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🇨🇭 BERNA. ALMENO 20.000 PERSONE IN PIAZZA CONTRO L'INFLAZIONE
Ieri a Berna circa 20.000 persone hanno manifestato per protestare contro l'inflazione e chiedere un aumento dei salari e delle pensioni. Anche in Svizzera il morso delle bollette e del carovita si sta facendo sentire.

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Financial Times: “Ormai è fallita la controffensiva”.

Londra Lo riconosce anche il Financial Times: la controffensiva ucraina non ha ottenuto i risultati sperati di Kiev e dai suoi alleati in Occidente. Il quotidiano economico se ne occupa in un lungo approfondimento in prima pagina, “Le dure lezioni dell’offensiva estiva”: cita lo stesso presidente Zelensky che lo scorso fine settimana, in una conferenza a Kiev, ha dovuto riconoscere la crisi. “Sì, le persone tendono a volere risultati immediatamente. È comprensibile, ma non siamo in un film in cui tutto accade in un’ora e mezza”. Insomma, chiosa il giornale, “l’idea che le forze ucraine, prive di copertura aerea, avrebbero sfondato le linee russe è sempre stata più una trama da film hollywoodiano che una realtà”.

Kiev, e Washington, si devono preparare a una guerra prolungata e di attrito, senza grandi possibilità di sfondamento del fronte russo, mentre “alcuni funzionari delle capitali occidentali rimpiangono che Kiev non abbia sfruttato l’opportunità offerta dai depositi di armi occidentali e dal possibile sostegno politico di alto livello”. Mentre gli ucraini rispondono che “le forze americane stesse non hanno mai condotto operazioni su campi di battaglia come quello dell’Ucraina, senza superiorità aerea, contro un esercito delle dimensioni e della qualità di quello russo e contro alcune delle sue tecnologie militari più avanzate”. Poi c’è il fattore tempo, in mesi e clima: gli americani sostengono ci siano solo da uno a sei mesi prima che le piogge rendano il terreno di battaglia impraticabile, irritando gli ucraini che conoscono il territorio e sostengono che il fronte meridionale, quello da sfondare, è relativamente asciutto anche in inverno. Frizioni sulla strategia adottata, e quella da adottare. Che passa, inutile girarci intorno, dalla disponibilità di risorse. Cioè dal livello e dalla durata del supporto occidentale, imprescindibile anche ora che Kiev, consapevole del rischio di saturazione, fa di tutto per auto-produrre il necessario. Lo scenario realistico ora è una guerra di logoramento, anche per limitare le perdite umane: indebolire le postazioni e le linee di rifornimento russe con attacchi di artiglieria e incursioni di droni, e poi avanzare con assalti di unità agili di fanteria. Strategia di buon senso, date le circostanze, ma che non può portare al crollo dell’armata russa: se è così, quanto può durare?

In un rapporto sulla controffensiva citato dal Financial Times, gli analisti militari Michael Kofman e Rob Lee scrivono che “è imperativo che l’Ucraina tragga lezioni dalla sua controffensiva in modo da poter continuare a respingere le forze russe lungo una linea del fronte di 1.000 km, probabilmente ben oltre il prossimo anno”. Ma sostengono anche che “gli alleati di Kiev devono riconoscere le carenze nella formazione e nell’equipaggiamento delle forze ucraine che hanno contribuito al progresso deludente”. Kiev e Washington dissentono anche: sulla formazione delle truppe ucraine da parte degli specialisti alleati, che gli ucraini accusano di mandarli a morire con consigli scollegati dalla realtà del territorio; sulla pianificazione della linea di comando; sulla distribuzione delle truppe migliori, che Kiev, contro il parere Usa, negli ultimi mesi ha sacrificato sul fronte nord-orientale invece di concentrarle nel tentativo per ora fallito di sfondamento a sud. Tutto mentre il campo russo fra progressi: pur molto gerarchico, meno reattivo e minato da corruzione e pressioni politiche, l’esercito di Mosca si sta adattando e ha il tempo dalla sua parte, visti i numeri del reclutamento e il fatto che un eventuale dissenso politico verrebbe comunque represso prima di portare a un cambio di regime.

Intanto un po’ a sorpresa ieri Vladimir Putin ha affermato: “La Russia non ha mai rifiutato negoziati sull’Ucraina, se la controparte li vuole, che lo dica”. E ancora: “Il tango è una bella danza, ma gli ucraini non devono dimenticare come si balla l’hopak. Altrimenti balleranno sulla musica degli altri. E gli americani non sanno ballare il tango”.
LAVERITÀ LA TOCCA PIANO: ACCOGLIAMO CON DANZE E GELATI, POI PIANGIAMO STUPRI E OMICIDI

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🇸🇦🇮🇱 L'ARABIA SAUDITA INTERROMPE I COLLOQUI SULLA NORMALIZZAZIONE CON ISRAELE

L’Arabia Saudita avrebbe informato l’amministrazione statunitense della sua decisione di interrompere tutti i colloqui sulla normalizzazione dei legami con Israele. Lo riferisce oggi Elaph, quotidiano di proprietà saudita con sede a Londra, citando un funzionario israeliano dell’ufficio del primo ministro Benjamin Netanyahu.

Riad avrebbe fatto sapere tramite gli USA che la natura “estremista” del governo di destra israeliano guidato da Netanyahu starebbe “silurando ogni possibilità di riavvicinamento con i palestinesi, e, quindi con i sauditi”. L’Arabia Saudita sarebbe stata scoraggiata da un potenziale accordo di pace a causa dell'”accettazione” da parte di Netanyahu delle richieste avanzate da alcuni membri del governo, come il ministro della Sicurezza nazionale, Itamar Ben-Gvir, e il ministro delle Finanze, Bezalel Smotrich. L’estrema destra israeliana, infatti, si oppone a qualsiasi concessione ai palestinesi. (Fonti: NOVA, Elaph)

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🇨🇿 REPUBBLICA CECA: 10.000 IN PIAZZA CONTRO IL SOSTEGNO ALL'UCRAINA

Migliaia di sostenitori del movimento PRO si sono riuniti ieri a Praga per protestare contro il governo di centrodestra, criticando la sua gestione economica e il sostegno militare all'Ucraina. L'agenzia di stampa CTK ha stimato l'affluenza in circa 10.000 persone. Il leader del movimento, Jindrich Raichl, parlando dell'attuale governo ceco, ha detto: "Sono agenti di potenze straniere, persone che eseguono ordini, mere marionette. E non voglio più un governo fantoccio ". Ha inoltre ribadito che la Repubblica Ceca dovrebbe porre il veto a qualsiasi tentativo dell'Ucraina di unirsi alla NATO, e ha indicato le politiche nazionaliste dell'ungherese Viktor Orban come modello chiedendo un'alleanza dei paesi dell'Europa centrale per contrastare Bruxelles. Reichl ha infine espresso il proprio sostegno all'ex primo ministro slovacco Robert Fico, che ha adottato una posizione fermamente anti-occidentale in vista delle elezioni del 30 settembre. (Fonte: Reuters)

Ovviamente le agenzie si affrettano a precisare che i numeri della manifestazione sono più bassi rispetto alle proteste contro il caro-energia di un anno fa. Eravamo curiosi di sapere anche rispetto a quali eventi la partecipazione è stata invece maggiore (possibilmente con criteri di comparazione meno discutibili), ma niente. Però ci informano che - secondo un post della polizia pubblicato sui social [!] ma "senza fornire ulteriori dettagli" - durante la manifestazione un attivista sarebbe stato arrestato perché indossava una patch del gruppo Wagner. Gomblotto?

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🇺🇸 LA RIVISTA SCIENTIFICA CUREUS PUBBLICA UNO STUDIO CHE DIMOSTRA L'EFFICACIA NEGATIVA DEI VACCINI COVID: PARTONO LE RICHIESTE DI CANCELLARE LA PUBBLICAZIONE ANCHE DALLO STESSO AUTORE, MA IL DIRETTORE SI RIFIUTA: "NON CI SONO BASI PER LA CANCELLAZIONE".
"Posso confermare che siamo stati contattati dall'autore corrispondente con una richiesta di ritrattazione. Tuttavia, abbiamo stabilito che non esiste alcuna base per la ritrattazione e quindi rimarrà pubblicata"
Analizzando i numeri del sistema carcerario della California, un gruppo di ricerca ha scoperto che coloro che avevano ricevuto uno dei richiami bivalenti avevano un tasso di infezione più elevato rispetto alle persone che non avevano mai ricevuto una dose di vaccino COVID-19.

Il loro studio è stato pubblicato dalla rivista Cureus dopo la revisione tra pari. (Fonte: Epochtimes)

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🇪🇺 LA VON DER LEYEN PROPONE 10 PUNTI PER AFFRONTARE L'IMMIGRAZIONE ILLEGALE

La presidente della Commissione europea ha presentato un piano in dieci punti dell’Ue contro i flussi illegali in una conferenza stampa congiunta con il presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, a Lampedusa.

In primo luogo supporto dell’Ue all’Italia per la gestione dei flussi migratori in arrivo dalla rotta mediterranea attraverso Frontex: “L’Agenzia può aiutare a gestire l’elevato numero di migranti, e può anche aiutare con la registrazione degli arrivi, il rilevamento delle impronte digitali” oltre a effettuare altre operazioni, ha dichiarato von der Leyen.

Inoltre, sempre Frontex potrà essere utilizzata per garantire un rapido ritorno dei migranti nei loro Paesi d’origine se non hanno diritto all’asilo. “Parleremo con i Paesi di origine per facilitare questo processo”, ha detto von der Leyen, affrontando il tema del dialogo con i Paesi di partenza. L'intenzione sarebbe quella di “combattere insieme contro trafficanti, ad esempio con Frontex, ad esempio con l’Ue che parla con la Tunisia per queste rotte”. E ancora, secondo la presidente della Commissione Ue, “dobbiamo migliorare la sorveglianza navale e aerea con Frontex. Dobbiamo esplorare le opzioni per estendere ed eventualmente aggiungere missioni navali”.

Von der Leyen ha ribadito che “chi non ha titolo per l’asilo deve tornare al Paese d’origine”, e che servono “misure più efficaci contro scafisti e trafficanti, con dei corridoi umanitari e dei percorsi legali. E’ importante spezzare il circolo vizioso della narrativa dei trafficanti”. Infine, serve un lavoro con la Tunisia “per l’attuazione dell’ufficio internazionale migranti dando vita a nuovi progetti e a uno stanziamento di fondi per la Tunisia”. (Fonte: NOVA)

La sostanza sembra stare in chiusura: arriveranno i soldi. Se sono solo chiacchiere (non ci stupiremmo) lo verificheremo a breve. Se non lo sono, la Meloni avrà frecce da scoccare durante la campagna elettorale per le europee e il PD avrà poco tempo per riciclarsi in veste anti-Ue.

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Mali, Niger e Burkina Faso firmano un patto di mutua difesa sotto il titolo di Alleanza per il Sahel. (Fonte: Angelo Gambella)

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🇮🇹🇪🇺🇺🇸🌍👽 MELONI: "UN MAGGIORE COINVOLGIMENTO DELLE NAZIONI UNITE SIA, A QUESTO PUNTO, ASSOLUTAMENTE NECESSARIO" (Fonte: Governo)

Mentre Pagano di Forza Italia chiede l'intervento della Nato.

In sostanza, Meloni dichiara apertamente che né l'Italia né l'Europa contano più nulla. Divertente è che poi puntino tutti sugli accordi coi Paesi africani che, da soli, loro sì, possono fermare i migranti.

Quindi: la Tunisia, la Libia ecc possono fermare i migranti, l'Italia e l'Europa no.

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💉 "IL VACCINO È UNO STRUMENTO CHE COMPLICA L'INFEZIONE DA COVID", LO HA DETTO IL DR. FERNANDO LUNÉDI, RESPONSABILE CENTRO LONG COVID INI, AL TGR LAZIO.

"DOBBIAMO DIRE DIRE CHE IL LONG COVID IN UN PAZIENTE VACCINATO SICURAMENTE HA UNA PERTINENZA, UN IMPATTO MAGGIORE, RISPETTO A CHI NON LO È".


Poi, la Rai cancella la pagina dell'intervista e arriva la totale smentita: "Quindi se abbiamo capito bene dottore, il vaccino non peggiorerebbe in alcun modo il long covid

Esatto".

Poi, costretto a dire che non esistono studi internazionali in tal senso: e invece abbiamo pubblicato proprio noi qualche giorno fa quello di Lancet.

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🇪🇺🇮🇹 CRISI MIGRATORIA: LI FAREMO ENTRARE
La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, sulla crisi migranti a Lampedusa:

"Il modo più efficace per combattere la tratta di esseri umani e l'immigrazione clandestina è fornire vie legali"

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‌LA FARSA DELL’EMBARGO AL GREGGIO RUSSO – L’Europa acquista volumi record di petrolio russo raffinato dall’India
di Redazione
Per tutto il 2022 e il 2023 l’Europa ha importato volumi record di prodotti petroliferi raffinati dall’India, la quale nello stesso periodo ha aumentato in modo massiccio le sue importazioni di greggio dalla Russia a prezzi scontati. Le esportazioni indiane di prodotti raffinati verso l’Europa sono cresciute del 572% dall’inizio della guerra in Ucraina. Il fenomeno è particolarmente visibile in Polonia, Germania e nei paesi baltici.

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🇦🇷 ‌L’ENIGMA ARGENTINO: SGUARDO STORICO E PROSPETTIVE, TRA DOLLARIZZAZIONE ED ETERNA DANNAZIONE
di Juan Zara
La sfida alle prossime elezioni tra il peronista Sergio Massa e l’anarco-capitalista Javier Milei è, a ben guardare, una minestra riscaldata. Dietro i proclami, entrambi i candidati ripropongono in forme diverse politiche già attuate in passato, tutte egualmente fallimentari. Inflazione e povertà continuano a essere i temi cardine della politica argentina, ma nessuno dei due candidati sembra avere un progetto credibile per affrontarli.

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Giubbe Rosse pinned «🇦🇷 ‌L’ENIGMA ARGENTINO: SGUARDO STORICO E PROSPETTIVE, TRA DOLLARIZZAZIONE ED ETERNA DANNAZIONE di Juan Zara La sfida alle prossime elezioni tra il peronista Sergio Massa e l’anarco-capitalista Javier Milei è, a ben guardare, una minestra riscaldata. Dietro…»
🇺🇸🇨🇳 IL PALLONE SPIA CINESE ERA UN NORMALE PALLONE METEREOLOGICO FINITO FUORI ROTTA
Ricordate il livello di isterismo collettivo che si generò sui mainstream occidentali quando il presunto "pallone spia" cinese sorvolò per qualche giorno i cieli degli Stati Uniti tra la fine di gennaio e l'inizio di febbraio, innescando una valanga di congetture sui dati sensibili che stava raccogliendo, prima di essere abbattuto da un caccia? Ebbene:

"Sette mesi dopo, il generale Mark Milley, presidente dei capi di stato maggiore congiunti, dice a "CBS News Sunday Morning" che il pallone non stava spiando. "La comunità dell'intelligence, la loro valutazione - ed è una valutazione altamente affidabile - [è] che non c'è stata raccolta di informazioni da quel pallone", ha detto.
Allora perché è finita negli Stati Uniti? Esistono varie teorie, con almeno una teoria principale secondo cui è stato portato fuori strada"
. (Fonte: CBS News, via Arnaud Bertrand)

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