Giubbe Rosse
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🇩🇪🇷🇺 "PORTARE LA GUERRA IN RUSSIA". L'ESPERTO MILITARE DELLA CDU SPINGE PER L'ESCALATION PER SCONGIURARE LA VITTORIA DI PUTIN
Nella sua intervista a Deutsche Welle, l'emittente estera della Repubblica Federale di Germania, Roderich Kiesewetter, esperto di difesa della CDU e colonnello in pensione della Bundeswehr, ha lanciato un appello tanto duro quanto urgente: "La guerra deve essere portata in Russia".
"Le strutture militari e i quartier generali russi devono essere distrutti", ha detto Kiesewetter: "Dobbiamo fare tutto il possibile per mettere l'Ucraina in condizione di distruggere non solo le raffinerie di petrolio in Russia, ma i ministeri, i posti di comando, le postazioni militari", ha sottolineato. Ha anche chiesto apertamente la consegna del Taurus: Scholz deve ottenere il "via libera" da Joe Biden a Washington per consegnare i missili da crociera.
Allo stesso tempo, è necessario fornire all'Ucraina più sistemi di difesa aerea di fronte agli attacchi a edifici residenziali, scuole o ospedali. In qualità di vicepresidente della commissione parlamentare di controllo del Bundestag, Kieswetter è anche responsabile della collaborazione con i servizi segreti.
Kieswetter ha anche giustificato il suo appello con l'impatto che una simile decisione potrebbe avere sul popolo russo. È "tempo che il popolo russo capisca che ha un dittatore che sta sacrificando il futuro della Russia, che sta sacrificando il futuro della gioventù russa, comprese le minoranze etniche". Il paese sta "fondamentalmente portando la guerra nel mondo". "Milioni di ucraini lascerebbero il Paese, metterebbero in pericolo la coesione degli Stati europei" – allo stesso tempo, questo sarebbe il segnale che l'Occidente non è in grado di fermare "un dittatore come Putin". (Fonte: Merkur)

Siamo in mano a gente del genere.

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🇵🇰 PAKISTAN. LA COMMISSIONE ELETTORALE ASSEGNA SOLO 101 SEGGI AGLI INDIPENDENTI PRO-KAHN
Dopo tre giorni di conteggio, la commissione elettorale pakistana ha pubblicato domenica i risultati definitivi delle elezioni parlamentari tenutesi l'8 febbraio.
I candidati indipendenti, la maggior parte dei quali alleati del partito di Imran Khan, il Pakistan Tehreek-e-Insaf, hanno ottenuto 101 seggi dell'Assemblea nazionale, che ha 336 seggi (266 eletti direttamente, 60 riservati alle donne e 10 alle minoranze religiose). Questi seggi sono distribuiti tra i partiti in base al rapporto di seggi che hanno vinto.
La Lega musulmana pakistana-Nawaz (PML-N) dell'ex primo ministro Nawaz Sharif ha ottenuto 75 seggi, mentre il Partito popolare pakistano (PPP) di Bilawal Bhutto Zardari ne ha ottenuti 54.
Una maggioranza semplice di 134 seggi è necessaria per formare il governo a un partito politico o a una coalizione.
Le elezioni in una circoscrizione si terranno più tardi a causa della morte di un candidato, mentre il risultato di un'altra circoscrizione è stato sospeso. (Fonte: Anadolu)

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🇵🇰 PAKISTAN. IL PTI DENUNCIA BROGLI E ANNUNCIA BATTAGLIA
Il partito dell'ex presidente Imran Khan (Pakistan Tehreek-e-Insaf, PTI) sostiene che i risultati di molte circoscrizioni sono stati a sfavore dei candidati indipendenti che appoggiano il PTI. Denunciano l'incongruenza dei dati della commissione elettorale con quelli del Modulo 45 e presentano una serie di prove di brogli in alcuni seggi. Ad esempio, nella circoscrizione PP-42 Mandi Bahauddin, il totale dei voti espressi è 98224, mentre la somma dei voti validi conteggiati e dei voti annullati è 102.163. (Fonte: PTI Official)

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🇵🇭🇨🇳 ANCORA SCARAMUCCE TRA FILIPPINE E CINA NEL MAR CINESE MERIDIONALE
La Guardia costiera filippina ha accusato le navi cinesi di manovre "pericolose" durante un pattugliamento di nove giorni vicino a una barriera corallina al largo delle coste del Paese del sud-est asiatico.
La Guardia Costiera filippina ha dichiarato oggi che le navi della Guardia Costiera cinese "hanno eseguito manovre pericolose e di blocco in mare contro BRP Teresa Magbanua quattro volte, con le navi cinesi che hanno tagliato la strada alla prua della nave PCG due volte".
La Guardia Costiera ha detto che la sua nave è stata anche "pedinata" da quattro navi della Guardia Costiera cinese "in più di 40 occasioni". Secondo le Filippine si trattava di "quattro navi della milizia marittima cinese".
L'ambasciata cinese a Manila non ha risposto immediatamente a una richiesta di commento. (Fonte: TRT World)

Ve lo ripetiamo da un pezzo: occhio al Mar Cinese Meridionale. Presto rischia di diventare la nuova faglia tettonica tra Occidente e Cina.

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🇵🇸🇪🇬 GAZA. LA SITUAZIONE A RAFAH E LO SCENARIO CATASTROFICO
Secondo Al Arabiya, l'esercito egiziano sta costruendo barricate al confine con Gaza. Gli egiziani temono che il piano di Israele sia bombardare il muro di confine e radere al suolo quello spazio. Ciò provocherebbe una situazione catastrofica, con un massiccio esodo da Rafah di palestinesi che cercherebbero di fuggire a piedi oltre il confine, dove li attendono i carri armati egiziani. Uno scenario biblico.

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Trump: "i paesi NATO non pagano la loro quota, sono delinquenti" (fonte Corriere della Sera)

Chi ha ascoltato quanto detto da The Donald ha potuto sentire la parola "delinquent", che in inglese sta per "inadempiente". Il Corriere però lo traduce con "delinquente", che in italiano ha tutt'altro significato.
Quindi le opzioni sono due: o  non hanno nessuno che parli inglese oppure lo hanno fatto apposta

Ma tranquilli, lo fanno solo per queste piccole cose, per il resto sono scrupolosissimi
Forwarded from CORVELVA
qaOggi vogliamo svelarvi un trucco di magia perpetrato da anni dalle nostre istituzioni e vi ricordiamo che la nostra campagna #StopLeggeLorenzin ha le sue radici ben radicate in queste storie. Chiedere l'abolizione di quella legge infame significa anche smettere di voltarsi dall'altra parte.

Di seguito trovate due immagini: la prima(1) fa riferimento ad una storia a noi cara e di cui abbiamo raccontato i dettagli in un articolo(2); la seconda è il report di vaccinovigilanza della Regione Veneto, Canale Verde 2021.(3)
Il 7 maggio 1994 nasce Marco e il 2 marzo 1996 muore a causa del vaccino DTP (Difterite-Tetano-Pertosse). Poco dopo, nel 2001, lo Stato italiano riconosce il nesso di causalità tra vaccinazione e decesso e da qui verrebbe logico pensare che nei rapporti ufficiali venga riportato almeno un decesso, almeno quello del piccolo Marco, ma così non è.
Canale Verde in ogni suo rapporto annuale scrive quanto segue: “Il riepilogo dei dati complessivi delle segnalazioni evidenzia che dal 1993 al 2021… non sono stati segnalati decessi né causalmente correlabili alla vaccinazione né indeterminati, a conferma della sicurezza dei vaccini e delle procedure di vaccinazione in atto in questa regione.”

Ma come, Marco è un decesso RICONOSCIUTO, come mai manca da questo rapporto? Semplice, questa è la fantastica magia del nostro sistema di vaccinovigilanza e non stiamo parlando di una semplice svista, ma di un sistema perfetto, capace di mostrare solo una faccia della medaglia.
Per intenderci, noi di Corvelva abbiamo fatto un accesso agli atti alla Regione Veneto(4) nel 2018 e abbiamo scoperto che dal 2001 al 2015 nella sola Regione Veneto ci sono stati 40 indennizzi di soggetti che dopo la vaccinazione hanno subito un danno irreversibile, di cui 3 decessi e tutti questi non vengono riportati nei rapporti ufficiali di vaccinovigilanza.
Canale Verde, quel fantasmagorico sistema che fornisce quasi il 50% del totale delle reazioni avverse su cui AIFA certifica che “i vaccini sono sicuri”, una volta che lo Stato italiano riconosce il nesso di causalità, non lo inserisce nei suoi report e tu genitore non ne saprai mai nulla, perché si sa, “I vaccini sono sicuri, lo dicono i numeri…”

P.S. Marco non è l’unico bambino di cui nel corso degli anni ci siamo occupati e assieme a lui ricordiamo Emiliano, nato il 6 novembre 2001 e deceduto il 14 febbraio 2003 a causa del vaccino MPR Morupar, e Francesco, nato il 26 giugno 1997 e deceduto il primo marzo 1998.

(1) https://www.corvelva.it/approfondimenti/archivio-storico/mori-a-22-mesi-famiglia-risarcita-18-marzo-2001.html
(2) https://www.corvelva.it/marco-scarpa.html
(3) https://www.aulss2.veneto.it/mys/apridoc/iddoc/2070
(4) https://www.corvelva.it/speciale-corvelva/foia/ma-quanti-sono-realmente-i-danneggiati-e-deceduti-riconosciuti-in-veneto-e-in-italia-ora-abbiamo-i-primi-dati-del-veneto.html
🔴 L'OCCIDENTE È UN TOPO IN TRAPPOLA
Israele rappresenta oggi - al meglio o al peggio, secondo come si guardi - il paradigma perfetto dell'intero occidente. Prigioniero della propria storia di dominio e sopraffazione, incapace di pensarsi altro che come potenza dominante, annaspa disperatamente nel tentativo di salvare se stesso, e più si agita più precipita, inesorabilmente, verso un punto di non ritorno.
Recentemente, su Foreign Affairs, prestigioso ed autorevole magazine USA, molto ascoltato negli ambienti che contano, Aluf Benn ha pubblicato un lungo intervento, significativamente intitolato "Israel’s Self-Destruction". L'analisi di Benn, comunque filo-israeliana, analizza il comportamento dello stato ebraico a partire dal 7 ottobre, per trarne la conclusione che si sta distruggendo da solo. E in effetti, se si guarda alla successione degli eventi, risulta evidente che la reazione rabbiosa e feroce di Israele altro non è che un susseguirsi di mosse disperate, il cui unico senso è allontanare - nello spazio e nel tempo, sia quello fisico che quello mentale - un dato di fatto ineluttabile: la mossa del 7 ottobre è da scacco matto. Israele può mangiare quanti pezzi vuole, ma alla fine il re cadrà.
A rendere evidente tutto ciò, sono in particolare alcuni elementi.
⭕️ Innanzi tutto, a 4 mesi dall'inizio dell'operazione su Gaza, è chiaro che l'obiettivo di distruggere le formazioni palestinesi, o anche solo di intaccarne seriamente il potenziale politico-militare, è stato completamente mancato. L'IDF continua a scontrarsi con le forze della Resistenza, e continua a subire pesanti perdite - in uomini e mezzi - anche se cerca di nasconderle.
⭕️ Nonostante un asserito controllo del territorio quasi totale, non è riuscita a liberare nessuno dei soldati prigionieri; i soli civili che sono tornati in libertà, l'hanno ottenuta attraverso scambi e trattative. In compenso, in estensione della già applicata Direttiva Annibale, diverse decine sono stati uccisi da bombe israeliane.
⭕️ Da mesi Tel Aviv continua a ripetere che Hazbollah deve ritirarsi sino al fiume Litani, e che se non sarà possibile diplomaticamente allora lo farà con la forza. Ma non c'è alcuna trattativa diplomatica in merito, e non solo Hezbollah, ma persino il governo libanese, hanno ribadito che non ci sarà un ritiro. Israele muore dalla voglia di liquidare Hezbollah, ma sa che questo è impossibile, e che se ci provasse pagherebbe un prezzo insostenibile.
⭕️ L'annunciata offensiva su Rafah, per occupare il corridoio Filadelfia ed il valico con l'Egitto, ricalca il medesimo copione. All'inizio, bisognava prendere e ripulire Gaza City. Poi l'obiettivo imprescindibile è diventata Khan Younis. Ora è il turno di Rafah. La vittoria - promessa ma impossibile - deve costantemente slittare in avanti, come la carota agitata davanti all'asino.
Israele somiglia sempre più ad uno di quei bulli che si agitano davanti ad un avversario gridando continuamente "tenetemi!...".
Ora sembra che Netanyahu abbia deciso di richiamare nuovamente i riservisti, che erano stati mandati a casa dopo che l'IDF aveva lasciato Gaza City. Un altro segno evidente che né il governo né i vertici militari hanno la più pallida idea di come uscire dalla trappola in cui si sono cacciati. Va qui brevemente ricordato che Israele, senza una seria mobilitazione, semplicemente non è in grado di reggere lo scontro contemporaneamente sui tre fronti già aperti (Libano, Cisgiordania e Gaza). La stessa operazione Al-Aqsa Flood fu resa possibile anche perché l'IDF aveva spostato gran parte delle sue forze dal confine con la Striscia alla West Bank.
Il modello politico-militare occidentale, di cui Israele è pienamente parte, è quello dell'uso violento e rapido della forza, è l'applicazione in armi del concetto di suprematismo. Semplicemente non è attrezzato, sotto ogni profilo, per una guerra di logoramento. È stato così in Vietnam, è stato così in Afghanistan, è così in Ucraina. E così, ineluttabilmente, sarà in Palestina.
🇺🇲 MICHELLE OBAMA PUÒ BATTERE TRUMP, 41,6% CONTRO 39%. (Fonte: X)

È il piano B dei Dem?

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Elon Musk ritiene che la Crimea e il Donbass rimarranno russi, anche se l’Occidente continuerà a finanziare Kiev

"È vero. L'unica domanda è quanti altri bambini moriranno prima che questo fatto venga riconosciuto", ha commentato Musk sul social network X in un post di un altro utente, secondo il quale "gli Stati Uniti e l'Europa hanno perso questa guerra", e la Russia "lo farà". salvare la Crimea e parti dell’Ucraina orientale” e “niente cambierà la situazione”.

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🇺🇦 UCRAINA - Fonti ucraine riconoscono che la situazione è seria, oltre che ad Avdiivka, anche a Pervomaiske e a Novomikhailivka, tutte nella regione di Donetsk. In particolare, Pervomaiske è per metà sotto controllo russo, un po' meno a Novomikhailivka, dove però è difficile inviare rinforzi. (Fonte: Angelo Gambella)

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🇵🇰 PAKISTAN. PROTESTE A LAHORE E IN TUTTO IL PAESE
Sono scoppiate proteste in tutto il Pakistan. I sostenitori del PTI (Pakistan Tehreek-e-Insaf) dell'ex leader Imran Khan accusano il partito di governo PML-N del premier Nawaz Sharifil di brogli elettorali.
Un'ondata di popolarità senza precedenti ha fatto guadagnare ai candidati affiliati al PTI circa 100 seggi parlamentari, non sufficienti però per formare un governo di maggioranza. Il partito di Khan sostiene che il numero reale di seggi che ha vinto è superiore a 150 e ha denunciato frodi sistematiche nel conteggio e nella registrazione dei voti. Sta contestando dozzine di risultati nei tribunali.
Salman Akram Raja, uno dei leader del PTI che hanno perso contro un candidato vicino all'esercito, ha portato il suo caso in tribunale, che ha sospeso l'annuncio dei risultati fino a nuove udienze. Raja ha detto di aver ottenuto circa 150.000 voti, rispetto ai 50.000 del suo avversario, ma "i brogli sono stati sfacciati e plateali. Hanno deciso di riscrivere i risultati", ha detto Raja, che ha accusato i militari di aver riempito le buste elettorali per truccare il risultato. Ha detto che la chiusura di tutti i servizi mobili e di Internet da parte del governo, con il pretesto di problemi di sicurezza, ha "permesso la frode. La chiusura di Internet è stata pianificata per aggredire l'intera elezione e truccare le elezioni in tutto il paese". (Fonte: The Guardian)

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🇮🇱🇺🇸 NETANYAHU: "NON HO PARLATO CON BIDEN DOPO LE SUE CRITICHE SULL'OFFENSIVA A GAZA"
Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha dichiarato domenica di non aver parlato con il presidente degli Stati Uniti Joe Biden dopo che questi ha sollevato critiche all'offensiva israeliana nella Striscia di Gaza.
Giovedì, Biden ha detto che la risposta militare di Israele all'attacco di Hamas del 7 ottobre è stata "esagerata".
"Sono dell'opinione, come sapete, che la condotta della risposta nella Striscia di Gaza sia stata esagerata", ha detto Biden ai giornalisti alla Casa Bianca.
Rispondendo alle critiche di Biden, Netanyahu ha detto di non sapere cosa intendesse il presidente degli Stati Uniti con i suoi commenti.
"Apprezzo il sostegno del presidente Biden a Israele sin dall'inizio della guerra. Non so esattamente cosa volesse dire", ha detto Netanyahu in un'intervista alla ABC. (Fonte: Anadolu)

Un modo, nemmeno troppo velato, per dire che Biden non sa quello che dice.

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DOMANI 12 FEBBRAIO L’UNIONE SINDACALE DI BASE FERROVIERI INDICE UNO SCIOPERO PER LA SICUREZZA SUL LAVORO E PER UN VERO RINNOVO DEL CONTRATTO

Si prospetta un lunedì difficile per i pendolari. I sindacati di base Cub ed Usb hanno proclamato uno sciopero nazionale dei ferrovieri per lunedì 12 febbraio 2024. Lo stop di 8 ore, dalle 9 alle 17, riguarderà tutte le imprese del settore, e avrà un impatto non solo su Trenitalia, ma anche su Italo e Trenord. Ad incrociare le braccia saranno anche i lavoratori del trasporto merci e quelli di Rfi, la società che si occupa della gestione della rete e delle infrastrutture ferroviarie. Alla base della protesta la richiesta di “un vero e adeguato rinnovo contrattuale nazionale“.

Sul sito web dell’Usb, l’Unione sindacale di base, vengono spiegate le ragioni della protesta. L’obiettivo dell’astensione è ottenere il rinnovo contrattuale di tutti i ferrovieri e contestare la firma dell’accordo di settore del 10 gennaio 2024, con la quale le organizzazioni firmatarie, secondo Usb, “hanno smantellato fondamentali pilastri contrattuali a tutela dei lavoratori, sia da un punto di vista salariale che dal punto di vista salute e sicurezza sul lavoro”.

Fonte: USB

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