"Non seminano. Non raccolgono. Però sanno tutto loro".
Questo è uno degli slogan più usati dagli agricoltori tedeschi in sciopero in questi giorni. Capita spesso di vedere il cartello appeso su uno dei tanti trattori che in queste ore sfilano per i centri urbani tedeschi, da Monaco a Colonia a Berlino. A nostro avviso, difficilmente potevano sceglierne uno più azzeccato.
Occorre capire le ragioni profonde all'origine di questa protesta, che è solo in minima parte indotta dai tagli alle sovvenzioni agricole decisi dal governo Scholz (tagli che, peraltro, sono in parte già stati ridotti nella vana speranza di placare il malcontento). C'è molto di più. Ma per capirlo, occorrerebbe per prima cosa abbassare il volume dei mainstream e degli "esperti" agronomi, che da anni, imbottiti come sono di ideologia green, spingono per far approvare le proposte della commissione UE e la "Nature restoration law", che mira a proteggere almeno il 20% della superficie terrestre e marina dell'Ue entro il 2030 riducendo fortemente gli spazi coltivabili per "proteggere il clima". Occorre comprendere i rischi che queste politiche suicide comportano. Ridurre la capacità produttiva della nostra agricoltura significa, di fatto, mettere a rischio la nostra autosufficienza alimentare e affidarsi sempre più all'importazione. Eppure la pandemia del 2020 e la conseguente interruzione della catena logistica dovrebbero aver insegnato qualcosa.
Non hanno mai lavorato la terra, non sanno cosa significhi coltivarla. Però sanno cosa è bene e cosa è male per l'agricoltura e per l'umanità. E fanno le leggi. Cosa mai potrebbe andare storto?
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Questo è uno degli slogan più usati dagli agricoltori tedeschi in sciopero in questi giorni. Capita spesso di vedere il cartello appeso su uno dei tanti trattori che in queste ore sfilano per i centri urbani tedeschi, da Monaco a Colonia a Berlino. A nostro avviso, difficilmente potevano sceglierne uno più azzeccato.
Occorre capire le ragioni profonde all'origine di questa protesta, che è solo in minima parte indotta dai tagli alle sovvenzioni agricole decisi dal governo Scholz (tagli che, peraltro, sono in parte già stati ridotti nella vana speranza di placare il malcontento). C'è molto di più. Ma per capirlo, occorrerebbe per prima cosa abbassare il volume dei mainstream e degli "esperti" agronomi, che da anni, imbottiti come sono di ideologia green, spingono per far approvare le proposte della commissione UE e la "Nature restoration law", che mira a proteggere almeno il 20% della superficie terrestre e marina dell'Ue entro il 2030 riducendo fortemente gli spazi coltivabili per "proteggere il clima". Occorre comprendere i rischi che queste politiche suicide comportano. Ridurre la capacità produttiva della nostra agricoltura significa, di fatto, mettere a rischio la nostra autosufficienza alimentare e affidarsi sempre più all'importazione. Eppure la pandemia del 2020 e la conseguente interruzione della catena logistica dovrebbero aver insegnato qualcosa.
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Forwarded from La Mia Russia (Elena)
In un mese del blocco del confine polacco, l’Ucraina ha perso 860 milioni di dollari in esportazioni/importazioni, secondo la Banca Nazionale dell’Ucraina. https://t.me/ukraina_ru/183806
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Украина.ру
❕ За месяц блокады поляками границы Украина потеряла на экспорте/импорте $860 млн — Нацбанк Украины.
Прекрасная иллюстрация истинной сути украино-польской дружбы.
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🇬🇧 EDF ENERGY INVESTE 1,3 MILIARDI DI STERLINE PER LE QUATTRO CENTRALI NEL REGNO UNITO
EDF Energy sta pianificando di prolungare la vita di quattro centrali nucleari nel Regno Unito e di investire 1,3 miliardi di sterline (1,5 miliardi di euro, 1,6 miliardi di dollari) nella sua flotta nucleare, con l'obiettivo di mantenere la produzione nucleare del Regno Unito ai livelli attuali almeno fino al 2026.
La compagnia energetica francese ha dichiarato che prenderà una decisione sull'opportunità di estendere la vita delle quattro stazioni di reattori avanzati raffreddati a gas (AGR) – Torness, Heysham A e B e Hartlepool A – entro la fine dell'anno. Ciò richiederebbe l'approvazione normativa.
Complessivamente le quattro stazioni hanno otto unità in funzione: due a Torness, due ciascuna a Heysham A e Heysham B e due a Hartlepool. Secondo i dati dell'International Atomic Energy, le otto unità hanno una capacità di generazione netta combinata di 4.685 MW.
Un portavoce della società ha detto che i piani di estensione operativa dipenderanno dalle ispezioni, aggiungendo che non ci saranno estensioni di lunga durata, ma "incrementali".
L'azienda sta anche valutando la possibilità di far funzionare la sua stazione Sizewell B per 20 anni in più del previsto, fino al 2055. È l'unico impianto di reattori ad acqua pressurizzata del Regno Unito e, secondo l'AIEA, ha una capacità di 1.198 MW. Una decisione definitiva sarà presa l'anno prossimo.
EDF ha dichiarato che investirà altri 1,3 miliardi di sterline in tutta la sua flotta nucleare del Regno Unito, che impiega 5.000 persone, tra il 2024 e il 2026, portando il totale investito a quasi 9 miliardi di sterline dal 2009. Prevede di assumere più di 1.000 persone nelle sue operazioni nucleari nel Regno Unito quest'anno.
EDF Energy gestisce tutte e cinque le centrali nucleari della Gran Bretagna che generano elettricità. La produzione della flotta nucleare britannica di EDF è stata di 37,3 TWh l'anno scorso, il 15% in meno rispetto all'anno precedente a causa delle chiusure delle centrali e delle interruzioni statutarie.
Negli ultimi anni il Regno Unito ha generato circa il 15% della sua energia dalla sua flotta di centrali nucleari commerciali. Secondo l'Agenzia internazionale per l'energia atomica, la quota nucleare del Regno Unito nel 2022 è stata del 14,2%. (Fonte: Nucnet)
E anche qui, piano piano, si torna alla realtà.
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EDF Energy sta pianificando di prolungare la vita di quattro centrali nucleari nel Regno Unito e di investire 1,3 miliardi di sterline (1,5 miliardi di euro, 1,6 miliardi di dollari) nella sua flotta nucleare, con l'obiettivo di mantenere la produzione nucleare del Regno Unito ai livelli attuali almeno fino al 2026.
La compagnia energetica francese ha dichiarato che prenderà una decisione sull'opportunità di estendere la vita delle quattro stazioni di reattori avanzati raffreddati a gas (AGR) – Torness, Heysham A e B e Hartlepool A – entro la fine dell'anno. Ciò richiederebbe l'approvazione normativa.
Complessivamente le quattro stazioni hanno otto unità in funzione: due a Torness, due ciascuna a Heysham A e Heysham B e due a Hartlepool. Secondo i dati dell'International Atomic Energy, le otto unità hanno una capacità di generazione netta combinata di 4.685 MW.
Un portavoce della società ha detto che i piani di estensione operativa dipenderanno dalle ispezioni, aggiungendo che non ci saranno estensioni di lunga durata, ma "incrementali".
L'azienda sta anche valutando la possibilità di far funzionare la sua stazione Sizewell B per 20 anni in più del previsto, fino al 2055. È l'unico impianto di reattori ad acqua pressurizzata del Regno Unito e, secondo l'AIEA, ha una capacità di 1.198 MW. Una decisione definitiva sarà presa l'anno prossimo.
EDF ha dichiarato che investirà altri 1,3 miliardi di sterline in tutta la sua flotta nucleare del Regno Unito, che impiega 5.000 persone, tra il 2024 e il 2026, portando il totale investito a quasi 9 miliardi di sterline dal 2009. Prevede di assumere più di 1.000 persone nelle sue operazioni nucleari nel Regno Unito quest'anno.
EDF Energy gestisce tutte e cinque le centrali nucleari della Gran Bretagna che generano elettricità. La produzione della flotta nucleare britannica di EDF è stata di 37,3 TWh l'anno scorso, il 15% in meno rispetto all'anno precedente a causa delle chiusure delle centrali e delle interruzioni statutarie.
Negli ultimi anni il Regno Unito ha generato circa il 15% della sua energia dalla sua flotta di centrali nucleari commerciali. Secondo l'Agenzia internazionale per l'energia atomica, la quota nucleare del Regno Unito nel 2022 è stata del 14,2%. (Fonte: Nucnet)
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NUCNET
UK / EDF Energy Plans To Extend Life Of Four Nuclear Stations With £1.3 Billion Investment
Company also looking at running Sizewell B for 20 years longer than scheduled
🇵🇸🇮🇱 GAZA. IL BILANCIO DOPO 95 GIORNI
Israele bombarda Gaza ormai da 95 giorni.
Secondo il ministero della Sanità di Gaza, l’occupazione israeliana ha ucciso un totale di 23.210 palestinesi e ne ha feriti 59.167.
Il bilancio delle vittime continua a salire poiché molte persone rimangono intrappolate sotto le macerie e per le strade, o in luoghi inaccessibili alle squadre di emergenza medica e alla protezione civile.
Israele bombarda Gaza ormai da 95 giorni.
Secondo il ministero della Sanità di Gaza, l’occupazione israeliana ha ucciso un totale di 23.210 palestinesi e ne ha feriti 59.167.
Il bilancio delle vittime continua a salire poiché molte persone rimangono intrappolate sotto le macerie e per le strade, o in luoghi inaccessibili alle squadre di emergenza medica e alla protezione civile.
PICCOLI NEGOZIANTI IN DIFFICOLTÀ ANCHE A CAUSA DI INTERNET PENSANO A FAR PAGARE LA PROVA DEI VESTITI AI CLIENTI
Saldi a Treviso, Cappelletto: «Non possiamo vietare alle persone di fotografare una scarpa ma possiamo far pagare la prova come fanno all'estero» (Fonte: Gazzettino)
La coperta è estremamente corta, piccoli commercianti che hanno affitti spesso stellari sono ormai strozzati anche dalla poca lungimiranza della gente che entra nei negozi, prova il capo e poi lo compra su internet, desertificando i centri storici. Tutti vogliono il servizio ma poi pochi sono disposti a pagarlo.
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Saldi a Treviso, Cappelletto: «Non possiamo vietare alle persone di fotografare una scarpa ma possiamo far pagare la prova come fanno all'estero» (Fonte: Gazzettino)
La coperta è estremamente corta, piccoli commercianti che hanno affitti spesso stellari sono ormai strozzati anche dalla poca lungimiranza della gente che entra nei negozi, prova il capo e poi lo compra su internet, desertificando i centri storici. Tutti vogliono il servizio ma poi pochi sono disposti a pagarlo.
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Il Gazzettino
Saldi a Treviso, Cappelletto: «Non possiamo vietare alle persone di fotografare una scarpa ma possiamo far pagare la prova come…
TREVISO - «Non possiamo vietare alle persone di fotografare una scarpa, ma sulla maleducazione di chi si prova una calzatura da me e la compra online, addirittura dal mio negozio...
L'ISLAM IN CINA - RGR intervista MARIA MORIGI
La religione nella cultura cinese fra Tradizione e Armonia, e il rapporto dello Stato Cinese con organizzazioni religiose e minoranze etniche, specie Hui e Uiguri: di questo parliamo oggi con la professoressa Maria Morigi, archeologa ed esperta di religioni orientali, autrice di "L'Islam in Cina" (AntiDiplomatico) e "La perla del drago" (Anteo). Un affascinante viaggio in un mondo per molti versi lontano e spesso mal raccontato.
👉🏻 CLICCA QUI PER GUARDARE LA PUNTATA
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LA PROCURA INDAGHI
Figuratevi se non siamo d'accordo. Tuttavia, occorre prendere atto di un dato oggettivo: ad oggi le sentenze sfavorevoli superano di gran lunga quelle che hanno dato ragione ai no-green pass prima e ai danneggiati poi.
Questo per un motivo piuttosto semplice: essendo la narrazione ufficiale graniticamente compatta nell'affermare l'assoluta sicurezza dei farmaci mRNA, per un giudice è molto difficile non basarsi su fonti e pareri ufficiali, al di là di come possa personalmente pensarla in proposito. Ergo, a parte rari casi, il responso è fin troppo prevedibile.
Non va poi dimenticato che nel luglio 2022 un'ordinanza del giudice di Firenze Susanna Zanda che accoglieva il ricorso di una psicologa sospesa suscitò gli strali dell'Ordine dei Medici e dell'allora ministro Speranza, che la qualificò come "irricevibile", concludendo "È una sentenza di cui dobbiamo vergognarci". Ecco, partendo dal presupposto che in ogni categoria umana gli eroi sono sempre una piccola percentuale, la prospettiva di essere attaccati da alti livelli non facilita di certo le cose: non tutti sono disposti a essere messi alla berlina e molti possono anche temere ricadute negative sulla futura carriera. E questo vale anche in altri ambiti, a partire naturalmente da chi ha espresso posizioni eterodosse sulla guerra in Ucraina.
E, in fondo, chi siamo noi per giudicare? L'esperienza del green pass ci ha insegnato che, purtroppo, coloro che hanno il coraggio di opporsi e subirne le conseguenze sono pochi, troppo pochi. Gli altri preferiscono passare notti tranquille e non avere problemi, iniettandosi quel che dice il governo o ingegnandosi per strappare l'agognato pass.
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LA PROCURA INDAGHI
Figuratevi se non siamo d'accordo. Tuttavia, occorre prendere atto di un dato oggettivo: ad oggi le sentenze sfavorevoli superano di gran lunga quelle che hanno dato ragione ai no-green pass prima e ai danneggiati poi.
Questo per un motivo piuttosto semplice: essendo la narrazione ufficiale graniticamente compatta nell'affermare l'assoluta sicurezza dei farmaci mRNA, per un giudice è molto difficile non basarsi su fonti e pareri ufficiali, al di là di come possa personalmente pensarla in proposito. Ergo, a parte rari casi, il responso è fin troppo prevedibile.
Non va poi dimenticato che nel luglio 2022 un'ordinanza del giudice di Firenze Susanna Zanda che accoglieva il ricorso di una psicologa sospesa suscitò gli strali dell'Ordine dei Medici e dell'allora ministro Speranza, che la qualificò come "irricevibile", concludendo "È una sentenza di cui dobbiamo vergognarci". Ecco, partendo dal presupposto che in ogni categoria umana gli eroi sono sempre una piccola percentuale, la prospettiva di essere attaccati da alti livelli non facilita di certo le cose: non tutti sono disposti a essere messi alla berlina e molti possono anche temere ricadute negative sulla futura carriera. E questo vale anche in altri ambiti, a partire naturalmente da chi ha espresso posizioni eterodosse sulla guerra in Ucraina.
E, in fondo, chi siamo noi per giudicare? L'esperienza del green pass ci ha insegnato che, purtroppo, coloro che hanno il coraggio di opporsi e subirne le conseguenze sono pochi, troppo pochi. Gli altri preferiscono passare notti tranquille e non avere problemi, iniettandosi quel che dice il governo o ingegnandosi per strappare l'agognato pass.
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Il piano di Charles Michel di dimettersi anticipatamente dalla carica di presidente del Consiglio europeo ha dato il via ai negoziati sui posti di vertice dell’UE, con l’ex primo ministro italiano Mario Draghi indicato da alcuni come uno dei principali contendenti.
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🛢️ L'INDIA PREVEDE DI RADDOPPIARE LA PRODUZIONE DI CARBONE ENTRO IL 2030. (Fonte IndiaTimes)
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The Economic Times
India plans to double its coal production, but it ignores climate threat
India faces a challenge in building more power capacity to meet growing demand, as the country plans to double coal production and add 88 gigawatts of thermal power plants by 2032. This move may seem counterintuitive for India, which is highly vulnerable…
📹👨🇬🇧 LA POLIZIA BRITANNICA HA UTILIZZATO SEGRETAMENTE I DATI PERSONALI DI 46 MILIONI DI PERSONE NEL PAESE, HA RIFERITO IL QUOTIDIANO THE TELEGRAPH A SEGUITO DELLA PROPRIA INDAGINE. SECONDO la PUBBLICAZIONE, SAREBBERO STATI CARICATI IN UN SISTEMA DI RICONOSCIMENTO FACCIALE. La polizia ha giustificato la legalità delle proprie azioni ai sensi del Freedom of Information Act. Le forze dell'ordine hanno avuto accesso non solo ai passaporti, ma anche alle informazioni del servizio di immigrazione. Secondo vari studi, nel Regno Unito esiste una telecamera ogni 11 cittadini. A Londra la proporzione è probabilmente ancora peggiore: con una popolazione di 8,4 milioni di abitanti si può stimare che il numero di telecamere sia almeno 600.000. (Fonte: Telegraph)
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The Telegraph
Police secretly conducting facial recognition searches of passport database
Revelation sparks concern among MPs and watchdogs over implications for data protection and relationship between the citizen and the state
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🇪🇨ECUADOR: IRRUZIONE NEL NOTIZIARIO DELLA TELEVISIONE STATALE
In Ecuador, uomini armati sconosciuti hanno fatto irruzione nel notiziario della televisione statale. Il Paese ha ora dichiarato lo stato di emergenza dopo una serie di rivolte carcerarie e la fuga del leader del gruppo più pericoloso, Los Choneros. L'esercito è stato schierato nella capitale ed è stata dichiarata un'elevata minaccia terroristica.
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In Ecuador, uomini armati sconosciuti hanno fatto irruzione nel notiziario della televisione statale. Il Paese ha ora dichiarato lo stato di emergenza dopo una serie di rivolte carcerarie e la fuga del leader del gruppo più pericoloso, Los Choneros. L'esercito è stato schierato nella capitale ed è stata dichiarata un'elevata minaccia terroristica.
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Forwarded from La Mia Russia (Elena)
In un porto del Mozambico sono arrivate 23mila tonnellate di fertilizzanti russi, riferisce Sputnik. Il carico umanitario donato da Uralchim è destinato allo Zimbabwe.
La consegna è stata "effettuata in stretta collaborazione con il Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite, che ha noleggiato la nave per trasportare il carico".
Per contribuire ad alleviare la crisi alimentare globale “senza precedenti” e prevenire il declino agricolo nei paesi minacciati dalla carestia, il gruppo Uralchim si è impegnato a fornire circa 300.000 tonnellate di fertilizzanti minerali ai paesi in via di sviluppo, ha annunciato la società a fine dicembre.
Dalla fine del 2022, l’azienda russa di fertilizzanti ha fornito con successo più di 134.000 tonnellate di fertilizzanti al continente.
In collaborazione con il World Food Program, più di 111.000 tonnellate sono già state trasportate dai porti e magazzini europei verso Nigeria, Kenya, Malawi e Zimbabwe.
https://t.me/africaninitiative/1501
La consegna è stata "effettuata in stretta collaborazione con il Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite, che ha noleggiato la nave per trasportare il carico".
Per contribuire ad alleviare la crisi alimentare globale “senza precedenti” e prevenire il declino agricolo nei paesi minacciati dalla carestia, il gruppo Uralchim si è impegnato a fornire circa 300.000 tonnellate di fertilizzanti minerali ai paesi in via di sviluppo, ha annunciato la società a fine dicembre.
Dalla fine del 2022, l’azienda russa di fertilizzanti ha fornito con successo più di 134.000 tonnellate di fertilizzanti al continente.
In collaborazione con il World Food Program, più di 111.000 tonnellate sono già state trasportate dai porti e magazzini europei verso Nigeria, Kenya, Malawi e Zimbabwe.
https://t.me/africaninitiative/1501
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Африканская инициатива 🌍
23 000 тонны российских удобрений прибыли в порт Мозамбика, сообщает Sputnik. Гуманитарный груз, переданный «Уралхимом», предназначен для Зимбабве.
Груз был погружен на судно в портах Рига (Латвия) и Гент (Бельгия). Сообщается, что доставка была «осуществлена…
Груз был погружен на судно в портах Рига (Латвия) и Гент (Бельгия). Сообщается, что доставка была «осуществлена…
La Casa Bianca continua a opporsi al cessate il fuoco a Gaza. Continuiamo a sostenere le pause umanitarie, ma non un cessate il fuoco generale, ha affermato il coordinatore delle comunicazioni strategiche della Casa Bianca John Kirby. Ha anche aggiunto che la posizione degli Stati Uniti su questo tema non cambierà.
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🇻🇪🇵🇰🇳🇦🇲🇻 VENEZUELA, PAKISTAN, NAMIBIA, MALDIVE APPOGGIANO LA CAUSA DEL SUDAFRICA ALLA CIG
Un crescente numero di paesi sta appoggiando l'iniziativa del Sudafrica di avviare una causa legale contro “Israele” per genocidio presso la Corte Internazionale di Giustizia.
Oltre a Bolivia, Giordania e Turchia, di cui sapevamo nei giorni scorsi, e al Belgio, che apparentemente sembra intenzionato a seguire questa strada se crediamo alle parole del suo vicepremier, Venezuela, Pakistan, Namibia e Maldive hanno segnalato recentemente la volontà di appoggiare la causa.
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Un crescente numero di paesi sta appoggiando l'iniziativa del Sudafrica di avviare una causa legale contro “Israele” per genocidio presso la Corte Internazionale di Giustizia.
Oltre a Bolivia, Giordania e Turchia, di cui sapevamo nei giorni scorsi, e al Belgio, che apparentemente sembra intenzionato a seguire questa strada se crediamo alle parole del suo vicepremier, Venezuela, Pakistan, Namibia e Maldive hanno segnalato recentemente la volontà di appoggiare la causa.
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Forwarded from InfoDefenseITALIA
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