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ONU: "NON CI SONO PROVE DI GENOCIDIO RUSSO IN UCRAINA"
La Commissione internazionale d'inchiesta delle Nazioni Unite sull'Ucraina non ha ancora concluso che nel paese è in atto un genocidio.
"In questa fase, non siamo ancora giunti alla conclusione che [in Ucraina, ndr] è in corso un genocidio", ha detto Erik Møse, presidente della Commissione internazionale indipendente d'inchiesta delle Nazioni Unite sull'Ucraina, rispondendo a una domanda di un giornalista di Radio Liberty.
Il commissario aveva già parlato di questa posizione nel marzo 2023, durante una conferenza stampa a Ginevra. Secondo Erik Møse, la commissione non ha prove sufficienti disponibili che corrispondano alla qualificazione legale della Convenzione sul genocidio.
"Siamo ben consapevoli delle preoccupazioni e dei rimproveri riguardo a questo crimine. Ecco perché lo stiamo esplorando passo dopo passo. Al momento, non disponiamo di prove sufficienti che corrispondano alla qualificazione giuridica prevista dalla Convenzione sul genocidio. Ricordiamo che questa è una questione di intenti, l'intento dei criminali. Ci deve essere un "bisogno" di distruggere un certo gruppo. E tale distruzione, secondo la Convenzione, deve essere fisica o biologica. Queste sono le dure condizioni [per il riconoscimento del genocidio, ndr], che sono confermate dalla pratica giudiziaria", ha dichiarato Erik Møse.
Tuttavia, dice che le indagini in Ucraina continueranno.
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La Commissione internazionale d'inchiesta delle Nazioni Unite sull'Ucraina non ha ancora concluso che nel paese è in atto un genocidio.
"In questa fase, non siamo ancora giunti alla conclusione che [in Ucraina, ndr] è in corso un genocidio", ha detto Erik Møse, presidente della Commissione internazionale indipendente d'inchiesta delle Nazioni Unite sull'Ucraina, rispondendo a una domanda di un giornalista di Radio Liberty.
Il commissario aveva già parlato di questa posizione nel marzo 2023, durante una conferenza stampa a Ginevra. Secondo Erik Møse, la commissione non ha prove sufficienti disponibili che corrispondano alla qualificazione legale della Convenzione sul genocidio.
"Siamo ben consapevoli delle preoccupazioni e dei rimproveri riguardo a questo crimine. Ecco perché lo stiamo esplorando passo dopo passo. Al momento, non disponiamo di prove sufficienti che corrispondano alla qualificazione giuridica prevista dalla Convenzione sul genocidio. Ricordiamo che questa è una questione di intenti, l'intento dei criminali. Ci deve essere un "bisogno" di distruggere un certo gruppo. E tale distruzione, secondo la Convenzione, deve essere fisica o biologica. Queste sono le dure condizioni [per il riconoscimento del genocidio, ndr], che sono confermate dalla pratica giudiziaria", ha dichiarato Erik Møse.
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🇷🇺🇹🇷 PUTIN: "RUSSIA PRONTA A RILANCIARE L'ACCORDO SUL GRANO QUANDO CI SARANNO LE CONDIZIONI"
La Russia sarà pronta a rilanciare l’accordo sul grano e lo farà non appena tutti gli accordi firmati saranno rispettati, ha detto Putin dopo aver incontrato Erdogan.
Dice che alcune sanzioni devono essere rimosse e che la Russia vuole inviare grano alla Turchia, affinché questa lo lavori e lo consegni ai paesi più poveri". (via Ragip Soylu)
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La Russia sarà pronta a rilanciare l’accordo sul grano e lo farà non appena tutti gli accordi firmati saranno rispettati, ha detto Putin dopo aver incontrato Erdogan.
Dice che alcune sanzioni devono essere rimosse e che la Russia vuole inviare grano alla Turchia, affinché questa lo lavori e lo consegni ai paesi più poveri". (via Ragip Soylu)
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GIOCATORI DEL MILAN CANTANO "GOBBO JUVENTINO": APERTA UN'INCHIESTA DALLA FIGC (Fonte: Gazzetta)
Un po' di satira: non è colpa dei milanisti se quelli sono juventini. Ma scherzi a parte, ormai c'è reato di opinione, scherzo, parola a tutti i livelli. La polizia etica è pronta ad acchiapparvi.
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La Gazzetta dello Sport
Cori anti-Juve dei giocatori del Milan: la procura Figc apre un'inchiesta
Il Procuratore Chinè ha deciso di fare chiarezza sull'episodio
Forwarded from la fionda📗
L'attrice Laura Morante si è presentata al Festival di Venezia con un ventaglio con la scritta FREE ASSANGE.
Brava! 👏👏👏
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🇨🇳🇺🇸 HUAWEI PRESENTA IL NUOVO SMARTPHONE CHE AGGIRA (ALMENO IN PARTE) LE SANZIONI USA
Mentre il ministro del Commercio Gina Raimondo era in visita in Cina all’inizio di questa settimana, uno smartphone cinese verde mare è stato tranquillamente lanciato online.
Non era un gadget normale. E il suo lancio ha suscitato una silenziosa preoccupazione a Washington sul fatto che le sanzioni statunitensi non siano riuscite a impedire alla Cina di compiere un progresso tecnologico fondamentale. Un simile sviluppo sembrerebbe soddisfare gli avvertimenti dei produttori di chip statunitensi secondo cui le sanzioni non fermeranno la Cina, ma la spingeranno a raddoppiare gli sforzi per costruire alternative alla tecnologia statunitense.
Il nuovo smartphone di Huawei Technologies Co., Mate 60 Pro, rappresenta un nuovo traguardo nelle capacità tecnologiche della Cina, con un chip avanzato al suo interno progettato e prodotto in Cina nonostante gli onerosi controlli sulle esportazioni statunitensi volti a impedire alla Cina di produrre questo salto tecnico. Tali sanzioni sono state imposte per la prima volta dall’amministrazione Trump e continuate sotto il presidente Biden.
Il momento dell'annuncio telefonico di lunedì, mentre la Raimondo era a Pechino, sembrava uno spettacolo di sfida. I media statali cinesi hanno dichiarato di aver dimostrato agli Stati Uniti che la guerra commerciale era un “fallimento”.
Paul Triolo, responsabile delle politiche tecnologiche presso la società di consulenza aziendale Albright Stonebridge Group con sede a Washington, ha definito il nuovo telefono “un duro colpo per tutti gli ex fornitori di tecnologia di Huawei, per lo più aziende statunitensi”.
“Il principale significato geopolitico”, ha detto, “è stato quello di dimostrare che è possibile progettare completamente [senza] la tecnologia statunitense e produrre comunque un prodotto che potrebbe non essere ancora allo stesso livello dei modelli occidentali all’avanguardia, ma è comunque abbastanza capace.”
I funzionari dell’amministrazione Biden hanno rifiutato di commentare. (Fonte: Washington Post)
Qui un articolo tecnico per chi desidera saperne di più sul chip Kirin 9000s.
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Mentre il ministro del Commercio Gina Raimondo era in visita in Cina all’inizio di questa settimana, uno smartphone cinese verde mare è stato tranquillamente lanciato online.
Non era un gadget normale. E il suo lancio ha suscitato una silenziosa preoccupazione a Washington sul fatto che le sanzioni statunitensi non siano riuscite a impedire alla Cina di compiere un progresso tecnologico fondamentale. Un simile sviluppo sembrerebbe soddisfare gli avvertimenti dei produttori di chip statunitensi secondo cui le sanzioni non fermeranno la Cina, ma la spingeranno a raddoppiare gli sforzi per costruire alternative alla tecnologia statunitense.
Il nuovo smartphone di Huawei Technologies Co., Mate 60 Pro, rappresenta un nuovo traguardo nelle capacità tecnologiche della Cina, con un chip avanzato al suo interno progettato e prodotto in Cina nonostante gli onerosi controlli sulle esportazioni statunitensi volti a impedire alla Cina di produrre questo salto tecnico. Tali sanzioni sono state imposte per la prima volta dall’amministrazione Trump e continuate sotto il presidente Biden.
Il momento dell'annuncio telefonico di lunedì, mentre la Raimondo era a Pechino, sembrava uno spettacolo di sfida. I media statali cinesi hanno dichiarato di aver dimostrato agli Stati Uniti che la guerra commerciale era un “fallimento”.
Paul Triolo, responsabile delle politiche tecnologiche presso la società di consulenza aziendale Albright Stonebridge Group con sede a Washington, ha definito il nuovo telefono “un duro colpo per tutti gli ex fornitori di tecnologia di Huawei, per lo più aziende statunitensi”.
“Il principale significato geopolitico”, ha detto, “è stato quello di dimostrare che è possibile progettare completamente [senza] la tecnologia statunitense e produrre comunque un prodotto che potrebbe non essere ancora allo stesso livello dei modelli occidentali all’avanguardia, ma è comunque abbastanza capace.”
I funzionari dell’amministrazione Biden hanno rifiutato di commentare. (Fonte: Washington Post)
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GizChina.it
Huawei Mate 60 Pro: Kirin 9000S a 5 o 7 nm? Il teardown svela il chipmaker
Il teardown del comparto hardware svela più nel dettaglio com'è fatto il Kirin 9000S che alimenta Huawei Mate 60 e 60 Pro.
🇺🇸 🚢 GLI USA CREDONO NEL GNL
Gli Stati Uniti continuano ad aumentare le ambizioni di esportazione di GNL, mentre Europa ed Asia sgomitano per assicurarsi il carburante.
Venture Global, un fornitore statunitense di GNL, ha incrementato i piani di esportazione a lungo termine del 40% fino a 100 milioni di tonnellate/anno. Se raggiungesse tale obiettivo, diventerebbe una delle più grandi società di GNL al mondo. (Fonte: Stephen Stapczynski, Bloomberg)
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Gli Stati Uniti continuano ad aumentare le ambizioni di esportazione di GNL, mentre Europa ed Asia sgomitano per assicurarsi il carburante.
Venture Global, un fornitore statunitense di GNL, ha incrementato i piani di esportazione a lungo termine del 40% fino a 100 milioni di tonnellate/anno. Se raggiungesse tale obiettivo, diventerebbe una delle più grandi società di GNL al mondo. (Fonte: Stephen Stapczynski, Bloomberg)
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🇳🇪🇫🇷 NIGER: "CONTATTI AVVIATI PER UN RITIRO MOLTO RAPIDO DELLE FORZE FRANCESI"
Il primo ministro del governo militare del Niger afferma che sono in corso "contatti" per aprire la strada a un ritiro "molto rapido" delle forze francesi dal paese mentre i sentimenti anti-francesi continuano a crescere tra i nigerini.
Lo ha affermato lunedì Ali Mahaman Lamine Zeine in una conferenza stampa, affermando che "i contatti in corso dovrebbero consentire un ritiro molto rapido" delle forze francesi dal paese dell'Africa occidentale, dove sono presenti circa 1.500 soldati francesi. Il premier, tuttavia, ha affermato che il Niger desidera "mantenere la cooperazione con un Paese con il quale abbiamo condiviso un numero enorme di cose".
Le relazioni tra Niamey e Parigi hanno subito un grave peggioramento da quando il colpo di stato militare del 26 luglio ha rovesciato il governo dell’ex presidente filo-occidentale del Niger, Mohamed Bazoum.
Riferendosi alla resa dei conti sull'ambasciatore francese, Zeine ha affermato che l'inviato ha mostrato "un atteggiamento di disprezzo" rifiutandosi di incontrare le nuove autorità del Niger il 25 agosto.
Il nuovo premier nigerino ha poi detto che il suo paese spera di raggiungere un accordo con la Comunità economica degli Stati dell'Africa occidentale, ECOWAS, che ha minacciato di invadere militarmente il Niger per ripristinare Bazoum e ha imposto sanzioni al paese:
“Non abbiamo interrotto i contatti con ECOWAS, li stiamo continuando. Abbiamo buone speranze di raggiungere un accordo nei prossimi giorni", ha detto Zeine.
Sebbene Niamey non escluda il dialogo con il blocco dell'Africa occidentale, ha avvertito che è pronta a difendersi in caso di intervento militare. (Fonte: PressTV)
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Il primo ministro del governo militare del Niger afferma che sono in corso "contatti" per aprire la strada a un ritiro "molto rapido" delle forze francesi dal paese mentre i sentimenti anti-francesi continuano a crescere tra i nigerini.
Lo ha affermato lunedì Ali Mahaman Lamine Zeine in una conferenza stampa, affermando che "i contatti in corso dovrebbero consentire un ritiro molto rapido" delle forze francesi dal paese dell'Africa occidentale, dove sono presenti circa 1.500 soldati francesi. Il premier, tuttavia, ha affermato che il Niger desidera "mantenere la cooperazione con un Paese con il quale abbiamo condiviso un numero enorme di cose".
Le relazioni tra Niamey e Parigi hanno subito un grave peggioramento da quando il colpo di stato militare del 26 luglio ha rovesciato il governo dell’ex presidente filo-occidentale del Niger, Mohamed Bazoum.
Riferendosi alla resa dei conti sull'ambasciatore francese, Zeine ha affermato che l'inviato ha mostrato "un atteggiamento di disprezzo" rifiutandosi di incontrare le nuove autorità del Niger il 25 agosto.
Il nuovo premier nigerino ha poi detto che il suo paese spera di raggiungere un accordo con la Comunità economica degli Stati dell'Africa occidentale, ECOWAS, che ha minacciato di invadere militarmente il Niger per ripristinare Bazoum e ha imposto sanzioni al paese:
“Non abbiamo interrotto i contatti con ECOWAS, li stiamo continuando. Abbiamo buone speranze di raggiungere un accordo nei prossimi giorni", ha detto Zeine.
Sebbene Niamey non escluda il dialogo con il blocco dell'Africa occidentale, ha avvertito che è pronta a difendersi in caso di intervento militare. (Fonte: PressTV)
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PressTV
Niger's prime minister: Contacts underway for 'very swift' withdrawal of French forces
The prime minister of Niger’s military government says the country is negotiating “very swift” withdrawal of French forces.
🇨🇳🇸🇦 CINA IN TRATTATIVE CON L'ARABIA SAUDITA PER L'APERTURA DI UNO STABILIMENTO DI POLISILICIO
Il fornitore cinese del settore solare GCL Technology Holdings Ltd. è in trattative avanzate con l’Arabia Saudita per l’apertura della sua prima fabbrica all’estero, mentre le nazioni mirano ad estendere i loro legami energetici oltre il petrolio.
Il secondo produttore mondiale di polisilicio, un ingrediente chiave dei pannelli solari, sta cercando di costruire un impianto nella nazione del Medio Oriente che produrrebbe 120.000 tonnellate all’anno, ha detto in un’intervista l’amministratore delegato congiunto Lan Tianshi. GCL Tech potrebbe iniziare le operazioni già nel 2025, ha affermato.
“L’Arabia Saudita ha infrastrutture mature ed esperienza nella produzione industriale”, ha detto Lan in un’intervista separata con Bloomberg Television, aggiungendo che l’abbondante luce solare del paese potrebbe sostenere la sua transizione da gigante petrolifero a produttore di energia solare.
GCL Tech ha già presentato domanda di registrazione a livello nazionale, ha una squadra di circa una dozzina di persone sul posto ed è in trattative con i funzionari del governo locale e la commissione reale. (Fonte: Bloomberg)
Aver perso l'Arabia Saudita, storico alleato americano, verrà probabilmente ricordato nei manuali di storia come il più grave smacco dell'amministrazione Biden. Una perdita destinata a ridisegnare la geopolitica del Medio Oriente. La Cina non si lascia scappare la ghiotta occasione e crea subito avamposti per estendere la sua influenza globale. E lo fa esattamente nel settore sul quale l'Occidente investe di più da anni, quello solare.
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Il fornitore cinese del settore solare GCL Technology Holdings Ltd. è in trattative avanzate con l’Arabia Saudita per l’apertura della sua prima fabbrica all’estero, mentre le nazioni mirano ad estendere i loro legami energetici oltre il petrolio.
Il secondo produttore mondiale di polisilicio, un ingrediente chiave dei pannelli solari, sta cercando di costruire un impianto nella nazione del Medio Oriente che produrrebbe 120.000 tonnellate all’anno, ha detto in un’intervista l’amministratore delegato congiunto Lan Tianshi. GCL Tech potrebbe iniziare le operazioni già nel 2025, ha affermato.
“L’Arabia Saudita ha infrastrutture mature ed esperienza nella produzione industriale”, ha detto Lan in un’intervista separata con Bloomberg Television, aggiungendo che l’abbondante luce solare del paese potrebbe sostenere la sua transizione da gigante petrolifero a produttore di energia solare.
GCL Tech ha già presentato domanda di registrazione a livello nazionale, ha una squadra di circa una dozzina di persone sul posto ed è in trattative con i funzionari del governo locale e la commissione reale. (Fonte: Bloomberg)
Aver perso l'Arabia Saudita, storico alleato americano, verrà probabilmente ricordato nei manuali di storia come il più grave smacco dell'amministrazione Biden. Una perdita destinata a ridisegnare la geopolitica del Medio Oriente. La Cina non si lascia scappare la ghiotta occasione e crea subito avamposti per estendere la sua influenza globale. E lo fa esattamente nel settore sul quale l'Occidente investe di più da anni, quello solare.
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Bloomberg.com
Chinese Solar Firm Eyes Saudi Arabia for First Foreign Plant
China-based solar sector supplier GCL Technology Holdings Ltd. is in advanced talks with Saudi Arabia about opening its first overseas factory as the nations aim to extend their energy ties beyond oil.
🇺🇸 USA. LA FIRST LADY HA IL COVID
Quadrivaccinata, Jill Biden è risultata positiva al Covid-19. Per la seconda volta.
- Maestra, ma non era il marito che diceva "If you get the shot, you won't get Covid (Se ti vaccini, non ti prendi il Covid)"?
- Sì, è così, Pierino. Ma la signora ha sintomi lievi.
- Ah ok, grazie maestra.
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Quadrivaccinata, Jill Biden è risultata positiva al Covid-19. Per la seconda volta.
- Maestra, ma non era il marito che diceva "If you get the shot, you won't get Covid (Se ti vaccini, non ti prendi il Covid)"?
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🇺🇸 USA. IL DEFICIT FEDERALE RADDOPPIA NONOSTANTE LA CRESCITA DELL'ECONOMIA
Si prevede che il deficit federale [americano] raddoppierà quest’anno. L'aumento dei tassi di interesse e le minori entrate fiscali stanno infatti ampliando lo squilibrio di spesa della nazione nonostante la robusta crescita economica complessiva.
Dopo la spesa record del governo nel 2020 e nel 2021 per combattere l’impatto del covid-19, il deficit è sceso al livello più alto mai registrato nel 2022, passando da quasi 3 trilioni di dollari a circa 1 trilione di dollari. Ma anziché continuare a scendere ai livelli pre-pandemia, il deficit è poi salito vertiginosamente. Gli esperti di bilancio ora prevedono che probabilmente salirà a circa 2mila miliardi di dollari per l’anno fiscale che terminerà il 30 settembre, secondo il Committee for a Responsible Federal Budget, un gruppo apartitico che sostiene la riduzione dei deficit. (Questi numeri non tengono conto della cancellazione del debito studentesco da 400 miliardi di dollari del presidente Biden, che è stata annullata dalla Corte Suprema quest’anno e non è mai entrata in vigore.) (Fonte: Washington Post)
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Si prevede che il deficit federale [americano] raddoppierà quest’anno. L'aumento dei tassi di interesse e le minori entrate fiscali stanno infatti ampliando lo squilibrio di spesa della nazione nonostante la robusta crescita economica complessiva.
Dopo la spesa record del governo nel 2020 e nel 2021 per combattere l’impatto del covid-19, il deficit è sceso al livello più alto mai registrato nel 2022, passando da quasi 3 trilioni di dollari a circa 1 trilione di dollari. Ma anziché continuare a scendere ai livelli pre-pandemia, il deficit è poi salito vertiginosamente. Gli esperti di bilancio ora prevedono che probabilmente salirà a circa 2mila miliardi di dollari per l’anno fiscale che terminerà il 30 settembre, secondo il Committee for a Responsible Federal Budget, un gruppo apartitico che sostiene la riduzione dei deficit. (Questi numeri non tengono conto della cancellazione del debito studentesco da 400 miliardi di dollari del presidente Biden, che è stata annullata dalla Corte Suprema quest’anno e non è mai entrata in vigore.) (Fonte: Washington Post)
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Forwarded from Giuseppe Masala Chili 🌶
⚡️🇷🇺 🇬🇧 🇺🇦 PRIME IMMAGINI DI UN CARRO UK CHALLENGER 2 IN FIAMME!
In rete è apparso il primo filmato di un carro armato pesante britannico distrutto e appartenente alle ultime riserve delle forze armate ucraine lanciate sul fronte di Zaporozhye nell'ultima offensiva fallimentare.
Questa è la prima volta al mondo che un carro pesante britannico Challenger 2 viene distrutto in battaglia.
La Russia è diventata il primo paese a distruggere un Challenger 2.
In rete è apparso il primo filmato di un carro armato pesante britannico distrutto e appartenente alle ultime riserve delle forze armate ucraine lanciate sul fronte di Zaporozhye nell'ultima offensiva fallimentare.
Questa è la prima volta al mondo che un carro pesante britannico Challenger 2 viene distrutto in battaglia.
La Russia è diventata il primo paese a distruggere un Challenger 2.
🇺🇸🇪🇺🇷🇺 3.000 SOLDATI NATO SI ESERCITERANNO CONTRO LA RUSSIA
Importanti esercitazioni navali stanno per essere avviate nel Mar Baltico, coinvolgendo circa 30 mezzi navali dei Paesi NATO e più di tremila militari. Non una novità in sé, visto che si tratta di esercitazioni che vengono svolte a cadenza regolare. A colpire è semmai l’ordine del giorno delle esercitazioni, che per la prima volta prevedono esplicitamente che le forze militari occidentali simulino uno scenario di reazione ad un attacco russo nella regione. Lo ha confermato Jan Christian Kaack, capo della marina tedesca, che ha dichiarato: «Stiamo inviando alla Russia un chiaro segnale» (Fonte: lindipendente)
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Importanti esercitazioni navali stanno per essere avviate nel Mar Baltico, coinvolgendo circa 30 mezzi navali dei Paesi NATO e più di tremila militari. Non una novità in sé, visto che si tratta di esercitazioni che vengono svolte a cadenza regolare. A colpire è semmai l’ordine del giorno delle esercitazioni, che per la prima volta prevedono esplicitamente che le forze militari occidentali simulino uno scenario di reazione ad un attacco russo nella regione. Lo ha confermato Jan Christian Kaack, capo della marina tedesca, che ha dichiarato: «Stiamo inviando alla Russia un chiaro segnale» (Fonte: lindipendente)
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LA BATTAGLIA DI RABOTINO
di Enrico Tomaselli
All’inizio del quarto mese della controffensiva ucraina, la situazione – sul campo e fuori – si mostra alquanto diversa dalla narrazione propagandistica occidentale. Sul terreno si combatte sanguinosamente, ma il vero ‘stallo’ appare essere quello politico degli USA e della NATO, che sembrano incapaci di guardare in faccia la realtà, e quindi non sanno assumere decisioni nuove, e vanno avanti come per forza d’inerzia sulla vecchia via. Intanto, a Kiev, si mobilitano pure i malati e le donne.
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di Enrico Tomaselli
All’inizio del quarto mese della controffensiva ucraina, la situazione – sul campo e fuori – si mostra alquanto diversa dalla narrazione propagandistica occidentale. Sul terreno si combatte sanguinosamente, ma il vero ‘stallo’ appare essere quello politico degli USA e della NATO, che sembrano incapaci di guardare in faccia la realtà, e quindi non sanno assumere decisioni nuove, e vanno avanti come per forza d’inerzia sulla vecchia via. Intanto, a Kiev, si mobilitano pure i malati e le donne.
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Giubbe Rosse News
LA BATTAGLIA DI RABOTINO - Giubbe Rosse News
All'inizio del quarto mese della controffensiva ucraina, la situazione - sul campo e fuori - si mostra alquanto diversa dalla narrazione propagandistica occidentale. Sul terreno si combatte sanguinosamente, ma il vero 'stallo' appare essere quello politico…
🇺🇸 IL CLIMATOLOGO: "DEVO OMETTERE LA VERITÀ ALTRIMENTI NON MI PUBBLICANO"
Il climatologo Patrick Brown afferma di aver deliberatamente OMESSO il fatto chiave nell'articolo sul cambiamento climatico che ha appena pubblicato su una prestigiosa rivista per assicurarsi che redattori attenti lo pubblicassero: che l'80% degli incendi sono provocati dall'uomo (Fonte: Dailymail)
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Mail Online
Climate scientist says media manipulates truth about global warming
A climate change scientist has claimed the world's leading academic journals reject papers which don't 'support certain narratives' about the issue and instead favor 'distorted' research.