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🇮🇱 🇲🇦🇪🇬🇯🇴 Israele invita i suoi cittadini a lasciare immediatamente l’Egitto e la Giordania e consiglia di evitare viaggi in Marocco.
🇮🇱🇵🇸 ISRAELE TAGLIA INTERNET NEL NORD DI GAZA E INVITA I CONNAZIONALI A LASCIARE GIORDANIA ED EGITTO
Dopo l’ennesima nottata di pesanti bombardamenti su Gaza, giungono notizie da più fonti secondo cui Israele avrebbe completamente tagliato l'accesso a Internet nel nord della striscia. Uno dei maggiori fornitori di servizi Internet a Gaza, SpeedClick, ha smesso di funzionare.
Contestualmente, il Ministero degli Affari Esteri israeliano ha emesso una raccomandazione ai cittadini israeliani di lasciare immediatamente la Giordania e l'Egitto, in seguito all'innalzamento dell'avviso di viaggio al livello 4, il più alto: "Chiediamo agli israeliani di lasciare immediatamente la Giordania e l'Egitto e di astenersi dal recarsi in Marocco". (Fonte: Times of Israel)
Tutto indica che Israele si prepara a lanciare una qualche forma di offensiva speciale, o aerea o di terra.
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Dopo l’ennesima nottata di pesanti bombardamenti su Gaza, giungono notizie da più fonti secondo cui Israele avrebbe completamente tagliato l'accesso a Internet nel nord della striscia. Uno dei maggiori fornitori di servizi Internet a Gaza, SpeedClick, ha smesso di funzionare.
Contestualmente, il Ministero degli Affari Esteri israeliano ha emesso una raccomandazione ai cittadini israeliani di lasciare immediatamente la Giordania e l'Egitto, in seguito all'innalzamento dell'avviso di viaggio al livello 4, il più alto: "Chiediamo agli israeliani di lasciare immediatamente la Giordania e l'Egitto e di astenersi dal recarsi in Marocco". (Fonte: Times of Israel)
Tutto indica che Israele si prepara a lanciare una qualche forma di offensiva speciale, o aerea o di terra.
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🇪🇺🇷🇺 UE SI PREPARA AL 12° PACCHETTO DI SANZIONI
La UE avvia consultazioni sul 12° pacchetto di sanzioni contro la Russia. La Lituania ha proposto di vietare la fornitura di radiatori per riscaldamento, chiodi, dadi, bottoni, aghi da cucito e ferri da maglia. (Fonte: EUobserver, via Marco Bordoni).
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La UE avvia consultazioni sul 12° pacchetto di sanzioni contro la Russia. La Lituania ha proposto di vietare la fornitura di radiatori per riscaldamento, chiodi, dadi, bottoni, aghi da cucito e ferri da maglia. (Fonte: EUobserver, via Marco Bordoni).
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🇮🇱🇺🇸 NYT: "AMMINISTRAZIONE BIDEN AMMONISCE ISRAELE A NON ATTACCARE HEZBOLLAH PER TIMORE DI UN ALLARGAMENTO DEL CONFLITTO"
Il presidente Biden e i suoi collaboratori hanno esortato i leader israeliani a non effettuare alcun attacco importante contro Hezbollah, la potente milizia libanese, che potrebbe essere trascinata nella guerra tra Israele e Hamas, dicono funzionari americani e israeliani.
I funzionari statunitensi temono che alcuni dei membri più aggressivi del gabinetto di guerra israeliano abbiano voluto affrontare Hezbollah proprio mentre Israele inizia un lungo conflitto contro Hamas dopo gli attacchi del 7 ottobre. Gli americani stanno comunicando agli israeliani le difficoltà che emergerebbero dal dover combattere sia Hamas nel sud che una forza molto più potente come Hezbollah nel nord. I funzionari statunitensi ritengono che Israele si troverebbe a dover combattere una guerra su due fronti e che un tale conflitto potrebbe coinvolgere sia gli Stati Uniti che l’Iran, il principale sostenitore della milizia.
Uno dei più grandi sostenitori di un attacco preventivo contro Hezbollah è stato Yoav Gallant, il ministro della Difesa, che ha sostenuto che il principale sforzo militare di Israele dovrebbe concentrarsi su Hezbollah poiché rappresenta una minaccia maggiore di Hamas, hanno detto i funzionari. Gallant ha detto a Blinken in un breve incontro lunedì che aveva sostenuto la settimana precedente di lanciare un attacco preventivo contro Hezbollah, ma che l'idea era stata respinta da altri funzionari.
Funzionari americani e israeliani affermano di non aver ancora trovato prove che Hezbollah o l'Iran abbiano avuto un ruolo nella pianificazione degli attacchi di Hamas. Diversi alti funzionari di Hezbollah e iraniani sembrano essere rimasti sorpresi dagli attacchi, hanno detto funzionari statunitensi e israeliani. Funzionari statunitensi e alleati hanno anche affermato di aver valutato per anni che i leader di Hezbollah avevano cercato di evitare una guerra totale con Israele.
La CIA ha da tempo valutato che Israele si troverebbe ad affrontare problemi significativi in una simultanea guerra sia contro Hezbollah che contro Hamas, dicono funzionari che hanno familiarità con l’intelligence. Il lavoro recente include l’analisi secondo cui le profonde divisioni in Israele sui cambiamenti proposti da Netanyahu al sistema giudiziario avevano reso l’esercito israeliano più debole, hanno detto i funzionari. (Fonte: The New York Times)
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Il presidente Biden e i suoi collaboratori hanno esortato i leader israeliani a non effettuare alcun attacco importante contro Hezbollah, la potente milizia libanese, che potrebbe essere trascinata nella guerra tra Israele e Hamas, dicono funzionari americani e israeliani.
I funzionari statunitensi temono che alcuni dei membri più aggressivi del gabinetto di guerra israeliano abbiano voluto affrontare Hezbollah proprio mentre Israele inizia un lungo conflitto contro Hamas dopo gli attacchi del 7 ottobre. Gli americani stanno comunicando agli israeliani le difficoltà che emergerebbero dal dover combattere sia Hamas nel sud che una forza molto più potente come Hezbollah nel nord. I funzionari statunitensi ritengono che Israele si troverebbe a dover combattere una guerra su due fronti e che un tale conflitto potrebbe coinvolgere sia gli Stati Uniti che l’Iran, il principale sostenitore della milizia.
Uno dei più grandi sostenitori di un attacco preventivo contro Hezbollah è stato Yoav Gallant, il ministro della Difesa, che ha sostenuto che il principale sforzo militare di Israele dovrebbe concentrarsi su Hezbollah poiché rappresenta una minaccia maggiore di Hamas, hanno detto i funzionari. Gallant ha detto a Blinken in un breve incontro lunedì che aveva sostenuto la settimana precedente di lanciare un attacco preventivo contro Hezbollah, ma che l'idea era stata respinta da altri funzionari.
Funzionari americani e israeliani affermano di non aver ancora trovato prove che Hezbollah o l'Iran abbiano avuto un ruolo nella pianificazione degli attacchi di Hamas. Diversi alti funzionari di Hezbollah e iraniani sembrano essere rimasti sorpresi dagli attacchi, hanno detto funzionari statunitensi e israeliani. Funzionari statunitensi e alleati hanno anche affermato di aver valutato per anni che i leader di Hezbollah avevano cercato di evitare una guerra totale con Israele.
La CIA ha da tempo valutato che Israele si troverebbe ad affrontare problemi significativi in una simultanea guerra sia contro Hezbollah che contro Hamas, dicono funzionari che hanno familiarità con l’intelligence. Il lavoro recente include l’analisi secondo cui le profonde divisioni in Israele sui cambiamenti proposti da Netanyahu al sistema giudiziario avevano reso l’esercito israeliano più debole, hanno detto i funzionari. (Fonte: The New York Times)
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NY Times
Biden and Aides Advise Israel to Avoid Widening War With Hezbollah Strike
U.S. officials learned that the Israeli defense minister and other military officials supported a pre-emptive strike on Hezbollah. Prime Minister Benjamin Netanyahu has been cautious.
SALTO TECNOLOGICO NEL SETTORE ENERGIA SOLARE
Cosmos Innovation presenta la nuova generazione di pannelli fotovoltaici con capacità di conversione del 36%
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Cosmos Innovation presenta la nuova generazione di pannelli fotovoltaici con capacità di conversione del 36%
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Cosmosinnovation
Cosmos Innovation | Capturing more energy from the sun than ever before
At Cosmos, we’re building the world’s first AI-driven perovskite/silicon tandem solar cell factories.
🇺🇸 INTELLIGENCE USA INVIA RAPPORTO SU INTERFERENZE RUSSE IN OCCIDENTE A 100 PAESI
Gli Stati Uniti hanno pubblicato venerdì un rapporto dell'intelligence statunitense inviata a più di 100 paesi secondo la quale Mosca sta utilizzando spie, social media e media statali russi per erodere la fiducia dell'opinione pubblica nell'integrità delle elezioni democratiche in tutto il mondo.
"Si tratta di un fenomeno globale", si legge nel rapporto. "Le nostre informazioni indicano che gli alti funzionari del governo russo, compreso il Cremlino, vedono valore in questo tipo di operazione di influenza e la percepiscono come efficace".
Un alto funzionario del Dipartimento di Stato, informando i giornalisti a condizione di anonimato, ha affermato che la Russia è stata incoraggiata a intensificare le sue operazioni di influenza elettorale dal suo successo nell’amplificare la disinformazione sulle elezioni statunitensi del 2020 e sulla pandemia di COVID-19.
"Il successo genera altri fattori e consideriamo sicuramente le elezioni americane come un catalizzatore", ha detto il funzionario.
Il rapporto è stato inviato in un cablogramma del Dipartimento di Stato datato mercoledì a più di 100 ambasciate statunitensi nelle Americhe, Europa, Asia e Africa per la distribuzione ai governi ospitanti, ha affermato.
Washington ha informato privatamente i governi beneficiari e ha condiviso la valutazione “per anticipare le elezioni che sono all’orizzonte nel prossimo anno”, ha detto il funzionario.
Il rapporto rappresenta l’ultima mossa di Washington per combattere quelli che definisce gli sforzi di Mosca “per seminare instabilità” nei paesi democratici descrivendo le elezioni come “disfunzionali e i governi risultanti come illegittimi”.
Le operazioni concertate della Russia tra il 2020 e il 2022 hanno cercato di “minare la fiducia del pubblico in almeno 11 elezioni in nove democrazie, compresi gli Stati Uniti”, afferma il rapporto, aggiungendo che altre 17 elezioni sono state prese di mira da sforzi “meno pronunciati”.
La Russia "utilizza meccanismi sia palesi che nascosti, comprese reti di influenza e proxy gestiti" dai servizi di spionaggio russi, afferma il rapporto. La Russia ha utilizzato anche piattaforme di social media e “siti web proxy” per seminare dubbi sull’integrità delle elezioni.
Il rapporto definisce la Russia “il principale colpevole” di aver condotto operazioni volte a minare la fiducia del pubblico nello svolgimento e nei risultati delle elezioni.
Il rapporto raccomanda ai paesi di lavorare per mitigare l’interferenza elettorale russa attraverso sanzioni, condivisione di informazioni, espulsioni di spie russe e divieti di viaggio. (Fonte: Reuters)
Insomma, la solita minestra riscaldata che ascoltiamo almeno dal 2016. L'Occidente, su pressione degli USA, cerca di spiegare le aporie interne al proprio sistema e la profonda crisi di fiducia dei cittadini verso le proprie istituzioni attribuendo il problema a interferenze esterne, specificamente da parte della Russia. Una comoda interpretazione che permette di raggiungere due obiettivi: 1) spiegare qualsiasi risultato elettorale sgradito, dalla vittoria di Trump in poi, come prodotto di un'interferenza esterna; 2) autorizzare, se non incoraggiare la censura preventiva di voci critiche o non allineate con la scusa di difendere gli interessi nazionali da influenze esterne.
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Gli Stati Uniti hanno pubblicato venerdì un rapporto dell'intelligence statunitense inviata a più di 100 paesi secondo la quale Mosca sta utilizzando spie, social media e media statali russi per erodere la fiducia dell'opinione pubblica nell'integrità delle elezioni democratiche in tutto il mondo.
"Si tratta di un fenomeno globale", si legge nel rapporto. "Le nostre informazioni indicano che gli alti funzionari del governo russo, compreso il Cremlino, vedono valore in questo tipo di operazione di influenza e la percepiscono come efficace".
Un alto funzionario del Dipartimento di Stato, informando i giornalisti a condizione di anonimato, ha affermato che la Russia è stata incoraggiata a intensificare le sue operazioni di influenza elettorale dal suo successo nell’amplificare la disinformazione sulle elezioni statunitensi del 2020 e sulla pandemia di COVID-19.
"Il successo genera altri fattori e consideriamo sicuramente le elezioni americane come un catalizzatore", ha detto il funzionario.
Il rapporto è stato inviato in un cablogramma del Dipartimento di Stato datato mercoledì a più di 100 ambasciate statunitensi nelle Americhe, Europa, Asia e Africa per la distribuzione ai governi ospitanti, ha affermato.
Washington ha informato privatamente i governi beneficiari e ha condiviso la valutazione “per anticipare le elezioni che sono all’orizzonte nel prossimo anno”, ha detto il funzionario.
Il rapporto rappresenta l’ultima mossa di Washington per combattere quelli che definisce gli sforzi di Mosca “per seminare instabilità” nei paesi democratici descrivendo le elezioni come “disfunzionali e i governi risultanti come illegittimi”.
Le operazioni concertate della Russia tra il 2020 e il 2022 hanno cercato di “minare la fiducia del pubblico in almeno 11 elezioni in nove democrazie, compresi gli Stati Uniti”, afferma il rapporto, aggiungendo che altre 17 elezioni sono state prese di mira da sforzi “meno pronunciati”.
La Russia "utilizza meccanismi sia palesi che nascosti, comprese reti di influenza e proxy gestiti" dai servizi di spionaggio russi, afferma il rapporto. La Russia ha utilizzato anche piattaforme di social media e “siti web proxy” per seminare dubbi sull’integrità delle elezioni.
Il rapporto definisce la Russia “il principale colpevole” di aver condotto operazioni volte a minare la fiducia del pubblico nello svolgimento e nei risultati delle elezioni.
Il rapporto raccomanda ai paesi di lavorare per mitigare l’interferenza elettorale russa attraverso sanzioni, condivisione di informazioni, espulsioni di spie russe e divieti di viaggio. (Fonte: Reuters)
Insomma, la solita minestra riscaldata che ascoltiamo almeno dal 2016. L'Occidente, su pressione degli USA, cerca di spiegare le aporie interne al proprio sistema e la profonda crisi di fiducia dei cittadini verso le proprie istituzioni attribuendo il problema a interferenze esterne, specificamente da parte della Russia. Una comoda interpretazione che permette di raggiungere due obiettivi: 1) spiegare qualsiasi risultato elettorale sgradito, dalla vittoria di Trump in poi, come prodotto di un'interferenza esterna; 2) autorizzare, se non incoraggiare la censura preventiva di voci critiche o non allineate con la scusa di difendere gli interessi nazionali da influenze esterne.
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Reuters
US intelligence report alleging Russia election interference shared with 100 countries
The United States on Friday released a U.S. intelligence assessment sent to more than 100 countries that found Moscow is using spies, social media and Russian state-run media to erode public faith in the integrity of democratic elections worldwide.
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🇺🇸🇮🇱🇶🇦🇵🇸Il Wall Street Journal, citando fonti ufficiali, ha riferito che i negoziati tra Stati Uniti, Israele e Qatar con il movimento palestinese Hamas per il rilascio di 50 ostaggi sono falliti. Non è stato spiegato il motivo del fallimento.
Israele ha a cuore la gente di Gaza, i palestinesi. Nei miei incontri di ieri a Tel Aviv ho sentito più e più volte: “Non rinunceremo alla nostra umanità”. Questo è ciò che distingue gli stati democratici come Israele dai terroristi come Hamas. (Fonte: German Foreign Office, Twitter)
La "verde" dà il disco verde.
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NESSUN NEONATO
Il giornale israeliano Haaretz ha pubblicato un elenco di 683 israeliani uccisi durante l'operazione Al-Aqsa Flood. Dall'analisi delle fasce d'età dei morti è emerso che negli elenchi finora pubblicati non figura nessun neonato.
Peraltro, il giornale non specifica quanti tra questi sono in realtà stati uccisi da fuoco amico, cosa ormai accertata in più di un caso, come testimoniato tra l'altro da Yasmin Porat, una donna israeliana testimone dei fatti.
https://www.haaretz.com/israel-news/2023-10-19/ty-article-magazine/victims/0000018b-325c-d450-a3af-7b5cf0210000
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Il giornale israeliano Haaretz ha pubblicato un elenco di 683 israeliani uccisi durante l'operazione Al-Aqsa Flood. Dall'analisi delle fasce d'età dei morti è emerso che negli elenchi finora pubblicati non figura nessun neonato.
Peraltro, il giornale non specifica quanti tra questi sono in realtà stati uccisi da fuoco amico, cosa ormai accertata in più di un caso, come testimoniato tra l'altro da Yasmin Porat, una donna israeliana testimone dei fatti.
https://www.haaretz.com/israel-news/2023-10-19/ty-article-magazine/victims/0000018b-325c-d450-a3af-7b5cf0210000
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🇮🇹IL BUCO SUL GAS DA 3 MILIARDI DI DRAGHI FINISCE NELLE NOSTRE BOLLETTE
Il governo prevede di scaricare in bolletta, tra un anno, il costo del gas acquistato a prezzi folli nell'estate dello scorso anno. Nel 2022 il gestore dei servizi energetici ne aveva acquistato uno stock da 4 miliardi: con il calo dei prezzi è costretto a venderlo al 30%.
L'analisi di Sergio Giraldo su La Verità.
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Il governo prevede di scaricare in bolletta, tra un anno, il costo del gas acquistato a prezzi folli nell'estate dello scorso anno. Nel 2022 il gestore dei servizi energetici ne aveva acquistato uno stock da 4 miliardi: con il calo dei prezzi è costretto a venderlo al 30%.
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LA GUERRA TRA AZERBAIGIAN E ARMENIA POTREBBE NON ESSERE ANCORA FINITA.
"Armenia - Fuori dalla vecchia stazione ferroviaria di Meghri, nel sud dell'Armenia, una locomotiva arrugginita, decorata con l'emblema sbiadito dell'Unione Sovietica, siede sui binari, come se stesse ancora aspettando i passeggeri che hanno smesso di arrivare molto tempo fa.
Il cortile incolto della stazione e le fatiscenti sale d’attesa un tempo erano piene di armeni, azeri e visitatori provenienti da tutta l’Unione Sovietica, in viaggio tra Baku e Yerevan, o Mosca e Teheran. Una modesta caffetteria vendeva tè e snack e, in estate, i fruttivendoli sulla piattaforma vendevano cachi e melograni, coltivati localmente nei frutteti che abbracciano la valle.
Meghri si trova a un crocevia strategico a cui le potenze regionali, tra cui Azerbaigian, Iran, Turchia e Russia, competono per accedere, suscitando timori che potrebbe presto essere al centro di una nuova guerra.
Fonte WAPO
"Armenia - Fuori dalla vecchia stazione ferroviaria di Meghri, nel sud dell'Armenia, una locomotiva arrugginita, decorata con l'emblema sbiadito dell'Unione Sovietica, siede sui binari, come se stesse ancora aspettando i passeggeri che hanno smesso di arrivare molto tempo fa.
Il cortile incolto della stazione e le fatiscenti sale d’attesa un tempo erano piene di armeni, azeri e visitatori provenienti da tutta l’Unione Sovietica, in viaggio tra Baku e Yerevan, o Mosca e Teheran. Una modesta caffetteria vendeva tè e snack e, in estate, i fruttivendoli sulla piattaforma vendevano cachi e melograni, coltivati localmente nei frutteti che abbracciano la valle.
Meghri si trova a un crocevia strategico a cui le potenze regionali, tra cui Azerbaigian, Iran, Turchia e Russia, competono per accedere, suscitando timori che potrebbe presto essere al centro di una nuova guerra.
Fonte WAPO
🇵🇸🏢 ASSOCIATED PRESS: UN RAZZO ANDATO FUORI ROTTA PROVENIENTE DA GAZA HA COLPITO L'OSPEDALE
"L'AP ha analizzato più di una dozzina di video dei momenti prima, durante e dopo l'esplosione dell'ospedale, oltre a immagini e foto satellitari. L'analisi di AP mostra che il razzo che si è spezzato in aria è stato lanciato dall'interno del territorio palestinese e che l'esplosione dell'ospedale è stata molto probabilmente causata dallo schianto di una parte del razzo al suolo".
"La valutazione di AP è supportata da una serie di esperti specializzati in intelligence open source, geolocalizzazione e missilistica".
"In assenza di ulteriori prove, lo scenario più probabile sarebbe che si sia trattato di un razzo lanciato da Gaza che sia fallito durante il volo e che abbia erroneamente colpito l'ospedale", ha affermato Henry Schlottman, ex analista dell'intelligence dell'esercito americano e responsabile open source.
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"La valutazione di AP è supportata da una serie di esperti specializzati in intelligence open source, geolocalizzazione e missilistica".
"In assenza di ulteriori prove, lo scenario più probabile sarebbe che si sia trattato di un razzo lanciato da Gaza che sia fallito durante il volo e che abbia erroneamente colpito l'ospedale", ha affermato Henry Schlottman, ex analista dell'intelligence dell'esercito americano e responsabile open source.
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PRIMA MANIFESTAZIONE A SOSTEGNO DELLA PALESTINA IN INDIA
Nello stato del Kerala, qualche migliaio di persone hanno sfilato a supporto della Palestina, in contrasto con l’’incondizionato supporto che il Governo indiano offre ad Israele.
PS: Nel Kerala non sono notoriamente forti in geografia, le bandiere sventolate sono quelle italiane, ma quel che conta è il pensiero.
Nello stato del Kerala, qualche migliaio di persone hanno sfilato a supporto della Palestina, in contrasto con l’’incondizionato supporto che il Governo indiano offre ad Israele.
PS: Nel Kerala non sono notoriamente forti in geografia, le bandiere sventolate sono quelle italiane, ma quel che conta è il pensiero.
L'IDF AGISCE PESANTEMENTE ANCHE IN CISGIORDANIA
L'esercito israeliano ha arrestato 450 attivisti del movimento radicale palestinese Hamas in Cisgiordania, hanno riferito le forze di difesa israeliane.
"Ad oggi, 670 persone ricercate sono state detenute in raid antiterroristici (prigionieri senza processo e rinchiusi a vita, proprio come Guantanamo), in Cisgiordania dall'inizio delle ostilità [il 7 ottobre], di cui più di 450 Sono attivisti dell'organizzazione terroristica Hamas", ha riferito Tel Aviv.
L'esercito israeliano ha aggiunto che, nella notte del 21 ottobre, le sue truppe hanno arrestato 89 persone ricercate, tra cui 68 membri di Hamas, nel corso di massicci raid antiterroristici in varie città palestinesi della Cisgiordania.
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L'esercito israeliano ha arrestato 450 attivisti del movimento radicale palestinese Hamas in Cisgiordania, hanno riferito le forze di difesa israeliane.
"Ad oggi, 670 persone ricercate sono state detenute in raid antiterroristici (prigionieri senza processo e rinchiusi a vita, proprio come Guantanamo), in Cisgiordania dall'inizio delle ostilità [il 7 ottobre], di cui più di 450 Sono attivisti dell'organizzazione terroristica Hamas", ha riferito Tel Aviv.
L'esercito israeliano ha aggiunto che, nella notte del 21 ottobre, le sue truppe hanno arrestato 89 persone ricercate, tra cui 68 membri di Hamas, nel corso di massicci raid antiterroristici in varie città palestinesi della Cisgiordania.
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MANIFESTAZIONE PRO-PALESTINA A MILANO
Alcune centinaia di persone si sono radunate in Piazza Duca d’Aosta a Milano, molti dei presenti erano membri della comunità “palestinesi d’Italia” di cui erano presenti varie bandiere. "Noi figli di rifugiati siamo in attesa di giustizia e di tornare nelle nostre terre, le cui chiavi custodiamo da 3 generazioni " ha detto dal camioncino che apriva il corteo una giovane palestinese.
Fonte ANSA
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Alcune centinaia di persone si sono radunate in Piazza Duca d’Aosta a Milano, molti dei presenti erano membri della comunità “palestinesi d’Italia” di cui erano presenti varie bandiere. "Noi figli di rifugiati siamo in attesa di giustizia e di tornare nelle nostre terre, le cui chiavi custodiamo da 3 generazioni " ha detto dal camioncino che apriva il corteo una giovane palestinese.
Fonte ANSA
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BASE AMERICANA DI ERBIL SOTTO ATTACCO
In questo momento la base americana vicino all’aeroporto di Erbil in Iraq è sotto attacco da parte di droni suicidi. Molto probabilmente un attacco da parte della resistenza iraqena. (foto archivio)
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In questo momento la base americana vicino all’aeroporto di Erbil in Iraq è sotto attacco da parte di droni suicidi. Molto probabilmente un attacco da parte della resistenza iraqena. (foto archivio)
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L'UE sta intensificando i lavori sul 12° pacchetto di sanzioni contro la Russia, che potrebbe includere il divieto di fornitura di diamanti russi, nuovi meccanismi per combattere l'evasione delle sanzioni, compresa la responsabilità delle società di paesi terzi che aiutano Mosca. Si prevede inoltre che l'UE amplierà l'elenco delle merci vietate all'esportazione verso la Russia che possono essere utilizzate per scopi militari.
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🇨🇳🇳🇬 XI JINPING SI IMPEGNA A MAGGIORI INVESTIMENTI IN NIGERIA
Il presidente cinese Xi Jinping si è impegnato affinché il suo Paese aumenti gli investimenti nel settore della produzione di energia della Nigeria e nella sua economia digitale.
L'Agenzia nazionale nigeriana per le infrastrutture scientifiche e ingegneristiche (NASENI) e tre partner cinesi hanno firmato contratti per nuovi progetti del valore di 2 miliardi di dollari.
Ha aggiunto che sono state ricevute lettere di intenti per un valore di altri 4 miliardi di dollari per nuovi progetti e investimenti in diversi settori dell’economia.
Gli accordi firmati includono progetti di assemblaggio di veicoli, prodotti solari, progettazione e produzione di veicoli, trasferimento di tecnologia con droni, utilizzo di energia pulita e sviluppo di un parco industriale.
La Nigeria ha inoltre firmato contratti con la China Harbour Engineering Company per la costruzione del Lekki Blue Seaport a Lagos.
Il presidente cinese Xi Jinping si è impegnato affinché il suo Paese aumenti gli investimenti nel settore della produzione di energia della Nigeria e nella sua economia digitale.
L'Agenzia nazionale nigeriana per le infrastrutture scientifiche e ingegneristiche (NASENI) e tre partner cinesi hanno firmato contratti per nuovi progetti del valore di 2 miliardi di dollari.
Ha aggiunto che sono state ricevute lettere di intenti per un valore di altri 4 miliardi di dollari per nuovi progetti e investimenti in diversi settori dell’economia.
Gli accordi firmati includono progetti di assemblaggio di veicoli, prodotti solari, progettazione e produzione di veicoli, trasferimento di tecnologia con droni, utilizzo di energia pulita e sviluppo di un parco industriale.
La Nigeria ha inoltre firmato contratti con la China Harbour Engineering Company per la costruzione del Lekki Blue Seaport a Lagos.