🔴 SULLA MORTE DI RAISI E AMIR-ABDOLLAHIAN
Alla fine, come era prevedibile, la morte del presidente iraniano e del ministro degli esteri è stata confermata dal ritrovamento dei corpi. Al di là ovviamente del lutto che ha colpito la nazione iraniana, possiamo fare alcune considerazioni preliminari (in attesa di capire se, come è perfettamente possibile, si è trattato di un incidente, o di un sabotaggio).
Due sono le cose che sembrano rilevanti, e che vale la pena sottolineare.
⭕️ La prima è che Raisi, un esponente dell'ala conservatrice iraniana, ha sicuramente contribuito a ben collocare internazionalmente il paese (BRICS, SCO, pace con l'Arabia Saudita, ottimi rapporti con Russia e Cina...), così come nel dare sostegno all'Asse della Resistenza - che del resto fu creato dal generale Suleimani. Ma la sua popolarità interna non era altissima, perché sul piano economico i vantaggi del posizionamento internazionale non si sono ancora pienamente manifestati, mentre si avverte ancora il peso di decenni di sanzioni occidentali.
⭕️ La seconda è che - anche se in occidente prevale da tempo la tendenza alla personalizzazione/semplificazione della politica - Raisi non era "un uomo solo al comando". Il sistema politico iraniano è più complesso ed articolato, rispetto a quelli cui siamo abituati in occidente, ed in ogni caso la morte di Raisi non determina alcun significativo vuoto di potere, né tantomeno rischia di cambiare radicalmente la politica estera iraniana. Anche perché vi sono forze potentissime (in primis la Guida Suprema Khamanei e l'IRGC) che non lo consentirebbero. Quando Trump diede il via libera all'eliminazione del generale Suleimani, per fare un favore agli amici israeliani, ciò non ha determinato alcuna deflessione nella politica antimperialista perseguita dall'Iran.
🟢 Una ulteriore considerazione. Ovviamente ancora non sappiamo se si sia trattato di un incidente - cosa possibilissima - o di altro. Questo verrà stabilito dall'esame dei resti dell'elicottero. È comunque assai improbabile che vengano formulate accuse contro Israele e/o gli Stati Uniti. E ciò a prescindere dall'esito dei rilievi sull'incidente. Innanzi tutto, perché adesso si apre una fase transitoria (le elezioni si devono tenere entro 50 giorni), durante la quale l'organigramma del potere è - appunto .- parzialmente 'a tempo determinato', ed è quindi difficile che il paese (che sarà concentrato sul lutto e sul processo elettorale) vada in cerca di casus belli. E questo in ogni caso, ovvero anche se dovessero emergere sospetti di sabotaggio; verranno tenuti segreti, e la risposta sarà rinviata ad altra data. Vale infatti il criterio della "pazienza strategica", per cui si preferisce non dare adito alle provocazioni del nemico, preferendo rispondere in modo obliquo. Ciò è vero tanto più adesso, che il governo israeliano è in grande difficoltà - interna ed internazionale, politica e militare.
Se dovessero emergere responsabilità 'nemiche' nell'incidente, la risposta sarà asimmetrica, ed arriverà tra qualche mese.
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⭕️ La prima è che Raisi, un esponente dell'ala conservatrice iraniana, ha sicuramente contribuito a ben collocare internazionalmente il paese (BRICS, SCO, pace con l'Arabia Saudita, ottimi rapporti con Russia e Cina...), così come nel dare sostegno all'Asse della Resistenza - che del resto fu creato dal generale Suleimani. Ma la sua popolarità interna non era altissima, perché sul piano economico i vantaggi del posizionamento internazionale non si sono ancora pienamente manifestati, mentre si avverte ancora il peso di decenni di sanzioni occidentali.
⭕️ La seconda è che - anche se in occidente prevale da tempo la tendenza alla personalizzazione/semplificazione della politica - Raisi non era "un uomo solo al comando". Il sistema politico iraniano è più complesso ed articolato, rispetto a quelli cui siamo abituati in occidente, ed in ogni caso la morte di Raisi non determina alcun significativo vuoto di potere, né tantomeno rischia di cambiare radicalmente la politica estera iraniana. Anche perché vi sono forze potentissime (in primis la Guida Suprema Khamanei e l'IRGC) che non lo consentirebbero. Quando Trump diede il via libera all'eliminazione del generale Suleimani, per fare un favore agli amici israeliani, ciò non ha determinato alcuna deflessione nella politica antimperialista perseguita dall'Iran.
🟢 Una ulteriore considerazione. Ovviamente ancora non sappiamo se si sia trattato di un incidente - cosa possibilissima - o di altro. Questo verrà stabilito dall'esame dei resti dell'elicottero. È comunque assai improbabile che vengano formulate accuse contro Israele e/o gli Stati Uniti. E ciò a prescindere dall'esito dei rilievi sull'incidente. Innanzi tutto, perché adesso si apre una fase transitoria (le elezioni si devono tenere entro 50 giorni), durante la quale l'organigramma del potere è - appunto .- parzialmente 'a tempo determinato', ed è quindi difficile che il paese (che sarà concentrato sul lutto e sul processo elettorale) vada in cerca di casus belli. E questo in ogni caso, ovvero anche se dovessero emergere sospetti di sabotaggio; verranno tenuti segreti, e la risposta sarà rinviata ad altra data. Vale infatti il criterio della "pazienza strategica", per cui si preferisce non dare adito alle provocazioni del nemico, preferendo rispondere in modo obliquo. Ciò è vero tanto più adesso, che il governo israeliano è in grande difficoltà - interna ed internazionale, politica e militare.
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Resistere è un buon investimento.
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STASERA ALLE ORE 18, CI SARÀ LA PRESENTAZIONE DEI DUE LIBRI:
“La questione di Taiwan e la riunificazione pacifica della Cina“, scritto Marco Costa, Andrea Turi e Stefano Vernole, membri del Centro Studi Eurasia e Mediterraneo (CeSE-M).
“Taiwan. L’isola nello scacchiere asiatico e mondiale“, scritto da Giacomo Gabellini.
Oltre agli autori, sarà presente l’ambasciatore Alberto Bradanini
La presentazione si svolgerà in diretta sul canale Youtube “Il Veritiero” ed sarà possibile seguirla QUI
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Osservatorio libri - Questione Taiwan
Prima puntata di una nuova rubrica di presentazione di libri e pubblicazioni sui temi trattati nel nostro canale. In questa puntata presentiamo 'La questione di Taiwan e la riunificazione pacifica della Cina' (M. Costa - A. Turi - S. Vernole, Anteo Edizioni)…
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Grazie al pronunciamento odierno dell'Alta Corte di Londra, Julian Assange avrà ora la possibilità di contestare la decisione di estradizione negli Stati Uniti.
Edward Fitzgerald KC, rappresentante di Assange, ha criticato le assicurazioni fornite dall'amministrazione americana di Joe Biden in udienza. Ha affermato: "Sulla base del principio della separazione dei poteri, il tribunale statunitense può e applicherà la legge statunitense, indipendentemente dalle dichiarazioni o dalle azioni dell'esecutivo".
Tuttavia, James Lewis KC, rappresentante del governo degli Stati Uniti, ha affermato che "il potere giudiziario degli Stati Uniti prenderà debitamente in considerazione questa solenne assicurazione data dal suo governo nel contesto delle relazioni internazionali".
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Edward Fitzgerald KC, rappresentante di Assange, ha criticato le assicurazioni fornite dall'amministrazione americana di Joe Biden in udienza. Ha affermato: "Sulla base del principio della separazione dei poteri, il tribunale statunitense può e applicherà la legge statunitense, indipendentemente dalle dichiarazioni o dalle azioni dell'esecutivo".
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PUTIN REIMPOSTA LA BUSSOLA SULLA VIA DA SEGUIRE
di Redazione
Per la storica occasione presso la sacra Sala di Sant’Andrea del Gran Palazzo del Cremlino a Mosca, mentre la Russia è pronta a un tumultuoso momento di scultura e modellatura del suo incontro col destino, il presidente Vladimir Putin ha tenuto un discorso straordinariamente breve alla cerimonia inaugurale tenutasi il 7 maggio. Considerando l’intensità del completamento dei due decenni di potere di Putin e l’inizio di un suo nuovo mandato di sei anni al Cremlino fino al 2030. È stata una carriera politica davvero straordinaria quella di un uomo della storia che ha coreografato sia la rinascita e il rinnovamento del suo paese che il ritorno della Russia al centro della scena politica mondiale. In verità, c’è grande attesa che il prossimo mandato di Putin di sei anni coincida con la creazione dell’ordine mondiale del 21° secolo.
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Per la storica occasione presso la sacra Sala di Sant’Andrea del Gran Palazzo del Cremlino a Mosca, mentre la Russia è pronta a un tumultuoso momento di scultura e modellatura del suo incontro col destino, il presidente Vladimir Putin ha tenuto un discorso straordinariamente breve alla cerimonia inaugurale tenutasi il 7 maggio. Considerando l’intensità del completamento dei due decenni di potere di Putin e l’inizio di un suo nuovo mandato di sei anni al Cremlino fino al 2030. È stata una carriera politica davvero straordinaria quella di un uomo della storia che ha coreografato sia la rinascita e il rinnovamento del suo paese che il ritorno della Russia al centro della scena politica mondiale. In verità, c’è grande attesa che il prossimo mandato di Putin di sei anni coincida con la creazione dell’ordine mondiale del 21° secolo.
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La società Neuralink di Elon Musk ha ricevuto il permesso dal Dipartimento della Salute degli Stati Uniti per impiantare un chip nel cervello di un secondo paziente, scrive il Wall Street Journal.
In precedenza, Musk aveva annunciato la ricerca di un secondo candidato per ricevere l'impianto.
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È ONLINE IL VIDEO DELL’INIZIATIVA
https://youtube.com/live/-cU6Aei4f7I?si=iNbC59EaugtB9sjP
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Osservatorio libri - Questione Taiwan
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🇺🇸🇨🇳 WSJ: “GLI USA SOSPETTANO CHE LA CINA STIA SPIANDO ATTRAVERSO I CAVI INTERNET SOTTOMARINI"
Il Dipartimento di Stato ritiene che l'azienda cinese SB Submarine Systems 1, che installa e ripara cavi sottomarini, stia deliberatamente nascondendo l'ubicazione delle sue navi coinvolte in operazioni segrete, afferma il Wall Street Journal.
Secondo quanto riferito, i funzionari statunitensi temono che la sicurezza dei dati commerciali e militari possa essere a rischio. (Fonte: Wall Street Journal)
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Il Dipartimento di Stato ritiene che l'azienda cinese SB Submarine Systems 1, che installa e ripara cavi sottomarini, stia deliberatamente nascondendo l'ubicazione delle sue navi coinvolte in operazioni segrete, afferma il Wall Street Journal.
Secondo quanto riferito, i funzionari statunitensi temono che la sicurezza dei dati commerciali e militari possa essere a rischio. (Fonte: Wall Street Journal)
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WSJ
Exclusive | U.S. Fears Undersea Cables Are Vulnerable to Espionage From Chinese Repair Ships
U.S. officials are warning telecommunications companies that undersea cables that ferry internet traffic across the Pacific Ocean could be vulnerable to tampering by Chinese repair ships.
IL PRESIDENTE EBRAHIM RAISI CHE “GLI IRANIANI CHIAMANO MARTIRE…”
di Maria Morigi
Questa espressione viene ripresa oggi dai media e denota che l’informazione ufficiale prende le distanze dall’ evento che ha colpito la Repubblica islamica dell’Iran. Nelle parole “chiamano Martire” sta un implicito giudizio di condanna ed estraneità. Si sottolineano i recenti accordi dell’Iran con Cina e Russia, la partecipazione dell’Iran ai BRICS, l’attacco notturno del 13-14 aprile ad Israele, senza contare i racconti sulle repressioni di diritti civili e velo. Insomma dopo sanzioni ventennali inflitte all’Iran, ancora lo si diffama, buttando là una sferzata di moralismo laico sulla questione del Martirio e infangando una delle ideologie più sacre del Paese sciita che rappresenta un forte legame identitario.
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di Maria Morigi
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🇨🇳🇺🇸 LA CINA HA ACCUSATO GLI STATI UNITI DI PROLUNGARE I COMBATTIMENTI IN UCRAINA
In una riunione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite sulla fornitura di armi all’Ucraina, il Rappresentante Permanente della Repubblica Popolare Cinese ha chiesto che gli sforzi diplomatici siano diretti verso un cessate il fuoco. Ha sottolineato che la Cina non è parte del conflitto, a differenza degli Stati Uniti.
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In una riunione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite sulla fornitura di armi all’Ucraina, il Rappresentante Permanente della Repubblica Popolare Cinese ha chiesto che gli sforzi diplomatici siano diretti verso un cessate il fuoco. Ha sottolineato che la Cina non è parte del conflitto, a differenza degli Stati Uniti.
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🇮🇹 TERREMOTO A NAPOLI, TRE SCOSSE LA PIÙ FORTE È 4.4: PANICO IN CITTÀ
Scosse da incubo, panico tra Napoli e Pozzuoli. Giù calcinacci e gente in strada, pronta a trascorrere la notte in auto. Torna la paura nei Campi Flegrei con i sismografi dell'Osservatorio Vesuviano che hanno registrato alle 19,51 una prima, forte scossa avvertita a Pozzuoli e anche in alcuni quartieri di Napoli. Il sisma è stato di magnitudo 3.5 con epicentro tra la zona della Solfatara e gli Astroni ad una profondità di 2,8 chilometri. C'è stata, poi, una sequenza di altre quattro scosse in sei minuti. E, dopo quella delle 19.51, di magnitudo 3,5, non è finita qui. (Fonte: Il Mattino)
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Scosse da incubo, panico tra Napoli e Pozzuoli. Giù calcinacci e gente in strada, pronta a trascorrere la notte in auto. Torna la paura nei Campi Flegrei con i sismografi dell'Osservatorio Vesuviano che hanno registrato alle 19,51 una prima, forte scossa avvertita a Pozzuoli e anche in alcuni quartieri di Napoli. Il sisma è stato di magnitudo 3.5 con epicentro tra la zona della Solfatara e gli Astroni ad una profondità di 2,8 chilometri. C'è stata, poi, una sequenza di altre quattro scosse in sei minuti. E, dopo quella delle 19.51, di magnitudo 3,5, non è finita qui. (Fonte: Il Mattino)
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Terremoto a Napoli, tre scosse la più forte è 4.4: panico in città
Scosse da incubo, panico tra Napoli e Pozzuoli. Giù calcinacci e gente in strada, pronta a trascorrere la notte in auto. Torna la paura nei Campi Flegrei con i sismografi dell'Osservatorio...