VACCINI COVID: ARCHIVIATO L'ULTIMO PROCEDIMENTO CONTRO L'EX-MINISTRO SPERANZA
La decisione da parte del tribunale dei ministri: "condotta volta alla difesa dell'interesse pubblico" (Fonte: Rainews)
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RaiNews
Vaccini Covid: archiviato l'ultimo procedimento contro l'ex-Ministro Speranza
La decisione da parte del tribunale dei ministri: "condotta volta alla difesa dell'interesse pubblico"
REGOLE DI PARTECIPAZIONE ALLA SEZIONE COMMENTI DI GIUBBE ROSSE:
Non sono ammessi:
1) - scambi di insulti tra utenti e turpiloquio
2) - post meramente provocatori (flame),
3) - post filonazisti, post razzisti, post di “hate speech” in generale
4) - atrocity porn (postare video e immagini cruente della guerra),
5) - post che violano leggi dello stato in generale ed in particolare:
- art.278 c.p.: “offesa all’onore e al prestigio del Presidente della Repubblica”
- art.18 L.205/99: “ offesa all’onore e al prestigio di Capo di Stato Straniero”
- art.414 cp: “istigazione a delinquere”
6) - quant'altro possa ledere la rispettabilità del canale o esporlo a rischi.
La violazione dei summenzionati criteri comporta l’immediato ban senza appello dal canale
Non sono ammessi:
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4) - atrocity porn (postare video e immagini cruente della guerra),
5) - post che violano leggi dello stato in generale ed in particolare:
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- art.18 L.205/99: “ offesa all’onore e al prestigio di Capo di Stato Straniero”
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La violazione dei summenzionati criteri comporta l’immediato ban senza appello dal canale
🇺🇸🇸🇦 Il New York Times sostiene che l'ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il principe ereditario dell'Arabia Saudita Mohammed Bin Salman abbiano avuto recentemente una conversazione telefonica.
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NY Times
Trump Spoke Recently With Saudi Leader
It is not clear what the former president discussed with Prince Mohammed bin Salman, but news of their call came amid Biden administration negotiations with the Saudis over a Middle East peace plan.
🇺🇳 ONU. CONSIGLIO PER I DIRITTI UMANI APPROVA RISOLUZIONE PER FERMARE L'INVIO DI ARMI A ISRAELE. USA E GERMANIA VOTANO CONTRO
Il Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite lancia un forte appello per l'immediata cessazione di tutte le vendite di armi a "Israele", citando gravi preoccupazioni per il potenziale genocidio nella Striscia di Gaza.
La risoluzione, approvata con 28 dei 47 Stati membri del Consiglio che hanno votato a favore, sei contrari e 13 astensioni, rappresenta il primo caso in cui il principale organismo delle Nazioni Unite per i diritti umani prende posizione sulla più mortale aggressione israeliana a Gaza.
Meirav Eilon Shahar, ambasciatore israeliano presso le Nazioni Unite a Ginevra, ha denunciato la risoluzione come "una macchia per il Consiglio per i diritti umani e per l'ONU nel suo complesso".
La dichiarazione dai toni forti esorta le nazioni a "cessare la vendita, il trasferimento e la diversione di armi, munizioni e altre attrezzature militari a Israele... per prevenire ulteriori violazioni del diritto internazionale umanitario e violazioni e abusi dei diritti umani". Ha sottolineato che a gennaio la Corte internazionale di giustizia ha stabilito "che esiste un rischio plausibile di genocidio".
Pur riconoscendo l'intollerabile numero di vittime civili a Gaza, Washington, un alleato chiave, ha votato contro la risoluzione, insieme a Germania, Argentina, Bulgaria, Malawi e Paraguay. (Fonte: Al Mayadeen)
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Il Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite lancia un forte appello per l'immediata cessazione di tutte le vendite di armi a "Israele", citando gravi preoccupazioni per il potenziale genocidio nella Striscia di Gaza.
La risoluzione, approvata con 28 dei 47 Stati membri del Consiglio che hanno votato a favore, sei contrari e 13 astensioni, rappresenta il primo caso in cui il principale organismo delle Nazioni Unite per i diritti umani prende posizione sulla più mortale aggressione israeliana a Gaza.
Meirav Eilon Shahar, ambasciatore israeliano presso le Nazioni Unite a Ginevra, ha denunciato la risoluzione come "una macchia per il Consiglio per i diritti umani e per l'ONU nel suo complesso".
La dichiarazione dai toni forti esorta le nazioni a "cessare la vendita, il trasferimento e la diversione di armi, munizioni e altre attrezzature militari a Israele... per prevenire ulteriori violazioni del diritto internazionale umanitario e violazioni e abusi dei diritti umani". Ha sottolineato che a gennaio la Corte internazionale di giustizia ha stabilito "che esiste un rischio plausibile di genocidio".
Pur riconoscendo l'intollerabile numero di vittime civili a Gaza, Washington, un alleato chiave, ha votato contro la risoluzione, insieme a Germania, Argentina, Bulgaria, Malawi e Paraguay. (Fonte: Al Mayadeen)
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Al Mayadeen English
UNHRC passes resolution to halt all arms supplies to 'Israel'
The UN Human Rights Council issues a strongly worded call for an immediate cessation of all arms sales to "Israel", citing grave concerns over potential genocide in the Gaza Strip.
🇩🇪 GERMANIA - "IL TETTO AL DEBITO VA RIVISTO": FRENA LA CRESCITA (Fonte: Sole24ore)
La scoperta dell'acqua calda da parte dei tedeschi con il solito leggero ritardo.
Chi non se n'è ancora accorto però sono i talk televisi italiani che sono ancora lì a gridare contro il debito pubblico, anziché contro la mancata crescita.
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🇺🇸 APPLE LICENZIA OLTRE 600 DIPENDENTI DOPO L'ABBANDONO DEI PROGETTI PER LE AUTO
Apple Inc. ha licenziato più di 600 dipendenti in California nell'ambito della decisione di porre fine ai suoi progetti di display per auto e smartwatch, secondo i documenti depositati presso il Dipartimento per lo sviluppo dell'occupazione della California.
Alla fine di febbraio, Apple ha iniziato a chiudere entrambe le iniziative, che sono state viste come importanti sforzi per far progredire le tecnologie dell'azienda o entrare in nuove aree strategiche. Il progetto auto è stato cancellato a causa dell'indecisione tra i dirigenti sulla sua direzione e sulle preoccupazioni sui costi. Il programma di visualizzazione è stato chiuso a causa di problemi tecnici, di fornitori e di costi. (Fonte: Yahoo! Finance)
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Apple Inc. ha licenziato più di 600 dipendenti in California nell'ambito della decisione di porre fine ai suoi progetti di display per auto e smartwatch, secondo i documenti depositati presso il Dipartimento per lo sviluppo dell'occupazione della California.
Alla fine di febbraio, Apple ha iniziato a chiudere entrambe le iniziative, che sono state viste come importanti sforzi per far progredire le tecnologie dell'azienda o entrare in nuove aree strategiche. Il progetto auto è stato cancellato a causa dell'indecisione tra i dirigenti sulla sua direzione e sulle preoccupazioni sui costi. Il programma di visualizzazione è stato chiuso a causa di problemi tecnici, di fornitori e di costi. (Fonte: Yahoo! Finance)
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Yahoo Finance
Apple Cut at Least 600 Workers When Car, Screen Projects Stopped
(Bloomberg) -- Apple Inc. laid off more than 600 employees in California as part of the decisions to end its car and smartwatch display projects, according to filings with the California Employment Development Department. Most Read from BloombergTexas Toll…
DOPPIO VARO COMBINATO DI PORTACONTAINER A GNL PER CMA CGM
Varate nei giorni scorsi dai cantieri navali cinesi di Jiangnan (Shanghai) due portacontainer alimentate a Gnl commissionate da CMA CGM.
La CMA CGM Maui e la CMA CGM Big Sur hanno entrambe una capacità di 15mila Teu e sono state costruite in quattro mesi una a fianco all’altra nello stesso bacino di carenaggio.
Si tratta della quarta e quinta portacontainer di questa capacità alimentate a gnl su un totale di sei navi di questa serie (all’inizio del 2024 è stata consegnata la CMA CGM Cedrus), mentre le altre saranno da 13mila Teu.
Le nuove navi sono dotate del sistema di contenimento Mark III di GTT, costituito da quattro serbatoi di carico a doppio isolamento racchiusi all’interno dello scafo interno, per contenere il carico di Gnl a temperatura criogenica (-163°C) e isolare il carico dalla struttura dello scafo. Ci vorranno ora ancora quattro mesi per i lavori di allestimento e i test conclusivi, prima della consegna delle due nuove unità.
Fonte Adriaports
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Varate nei giorni scorsi dai cantieri navali cinesi di Jiangnan (Shanghai) due portacontainer alimentate a Gnl commissionate da CMA CGM.
La CMA CGM Maui e la CMA CGM Big Sur hanno entrambe una capacità di 15mila Teu e sono state costruite in quattro mesi una a fianco all’altra nello stesso bacino di carenaggio.
Si tratta della quarta e quinta portacontainer di questa capacità alimentate a gnl su un totale di sei navi di questa serie (all’inizio del 2024 è stata consegnata la CMA CGM Cedrus), mentre le altre saranno da 13mila Teu.
Le nuove navi sono dotate del sistema di contenimento Mark III di GTT, costituito da quattro serbatoi di carico a doppio isolamento racchiusi all’interno dello scafo interno, per contenere il carico di Gnl a temperatura criogenica (-163°C) e isolare il carico dalla struttura dello scafo. Ci vorranno ora ancora quattro mesi per i lavori di allestimento e i test conclusivi, prima della consegna delle due nuove unità.
Fonte Adriaports
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AdriaPorts
Doppio varo combinato di portacontainer a Gnl per CMA CGM - AdriaPorts
Costruite in Cina per la compagnia francese, le due navi fanno parte di un pacchetto di sei nuove unità
🇦🇪🇮🇱 EMIRATI ANNUNCIANO SOSPENSIONE AIUTI UMANITARI CON ISRAELE
Gli Emirati Arabi Uniti hanno annunciato la sospensione del coordinamento degli aiuti umanitari con Israele in seguito alla morte di sette operatori umanitari di World Central Kitchen a Gaza.
La decisione è stata confermata da fonti ufficiali a i24NEWS, segnando una crisi tra i due paesi.
i24NEWS ha appreso che il ministero degli Esteri degli Emirati ha "espresso indignazione" con l'ambasciatore israeliano Amir Hayek per l'incidente.
Gli sforzi per affrontare la crisi sono in corso, con il ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz, impegnato in una telefonata con il suo omologo degli Emirati, Abdullah bin Zayed. Inoltre, il direttore generale del ministero degli Esteri israeliano, Yaakov Blitshtein, ha incontrato l'ambasciatore Mohammed Mahmoud Al-Khaja nel tentativo di trovare una soluzione. (Fonte: i24 News)
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Gli Emirati Arabi Uniti hanno annunciato la sospensione del coordinamento degli aiuti umanitari con Israele in seguito alla morte di sette operatori umanitari di World Central Kitchen a Gaza.
La decisione è stata confermata da fonti ufficiali a i24NEWS, segnando una crisi tra i due paesi.
i24NEWS ha appreso che il ministero degli Esteri degli Emirati ha "espresso indignazione" con l'ambasciatore israeliano Amir Hayek per l'incidente.
Gli sforzi per affrontare la crisi sono in corso, con il ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz, impegnato in una telefonata con il suo omologo degli Emirati, Abdullah bin Zayed. Inoltre, il direttore generale del ministero degli Esteri israeliano, Yaakov Blitshtein, ha incontrato l'ambasciatore Mohammed Mahmoud Al-Khaja nel tentativo di trovare una soluzione. (Fonte: i24 News)
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I24news
UAE halts diplomatic coordination with Israel - I24NEWS
The Israeli Ambassador to the UAE was for reprimand following the killing of seven humanitarian workers in Gaza - Click on the link for more.
KIEV NELLA NATO IN CAMBIO DEI TERRITORI: LO SCENARIO TEMUTO DALL’EUROPA SE TRUMP VINCE LE ELEZIONI
Il retroscena. Ufficialmente nessuno ne parla. Ma l’idea di una transazione caldeggiata dagli Usa, in caso di una sconfitta di Biden, è nota a tutti
Una transazione per chiudere la guerra: territori in cambio di sicurezza. Rinunciare cioè alle regioni occupate dai russi, ma con la garanzia per l’Ucraina di entrare subito nella Nato. Non si tratta di una ipotesi discussa formalmente durante l’ultimo vertice dell’Alleanza a Bruxelles. Ma di certo di una possibilità che ciclicamente ritorna in tutte le conversazioni informali. Anche negli ultimi giorni. E sta anzi diventando il motore per accelerare sugli aiuti a Kiev.
Non è un caso che mercoledì scorso il segretario generale, Jens Stoltenberg, abbia rilanciato l’idea che prima o poi ci sarà l’adesione del Paese guidato ora da Zelensky. E ieri è stato il segretario di Stato Usa Blinken a riproporre questa prospettiva. Perché? Per due motivi.
Il primo è semplicemente che questo “scambio” viene considerato da molti esperti una delle soluzioni possibili per porre fine alla guerra. Non è un’opzione valutata al momento politicamente. Ma è sul tappeto di fatto.
Il secondo motivo è più concreto. Molte Cancellerie europee e la stessa Casa Bianca hanno cominciato a convincersi con preoccupazione che questa potrebbe essere la carta di Donald Trump nel caso in cui vincesse le elezioni di novembre. L’ex presidente americano ha più volte assicurato che se tornerà ad essere il “Commander in Chief” chiuderà il contenzioso Mosca-Kiev in un battibaleno. E questa sarebbe appunto la mossa per ritagliarsi il ruolo di “kingmaker” della pace.
Sostanzialmente il disegno consisterebbe nel lasciare al Cremlino i territori occupati. La Crimea e le altre quattro regioni conquistate negli ultimi due anni. E poi però blindare i confini. Facendo entrare quel che resta dell’Ucraina nella Nato. Un percorso che assomiglia molto a quel che accadde dopo la II Guerra Mondiale con la Germania Ovest. La nazione tedesca venne divisa in due, concedendo di fatto il controllo della parte orientale all’Urss e nello stesso tempo inglobando, nel 1955, la parte occidentale nell’alleanza militare atlantica. (Fonte: Repubblica)
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Il retroscena. Ufficialmente nessuno ne parla. Ma l’idea di una transazione caldeggiata dagli Usa, in caso di una sconfitta di Biden, è nota a tutti
Una transazione per chiudere la guerra: territori in cambio di sicurezza. Rinunciare cioè alle regioni occupate dai russi, ma con la garanzia per l’Ucraina di entrare subito nella Nato. Non si tratta di una ipotesi discussa formalmente durante l’ultimo vertice dell’Alleanza a Bruxelles. Ma di certo di una possibilità che ciclicamente ritorna in tutte le conversazioni informali. Anche negli ultimi giorni. E sta anzi diventando il motore per accelerare sugli aiuti a Kiev.
Non è un caso che mercoledì scorso il segretario generale, Jens Stoltenberg, abbia rilanciato l’idea che prima o poi ci sarà l’adesione del Paese guidato ora da Zelensky. E ieri è stato il segretario di Stato Usa Blinken a riproporre questa prospettiva. Perché? Per due motivi.
Il primo è semplicemente che questo “scambio” viene considerato da molti esperti una delle soluzioni possibili per porre fine alla guerra. Non è un’opzione valutata al momento politicamente. Ma è sul tappeto di fatto.
Il secondo motivo è più concreto. Molte Cancellerie europee e la stessa Casa Bianca hanno cominciato a convincersi con preoccupazione che questa potrebbe essere la carta di Donald Trump nel caso in cui vincesse le elezioni di novembre. L’ex presidente americano ha più volte assicurato che se tornerà ad essere il “Commander in Chief” chiuderà il contenzioso Mosca-Kiev in un battibaleno. E questa sarebbe appunto la mossa per ritagliarsi il ruolo di “kingmaker” della pace.
Sostanzialmente il disegno consisterebbe nel lasciare al Cremlino i territori occupati. La Crimea e le altre quattro regioni conquistate negli ultimi due anni. E poi però blindare i confini. Facendo entrare quel che resta dell’Ucraina nella Nato. Un percorso che assomiglia molto a quel che accadde dopo la II Guerra Mondiale con la Germania Ovest. La nazione tedesca venne divisa in due, concedendo di fatto il controllo della parte orientale all’Urss e nello stesso tempo inglobando, nel 1955, la parte occidentale nell’alleanza militare atlantica. (Fonte: Repubblica)
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la Repubblica
Kiev nella Nato dopo la resa: lo scenario temuto dall’Europa se Trump vince le elezioni
Il retroscena. Ufficialmente nessuno ne parla. Ma l’idea di una transazione caldeggiata dagli Usa, in caso di una sconfitta di Biden, è nota a tutti
🇺🇸 TERREMOTO IN NEW JERSEY, AVVERTITO ANCHE A NYC
Un terremoto di magnitudo 4.7 (altre fonti parlano di 5.5, altre ancora di 5.1) ha colpito il New Jersey ed è stato avvertito anche a New York City e in Pennsylvania. La scossa è avvenuta alle 10:23 locali, le 16:23 italiane.
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Un terremoto di magnitudo 4.7 (altre fonti parlano di 5.5, altre ancora di 5.1) ha colpito il New Jersey ed è stato avvertito anche a New York City e in Pennsylvania. La scossa è avvenuta alle 10:23 locali, le 16:23 italiane.
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