Giubbe Rosse
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Il film sull'apocalisse informatica "Leave the World Behind" di Netflix mette in guardia dai "bianchi" se "il mondo cade in rovina".

Barack Obama non solo ha aiutato la produzione esecutiva del film come parte di Higher Ground, ma ha anche contribuito personalmente a dare forma alla sceneggiatura fornendo note allo sceneggiatore, secondo HITC. (Fonte: Disclose)

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Forwarded from La Mia Russia (Marco Bordoni)
Oggi pomeriggio al Senato evento con l'ex Ministro degli Esteri Terzi di Sant'Agata. Un simpatico coacervo di personaggi (più o meno pubblici) raccolto per promuovere un'idea, la distruzione della Federazione Russa, che non si sa sia più fantasiosa o pericolosa.
“NET ZERO” RICHIEDE CHE NUOVE LINEE ELETTRICHE AD ALTA TENSIONE SIANO AVVOLTE INTORNO ALLA TERRA 2.000 VOLTE IN 17 ANNI
di Gino Maria Panzeroni Langerhans
Raggiungere Net Zero significa costruire 80 milioni di chilometri di linee elettriche nuove e ristrutturate entro 17 anni, equivalenti ad avvolgere la Terra 2.000 volte con nuova capacità di rete elettrica. Ogni giorno diventa più chiaro che l’energia rinnovabile è inaffidabile, antieconomica e ha un insaziabile bisogno di sussidi finanziari.

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🇵🇱 DONALD TUSK SCELTO COME NUOVO PRIMO MINISTRO DELLA POLONIA
Il Parlamento ha scelto Donald Tusk come nuovo primo ministro. Il voto spiana la strada alla formazione di un governo di coalizione di tre gruppi di opposizione nei prossimi giorni, ponendo fine agli otto anni di governo del partito nazional-conservatore Diritto e Giustizia (PiS).
In una votazione poco prima delle 7 ora locale al Sejm, la camera bassa più potente del parlamento, una maggioranza di 248 deputati ha votato a favore della sua candidatura, con solo 201 contrari.
All'inizio della giornata, il primo ministro Mateusz Morawiecki del PiS – che ha perso la maggioranza parlamentare alle elezioni di ottobre – non è riuscito a ottenere un voto di fiducia al Sejm.
Tusk dovrebbe ora annunciare i nomi dei membri del gabinetto da lui proposti domani mattina e delineare il programma del suo governo. Seguirà nel pomeriggio un voto di fiducia nei confronti della sua amministrazione. (Notes From Poland)

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🇩🇪 GERMANIA. LA CRISI DEL MATTONE NON ACCENNA A DIMINUIRE
La crisi abitativa della Germania rischia di intensificarsi. A novembre il 49,1% degli sviluppatori ha dichiarato di soffrire di una mancanza di nuovi ordini, rispetto al 48,7% del mese precedente, secondo un sondaggio dell’istituto Ifo di Monaco. Ciò rappresenta l'ottavo aumento consecutivo e il livello più alto dal 1991.
Il numero di società in difficoltà finanziarie è salito all’11,1% dal 9,9%, secondo una dichiarazione di lunedì. “I costruttori di case stanno perdendo clienti a frotte”, ha dichiarato Klaus Wohlrabe, capo dei sondaggi di Ifo. “L’umore tra le aziende intervistate rimane gelido”.
L'aumento dei costi di costruzione e i tassi di interesse più elevati stanno rendendo molti progetti non redditizi e la pressione sui costruttori potrebbe raggiungere la capacità di costruzione a lungo termine e intensificare le carenze. La coalizione di governo del cancelliere Olaf Scholz non è riuscita a raggiungere l’obiettivo di costruire 400.000 case all’anno.
“Non c’è alcun miglioramento in vista”, ha detto Wohlrabe (Fonte: Bloomberg)

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MOMENTO DEL BUON UMORE
🔴 IDF: IL 20% DELLE PERDITE DOVUTE A FUOCO AMICO
Media israeliani: Dall'inizio dell'operazione di terra, 20 vittime a Gaza a causa di fuoco amico e incidenti operativi. 13 persone sono state uccise in sparatorie tra unità diverse dell'IDF. Alcune di loro sono state colpite dal fuoco aereo, altre dal fuoco di carri armati, e altre ancora da soldati di fanteria.
Secondo quanto comunicato, quindi, 20 su 105 caduti ammessi ufficialmente sarebbero vittime di fuoco amico. Una percentuale elevatissima, anche in condizione di conflitto urbano, tanto più che il nemico non è in uniforme.
L'IDF spiega che il numero delle vittime è legato a una serie di ragioni, tra cui l'enorme quantità di forze sul campo, la durata e la natura dei combattimenti, la stanchezza, la mancanza di disciplina operativa, la mancanza di coordinamento tra le forze e altre ragioni.
Va comunque tenuto presente che il numero delle vittime riconosciute è sicuramente inferiore a quello reale. Secondo un giornalista israeliano, dal 7 ottobre potrebbero essere morti oltre 3.000 soldati, quasi 10 volte quelli ammessi. E da un inchiesta di Haaretz risulta che i feriti sono almeno il triplo della cifra ufficiale.

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🇦🇷 ARGENTINA. CON LA FINE DEI TRUST I PREZZI DEGLI ALIMENTI AUMENTANO FINO AL 100%
Lunedì le aziende alimentari e di prodotti di consumo si sono liberate di ciò che restava degli accordi stipulati con Sergio Massa e hanno iniziato a inviare i nuovi listini con gli aumenti.
In media, si stima che i produttori applicheranno aumenti tra il 20 e il 25% sugli articoli che rientravano nei prezzi equi nei supermercati per far corrispondere i valori degli scaffali a quelli che hanno quegli stessi prodotti nei magazzini cinesi o nei negozi self-service, dove i controlli ufficiali non sono mai arrivati.
La scorsa settimana, i prezzi dei prodotti alimentari sono aumentati in media dell'8,2%, secondo i dati preliminari di EcoGo. Si tratta del valore più alto nel record della consulenza, che prevede un aumento mensile del 28% nella categoria degli alimenti consumati a casa e del 23% nell'inflazione in generale.
Massa aveva accettato un aumento del 12% dopo il ballottaggio e un altro 8% per la prima settimana di dicembre. Ma nei grossisti e nei negozi self-service, i prezzi sono aumentati tra il 35 e il 50% la scorsa settimana. Gli aumenti più forti, secondo i supermercati, saranno nell'olio, nella pasta, nella farina e nei prodotti da forno. Questi prodotti sono stati sovvenzionati dagli esportatori e dallo Stato, attraverso trust che si sono conclusi la scorsa settimana.
Quindi, da un lato, gli aiuti che i produttori hanno ricevuto saranno trasferiti ai prezzi, oltre ad essere adeguati all'inflazione, perché il loro valore è stato calpestato. I prodotti che erano soggetti a questo regime subiranno aumenti dal 100% al 180%. Gli oli senza trust, a seconda della catena, passeranno da 800 a 2.000 pesos al litro. Il pane lactal sta arrivando con aumenti dell'80%. Anche il riso aumenterà. (Fonte: Clarín)

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🇮🇳🇷🇺 INDIA PAGA GREGGIO RUSSO $84,2 A BARILE
Il prezzo medio del petrolio russo consegnato al principale acquirente, l’India, in ottobre è salito a 84,20 dollari al barile, molto al di sopra del tetto massimo di 60 dollari fissato dalle nazioni del Gruppo dei Sette nel dicembre dello scorso anno, secondo i dati preliminari del governo indiano.
L’India ha pagato a ottobre il prezzo più alti per il petrolio russo da quando è stato imposto il price cap, fornendo una spinta alle entrate di Mosca nonostante gli sforzi delle nazioni occidentali per frenare le entrate del produttore e i finanziamenti per la guerra in Ucraina. (Fonte: The Economic Times)

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AUGUSTO ANTONIO BARBERA È IL NUOVO PRESIDENTE DELLA CORTE COSTITUZIONALE.
85 anni, ex Parlamentare del PCI, dal 1976 al 1991, poi PDS e poi DS, anche Ministro nel Governo Ciampi.
Dal 2007 iscritto al Partito Democratico ed eletto nel 2015 giudice costituzionale coi voti del PD. Dall'elezione coi voti del PD risulta "Indipendente". (Fonte: Wiki)

Non crediamo servano commenti.

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🇦🇷 ARGENTINA. CON LA FINE DEGLI ACCORDI I PREZZI DEGLI ALIMENTI AUMENTANO FINO AL 100%
Lunedì le aziende alimentari e di prodotti di consumo si sono liberate degli ultimi stock di prodotto a prezzo calmierato che rimaneva dagli accordi stipulati con Sergio Massa. Nel contempo hanno iniziato a inviare i nuovi listini con gli aumenti di prezzo.
In media, si stima che i produttori applicheranno aumenti tra il 20 e il 25% sugli articoli che rientravano nei prezzi calmierati nei supermercati per far corrispondere i valori degli scaffali a quelli che hanno quegli stessi prodotti nei magazzini cinesi o nei negozi di alimentari, dove i controlli ufficiali non sono mai arrivati.
La scorsa settimana, i prezzi dei prodotti alimentari sono aumentati in media dell'8,2%, secondo i dati preliminari di EcoGo. Si tratta del valore più alto nel record della consulenza, che prevede un aumento mensile del 28% nella categoria degli alimenti e del 23% nell'inflazione in generale.
Massa aveva stipulato un accordo coi produttori per permettere un aumento del 12% dopo il ballottaggio e un altro 8% per la prima settimana di dicembre. Ma i grossisti e i negozi di alimentari hanno già aumentato i prezzi dal 35 al 50% la scorsa settimana. Gli aumenti più forti, secondo i supermercati, saranno nell'olio, nella pasta, nella farina e nei prodotti da forno. Questi prodotti erano sovvenzionati dagli esportatori e dallo Stato, attraverso accordi che sono scaduti la scorsa settimana.
I prodotti che erano soggetti a questo regime subiranno aumenti dal 100% al 180%. Gli oli in particolare, scaduto il sussidio, passeranno da 800 a 2.000 pesos al litro. Il pane in cassetta è già aumentato dell'80%.
Si rischia anche una reazione spropositata all’aumento dell’inflazione, con i produttori che approfitteranno sicuramente della situazione per adeguare i prezzi a loro favore. La situazione dovrebbe calmarsi quando l’ondata di consumi preventivi che si è scatenata in questi giorni inevitabilmente si placherà.

Fonte: Clarín

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IL MINISTRO, LA CONCIA, LA SUORA: IL CIRCO DELLA SCUOLA TRADITA.

Sulle recenti iniziative del ministro Valditara circa l'educazione alle relazioni, sulla vicenda relativa ai garanti ma soprattutto sulla natura del progetto, confezionato in seguito all'ondata emotiva scatenata dal barbaro assassinio della giovane Giulia, segnaliamo l'ottimo articolo di Elisabetta Frezza su Renovatio 21.

"Quante volte si è sentito ripetere, a pappagallo" - scrive l'autrice - "che sì, è vero che l’esecutivo «di destra» riproduce, enfatizzandolo, il programma del piddì (guerra, armi, sanità, economia, eccetera eccetera), però alt: almeno sul gender è una garanzia, con la Schlein avremmo già gli ellegibbitì a fare invasione di aula. Un ritornello in bocca a quelli che, fermi alla distinzione destra-sinistra e anti mancini per riflesso pavloviano, dovevano difendere una indifendibile posizione filogovernativa. Ma le cose sono andate un po’ diversamente. Cavalcando un fatto di cronaca nera strumentalizzato all’inverosimile per fini politico-mediatici, il ministro «competente», che già aveva dimostrato in varie circostanze la propria stoffa, è riuscito nell’impresa di andare oltre ogni più rosea aspettativa della sinistra arcobaleno: con mano lestissima ha introdotto nelle scuole di ogni ordine e grado l’educazione al pensiero di Gino Cecchettin insieme all’educazione alle relazioni – per dire «basta alla cultura machista e maschilista che ancora inquina il nostro Paese» (cioè il gender al quadrato con testimonial di eccezione) – mettendola sotto la accorta regia di una signora che di maschi se ne intende perché ha sposato un’altra donna e che comunque è coadiuvata da una suora e da un’altra signora a caso. Il tutto, per la modica cifra di quindici milioni di euro".

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🔴🔴🔴 QUELLO CHE KIEV NON HA
Nel corso della guerra, la Russia ha sicuramente commesso innumerevoli errori - sia politici che militari. Ma ha anche saputo imparare, ed ha messo in moto un processo (anche questo politico-militare) che la porterà, entro un decennio, ad essere probabilmente la maggior potenza militare del pianeta, sorpassando gli USA. Del resto, come scrive Pino Arlacchi, "gli imperi declinanti tendono a fare delle guerre inutili, prive di un lucido calcolo dei costi e dei benefici. Avventure che si risolvono in disastri che accelerano anziché rallentare la fase terminale della loro supremazia".
Dal punto di vista strategico, è opinione comune che l'attuale superiorità degli USA sia da attribuire all'aviazione. Ma questa è una valutazione che risente di considerazioni ferme all'epoca della Guerra Fredda, quando avevano 4.468 caccia e 331 bombardieri. Oggi l'aviazione americana conta 1.932 caccia moderni e 140 bombardieri, mentre le forze aerospaziali russe contano più di 4.000 velivoli, oltre il 70% moderni.
In ogni caso, la convinzione nella propria superiorità bellica non solo ha spinto ad infinite avventure, ma ha condizionato pesantemente anche la condotta strategica e tattica nelle guerre affrontate.
Da questo punto di vista, la guerra in Ucraina è non solo paradigmatica, ma anche estremamente rilevante, poiché (anche se si tratta di una proxy war) è un conflitto simmetrico, col maggior antagonista militare della NATO. Ed è in questo conflitto che si è appalesata tutta la debolezza dell'apparato dottrinale dell'Alleanza Atlantica - oltre a quella dei suoi sistemi d'arma.
Sopravvalutando sia i propri mezzi che il proprio approccio tattico, la NATO ha spinto gli ucraini a tentare un'offensiva che si è infranta contro le difese russe, mentre la Russia l'ha utilizzata non solo per distruggere a man bassa i gioielli della tecnologia occidentale, ma soprattutto per macinare il manpower ucraino. Kiev ha avuto a sua disposizione mesi, per sviluppare le sue manovre offensive, ma l'esito è stato disastroso. Quel poco terreno recuperato qui e là, è costato decine di migliaia di uomini e centinaia di mezzi. Ed ora, con l'inverno, è la Russia a muovere all'attacco. E non solo ha già recuperato gran parte dei territori persi durante l'offensiva ucraina, ma si appresta a conquistarne di nuovi.
Più di ogni altra cosa, però, a contare davvero è l'esaurimento dell'esercito ucraino. Zelensky, in una delle sue sparate propagandistiche, ha di recente affermato che le AFU contano su 600.000 combattenti, ma questa cifra più che esagerata appare frutto di fantasia. La realtà è che oggi, mentre è certo che gli USA diminuiranno il loro supporto, e gli europei sono preoccupati che l'onere ricada tutto su di loro, ciò che manca davvero a Kiev non sono né i carri occidentali, né i sistemi di difesa aerea, né tantomeno i cacciabombardieri. Il problema con cui si sta confrontando l'esercito ucraino è che non sa come tamponare l'offensiva russa, che si dispiega quasi lungo l'intero fronte, e per evitare di cedere nei punti di maggiore difficoltà è costretto a spostare brigate indebolendo altri settori. Quel che manca sono assai più i soldati che le armi, e quelli non li avranno né dalla NATO né dagli USA.
Secondo il New York Times, USA e Ucraina svilupperanno una nuova strategia, e il Generale Aguto si recherà a Kiev per elaborarla. Però sembra non esserci consenso tra Washington e Kiev, sul contenuto di questa strategia. Zelensky ed i suoi la vorrebbero offensiva (senza averne le possibilità), nella speranza di tenere aperti i cordoni della borsa occidentale. Mentre la NATO vorrebbe un ripiegamento difensivo, capace di costringere la Russia ad "avviare negoziati significativi alla fine del 2024 o nel 2025". Ancora l'idea di logorare la Russia, quindi, rifiutandosi di riconoscere che la guerra ha logorato soprattutto la NATO - ed ha annientato l'Ucraina. Insomma, la pretesa di ottenere risultati diversi ripetendo sempre la stessa azione.

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Forwarded from Marco Cosentino (Marco)
TROVA LE DIFFERENZE 🌺🌺🌺
Due studi a confronto, uno sugli effetti del covid e l'altro dei vaccini covid sulla salute della funzione riproduttiva maschile. I risultati dei due studi sono analoghi: una temporanea alterazione che rientra nel giro di alcuni mesi. Conclusioni nel caso del covid: "gli effetti sui parametri spermatici e sulla fertilità sottolineano l'importanza di investigare gli effetti a lungo termine". Conclusioni nel caso dei vaccini covid: "il declino della conta spermatica è temporaneo e i nostri risultati confermano la sicurezza dei vaccini e supportano le campagne vaccinali".
Tumori, ondata di casi nel post-pandemia, 395mila stimati nel 2023.
In tre anni, l'incremento è stato infatti di 18.400 diagnosi: erano 376.600 nel 2020 e nel 2023 sono stimate 395.000 nuove diagnosi (208.000 negli uomini e 187.000 nelle donne). Il tumore più frequentemente diagnosticato, nel 2023, è il carcinoma della mammella (55.900 casi), seguito dal colon-retto (50.500), polmone (44.000), prostata (41.100) e vescica (29.700). (Fonte: Ansa)

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C’ERA UNA VOLTA IL FRANÇAFRIQUE
di Lukyluke31
C’era una volta la Francia, che possedeva un impero che copriva un quarto del secondo continente più grande del pianeta. Poi arrivò sul posto un agente russo, il defunto Yevgeny Prigozhin, che contribuì a smantellare la versione moderna dell’Africa imperiale francese.

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