Forwarded from Giuseppe Masala Chili 🌶
🇸🇰 Il primo ministro slovacco Fico, nel suo discorso alla nazione, ha affermato che non esiste più libertà di opinione nell'Unione europea, poiché l'unica opinione ufficiale è una guerra in Ucraina per indebolire la Russia.
Ha anche accusato le precedenti autorità della Slovacchia di aver saccheggiato le scorte di armi del paese.
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🇺🇸 BANNON: "Tutto quello che sta succedendo, sta succedendo per un unico motivo: distruggere il movimento MAGA, distruggere i conservatori di base, distruggere il presidente Trump. Non solo stiamo vincendo, ma prevarremo. Non c'è prigione o carcere costruito che possa zittirmi."
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VIAGGIO NELL’IRAN DI KHAMENEI: CIÒ CHE I NOSTRI MEDIA NON DICONO
Teheran – Un fiume impetuoso di persone va riempiendo il mausoleo dedicato all’Ayatollah Rouhollah Mousavi Khomeini. Il 3 giugno ricorre l’anniversario della morte e a breve parlerà il suo successore: Seyyed Ali Khamenei. In quella che l’Ovest definisce una spietata dittatura, poliziotti e guardie disarmate vigilano la gigantesca struttura dove affluisce popolo da tutta la nazione.
Era il 1989 e Khomeini lasciava il suo esempio terreno ed il compimento di una rivoluzione politica e spirituale che continua ancora oggi, dopo ben 35 anni: il 6 giugno 1989, oltre 10 milioni di persone si riversarono in strada per dargli l’ultimo saluto.
L’articolo completo su Come Don Chisciotte
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Teheran – Un fiume impetuoso di persone va riempiendo il mausoleo dedicato all’Ayatollah Rouhollah Mousavi Khomeini. Il 3 giugno ricorre l’anniversario della morte e a breve parlerà il suo successore: Seyyed Ali Khamenei. In quella che l’Ovest definisce una spietata dittatura, poliziotti e guardie disarmate vigilano la gigantesca struttura dove affluisce popolo da tutta la nazione.
Era il 1989 e Khomeini lasciava il suo esempio terreno ed il compimento di una rivoluzione politica e spirituale che continua ancora oggi, dopo ben 35 anni: il 6 giugno 1989, oltre 10 milioni di persone si riversarono in strada per dargli l’ultimo saluto.
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Come Don Chisciotte
Viaggio nell’Iran di Khamenei: ciò che i nostri media non dicono - Come Don Chisciotte
Di Jacopo Brogi Teheran – Un fiume impetuoso di persone va riempiendo il mausoleo dedicato all’Ayatollah Rouhollah Mousavi Khomeini. Il 3 giugno ricorre l’anniversario della morte e a breve parlerà il suo successore: Seyyed Ali Khamenei. In quella che…
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🇮🇱 - Benny Gantz dovrebbe annunciare a breve le sue dimissioni dal governo di coalizione israeliano.
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🇮🇱 ISRAELE. BEN GVIR ILLUSTRA LA SUA "SOLUZIONE FINALE"
Il ministro della sicurezza nazionale israeliano Itamar Ben Gvir ha svelato la sua "soluzione finale" al problema di Gaza: sostenere l’occupazione israeliana, incrementare gli insediamenti ebraici e incoraggiare la “migrazione volontaria” dei palestinesi.
Non ci pare di aver sentito parlare di ostaggi. Chissà, magari era di fretta. Ci è parso invece che voglia Gaza e voglia espellere i palestinesi da lì.
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Il ministro della sicurezza nazionale israeliano Itamar Ben Gvir ha svelato la sua "soluzione finale" al problema di Gaza: sostenere l’occupazione israeliana, incrementare gli insediamenti ebraici e incoraggiare la “migrazione volontaria” dei palestinesi.
Non ci pare di aver sentito parlare di ostaggi. Chissà, magari era di fretta. Ci è parso invece che voglia Gaza e voglia espellere i palestinesi da lì.
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🇺🇳🇮🇱 GUTERRES ANNUNCIA CHE INCLUDERÀ ISRAELE NELLA LISTA NERA DELL'ONU
Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha annunciato ieri sera alle autorità di sicurezza di aver deciso di inserire Israele nella lista nera delle Nazioni Unite, un elenco di paesi che danneggiano i bambini nelle zone di conflitto.
Il Segretario generale dell'ONU ha annunciato la sua decisione in una conversazione telefonica con un alto funzionario dell'IDF, aggiungendo che la sua firma definitiva sarà apposta entro la prossima settimana.
Israele si prepara ad annunciarlo nei prossimi giorni, temendo che la decisione incida direttamente sulla fornitura di assistenza militare a Israele da parte dei paesi.
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Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha annunciato ieri sera alle autorità di sicurezza di aver deciso di inserire Israele nella lista nera delle Nazioni Unite, un elenco di paesi che danneggiano i bambini nelle zone di conflitto.
Il Segretario generale dell'ONU ha annunciato la sua decisione in una conversazione telefonica con un alto funzionario dell'IDF, aggiungendo che la sua firma definitiva sarà apposta entro la prossima settimana.
Israele si prepara ad annunciarlo nei prossimi giorni, temendo che la decisione incida direttamente sulla fornitura di assistenza militare a Israele da parte dei paesi.
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🇷🇺⚓️🇨🇺 CUBA. MINISTRO DEGLI ESTERI CONFERMA ARRIVO DI TRE NAVI E UN SOTTOMARINO RUSSI
di Lukyluke31
Il Ministero degli Esteri cubano ha confermato l’arrivo di un distaccamento di 3 navi da guerra e un sottomarino nucleare russo nel Paese
La visita ufficiale al porto de L’Avana è prevista tra il 12 e il 17 giugno.
Comunicato del Ministero degli Esteri cubano: "La visita rispecchia le storiche relazioni di amicizia tra Cuba e la Federazione Russa e si attiene rigorosamente ai regolamenti internazionali. Nessuna delle navi è un vettore di armi nucleari, pertanto il loro scalo nel nostro Paese non rappresenta una minaccia per la regione". (Fonte: Ministero degli Esteri di Cuba)
Il 17 maggio, un distaccamento di navi della Flotta del Nord, guidato dalla fregata "Admiral Gorshkov", era partito per un viaggio in mare a lunga distanza. Con la “Admiral Gorshkov” erano salpati:
- rimorchiatore di salvataggio “Nikolay Chiker”
- petroliera "Akademik Pashin”
- sottomarino a propulsione nucleare “Kazan”
Cuba dista solo 90 miglia dagli Stati Uniti. Interessante notare che portata dei missili russi 3M22 Zircon (Tsirkon) è di 1.500 km, quella del 3M14 è di 2.500 km.
Durante il viaggio, la “Admiral Gorshkov”, la nave leader dell'ultima generazione di fregate della Marina Russa, aveva effettuato un’esercitazione simulata di lancio di missili ipersonici Zirkon nell'Atlantico.
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di Lukyluke31
Il Ministero degli Esteri cubano ha confermato l’arrivo di un distaccamento di 3 navi da guerra e un sottomarino nucleare russo nel Paese
La visita ufficiale al porto de L’Avana è prevista tra il 12 e il 17 giugno.
Comunicato del Ministero degli Esteri cubano: "La visita rispecchia le storiche relazioni di amicizia tra Cuba e la Federazione Russa e si attiene rigorosamente ai regolamenti internazionali. Nessuna delle navi è un vettore di armi nucleari, pertanto il loro scalo nel nostro Paese non rappresenta una minaccia per la regione". (Fonte: Ministero degli Esteri di Cuba)
Il 17 maggio, un distaccamento di navi della Flotta del Nord, guidato dalla fregata "Admiral Gorshkov", era partito per un viaggio in mare a lunga distanza. Con la “Admiral Gorshkov” erano salpati:
- rimorchiatore di salvataggio “Nikolay Chiker”
- petroliera "Akademik Pashin”
- sottomarino a propulsione nucleare “Kazan”
Cuba dista solo 90 miglia dagli Stati Uniti. Interessante notare che portata dei missili russi 3M22 Zircon (Tsirkon) è di 1.500 km, quella del 3M14 è di 2.500 km.
Durante il viaggio, la “Admiral Gorshkov”, la nave leader dell'ultima generazione di fregate della Marina Russa, aveva effettuato un’esercitazione simulata di lancio di missili ipersonici Zirkon nell'Atlantico.
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🇺🇦 UCRAINA ATTACCA LUGANSK
L'esercito ucraino ha attaccato Lugansk. Al momento si parla di almeno 20 feriti tra cui un bambino di 8 anni. Una palazzina di cinque piani è crollata dopo uno degli impatti.
Secondo le autorità locali, l'attacco sarebbe stato eseguito con sei missili ATACMS americani.
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L'esercito ucraino ha attaccato Lugansk. Al momento si parla di almeno 20 feriti tra cui un bambino di 8 anni. Una palazzina di cinque piani è crollata dopo uno degli impatti.
Secondo le autorità locali, l'attacco sarebbe stato eseguito con sei missili ATACMS americani.
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🔴 TEL AVIV PREPARA UNA MOSSETTA?
⭕️ Un funzionario americano dice che l'IDF sta prendendo in considerazione raid transfrontalieri limitati nel sud del Libano. Secondo quanto riferito, i raid mireranno a stabilire il controllo sulle strade che portano fuori Bint Jbeil, Aytaroun e altri centri libanesi, al fine di ostacolare l'accesso diretto di Hezbollah al confine, riducendo la quantità di lanci di ATGM sugli insediamenti israeliani settentrionali. Il funzionario ci dice che Israele potrebbe utilizzare paracadutisti, con il supporto aggiuntivo della Brigata Golani.
⭕️ Che l'IDF possa "stabilire il controllo" su alcune strade all'interno dei confini libanesi, mi sembra francamente fantasioso, a dir poco. Non resisterebbero 24 ore. Più credibile che l'ipotesi (se fosse vero quanto riferito) sia di effettuare dei lanci di paracadutisti su alcune aree chiave, distruggere alcuni nodi stradali, e quindi fare intervenire la Golani per recuperare i parà.
Un piano del genere, comunque, avrebbe degli enormi limiti, e non minori rischi.
Innanzitutto i paracadutisti dovrebbero essere portati sul posto probabilmente con elicotteri, perché il lancio da aerei in quota sarebbe troppo pericoloso, esponendoli al fuoco nemico mentre sono in discesa. Questo comporta che, sia in fase di avvicinamento, che in quella di rientro, gli elicotteri sarebbero esposti al fuoco da terra. La probabilità che ne vengano abbattuti alcuni è elevata.
Anche se - presumibilmente - l'aviazione israeliana provvedesse preventivamente a battere l'area, è noto che Hezbollah ha una rete di tunnel e bunker sotterranei lungo il confine, quindi difficilmente gli uomini dell'IDF si troverebbero ad agire in tranquillità.
Anche se parliamo di un'area limitata (i due centri indicati distano un paio di chilometri l'uno dall'altro, ed altrettanto circa dal confine), sarebbe richiesto un numero abbastanza consistente di soldati, sufficiente per questo genere di operazione (attacco, neutralizzazione del nemico, copertura dei sabotatori, ritirata). Un attacco notturno potrebbe ridurre le perdite, ma sempre relativamente. Ovviamente, data la scarsa distanza dal confine, non ci sarebbero grosse difficoltà, per la Golani, nell'effettuare una penetrazione veloce e recuperare i paracadutisti - anche se l'area, soprattutto dal lato israeliano, è un po' accidentata.
In ogni caso, l'IDF dovrebbe concentrare truppe e mezzi in un'area di tiro coperta da Hezbollah.
⭕️ Quand'anche l'operazione andasse a buon fine - tratti di strada distrutti, poche perdite di uomini e mezzi - il risultato sarebbe scarsamente significativo. Hezbollah non usa carri armati o altri mezzi pesanti, che richiedono di essere portati con altri mezzi, a ridosso dell'area operativa. Le armi con cui colpisce quotidianamente Israele possono essere agevolmente spostate con un normale fuoristrada. Non si vede quindi il vantaggio di un tal genere di operazione; anche sul piano simbolico, o di deterrenza, avrebbe scarso impatto. In compenso farebbe comunque salire la tensione, perché sarebbe una violazione del confine libanese (per quanto ciò possa relativamente significare), e sicuramente attiverebbe una reazione adeguata della milizia sciita.
Quindi, siamo sicuri che avrebbe un senso, militarmente parlando?
Se Israele pensa di poter risolvere il problema con mezze misure, senza assumersi l'onere ed il rischio di una operazione più vasta e complessa, si sta preparando ad impantanarsi anche qui.
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⭕️ Che l'IDF possa "stabilire il controllo" su alcune strade all'interno dei confini libanesi, mi sembra francamente fantasioso, a dir poco. Non resisterebbero 24 ore. Più credibile che l'ipotesi (se fosse vero quanto riferito) sia di effettuare dei lanci di paracadutisti su alcune aree chiave, distruggere alcuni nodi stradali, e quindi fare intervenire la Golani per recuperare i parà.
Un piano del genere, comunque, avrebbe degli enormi limiti, e non minori rischi.
Innanzitutto i paracadutisti dovrebbero essere portati sul posto probabilmente con elicotteri, perché il lancio da aerei in quota sarebbe troppo pericoloso, esponendoli al fuoco nemico mentre sono in discesa. Questo comporta che, sia in fase di avvicinamento, che in quella di rientro, gli elicotteri sarebbero esposti al fuoco da terra. La probabilità che ne vengano abbattuti alcuni è elevata.
Anche se - presumibilmente - l'aviazione israeliana provvedesse preventivamente a battere l'area, è noto che Hezbollah ha una rete di tunnel e bunker sotterranei lungo il confine, quindi difficilmente gli uomini dell'IDF si troverebbero ad agire in tranquillità.
Anche se parliamo di un'area limitata (i due centri indicati distano un paio di chilometri l'uno dall'altro, ed altrettanto circa dal confine), sarebbe richiesto un numero abbastanza consistente di soldati, sufficiente per questo genere di operazione (attacco, neutralizzazione del nemico, copertura dei sabotatori, ritirata). Un attacco notturno potrebbe ridurre le perdite, ma sempre relativamente. Ovviamente, data la scarsa distanza dal confine, non ci sarebbero grosse difficoltà, per la Golani, nell'effettuare una penetrazione veloce e recuperare i paracadutisti - anche se l'area, soprattutto dal lato israeliano, è un po' accidentata.
In ogni caso, l'IDF dovrebbe concentrare truppe e mezzi in un'area di tiro coperta da Hezbollah.
⭕️ Quand'anche l'operazione andasse a buon fine - tratti di strada distrutti, poche perdite di uomini e mezzi - il risultato sarebbe scarsamente significativo. Hezbollah non usa carri armati o altri mezzi pesanti, che richiedono di essere portati con altri mezzi, a ridosso dell'area operativa. Le armi con cui colpisce quotidianamente Israele possono essere agevolmente spostate con un normale fuoristrada. Non si vede quindi il vantaggio di un tal genere di operazione; anche sul piano simbolico, o di deterrenza, avrebbe scarso impatto. In compenso farebbe comunque salire la tensione, perché sarebbe una violazione del confine libanese (per quanto ciò possa relativamente significare), e sicuramente attiverebbe una reazione adeguata della milizia sciita.
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www.giubberossenews.it
Per contattare la redazione: redazione.gr@proton.me
Resistere è un buon investimento.
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🇪🇭🇮🇱 GAZA - L'esercito israeliano ha annunciato di aver catturato completamente il corridoio di Filadelfia e di aver quindi isolato completamente la Striscia di Gaza.
Pertanto, tutti gli ingressi a Gaza sono stati completamente presi sotto controllo dall'IDF.
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