🇺🇸 AXIOS: TRUMP POTREBBE SCEGLIERE NIKKI HALEY COME VICE
Nikki Haley è sotto attiva considerazione da parte della campagna di Donald Trump per correre come vice nella corsa alla presidenza, hanno detto ad Axios due persone che hanno familiarità con la dinamica.
Il rapporto tra i due rivali del Partito Repubblicano rimane freddo, ma Trump potrebbe scegliere la Haley se si convincesse che potrebbe aiutarlo a vincere la presidenza, evitare una potenziale condanna al carcere e coprire decine di milioni di spese legali in caso di sconfitta.
Repubblicani vicini a entrambe le campagne credono che sia nell'interesse reciproco di Haley e Trump riconciliarsi, nonostante la loro aspra lotta nelle primarie del GOP e le loro opinioni divergenti su alcune grandi questioni.
Trump si sta affrettando a compensare uno svantaggio nella raccolta fondi contro il presidente Biden e a pagare le spese legali. Haley, nel frattempo, ha profondi legami con i donatori che sono diffidenti nei confronti dell'ex presidente.
Fonte: Axios

Indiscrezione, quindi da prendere con le molle. Se, tuttavia, venisse confermata, sarebbe un'ulteriore passo di avvicinamento da parte di Trump nella direzione di quei poteri forti che ha sempre detto, almeno a parole, di voler combattere. Questo dopo l'assenso all'approvazione del pacchetto da 95 miliardi di aiuti a Ucraina, Israele e Taiwan ad aprile.

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🇺🇸 HALEY VICE? TRUMP SMENTISCE

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STRISCIA DI GAZA. SENZA COMMENTI

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🇺🇦 UCRAINA. RUSSIA ATTACCA INFRASTRUTTURA ALLA PERIFERIA DI SUMY. UNA VITTIMA
Le forze russe hanno lanciato un attacco missilistico contro infrastrutture alla periferia di Sumy sabato pomeriggio, uccidendo una donna. "Oggi, l'11 maggio, il nemico ha lanciato un attacco missilistico contro le infrastrutture della periferia del centro dell'oblast. Tutti i servizi competenti stanno lavorando sulla scena. Le conseguenze dell'attacco nemico sono in fase di determinazione", ha detto l'amministrazione militare dell'oblast di Sumy. La vittima sarebbe una donna di circa 36 anni.
Fonte: Ukrainska Pravda

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🇮🇱🇱🇧 HEZBOLLAH ATTACCA BASE MILITARE IOF A BEIT HILLEL
Fonti libanesi sostengono che Hezbollah ha attaccato la base militare dell'esercito israeliano di Beit Hillel, nel nord della Galilea, e la nuova piattaforma Iron Dome, distruggendo parzialmente la batteria di difesa aerea.
Varie fonti israeliane, tra cui Haaretz e Jerusalem Post, hanno confermato l'attacco in prossimità di Beit Hillel, senza tuttavia confermare se la base militare sia stata o meno colpita.
A quanto pare, l'attacco sarebbe stato eseguito con droni kamikaze.

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Un divertente video che mette a confronto l'auto “a pile” e il “naftone” (Land Rover 1990) su un viaggio dalla Liguria alla Croazia. Ne emerge un quadro piuttosto drammatico per i fautori dell'auto elettrica.

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🇮🇱🇷🇺 EDEN GOLAN METTE A NUDO L'IRREVERSIBILE FOLLIA DELL'OCCIDENTE
Contestata nelle piazze, oltre che durante la sua esibizione alla Malmoe Arena, in quanto rappresentante di Israele da chi sostiene la causa palestinese, ora Eden Golan è entrata pure nelle liste di proscrizione di Myrotvorets come nemica dell'Ucraina. La Golan, infatti, è nata in Israele nel 2003 da genitori ebrei immigrati dall’ex Unione Sovietica, ma è cresciuta a Mosca, dove la famiglia si era trasferita per il lavoro del padre, e qui ha iniziato a muovere i primi passi nel mondo della musica. In particolare, le viene contestata la partecipazione al concorso per bambini "New Wave" svoltosi in Crimea nel 2016 (all'epoca già sotto controllo russo) e due anni alla "Voice of the Country" russa. Eden Golan è ora accusata di "attraversare deliberatamente il confine dell'Ucraina con l'obiettivo di penetrare nei territori occupati dalla Russia".

Inclusione, difesa delle minoranze, rispetto dei diritti umani. Da decenni ci riempiamo la bocca con questi slogan per autoconvincerci che viviamo nella civiltà più evoluta mai esistita sulla terra e giustificare così il nostro diritto a insegnare agli altri come si vive, se necessario ricorrendo alle bombe. Noi siamo "la fine della storia", il punto culminante del progresso della civiltà, il punto d'arrivo necessario e inevitabile che ogni altro popolo presto o tardi raggiungerà. Noi il Rinascimento, gli altri il Medioevo. E, grazie a questa nostra incrollabile convinzione di rappresentare il Bene sempre e comunque, ci sentiamo in diritto di contestare una ragazza di poco più di 20 anni, che ha l'unica colpa di essere nata in Israele e di aver partecipato a un concorso canoro in Crimea quando ne aveva 13. Allo stesso modo, da più di due anni stiamo ostracizzando artisti, cantanti lirici, direttori d'orchestra, atleti, persino scrittori e musicisti del passato, per il semplice fatto di essere russi. Decidiamo noi, più o meno arbitrariamente, chi può partecipare alle competizioni e chi no sulla base di quanto il suo paese di appartenenza ci sta simpatico in un determinato momento storico. Poi si scopre che la biografia è molto spesso meno lineare di quanto si immagini: i fili si intrecciano, le contraddizioni si accavallano. La realtà è più complessa dei tribunali dei talk show. E allora da che parte la mettiamo la Golan? Dalla parte dei buoni o dalla parte dei cattivi? E Ciajkovskij?

Siamo palesemente in cortocircuito. Da anni il nostro canale ripete che la classe dominante occidentale è ormai rappresentata da fanatici. Ce lo conferma ogni giorno con le sue folli scelte in materia geopolitica, militare, energetica. Alla fine imploderà su se stessa, sotto il peso delle sue stesse contraddizioni. La tentazione sarebbe di lasciarli fare e attendere che si suicidino da soli. Purtroppo, è un lusso che non possiamo permetterci, perché ci trascineranno a fondo insieme a loro.

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