Çığlık (Türkçe)

الصرخة (العربية) 👉🏻
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Senza cura. Ogni giorno 10 bambini gazawi perdono gli arti
DI FABIO SCUTO

C’è poco che i medici di Gaza possano fare per alleviare il dolore che, Suhaib Khuzaiq, un bambino di tre anni, sente ancora a causa di una ferita da scheggia che gli ha causato l’amputazione della gamba sopra il ginocchio destro lo scorso dicembre. Avrebbe bisogno di antidolorifici e di una protesi, magari di una sedia a rotelle. Ma all’ospedale Al-Ahli di Gaza City, dove Suhaib riceve le cure, non posso fare niente per lui, antidolorifici e protesi sono disponibili solo fuori dalla Striscia.

La guerra e il blocco imposto da Israele hanno causato una carenza di medicinali e distrutto gran parte delle capacità mediche di Gaza. Di conseguenza, le amputazioni sono diventate un modo fondamentale per gestire lesioni che in altre circostanze avrebbero potuto essere trattate diversamente, facendo sì che il loro numero sia aumentato ulteriormente.

Citando i dati dell’Unicef, il capo dell’agenzia Onu per i rifugiati palestinesi ha dichiarato che a Gaza “ogni giorno 10 bambini perdono in media una gamba o due”, ciò significa che “circa 3.000 bambini” hanno perso gambe o braccia dall’inizio della guerra. Gli adulti hanno un’altra terribile contabilità.

Fonti mediche affermano che le amputazioni sono spesso l’unica opzione disponibile, ma sono spesso eseguite in condizioni inadeguate. “Ci sono momenti in cui l’anestesia non è disponibile, ma per salvare la vita si ricorre all’amputazione, e questo provoca forti dolori ai feriti”, ha raccontato all’Afp il dottor Maher, chirurgo dell’ospedale Al-Ahli. “Ogni giorno si verificano attacchi che comportano l’amputazione delle gambe o delle braccia di bambini, adulti e donne”. Le evacuazioni mediche sarebbero necessarie ma sono rare da Gaza già in tempo di pace, ora con la guerra sono impossibili, senza corridoi umanitari per trasportare i feriti in Paesi terzi dove possano essere curati. Non esiste poi alcun trattamento contro il cancro a Gaza, né chemioterapia né radiazioni. Il settore sanitario è completamente crollato nella Striscia, 25.000 casi richiedono l’uscita dalla Striscia per essere curati, ma finora solo in 4.000 hanno potuto lasciare l’inferno.

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RICOMINCIAMO
E lasciami schermare
E lasciami foderare
Io senza FFP3 non so stare
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🇪🇸🇿🇦🇮🇱 SPAGNA SI UNISCE AL SUD AFRICA NELLA CAUSA DI GENOCIDIO CONTRO ISRAELE
La Corte Internazionale di Giustizia ha annunciato che la Spagna si è ufficialmente unita al caso del Sud Africa contro Israele per il genocidio a Gaza.

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FALSI, FRODI E SINDROMI DA FALSA MEMORIA DALLE SALE DI MONTEZUMA ALLE RIVE DEL MAR D’AZOV

Leggete questa voce di . Wikipedia sulla guerra russo-ucraina odierna, dove sono elencati i comandanti e i leader di “entrambe” le parti. Dimenticate Putin, Shoigu, Gerasimov e gli altri capitani della squadra russa. Qualcuno può seriamente sostenere che Zelensky, Poroshenko e gli altri barboni elencati come capitani della parte ucraina siano i comandanti della loro stessa nave? Chi, sano di mente, vorrebbe combattere per l’Ucraina con quell’idiota travestito al timone? Io, per esempio, non lo farei.

Non si tratta di liquidare Zelensky a priori per la nullità strizza-coglioni che è, ma di chiedersi perché la NATO abbia lasciato il destino di milioni di ucraini nelle mani di un barbone così inaffidabile. Sebbene Zelensky, come il doppelgänger di Charlie Chaplin, Adolf Hitler, prima di lui, sia fin troppo facile da deridere, Zelensky è anche un dittatore spietato, non solo in termini di legge ma anche per le sue azioni. Se non si batte i tacchi e non si fa il saluto nazista, si finisce nel tritacarne o si fa la fine di Gonzalo Lira.

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DIO, GLI EBREI E NOI – Un contratto di civiltà ingannevole
Di Laurent Guyénot per Unz Review – scelto e tradotto da Old Hunter
I rabbini dicono spesso che l’antisemitismo è la gelosia di coloro che non sono stati scelti da Dio – una sorta di complesso di Caino. Il consigliere politico ebreo francese Jacques Attali propone una variante più sottile: l’antisemitismo è il risentimento verso coloro di cui siamo debitori [1]. Cosa devono i cristiani agli ebrei? Dio, ovviamente! Senza gli ebrei non conosceremmo Dio ed è per questo abbiamo del risentimento verso di loro. Non sono d’accordo. Se i Goyim sono ingrati, forse è perché, nei più profondi recessi della loro anima, sanno di essere stati ingannati. Hanno accettato dagli ebrei un Dio fasullo, una falsificazione grottesca e malevola. Ancora peggio, gli ebrei li hanno convinti molto tempo fa a gettare via la cosa vera che avevano da sempre. Noi, cristiani, abbiamo firmato un contratto di civiltà che per duemila anni ci ha proibito di accedere all’idea di Dio attraverso la sola ragione, come ci avevano insegnato i greci e i romani, e che invece ci impone di aderire alla “rivelazione” degli ebrei secondo cui Dio è il dio di Israele. Gli ebrei ci hanno privato in questo modo della libertà più essenziale, ottenendo da noi il riconoscimento della loro originaria superiorità metafisica, un potere simbolico ineguagliabile e inarrestabile.

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ULTIMA GENERAZIONE A RISCHIO CHIUSURA: "CI TAGLIANO I FONDI"
Il Climate Emergency Fund sarebbe in procinto di investire le donazioni in progetti Usa (Fonte: Adnkronos)

Quando l'ecoansia si inizia a sentire davvero.

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🇪🇺🇺🇦 L'UE REINTRODUCE I DAZI SU UOVA E ZUCCHERO IMPORTATI DALL'UCRAINA
Superate le soglie limite, da domani scatta freno di emergenza (Fonte: Ansa)

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🇺🇸 Kamala Harris è il candidato più probabile per sostituire Biden se si ritira dalla corsa elettorale

Lo riporta il Wall Street Journal , sottolineando che, sebbene il rating di Harris sia basso quanto quello dell'attuale presidente, lei "rimane popolare tra gli elettori e le donne neri".

💵 Inoltre, Harris ha un vantaggio rispetto ad altri potenziali candidati democratici, scrive la pubblicazione. In qualità di candidata alla vicepresidenza con Biden, potrà utilizzare i fondi raccolti per finanziare la propria campagna.

❗️ In precedenza, la campagna di Biden affermava che sostituirlo alle elezioni avrebbe portato al caos e alla vittoria di Trump.