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🇻🇪🇷🇺🇧🇷 VENEZUELA IN TENSIONE CON USA E GUYANA: MADURO CHIEDE AIUTO A PUTIN
Il presidente venezuelano Nicolas Maduro si recherà in Russia domenica (10/12) o lunedì (11/12) per chiedere sostegno al presidente russo Vladimir Putin, pochi giorni dopo che gli Stati Uniti hanno annunciato operazioni militari in Guyana, un paese in conflitto con il Venezuela per la regione di Essequibo. L'informazione è stata confermata oggi dal Cremlino.
L'incontro tra Maduro e Putin mette la Russia al centro del conflitto. Giovedì, gli Stati Uniti hanno annunciato un'esercitazione militare aerea in Guyana. La mossa è stata descritta come uno "stimolo nell'impegno per migliorare il partenariato di sicurezza" tra i paesi. In risposta, il Ministro del Potere Popolare della Difesa venezuelano, Padrino López, ha definito l'operazione una "infelice provocazione".
Domenica scorsa (3/12), il governo Maduro ha tenuto un referendum sull'annessione della regione di Essequibo. La consultazione si è conclusa con il 96% dei cittadini favorevoli all'inglobamento del territorio.
Sebbene i funzionari russi affermino che non c'è alcun interesse in una guerra tra Venezuela e Guyana, la posizione del conflitto potrebbe sfruttare la reazione degli Stati Uniti, che forniscono sostegno ufficiale alla Guyana. C'è anche una minuscola possibilità che il Brasile venga coinvolto nel conflitto se Maduro dovesse scegliere di usare [lo stato della] Roraima per circondare la Guyana.
L'escalation della tensione tra Venezuela e Guyana nella disputa sulla regione dell'Essequibo ha lasciato le autorità brasiliane in allerta per una possibile evoluzione del conflitto. Mentre la diplomazia adotta una posizione più conciliante, al confine, il personale militare brasiliano rafforza il controllo della frontiera. (Fonte: Metrópoles)

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🇺🇸🇮🇱 NEW YORK - La comunità ebraica di New York celebra l'inizio di Hanukkah chiedendo un cessate il fuoco a Gaza.

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IL "MEDIA EVENT" ANTIPATRIARCALE
Non si sa bene che reazione avere davanti all’ultima circolare del ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara che invita le scuole all’approfondimento del pensiero di Gino Cecchettin, il padre della ragazza veneta uccisa e divenuta simbolo della lotta al «patriarcato» e alla violenza contro le donne che del patriarcato sarebbe figlia.
Il suo discorso alle esequie, scrive il ministro, «risuona come un’esemplare lezione di educazione civica rivolta al Paese».
Nel frattempo, il ministro Valditara stesso, di concerto con i colleghi delle Pari Opportunità (Roccella) e della Cultura (Sangiuliano), prepara i programmi di «educazione alle relazioni» da distribuire nelle scuole di ogni ordine e grado – programmi mirati a sradicare il «maschilismo residuo nella società italiana» e la «mentalità machista» che ancora la pervade – sotto la accorta regia di una signora che di maschi se ne intende perché ha sposato un’altra donna, e che comunque avrà come collaboratrice una suora.
E così in tutte le scuole, per la modica cifra di 15 milioni di euro, si rifletterà in gruppo non sul gender – assicura il ministro – no, ma sul noto copione incentrato sui temi della percezione di genere, degli stereotipi, del rispetto dell’altro, del rispetto universale e così via (cioè sul gender). Il progetto vedrà anche il sostegno del Consiglio nazionale dell’ordine degli psicologi, quello che ha appena riformato il proprio codice deontologico modificando unilateralmente la disciplina del consenso informato (nel senso che lo psicologo stesso, scavalcando la volontà del paziente o dei genitori se questi è minorenne, può procurarsi dalla autorità giudiziaria l’autorizzazione a praticare un trattamento psicologico) e quella del segreto professionale.
Come dire, tutto è pronto per esautorare in via definitiva la famiglia, o quel che ne rimane. (Fonte: Renovatio21. Grazie a Giorgio Bianchi per la segnalazione)

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Giubbe Rosse pinned «RGR TERRA #02 - COME FUNZIONANO LE POLITICHE AGRICOLE DELL'UE? Cosa è la PAC e come si è evoluta nel tempo? Perché e come le politiche agricole dell'UE sono diventate uno dei principali ostacoli allo sviluppo della nostra economia? Ce lo spiega Ivano Gioffreda…»
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RGR SANTI E DEMONI - FINALE DI PARTITA
#08 - BELLEZZA E DESTINO


Concludiamo oggi il nostro itinerario sul tema della bellezza che salva, con la straordinaria intensità delle pagine de "L'idiota", capolavoro di F. Dostoevskij in cui l'enigma della vita, le domande sull'uomo e su Dio, la potenza della fede s'intrecciano in una rappresentazione dal valore universale.

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🇵🇸 ABBAS: "USA RESPONSABILI DELLO SPARGIMENTO DI SANGUE"
Il presidente palestinese Mahmud Abbas ha affermato che gli Stati Uniti sono "responsabili dello spargimento di sangue" dei bambini nella Striscia di Gaza dopo aver posto il veto a una risoluzione che chiedeva un cessate il fuoco immediato nel territorio palestinese in una riunione speciale del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. (Fonte: AFP)

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QUESTA SERA SU BYOBLU IL FILM DI MICHELANGELO SEVERGNINI "IO NO, CAPITANO"

Questa sera su Byoblu (canale 262 del digitale terrestre) alle 21:30 potrete guardare "Io no, capitano", il recentissimo lavoro del regista Michelangelo Severgnini, già autore del documentario "L'Urlo".

👉🏻 CLICCA QUI PER GUARDARE IL TRAILER
👉🏻 QUI IL LINK PER SEGUIRE LA TRASMISSIONE IN STREAMING ALLE 21.30

Ecco una sinossi del film, realizzato in co-produzione con Byoblu, con il sostegno dell'associazione Sandalia.

La percezione del fenomeno migratorio in Europa, specialmente dall'Africa, è che un intero continente sia pronto a rischiare la vita per trasferirsi in Europa.
Questa convinzione, ottenuta attraverso il bombardamento dei media, è grottescamente falsa.
Non solo l'Africa è un continente ricco che, proprio in questa fase storica, sta rompendo i legami decennali del neo-colonialismo europeo, ma la migrazione irregolare è ormai percepita come una piaga sociale.
Sempre più chi lascia il proprio Paese in modo irregolare non lo fa per necessità o per libera scelta, ma in seguito a una truffa, messa in atto da reti criminali internazionali a danno di giovani ragazzini, spesso minorenni.
Il film "Io capitano" di Matteo Garrone va proprio in questa direzione, quella di indurci a credere che l'Europa per gli Africani valga il prezzo della propria vita.
Non è così. Questa non è che la giustificazione consolatoria dell'oppressore che compatisce il proprio oppresso.
La verità dice al contrario che l'Africa sta lottando perché i propri figli non cadano nella trappola dei trafficanti di esseri umani.
Per questo "Io no, capitano!" è la risposta a questo ennesimo trucco narrativo del cinema italiano ed occidentale.
"Io no, capitano!" è un documentario che raccoglie il punto di vista dei Senegalesi in Senegal, in particolare nelle periferie di Dakar dove origina la storia del film di Garrone. 
Una realtà ignorata in Italia dove la lotta alla migrazione irregolare viene condotta da associazioni di Senegalesi presenti in ogni quartiere, attraverso la sensibilizzazione dei ragazzini prime vittime dei raggiri dei trafficanti e attraverso la denuncia di questi trafficanti, appartenenti a reti criminali internazionali. 
Una lotta promessa e abdicata dal premier Meloni e l'unica che gli Africani ci chiedono di combattere insieme.
Nel documentario si alternano così le voci di chi combatte la tratta in prima linea, come Yayi Bayam Diouf, fondatrice dell’associazione COFLE (Collettivo Femminile contro l'Emigrazione Clandestina), oppure Ousseynu Ndour, fondatore dell’associazione JED (Gioventù e Sviluppo), oppure Baye Ndioro Sene, fondatore dell’associazione AMAG (Associazione Migranti di Ritorno E Aspiranti di Guinaw). Ci sono alcune testimonianze di agricoltori del Senegal della regione di Saloum “la più colpita dall’immigrazione clandestina”. Ed infine il contributo di due celebri cantanti della scena rap senegalese, Bour Saloum e Diwane G. Leuz, che si battono nelle loro canzoni perché i giovani restino in Senegal a lottare per un futuro migliore, oggi più che mai, a pochi mesi dalle elezioni previste per il febbraio 2024 che potrebbero cambiare faccia al Paese e sottrarlo al controllo francese.

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🇺🇦 IFW KIEL: "AIUTI ALL'UCRAINA AI MINIMI"
Secondo L'Institut für Weltwirtschaft di Kiel, centro di ricerca sull'economia mondiale e think tank con sede a Kiel, in Germania, gli aiuti all’Ucraina sono scesi al minimo dall'inizio della guerra.
Il valore totale dei nuovi pacchetti di aiuti ha raggiunto un nuovo minimo tra agosto e ottobre 2023, un calo di quasi il 90% rispetto allo stesso periodo del 2022. L'Ucraina fa sempre più affidamento su un gruppo centrale di donatori come Stati Uniti, Germania , paesi nordici e dell’Europa orientale.

Fonte: Kiel institute

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🇺🇸 WSJ: "TRUMP DAVANTI A BIDEN DI QUATTRO PUNTI"
Trump è in testa nei sondaggi per le elezioni del 2024, mentre l’approvazione di Biden tocca un nuovo minimo. È quanto emerge da un sondaggio pubblicato dal WSJ.
In un ipotetico scenario tra due soli candidati, Biden si ferma al 43% contro il 47% di Trump. Il vantaggio di Trump sale a 6 punti, dal 37% al 31%, quando si aggiungono allo scenario cinque potenziali candidati indipendenti e di terze parti.
Trump 47
Biden 43

Trump 37
Biden 31
Kennedy 8
Manchin 3
West 2
Stein 2

Approvazione di Biden: 37%

Fonte: Wall Street Journal

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COP28: USA NON APPOGGIANO PIANO OLANDESE PER PORRE FINE AI SUSSIDI AI COMBUSTIBILI FOSSILI
Gli Stati Uniti hanno optato per una coalizione guidata dall'Olanda che mira a eliminare gradualmente i sussidi ai combustibili fossili, a partire dall'escriazione dei paesi dagli accordi internazionali in cui sono incorporati.
Circa il 50% dei sussidi governativi per petrolio, gas e carbone sono il risultato di accordi globali, come quelli nel settore dell'aviazione e del trasporto marittimo, che esentano i carburanti dalle tasse, secondo una dichiarazione della coalizione lanciata alla COP28 di Dubai. I paesi membri saranno tenuti a comunicare l'importo delle sovvenzioni prima del vertice del prossimo anno.
I Paesi Bassi avevano spinto affinché gli Stati Uniti si unissero al gruppo. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha ripetutamente esercitato pressioni per eliminare una serie di incentivi fiscali per l'industria petrolifera e del gas, rilanciando una campagna lanciata dall'ex presidente Barack Obama più di un decennio fa. Ma lo sforzo dipende dal sostegno del Congresso, fortemente diviso, ed è stato combattuto dai leader dell'industria petrolifera, che sostengono che non dovrebbero essere presi di mira, dal momento che molte delle detrazioni mirate non sono uniche per il settore e hanno corollari attraverso il codice fiscale. (Fonte: Bloomberg)

E anche stavolta gli europei restano con il cerino in mano. Per citare Henry Kissinger, "essere nemici degli Stati Uniti può essere pericoloso, ma essere amici è fatale" (frase da sempre citata fuori contesto, ma indiscutibilmente vera).

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🇹🇷🇸🇪 TURCHIA - L'iter per l'adesione della Svezia nella Nato potrebbe avere un nuovo stop con l'AKP di Erdogan che lo lega alla consegna di caccia da combattimento USA e il MHP di Bahceli (in maggioranza con l'AKP) che pone condizioni legate al riconoscimento della Palestina. (Fonte: Angelo Gambella)

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Forwarded from Lettera da Mosca
Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri russo: “Una pace duratura in Ucraina è possibile solo se l'Occidente smetterà di trasferirvi armi e accetterà nuove realtà territoriali “.
I BALCANI NELLA NUOVA GUERRA FREDDA
RGR intervista STEFANO VERNOLE


Con la Serbia che tenta di ridefinirsi rivolgendo lo sguardo alla Cina, e la Bosnia-Erzegovina, sempre più lacerata, al centro di un delicato negoziato con l'UE, i Balcani si riconfermano nodo imprescindibile per comprendere le tensioni geopolitiche globali. Ce ne occupiamo con Stefano Vernole, vicepresidente del Centro Studi Eurasia Mediterraneo (CESEM) e autore di numerosi volumi, fra cui "Ex Jugoslavia. Gioco sporco nei Balcani" (Anteo), "La questione serba e il Kosovo" (Noctua) e "La difesa della fede ortodossa in Montenegro" (Anteo).

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