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🇵🇸 GAZA. GIORNALISTA DI AL JAZEERA PERDE TUTTA LA FAMIGLIA
La moglie, il figlio e la figlia del coraggioso giornalista veterano di Al jazeera, Wael Dahdouh, sono stati uccisi in un attacco aereo israeliano che ha preso di mira un rifugio in cui erano fuggiti. Wael ha ricevuto la notizia mentre era in onda per seguire gli attacchi israeliani senza sosta su Gaza. (Fonte: Al Jazeera)
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La moglie, il figlio e la figlia del coraggioso giornalista veterano di Al jazeera, Wael Dahdouh, sono stati uccisi in un attacco aereo israeliano che ha preso di mira un rifugio in cui erano fuggiti. Wael ha ricevuto la notizia mentre era in onda per seguire gli attacchi israeliani senza sosta su Gaza. (Fonte: Al Jazeera)
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🇺🇳 ONU. RUSSIA E CINA PONGONO IL VETO A RISOLUZIONE USA
Russia e Cina hanno posto il veto alla risoluzione statunitense sul conflitto israelo-palestinese nel Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
La risoluzione degli USA condannava l'attacco di Hamas del 7 ottobre, sosteneva il diritto di Israele a difendersi e chiedeva il rilascio degli ostaggi e aiuti umanitari per i civili a Gaza.
Il delegato russo al Consiglio di Sicurezza ha detto che il progetto di risoluzione americano equivaleva a una licenza del Consiglio di Sicurezza per continuare l'attacco israeliano e non poteva essere approvato.
Il rappresentante della Cina alle Nazioni Unite ha detto: "Ci siamo opposti al progetto di risoluzione americano dopo aver consultato diversi paesi, compresi i paesi arabi. Divide la comunità internazionale, non tiene conto delle preoccupazioni dei paesi, è parziale e non è adatto ad essere adottato. Vogliamo che il Consiglio si assuma la responsabilità di fermare i combattimenti in modo inequivocabile".
A favore: USA, Regno Unito, Francia, Giappone, Svizzera, Ecuador, Ghana, Malta, Gabon, Albania
Contrari: Russia, Cina, Emirati
Astenuti: Brasile, Mozambico
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Russia e Cina hanno posto il veto alla risoluzione statunitense sul conflitto israelo-palestinese nel Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
La risoluzione degli USA condannava l'attacco di Hamas del 7 ottobre, sosteneva il diritto di Israele a difendersi e chiedeva il rilascio degli ostaggi e aiuti umanitari per i civili a Gaza.
Il delegato russo al Consiglio di Sicurezza ha detto che il progetto di risoluzione americano equivaleva a una licenza del Consiglio di Sicurezza per continuare l'attacco israeliano e non poteva essere approvato.
Il rappresentante della Cina alle Nazioni Unite ha detto: "Ci siamo opposti al progetto di risoluzione americano dopo aver consultato diversi paesi, compresi i paesi arabi. Divide la comunità internazionale, non tiene conto delle preoccupazioni dei paesi, è parziale e non è adatto ad essere adottato. Vogliamo che il Consiglio si assuma la responsabilità di fermare i combattimenti in modo inequivocabile".
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🇺🇸 NEW YORK TIMES: LA (SUPER PROGRESSISTA, DEMOCRATICA E ULTRALIBERISTA, NDR) CALIFORNIA È IL PARADISO DEI PARCHEGGI SICURI PER I LAVORATORI CHE DORMONO IN AUTO E GUADAGNANO TROPPO POCO PER PERMETTERSI UN AFFITTO. FENOMENO IN FORTE ESPANSIONE (Fonte: Nyt)
Potreste aver diritto anche ad un pasto gratis se lavorate 12 ore in risaia senza stipendio nel paradiso dei diritti della California.
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🇧🇷 LULA: "È UN GENOCIDIO"
"Qui il problema non è discutere su chi ha sparato per primo o chi per secondo, su chi ha ragione o chi ha torto. Il problema è che questa non è una guerra, ma un genocidio. Sono morti iù di 2.000 bambini, che non hanno niente a che vedere con tutto ciò e, sinceramente, io non so come si possa fare la guerra sapendo che il risultato è la morte di bambini innocenti".
Diamo atto a Lula di essere il primo leader mondiale non allineato e non musulmano a denunciare il massacro in atto a Gaza. Dopodiché, qualcuno gli dovrebbe anche ricordare che il suo paese continua pilatescamente ad astenersi al Consiglio di sicurezza dell'ONU. Giorni fa il Brasile, anziché votare a favore, si è astenuto sul progetto di risoluzione della Russia. Ieri, anziché votare no, si è astenuto sul progetto di risoluzione degli USA. La guerra tra Israele e Palestina si trascina da oltre 60 anni anche per la sostanziale indifferenza della comunità internazionale.
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"Qui il problema non è discutere su chi ha sparato per primo o chi per secondo, su chi ha ragione o chi ha torto. Il problema è che questa non è una guerra, ma un genocidio. Sono morti iù di 2.000 bambini, che non hanno niente a che vedere con tutto ciò e, sinceramente, io non so come si possa fare la guerra sapendo che il risultato è la morte di bambini innocenti".
Diamo atto a Lula di essere il primo leader mondiale non allineato e non musulmano a denunciare il massacro in atto a Gaza. Dopodiché, qualcuno gli dovrebbe anche ricordare che il suo paese continua pilatescamente ad astenersi al Consiglio di sicurezza dell'ONU. Giorni fa il Brasile, anziché votare a favore, si è astenuto sul progetto di risoluzione della Russia. Ieri, anziché votare no, si è astenuto sul progetto di risoluzione degli USA. La guerra tra Israele e Palestina si trascina da oltre 60 anni anche per la sostanziale indifferenza della comunità internazionale.
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SHELL ANNUNCIA TAGLI ALLA DIVISIONE BASSE EMISSIONI E RIDUCE GLI INVESTIMENTI NELL'IDROGENO
Dopo General Motors che fa marcia indietro sugli ambiziosi obiettivi di produzione di veicoli elettrici, ora Shell annuncia che taglierà almeno il 15% della forza lavoro nella sua divisione di soluzioni a basse emissioni di carbonio e ridurrà il business dell’idrogeno:
"I tagli al personale e i cambiamenti organizzativi arrivano dopo che Sawan [CEO di Shell ndr], che ha preso il timone a gennaio, ha promesso di rinnovare la strategia di Shell per concentrarsi su progetti a margine più elevato, stabilizzare la produzione di petrolio e aumentare la produzione di gas naturale.
Shell taglierà 200 posti di lavoro nel 2024 e ha messo sotto revisione altre 130 posizioni nell'ambito di un piano di riduzione dell'organico dell'unità, che conta circa 1.300 dipendenti, ha confermato la società in risposta a una domanda di Reuters. Alcuni di questi ruoli saranno integrati in altre parti di Shell, che impiega più di 90.000 persone, ha aggiunto la società.
"Stiamo trasformando la nostra attività Low Carbon Solutions (LCS) per rafforzarne la portata nelle nostre principali aree di business a basse emissioni di carbonio, come i trasporti e l'industria", ha affermato la società.
Le operazioni di LCS includono l’idrogeno e altre attività che mirano a decarbonizzare i settori dei trasporti e dell’industria, ma non includono il business delle energie rinnovabili.
Shell prevede di ridimensionare drasticamente le sue attività di mobilità leggera a idrogeno, che sviluppano tecnologie per veicoli passeggeri leggeri, e si concentrerà sulla mobilità pesante e sull’industria, ha affermato la società. Unirà inoltre due dei quattro ruoli di direttore generale nel settore dell’idrogeno, ha affermato Shell.
Shell è stata uno dei primi sostenitori delle auto alimentate a idrogeno, ma negli ultimi anni ha chiuso diverse stazioni di rifornimento di idrogeno in tutto il mondo, inclusa la Gran Bretagna, poiché i consumatori hanno optato invece per i veicoli elettrici.
L’anno scorso l’azienda ha iniziato a costruire un impianto di elettrolisi da 200 megawatt nei Paesi Bassi, il più grande d’Europa, per produrre idrogeno a zero emissioni di carbonio, o verde. Ha anche richiesto una sovvenzione per sviluppare un hub di idrogeno a basse emissioni di carbonio in Louisiana, ma il progetto non era tra i sette annunciati all’inizio di questo mese che condivideranno 7 miliardi di dollari in sovvenzioni federali statunitensi per far ripartire l’industria emergente. (Fonte: Reuters)
Aggiungiamoci i contratti per la fornitura di GNL firmati recentemente da Germania, Francia e Italia, che si estendono ben oltre la data limite del 2050, e possiamo concludere che, silenziosamente, mentre gli occhi del mondo sono puntati sulla guerra in Medio Oriente, il green deal viene giorno dopo giorno smantellato.
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Dopo General Motors che fa marcia indietro sugli ambiziosi obiettivi di produzione di veicoli elettrici, ora Shell annuncia che taglierà almeno il 15% della forza lavoro nella sua divisione di soluzioni a basse emissioni di carbonio e ridurrà il business dell’idrogeno:
"I tagli al personale e i cambiamenti organizzativi arrivano dopo che Sawan [CEO di Shell ndr], che ha preso il timone a gennaio, ha promesso di rinnovare la strategia di Shell per concentrarsi su progetti a margine più elevato, stabilizzare la produzione di petrolio e aumentare la produzione di gas naturale.
Shell taglierà 200 posti di lavoro nel 2024 e ha messo sotto revisione altre 130 posizioni nell'ambito di un piano di riduzione dell'organico dell'unità, che conta circa 1.300 dipendenti, ha confermato la società in risposta a una domanda di Reuters. Alcuni di questi ruoli saranno integrati in altre parti di Shell, che impiega più di 90.000 persone, ha aggiunto la società.
"Stiamo trasformando la nostra attività Low Carbon Solutions (LCS) per rafforzarne la portata nelle nostre principali aree di business a basse emissioni di carbonio, come i trasporti e l'industria", ha affermato la società.
Le operazioni di LCS includono l’idrogeno e altre attività che mirano a decarbonizzare i settori dei trasporti e dell’industria, ma non includono il business delle energie rinnovabili.
Shell prevede di ridimensionare drasticamente le sue attività di mobilità leggera a idrogeno, che sviluppano tecnologie per veicoli passeggeri leggeri, e si concentrerà sulla mobilità pesante e sull’industria, ha affermato la società. Unirà inoltre due dei quattro ruoli di direttore generale nel settore dell’idrogeno, ha affermato Shell.
Shell è stata uno dei primi sostenitori delle auto alimentate a idrogeno, ma negli ultimi anni ha chiuso diverse stazioni di rifornimento di idrogeno in tutto il mondo, inclusa la Gran Bretagna, poiché i consumatori hanno optato invece per i veicoli elettrici.
L’anno scorso l’azienda ha iniziato a costruire un impianto di elettrolisi da 200 megawatt nei Paesi Bassi, il più grande d’Europa, per produrre idrogeno a zero emissioni di carbonio, o verde. Ha anche richiesto una sovvenzione per sviluppare un hub di idrogeno a basse emissioni di carbonio in Louisiana, ma il progetto non era tra i sette annunciati all’inizio di questo mese che condivideranno 7 miliardi di dollari in sovvenzioni federali statunitensi per far ripartire l’industria emergente. (Fonte: Reuters)
Aggiungiamoci i contratti per la fornitura di GNL firmati recentemente da Germania, Francia e Italia, che si estendono ben oltre la data limite del 2050, e possiamo concludere che, silenziosamente, mentre gli occhi del mondo sono puntati sulla guerra in Medio Oriente, il green deal viene giorno dopo giorno smantellato.
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Reuters
Exclusive: Shell cuts low-carbon jobs, scales back hydrogen in overhaul by CEO
Shell will cut at least 15% of the workforce at its low-carbon solutions division and scale back its hydrogen business as part of CEO Wael Sawan's drive to boost profits, it said on Wednesday.
🇸🇰 SLOVACCHIA. NOMINATO NUOVO GOVERNO DI COALIZIONE. FICO PROMETTE UN CAMBIO DI LINEA SULL'UCRAINA
La presidente della Slovacchia Zuzana Caputova ha nominato ieri il nuovo governo di coalizione che sarà guidato da Robert Fico, del partito Smer-SD, che ha vinto le elezioni parlamentari del 30 settembre, in coalizione con il partito di sinistra Hlas-SD e il partito nazionalista di destra SNS. La coalizione di governo tripartitica avrà una maggioranza di soli 79 seggi su 150 membri.
Il nuovo governo potrebbe cambiare rotta nei confronti dell’Ucraina. "Saremo un governo costruttivo. Vedrete una politica estera slovacca sovrana", ha detto Fico durante la cerimonia.
Dopo aver vinto le elezioni, Fico ha detto: "il popolo in Slovacchia ha problemi più grandi di quelli in Ucraina", aggiungendo che "ulteriori uccisioni non aiuteranno nessuno".
Il partner minore della coalizione di Fico, il Partito nazionale slovacco (SNS), di estrema destra, ha espresso una chiara linea filo-russa. Il presidente Andrej Danko ha affermato a luglio che i territori occupati dai russi in Ucraina non erano “storicamente ucraini”. Si è anche rivolto al ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov definendolo "mio caro amico".
Fico parteciperà giovedì a Bruxelles a un vertice di due giorni dei leader dell’UE, dove gli aiuti all’Ucraina saranno probabilmente in cima all’agenda. (Fonte: Deutsche Welle)
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La presidente della Slovacchia Zuzana Caputova ha nominato ieri il nuovo governo di coalizione che sarà guidato da Robert Fico, del partito Smer-SD, che ha vinto le elezioni parlamentari del 30 settembre, in coalizione con il partito di sinistra Hlas-SD e il partito nazionalista di destra SNS. La coalizione di governo tripartitica avrà una maggioranza di soli 79 seggi su 150 membri.
Il nuovo governo potrebbe cambiare rotta nei confronti dell’Ucraina. "Saremo un governo costruttivo. Vedrete una politica estera slovacca sovrana", ha detto Fico durante la cerimonia.
Dopo aver vinto le elezioni, Fico ha detto: "il popolo in Slovacchia ha problemi più grandi di quelli in Ucraina", aggiungendo che "ulteriori uccisioni non aiuteranno nessuno".
Il partner minore della coalizione di Fico, il Partito nazionale slovacco (SNS), di estrema destra, ha espresso una chiara linea filo-russa. Il presidente Andrej Danko ha affermato a luglio che i territori occupati dai russi in Ucraina non erano “storicamente ucraini”. Si è anche rivolto al ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov definendolo "mio caro amico".
Fico parteciperà giovedì a Bruxelles a un vertice di due giorni dei leader dell’UE, dove gli aiuti all’Ucraina saranno probabilmente in cima all’agenda. (Fonte: Deutsche Welle)
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DW
Slovakia forms coalition government with pro-Russia party
New Slovak Prime Minister Robert Fico had promised to end military aid for Ukraine in his electoral campaign. He is in coalition with the pro-Russia and far-right Slovak National Party (SNS) and the left-wing Hlas-SD.
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🇪🇸🇮🇱 IONE BELARRA CHIEDE LA ROTTURA DELLE RELAZIONI DIPLOMATICHE CON ISRAELE
Ione Belarra (Podemos), ministro per i diritti sociali e l'Agenda 2030 della Spagna, sostiene dal suo account X che Israele deve essere responsabilizzato per l'uccisione di civili a Gaza e per l'occupazione illegale di territori in Palestina:
"Quattro cose che gli stati europei potrebbero fare oggi per fermare il genocidio in Palestina.
1. Sospendere le relazioni diplomatiche con Israele
2. Stabilire sanzioni economiche contro Israele come è stato fatto con Putin.
3. Embargo alla vendita di armi ad Israele
4. Portare Netanyahu e gli altri responsabili del massacro davanti alla Corte penale internazionale.
Fonte:
https://fxtwitter.com/ionebelarra/status/1717190578495017300
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Ione Belarra (Podemos), ministro per i diritti sociali e l'Agenda 2030 della Spagna, sostiene dal suo account X che Israele deve essere responsabilizzato per l'uccisione di civili a Gaza e per l'occupazione illegale di territori in Palestina:
"Quattro cose che gli stati europei potrebbero fare oggi per fermare il genocidio in Palestina.
1. Sospendere le relazioni diplomatiche con Israele
2. Stabilire sanzioni economiche contro Israele come è stato fatto con Putin.
3. Embargo alla vendita di armi ad Israele
4. Portare Netanyahu e gli altri responsabili del massacro davanti alla Corte penale internazionale.
Fonte:
https://fxtwitter.com/ionebelarra/status/1717190578495017300
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🇪🇺 EUROSTAT: "NEI PRIMI SEI MESI DEL 2023 I PREZZI DI ELETTRICITÀ E GAS SONO AUMENTATI RISPETTO AL 2022"
"Nella prima metà del 2023, i prezzi medi dell’elettricità per uso domestico nell’Ue hanno continuato a mostrare un aumento rispetto allo stesso periodo del 2022, da 25,3 euro per 100 kWh a 28,9 euro per 100 kWh. Anche i prezzi medi del gas sono aumentati rispetto allo stesso periodo del 2022, passando da 8,6 euro per 100 kWh a 11,9 euro per 100 kWh nella prima metà del 2023. Si tratta dei prezzi più alti registrati da Eurostat.
Il prezzo senza tasse dell'elettricità e del gas naturale è diminuito. I paesi, in parte, hanno ritirato le loro misure di sostegno. Di conseguenza, i prezzi finali al cliente, tasse incluse, sono leggermente più alti rispetto al periodo di riferimento precedente". (Fonte: Eurostat)
La cosa più divertente del bollettino Eurostat è che esordisce dicendo che i prezzi si stanno stabilizzando. La verità è che la lieve diminuzione nel prezzo di base di elettricità nel 2023 è stata purtroppo più che compensata dalla fine delle misure di sostegno di molti governi, il che per il consumatore si è tradotto all'atto pratico in un ulteriore aumento in bolletta rispetto al significativo aumento già sperimentato nel 2022.
L'ottimismo è il sale delle vita. ☀️
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"Nella prima metà del 2023, i prezzi medi dell’elettricità per uso domestico nell’Ue hanno continuato a mostrare un aumento rispetto allo stesso periodo del 2022, da 25,3 euro per 100 kWh a 28,9 euro per 100 kWh. Anche i prezzi medi del gas sono aumentati rispetto allo stesso periodo del 2022, passando da 8,6 euro per 100 kWh a 11,9 euro per 100 kWh nella prima metà del 2023. Si tratta dei prezzi più alti registrati da Eurostat.
Il prezzo senza tasse dell'elettricità e del gas naturale è diminuito. I paesi, in parte, hanno ritirato le loro misure di sostegno. Di conseguenza, i prezzi finali al cliente, tasse incluse, sono leggermente più alti rispetto al periodo di riferimento precedente". (Fonte: Eurostat)
La cosa più divertente del bollettino Eurostat è che esordisce dicendo che i prezzi si stanno stabilizzando. La verità è che la lieve diminuzione nel prezzo di base di elettricità nel 2023 è stata purtroppo più che compensata dalla fine delle misure di sostegno di molti governi, il che per il consumatore si è tradotto all'atto pratico in un ulteriore aumento in bolletta rispetto al significativo aumento già sperimentato nel 2022.
L'ottimismo è il sale delle vita. ☀️
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🇮🇹 PIGNORAMENTO SPRINT DEL CONTO CORRENTE NELLA LEGGE DI BILANCIO 2024: PIÙ POTERI PER L’ADER
Pignoramento del conto corrente più veloce a partire dal prossimo anno. La bozza del disegno di Legge di Bilancio 2024 consente all'Agenzia delle Entrate di procedere in automatico, accedendo in fase stragiudiziale alle informazioni delle giacenze. Una novità che renderebbe operativa una delle misure in materia di riscossione previste dalla riforma fiscale. (Fonte: Informazione Fiscale)
Commento di Alberto Spernich, consulente finanziario e patrimoniale
La notizia di oggi è quella della possibilità, da parte della “riscossione” dell'agenzia delle entrate, di poter procedere direttamente ai pignoramenti accedendo ai conti correnti del debitore fiscale, in qualche caso non permettendo di far valere eventuali compensazioni con crediti di altro tipo.
La differenza, sostanziale ed operativa rispetto a prima, consiste nel poter bypassare la richiesta di informazioni presso le banche procedendo direttamente al pignoramento.
Se tenete presente che i "blocchi", i pignoramenti del quinto ecc. sono realtà operative da anni, la novità non sarebbe per nulla eclatante, ma in un contesto povero di novità questa innovazione può sempre servire a qualche post indignato e poco più.
Se è cosa buona e giusta pagare le tasse, sarebbe stato egualmente e maggiormente apprezzabile che la stessa solerzia fosse stata impiegata per tutti quei bancarottieri di professione che non pagano salari, stipendi, fornitori ecc., che in questo balordo paese rischiano al massimo di diventare ministri del turismo, oppure che la medesima solerzia fosse implementata nei confronti di quelle amministrazioni pubbliche, che tradizionalmente al sud pagano con ritardi di mesi i fornitori.
La norma si inserisce poi in un momento di particolare difficoltà per le casse pubbliche, stressate sia dalla situazione geopolitica, sia dall'aumento dei tassi, sia, infine, dalle difficoltà di usare i fondi PNRR per creare quell'aumento del Pil che sarebbe oro in un momento come questo.
Non vuol essere certo una giustificazione, ma la minestra si fa con gli ingredienti a disposizione.
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Pignoramento del conto corrente più veloce a partire dal prossimo anno. La bozza del disegno di Legge di Bilancio 2024 consente all'Agenzia delle Entrate di procedere in automatico, accedendo in fase stragiudiziale alle informazioni delle giacenze. Una novità che renderebbe operativa una delle misure in materia di riscossione previste dalla riforma fiscale. (Fonte: Informazione Fiscale)
Commento di Alberto Spernich, consulente finanziario e patrimoniale
La notizia di oggi è quella della possibilità, da parte della “riscossione” dell'agenzia delle entrate, di poter procedere direttamente ai pignoramenti accedendo ai conti correnti del debitore fiscale, in qualche caso non permettendo di far valere eventuali compensazioni con crediti di altro tipo.
La differenza, sostanziale ed operativa rispetto a prima, consiste nel poter bypassare la richiesta di informazioni presso le banche procedendo direttamente al pignoramento.
Se tenete presente che i "blocchi", i pignoramenti del quinto ecc. sono realtà operative da anni, la novità non sarebbe per nulla eclatante, ma in un contesto povero di novità questa innovazione può sempre servire a qualche post indignato e poco più.
Se è cosa buona e giusta pagare le tasse, sarebbe stato egualmente e maggiormente apprezzabile che la stessa solerzia fosse stata impiegata per tutti quei bancarottieri di professione che non pagano salari, stipendi, fornitori ecc., che in questo balordo paese rischiano al massimo di diventare ministri del turismo, oppure che la medesima solerzia fosse implementata nei confronti di quelle amministrazioni pubbliche, che tradizionalmente al sud pagano con ritardi di mesi i fornitori.
La norma si inserisce poi in un momento di particolare difficoltà per le casse pubbliche, stressate sia dalla situazione geopolitica, sia dall'aumento dei tassi, sia, infine, dalle difficoltà di usare i fondi PNRR per creare quell'aumento del Pil che sarebbe oro in un momento come questo.
Non vuol essere certo una giustificazione, ma la minestra si fa con gli ingredienti a disposizione.
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Informazione Fiscale
Stop al pignoramento sprint del conto corrente nella Legge di Bilancio 2024
Non ci sarà nessuna norma in Legge di Bilancio 2024 per il pignoramento del conto corrente in via automatica da parte dell’Agenzia delle Entrate. (...)
Giubbe Rosse
🇸🇰 SLOVACCHIA. NOMINATO NUOVO GOVERNO DI COALIZIONE. FICO PROMETTE UN CAMBIO DI LINEA SULL'UCRAINA La presidente della Slovacchia Zuzana Caputova ha nominato ieri il nuovo governo di coalizione che sarà guidato da Robert Fico, del partito Smer-SD, che ha…
Il nuovo primo ministro slovacco Robert Fico ha dichiarato poco fa che il suo governo interromperà gli aiuti militari all'Ucraina. (Fonte: AFP)
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Per contattare la redazione: redazione.gr@proton.me
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🟥 AGGIORNAMENTO SULLA GUERRA IN UCRAINA
⭕️ Le novità più significative dal fronte si registrano relativamente al settore aereo ed a quello dei campi minati.
Secondo i dati forniti dal Ministero della Difesa russo, nel giro di una settimana sono stati abbattuti ben sette velivoli dell'aeronautica ucraina. Secondo alcuni analisti, ciò sarebbe dovuto ad una maggior presenza del caccia di quinta generazione SU-57 (recentemente è stato consegnato alle forze aerospaziali anche un unovo stock di SU-35). In base a quanto dichiarato dal Ministero, il successo sarebbe invece da attribuire ad un miglior coordinamento dei sistemi antiaerei.
Si nota una crescente difficoltà delle forze ucraine, soprattutto nel settore di Zaporozhye, a causa dell'uso massiccio da parte russa dei sistemi di minamento a distanza attraverso apposito armamento lanciato (sia via aerea che a mezzo di artiglieria). Utilizzando questi sistemi, le forze armate russe non solo ripristinano rapidamente i campi minati 'ripuliti' dagli ucraini, ma ne creano continuamente di nuovi anche nelle retrovie, rendendo estremamente difficile il supporto logistico alle forze in prima linea. Anche in conseguenza di ciò, è stato rilevato un aumento significativo del numero di soldati ucraini che si arrendono, e che testimoniano poi del profondo scoraggiamento che si registra tra le unità di prima linea.
Lunga la linea di contatto, non si segnalano novità significative,ad eccezione del calderone di Avdiivka.
➡️ Artyomovsk (Bakhmut): l'esercito russo è avanzato sul fianco settentrionale nell'area del bacino idrico di Berkhovskoye. Sul fianco meridionale intensità di combattimento ridotta, le AFU tentano, senza successo, di sfondare sulla linea ferroviaria. A nord di Soledar i paracadutisti russi sono avanzati fino al villaggio di Vasyukovka. Proseguono combattimenti a Kleshcheyevka a sud, e vicino a Berkhovka a nord.
➡️ Svatovo: Le forze ucraine sono riuscite a ripristinare il passaggio al ponte ferroviario, e stanno trasferendo rinforzi al fronte, dalla direzione Zaporozhye; i rinforzi sono collocati alla periferia di Izyum. Avendo ricevuto nuove forze, cercano di contrattaccare sulla linea Sinkovka-Petropavlovka. L'esercito russo contrattacca nella foresta di Serebryanskoye e attacca vicino a Novosyolka e Kislovka.
• Avdiivka: i combattimenti continuano in direzione della città, e queste rimangono le aree più calde del fronte. L'Esercito russo ha occupato la posizione strategica dell'altura di Slagheap, vicino alla cokeria, e sta difendendo le posizioni occupate. Le forze russe sono avanzate e si sono trincerate anche nelle aree forestali a sud-ovest di Krasnogorovka, avvicinandosi alla linea ferroviaria - una via di rifornimento per Avdeevka. I tentativi di contrattacco ucraini sono stati respinti a nord di Mayorsk, vicino a Opytnoye e Pervomayskoye. Anche qui il maltempo ha ridotto l'intensità dei combattimenti.
Le perdite delle forze ucraine nel settore stanno aumentando; secondo fonti, in una settimana di combattimenti ail numero dei militari ucraini uccisi ha superato il migliaio, oltre alla perdita di 60 mezzi di equipaggiamento.
• Zaporozhye: l'esercito russo ha contrattaccato a nord-ovest di Rabotino e vicino a Verbovoye, dove diversi polacchi sono stati fatti prigionieri. Gli ucraini stanno accumulando forze importanti, sono state avvistate nuove colonne di veicoli corazzati. Ma, date le condizioni di pioggia e fango, non c'è stato alcun movimento di veicoli blindati.
• Kherson: le forze ucraine continuano ad inviare piccole unità sulla riva sinistra del Dniepr, subendo forti perdite. In questo settore è assai intenso lo scambio di artiglieria. Gli ucraini hanno occupato una porzione del villaggio di Krynki, e mantengono dei piccoli capisaldi in prossimità dei due ponti di Antonovsky e Ferrovia.
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⭕️ Le novità più significative dal fronte si registrano relativamente al settore aereo ed a quello dei campi minati.
Secondo i dati forniti dal Ministero della Difesa russo, nel giro di una settimana sono stati abbattuti ben sette velivoli dell'aeronautica ucraina. Secondo alcuni analisti, ciò sarebbe dovuto ad una maggior presenza del caccia di quinta generazione SU-57 (recentemente è stato consegnato alle forze aerospaziali anche un unovo stock di SU-35). In base a quanto dichiarato dal Ministero, il successo sarebbe invece da attribuire ad un miglior coordinamento dei sistemi antiaerei.
Si nota una crescente difficoltà delle forze ucraine, soprattutto nel settore di Zaporozhye, a causa dell'uso massiccio da parte russa dei sistemi di minamento a distanza attraverso apposito armamento lanciato (sia via aerea che a mezzo di artiglieria). Utilizzando questi sistemi, le forze armate russe non solo ripristinano rapidamente i campi minati 'ripuliti' dagli ucraini, ma ne creano continuamente di nuovi anche nelle retrovie, rendendo estremamente difficile il supporto logistico alle forze in prima linea. Anche in conseguenza di ciò, è stato rilevato un aumento significativo del numero di soldati ucraini che si arrendono, e che testimoniano poi del profondo scoraggiamento che si registra tra le unità di prima linea.
Lunga la linea di contatto, non si segnalano novità significative,ad eccezione del calderone di Avdiivka.
➡️ Artyomovsk (Bakhmut): l'esercito russo è avanzato sul fianco settentrionale nell'area del bacino idrico di Berkhovskoye. Sul fianco meridionale intensità di combattimento ridotta, le AFU tentano, senza successo, di sfondare sulla linea ferroviaria. A nord di Soledar i paracadutisti russi sono avanzati fino al villaggio di Vasyukovka. Proseguono combattimenti a Kleshcheyevka a sud, e vicino a Berkhovka a nord.
➡️ Svatovo: Le forze ucraine sono riuscite a ripristinare il passaggio al ponte ferroviario, e stanno trasferendo rinforzi al fronte, dalla direzione Zaporozhye; i rinforzi sono collocati alla periferia di Izyum. Avendo ricevuto nuove forze, cercano di contrattaccare sulla linea Sinkovka-Petropavlovka. L'esercito russo contrattacca nella foresta di Serebryanskoye e attacca vicino a Novosyolka e Kislovka.
• Avdiivka: i combattimenti continuano in direzione della città, e queste rimangono le aree più calde del fronte. L'Esercito russo ha occupato la posizione strategica dell'altura di Slagheap, vicino alla cokeria, e sta difendendo le posizioni occupate. Le forze russe sono avanzate e si sono trincerate anche nelle aree forestali a sud-ovest di Krasnogorovka, avvicinandosi alla linea ferroviaria - una via di rifornimento per Avdeevka. I tentativi di contrattacco ucraini sono stati respinti a nord di Mayorsk, vicino a Opytnoye e Pervomayskoye. Anche qui il maltempo ha ridotto l'intensità dei combattimenti.
Le perdite delle forze ucraine nel settore stanno aumentando; secondo fonti, in una settimana di combattimenti ail numero dei militari ucraini uccisi ha superato il migliaio, oltre alla perdita di 60 mezzi di equipaggiamento.
• Zaporozhye: l'esercito russo ha contrattaccato a nord-ovest di Rabotino e vicino a Verbovoye, dove diversi polacchi sono stati fatti prigionieri. Gli ucraini stanno accumulando forze importanti, sono state avvistate nuove colonne di veicoli corazzati. Ma, date le condizioni di pioggia e fango, non c'è stato alcun movimento di veicoli blindati.
• Kherson: le forze ucraine continuano ad inviare piccole unità sulla riva sinistra del Dniepr, subendo forti perdite. In questo settore è assai intenso lo scambio di artiglieria. Gli ucraini hanno occupato una porzione del villaggio di Krynki, e mantengono dei piccoli capisaldi in prossimità dei due ponti di Antonovsky e Ferrovia.
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🇮🇹 ENI CONTINUA LA DIVERSIFICAZIONE. FIRMATO CONTRATTO DI ACQUISTO DI GNL CON L'INDONESIA
Eni ha dichiarato oggi di aver firmato un accordo per la fornitura triennale di GNL da 0,8 miliardi di m3 (0,54 milioni di t/a) con il venditore indonesiano Merakes. La prima fornitura è prevista a gennaio 2024.
ENI ha già un contratto con il venditore indonesiano Jangkrik da 1,4 miliardi di m3/anno, in vigore dal 2017. (Fonte: Offshore Energy)
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ENI ha già un contratto con il venditore indonesiano Jangkrik da 1,4 miliardi di m3/anno, in vigore dal 2017. (Fonte: Offshore Energy)
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Eni secures additional volumes of LNG from Indonesia
Eni has signed a sales and purchase (SPA) agreement with Indonesia's Merakes LNG Sellers to secure additional volumes of LNG.
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🟥 INTERVISTA A McGREGOR: IL VIDEO COMPLETO
Il video completo, sottotitolato in italiano, dell'intervista a Douglas McGregor - di cui abbiamo citato l'altro giorno un brano, relativo alla presenza di forze speciali USA attive a Gaza. Nell'intervista il colonnello McGregor spazia su vari aspetti relativi ai pericoli insiti in una possibile deflagrazione del conflitto mediorientale, soprattutto per quanto riguarda un eventuale coinvolgimento dell'Iran. Estremamente attuale se si tiene conto che ieri Biden ha esplicitamente minacciato Teheran di ritorsioni, se non cesseranno gli attacchi alle basi USA in Siria ed Iraq, e che oggi - cosa assolutamente straordinaria - il ministro degli esteri iraniano è arrivato a Washington per 'colloqui'. McGregor è comunque pessimista.
Per chi non vuole scaricare il video (113 MB):
https://www.youtube.com/watch?v=R5E6e1WJOeQ
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Il video completo, sottotitolato in italiano, dell'intervista a Douglas McGregor - di cui abbiamo citato l'altro giorno un brano, relativo alla presenza di forze speciali USA attive a Gaza. Nell'intervista il colonnello McGregor spazia su vari aspetti relativi ai pericoli insiti in una possibile deflagrazione del conflitto mediorientale, soprattutto per quanto riguarda un eventuale coinvolgimento dell'Iran. Estremamente attuale se si tiene conto che ieri Biden ha esplicitamente minacciato Teheran di ritorsioni, se non cesseranno gli attacchi alle basi USA in Siria ed Iraq, e che oggi - cosa assolutamente straordinaria - il ministro degli esteri iraniano è arrivato a Washington per 'colloqui'. McGregor è comunque pessimista.
Per chi non vuole scaricare il video (113 MB):
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OMS SOLLECITA LA RATIFICA DEL TRATTATO PANDEMICO
"La prossima pandemia non è una questione di se, ma di quando. E non possiamo permetterci di ripetere gli errori del passato. Ecco perché gli Stati membri dell'OMS stanno negoziando un nuovo trattato pandemico e modifiche al regolamento sanitario internazionale, per rafforzare il quadro giuridico per la risposta globale alle pandemie.
Invito i membri dell'Unione interparlamenta a sostenere questi negoziati verso una conclusione tempestiva, entro l’Assemblea mondiale della sanità del 2024 a maggio.
Per il bene delle generazioni future, non dobbiamo tornare al vecchio ciclo di panico e abbandono che ha reso il nostro mondo vulnerabile."
Fonte: Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell'OMS, X
Quello che sta chiedendo ai governi è di portare a termine la ratifica nazionale del trattato pandemico dell’OMS poiché la “disinformazione ha eroso la fiducia tra persone, governi e istituzioni”. E quale momento migliore per avanzare la richiesta, ora che gli occhi del mondo sono puntati sul Medio Oriente e sul timore di una terza guerra mondiale?
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"La prossima pandemia non è una questione di se, ma di quando. E non possiamo permetterci di ripetere gli errori del passato. Ecco perché gli Stati membri dell'OMS stanno negoziando un nuovo trattato pandemico e modifiche al regolamento sanitario internazionale, per rafforzare il quadro giuridico per la risposta globale alle pandemie.
Invito i membri dell'Unione interparlamenta a sostenere questi negoziati verso una conclusione tempestiva, entro l’Assemblea mondiale della sanità del 2024 a maggio.
Per il bene delle generazioni future, non dobbiamo tornare al vecchio ciclo di panico e abbandono che ha reso il nostro mondo vulnerabile."
Fonte: Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell'OMS, X
Quello che sta chiedendo ai governi è di portare a termine la ratifica nazionale del trattato pandemico dell’OMS poiché la “disinformazione ha eroso la fiducia tra persone, governi e istituzioni”. E quale momento migliore per avanzare la richiesta, ora che gli occhi del mondo sono puntati sul Medio Oriente e sul timore di una terza guerra mondiale?
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🇺🇦 Pavel Prigozhin, successore del padre, ha fatto sapere su telegram che la PMC Wagner è tornata in pieno combattimento a Adviika (Donetsk), dove infatti le forze armate russe sono impegnate in continui assalti sulle posizioni ucraine. Fonte: Angelo Gambella)
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🇵🇸🇷🇺 DELEGAZIONE DI HAMAS A MOSCA
Una delegazione di Hamas, presieduta da Abu Marzook, un membro palestinese di Hamas, è arrivata a Mosca. La notizia è stata confermata dal portavoce del ministro degli affari esteri russo Maria Zakharova. (Fonte: TASS)
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Una delegazione di Hamas, presieduta da Abu Marzook, un membro palestinese di Hamas, è arrivata a Mosca. La notizia è stata confermata dal portavoce del ministro degli affari esteri russo Maria Zakharova. (Fonte: TASS)
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DICHIARAZIONE CONGIUNTA DI NOVE STATI ARABI SUL CONFLITTO ISRAELE-PALESTINA
Nove stati arabi hanno rilasciato una dichiarazione congiunta in cui riconoscono il dolore sofferto dalle persone sia a Gaza che in Israele, condannano gli attacchi contro i civili, chiedono il rilascio immediato degli ostaggi e chiedono una soluzione permanente. Firmatari: Bahrain, Emirati Arabi Uniti, Marocco, Giordania, Egitto, Arabia Saudita, Oman, Qatar e Kuwait.
Fonte:
https://www.mofa.gov.bh/Default.aspx?tabid=8266&language=ar-BH&ItemId=22756
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وزراء خارجية عدد من الدول العربية يصدرون بيانا مشتركا بشأن الأوضاع الراهنة في قطاع غزة، وفيما يلي نص البيان:
في أعقاب "قمة القاهرة للسلام" التي عقدت في القاهرة يوم 21 أكتوبر 2023، وفي ضوء استمرار التصعيد الذي بدأ يوم السبت 7 أكتوبر 2023 في كل من إسرائيل والأرض الفلسطينية المحتلة خاصة في قطاع غزة، واستمرار سقوط الضحايا المدنيين الأبرياء، والانتهاكات…
🇩🇪 SIEMENS CHIEDE 16 MILIARDI DI SUSSIDI AL GOVERNO
Siemens Energy AG è in trattative con il governo tedesco per assicurarsi fino a 16 miliardi di euro (16,9 miliardi di dollari) in garanzie statali. I problemi nella sua unità di turbine eoliche si diffondono al resto del business. Le azioni sono crollate del 40%.
L'azienda sta cercando misure di sostegno per un periodo di due anni dopo che il principale azionista ed ex società madre Siemens AG ha dichiarato di non essere più disposto ad aiutare, secondo persone a conoscenza della questione.
Siemens Energy ha bisogno di garanzie per vincere nuovi contratti su larga scala per costruire reti di trasmissione e turbine a gas. Sebbene quelle unità siano redditizie, ora sono minacciate dalla tensione che la serie di perdite dell’unità eolica di Gamesa sta ponendo sul bilancio della società in quella che è diventata una delle più grandi debacle industriali della Germania.
Le garanzie sono diventate cruciali dopo che all’inizio di quest’anno la società aveva previsto una perdita di 4,5 miliardi di euro per l’anno fiscale 2024, nonostante le assicurazioni di aver finalmente elaborato un piano per affrontare i problemi con alcune turbine eoliche. A luglio S&P lo ha declassato a BBB-meno con outlook stabile da BBB con outlook negativo.
Le azioni di Siemens Energy hanno registrato il più grande calo intraday da quando la società è stata scorporata da Siemens nel settembre 2020. Il crollo ha innescato numerose interruzioni delle negoziazioni e tagliato la capitalizzazione di mercato del produttore di circa 3,4 miliardi di euro. Si è trattato del calo più grande per un titolo quotato sull’indice tedesco DAX dal crollo di Wirecard nel giugno 2020.
Il valore cartaceo della partecipazione di Siemens AG è stato ridotto di oltre 800 milioni di euro. Le sue azioni sono scese fino al 5,9%.
Siemens Energy non ha gravi problemi di liquidità, ma senza garanzie non è in grado di garantire i finanziamenti di cui ha bisogno per progetti a lungo termine, in particolare nella sua divisione gas ed elettricità. (Fonte: Bloomberg)
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L'azienda sta cercando misure di sostegno per un periodo di due anni dopo che il principale azionista ed ex società madre Siemens AG ha dichiarato di non essere più disposto ad aiutare, secondo persone a conoscenza della questione.
Siemens Energy ha bisogno di garanzie per vincere nuovi contratti su larga scala per costruire reti di trasmissione e turbine a gas. Sebbene quelle unità siano redditizie, ora sono minacciate dalla tensione che la serie di perdite dell’unità eolica di Gamesa sta ponendo sul bilancio della società in quella che è diventata una delle più grandi debacle industriali della Germania.
Le garanzie sono diventate cruciali dopo che all’inizio di quest’anno la società aveva previsto una perdita di 4,5 miliardi di euro per l’anno fiscale 2024, nonostante le assicurazioni di aver finalmente elaborato un piano per affrontare i problemi con alcune turbine eoliche. A luglio S&P lo ha declassato a BBB-meno con outlook stabile da BBB con outlook negativo.
Le azioni di Siemens Energy hanno registrato il più grande calo intraday da quando la società è stata scorporata da Siemens nel settembre 2020. Il crollo ha innescato numerose interruzioni delle negoziazioni e tagliato la capitalizzazione di mercato del produttore di circa 3,4 miliardi di euro. Si è trattato del calo più grande per un titolo quotato sull’indice tedesco DAX dal crollo di Wirecard nel giugno 2020.
Il valore cartaceo della partecipazione di Siemens AG è stato ridotto di oltre 800 milioni di euro. Le sue azioni sono scese fino al 5,9%.
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Siemens Energy In Talks With German Government Over Guarantees
Siemens Energy AG is in talks with the German government about securing as much as €16 billion ($16.9 billion) in state guarantees as problems at its wind-turbine unit spread to the rest of the business. Shares plummeted 40%.
Forwarded from Marco Cosentino
UNA GRANDE TRIBU' 🌺🌺🌺
Un tweet di Brook Jackson ripreso dal blog di Igor Chudov denuncia le connessioni tra Open.Online, noto fact checker che con grande zelo si è speso tra l'altro nel censurare le discussioni social sui vaccini covid, e lo studio legale DLA Piper, che a sua volta rappresenta Pfizer.
Un tweet di Brook Jackson ripreso dal blog di Igor Chudov denuncia le connessioni tra Open.Online, noto fact checker che con grande zelo si è speso tra l'altro nel censurare le discussioni social sui vaccini covid, e lo studio legale DLA Piper, che a sua volta rappresenta Pfizer.
Igor-Chudov
Is an Italian Fact-Checker Sponsored by a Law Firm Representing Pfizer?
A Strangely Cozy Relationship