LA STORIA DI DUE VERTICI: IL G7 ELITARIO E GUERRAFONDAIO E I BRICS MULTIPOLARI E PACIFICATORI
Editoriale di Strategic-culture.su
Questo dovrebbe essere il momento della diplomazia per porre fine alla follia della guerra per procura della NATO in Ucraina. Ma i guerrafondai di Stati Uniti, UE, G7 e NATO non hanno scrupoli nel trasformare le inutili ostilità in un’apocalisse nucleare.
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GUERRA NUCLEARE IN VISTA? (prima parte) – gli attacchi ucraini in profondità e le mancate risposte della Russia
Di Aleks per Black Mountain Analysis
Recentemente si è parlato molto dell’escalation delle tensioni tra NATO e Russia. Per di più, c’è il timore che l’Occidente oltrepassi le linee rosse e di una potenziale risposta russa con armi nucleari tattiche. Ma queste minacce sono reali? E quanto sono probabili?
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Recentemente si è parlato molto dell’escalation delle tensioni tra NATO e Russia. Per di più, c’è il timore che l’Occidente oltrepassi le linee rosse e di una potenziale risposta russa con armi nucleari tattiche. Ma queste minacce sono reali? E quanto sono probabili?
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🇮🇱 ISRAELE - Parlando a N12, il telegiornale più visto in Israele, l'ex deputato del Likud Moshe Feiglin ha citato Hitler per giustificare il reinsediamento a Gaza: "Come disse Hitler, 'non posso vivere se rimane un ebreo', non possiamo vivere qui se anche un 'islamo-nazista' rimane a Gaza."
(via Etan Nechin, giornalista di The New York Times, Haaretz, Vice, Jacobin, Huffington Post. Video: Middle East Eye)
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Forwarded from Lettera da Mosca
“La Santa Sede non ha firmato la dichiarazione del vertice sull'Ucraina in Svizzera in conformità con il suo status di osservatore”. Comunicato del Servizio Stampa Vaticano.
🇮🇶🇯🇴🇨🇭 Secondo RIA Novosti, Iraq e Giordania hanno ritirato le loro firme dal comunicato congiunto dopo la conferenza sull'Ucraina in Svizzera.
Per il momento non ci sono conferme da fonti occidentali o arabe.
Confermato, invece, che il Vaticano non ha firmato la dichiarazione. Il segretario di Stato della Santa Sede, Pietro Parolin, ha detto nel suo intervento che "l'unico modo per raggiungere una pace stabile e giusta è il dialogo tra tutte le parti coinvolte". (Fonte: Religion Digital)
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Per il momento non ci sono conferme da fonti occidentali o arabe.
Confermato, invece, che il Vaticano non ha firmato la dichiarazione. Il segretario di Stato della Santa Sede, Pietro Parolin, ha detto nel suo intervento che "l'unico modo per raggiungere una pace stabile e giusta è il dialogo tra tutte le parti coinvolte". (Fonte: Religion Digital)
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Religión Digital
Parolin en la cumbre sobre Ucrania: "El único camino para una paz estable y justa es el diálogo entre las partes"
“En nombre del papa Francisco deseo confirmar su cercanía personal al martirizado pueblo ucraniano y su constante compromiso por la paz”, agregó el secretario de Estado vaticano, que pareticipó en la cumbre internacional sobre Ucrania que concluyó este domingo…
🇺🇳🇷🇺 GROSSI (AIEA): "IRREALISTICO VIETARE L'IMPORTAZIONE DI URANIO DALLA RUSSIA"
Il direttore generale dell'AIEA Rafael Grossi ha definito irrealistica la decisione delle autorità americane di vietare l'importazione di uranio dalla Federazione Russa. Ne parla il quotidiano Izvestia, citato anche dalla testata ucraina Nexta.
Secondo Grossi, le misure adottate da Washington non avranno ripercussioni immediate sul mercato mondiale dell'uranio. Le aziende russe sono largamente coinvolte nella struttura della catena internazionale di approvvigionamento dell'uranio e ciò non riguarda solo gli Stati Uniti, ma anche i paesi europei.
Grossi ha chiarito che in Europa esiste un gran numero di reattori nucleari ad acqua pressurizzata. Il loro lavoro dipende dalle forniture di combustibile russo, ha spiegato.
Grossi non esclude che Washington abbia deciso di vietare l'importazione di uranio russo per stimolare la produzione locale.
Tali misure rientrano nella sovranità degli Stati Uniti, ha aggiunto il direttore generale dell'AIEA. “Ma penso che queste misure siano state adottate con una serie di eccezioni e riserve. Ciò significa che loro (le autorità americane) comprendono che queste misure non sono realistiche nelle attuali condizioni di mercato", ha concluso.
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Il direttore generale dell'AIEA Rafael Grossi ha definito irrealistica la decisione delle autorità americane di vietare l'importazione di uranio dalla Federazione Russa. Ne parla il quotidiano Izvestia, citato anche dalla testata ucraina Nexta.
Secondo Grossi, le misure adottate da Washington non avranno ripercussioni immediate sul mercato mondiale dell'uranio. Le aziende russe sono largamente coinvolte nella struttura della catena internazionale di approvvigionamento dell'uranio e ciò non riguarda solo gli Stati Uniti, ma anche i paesi europei.
Grossi ha chiarito che in Europa esiste un gran numero di reattori nucleari ad acqua pressurizzata. Il loro lavoro dipende dalle forniture di combustibile russo, ha spiegato.
Grossi non esclude che Washington abbia deciso di vietare l'importazione di uranio russo per stimolare la produzione locale.
Tali misure rientrano nella sovranità degli Stati Uniti, ha aggiunto il direttore generale dell'AIEA. “Ma penso che queste misure siano state adottate con una serie di eccezioni e riserve. Ciò significa che loro (le autorità americane) comprendono che queste misure non sono realistiche nelle attuali condizioni di mercato", ha concluso.
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