🇺🇸🇮🇱 NETANYAHU VA "ALL IN". AGLI USA CONVERRÀ SEGUIRLO?
Quando due pezzi grossi del partito democratico americano come la senatrice Warren e il senatore Sanders manifestano pubblicamente e in modo così plateale il loro imbarazzo per la situazione a Gaza, significa che il limite è stato superato. Gli Stati Uniti sono abituati a finanziare e promuovere guerre nel mondo attraverso proxy, in modo indiretto, preferibilmente nell'ombra. Ma a Gaza non possono farlo. Il loro appoggio a Israele è scoperto, i loro veti al Consiglio di sicurezza dell'ONU sono visibili a tutti, le loro portaerei nel Mediterraneo e nel Golfo Persico sono difficili da nascondere, gli aerei militari che riforniscono Tel Aviv di munizioni sono segnalati persino dai mainstream. E ai salotti progressisti questo non piace: rischia di compromettere il mito dell'esportazione di democrazia e diritti umani nel mondo.
All'atto pratico e nell'immediato, non cambierà nulla, naturalmente. Ma sono segnali che l'amministrzione Biden deve cogliere in vista delle prossime elezioni, anche perché i due senatori sanno benissimo che i malumori nella base elettorale dei DEM sono sempre più difficili da nascondere e potrebbero alla fine sfociare in un'aperta rottura. Non a caso, ieri sera il Dipartimento di Stato si è affrettato a rilasciare un comunicato in cui respinge in modo quasi schifato i propositi di "reinsediamento" dei palestinesi di Gaza avanzati da due ministri del governo israeliano. Un modo, nemmeno troppo malcelato, per far capire a Netanyahu che l'appoggio americano non durerà in eterno.
In questo contesto, a nostro avviso, va letto il brutale attacco a Beirut compiuto ieri da Israele, fatto apposta per provocare la reazione di Hezbollah, e quindi indirettamente dell'Iran, e conseguentemente trascinare anche gli Stati Uniti in un conflitto regionale più ampio.
Sempre più isolato, il governo Netanyahu punta a una soluzione totale. Converrà agli Stati Uniti seguirlo, a dieci mesi da decisive elezioni?
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Quando due pezzi grossi del partito democratico americano come la senatrice Warren e il senatore Sanders manifestano pubblicamente e in modo così plateale il loro imbarazzo per la situazione a Gaza, significa che il limite è stato superato. Gli Stati Uniti sono abituati a finanziare e promuovere guerre nel mondo attraverso proxy, in modo indiretto, preferibilmente nell'ombra. Ma a Gaza non possono farlo. Il loro appoggio a Israele è scoperto, i loro veti al Consiglio di sicurezza dell'ONU sono visibili a tutti, le loro portaerei nel Mediterraneo e nel Golfo Persico sono difficili da nascondere, gli aerei militari che riforniscono Tel Aviv di munizioni sono segnalati persino dai mainstream. E ai salotti progressisti questo non piace: rischia di compromettere il mito dell'esportazione di democrazia e diritti umani nel mondo.
All'atto pratico e nell'immediato, non cambierà nulla, naturalmente. Ma sono segnali che l'amministrzione Biden deve cogliere in vista delle prossime elezioni, anche perché i due senatori sanno benissimo che i malumori nella base elettorale dei DEM sono sempre più difficili da nascondere e potrebbero alla fine sfociare in un'aperta rottura. Non a caso, ieri sera il Dipartimento di Stato si è affrettato a rilasciare un comunicato in cui respinge in modo quasi schifato i propositi di "reinsediamento" dei palestinesi di Gaza avanzati da due ministri del governo israeliano. Un modo, nemmeno troppo malcelato, per far capire a Netanyahu che l'appoggio americano non durerà in eterno.
In questo contesto, a nostro avviso, va letto il brutale attacco a Beirut compiuto ieri da Israele, fatto apposta per provocare la reazione di Hezbollah, e quindi indirettamente dell'Iran, e conseguentemente trascinare anche gli Stati Uniti in un conflitto regionale più ampio.
Sempre più isolato, il governo Netanyahu punta a una soluzione totale. Converrà agli Stati Uniti seguirlo, a dieci mesi da decisive elezioni?
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Il gran maestro polacco ed ex campione europeo di scacchi rapidi Jan-Krzysztof Duda si è rifiutato di stringere la mano al giocatore di scacchi russo Denis Khismatullin durante le competizioni. Il polacco avrebbe potuto essere squalificato per aver violato le regole, ma il russo non ha sporto denuncia.
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Forwarded from La Mia Russia (Elena)
Il canale telegram ucraino Resident:
"La nostra fonte nell'ufficio del presidente ha affermato che il problema principale della mobilitazione è la scarsa motivazione degli ucraini, che sono pronti a rinunciare alla cittadinanza o a ricevere una vera pena detentiva, ma non ad andare al fronte. Il fallimento della controffensiva è diventato un catalizzatore di delusione nella società, e le grandi perdite hanno confermato l’incompetenza del comando. Si è consolidata l'opinione che se vieni portato al fronte, nella migliore delle ipotesi tornerai invalido e nella peggiore delle ipotesi morirai”. https://t.me/ukraina_ru/182943
"La nostra fonte nell'ufficio del presidente ha affermato che il problema principale della mobilitazione è la scarsa motivazione degli ucraini, che sono pronti a rinunciare alla cittadinanza o a ricevere una vera pena detentiva, ma non ad andare al fronte. Il fallimento della controffensiva è diventato un catalizzatore di delusione nella società, e le grandi perdite hanno confermato l’incompetenza del comando. Si è consolidata l'opinione che se vieni portato al fronte, nella migliore delle ipotesi tornerai invalido e nella peggiore delle ipotesi morirai”. https://t.me/ukraina_ru/182943
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Украина.ру
Украинский ТГ-канал "Резидент" делится инсайдом:
"Наш источник в ОП рассказал, что основная проблема мобилизации - низкая мотивация украинцев, которые готовы отказаться от гражданства или получить реальный срок, но не идти на фронт. Провал контрнаступления…
"Наш источник в ОП рассказал, что основная проблема мобилизации - низкая мотивация украинцев, которые готовы отказаться от гражданства или получить реальный срок, но не идти на фронт. Провал контрнаступления…
Forwarded from Martina Pastorelli
La profezia di Ratzinger si è avverata: la Chiesa è ridotta a piccolo gregge. Ora torni a essere pungolo del pensiero dominante.
Lo storico del papato sulla grandezza di Benedetto XVI: fu il Papa della cattedra come insegnamento autorevole.
Le divisioni si superano rimettendo al centro Cristo.
Mia intervista su La Verità
Lo storico del papato sulla grandezza di Benedetto XVI: fu il Papa della cattedra come insegnamento autorevole.
Le divisioni si superano rimettendo al centro Cristo.
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🇺🇸 GLI STATI UNITI SONO STATI IL PRINCIPALE ESPORTATORE DI GNL NEL 2023
Le esportazioni statunitensi di gas naturale liquefatto hanno raggiunto livelli record mensili e annuali a dicembre, secondo i dati di monitoraggio delle navi cisterna, con gli analisti che affermano che ciò consentirà agli Stati Uniti di scavalcare Qatar e Australia per diventare il più grande esportatore di GNL nel 2023.
"La produzione record degli Stati Uniti è stata guidata da due fattori: il ritorno a pieno servizio di Freeport LNG, che ha aggiunto 6 tonnellate, e la produzione dell'intero anno dell'impianto Calcasieu Pass di Venture Global LNG, che ha aggiunto 3 tonnellate in più rispetto al 2022", ha affermato Munton.
L’Europa è rimasta la principale destinazione delle esportazioni di GNL statunitense a dicembre, con 5,43 tonnellate, ovvero poco più del 61%.
L’Asia è stato il secondo mercato di esportazione per il GNL statunitense a dicembre, assorbendo 2,29 milioni di tonnellate, ovvero il 26,6%, delle esportazioni. (Fonte: Reuters)
Pensavate lo facessero per la democrazia?
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Le esportazioni statunitensi di gas naturale liquefatto hanno raggiunto livelli record mensili e annuali a dicembre, secondo i dati di monitoraggio delle navi cisterna, con gli analisti che affermano che ciò consentirà agli Stati Uniti di scavalcare Qatar e Australia per diventare il più grande esportatore di GNL nel 2023.
"La produzione record degli Stati Uniti è stata guidata da due fattori: il ritorno a pieno servizio di Freeport LNG, che ha aggiunto 6 tonnellate, e la produzione dell'intero anno dell'impianto Calcasieu Pass di Venture Global LNG, che ha aggiunto 3 tonnellate in più rispetto al 2022", ha affermato Munton.
L’Europa è rimasta la principale destinazione delle esportazioni di GNL statunitense a dicembre, con 5,43 tonnellate, ovvero poco più del 61%.
L’Asia è stato il secondo mercato di esportazione per il GNL statunitense a dicembre, assorbendo 2,29 milioni di tonnellate, ovvero il 26,6%, delle esportazioni. (Fonte: Reuters)
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🔴 DOPPIO COLPO RUSSO IN UCRAINA
Dopo i pesanti attacchi russi di ieri, risultano essere stati colpiti sia i sistemi di difesa aerea ed antimissile, sia impianti di produzione bellica, sia centrali di comando con personale NATO.
Gli Stati Uniti starebbero trasferendo urgentemente missili di difesa aerea in Ucraina ed evacuando i feriti degli attacchi missilistici. L’aereo C-130 Hercules da trasporto militare, volo HKY692, è atterrato all'aeroporto polacco di Rzeszów (FlightRadar24). Canali TG riportano che i “consulenti militari” della Nato, feriti nel corso degli attacchi russi di ieri a Kharkov e Odessa, sarebbero evacuati negli ospedali rumeni prima del successivo trasferimento (ospedali in Germania?). Pare si tratti di 27 “consulenti” polacchi, 13 britannici, 19 cechi e 12 lituani. Inoltre, un volo speciale trasporterà domani i corpi di altri 31 ufficiali della Nato, caduti nella guerra per procura contro la Russia.
Gli americani starebbero inoltre evacuano tutti gli operatori Himars occidentali sopravvissuti, lasciando agli equipaggi ucraini l’onere/onere di proseguire il compito. La CIA sospetterebbe una "talpa" tra le proprie fila, che avrebbe trasmesso ai russi tutte le coordinate degli ufficiali della NATO e degli equipaggi americani. Pare che in mattinata, infatti, fossero stati i bersagli più ricercati dai missili russi.
Notare che il C-130 era atterrato ieri a Rzeszów ed è rientrato a Ramstein (ospedale USA) poche ore fa.
“La NATO è compromessa!”, avrebbe detto un anonimo ufficiale ucraino…
(Fonte: Lukyluke311 su X)
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Dopo i pesanti attacchi russi di ieri, risultano essere stati colpiti sia i sistemi di difesa aerea ed antimissile, sia impianti di produzione bellica, sia centrali di comando con personale NATO.
Gli Stati Uniti starebbero trasferendo urgentemente missili di difesa aerea in Ucraina ed evacuando i feriti degli attacchi missilistici. L’aereo C-130 Hercules da trasporto militare, volo HKY692, è atterrato all'aeroporto polacco di Rzeszów (FlightRadar24). Canali TG riportano che i “consulenti militari” della Nato, feriti nel corso degli attacchi russi di ieri a Kharkov e Odessa, sarebbero evacuati negli ospedali rumeni prima del successivo trasferimento (ospedali in Germania?). Pare si tratti di 27 “consulenti” polacchi, 13 britannici, 19 cechi e 12 lituani. Inoltre, un volo speciale trasporterà domani i corpi di altri 31 ufficiali della Nato, caduti nella guerra per procura contro la Russia.
Gli americani starebbero inoltre evacuano tutti gli operatori Himars occidentali sopravvissuti, lasciando agli equipaggi ucraini l’onere/onere di proseguire il compito. La CIA sospetterebbe una "talpa" tra le proprie fila, che avrebbe trasmesso ai russi tutte le coordinate degli ufficiali della NATO e degli equipaggi americani. Pare che in mattinata, infatti, fossero stati i bersagli più ricercati dai missili russi.
Notare che il C-130 era atterrato ieri a Rzeszów ed è rientrato a Ramstein (ospedale USA) poche ore fa.
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(Fonte: Lukyluke311 su X)
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UN’IMMAGINE VALE PIÙ DI MILLE PAROLE
Le navi portacontainer dirette verso l'Europa e/o il Nord America stanno quasi tutte evitando il Mar Rosso (cerchio in rosso).
A più di due settimane dal lancio del progetto “Prosperity Guardian” guidato dagli Stati Uniti, gli Houthi governano ancora nel Mar Rosso.
Fonte: Javier Blas, Bloomberg)
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A più di due settimane dal lancio del progetto “Prosperity Guardian” guidato dagli Stati Uniti, gli Houthi governano ancora nel Mar Rosso.
Fonte: Javier Blas, Bloomberg)
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🇮🇷 KERMAN, IRAN. DUE ESPLOSIONI, ALMENO 20 MORTI
Due esplosioni sono state udite nella città di Kerman, vicino al cimitero in cui è stato sepolto il defunto comandante della Forza Quds Qassem Soleimani. Oggi ricorre il quarto anniversario della sua morte.
Reuters parla di 20 morti. Fonti locali parlano di ordigni esplosivi, altre di attacchi suicidi. Notizie ancora frammentarie.
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Due esplosioni sono state udite nella città di Kerman, vicino al cimitero in cui è stato sepolto il defunto comandante della Forza Quds Qassem Soleimani. Oggi ricorre il quarto anniversario della sua morte.
Reuters parla di 20 morti. Fonti locali parlano di ordigni esplosivi, altre di attacchi suicidi. Notizie ancora frammentarie.
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🇮🇷 KERMAN. AL MOMENTO 73 MORTI E 173 FERITI
La prima esplosione è stata ripresa da un'emittente televisiva locale durante la diretta. Le due esplosioni sono avvenute a distanza di minuti e di un chilometro tra loro. Il pallino giallo indica l'ubicazione della tomba di Soleimani, i pallini rossi il logo delle due esplosioni.
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🇮🇷 KERMAN: 103 MORTI, 141 FERITI
Il bilancio al momento è di circa 103 morti e 141 feriti, alcuni dei quali sono in gravi condizioni.
I feriti sono stati trasportati negli ospedali del Profeta Azam, Bahonar, Shafa e Afzalipur.
Fonte: IRNA
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Fonte: IRNA
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🇹🇷🇮🇷 ERDOGAN TRA I PRIMI A OFFRIRE LE CONDOGLIANZE ALL'IRAN
Il presidente Erdogan ha espresso le sue condoglianze al "fraterno e amico" popolo iraniano per gli attentati avvenuti vicino alla tomba del generale iraniano Qassem Soleimani. (Fonte: Anadolu)
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Ministro degli Interni iraniano: “Abbiamo informazioni, ma le divulgheremo non appena saranno confermate. Le persone non dovrebbero prestare attenzione alle voci. Chiedo a tutti di stare attenti alle PsyOps del nemico e di non diventarne vittima”.
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