Giubbe Rosse
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‌STUDIO: I VACCINI CONTRO IL COVID-19 POSSONO POTENZIALMENTE PEGGIORARE IL CANCRO
I vaccini COVID-19 possono innescare cambiamenti genetici nei pazienti oncologici che possono contribuire all’esacerbazione della malattia o a una recidiva dopo la vaccinazione COVID-19, secondo un recente studio sottoposto a peer-review. La revisione di più studi porta gli autori a concludere che alcuni vaccini COVID-19 possono creare un ambiente che predispone alcuni pazienti oncologici, compresi i sopravvissuti, a “progressione, recidiva e/o metastasi del cancro”. La conclusione si basa su due fattori. Il primo è l’ipotesi del cancro, che suggerisce che il cancro sia la conseguenza di diverse mutazioni genetiche. Il secondo sono le “crescenti prove e segnalazioni sulla sicurezza” nel Vaccine Adverse Effects Report System (VAERS), che suggeriscono che alcuni pazienti oncologici che hanno assunto vaccini COVID-19 hanno visto peggiorare le loro condizioni.

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‌BIDEN RICHIAMA ALL’ORDINE LA STAMPA
Il presidente Biden ha criticato la copertura dell’economia statunitense da parte dei media: “Le cose vanno bene, iniziate a parlarne nel modo giusto”. Il “mondo libero”, come la neoaristocrazia occidentale è solita riferirsi a se stessa, non pretende dai suoi sudditi solo la decima per finanziare le sue guerre e i suoi progetti di asservimento delle masse: considera imprescindibile anche l’allineamento ideologico.

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CUCÙ AL POSTO DI GESÙ NELLA RECITA DI NATALE: GENITORI IN RIVOLTA. LA PRESIDE SI DIFENDE: “È STATO UN DISGUIDO”
Gesù trasformato nella parola cucù, per rispettare la diversità religiosa dei bambini. La decisione – come riporta il Gazzettino – è stata presa dalle maestre della scuola elementare De Amicis di Agna, in provincia di Padova per non creare malumori nelle famiglie dei bambini di altre fedi. (Fonte: IlFatto)

Un errore di comunicazione.

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🇷🇺 Il Ministro della difesa Russa Sergey Shoigy: "I soldati della leggendaria 150a divisione Idricskaya-Berlin hanno dato un contributo significativo alla liberazione di Maryinka"
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‌DER SPIEGEL COSTRETTO A RITIRARE UN ARTICOLO SULLA GUERRA A GAZA
Il settimanale tedesco Der Spiegel ha rimosso un articolo originariamente pubblicato il 22 dicembre scorso in cui si affermava che gli attacchi di Tel Aviv all’enclave di Gaza hanno causato molti più danni degli attacchi alleati contro le città tedesche durante la seconda guerra mondiale. Criticato in rete, l’articolo “Israele sta conducendo una delle campagne militari più distruttive della storia, dicono gli esperti”, è ora scomparso dal sito di Der Spiegel. All’indirizzo della pagina si legge ora una nota della redazione in cui si spiega che le informazioni verranno verificate e l’articolo potrà essere ripubblicato, ma in forma modificata.

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🇷🇺 Il Ministro della difesa Russa Sergey Shoigy: "I soldati della leggendaria 150a divisione Idricskaya-Berlin hanno dato un contributo significativo alla liberazione di Maryinka"
Shoigu e Putin hanno dichiarato la presa di Marinka (il termine usato da Mosca è liberazione), la città distrutta vicino al capoluogo Donetsk.
La dichiarazione avviene mentre le forze russe sono già entrate nel territorio del villaggio di Georgivka. (Fonte: Angelo Gambella).

Tra l'altro Shoigu e Putin hanno sottolinato il contributo nella liberazione della città dato della leggendaria 150esima Divisione di Fanteria Meccanizzata Idrovskaya-Berlin, passata alla Storia per aver issato la sua bandiera sul Reichstag di Berlino, Bandiera diventata da allora "Bandiera della Vittoria".

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GIACOMO GABELLINI: «COME ANDRANNO A FINIRE LE GUERRE IN MEDIO ORIENTE E UCRAINA»
L’analista geopolitico Giacomo Gabellini fa il punto al DiariodelWeb.it sui conflitti tra Israele e Palestina e tra Russia e Ucraina e sulle loro prospettive future. (Fonte: Diario del Web)

Da leggere interamente.

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🇸🇾🇮🇷🇮🇱SIRIA. ALTO COMANDANTE DELL’IRGC MUORE IN ATTACCO ISRAELIANO. TEHERAN PROMETTE VENDETTA
Seyyed Razi Mousavi, alto comandante del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica (IRGC), è morto oggi in un attacco aereo israeliano alla periferia di Damasco. Il ministro degli esteri iraniano Amirabdollahian ha detto che Tel Aviv deve prepararsi al “conto alla rovescia”. Intanto, a Teheran la folla scende in piazza e chiede vendetta.

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🇮🇱 ISRAELE. LARGHE PARTI DEL PAESE SENZA ELETTRICITÀ
Da circa due ore sono segnalate interruzioni dell'elettricità in varie città di Israle, tra cui, Haifa, Ramat Yeti, Bassa Galilea, Safed, Tel Aviv, Bnei Brak, Petah Tikva, Raanana
Beersheba, Ras Al Ain, Rishon Lezion, Dimona.
Le prime indiscrezioni parlavano di un attacco informatico di matrice iraniana, tuttavia il CEO della società elettrica israeliana ha detto che il problema sarebbe imputabile a un guasto a due unità di produzione delle stazioni Robin ed Eshkol, la cui causa è ancora sconosciuta.

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🇮🇶🇺🇸 TRUPPE USA ATTACCATE NEL NORD DELL'IRAQ
Funzionari statunitensi e iracheni hanno confermato che l'attacco di droni lanciato oggi contro la base aerea di Al-Harir nel nord dell'Iraq, vicino alla città di Erbil, da parte delle forze appoggiate dall'Iran, ha causato ferite al personale della base. (Fonte: France 24)

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VI RICORDIAMO LE REGOLE DI PARTECIPAZIONE ALLA SEZIONE COMMENTI DEI POST:

1) - non sono ammessi scambi di insulti tra utenti e turpiloquio
2) - post meramente provocatori (flame),
3) - post filonazisti, post razzisti
4) - atrocity porn (pubblicare video e immagini cruente della guerra),
5) - post che violano leggi dello stato (Es: art.278 c.p. e art.18 L.25/99),
6) - quant'altro possa ledere la rispettabilità del canale o esporlo a rischi.

La violazione dei summenzionati criteri comporta l’immediato ban dal canale

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🥒 SPID, RAGGIUNTI 36 MILIONI DI ITALIANI. MA STA PER ARRIVARE IL WALLET
L’identità digitale a disposizione di gran parte della popolazione è uno degli obiettivi fondamentali del Pnrr. Il target è fissato a 42,5 milioni di cittadini entro il 2025. C'è però all'orizzonte un nuovo sistema: è il progetto - che nascerà dalla già esistente App Io - su cui punta il governo Meloni e che prevede un portafoglio digitale che possa sostituire quello fisico (Fonte: Sky)

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NIENTE MERCEDES A NOLEGGIO DA 310KM/H PER VERSTAPPEN, CAMPIONE DEL MONDO F1: "TROPPO GIOVANE" PER USARLA IN PISTA, A CAUSA DELLA POLIZZA ASSICURATIVA. (Fonte: Messaggero)

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🇺🇸 ‌MEGLIO UN COLPO DI STATO CHE UNA PRESIDENZA TRUMP

Salon, una delle testate più influenti del progressismo liberal americano, ha dato spazio due giorni fa a un articolo di Gregory D. Foster, veterano del Vietnam, professore alla National Defense University, esperto di difesa, firma ricorrente di varie riviste militari ed esponente di spicco del complesso militare-industriale americano. Secondo Foster, il pericolo di un ritorno alla presidenza di Donald Trump deve indurre a un "ripensamento fondamentale delle relazioni civili-militari", quel contratto non scritto, ma vincolante di ogni democrazia, secondo cui l'esercito è sottoposto alla supervisione del Congresso, dell'esecutivo e dell'opinione pubblica e che permise, ad esempio, a Truman di licenziare il generale Douglas McArthur nel 1951, allorché questi cercava di scavalcarlo durante la guerra di Corea. "Ma se e quando una delle parti non riesce a svolgere correttamente il proprio ruolo, il contratto si rompe e la democrazia viene messa a rischio, almeno in una certa misura". Quando l'esecutivo viene meno al proprio ruolo, ad esempio perché il presidente eletto è portatore di un'idea di governo autocratico nella quale la lealtà al comandante in capo delle forze armate è più importante della Costituzione e l'esercito viene utilizzato come guardia pretoriana, il contratto si rompe e il presupposto del "controllo civile dell'esercito" viene meno. In tale eventualità, toccherebbe dunque all'esercito stesso diventare "il guardiano dell'ordine costituzionale democratico": "Quando il comandante in capo e i suoi ufficiali nominati dimostrano evidente miopia, codardia, incompetenza e ipocrisia, l'esercito è probabilmente giustificato a non essere né silenzioso né accondiscendente".Foster non è nuovo a quest'idea, che a più riprese ha trattato in vari articoli dal 2019 in poi. Quello che sorprende, se mai, è che le sue idee inizino a trovare spazio su un organo della cosiddetta sinistra americana come Salon. Con la scusa che Trump metterebbe a rischio l'equilibrio dei poteri su cui si fonda la democrazia, a poco a poco si fa largo l'idea che la democrazia debba essere garantita non dalle elezioni o dai normali meccanismi di controllo democratico, ma dall'esercito stesso. Un po' come dire che, per difenderci dal rischio dell'autoritarismo, serve un autoritarismo preventivo. Come da tradizione, Foster chiama "società civile" quella che più propriamente andrebbe definita élite dominante e sembra dare per scontato che gli interessi di quest'ultima coincidano con i principi fondamentali della democrazia, ignorando arbitrariamente che un'eventuale rielezione di Trump avverrebbe sulla base del consenso popolare. Il sistema dominante è sempre più terrorizzato dalla perdita di consenso. La libertà individuale e la libertà collettiva, un tempo fiore all'occhiello delle democrazie occidentali e presupposto su cui si fondava la convinzione della superiorità civile ed etica delle proprie istituzioni rispetto ad altre forme di governo, oggi sono sempre più viste come un ostacolo e un limite. In tale contesto, l'opzione del controllo coercitivo della società non è più un tabù. A poco a poco, la finestra di Overton si allarga.

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🇮🇱🇺🇸 UOMO DI FIDUCIA DI NETANYAHU ATTESO A WASHINGTON - AXIOS
Il ministro israeliano degli Affari Strategici Ron Dermer, il più stretto confidente del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, è atteso a Washington martedì per incontri alla Casa Bianca e al Dipartimento di Stato sui piani di Israele per ridimensionare la guerra e passare a un'operazione a bassa intensità a Gaza, hanno detto ad Axios due funzionari israeliani e statunitensi.
Un alto funzionario degli Stati Uniti ha affermato che il principale argomento di discussione tra l'amministrazione Biden e il governo Netanyahu è "come concludere le cose e in quale lasso di tempo". Dermer incontrerà il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca Jake Sullivan, il segretario di Stato Tony Blinken e i membri del Congresso, ha detto un alto funzionario israeliano. Dermer dovrebbe discutere i piani di Israele per la fase a bassa intensità della guerra, che i funzionari israeliani si aspettano di iniziare entro la fine di gennaio, e come gli affari civili a Gaza saranno gestiti nella lunga fase di transizione che ci aspetta, ha detto il funzionario israeliano. Il funzionario ha aggiunto che Dermer discuterà anche il pensiero di Netanyahu su ciò che accadrà a Gaza quando la guerra finirà, incluso chi governerà l'enclave nel lungo periodo.
L'amministrazione Biden ha dichiarato pubblicamente di volere che l'Autorità palestinese abbia un ruolo nel governo di Gaza in una realtà post-Hamas. Netanyahu ha precedentemente respinto questa idea, ma nelle ultime settimane Dermer e altri funzionari israeliani hanno iniziato a parlare con le loro controparti statunitensi di ciò che hanno chiamato "RPA" (Reformed Palestinian Authpority, Autorità Palestinese riformata), ha detto un funzionario statunitense. La scorsa settimana, una delegazione israeliana guidata dal capo della politica del Ministero della Difesa Dror Shalom ha visitato Washington per colloqui sul giorno dopo la guerra e ha usato l'acronimo "R.P.A.", ha detto il funzionario. Dermer dovrebbe anche discutere la preoccupazione per le scorte di munizioni di Israele e la richiesta che gli Stati Uniti accelerino le spedizioni di armi, ha detto un funzionario israeliano. (Fonte: Axios)

Sintesi. Gli USA continueranno a rifornire Israele di armi e appoggiano l'idea di un'autorità palestinese fantoccio (tale deve considerarsi la cosiddetta RPA). La linea di divisione è sui tempi: Israele non ha ancora raggiunto nessun vero obiettivo strategico dalla sua campagna di terra (oltretutto a prezzo di una pesante perdita di immagine) e ha bisogno di mesi. Gli USA, invece, hanno fretta di allentare la tensione, temono un allargamento del conflitto, specialmente in vista delle elezioni di novembre.

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