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🇮🇱 FORTE ESPLOSIONE AD HAIFA Segnalata una violenta esplosione nella baia di Haifa, in prossimità delle raffinerie di petrolio. Notizie ancora frammentarie. (Fonte: Maariv) 🟥 Segui Giubbe Rosse Telegram | Web | Ultim'ora | Twitter | Facebook | Instagram…
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🇩🇪 GERMANIA. SONDAGGIO INSA/BILD: PARTITI ANTISISTEMA AL 32% Il sondaggio INSA/BILD che verrà pubblicato domani mostra un autentico terremoto nel sistema politico tedesco. Partiti "antisistema" in vistosa crescita, partiti tradizionali in profonda crisi.…
🇩🇪 Questo è l'andamento del supporto popolare dei tre partiti di governo che formano la cosiddetta "coalizione semaforo". Insieme totalizzano oggi appena il 32% delle preferenze degli elettori, ben 21 punti in meno rispetto alle elezioni del 2021. (via Holger Zschaepitz)
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🔴 ISRAELE IMPANTANATO A GAZA
Secondo quanto riferisce la CNN, il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha affermato che Israele non considererà finita la guerra contro Hamas finché il confine tra Egitto e Gaza "non sarà chiuso". È l'ennesimo rilancio di Bibi, che continuando a mescolare un linguaggio misticheggiante ("Questa è la guerra dei figli della luce contro i figli delle tenebre") ed uno che ricorda sempre più quello del petulante Zelensky ("Non è solo la nostra guerra, è anche la vostra guerra"), dimostra sempre più di non sapere come affrontare la crisi innescata dall'offensiva palestinese del 7 ottobre.
Dopo 100 giorni di guerra, i media israeliani riferiscono che Hamas e la Jihad Islamica hanno ripreso il controllo militare del settore nord della Striscia di Gaza, mentre a sud l'IDF combatte quotidianamente in duri scontri a Khan Younis. Il numero dei caduti e dei feriti, per non parlare dei mezzi danneggiati o distrutti, aumenta costantemente. I prigionieri sono ancora tutti nelle mani della Resistenza. A Tel Aviv continuano le manifestazioni di massa per chiedere le dimissioni del governo. E persino nel Gabinetto di Guerra gli scontri sono continui (ieri il Ministro della Difesa Gallant ha abbandonato la riunione dopo un battibecco con Netanyahu).
In questo quadro, il premier israeliano ha la necessità di spostare sempre più in là gli obiettivi, per cercare di dare un senso al suo agire e guadagnare tempo, consapevole che prima o poi sarà chiamato a risponderne. L'ultima trovata, quindi, è la chiusura del confine con l'Egitto - che peraltro è parte del circolo di paesi arabi assai vicini ad Israele. "Distruggeremo Hamas, smilitarizzeremo Gaza", dice Netanyahu, "ma attrezzature militari e altre armi mortali continueranno a fluire attraverso questo passaggio meridionale, quindi ovviamente dobbiamo chiuderlo".
L'obiettivo, spiega la CNN, è il cosiddetto corridoio Filadelfia, lungo 14 chilometri, una striscia di terra che funge da zona cuscinetto al confine tra Egitto e Gaza. Israele afferma che il "suo blocco è vitale per proteggere gli israeliani da Hamas".
Inutile dire che si tratta dell'ennesimo falso obiettivo. L'IDF sa bene che il traffico clandestino, di armi ma non solo, non passa certo attraverso il confine, sorvegliatissimo dall'una e dall'altra parte, ma sotto di esso; la rete di tunnel sotterranei della Resistenza, infatti, si estende in profondità in territorio egiziano, ben oltre il valico di frontiera, e sin verso il Sinai.
Ma Netanyahu - così come i generali dell'IDF - hanno un disperato bisogno di alzare cortine fumogene a copertura dei propri fallimenti. Per rinviare il più a lungo possibile la resa dei conti.
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Secondo quanto riferisce la CNN, il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha affermato che Israele non considererà finita la guerra contro Hamas finché il confine tra Egitto e Gaza "non sarà chiuso". È l'ennesimo rilancio di Bibi, che continuando a mescolare un linguaggio misticheggiante ("Questa è la guerra dei figli della luce contro i figli delle tenebre") ed uno che ricorda sempre più quello del petulante Zelensky ("Non è solo la nostra guerra, è anche la vostra guerra"), dimostra sempre più di non sapere come affrontare la crisi innescata dall'offensiva palestinese del 7 ottobre.
Dopo 100 giorni di guerra, i media israeliani riferiscono che Hamas e la Jihad Islamica hanno ripreso il controllo militare del settore nord della Striscia di Gaza, mentre a sud l'IDF combatte quotidianamente in duri scontri a Khan Younis. Il numero dei caduti e dei feriti, per non parlare dei mezzi danneggiati o distrutti, aumenta costantemente. I prigionieri sono ancora tutti nelle mani della Resistenza. A Tel Aviv continuano le manifestazioni di massa per chiedere le dimissioni del governo. E persino nel Gabinetto di Guerra gli scontri sono continui (ieri il Ministro della Difesa Gallant ha abbandonato la riunione dopo un battibecco con Netanyahu).
In questo quadro, il premier israeliano ha la necessità di spostare sempre più in là gli obiettivi, per cercare di dare un senso al suo agire e guadagnare tempo, consapevole che prima o poi sarà chiamato a risponderne. L'ultima trovata, quindi, è la chiusura del confine con l'Egitto - che peraltro è parte del circolo di paesi arabi assai vicini ad Israele. "Distruggeremo Hamas, smilitarizzeremo Gaza", dice Netanyahu, "ma attrezzature militari e altre armi mortali continueranno a fluire attraverso questo passaggio meridionale, quindi ovviamente dobbiamo chiuderlo".
L'obiettivo, spiega la CNN, è il cosiddetto corridoio Filadelfia, lungo 14 chilometri, una striscia di terra che funge da zona cuscinetto al confine tra Egitto e Gaza. Israele afferma che il "suo blocco è vitale per proteggere gli israeliani da Hamas".
Inutile dire che si tratta dell'ennesimo falso obiettivo. L'IDF sa bene che il traffico clandestino, di armi ma non solo, non passa certo attraverso il confine, sorvegliatissimo dall'una e dall'altra parte, ma sotto di esso; la rete di tunnel sotterranei della Resistenza, infatti, si estende in profondità in territorio egiziano, ben oltre il valico di frontiera, e sin verso il Sinai.
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🇩🇪 GERMANIA. PREVISTA PER DOMANI 15 GENNAIO GRANDE MANIFESTAZIONE DEGLI AGRICOLTORI DAVANTI ALLA PORTA DI BRANDEBURGO A BERLINO
Domani gli agricoltori e i loro sostenitori arriveranno a Berlino da tutte le parti della Germania. Vogliono manifestare insieme per il ritiro totale dei piani del governo sul diesel agricolo.
(Fonte: Markus Heintz, segnalato dal canale di Alexander Ehrlich)
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🔴 TANTO RUMORE PER NULLA
Gli Stati Uniti affermano che non riescono a trovare le armi degli Houthi, l'intelligence in Yemen è cieca.
Funzionari statunitensi hanno riferito al New York Times che ci sono difficoltà a trovare obiettivi per gli attacchi perché gli yemeniti hanno nascosto la maggior parte delle loro armi e sono ancora in grado di minacciare le navi.
Gli USA hanno lanciato più di 100 missili, ma i danni per gli Houthi sono stati minimi.
Gli Houthi hanno 8 anni di esperienza nei bombardamenti sauditi e hanno una grande esperienza nel sopravvivere a tutti i tipi di attacchi aerei.
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Gli USA hanno lanciato più di 100 missili, ma i danni per gli Houthi sono stati minimi.
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🇩🇪🇷🇺 L'ESERCITO TEDESCO SI STA PREPARANDO PER UN ATTACCO RUSSO.
Decine di migliaia di soldati tedeschi sarebbero schierati dal governo liberale verde-sinistra, secondo un documento riservato ottenuto dal quotidiano BILD. (Fonte: Bild)
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bild.de
Exklusives Geheim-Papier zum Ukraine Krieg: Eskalation gegen Nato schon 2024
Plant Russen-Diktator Wladimir Putin eine Eskalation gegen die Nato? BILD weiß: Die Bundeswehr bereitet sich vor.
Trump non è solo in testa alle primarie del GOP: sta dominando quasi in ogni modo, riferisce Politico. La posizione dell'ex presidente americano tra i repubblicani si rafforza. In particolare, ha raggiunto una posizione ancora più dominante tra i principali gruppi demografici del suo elettorato, si legge nell'articolo. Pertanto, tra i sostenitori del Partito repubblicano, il 59% degli elettori senza laurea, il 60% degli elettori che guadagnano meno di 50mila dollari all’anno e il 52% degli anziani di età pari o superiore a 65 anni affermano di sostenerlo. Tuttavia, anche nei gruppi in cui Trump gode di minor sostegno, è ancora in testa, anche se con un piccolo margine. Ad esempio, il 34% dei laureati e il 32% dei residenti in periferia si dicono pronti a votare per lui.
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🌈 GLOSSARIO DELLA NEOLINGUA GENDER
In questo video analizziamo un po' di termini riconducibili a quella che si potrebbe definire la "Neolingua Gender". (Fonte: IlMondoNuovo)
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Odysee
GLOSSARIO DELLA NEOLINGUA GENDER
In questo video analizziamo un po' di termini riconducibili a quella che si potrebbe definire la "Neolingua Gender".
Forwarded from Lo Squillo di Gilberto Trombetta
IL FALSO MITO DELLE PRIVATIZZAZIONI
«Forse le aziende siderurgiche più efficienti al mondo negli anni 90 erano quelle gestite dallo stato in Corea e Taiwan e non sembra proprio che la privatizzazione della coreana Posco ne abbia migliorato l'efficienza. In Canada, non vi sono elementi per affermare che la principale società ferroviaria sia più efficiente di quella pubblica; in Cile le miniere di rame private non danno l'impressione di essere più efficienti di quelle pubbliche.
In America latina, la privatizzazione delle società di telecomunicazioni non ha portato a incrementi di produttività, se non altro in quei casi in cui gli investimenti non erano stati eccessivamente contratti dai vincoli del bilancio pubblico».
Joseph E. Stiglitz, "L' euro. Come una moneta comune minaccia il futuro dell'Europa"
«Forse le aziende siderurgiche più efficienti al mondo negli anni 90 erano quelle gestite dallo stato in Corea e Taiwan e non sembra proprio che la privatizzazione della coreana Posco ne abbia migliorato l'efficienza. In Canada, non vi sono elementi per affermare che la principale società ferroviaria sia più efficiente di quella pubblica; in Cile le miniere di rame private non danno l'impressione di essere più efficienti di quelle pubbliche.
In America latina, la privatizzazione delle società di telecomunicazioni non ha portato a incrementi di produttività, se non altro in quei casi in cui gli investimenti non erano stati eccessivamente contratti dai vincoli del bilancio pubblico».
Joseph E. Stiglitz, "L' euro. Come una moneta comune minaccia il futuro dell'Europa"
LUCI LASER E FUMO ARTIFICIALE: ECCO IL PANEVIN VIRTUALE ED ECOLOGICO CHE FA BENE ALL’AMBIENTE
Lo spettacolo a Cavolano: tanta gente intorno alla pira virtuale, tutti hanno sfidato il freddo intenso (Fonte: Messaggero)
Lo spettacolo green è stato reso possibile grazie all'utilizzo di gadget tecnologici non riciclabili o scarsamente riciclabili importati dalla Cina, prodotti grazie al carbone e arrivati tramite navi cargo a cherosene che hanno viaggiato per mezzo mondo. Un grande esempio di sostenibilità collettiva nel pieno rispetto dell'Agenda Green 2030.
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Lo spettacolo a Cavolano: tanta gente intorno alla pira virtuale, tutti hanno sfidato il freddo intenso (Fonte: Messaggero)
Lo spettacolo green è stato reso possibile grazie all'utilizzo di gadget tecnologici non riciclabili o scarsamente riciclabili importati dalla Cina, prodotti grazie al carbone e arrivati tramite navi cargo a cherosene che hanno viaggiato per mezzo mondo. Un grande esempio di sostenibilità collettiva nel pieno rispetto dell'Agenda Green 2030.
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Messaggero Veneto
Luci laser e fumo artificiale: ecco il panevin virtuale ed ecologico che fa bene all’ambiente
Lo spettacolo a Cavolano: tanta gente intorno alla pira virtuale, tutti hanno sfidato il freddo intenso
I NAVY SEAL DISPERSI IN MARE STAVANO CERCANDO UN CARICO DI ARMI DIRETTO ALLO YEMEN
I Navy SEAL dispersi in mare dopo un'operazione di abbordaggio andata male la settimana scorsa vicino alla Somalia sono stati inviati alla ricerca di presunte armi iraniane destinate ai militanti nello Yemen, che è diventato un punto di partenza per ripetuti attacchi contro navi commerciali nel Mar Rosso, due Funzionari statunitensi a conoscenza dell'incidente hanno detto domenica.
I due militari scomparsi si stavano preparando a salire a bordo della nave in mare agitato quando uno di loro è scivolato da una scala. Il secondo marinaio, vedendo il compagno cadere in acqua, si è tuffato per aiutarlo, hanno riferito le autorità a condizione di anonimato per descrivere le prime valutazioni. L'incidente è avvenuto giovedì nel Golfo di Aden.
Non è chiaro se altro personale militare sia salito a bordo con successo sulla nave o, in caso affermativo, se siano state rinvenute armi di fabbricazione iraniana. (Fonte: Washington Post)
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I Navy SEAL dispersi in mare dopo un'operazione di abbordaggio andata male la settimana scorsa vicino alla Somalia sono stati inviati alla ricerca di presunte armi iraniane destinate ai militanti nello Yemen, che è diventato un punto di partenza per ripetuti attacchi contro navi commerciali nel Mar Rosso, due Funzionari statunitensi a conoscenza dell'incidente hanno detto domenica.
I due militari scomparsi si stavano preparando a salire a bordo della nave in mare agitato quando uno di loro è scivolato da una scala. Il secondo marinaio, vedendo il compagno cadere in acqua, si è tuffato per aiutarlo, hanno riferito le autorità a condizione di anonimato per descrivere le prime valutazioni. L'incidente è avvenuto giovedì nel Golfo di Aden.
Non è chiaro se altro personale militare sia salito a bordo con successo sulla nave o, in caso affermativo, se siano state rinvenute armi di fabbricazione iraniana. (Fonte: Washington Post)
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