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🇵🇸🇮🇱 ISRAELE LIBERA 39 PALESTINESI, HAMAS 13 ISRAELIANI
Le autorità israeliane hanno rilasciato 39 palestinesi tra cui 6 donne e 33 bambini nell'ambito dell'accordo di scambio con Hamas.
Hamas ha liberato 17 prigionieri, tra cui 13 israeliani, da Gaza. (Fonte: TRT World)
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Le autorità israeliane hanno rilasciato 39 palestinesi tra cui 6 donne e 33 bambini nell'ambito dell'accordo di scambio con Hamas.
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Forwarded from Martina Pastorelli
⚠️Anche questa è violenza
Senza avvertimenti né motivazioni chiare Youtube ha RIMOSSO il mio canale.
Mai contenuti falsi o aggressivi, solo ragionamenti su ciò che accade. Ma l'opera di segnalatori in mala fede ha prevalso.
È il nuovo corso UE: il DSA censura in nome della democrazia
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Forwarded from PBellavite
Scusi Sallusti, capisco che Lei col suo giornale sia stato un gran sostenitore del governo Draghi e degli inoculi forzati, ma si rende conto di quale bestialità sta dicendo?
Se le “scelte” tecniche di un ministro sono fallimentari e disastrose sul piano medico e truffaldine sul piano dei contratti con i fornitori non si devono processare?
Se le cose stessero come dice Lei, nessun politico dovrebbe rispondere in tribunale delle sue azioni criminose o degli intrallazzi con altri criminali sopra di lui o sotto di lui.
Se le “scelte” tecniche di un ministro sono fallimentari e disastrose sul piano medico e truffaldine sul piano dei contratti con i fornitori non si devono processare?
Se le cose stessero come dice Lei, nessun politico dovrebbe rispondere in tribunale delle sue azioni criminose o degli intrallazzi con altri criminali sopra di lui o sotto di lui.
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La vacanza di Joe Biden con un amico è stata rovinata. L'incontro con gli elettori si è trasformato in un'accusa di genocidio. Il presidente degli Stati Uniti ha fatto visita al miliardario David Rubenstein sull'isola di Nantucket, nel Massachusetts. Il Presidente appena si è avvicinato per parlare alla gente e a stringere la mano ai potenziali elettori, è accaduto l’inaspettato. Sono apparsi cittadini a protestare e a opporsi alle azioni di Israele nella Striscia di Gaza. Hanno salutato il presidente con questo canto: "Biden-Biden, non nasconderti, confessa il genocidio". Tuttavia, a giudicare dalla reazione del presidente degli Stati Uniti, non ha capito bene cosa volessero da lui e ha semplicemente sorriso..
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🔴 PROSEGUONO I COLLOQUI DI PACE TRA ELN E GOVERNO COLOMBIANO
Rappresentanti del governo colombiano e del gruppo ribelle Esercito di Liberazione Nazionale (ELN) si incontreranno nella capitale messicana il 30 novembre per iniziare il quinto round di colloqui di pace, si legge in un messaggio pubblicato sull'account X governativo.
"Dedicheremo i nostri sforzi al superamento della crisi che sta attraversando il processo di dialogo, generata dal rapimento di Luis Manuel Díaz. Apprezziamo l'impegno del Governo del Messico e del Presidente Andrés Manuel López Obrador per la costruzione della pace in Colombia, " dice il comunicato di Bogotà.
Alla fine di ottobre l’ELN ha rapito in Colombia il padre dell’attaccante della squadra inglese del Liverpool Luis Díaz. L'ostaggio è stato rilasciato nella prima metà di novembre.
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"Dedicheremo i nostri sforzi al superamento della crisi che sta attraversando il processo di dialogo, generata dal rapimento di Luis Manuel Díaz. Apprezziamo l'impegno del Governo del Messico e del Presidente Andrés Manuel López Obrador per la costruzione della pace in Colombia, " dice il comunicato di Bogotà.
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Giubbe Rosse
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Per contattare la redazione: redazione.gr@proton.me
Resistere è un buon investimento.
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🇮🇱🇵🇸 I RESIDENTI DEI KIBBUTZ ISRAELIANI SETTENTRIONALI IMPEDISCONO AI PALESTINESI DI RACCOGLIERE LE LORO OLIVE
Per anni ai palestinesi è stato permesso di attraversare il confine per raccogliere le loro olive. Quest'anno, i residenti di un vicino Kibbutz hanno organizzato una protesta per impedire loro di farlo. L'esercito israeliano ha rifiutato di allontanare i manifestanti, nonostante avesse inizialmente concesso ai palestinesi il diritto di accesso. (Fonte: Haaretz)
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Per anni ai palestinesi è stato permesso di attraversare il confine per raccogliere le loro olive. Quest'anno, i residenti di un vicino Kibbutz hanno organizzato una protesta per impedire loro di farlo. L'esercito israeliano ha rifiutato di allontanare i manifestanti, nonostante avesse inizialmente concesso ai palestinesi il diritto di accesso. (Fonte: Haaretz)
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Forwarded from Canale Comitato Fortitudo (Grazia Piccinelli)
Buonasera, intanto la ringrazio per tutto ciò che sta facendo, l'ammiro tantissimo. Mi preme fare una segnalazione: all'ospedale di Seregno un signore di 93 anni è entrato per un intervento. Gli hanno fatto il tampone, trovato positivo, l'hanno spostato nel padiglione covid, dove, senza ovviamente poter ricevere visite, è morto. L'hanno messo in un sacco e mandato per la cremazione. Ora la moglie attende la chiamata per ritirare le spoglie e poterlo tumulare. Possibile che ancora oggi possano agire in questo modo? Non so se si possa indagare sulla questione, ma mi premeva segnalare questo ennesimo caso di disumanità. Grazie se mi leggerà, e per quanto si spende a favore di tutti noi.
🇩🇪🇨🇳 GERMANIA-CINA. VOLUMI DEI CAMBI COMMERCIALI CONTINUANO A SCENDERE
Il clima tra Germania e Cina continua a raffreddarsi. Il volume degli scambi commerciali (esportazioni + importazioni) tra i due paesi negli ultimi 12 mesi è sceso a € 266 miliardi, il 12% in meno rispetto al massimo di fine 2022. (Fonte. Holger Zschaepitz)
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Il clima tra Germania e Cina continua a raffreddarsi. Il volume degli scambi commerciali (esportazioni + importazioni) tra i due paesi negli ultimi 12 mesi è sceso a € 266 miliardi, il 12% in meno rispetto al massimo di fine 2022. (Fonte. Holger Zschaepitz)
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AIFA AMMETTE IN TRIBUNALE: NON HA DATI SU EFFICACIA E BENEFICI DEI VACCINI
Durante la campagna vaccinale Aifa non aveva i documenti sull’efficacia dei vaccini. Non c’è solo il pesante sospetto che l’ente nazionale del farmaco abbia taciuto gli eventi avversi che arrivavano dai centri vaccinali e che è alla base dell’inchiesta sugli Aifa leaks della Procura di Roma. L’organismo di regolamentazione non aveva nemmeno a disposizione la documentazione basilare che avrebbe dovuto comprovare che i vaccini fermassero il virus, il rapporto rischi benefici e l’efficacia degli stessi.
Eppure, questi tre corollari sono stati profusi come un mantra nel corso della campagna vaccinale come dati indiscutibili. Invece Aifa non aveva niente sottomano che giustificasse il trionfalismo sul vaccino, per il semplice motivo che queste informazioni sono (asseritamente) in possesso di Ema e dunque Aifa non può esibirla oggi in un contraddittorio a riprova della correttezza delle sue azioni.
La vicenda kafkiana arriva da un tribunale italiano, precisamente il Tar del Lazio, che ha rigettato un ricorso di un gruppo di sanitari sospesi e non e di danneggiati. E alla base della motivazione di rigetto, inoppugnabile tanto che i ricorrenti non intendono nemmeno fare appello, è che la documentazione non è disponibile per il semplice motivo che sarebbe in Ema e dunque è all’ente europeo del farmaco che bisognerebbe chiedere.
Ma allora, sorge una domanda: se non era in possesso delle evidenze scientifiche sull’efficacia, sulla trasmissibilità e sul rapporto rischi-benefici, sulla base di che cosa ha autorizzato l’immissione in commercio dei vaccini anti covid? E sulla base di quale dato scientifico si è costruita la narrazione diventata virale durante la campagna vaccinale del non ti vaccini, ti ammali e muori? O dei rischi che superano nettamente i benefici?
Le domande sorgono spontanee leggendo la sentenza numero 01331/23 pronunciata l’11 luglio scorso dalla sezione Terza Quater del Tar del Lazio. (Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana)
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Durante la campagna vaccinale Aifa non aveva i documenti sull’efficacia dei vaccini. Non c’è solo il pesante sospetto che l’ente nazionale del farmaco abbia taciuto gli eventi avversi che arrivavano dai centri vaccinali e che è alla base dell’inchiesta sugli Aifa leaks della Procura di Roma. L’organismo di regolamentazione non aveva nemmeno a disposizione la documentazione basilare che avrebbe dovuto comprovare che i vaccini fermassero il virus, il rapporto rischi benefici e l’efficacia degli stessi.
Eppure, questi tre corollari sono stati profusi come un mantra nel corso della campagna vaccinale come dati indiscutibili. Invece Aifa non aveva niente sottomano che giustificasse il trionfalismo sul vaccino, per il semplice motivo che queste informazioni sono (asseritamente) in possesso di Ema e dunque Aifa non può esibirla oggi in un contraddittorio a riprova della correttezza delle sue azioni.
La vicenda kafkiana arriva da un tribunale italiano, precisamente il Tar del Lazio, che ha rigettato un ricorso di un gruppo di sanitari sospesi e non e di danneggiati. E alla base della motivazione di rigetto, inoppugnabile tanto che i ricorrenti non intendono nemmeno fare appello, è che la documentazione non è disponibile per il semplice motivo che sarebbe in Ema e dunque è all’ente europeo del farmaco che bisognerebbe chiedere.
Ma allora, sorge una domanda: se non era in possesso delle evidenze scientifiche sull’efficacia, sulla trasmissibilità e sul rapporto rischi-benefici, sulla base di che cosa ha autorizzato l’immissione in commercio dei vaccini anti covid? E sulla base di quale dato scientifico si è costruita la narrazione diventata virale durante la campagna vaccinale del non ti vaccini, ti ammali e muori? O dei rischi che superano nettamente i benefici?
Le domande sorgono spontanee leggendo la sentenza numero 01331/23 pronunciata l’11 luglio scorso dalla sezione Terza Quater del Tar del Lazio. (Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana)
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lanuovabq.it
Aifa ammette in tribunale: non ha dati su efficacia e benefici dei vaccini
Al momento della messa in commercio dei vaccini, Aifa non aveva dati su efficacia, trasmissione del virus e rapporto rischi/benefici perché erano tutti in possesso dell'Ema e lo sono tuttora. Una sentenza del Tar apre interrogativi inquietanti sull'approvazione…
🔴 MOSCA RAFFORZA LE DIFESE ANTI-MISSILE SUL FRONTE UCRAINO
La Federazione Russa ha deciso di effettuare una mossa strategicamente significativa: sposterà i suoi sistemi anti-missile S-400 Triumf dall'esclave di Kaliningrad al territorio ucraino. Secondo quanto riferito dal Ministro della Difesa britannico Cameron, la Russia si appresterebbe a trasferire in Ucraina i suoi potenti sistemi di difesa anti-missile/anti-aerei. Questa decisione è evidentemente legata al continuo trasferimento a Kiev di sistemi missilistici a lungo raggio da parte della NATO, ed all'arrivo (previsto entro il 2024, scaglionato) dei caccia-bombardieri F-16. A fronte della evidente, ed ormai conclamata, incapacità offensiva dell'esercito ucraino, l'unica chance per mantenere in piedi la proxy war portata avanti dal regime di Zelensky è infatti il passaggio ad una strategia difensiva, che punti a logorare le forze russe, accompagnata da significativi attacchi sulle retrovie; attacchi che, appunto, gli strateghi NATO intendono portare con sistemi d'arma come gli Storm Shadow britannici.
Ma la rilevanza strategica di questa decisione va ben oltre il rafforzamento delle difese sul fronte ucraino. Kaliningrad è infatti il territorio russo più esposto, completamente circondato dal territorio polacco e lituano, ed è potenzialmente il suo ventre molle - su cui peraltro baltici e polacchi hanno insani appetiti. Il fatto che Mosca abbia deciso di sguarnirne l'ombrello difensivo, quindi, non va letto come una maggiore preoccupazione per il fronte ucraino, quanto piuttosto come la consapevolezza che - in ogni caso - la NATO non è, né sarà ancora per alcuni anni, in condizioni di attaccare la Federazione Russa (sia politicamente che militarmente). Il che a sua volta rende possibile questo ridispiegamento tattico. In ogni caso, è evidente che la Russia conta di chiudere il conflitto in Ucraina, prima che il potenziale bellico della NATO torni ad essere tale da consentirle mosse offensive.
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La Federazione Russa ha deciso di effettuare una mossa strategicamente significativa: sposterà i suoi sistemi anti-missile S-400 Triumf dall'esclave di Kaliningrad al territorio ucraino. Secondo quanto riferito dal Ministro della Difesa britannico Cameron, la Russia si appresterebbe a trasferire in Ucraina i suoi potenti sistemi di difesa anti-missile/anti-aerei. Questa decisione è evidentemente legata al continuo trasferimento a Kiev di sistemi missilistici a lungo raggio da parte della NATO, ed all'arrivo (previsto entro il 2024, scaglionato) dei caccia-bombardieri F-16. A fronte della evidente, ed ormai conclamata, incapacità offensiva dell'esercito ucraino, l'unica chance per mantenere in piedi la proxy war portata avanti dal regime di Zelensky è infatti il passaggio ad una strategia difensiva, che punti a logorare le forze russe, accompagnata da significativi attacchi sulle retrovie; attacchi che, appunto, gli strateghi NATO intendono portare con sistemi d'arma come gli Storm Shadow britannici.
Ma la rilevanza strategica di questa decisione va ben oltre il rafforzamento delle difese sul fronte ucraino. Kaliningrad è infatti il territorio russo più esposto, completamente circondato dal territorio polacco e lituano, ed è potenzialmente il suo ventre molle - su cui peraltro baltici e polacchi hanno insani appetiti. Il fatto che Mosca abbia deciso di sguarnirne l'ombrello difensivo, quindi, non va letto come una maggiore preoccupazione per il fronte ucraino, quanto piuttosto come la consapevolezza che - in ogni caso - la NATO non è, né sarà ancora per alcuni anni, in condizioni di attaccare la Federazione Russa (sia politicamente che militarmente). Il che a sua volta rende possibile questo ridispiegamento tattico. In ogni caso, è evidente che la Russia conta di chiudere il conflitto in Ucraina, prima che il potenziale bellico della NATO torni ad essere tale da consentirle mosse offensive.
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Wikipedia
S-400 missile system
The S-400 Triumf (Russian: C-400 Триумф – Triumf; translation: Triumph; NATO reporting name: SA-21 Growler), previously known as the S-300 PMU-3, is a mobile surface-to-air missile (SAM) system developed in the 1990s by Russia's NPO Almaz as an upgrade to…
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🇵🇸🇮🇱 STOLTENBERG CHIEDE PROROGA CESSATE IL FUOCO A GAZA
Il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg chiede una proroga del cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. Stoltenberg ha dichiarato a Bruxelles di essere soddisfatto del fatto che il precedente accordo tra Hamas e Israele abbia portato al rilascio degli ostaggi e alla consegna di aiuti umanitari. La continuazione del cessate il fuoco consentirebbe di fornire ulteriore assistenza urgente alla popolazione di Gaza e il rilascio di altri ostaggi.
“La sofferenza che abbiamo visto sottolinea la necessità di una soluzione politica duratura”, ha continuato Stoltenberg. I recenti attacchi di droni e missili contro le posizioni statunitensi in Iraq e Siria, così come gli attacchi alle navi commerciali, mostrano il rischio di un’escalation di violenza nella regione. Questo è preoccupante. Nello specifico, Stoltenberg invita soprattutto l'Iran a tenere a freno gli alleati di altri paesi. (Fonte: dpa/Südwest Presse)
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Il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg chiede una proroga del cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. Stoltenberg ha dichiarato a Bruxelles di essere soddisfatto del fatto che il precedente accordo tra Hamas e Israele abbia portato al rilascio degli ostaggi e alla consegna di aiuti umanitari. La continuazione del cessate il fuoco consentirebbe di fornire ulteriore assistenza urgente alla popolazione di Gaza e il rilascio di altri ostaggi.
“La sofferenza che abbiamo visto sottolinea la necessità di una soluzione politica duratura”, ha continuato Stoltenberg. I recenti attacchi di droni e missili contro le posizioni statunitensi in Iraq e Siria, così come gli attacchi alle navi commerciali, mostrano il rischio di un’escalation di violenza nella regione. Questo è preoccupante. Nello specifico, Stoltenberg invita soprattutto l'Iran a tenere a freno gli alleati di altri paesi. (Fonte: dpa/Südwest Presse)
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