SISTEMA PANAFRICANO DI PAGAMENTO E DI REGOLAMENTO. CHE COSA C’È DA SAPERE
di Christopher Adam, The Conversation. Traduzione: Giubbe Rosse
L’elevato costo dei pagamenti transfrontalieri nel continente africano ha spinto i governi del continente a cercare opzioni per regolare il commercio e altre transazioni in valute locali. Ciò ha dato vita al sistema panafricano di pagamento e regolamento, il cui avvio è previsto per il 2024 sotto la guida del Kenya.
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di Christopher Adam, The Conversation. Traduzione: Giubbe Rosse
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Giubbe Rosse News
SISTEMA PANAFRICANO DI PAGAMENTO E DI REGOLAMENTO. CHE COSA C’È DA SAPERE - Giubbe Rosse News
L'elevato costo dei pagamenti transfrontalieri nel continente africano ha spinto i governi del continente a cercare opzioni per regolare il commercio e altre transazioni in valute locali. Ciò ha dato vita al sistema panafricano di pagamento e regolamento…
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🇵🇸 GAZA. CORPI DI BAMBINI PREMATURI RITROVATI IN DECOMPOSIZIONE DOPO SETTIMANE ALL'OSPEDALE AL.NASR
Il 10 novembre l'esercito israeliano ha informato il personale dell'ospedale pediatrico al-Nasr che sarebbe stato necessario evacuare e ha fornito una mappa per effettuare l'evacuazione in sicurezza.
Ma c'era un problema: cinque bambini prematuri, particolarmente vulnerabili e bisognosi di ossigeno e farmaci, non potevano essere evacuati perché non c'erano respiratori portatili. Un'infermiera, informata dall'IDF che dovevano partire immediatamente per la loro sicurezza, ha portato con sé il bambino più forte e ha lasciato gli altri quattro sui respiratori.
I funzionari dell'ospedale hanno detto al Washington Post di sentirsi assicurati dall'esercito israeliano che le ambulanze avrebbero recuperato i bambini di concerto con la Croce Rossa. C'è anche l'audio di una telefonata avvenuta con i militari israeliani in cui hanno trasmesso la loro richiesta di ambulanze.
Due settimane dopo, il 24 novembre, mentre venivano rilasciati gli ostaggi, Mohammed Balousha, giornalista di Al-Mashhad, ha fatto una triste scoperta: i quattro bambini non erano stati raccolti e ciò che restava di loro era stato sbranato da cani randagi e mangiato dai vermi.
Una versione non sfocata del video da lui girato è stata verificata dal Washington Post e dalla NBC News come filmata presso l'unità di terapia intensiva neonatale dell'ospedale.
Due patologi forensi indipendenti hanno esaminato il filmato raw per NBC News e hanno confermato che i corpi dei bambini prematuri erano coerenti con due settimane di decomposizione.
La Croce Rossa ha affermato di non aver mai garantito il ritiro dei bambini e un portavoce dell’IDF ha affermato che “non ci sono stati bambini prematuri che si sono decomposti a causa dell’IDF”.
Fonti: Washington Post, NBC News
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Il 10 novembre l'esercito israeliano ha informato il personale dell'ospedale pediatrico al-Nasr che sarebbe stato necessario evacuare e ha fornito una mappa per effettuare l'evacuazione in sicurezza.
Ma c'era un problema: cinque bambini prematuri, particolarmente vulnerabili e bisognosi di ossigeno e farmaci, non potevano essere evacuati perché non c'erano respiratori portatili. Un'infermiera, informata dall'IDF che dovevano partire immediatamente per la loro sicurezza, ha portato con sé il bambino più forte e ha lasciato gli altri quattro sui respiratori.
I funzionari dell'ospedale hanno detto al Washington Post di sentirsi assicurati dall'esercito israeliano che le ambulanze avrebbero recuperato i bambini di concerto con la Croce Rossa. C'è anche l'audio di una telefonata avvenuta con i militari israeliani in cui hanno trasmesso la loro richiesta di ambulanze.
Due settimane dopo, il 24 novembre, mentre venivano rilasciati gli ostaggi, Mohammed Balousha, giornalista di Al-Mashhad, ha fatto una triste scoperta: i quattro bambini non erano stati raccolti e ciò che restava di loro era stato sbranato da cani randagi e mangiato dai vermi.
Una versione non sfocata del video da lui girato è stata verificata dal Washington Post e dalla NBC News come filmata presso l'unità di terapia intensiva neonatale dell'ospedale.
Due patologi forensi indipendenti hanno esaminato il filmato raw per NBC News e hanno confermato che i corpi dei bambini prematuri erano coerenti con due settimane di decomposizione.
La Croce Rossa ha affermato di non aver mai garantito il ritiro dei bambini e un portavoce dell’IDF ha affermato che “non ci sono stati bambini prematuri che si sono decomposti a causa dell’IDF”.
Fonti: Washington Post, NBC News
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🇨🇳 CINA - Miao Wei, ex ministro dell'Industria e dell'Information Technology, afferma che l'obiettivo di una penetrazione superiore al 50% dei veicoli a nuova energia (NEV) entro il 2035 sarà probabilmente raggiunto prima del previsto, entro il 2025 o al più tardi il 2026. (Fonte: CN Wire)
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⚡Miao Wei, former Minister of Industry and Information Technology, says the target of over 50% penetration of new energy vehicles (NEVs) by 2035 is likely to be achieved ahead of schedule, by 2025 or 2026 at the latest.
#China #EV
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GUERRA, PD PENTITO: “SBAGLIATO CHIAMARE ‘PUTINIANI’ I PACIFISTI”
“Questa è una giornata per recuperare un terreno che non abbiamo saputo calpestare nel modo giusto”. Gianni Cuperlo presenta così la lunga giornata del convegno “La parola Pace – L’utopia che deve farsi realtà”, promosso a Milano dalla sua associazione Promessa democratica. Sul palco si alternano decine di dirigenti del Pd, fino alla segretaria Elly Schlein. E l’evento, oltre ai validi contributi sul Medio Oriente (tra cui quelli di Lucia Annunziata e Domenico Quirico), suona soprattutto come un netto cambio di atteggiamento del partito nei confronti della guerra in Ucraina. Persino un mea culpa, a giudicare dai toni di alcuni contributi. Non solo dall’ala più a sinistra, ma pure da Base Riformista, la corrente guidata da Lorenzo Guerini, seduto in prima fila per tutta la mattinata.
Per rendersene conto basta affiancare, appunto, le parole di Guerini a quelle di Peppe Provenzano, responsabile Esteri del Pd. L’ex ministro della Difesa, convinto atlantista e oggi numero 1 del Copasir, parla con franchezza: “Non dobbiamo avere paura delle contraddizioni che sono nelle nostre coscienze e riguardano anche le relazioni internazionali. Da mesi assegniamo patenti che non dovremmo assegnare, creando un dibattito non serio. Le mie posizioni sono note, ma non mi sognerei mai di dire a persone come Andrea Riccardi e Mario Giro (della Comunità di Sant’Egidio e contrari all’invio di armi a Kiev, ndr) che possono essere arruolate tra gli amici di Putin. Così come chi ha dovuto assumere decisioni, peraltro dentro a un quadro di alleanze, non dovrebbe essere chiamato guerrafondaio”. Poi, l’analisi: “Fatico a immaginare un elemento risolutivo del conflitto dal punto di vista militare”. Insomma la posizione non può più essere quella impostata da Draghi (e quindi sostenuta dal Pd) e poi ripresa da Meloni delle armi a oltranza, fino alla vittoria contro la Russia. Tesi ormai sconfessata pure dagli Usa. (Fonte: Il Fatto Quotidiano)
Nessun vero pentimento da Provenzano (perdonateci la battuta, ma non potevamo davvero evitarla). La gentile concessione che oggi la dirigenza del PD sembra offrire a chi fino a ieri etichettava come "putiniano" non è da intendersi erga omnes. È rivolta unicamente a quell'ala del partito che fin dall'inizio era più scettica sull'invio delle armi all'Ucraina, ma ha ingoiato la pillola amara "perché lo diceva Draghi". Dunque, solo un tardivo, patetico tentativo di incollare i cocci del vaso rotto. Non illudetevi: per loro sarete sempre no-vax, putiniani e qualsiasi altra etichetta buona ad escludervi dal consesso sociale.
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“Questa è una giornata per recuperare un terreno che non abbiamo saputo calpestare nel modo giusto”. Gianni Cuperlo presenta così la lunga giornata del convegno “La parola Pace – L’utopia che deve farsi realtà”, promosso a Milano dalla sua associazione Promessa democratica. Sul palco si alternano decine di dirigenti del Pd, fino alla segretaria Elly Schlein. E l’evento, oltre ai validi contributi sul Medio Oriente (tra cui quelli di Lucia Annunziata e Domenico Quirico), suona soprattutto come un netto cambio di atteggiamento del partito nei confronti della guerra in Ucraina. Persino un mea culpa, a giudicare dai toni di alcuni contributi. Non solo dall’ala più a sinistra, ma pure da Base Riformista, la corrente guidata da Lorenzo Guerini, seduto in prima fila per tutta la mattinata.
Per rendersene conto basta affiancare, appunto, le parole di Guerini a quelle di Peppe Provenzano, responsabile Esteri del Pd. L’ex ministro della Difesa, convinto atlantista e oggi numero 1 del Copasir, parla con franchezza: “Non dobbiamo avere paura delle contraddizioni che sono nelle nostre coscienze e riguardano anche le relazioni internazionali. Da mesi assegniamo patenti che non dovremmo assegnare, creando un dibattito non serio. Le mie posizioni sono note, ma non mi sognerei mai di dire a persone come Andrea Riccardi e Mario Giro (della Comunità di Sant’Egidio e contrari all’invio di armi a Kiev, ndr) che possono essere arruolate tra gli amici di Putin. Così come chi ha dovuto assumere decisioni, peraltro dentro a un quadro di alleanze, non dovrebbe essere chiamato guerrafondaio”. Poi, l’analisi: “Fatico a immaginare un elemento risolutivo del conflitto dal punto di vista militare”. Insomma la posizione non può più essere quella impostata da Draghi (e quindi sostenuta dal Pd) e poi ripresa da Meloni delle armi a oltranza, fino alla vittoria contro la Russia. Tesi ormai sconfessata pure dagli Usa. (Fonte: Il Fatto Quotidiano)
Nessun vero pentimento da Provenzano (perdonateci la battuta, ma non potevamo davvero evitarla). La gentile concessione che oggi la dirigenza del PD sembra offrire a chi fino a ieri etichettava come "putiniano" non è da intendersi erga omnes. È rivolta unicamente a quell'ala del partito che fin dall'inizio era più scettica sull'invio delle armi all'Ucraina, ma ha ingoiato la pillola amara "perché lo diceva Draghi". Dunque, solo un tardivo, patetico tentativo di incollare i cocci del vaso rotto. Non illudetevi: per loro sarete sempre no-vax, putiniani e qualsiasi altra etichetta buona ad escludervi dal consesso sociale.
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Il Fatto Quotidiano
Guerra, Pd pentito: “Sbagliato chiamare ‘putiniani’ i pacifisti” - Il Fatto Quotidiano
Milano. “Questa è una giornata per recuperare un terreno che non abbiamo saputo calpestare nel modo giusto”. Gianni Cuperlo presenta così la lunga giornata del convegno “La parola Pace – L’utopia che deve farsi realtà”, promosso a Milano dalla sua associazione…
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🇹🇷 Erdogan afferma che il primo ministro israeliano Netanyahu sarà processato come criminale di guerra come è già stato fatto con Milosevic.
“Sarà processato come il macellaio di Gaza” ha detto. (Fonte: gdh, agenzia turca)
Nel frattempo, continua a vendergli il petrolio.
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“Sarà processato come il macellaio di Gaza” ha detto. (Fonte: gdh, agenzia turca)
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🇺🇦 PER L'ECONOMIST ZELENSKY HA LA FIDUCIA DI SOLO IL 32% DEGLI UCRAINI
I sondaggi interni visionati da The Economist suggeriscono che il presidente, un tempo lodato per il suo ruolo nella difesa del Paese, è stato offuscato dagli scandali di corruzione nel suo governo e dalle preoccupazioni per la direzione del Paese. I dati, che risalgono a metà novembre, mostrano che la fiducia nel presidente è scesa a un +32% netto, meno della metà di quella nell'ancora venerato generale Zaluzhny (+70%). Anche il capo dello spionaggio ucraino, Kyrylo Budanov, ha valutazioni migliori del presidente (+45%).
Lo stesso sondaggio suggerisce che Zelensky rischierebbe di perdere le elezioni presidenziali se dovesse mai scontrarsi con il suo comandante in capo. La società ucraina probabilmente non accoglierebbe con favore alcuna sfida immotivata. Per ora, otto ucraini su dieci sono contrari all’idea stessa di tenere le elezioni, originariamente previste per il prossimo marzo. Anche il presidente le ha escluse, citando la legge marziale. Ma la tendenza al ribasso della sua approvazione potrebbe ancora convincerlo a cambiare idea. Se le elezioni non avranno luogo, senza dubbio la propaganda russa darà i suoi frutti. (Fonte: The Economist)
Permetteteci di dubitare di questo sondaggio. La popolarità di Zelensky è sicuramente in calo, ma difficilmente è scesa così in basso (curiosa fra l'altra la formula "+32% netto"). Considerata la testata che scrive e la sua abitudine a farsi vettore di ballons d'essai di salotti e think tank influenti, sembra più che altro un modo garbato per dire a Zelensky che è ora da farsi da parte e che il suo tempo è finito.
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I sondaggi interni visionati da The Economist suggeriscono che il presidente, un tempo lodato per il suo ruolo nella difesa del Paese, è stato offuscato dagli scandali di corruzione nel suo governo e dalle preoccupazioni per la direzione del Paese. I dati, che risalgono a metà novembre, mostrano che la fiducia nel presidente è scesa a un +32% netto, meno della metà di quella nell'ancora venerato generale Zaluzhny (+70%). Anche il capo dello spionaggio ucraino, Kyrylo Budanov, ha valutazioni migliori del presidente (+45%).
Lo stesso sondaggio suggerisce che Zelensky rischierebbe di perdere le elezioni presidenziali se dovesse mai scontrarsi con il suo comandante in capo. La società ucraina probabilmente non accoglierebbe con favore alcuna sfida immotivata. Per ora, otto ucraini su dieci sono contrari all’idea stessa di tenere le elezioni, originariamente previste per il prossimo marzo. Anche il presidente le ha escluse, citando la legge marziale. Ma la tendenza al ribasso della sua approvazione potrebbe ancora convincerlo a cambiare idea. Se le elezioni non avranno luogo, senza dubbio la propaganda russa darà i suoi frutti. (Fonte: The Economist)
Permetteteci di dubitare di questo sondaggio. La popolarità di Zelensky è sicuramente in calo, ma difficilmente è scesa così in basso (curiosa fra l'altra la formula "+32% netto"). Considerata la testata che scrive e la sua abitudine a farsi vettore di ballons d'essai di salotti e think tank influenti, sembra più che altro un modo garbato per dire a Zelensky che è ora da farsi da parte e che il suo tempo è finito.
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The Economist
Russia is poised to take advantage of political splits in Ukraine
Politics has returned, but the fighting has gone nowhere
Forwarded from Lettera da Mosca
GAS RUSSO ALLA SPAGNA - Il quotidiano spagnolo El Mundo racconta che nel 2023 la Spagna ha acquistato una quantità record di gas russo, 6 volte di più rispetto al 2018, record nella storia del Paese. Il giornale scrive che gli Stati Uniti non possono sostituire la Russia nel mercato spagnolo della fornitura di gas. Secondo la BBC, inoltre, da più di sei mesi i maggiori acquirenti di GNL russo nel mondo dopo la Cina sono Spagna e Belgio con il 18% e il 17% delle vendite totali russe.
🇺🇸🇺🇦 Gli aiuti all'Ucraina finiranno entro la fine dell'anno senza un accordo con il Congresso. Lo ha detto il capo del bilancio della Casa Bianca. (Fonte: usanews)
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usanews.site
Office of Management and Budget urges Congress to act on providing additional resources to Ukraine -
The U.S. Office of Management and Budget is calling on congressional leadership to approve additional funding for Ukraine in its war against Russia, warning that there will be no money by the end of the year to support Ukraine without action from Congress.Office…
MESSAGGERO: "TIRA UNA BRUTTA ARIA SU ZELENSKY"
Strano come, improvvisamente, tutti vogliano scaricare Zelensky. Verrebbe da pensare che sia arrivato un qualche input da oltreoceano, sotto forma di mailing list.
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Forwarded from Lettera da Mosca
Il presidente della Bulgaria Rumen Radev ha posto il veto alla fornitura di 100 veicoli corazzati BTR-60 (foto) all'Ucraina. L'accordo già ratificato sulla fornitura gratuita all'Ucraina di 100 veicoli corazzati prodotti negli anni Settanta del Novecento è stato rinviato al Parlamento per essere ridiscusso. Radev ha detto che i deputati non conoscono abbastanza i parametri dell'accordo e quindi non possono valutare se questi veicoli corazzati non siano davvero più necessari alla stessa Bulgaria. Ad esempio, per combattere le catastrofi naturali o proteggere il confine.
Forwarded from Marco Cosentino (Marco)
LA MORTE, LE TASSE E ... 🌺🌺🌺
Secondo la guida AIFA alla valutazione delle reazioni avverse osservabili dopo vaccinazione, esistono condizioni quali l'autismo e la sindrome della morte improvvisa dell'infante, che - per quanto segnalate - non sono mai correlabili ai vaccini. Certezze poche, ma granitiche.
Secondo la guida AIFA alla valutazione delle reazioni avverse osservabili dopo vaccinazione, esistono condizioni quali l'autismo e la sindrome della morte improvvisa dell'infante, che - per quanto segnalate - non sono mai correlabili ai vaccini. Certezze poche, ma granitiche.
🇬🇧🇪🇺 JOHNSON CHIESE DI PREPARARE UN PIANO PER FARE IRRUZIONE IN UNA FABBRICA OLANDESE DI VACCINI ASTRAZENECA DOPO IL BLOCCO DELL'UE
Boris Johnson ha chiesto ai servizi di sicurezza di elaborare piani per fare irruzione in una fabbrica olandese di vaccini Covid dopo che l'UE aveva "rubato" milioni di dosi destinate alla Gran Bretagna durante la pandemia.
Fonti diplomatiche hanno affermato che l'ex primo ministro era "infuriato" dopo che l'UE aveva effettivamente bloccato l'esportazione di cinque milioni di dosi del vaccino AstraZeneca al culmine del lancio del vaccino nel marzo 2021.
A un certo punto, Johnson chiese ai servizi di sicurezza di indagare sulle "opzioni militari" per recuperare le dosi dall'impianto di Leida, nei Paesi Bassi.
L'idea venne abbandonata solo dopo che i diplomatici avvertirono che avrebbe fatto naufragare le relazioni e messo a repentaglio la fornitura di vaccini da altri impianti situati all'interno dell'UE.
Johnson alluderà allo straordinario episodio quando comparirà davanti all'inchiesta Covid questa settimana. Ci si aspetta che la sua testimonianza scritta sottolinei la sua frustrazione per le azioni dell'UE, che all'epoca stava lottando con il proprio lancio del vaccino. (Fonte: Daily Mail)
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Boris Johnson ha chiesto ai servizi di sicurezza di elaborare piani per fare irruzione in una fabbrica olandese di vaccini Covid dopo che l'UE aveva "rubato" milioni di dosi destinate alla Gran Bretagna durante la pandemia.
Fonti diplomatiche hanno affermato che l'ex primo ministro era "infuriato" dopo che l'UE aveva effettivamente bloccato l'esportazione di cinque milioni di dosi del vaccino AstraZeneca al culmine del lancio del vaccino nel marzo 2021.
A un certo punto, Johnson chiese ai servizi di sicurezza di indagare sulle "opzioni militari" per recuperare le dosi dall'impianto di Leida, nei Paesi Bassi.
L'idea venne abbandonata solo dopo che i diplomatici avvertirono che avrebbe fatto naufragare le relazioni e messo a repentaglio la fornitura di vaccini da altri impianti situati all'interno dell'UE.
Johnson alluderà allo straordinario episodio quando comparirà davanti all'inchiesta Covid questa settimana. Ci si aspetta che la sua testimonianza scritta sottolinei la sua frustrazione per le azioni dell'UE, che all'epoca stava lottando con il proprio lancio del vaccino. (Fonte: Daily Mail)
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Mail Online
Boris Johnson asked spies to plan raid on Dutch Covid vaccine factory
Diplomatic sources said the former prime minister was 'enraged' after the EU effectively blocked the export of five million doses of the AstraZeneca jab at the height of the vaccine rollout in March 2021.
🇨🇺🇮🇱 MIGUEL DÍAZ-CANEL: A GAZA È IN CORSO UN GENOCIDIO, MA LA COMUNITÀ INTERNAZIONALE TACE
In un recente discorso, il presidente cubano Miguel Diaz-Canel ha criticato gli attacchi e le incursioni israeliane nella Striscia di Gaza, descrivendo la situazione come “genocidio”. Queste osservazioni sono state fatte durante la 28a Conferenza delle parti della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP28), attualmente ospitata dagli Emirati Arabi Uniti.
Nel suo discorso al pubblico, il presidente Diaz-Canel ha sottolineato: “Vorrei ricordarvi che a 2.000 chilometri da qui, a Gaza, è in corso un genocidio. Dobbiamo denunciare gli atti terroristici commessi contro la Striscia di Gaza. Quello che sta succedendo a Gaza è un genocidio. La comunità internazionale, che ha gridato tanto per l'Ucraina, ma rimane in silenzio su Gaza, dovrebbe vergognarsi", ha riferito la televisione Al-Mamlaka. (Fonte: Jordan News)
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In un recente discorso, il presidente cubano Miguel Diaz-Canel ha criticato gli attacchi e le incursioni israeliane nella Striscia di Gaza, descrivendo la situazione come “genocidio”. Queste osservazioni sono state fatte durante la 28a Conferenza delle parti della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP28), attualmente ospitata dagli Emirati Arabi Uniti.
Nel suo discorso al pubblico, il presidente Diaz-Canel ha sottolineato: “Vorrei ricordarvi che a 2.000 chilometri da qui, a Gaza, è in corso un genocidio. Dobbiamo denunciare gli atti terroristici commessi contro la Striscia di Gaza. Quello che sta succedendo a Gaza è un genocidio. La comunità internazionale, che ha gridato tanto per l'Ucraina, ma rimane in silenzio su Gaza, dovrebbe vergognarsi", ha riferito la televisione Al-Mamlaka. (Fonte: Jordan News)
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LA SEQUENZA DEL DNA NEL VACCINO COVID-19 PFIZER POTREBBE STIMOLARE NUOVE CAUSE LEGALI, SECONDO ALCUNI AVVOCATI
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LA SEQUENZA DEL DNA NEL VACCINO COVID-19 PFIZER POTREBBE STIMOLARE NUOVE CAUSE LEGALI, SECONDO ALCUNI AVVOCATI
da ZeroHedge, 4 dicembre 2023 Il Public Readiness and Emergency Preparedness Act, noto come PREP Act, protegge in gran parte i produttori di vaccini COVID-19 da azioni legali, ma le aziende possono comunque essere citate in giudizio per "cattiva condotta…
🇮🇹 GIUBILEO. FIRMATO IN CAMPIDOGLIO IL PROTOCOLLO TRA ORGANIZZAZIONI DATORIALI E SINDACATI
Il Presidente Ciucci: “Centrale l’applicazione del nostro contratto collettivo. Così si rafforzano sicurezza e legalità, per realizzare le opere nei tempi”. (Fonte: ANCE | ROMA - ACER)
Giubilo!
Si sdogana il lavoro festivo e notturno 7/7 h 24. Controlli sull'applicazione delle norme antinfortunistiche affidate alle stesse amorevoli autorità ispettive.
Amen.
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Il Presidente Ciucci: “Centrale l’applicazione del nostro contratto collettivo. Così si rafforzano sicurezza e legalità, per realizzare le opere nei tempi”. (Fonte: ANCE | ROMA - ACER)
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ANCE Roma - ACER - Associazione Costruttori Edili Roma
Giubileo. Firmato in Campidoglio il protocollo tra organizzazioni datoriali e sindacati. Il Presidente Ciucci: “Centrale l’applicazione…
“Mi sento promotore di questo protocollo” dice il Presidente Ance Roma – ACER, Antonio Ciucci, dopo la sigla del Protocollo d’intesa firmato in Campidoglio dal Sindaco di Roma e commissario...