🇧🇴🇿🇦 BOLIVIA APPOGGIA ISTANZA DEL SUDAFRICA PRESSO LA CIG
La Bolivia afferma di voler sostenere l'istanza del Sudafrica presso la Corte internazionale di giustizia che accusa Israele di atti di genocidio a Gaza.
Fonte: Cancillería de Bolivia
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FT: LE ARMI ELETTRONICHE SONO DECISIVE NELLA GUERRA IN UCRAINA, MA LA RUSSIA PREVALE
L'ubiquità dei droni sul campo di battaglia è uno dei motivi per cui la tanto attesa controffensiva ucraina di quest'anno non è riuscita a ottenere guadagni territoriali significativi e la guerra sul campo è ora in gran parte ferma. Qualsiasi raggruppamento di carri armati o veicoli corazzati può essere individuato e distrutto in pochi minuti.
La Russia ha schierato sempre più armi elettroniche per mandare fuori rotta armi di precisione fornite dall'Occidente all'Ucraina, come i missili Himars e i proiettili di artiglieria Excalibur. Mosca ha utilizzato le sue capacità di guerra elettronica anche per imitare lanci di missili e droni al fine di confondere le difese aeree ucraine e identificare le loro posizioni.
Senza la protezione delle armi elettroniche, le truppe ucraine sono facile preda di attacchi di artiglieria guidati da droni, droni che sganciano bombe e attacchi kamikaze con veicoli aerei senza pilota che esplodono.
"Il problema è che i russi sono in grado di schierare sistemi di guerra elettronica su gran parte del fronte, fino al livello di plotone in alcuni casi quando si parla di cose come il Pole-21", ha detto Watling.
Tuttavia, l'Ucraina ha periodicamente trovato punti deboli nelle armi elettroniche e nelle difese aeree della Russia, consentendo ai suoi droni di colpire in profondità il territorio russo per colpire basi aeree, depositi e altri obiettivi, tra cui lo stesso Cremlino. (Fonte: Financial Times)
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L'ubiquità dei droni sul campo di battaglia è uno dei motivi per cui la tanto attesa controffensiva ucraina di quest'anno non è riuscita a ottenere guadagni territoriali significativi e la guerra sul campo è ora in gran parte ferma. Qualsiasi raggruppamento di carri armati o veicoli corazzati può essere individuato e distrutto in pochi minuti.
La Russia ha schierato sempre più armi elettroniche per mandare fuori rotta armi di precisione fornite dall'Occidente all'Ucraina, come i missili Himars e i proiettili di artiglieria Excalibur. Mosca ha utilizzato le sue capacità di guerra elettronica anche per imitare lanci di missili e droni al fine di confondere le difese aeree ucraine e identificare le loro posizioni.
Senza la protezione delle armi elettroniche, le truppe ucraine sono facile preda di attacchi di artiglieria guidati da droni, droni che sganciano bombe e attacchi kamikaze con veicoli aerei senza pilota che esplodono.
"Il problema è che i russi sono in grado di schierare sistemi di guerra elettronica su gran parte del fronte, fino al livello di plotone in alcuni casi quando si parla di cose come il Pole-21", ha detto Watling.
Tuttavia, l'Ucraina ha periodicamente trovato punti deboli nelle armi elettroniche e nelle difese aeree della Russia, consentendo ai suoi droni di colpire in profondità il territorio russo per colpire basi aeree, depositi e altri obiettivi, tra cui lo stesso Cremlino. (Fonte: Financial Times)
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🔴 LE DICHIARAZIONI DI HERZOG E IL DISEGNO DI ISRAELE
Il reinsediamento dei palestinesi fuori da Gaza "non è ufficialmente" la posizione di Israele. Lo ha detto il presidente israeliano Isaac Herzog a Nbc News, commentando le dichiarazioni di alcuni membri del governo. Lo sfollamento forzato dalla Striscia "non è assolutamente" la posizione di Israele, ma ha aggiunto che "in una società in cui la libertà di parola è la base del nostro Dna, le persone possono dire ciò che vogliono". Herzog ha detto che i funzionari "parlavano dell'abbandono volontario della Striscia, ma io dico apertamente, ufficialmente e inequivocabilmente che questa non è la posizione israeliana".
Cosa significa questa affermazione forte del presidente Herzog, che arriva dopo gli articoli della stampa israeliana in merito a trattive per deportare i palestinesi in alcuni paesi africani?
Sicuramente serve a rassicurare gli americani, che si sono detti fortemente contrari. Serve in parte a coprire il governo, che dopo le smentite di Congo Ciad e Burkina Faso si è trovato col cerino in mano, ed in parte a mandare un segnale ai suoi membri più scalpitanti (a cui probabilmente si deve sia l'iniziativa che la fuga di notizie in merito).
Ma potrebbe essere anche una indicazione di quella che probabilmente sarà (o per meglio dire, sarebbe) la linea perseguita da Tel Aviv a guerra finita, come del resto indica il fatto che ai bombardamenti indiscriminati, ma formalmente giustificati come azioni belliche, si stanno affiancando le demolizioni sistematiche di interi quartieri (un altro crimine di guerra, per inciso). L'intento è quello di rendere semplicemente invivibile la Striscia, per far sì che i palestinesi la abbandonino volontariamente.
Ammesso che si arrivi mai ad una situazione del genere, con una Striscia pacificata, sarà questa la sfida per la Resistenza. Ma è abbastanza improbabile che ciò accada, perché tutto sta andando verso una intensificazione/estensione del conflitto.
Nonostante la presenza della invincibile armada messa in piedi dagli americani, il passaggio verso il mar Rosso e lo stretto di Suez resta sostanzialmente interdetto; la COSCO, la più grande compagnia di trasporto marittimo, ha deciso di non effettuare più viaggi verso Israele su quella rotta.
Le milizie irachene, nonostante l'uccisione di uno dei loro comandanti, non solo hanno aumentato l'intensità degli attacchi contro le basi USA in Iraq e Siria, ma hanno cominciato a colpire direttamente Israele.
Al nord, Hezbollah non solo mantiene la stessa pressione, ma ha alzato il tiro, distruggendo la base radar di Meron.
E, cosa forse ancor più indicativa, in Cisgiordania la Resistenza sta passando con successo dai riot di piazza in opposizione ai raid dell'IDF, alla lotta armata.
E, ovviamente, a Gaza si combatte quotidianamente. Non un solo prigioniero è stato liberato, non un solo deposito di armi, una fabbrica di missili, un centro comando è stato scoperto e smantellato.
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Il reinsediamento dei palestinesi fuori da Gaza "non è ufficialmente" la posizione di Israele. Lo ha detto il presidente israeliano Isaac Herzog a Nbc News, commentando le dichiarazioni di alcuni membri del governo. Lo sfollamento forzato dalla Striscia "non è assolutamente" la posizione di Israele, ma ha aggiunto che "in una società in cui la libertà di parola è la base del nostro Dna, le persone possono dire ciò che vogliono". Herzog ha detto che i funzionari "parlavano dell'abbandono volontario della Striscia, ma io dico apertamente, ufficialmente e inequivocabilmente che questa non è la posizione israeliana".
Cosa significa questa affermazione forte del presidente Herzog, che arriva dopo gli articoli della stampa israeliana in merito a trattive per deportare i palestinesi in alcuni paesi africani?
Sicuramente serve a rassicurare gli americani, che si sono detti fortemente contrari. Serve in parte a coprire il governo, che dopo le smentite di Congo Ciad e Burkina Faso si è trovato col cerino in mano, ed in parte a mandare un segnale ai suoi membri più scalpitanti (a cui probabilmente si deve sia l'iniziativa che la fuga di notizie in merito).
Ma potrebbe essere anche una indicazione di quella che probabilmente sarà (o per meglio dire, sarebbe) la linea perseguita da Tel Aviv a guerra finita, come del resto indica il fatto che ai bombardamenti indiscriminati, ma formalmente giustificati come azioni belliche, si stanno affiancando le demolizioni sistematiche di interi quartieri (un altro crimine di guerra, per inciso). L'intento è quello di rendere semplicemente invivibile la Striscia, per far sì che i palestinesi la abbandonino volontariamente.
Ammesso che si arrivi mai ad una situazione del genere, con una Striscia pacificata, sarà questa la sfida per la Resistenza. Ma è abbastanza improbabile che ciò accada, perché tutto sta andando verso una intensificazione/estensione del conflitto.
Nonostante la presenza della invincibile armada messa in piedi dagli americani, il passaggio verso il mar Rosso e lo stretto di Suez resta sostanzialmente interdetto; la COSCO, la più grande compagnia di trasporto marittimo, ha deciso di non effettuare più viaggi verso Israele su quella rotta.
Le milizie irachene, nonostante l'uccisione di uno dei loro comandanti, non solo hanno aumentato l'intensità degli attacchi contro le basi USA in Iraq e Siria, ma hanno cominciato a colpire direttamente Israele.
Al nord, Hezbollah non solo mantiene la stessa pressione, ma ha alzato il tiro, distruggendo la base radar di Meron.
E, cosa forse ancor più indicativa, in Cisgiordania la Resistenza sta passando con successo dai riot di piazza in opposizione ai raid dell'IDF, alla lotta armata.
E, ovviamente, a Gaza si combatte quotidianamente. Non un solo prigioniero è stato liberato, non un solo deposito di armi, una fabbrica di missili, un centro comando è stato scoperto e smantellato.
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Resistere è un buon investimento.
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A PALAZZO CHIGI OGGI TAVOLO TRA ARCELORMITTAL E GOVERNO.
Si profila l'ipotesi che Invitalia assuma il controllo di ex Ilva con il 60% delle quote tramite la conversione del prestito di 380 milioni concesso lo scorso anno e poter fare fronte così al pagamento di un debito verso fornitori di 320 milioni e garantendo la continuità produttiva. ArcelorMittal si rifiuta di pagare il fornitore non ritenendo utile investire nuove risorse nell'acciaieria. (Fonte: MilanoFinanza)
Come a dire, segna sul conto che paga Pantalone.
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Si profila l'ipotesi che Invitalia assuma il controllo di ex Ilva con il 60% delle quote tramite la conversione del prestito di 380 milioni concesso lo scorso anno e poter fare fronte così al pagamento di un debito verso fornitori di 320 milioni e garantendo la continuità produttiva. ArcelorMittal si rifiuta di pagare il fornitore non ritenendo utile investire nuove risorse nell'acciaieria. (Fonte: MilanoFinanza)
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Milano Finanza
Ex Ilva, oggi incontro Governo-ArcelorMittal: Stato pronto a salire al 60%
Dopo molti rinvii, oggi lunedì 8 gennaio incontro decisivo tra il governo e ArceloMittal: ecco cosa aspettarsi sul futuro dell’Ex Ilva, con Elisa Piazza
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🇩🇪 FONDATO UFFICIALMENTE IL BSW
Già annunciato lo scorso 23 ottobre, il nuovo partito Bündnis Sahra Wagenknecht è stato fondato ufficialmente oggi con la presentazione di un manifesto fondativo. A fine di gennaio seguirà il primo congresso nazionale del partito a Berlino. (Fonte: Die Welt, video: ARD)
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Già annunciato lo scorso 23 ottobre, il nuovo partito Bündnis Sahra Wagenknecht è stato fondato ufficialmente oggi con la presentazione di un manifesto fondativo. A fine di gennaio seguirà il primo congresso nazionale del partito a Berlino. (Fonte: Die Welt, video: ARD)
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🇾🇪 TRAFFICO MARITTIMO NEL MAR ROSSO CADE DEL 46%
Il traffico di merci attraverso lo stretto di Bab el Mandeb nel Mar Rosso è oggi inferiore del 46% rispetto al periodo anteriore agli attacchi delle milizie yemenite iniziati ill 19 novembre e del 53% rispetto al 7 gennaio dello scorso anno, secondo i dati di Port Watch.
Port Watch è uno strumento per l'analisi delle interruzioni del traffico marittimo, sviluppato dal Fondo Monetario Internazionale (FMI) e dall'Università di Oxford (Regno Unito), che raccoglie dati sul traffico marittimo da tutto il mondo.
Il 18 novembre, il giorno prima che gli Houthi dirottassero il Galaxy Leader al largo delle coste dello Yemen, 61 navi da carico e 23 petroliere hanno attraversato lo stretto. Domenica scorsa sono state rispettivamente solo 30 e 14. (Fonte: EFE)
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Il traffico di merci attraverso lo stretto di Bab el Mandeb nel Mar Rosso è oggi inferiore del 46% rispetto al periodo anteriore agli attacchi delle milizie yemenite iniziati ill 19 novembre e del 53% rispetto al 7 gennaio dello scorso anno, secondo i dati di Port Watch.
Port Watch è uno strumento per l'analisi delle interruzioni del traffico marittimo, sviluppato dal Fondo Monetario Internazionale (FMI) e dall'Università di Oxford (Regno Unito), che raccoglie dati sul traffico marittimo da tutto il mondo.
Il 18 novembre, il giorno prima che gli Houthi dirottassero il Galaxy Leader al largo delle coste dello Yemen, 61 navi da carico e 23 petroliere hanno attraversato lo stretto. Domenica scorsa sono state rispettivamente solo 30 e 14. (Fonte: EFE)
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EFE Noticias
El tráfico de mercancías en el mar Rojo cae un 46 %
El tráfico de mercancías en el mar Rojo ha caído un 46 % desde el inicio de los ataques hutíes, según datos de Port Watch.
"ELON MUSK SI DROGA? VERTICI TESLA PREOCCUPATI" (Fonte: Giornali di tutto il mondo)
Elon Musk si droga? Non lo sappiamo, e di certo non lo sanno i giornalisti. Ma se si drogasse, sarebbe certamente il primo a farlo nella storia dell'uomo vista la risonanza mediatica, e sicuramente il primo imprenditore a farlo. Curioso che nessuno degli stessi giornali si sia posto lo stesso dubbio con altri personaggi più vicini.
Lui, comunque, ci scherza: "A quanto pare la droga funziona bene visti risultati, dovrei aumentare".
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Elon Musk si droga? Non lo sappiamo, e di certo non lo sanno i giornalisti. Ma se si drogasse, sarebbe certamente il primo a farlo nella storia dell'uomo vista la risonanza mediatica, e sicuramente il primo imprenditore a farlo. Curioso che nessuno degli stessi giornali si sia posto lo stesso dubbio con altri personaggi più vicini.
Lui, comunque, ci scherza: "A quanto pare la droga funziona bene visti risultati, dovrei aumentare".
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