Giubbe Rosse
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🇮🇹 GIUBILEO. FIRMATO IN CAMPIDOGLIO IL PROTOCOLLO TRA ORGANIZZAZIONI DATORIALI E SINDACATI
Il Presidente Ciucci: “Centrale l’applicazione del nostro contratto collettivo. Così si rafforzano sicurezza e legalità, per realizzare le opere nei tempi”. (Fonte: ANCE | ROMA - ACER)

Giubilo!
Si sdogana il lavoro festivo e notturno 7/7 h 24. Controlli sull'applicazione delle norme antinfortunistiche affidate alle stesse amorevoli autorità ispettive.
Amen.

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🇪🇭 GAZA - Le immagini satellitari mostrano l'entità della distruzione a Gaza causata dai bombardamenti israeliani al 27 novembre.

Fonte BBC, via O Globo

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🇺🇸 USA: SULLIVAN SCARICA IL PROBLEMA DEGLI AIUTI ALL'UCRAINA SUL CONGRESSO
Il consigliere per la sicurezza nazionale americana Jake Sullivan ammette apertamente che i soldi per l'Ucraina sono finiti. O il Congresso decide di approvare nuovi fondi o "non esiste una pentola magica in cui possiamo infilare le mani e trovare i soldi".

L'amministrazione Biden ha deciso, insomma, di giocare a scaricabarile con il Congresso. Se l'Ucraina perderà la guerra, la colpa sarà di chi lo ha permesso negando nuovi finanziamenti. Non di chi l'ha incentivata, voluta, finanziata per quasi due anni e poi l'ha persa. Sottotitoli: Giubbe Rosse

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L'OPERAZIONE SENZA PRECEDENTI DEGLI STATI UNITI PER PROTEGGERE ZELENSKY
Si assiste ad un uso senza precedenti delle risorse statunitensi e delle sovvenzioni per la cittadinanza per prolungare il soggiorno del Presidente Zelensky negli Stati Uniti, il che sta causando incertezza sul futuro della leadership ucraina nel conflitto in corso.
Un agente dei servizi segreti statunitensi che ha voluto rimanere anonimo, ha rivelato a DCWeekly i dettagli dei preparativi per il trasferimento del Presidente ucraino Volodymyr Zelensky negli Stati Uniti.
L'agente sostiene che l'amministrazione Biden ha dato istruzioni per garantire la sicurezza e alloggio alla famiglia del Presidente Zelensky a partire dalla primavera del 2024. La decisione si basa sul presupposto che la presidenza di Zelensky in Ucraina potrebbe terminare l'anno prossimo e che la sua permanenza nel Paese dopo tale data potrebbe rappresentare un rischio per la sicurezza.
L'agente, che ha parlato a condizione di anonimato, era molto preoccupato, perché tutta la procedura va oltre il garantire una normale sicurezza a cittadini stranieri di alto livello. Ha detto che anche molti dei suoi colleghi erano preoccupati per il piano e avevano cercato senza successo di comunicare ai loro superiori l'inopportunità dell'ordine. L'operazione coinvolge diversi dipartimenti responsabili della sicurezza dei capi di Stato stranieri, le guardie presidenziali e persino i servizi di cittadinanza e naturalizzazione del Ministero della Sicurezza interna.
In sostanza, a Zelensky vengono concessi i privilegi di un politico straniero mentre gode dello status di cittadino americano. Tutto ciò avviene per la prima volta in assoluto nella storia degli Stati Uniti e l'agente teme che si stia creando un precedente che potrebbe portare i leader delle nazioni alleate degli Stati Uniti a richiedere simili trattamenti speciali e piani pensionistici. Le condizioni per questo piano richiederanno un budget significativo e la dedizione di un gran numero di membri del personale.
Zelensky stesso come è previsto, dovrebbe risiedere in Florida con la moglie e i due figli. A tal fine, gli verrà messa a disposizione una lussuosa proprietà a Vero Beach, sulla costa atlantica, il cui valore è stimato in 20.000.000 di dollari. Oltre all'alloggio, i contribuenti statunitensi pagheranno la sicurezza, i trasporti, il personale domestico e l'assistente personale di Zelensky.
L'ordine del governo non specifica la data di fine del soggiorno di Zelensky negli Stati Uniti.

Fonte: DCWeekly

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🇷🇺 PESKOV: "PUTIN SARÀ NEGLI EMIRATI E IN ARABIA SAUDITA"
Punti salienti del discorso di Dmitrik Peskov, portavoce del Cremlino:
▪️Putin e il presidente iraniano Raisi terranno negoziati a Mosca il 7 dicembre;
▪️Putin visiterà Emirati Arabi Uniti e Arabia Saudita. Durante tali visite discuterà dell'agenda internazionale e regionale, compreso l'aggravamento israelo-palestinese;
▪️Le questioni relative al mercato petrolifero saranno all'ordine del giorno della prossima visita di Putin in Arabia Saudita e negli Emirati Arabi Uniti;
▪️La Federazione Russa continua a lavorare nel G20, ma la questione del formato di partecipazione al vertice in Brasile nel 2024 non è stata ancora risolta;
▪️La nomina di Time al titolo di Persona dell'anno non significa molto per Putin. Putin gioca un ruolo straordinario nel mondo

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Forwarded from Tutti i fatti
Infermieri in fuga dall'Italia: 6000 le cancellazioni dall'albo nazionale in un solo anno

Tocca cifre da record la quantità di infermieri italiani che in un solo anno si sono cancellati dall'albo, tra rinunce e "fughe" all'estero.

📉E' il dato, riferito al 2023, rilasciato da Fnopi, Federazione nazionale ordini professioni infermieristiche.

🔎A preoccupare in particolare, la regione Lombardia, che ha registrato 1006 cancellazioni, e il Piemonte, con 432 infermieri persi, ma preoccupa soprattutto se si considera che entro il 2033 ad andare in pensione, del settore, saranno in ben 127mila.

✔️In conclusione, come da dati forniti anche da NursingUp, sindacato della categoria, mancano fino a 200mila infermieri.

@tutti_i_fatti
‌HAMĀS: TERRORISMO O RESISTENZA?
di Maria Morigi

Hamās è acronimo di Harakat al-Muqawama al-Islamiya “Movimento di resistenza islamica”, ma il termine Hamās in arabo significa “entusiasmo / zelo / impegno di lotta”. Il movimento fu fondato a Gaza, nel dicembre 1987 dopo lo scoppio della Prima Intifada.

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🇺🇸🇺🇦 Goncharenko, un esponente di secondo piano della politica ucraina, afferma di essere a conoscenza del fatto che gli USA abbiano vietato agli alleati europei di parlare di Ucraina nella NATO, avendo deciso che Kiev non entrerà nell'alleanza dopo la guerra. (Fonte: Труха Україна, via Marco Bordoni)

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🇵🇸 GAZA - Con la ripresa dei bombardamenti dopo la tregua, riprende fatalmente anche l'esodo di migliaia di famiglie palestinesi dal centro e dal sud di Gaza verso Rafah.

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🔴 AFRICA: NUOVE ALLEANZE VERSO IL MULTIPOLARISMO
Mali, Niger e Burkina Faso cercano di formare una federazione
Venerdì, i ministri degli Esteri di Burkina Faso, Mali e Niger hanno proposto la creazione di una confederazione come parte di un’iniziativa più ampia per unire questi vicini dell’Africa occidentale in una federazione.
L’Alleanza degli Stati del Sahel ha tenuto un incontro di due giorni a Bamako per discutere i dettagli di questa alleanza, con particolare attenzione alla diplomazia, alla difesa e allo sviluppo per migliorare l’integrazione politica ed economica.
Le raccomandazioni saranno presentate ai rispettivi capi di Stato nel corso di un incontro a Bamako in data non precisata.
Alla fine di novembre, i ministri dell’Economia e delle Finanze hanno suggerito la creazione di un fondo di stabilizzazione, una banca di investimento e un comitato per esplorare l’unione economica e monetaria.
Inoltre, a metà settembre è stato firmato un patto di mutua difesa dai leader militari di Mali, Burkina Faso e Niger nell’ambito della Carta Liptako-Gourma, che istituisce l’Alleanza degli Stati del Sahel.

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RICOGNIZIONI è ANCHE SU TELEGRAM

La rivista on line Ricognizioni, diretta dal giornalista e scrittore Alessandro Gnocchi, è ora anche su Telegram. Per essere aggiornati sugli articoli e i podcast, potete iscrivervi al canale t.me/ricognizioni.

Per chi non conoscesse la rivista, ecco un breve estratto dalla presentazione:

"Ricognizioni è nato dalla consapevolezza di trovarsi ormai oltre la linea, in terra nemica, là dove non avremmo mai pensato di essere solo qualche anno fa. Oltre la linea in una Chiesa che non si occupa più delle anime, ma solo di quei corpi che rendono propagandisticamente. Oltre la linea in uno Stato che legifera secondo le agende stabilite in opachi palazzi di vetro. Oltre la linea in una società che affida la salvezza del pianeta alle Grete di turno. Oltre la linea in un mondo che divinizza le bestie e ammazza i bambini. Qualcuno ne sarà deluso, ma pensiamo che questo non sia più il tempo di una “riscossa cristiana”. Quello che siamo chiamati a fare è, al tempo stesso, più radicale e meno eclatante. Si tratta di attestarsi e perlustrare “oltre la linea” in terra nemica per osservare cosa vi accade e informare chi non intende piegarsi all’iniquità di un potere che non conosce altra legge che la propria prosperità".

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🇵🇸 GAZA - Khan Younis stamani.

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🇳🇪🇺🇸🇷🇺🇫🇷 ‌IN NIGER GLI USA FANNO UNO SCHERZETTO ALLA FRANCIA
di Lukyluke31

Alla fine gli USA riconoscono il governo di Niamey nato dal golpe di fine luglio. Per pura coincidenza, il momento scelto coincide con l’uscita di scena della Francia.

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TAVOLA ROTONDA CESEM E POLIS ETICA: SICUREZZA O INSICUREZZA EUROPEA?

Tanti i temi discussi il 27 novembre a Roma, alla Tavola Rotonda organizzata dal Centro Studi Eurasia Mediterraneo, in collaborazione con Polis Etica, dal titolo "Sicurezza o insicurezza europea? Alla ricerca della stabilità perduta": si è parlato di migranti, guerra, diritti umani, energia. Tra i tanti intervenuti, Stefano Vernole, il Gen. Piero Laporta e il prof. Nino Galloni.

Nel documento finale (qui è possibile leggere la sintesi integrale dei lavori) particolare importanza viene data alla subalternità dell'UE rispetto alle esigenze belliche statunitensi: "Oggi non esiste una strategia occidentale per uscire dall’attuale situazione di caos globale; per gli Stati Uniti è prioritario combattere la Russia senza coinvolgere il proprio territorio ma utilizzando quello europeo" si legge. E ancora: "I due errori fondamentali dell’Europa riguardano proprio il mancato dialogo con la Russia dopo il 1989 e la sua scelta monetarista. Dopo il 2008 è diventata sempre più evidente la spaccatura tra finanza ed economia reale, ereditata dalla subordinazione al modello statunitense; perciò, andrebbe innanzitutto recuperata la sovranità monetaria e successivamente andrebbero iniettate risorse nell’economia reale, finanziando beni come la salute pubblica, il patrimonio culturale, l’istruzione. L’Italia può farlo rimanendo all’interno dei parametri imposti dall’Unione Europea? Sicuramente no".

Nette, infatti, le posizioni sull'Italia e sulla politica estera del governo: "Il mondo sta tornando alle origini: oggi esiste una piccola parte di Paesi aggressivi e la stragrande maggioranza del Pianeta che vuole solo commerciare pacificamente. L’Italia non può avere un ruolo da protagonista finchè rimane legata al vincolo esterno atlantico e fa parte di un blocco politico-militare, quello a guida statunitense, definito “disperato” dai suoi stessi protagonisti (Henry Kissinger). Per sfuggire al destino di portaerei nordamericana sul Mediterraneo, Roma dovrebbe guardare ad Ankara; quest’ultima, pur rimanendo nella NATO, è capace di salvaguardare il proprio interesse nazionale e influire concretamente sugli scenari geopolitici vicini".

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UN POLITICO SLOVACCO CREERÁ UN PARTITO "PER LA RUSSIA E CONTRO LA NATO"
L'ex membro del Parlamento slovacco Peter Marchek ha raccontato della creazione di un nuovo partito "Slavi Uniti" nel Paese, che sarà a favore del ritiro della Slovacchia dall'UE e dalla NATO, nonché del riavvicinamento alla Russia.
Secondo Marchek, la raccolta di firme per la creazione del nuovo partito è in corso da circa sette mesi. Sono state raccolte ottomila firme e ne servono altre duemila.
Il politico ritiene che entro la fine dell'anno sarà possibile preparare tutti i documenti necessari e il partito sarà registrato ufficialmente all'inizio di gennaio.

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