🇺🇸 ANCORA NESSUNA TRACCIA DEL F-35B SCOMPARSO IERI NELLA CAROLINA DEL SUD /2
Almeno un paio di Cessna 172 Skyhawk della Civil Air Patrol di Charleston stanno sorvolando a bassa quota l'area attorno alla città di Stuckey, nella Carolina del Sud, alla ricerca del F-35B. Sembra questa, al momento, l'area in cui si concentrano maggiormente gli sforzi delle ricerche.
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Almeno un paio di Cessna 172 Skyhawk della Civil Air Patrol di Charleston stanno sorvolando a bassa quota l'area attorno alla città di Stuckey, nella Carolina del Sud, alla ricerca del F-35B. Sembra questa, al momento, l'area in cui si concentrano maggiormente gli sforzi delle ricerche.
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🇺🇸 USA. DEBITO FEDERALE SUPERA I 33 TRILIONI
Per la prima volta nella storia, il debito federale totale degli Stati Uniti supera i 33.000 miliardi di dollari.
Dalla “crisi” del tetto del debito, gli Stati Uniti hanno aggiunto 1 trilione di dollari di debito al mese.
Negli ultimi 5 anni, gli Stati Uniti hanno aggiunto un totale di 11.500 miliardi di dollari di debito.
Allo stesso tempo, siamo sulla buona strada per raggiungere 1 trilione di dollari di spese per interessi annuali. Gli interessi diventeranno presto la spesa più grande del governo americano. (Fonte: The Kobeissi Letter)
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Per la prima volta nella storia, il debito federale totale degli Stati Uniti supera i 33.000 miliardi di dollari.
Dalla “crisi” del tetto del debito, gli Stati Uniti hanno aggiunto 1 trilione di dollari di debito al mese.
Negli ultimi 5 anni, gli Stati Uniti hanno aggiunto un totale di 11.500 miliardi di dollari di debito.
Allo stesso tempo, siamo sulla buona strada per raggiungere 1 trilione di dollari di spese per interessi annuali. Gli interessi diventeranno presto la spesa più grande del governo americano. (Fonte: The Kobeissi Letter)
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Forwarded from Martina Pastorelli
L’inefficacia e pericolosità dei vaccini Covid, i danni causati all’organismo, i conflitti d’interesse di OMS e autorità sanitarie.
Su La Verità, oggi, la mia intervista a Peter McCullough che chiede una “moratoria” delle vaccinazioni e spiega come disintossicarsi dalla proteina Spike.
Su La Verità, oggi, la mia intervista a Peter McCullough che chiede una “moratoria” delle vaccinazioni e spiega come disintossicarsi dalla proteina Spike.
NYT: "LA STRAGE DEL MERCATO DI KOSTYANTINIVKA CAUSATA DA UN MISSILE UCRAINO"
Per il New York Times, l'analisi di frammenti del missile, immagini satellitari, resoconti di testimoni e post sui social media suggerisce che a colpire il mercato di Kostyantinivka lo scorso 6 settembre sia stato un missile ucraino che non è riuscito a colpire il bersaglio previsto ed è atterrato in una strada trafficata, con conseguenze devastanti. Il NYT è la prima voce autorevole in Occidente a rovesciare la tesi divulgata da Zelensky e accreditata immediatamente senza verifiche da tutti i media, secondo cui la strage sarebbe stata causata da un "raid russo".
"L’attacco missilistico del 6 settembre su Kostiantynivka, nell’Ucraina orientale, è stato uno dei più letali avvenuti nel paese negli ultimi mesi, uccidendo almeno 15 civili e ferendone più di 30 altri. Il carico di frammenti metallici trasportato dal missile ha colpito un mercato, perforando finestre e muri e ferendo alcune vittime in modo irriconoscibile.
Meno di due ore dopo, il presidente Volodymyr Zelensky ha accusato i “terroristi” russi dell’attacco e molte testate giornalistiche lo hanno ripreso. [...] Le prove raccolte e analizzate dal New York Times, inclusi frammenti di missili, immagini satellitari, resoconti di testimoni e post sui social media, suggeriscono fortemente che l’attacco catastrofico sia stato il risultato di un missile di difesa aerea ucraino errante, lanciato da un sistema di lancio Buk. Sembra che l'attacco sia stato un tragico incidente. Gli esperti di difesa aerea affermano che missili come quello lanciato sul mercato possono andare fuori rotta per una serie di ragioni, tra cui un malfunzionamento elettronico o un'aletta di guida danneggiata o tranciata al momento del lancio". (Fonte: New York Times)
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Per il New York Times, l'analisi di frammenti del missile, immagini satellitari, resoconti di testimoni e post sui social media suggerisce che a colpire il mercato di Kostyantinivka lo scorso 6 settembre sia stato un missile ucraino che non è riuscito a colpire il bersaglio previsto ed è atterrato in una strada trafficata, con conseguenze devastanti. Il NYT è la prima voce autorevole in Occidente a rovesciare la tesi divulgata da Zelensky e accreditata immediatamente senza verifiche da tutti i media, secondo cui la strage sarebbe stata causata da un "raid russo".
"L’attacco missilistico del 6 settembre su Kostiantynivka, nell’Ucraina orientale, è stato uno dei più letali avvenuti nel paese negli ultimi mesi, uccidendo almeno 15 civili e ferendone più di 30 altri. Il carico di frammenti metallici trasportato dal missile ha colpito un mercato, perforando finestre e muri e ferendo alcune vittime in modo irriconoscibile.
Meno di due ore dopo, il presidente Volodymyr Zelensky ha accusato i “terroristi” russi dell’attacco e molte testate giornalistiche lo hanno ripreso. [...] Le prove raccolte e analizzate dal New York Times, inclusi frammenti di missili, immagini satellitari, resoconti di testimoni e post sui social media, suggeriscono fortemente che l’attacco catastrofico sia stato il risultato di un missile di difesa aerea ucraino errante, lanciato da un sistema di lancio Buk. Sembra che l'attacco sia stato un tragico incidente. Gli esperti di difesa aerea affermano che missili come quello lanciato sul mercato possono andare fuori rotta per una serie di ragioni, tra cui un malfunzionamento elettronico o un'aletta di guida danneggiata o tranciata al momento del lancio". (Fonte: New York Times)
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Nytimes
Evidence Suggests Ukrainian Missile Caused Market Tragedy
Witness accounts and an analysis of video and weapon fragments suggest a Ukrainian missile failed to hit its intended target and landed in a bustling street, with devastating consequences.
🇩🇪 GERMANIA. IL MINISTRO DELL'INTERNO NANCY FAESER VUOLE ALLARGARE IL DIRITTO DI VOTO AGLI STRANIERI CHE RISIEDONO DA PIÙ DI SEI MESI
Il ministro degli interni tedesco Nancy Faeser (SPD) e la SPD dell'Assia vogliono ampliare massicciamente il diritto di voto agli stranieri. In futuro dovrebbero poter votare anche i rifugiati che vivono in Germania da più di sei mesi.
Nello specifico, il programma elettorale della SPD dell’Assia, il cui candidato principale è Nancy Faeser, recita: “Vogliamo lavorare duramente a livello federale e nel Consiglio Federale per garantire che tutte le persone che vivono nei comuni dell’Assia da più di sei mesi godano del diritto di voto alle elezioni locali”.
Il ricercatore sull'immigrazione di Brema, Prof. Stefan Luft (62 anni): “In linea di principio il diritto di voto dovrebbe essere legato alla nazionalità”. Esiste già una “posizione speciale” per i cittadini dell'UE, dice Luft: “Adesso estendere questa posizione speciale a "tutti" svaluta la naturalizzazione. Mina il collegamento tra integrazione, cittadinanza e diritto di voto”.
L’esperto di interni della CDU Stefan Heck (41) dice: “La proposta della Faeser è una svolta pericolosa e sbagliata!”
Il segretario generale della CDU dell'Assia Manfred Pentz (43): "Il diritto di voto non è un giocattolo che si può usare liberamente per le campagne elettorali, ma uno dei nostri più alti valori democratici - e deve essere riservato ai membri del nostro Stato. Allargare questo diritto di voto arbitrariamente e collegarlo solo alla mera residenza piuttosto che alla cittadinanza contraddice i nostri principi democratici e noi come CDU lo respingiamo chiaramente”. (Fonte: Bild)
“Il Comitato centrale ha deciso: poiché il popolo non è d’accordo, bisogna nominare un nuovo popolo” (B. Brecht)
Prevedibili come la gravità. Perdono consensi tra i cittadini? Nessun problema. Si inventano nuovi diritti e li regalano a chi non ha nemmeno la nazionalità e risiede nel Paese da appena sei mesi, consapevoli che basterà qualche sussidio materiale, anche minimo, a favore di individui disperati e disposti a tutto per assicurarsi il loro riconoscimento e, quindi, il loro voto.
Siamo all'istituzionalizzazione del voto di scambio. Dopo aver usato per decenni l'immigrazione come leva per la deflazione salariale, oggi l'immigrazione diventa addirittura l'ultima risorsa per rimanere aggrappati al potere. Si inventano diritti dall'oggi al domani e - letteralmente - provano a comprarsi migliaia di individui per creare attraverso di essi un nuovo bacino elettorale.
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Il ministro degli interni tedesco Nancy Faeser (SPD) e la SPD dell'Assia vogliono ampliare massicciamente il diritto di voto agli stranieri. In futuro dovrebbero poter votare anche i rifugiati che vivono in Germania da più di sei mesi.
Nello specifico, il programma elettorale della SPD dell’Assia, il cui candidato principale è Nancy Faeser, recita: “Vogliamo lavorare duramente a livello federale e nel Consiglio Federale per garantire che tutte le persone che vivono nei comuni dell’Assia da più di sei mesi godano del diritto di voto alle elezioni locali”.
Il ricercatore sull'immigrazione di Brema, Prof. Stefan Luft (62 anni): “In linea di principio il diritto di voto dovrebbe essere legato alla nazionalità”. Esiste già una “posizione speciale” per i cittadini dell'UE, dice Luft: “Adesso estendere questa posizione speciale a "tutti" svaluta la naturalizzazione. Mina il collegamento tra integrazione, cittadinanza e diritto di voto”.
L’esperto di interni della CDU Stefan Heck (41) dice: “La proposta della Faeser è una svolta pericolosa e sbagliata!”
Il segretario generale della CDU dell'Assia Manfred Pentz (43): "Il diritto di voto non è un giocattolo che si può usare liberamente per le campagne elettorali, ma uno dei nostri più alti valori democratici - e deve essere riservato ai membri del nostro Stato. Allargare questo diritto di voto arbitrariamente e collegarlo solo alla mera residenza piuttosto che alla cittadinanza contraddice i nostri principi democratici e noi come CDU lo respingiamo chiaramente”. (Fonte: Bild)
“Il Comitato centrale ha deciso: poiché il popolo non è d’accordo, bisogna nominare un nuovo popolo” (B. Brecht)
Prevedibili come la gravità. Perdono consensi tra i cittadini? Nessun problema. Si inventano nuovi diritti e li regalano a chi non ha nemmeno la nazionalità e risiede nel Paese da appena sei mesi, consapevoli che basterà qualche sussidio materiale, anche minimo, a favore di individui disperati e disposti a tutto per assicurarsi il loro riconoscimento e, quindi, il loro voto.
Siamo all'istituzionalizzazione del voto di scambio. Dopo aver usato per decenni l'immigrazione come leva per la deflazione salariale, oggi l'immigrazione diventa addirittura l'ultima risorsa per rimanere aggrappati al potere. Si inventano diritti dall'oggi al domani e - letteralmente - provano a comprarsi migliaia di individui per creare attraverso di essi un nuovo bacino elettorale.
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bild.de
Ausländer sollen in Deutschland wählen: Faeser will Stimmrecht für Flüchtlinge
Diese Forderung von Innenministerin Nancy Faeser (53, SPD) zum Wahlrecht dürfte im Wahlkampf für viel Zündstoff sorgen!
🇺🇸 LOCALIZZATA L'AREA DEI ROTTAMI DEL F-35
La base aerea congiunta di Charleston ha emesso poco fa un comunicato in cui annuncia che l'area dei rottami del F-35 precipitato domenica scorsa è stata localizzata "a due ore di distanza a Nordest dalla base di Charleston", nella Carolina del Sud.
Bocche cucite sulle condizioni del velivolo e sulle cause dell'incidente: "L'incidente è attualmente oggetto di indagine e non siamo in grado di fornire ulteriori dettagli per preservare l'integrità del processo investigativo."
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La base aerea congiunta di Charleston ha emesso poco fa un comunicato in cui annuncia che l'area dei rottami del F-35 precipitato domenica scorsa è stata localizzata "a due ore di distanza a Nordest dalla base di Charleston", nella Carolina del Sud.
Bocche cucite sulle condizioni del velivolo e sulle cause dell'incidente: "L'incidente è attualmente oggetto di indagine e non siamo in grado di fornire ulteriori dettagli per preservare l'integrità del processo investigativo."
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Forwarded from PBellavite
Il pericolo mortale dei Plasmidi che contaminano i cosiddetti vaccini
(in inglese)
Janci Lindsay, una tossicologa con titoli di studio avanzati in biologia molecolare e biochimica, testimonia davanti ad una commissione del Senato della North Carolina.
Conferma l'errore che è fatto nell'inserire il codice della Spike e rivela informazioni sulla presenza del promotore e potenziatore SV40 nei plasmidi utilizzati nel processo di produzione dell'mRNA modificato. E le fabbriche lo sapevano.
Solleva anche la questione della potenziale contaminazione da LPS, delle implicazioni dei geni della resistenza agli antibiotici e della mutagenesi inserzionale e dei rischi di cancro.
Con questi problemi, con quale incoscienza si possono consigliare e iniettare tali prodotti biogenetici nei bambini e nelle donne incinte?
https://youtu.be/mjQQ7kkj3Bs?si=p3ZN1lWfi9UTTElO
(in inglese)
Janci Lindsay, una tossicologa con titoli di studio avanzati in biologia molecolare e biochimica, testimonia davanti ad una commissione del Senato della North Carolina.
Conferma l'errore che è fatto nell'inserire il codice della Spike e rivela informazioni sulla presenza del promotore e potenziatore SV40 nei plasmidi utilizzati nel processo di produzione dell'mRNA modificato. E le fabbriche lo sapevano.
Solleva anche la questione della potenziale contaminazione da LPS, delle implicazioni dei geni della resistenza agli antibiotici e della mutagenesi inserzionale e dei rischi di cancro.
Con questi problemi, con quale incoscienza si possono consigliare e iniettare tali prodotti biogenetici nei bambini e nelle donne incinte?
https://youtu.be/mjQQ7kkj3Bs?si=p3ZN1lWfi9UTTElO
🇦🇿🇦🇲 AZERBAIJAN LANCIA "OPERAZIONE ANTITERRORISMO" IN NAGORNO-KARABAKH
di Enrico Tomaselli
La situazione nel Caucaso torna a registrare un brusco innalzamento della temperatura: l'Azerbaijan lancia una 'operazione antiterrorismo' nel Nagorno-Karabakh.
Le forze armate di Baku, dopo aver avvertito il comando russo delle forze di interposizione, hanno iniziato a colpire le posizioni armene nella regione del Nagorno-Karabakh, utilizzando artiglieria, droni ed MLRS israeliani. Si segnala già la distruzione di un sistema di difesa aerea TOR vicino la città di Stepanakert.
Lo scacchiere caucasico è estremamente instabile e problematico ed è forte la tentazione della NATO per aprire qui un nuovo fronte anti-russo. A rendere complessa la situazione è soprattutto il gioco delle alleanze e degli interessi delle potenze regionali. L'Armenia è formalmente parte di una alleanza regionale con la Russia, che è anche garante della pace nelle regioni contese con l'Azerbaijan, anche se ultimamente il governo di Yerevan, forse cercando di trovare qualche sponda nei paesi NATO, ha manifestato evidenti segni di una crescente insofferenza per questa vicinanza con Mosca. A sua volta, l'Azerbaijan ha come proprio sponsor la Turchia, che da tempo persegue una sua politica di egemonia sui paesi turcofoni del Caucaso. Infine l'Iran, che ha ambizioni (al momento sopite) sui territori azeri di confine e soprattutto ha forti interessi affinché la situazione non venga destabilizzata, soprattutto in relazione alla sicurezza del corridoio di transito che attraversa la regione. Per queste ragioni, Teheran propende per la difesa dell'Armenia.
In tutto questo, ovviamente, pesano a loro volta i rapporti tra questi attori regionali: Russia e Turchia hanno interessi comuni, ma l'ambiguità di Erdogan rimane un fattore di criticità; Iran e Russia sono saldamente legati da una proficua collaborazione e da una comunanza di interessi; Iran e Turchia hanno a loro volta un rapporto fragile, per via della situazione siriana ma anche per contrastanti interessi regionali. Sullo sfondo, Israele che aiuta l'Azerbaijan in funzione anti-iraniana; infine, ovviamente, Francia (filo-armena) ed Inghilterra, che non mancano mai di impicciarsi nei fatti altrui...
Sinora il blocco USA-NATO sembra essersi adoperato per evitare il riaccendersi dello scontro, sia appunto per l'ambiguità della situazione, sia perché attualmente punta piuttosto sulla carta georgiana - dove recentemente è stato svelato un golpe filo-occidentale, programmato per questo inverno, e messo in atto da esuli che attualmente si trovano in Ucraina.
In questo quadro, è assai probabile che l'operazione azera abbia una durata effettivamente limitata e che la reazione armena sia, per il momento, assai contenuta. A parte qualche irresponsabilità da parte del governo di Yerevan, infatti, nessuno dei paesi che contano nell'area ha voglia di aprire un conflitto regionale.
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Le forze armate di Baku, dopo aver avvertito il comando russo delle forze di interposizione, hanno iniziato a colpire le posizioni armene nella regione del Nagorno-Karabakh, utilizzando artiglieria, droni ed MLRS israeliani. Si segnala già la distruzione di un sistema di difesa aerea TOR vicino la città di Stepanakert.
Lo scacchiere caucasico è estremamente instabile e problematico ed è forte la tentazione della NATO per aprire qui un nuovo fronte anti-russo. A rendere complessa la situazione è soprattutto il gioco delle alleanze e degli interessi delle potenze regionali. L'Armenia è formalmente parte di una alleanza regionale con la Russia, che è anche garante della pace nelle regioni contese con l'Azerbaijan, anche se ultimamente il governo di Yerevan, forse cercando di trovare qualche sponda nei paesi NATO, ha manifestato evidenti segni di una crescente insofferenza per questa vicinanza con Mosca. A sua volta, l'Azerbaijan ha come proprio sponsor la Turchia, che da tempo persegue una sua politica di egemonia sui paesi turcofoni del Caucaso. Infine l'Iran, che ha ambizioni (al momento sopite) sui territori azeri di confine e soprattutto ha forti interessi affinché la situazione non venga destabilizzata, soprattutto in relazione alla sicurezza del corridoio di transito che attraversa la regione. Per queste ragioni, Teheran propende per la difesa dell'Armenia.
In tutto questo, ovviamente, pesano a loro volta i rapporti tra questi attori regionali: Russia e Turchia hanno interessi comuni, ma l'ambiguità di Erdogan rimane un fattore di criticità; Iran e Russia sono saldamente legati da una proficua collaborazione e da una comunanza di interessi; Iran e Turchia hanno a loro volta un rapporto fragile, per via della situazione siriana ma anche per contrastanti interessi regionali. Sullo sfondo, Israele che aiuta l'Azerbaijan in funzione anti-iraniana; infine, ovviamente, Francia (filo-armena) ed Inghilterra, che non mancano mai di impicciarsi nei fatti altrui...
Sinora il blocco USA-NATO sembra essersi adoperato per evitare il riaccendersi dello scontro, sia appunto per l'ambiguità della situazione, sia perché attualmente punta piuttosto sulla carta georgiana - dove recentemente è stato svelato un golpe filo-occidentale, programmato per questo inverno, e messo in atto da esuli che attualmente si trovano in Ucraina.
In questo quadro, è assai probabile che l'operazione azera abbia una durata effettivamente limitata e che la reazione armena sia, per il momento, assai contenuta. A parte qualche irresponsabilità da parte del governo di Yerevan, infatti, nessuno dei paesi che contano nell'area ha voglia di aprire un conflitto regionale.
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Giubbe Rosse
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Resistere è un buon investimento.
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INFLAZIONE, L'OCSE: SERVONO POLITICHE MONETARIE RESTRITTIVE E RIFORME STRUTTURALI
L'organizzazione taglia le stime di crescita economica per tutta l'Eurozona. Il consiglio all'Italia: "Avviare delle riforme strutturali" (Fonte: tgcom)
Torna il mantra delle riforme strutturali, in mezzo ad una sempre più probabile recessione. L'aumento dei tassi, ovviamente, oltre che toccare direttamente le famiglie più povere con un mutuo variabile, toccherà anche enormemente i conti pubblici e con un calo del PIL ci sarà letteralmente da ridere, o da piangere. Quindi, sarà il terreno perfetto per chiedere le "riforme strutturali", cioè sempre l'ennesima proposta di togliere al ceto medio per ingrassare i soliti noti già larghi, chiaramente in nome delle regole e del rigore.
In altre parole, si preparano a far pagare alla classe media e meno abbiente il denaro facile stampato per quindici anni che non è mai andato a vantaggio della gente e che le banche hanno usato per gonfiare a dismisura titoli dell'S&P. Avevate dubbi su chi avrebbe pagato il conto?
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L'organizzazione taglia le stime di crescita economica per tutta l'Eurozona. Il consiglio all'Italia: "Avviare delle riforme strutturali" (Fonte: tgcom)
Torna il mantra delle riforme strutturali, in mezzo ad una sempre più probabile recessione. L'aumento dei tassi, ovviamente, oltre che toccare direttamente le famiglie più povere con un mutuo variabile, toccherà anche enormemente i conti pubblici e con un calo del PIL ci sarà letteralmente da ridere, o da piangere. Quindi, sarà il terreno perfetto per chiedere le "riforme strutturali", cioè sempre l'ennesima proposta di togliere al ceto medio per ingrassare i soliti noti già larghi, chiaramente in nome delle regole e del rigore.
In altre parole, si preparano a far pagare alla classe media e meno abbiente il denaro facile stampato per quindici anni che non è mai andato a vantaggio della gente e che le banche hanno usato per gonfiare a dismisura titoli dell'S&P. Avevate dubbi su chi avrebbe pagato il conto?
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Tgcom24
Inflazione, l'Ocse: servono politiche monetarie restrittive
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🇹🇷🇸🇪 ERDOGAN. "IL PARLAMENTO TURCO NON È PRONTO A RATIFICARE L'ADESIONE DELLA SVEZIA ALLA NATO"
Il parlamento turco non è pronto a ratificare il protocollo di adesione della Svezia alla Nato, ha detto Recep Tayyip Erdogan durante un briefing a porte chiuse con analisti e giornalisti a New York lunedì, secondo fonti di Middle East Eye.
Il presidente turco ha affermato che i “terroristi” stanno manifestando nelle strade di Stoccolma nonostante i recenti emendamenti della Svezia alla costituzione e alle leggi per combattere meglio il terrorismo.
"Il mio Parlamento non vede la questione in modo positivo, non è pronto a ratificare il protocollo di adesione della Svezia", ha detto Erdogan secondo le due fonti presenti all'incontro.
Il Parlamento turco è attualmente in pausa e si riunirà all'inizio di ottobre. Erdogan deve ancora presentare il protocollo al parlamento. (Fonte: Middle East Eye)
Come sempre, zio Erdy alza la posta e vende cara la sua merce.
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Il parlamento turco non è pronto a ratificare il protocollo di adesione della Svezia alla Nato, ha detto Recep Tayyip Erdogan durante un briefing a porte chiuse con analisti e giornalisti a New York lunedì, secondo fonti di Middle East Eye.
Il presidente turco ha affermato che i “terroristi” stanno manifestando nelle strade di Stoccolma nonostante i recenti emendamenti della Svezia alla costituzione e alle leggi per combattere meglio il terrorismo.
"Il mio Parlamento non vede la questione in modo positivo, non è pronto a ratificare il protocollo di adesione della Svezia", ha detto Erdogan secondo le due fonti presenti all'incontro.
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Middle East Eye
Sweden-Nato: Erdogan says Turkey's parliament isn’t ready to ratify the bid
The Turkish president has become increasingly frustrated by the slow progress on his F-16 package in Washington and Sweden’s crackdown on 'terrorism'
Forwarded from Marco Cosentino
AIFA DIXIT 🌺🌺🌺
In accordo con le migliori linee guida internazionali che elencano tra le reazioni avverse a un farmaco il fallimento terapeutico, AIFA include tra i decessi dovuti ai vaccini covid ben 14 persone che, malgrado il vaccino, hanno contratto il covid da 20 a 211 giorni dopo i vaccino stesso. Ora, la questione in sé è giusta e sacrosanta, e consente di considerare quali effetti avversi dei vaccini covid anche i tanti covid gravi post-vaccino, tanto più se sono esitati in long covid con sequele di vario genere. La questione peraltro non è puramente accademica, e ha invece enormi implicazioni ad esempio sul fronte dell'indennizzo dovuto per danni permanenti da vaccino.
In accordo con le migliori linee guida internazionali che elencano tra le reazioni avverse a un farmaco il fallimento terapeutico, AIFA include tra i decessi dovuti ai vaccini covid ben 14 persone che, malgrado il vaccino, hanno contratto il covid da 20 a 211 giorni dopo i vaccino stesso. Ora, la questione in sé è giusta e sacrosanta, e consente di considerare quali effetti avversi dei vaccini covid anche i tanti covid gravi post-vaccino, tanto più se sono esitati in long covid con sequele di vario genere. La questione peraltro non è puramente accademica, e ha invece enormi implicazioni ad esempio sul fronte dell'indennizzo dovuto per danni permanenti da vaccino.
🇺🇦🇩🇪 KIEV RIFIUTA I LEOPARD TEDESCHI: HANNO BISOGNO DI TROPPE RIPARAZIONI
L’Ucraina ha rifiutato dieci dei carri armati Leopard 1A5 che le sono stati offerti dalla Germania nel quadro degli aiuti militari contro l’invasione russa. È quanto afferma il settimanale “Der Spiegel”, aggiungendo che l’ex repubblica sovietica ha fermato la consegna dei corazzati a causa del loro “notevole bisogno di riparazioni”, difficili a causa dell’assenza di tecnici addestrati e di pezzi di ricambio sufficienti. Informato da Kiev della decisione, il ministero della Difesa tedesco ha rapidamente inviato una squadra della sua Unità speciale per l’Ucraina a Rzeszow, in Polonia, per ispezionare i carri armati. I tecnici tedeschi hanno scoperto che questi erano stati già “fortemente usurati durante l’addestramento degli equipaggi ucraini in Germania” e che dovevano essere riparati. Inoltre, è emerso che dei dieci Leopard 1A5 consegnati all’Ucraina a luglio, “diversi” hanno subito guasti a causa di “problemi simili”.
I corazzati fermi a Rzesow costituiscono il secondo lotto di oltre 100 Leopard 1A5 che, su iniziativa della Germania, diversi Stati europei progettano di fornire all’Ucraina. Nel 2003, l’esercito tedesco ha radiato i Leopard 1 dal servizio, iniziato nel 1965. I mezzi sono stati riconsegnati alle aziende tedesche produttrici, Krauss-Maffei Wegmann e Rheinmetall. A seguito della guerra in Ucraina, il governo federale ha incaricato i due gruppi di riparare e ammodernare i carri armati “il più rapidamente possibile”, affinché potessero essere consegnati a Kiev. Mentre i lavori procedevano, la Germania ha formato gli equipaggi ucraini presso il centro di addestramento di Klietz, in Sassonia-Anhalt. Come nota “Der Spiegel”, i problemi emersi ora dimostrano che “qualcosa è andato storto nella pianificazione logistica” della fornitura. (Fonte: NOVA)
Già, qualcosa.
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L’Ucraina ha rifiutato dieci dei carri armati Leopard 1A5 che le sono stati offerti dalla Germania nel quadro degli aiuti militari contro l’invasione russa. È quanto afferma il settimanale “Der Spiegel”, aggiungendo che l’ex repubblica sovietica ha fermato la consegna dei corazzati a causa del loro “notevole bisogno di riparazioni”, difficili a causa dell’assenza di tecnici addestrati e di pezzi di ricambio sufficienti. Informato da Kiev della decisione, il ministero della Difesa tedesco ha rapidamente inviato una squadra della sua Unità speciale per l’Ucraina a Rzeszow, in Polonia, per ispezionare i carri armati. I tecnici tedeschi hanno scoperto che questi erano stati già “fortemente usurati durante l’addestramento degli equipaggi ucraini in Germania” e che dovevano essere riparati. Inoltre, è emerso che dei dieci Leopard 1A5 consegnati all’Ucraina a luglio, “diversi” hanno subito guasti a causa di “problemi simili”.
I corazzati fermi a Rzesow costituiscono il secondo lotto di oltre 100 Leopard 1A5 che, su iniziativa della Germania, diversi Stati europei progettano di fornire all’Ucraina. Nel 2003, l’esercito tedesco ha radiato i Leopard 1 dal servizio, iniziato nel 1965. I mezzi sono stati riconsegnati alle aziende tedesche produttrici, Krauss-Maffei Wegmann e Rheinmetall. A seguito della guerra in Ucraina, il governo federale ha incaricato i due gruppi di riparare e ammodernare i carri armati “il più rapidamente possibile”, affinché potessero essere consegnati a Kiev. Mentre i lavori procedevano, la Germania ha formato gli equipaggi ucraini presso il centro di addestramento di Klietz, in Sassonia-Anhalt. Come nota “Der Spiegel”, i problemi emersi ora dimostrano che “qualcosa è andato storto nella pianificazione logistica” della fornitura. (Fonte: NOVA)
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Agenzia Nova
Ucraina, “Der Spiegel”: Kiev rifiuta i carri armati tedeschi Leopard 1A5
Ucraina, “Der Spiegel”: Kiev rifiuta i carri armati tedeschi Leopard 1A5 Leggi tutte le ultime notizie su Agenzia Nova
Giubbe Rosse
Cosa c'è dietro l'ondata migratoria che sta portando al definitivo collasso Lampedusa, mettendo a nudo contraddizioni ormai insostenibili nell'UE e nel nostro governo? Come è possibile che migliaia di giovani vengano adescati dai trafficanti su chat o social…
Vi ricordiamo l'appuntamento di stasera alle 21:00 con la nostra diretta. Sarà con noi il regista e scrittore Michelangelo Severgnini per parlare della situazione di emergenza a Lampedusa e di ciò che si nasconde dietro gli attuali flussi migratori. Non mancate!
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NON È IMMIGRAZIONE, NON È INVASIONE SE TUTTI SANNO TUTTO
Diretta con il regista e scrittore Michelangelo Severgnini.
Cosa c'è dietro l'ondata migratoria che sta portando al definitivo collasso Lampedusa, mettendo a nudo contraddizioni ormai insostenibili nell'UE e nel nostro governo? Come è possibile che migliaia…
Cosa c'è dietro l'ondata migratoria che sta portando al definitivo collasso Lampedusa, mettendo a nudo contraddizioni ormai insostenibili nell'UE e nel nostro governo? Come è possibile che migliaia…
Giubbe Rosse pinned «Vi ricordiamo l'appuntamento di stasera alle 21:00 con la nostra diretta. Sarà con noi il regista e scrittore Michelangelo Severgnini per parlare della situazione di emergenza a Lampedusa e di ciò che si nasconde dietro gli attuali flussi migratori. Non mancate!…»
🇫🇷🇮🇹 LA FRANCIA SCHIERA MEZZI ANTI TERRORISMO ED ELICOTTERI AL CONFINE CON L'ITALIA
Nelle ultime ore un elicottero della polizia francese è stato visto mentre sorvolava un'area vicina al confine con Ventimiglia. Il mezzo, secondo quanto riferito dai media locali, apparterebbe alla Dogana francese e dunque potrebbe essere stato utilizzato in funzione anti migratoria. Una circostanza che dimostrerebbe ancora di più la volontà di Parigi di blindare letteralmente la frontiera con l'Italia. Il timore, da parte dell'Eliseo, è quello di un effetto domino dell'emergenza che sta coinvolgendo il nostro Paese: tra le migliaia di persone sbarcate a Lampedusa negli ultimi giorni infatti, secondo il governo francese potrebbero esserci diversi migranti intenzionati ad arrivare in nord Italia per poi oltrepassare il confine. (Fonte: Il Giornale)
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Nelle ultime ore un elicottero della polizia francese è stato visto mentre sorvolava un'area vicina al confine con Ventimiglia. Il mezzo, secondo quanto riferito dai media locali, apparterebbe alla Dogana francese e dunque potrebbe essere stato utilizzato in funzione anti migratoria. Una circostanza che dimostrerebbe ancora di più la volontà di Parigi di blindare letteralmente la frontiera con l'Italia. Il timore, da parte dell'Eliseo, è quello di un effetto domino dell'emergenza che sta coinvolgendo il nostro Paese: tra le migliaia di persone sbarcate a Lampedusa negli ultimi giorni infatti, secondo il governo francese potrebbero esserci diversi migranti intenzionati ad arrivare in nord Italia per poi oltrepassare il confine. (Fonte: Il Giornale)
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ilGiornale.it
Parigi schiera mezzi anti terrorismo e elicotteri: confine con l'Italia sempre più blindato
Parigi decide di blindare la frontiera con l'Italia: mezzi anti terrorismo e almeno un elicottero in azione al confine di Ventimiglia, per prevenire l'ingresso di migranti monitorati anche i treni
Ora in diretta con Michelangelo Severgnini.
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NON È IMMIGRAZIONE, NON È INVASIONE SE TUTTI SANNO TUTTO
Diretta con il regista e scrittore Michelangelo Severgnini.
Cosa c'è dietro l'ondata migratoria che sta portando al definitivo collasso Lampedusa, mettendo a nudo contraddizioni ormai insostenibili nell'UE e nel nostro governo? Come è possibile che migliaia…
Cosa c'è dietro l'ondata migratoria che sta portando al definitivo collasso Lampedusa, mettendo a nudo contraddizioni ormai insostenibili nell'UE e nel nostro governo? Come è possibile che migliaia…
UN GENOCIDIO DIMENTICATO: 3 MILIONI DI FILIPPINI MASSACRATI DAGLI AMERICANI ALL’INIZIO DEL XX SECOLO
di Redazione
La cifra tra 200.000 e 300.000 morti semplicemente non può essere accurata. Solo a Batangas sono stati uccisi 300.000 filippini e questo fatto da solo dimostra che i numeri sono sbagliati. Il libro “American Neocolonialism” di William Pomeroy (1970) cita la cifra di 600.000 filippini morti nella sola Luzon nel 1902. Ciò è confermato dallo stesso generale Bell, che dichiarò “stimiamo di aver ucciso un sesto della popolazione dell’isola principale di Luzon, circa 600.000 persone.”
Leggi l'articolo completo
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La cifra tra 200.000 e 300.000 morti semplicemente non può essere accurata. Solo a Batangas sono stati uccisi 300.000 filippini e questo fatto da solo dimostra che i numeri sono sbagliati. Il libro “American Neocolonialism” di William Pomeroy (1970) cita la cifra di 600.000 filippini morti nella sola Luzon nel 1902. Ciò è confermato dallo stesso generale Bell, che dichiarò “stimiamo di aver ucciso un sesto della popolazione dell’isola principale di Luzon, circa 600.000 persone.”
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Giubbe Rosse News
UN GENOCIDIO DIMENTICATO: 3 MILIONI DI FILIPPINI MASSACRATI DAGLI AMERICANI ALL'INIZIO DEL XX SECOLO - Giubbe Rosse News
La cifra tra 200.000 e 300.000 morti semplicemente non può essere accurata. Solo a Batangas sono stati uccisi 300.000 filippini e questo fatto da solo dimostra che i numeri sono sbagliati. Il libro "American Neocolonialism" di William Pomeroy (1970) cita…