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La Russia metterà le apparecchiature occidentali distrutte davanti alle rispettive ambasciate che le hanno inviate in Ucraina.
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🇨🇳 CINA SPERIMENTA PAGAMENTI OFFLINE DI YUAN DIGITALE TRAMITE SCHEDA SIM
La Bank of China, una delle più grandi banche statali in Cina, sta attualmente conducendo test per un nuovo sistema di pagamento offline che si collega alle carte SIM. Questo metodo di pagamento è progettato specificamente per lo yuan digitale, la valuta digitale della banca centrale cinese (CBDC).
La banca prevede di consentire agli utenti di effettuare pagamenti telefonici integrando la sua app digitale in yuan con "schede super SIM" specializzate con capacità di comunicazione near-field. Gli utenti devono semplicemente avvicinare il proprio telefono cellulare vicino ai terminali del punto vendita per il pagamento, eliminando la necessità di accendere il telefono.
Questa integrazione consente di elaborare le transazioni anche quando il telefono è spento. Tuttavia, la banca ha dichiarato che queste funzioni di pagamento con carta SIM saranno accessibili solo su specifici telefoni Android in alcune regioni di test della Cina.
Nel gennaio 2022, la People's Bank of China, la banca centrale del paese, ha lanciato una versione di prova dell'app digitale yuan. Nella città cinese di Guanzhou è ora possibile pagare le corse degli autobus pubblici con lo yuan digitale su 10 linee di transito. Per fare ciò, i passeggeri devono semplicemente scaricare l'app digitale in yuan, depositare fondi e scansionare il codice QR nella sezione di pagamento dell'autobus per pagare la corsa. (Fonte: Cointelegraph)
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La Bank of China, una delle più grandi banche statali in Cina, sta attualmente conducendo test per un nuovo sistema di pagamento offline che si collega alle carte SIM. Questo metodo di pagamento è progettato specificamente per lo yuan digitale, la valuta digitale della banca centrale cinese (CBDC).
La banca prevede di consentire agli utenti di effettuare pagamenti telefonici integrando la sua app digitale in yuan con "schede super SIM" specializzate con capacità di comunicazione near-field. Gli utenti devono semplicemente avvicinare il proprio telefono cellulare vicino ai terminali del punto vendita per il pagamento, eliminando la necessità di accendere il telefono.
Questa integrazione consente di elaborare le transazioni anche quando il telefono è spento. Tuttavia, la banca ha dichiarato che queste funzioni di pagamento con carta SIM saranno accessibili solo su specifici telefoni Android in alcune regioni di test della Cina.
Nel gennaio 2022, la People's Bank of China, la banca centrale del paese, ha lanciato una versione di prova dell'app digitale yuan. Nella città cinese di Guanzhou è ora possibile pagare le corse degli autobus pubblici con lo yuan digitale su 10 linee di transito. Per fare ciò, i passeggeri devono semplicemente scaricare l'app digitale in yuan, depositare fondi e scansionare il codice QR nella sezione di pagamento dell'autobus per pagare la corsa. (Fonte: Cointelegraph)
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Cointelegraph
Bank of China trials offline payments for digital yuan via SIM cards
The Bank of China is testing an offline payment system for the digital yuan, China’s central bank digital currency.
IN DIRETTA: "ALDO MORO TRA BUGIE E BISOGNO DI VERITÀ"
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La diretta su Telegram non sta funzionando., Ci scusiamo.
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ALDO MORO: RAFFICHE DI BUGIE - LIVE CON PIERO LA PORTA
Cosa accadde veramente in via Fani la mattina del 16 marzo 1978? E cosa è accaduto negli interminabili giorni della prigionia di Moro? Perché l'immediato sequestro giudiziario del numero de L'Europeo che dava notizia degli esiti dell'autopsia sul cadavere…
Forwarded from OVALmedia | italiano
IL CASO DEL PROF. SUCHARIT BHAKDI Chi ha cercato di mettere a tacere la principale voce scientifica tedesca che mette in guardia dalla tecnologia mRNA? Chi ha mandato a processo il Professor Bhakdi con l’accusa di antisemitismo? Trovate tutti i dettagli della storia in questo articolo di Taylor Hudak . "https://www.oval.media/it/il-processo-al-prof-sucharit-bhakdi/">
🇹🇷 BILD. "IMPROVVISAMENTE ERDOGAN È DIVENTATO PIÙ POTENTE CHE MAI"
"Sta ricattando la NATO. Può negoziare con Putin e Zelensky. Fa accordi. Improvvisamente, Erdogan è diventato più potente che mai". Il quotidiano tedesco Bild come mai l'Occidente, che vuole trascinare Svezia e Finlandia nella NATO a tutti i costi , "ha concesso così tanto a Erdogan". (Fonte: Bild)
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"Sta ricattando la NATO. Può negoziare con Putin e Zelensky. Fa accordi. Improvvisamente, Erdogan è diventato più potente che mai". Il quotidiano tedesco Bild come mai l'Occidente, che vuole trascinare Svezia e Finlandia nella NATO a tutti i costi , "ha concesso così tanto a Erdogan". (Fonte: Bild)
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MEDICI CONTRO BASSETTI, IN 123 CHIEDONO ALL’ORDINE DI SOTTOPORLO A PROCEDIMENTO DISCIPLINARE, LUI REPLICA: “DENUNCIO TUTTI”
È battaglia tra un nutrito gruppo di medici e il direttore della clinica malattie infettive del Policlinico San Martino Matteo Bassetti. In 123 professionisti hanno firmato una lettera indirizzata al presidente dell’Ordine della provincia di Genova, Alessandro Bonsignore, per chiedergli di sottoporre il collega a procedimento disciplinare dall'Ordine Professionale.
La richiesta è supportata da un lungo elenco di violazioni che, secondo i firmatari, sono state commesse dal celebre infettivologo. I medici che hanno firmato l’esposto nella lettera elencano “le violazioni alle più elementari norme del Codice Deontologico, a partire dal primo paragrafo del giuramento per cui il medico deve esercitare la professione in autonomia di giudizio e responsabilità di comportamento - così hanno scritto nella richiesta i firmatari - contrastando ogni indebito condizionamento che limiti la libertà e l'indipendenza della professione e di curare ogni paziente con scrupolo ed impegno, senza discriminazione alcuna, promuovendo l'eliminazione di ogni forma di diseguaglianza nella tutela della salute".
Tra le accuse principali quella di "aver attaccato i colleghi che volevano informare i loro pazienti sui vantaggi e svantaggi della inoculazione definendoli cattivi maestri" e l'aver "insultato i colleghi che in scienza e coscienza trattavano i loro pazienti con farmaci tradizionali (antinfiammatori, idrossiclorochina, cortisonici, eparina) poi rivelatesi estremamente efficaci alla pari di stregoni esaltando allo stesso tempo le linee guida ministeriali (paracetamolo e vigile attesa) violando il principio che obbliga un medico a non farsi condizionare dalla burocrazia o da conflitti d'interesse".
Bassetti viene inoltre accusato di aver "propagandato la sicurezza e l'efficacia di un farmaco tutt'ora in via di sperimentazione (BionTech-Pfizer e Moderna)" oltre ad aver "offeso e denigrato illustri medici (Luc Montagnier per primo e per questo è stato condannato)" fino all'accusa di aver "prestato la propria immagine per pubblicità non di natura sanitaria (Facile Ristrutturare) ledendo il decoro dovuto alla figura del medico".
La replica dell’infettivologo è durissima. “Ringrazio molto i 123 laureati in Medicina che mi hanno segnalato e denunciato all'Ordine dei medici di Genova _ scrive nel tweet _si sono fatti un gigantesco autogol", perché "grazie a quello che hanno scritto contro di me, contro la medicina dell'evidenza, contro i vaccini, contro l'operato mio e di molti colleghi, e a favore di farmaci e protocolli non approvati per la cura del Covid, hanno fornito a me e al mio avvocato la documentazione per denunciarli, uno per uno - preannuncia - ai loro rispettivi Ordini". (Fonte: Repubblica)
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È battaglia tra un nutrito gruppo di medici e il direttore della clinica malattie infettive del Policlinico San Martino Matteo Bassetti. In 123 professionisti hanno firmato una lettera indirizzata al presidente dell’Ordine della provincia di Genova, Alessandro Bonsignore, per chiedergli di sottoporre il collega a procedimento disciplinare dall'Ordine Professionale.
La richiesta è supportata da un lungo elenco di violazioni che, secondo i firmatari, sono state commesse dal celebre infettivologo. I medici che hanno firmato l’esposto nella lettera elencano “le violazioni alle più elementari norme del Codice Deontologico, a partire dal primo paragrafo del giuramento per cui il medico deve esercitare la professione in autonomia di giudizio e responsabilità di comportamento - così hanno scritto nella richiesta i firmatari - contrastando ogni indebito condizionamento che limiti la libertà e l'indipendenza della professione e di curare ogni paziente con scrupolo ed impegno, senza discriminazione alcuna, promuovendo l'eliminazione di ogni forma di diseguaglianza nella tutela della salute".
Tra le accuse principali quella di "aver attaccato i colleghi che volevano informare i loro pazienti sui vantaggi e svantaggi della inoculazione definendoli cattivi maestri" e l'aver "insultato i colleghi che in scienza e coscienza trattavano i loro pazienti con farmaci tradizionali (antinfiammatori, idrossiclorochina, cortisonici, eparina) poi rivelatesi estremamente efficaci alla pari di stregoni esaltando allo stesso tempo le linee guida ministeriali (paracetamolo e vigile attesa) violando il principio che obbliga un medico a non farsi condizionare dalla burocrazia o da conflitti d'interesse".
Bassetti viene inoltre accusato di aver "propagandato la sicurezza e l'efficacia di un farmaco tutt'ora in via di sperimentazione (BionTech-Pfizer e Moderna)" oltre ad aver "offeso e denigrato illustri medici (Luc Montagnier per primo e per questo è stato condannato)" fino all'accusa di aver "prestato la propria immagine per pubblicità non di natura sanitaria (Facile Ristrutturare) ledendo il decoro dovuto alla figura del medico".
La replica dell’infettivologo è durissima. “Ringrazio molto i 123 laureati in Medicina che mi hanno segnalato e denunciato all'Ordine dei medici di Genova _ scrive nel tweet _si sono fatti un gigantesco autogol", perché "grazie a quello che hanno scritto contro di me, contro la medicina dell'evidenza, contro i vaccini, contro l'operato mio e di molti colleghi, e a favore di farmaci e protocolli non approvati per la cura del Covid, hanno fornito a me e al mio avvocato la documentazione per denunciarli, uno per uno - preannuncia - ai loro rispettivi Ordini". (Fonte: Repubblica)
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la Repubblica
Esposto contro Bassetti, in 123 lo denunciano all’Ordine dei medici, ma è giallo sull’origine delle accuse: “No vax, denuncio tutti”
A chiedere l’intervento dell’Ordine una lettera con un lungo elenco di violazioni che secondo i firmatari sarebbero state commesse dall’infettivologo, al centr…
🇪🇺APPROVATA RELAZIONE DELLA COMMISSIONE COVI: TANTE LODI E NESSUN DUBBIO
Approvata ieri dall'Europarlamento la relazione della Commissione Speciale per la pandemia da Covid-19 (COVI), istituita nel 2022 e guidata dalla socialista Von Brempt. Risultato: a detta della relatrice, Dolores Montserrat (PPE), "la risposta dell'UE alla pandemia è stata esemplare per quanto riguarda l'acquisto di vaccini, i fondi Next Generation EU e la preparazione alle future emergenze". Non è mancato l'invito a "rafforzare le catene di approvvigionamento globali per sostenere la produzione e il flusso di contromisure mediche, compresi i vaccini". E ovviamente non è mancato il dibattito sulle "fake news": con la relazione s'intende "inviare un messaggio a tutti coloro che non credono nei vaccini, nell'innovazione e nell'unità europea". (Fonte: La Verità)
Avevano bisogno di una commissione per dire quello che dicono da tre anni.
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Approvata ieri dall'Europarlamento la relazione della Commissione Speciale per la pandemia da Covid-19 (COVI), istituita nel 2022 e guidata dalla socialista Von Brempt. Risultato: a detta della relatrice, Dolores Montserrat (PPE), "la risposta dell'UE alla pandemia è stata esemplare per quanto riguarda l'acquisto di vaccini, i fondi Next Generation EU e la preparazione alle future emergenze". Non è mancato l'invito a "rafforzare le catene di approvvigionamento globali per sostenere la produzione e il flusso di contromisure mediche, compresi i vaccini". E ovviamente non è mancato il dibattito sulle "fake news": con la relazione s'intende "inviare un messaggio a tutti coloro che non credono nei vaccini, nell'innovazione e nell'unità europea". (Fonte: La Verità)
Avevano bisogno di una commissione per dire quello che dicono da tre anni.
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🇷🇺 LAVROV: "NESSUNA NUOVA PROPOSTA PER L'ACCORDO SUL GRANO"
Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha dichiarato giovedì di non aver sentito alcuna nuova proposta sull'accordo sull'esportazione di grano del Mar Nero, che scadrà lunedì.
L'accordo, mediato dalle Nazioni Unite e dalla Turchia lo scorso luglio, mirava a prevenire una crisi alimentare globale consentendo l'esportazione sicura del grano ucraino bloccato dal conflitto. (Fonte: Reuters)
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Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha dichiarato giovedì di non aver sentito alcuna nuova proposta sull'accordo sull'esportazione di grano del Mar Nero, che scadrà lunedì.
L'accordo, mediato dalle Nazioni Unite e dalla Turchia lo scorso luglio, mirava a prevenire una crisi alimentare globale consentendo l'esportazione sicura del grano ucraino bloccato dal conflitto. (Fonte: Reuters)
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Devdiscourse
Russia's Lavrov: I have not heard new proposals on grain deal
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AUTO NUOVE: 3 PERSONE SU 5 NON POSSONO PERMETTERSELE
Secondo una recente ricerca realizzata da Simon Kucher, dal titolo «Global Automotive Study», 3 automobilisti su 5 non possono permettersi di acquistare un'auto nuova e sono costretti a virare su un usato o a rimandare l'acquisto. Fra i motivi che spingono le persone a non cambiare vettura, infatti, troviamo ai primi posti il prezzo, con l'Italia che si colloca fra i primi 10 Paesi per quanto riguarda l'importanza del costo nel momento della scelta, davanti a Francia, Spagna e Germania. Lo conferma il fatto che il 60% degli intervistati (su un campione di 8.000 persone) è orientato verso forme di leasing flessibile in quanto ci si aspetta di pagare fra il 15 e il 20% in più rispetto al passato. Nello studio di Kucher si pone anche l'attenzione sulle auto elettriche, che stanno divenendo sempre più popolari, anche se la propensione all'acquisto resta ancora ancorata ai vecchi motori termici. In Cina, ad esempio, l'89% punta sugli EV, mentre in Norvegia il 74%. Negli Usa l'82% vuole acquistare benzina o diesel e in Europa c'è un sostanziale pareggio. In merito all'autonomia, invece, i consumatori ritengono ideale un chilometraggio compreso fra i 400 e i 500 km (il 30% degli intervistati), mentre il 27% si accontenta di un'autonomia fra i 300 e i 400 km. Infine segnaliamo la maggiore propensione delle nuove generazioni all'acquisto online, anche se il 70% degli intervistati preferisce avere una persona fisica di riferimento durante il momento dell'acquisto. (Fonte: everyeye.it)
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Secondo una recente ricerca realizzata da Simon Kucher, dal titolo «Global Automotive Study», 3 automobilisti su 5 non possono permettersi di acquistare un'auto nuova e sono costretti a virare su un usato o a rimandare l'acquisto. Fra i motivi che spingono le persone a non cambiare vettura, infatti, troviamo ai primi posti il prezzo, con l'Italia che si colloca fra i primi 10 Paesi per quanto riguarda l'importanza del costo nel momento della scelta, davanti a Francia, Spagna e Germania. Lo conferma il fatto che il 60% degli intervistati (su un campione di 8.000 persone) è orientato verso forme di leasing flessibile in quanto ci si aspetta di pagare fra il 15 e il 20% in più rispetto al passato. Nello studio di Kucher si pone anche l'attenzione sulle auto elettriche, che stanno divenendo sempre più popolari, anche se la propensione all'acquisto resta ancora ancorata ai vecchi motori termici. In Cina, ad esempio, l'89% punta sugli EV, mentre in Norvegia il 74%. Negli Usa l'82% vuole acquistare benzina o diesel e in Europa c'è un sostanziale pareggio. In merito all'autonomia, invece, i consumatori ritengono ideale un chilometraggio compreso fra i 400 e i 500 km (il 30% degli intervistati), mentre il 27% si accontenta di un'autonomia fra i 300 e i 400 km. Infine segnaliamo la maggiore propensione delle nuove generazioni all'acquisto online, anche se il 70% degli intervistati preferisce avere una persona fisica di riferimento durante il momento dell'acquisto. (Fonte: everyeye.it)
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Everyeye Auto
Auto nuove, il dato che preoccupa: '3 persone su 5 non possono permettersele'
Secondo un recente studio, ben tre persone su 5 non hanno le possibilità economiche per acquistare un'auto nuova.
🇨🇳 GUERRA DEI CHIP: COME I CHIPLET STANNO EMERGENDO QUALE PARTE FONDAMENTALE DELLA STRATEGIA TECNOLOGICA CINESE
La vendita dei brevetti della startup zGlue della Silicon Valley nel 2021 è stata insignificante tranne che per un dettaglio: la tecnologia che possedeva, progettata per ridurre i tempi e i costi per la produzione di chip, è apparsa 13 mesi dopo nel portafoglio brevetti di Chipuller, una startup nel centro tecnologico meridionale della Cina Shenzhen. Chipuller ha acquistato quella che viene definita tecnologia chiplet, un modo economico per impacchettare gruppi di piccoli semiconduttori capaci di formare un potente cervello in grado di alimentare tutto, dai data center ai gadget di casa. La notizia coincide con una spinta per la tecnologia dei chiplet iniziata in Cina circa due anni fa. Gli esperti del settore affermano che la tecnologia dei chiplet è diventata ancora più importante per la Cina da quando gli Stati Uniti le hanno impedito di accedere a macchine e materiali avanzati necessari per realizzare i chip più all'avanguardia di oggi, e ora è ampiamente alla base dei piani del paese per l'autosufficienza nella produzione di semiconduttori. "La competizione USA-Cina è sulla stessa linea di partenza" ha detto il presidente di Chipuller, Yang Meng, a proposito della tecnologia dei chiplet, mentre "a proposito di altre tecnologie (chip) c'è un divario considerevole tra Cina e Stati Uniti, Giappone, Corea del Sud, Taiwan". (Fonte: Reuters)
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La vendita dei brevetti della startup zGlue della Silicon Valley nel 2021 è stata insignificante tranne che per un dettaglio: la tecnologia che possedeva, progettata per ridurre i tempi e i costi per la produzione di chip, è apparsa 13 mesi dopo nel portafoglio brevetti di Chipuller, una startup nel centro tecnologico meridionale della Cina Shenzhen. Chipuller ha acquistato quella che viene definita tecnologia chiplet, un modo economico per impacchettare gruppi di piccoli semiconduttori capaci di formare un potente cervello in grado di alimentare tutto, dai data center ai gadget di casa. La notizia coincide con una spinta per la tecnologia dei chiplet iniziata in Cina circa due anni fa. Gli esperti del settore affermano che la tecnologia dei chiplet è diventata ancora più importante per la Cina da quando gli Stati Uniti le hanno impedito di accedere a macchine e materiali avanzati necessari per realizzare i chip più all'avanguardia di oggi, e ora è ampiamente alla base dei piani del paese per l'autosufficienza nella produzione di semiconduttori. "La competizione USA-Cina è sulla stessa linea di partenza" ha detto il presidente di Chipuller, Yang Meng, a proposito della tecnologia dei chiplet, mentre "a proposito di altre tecnologie (chip) c'è un divario considerevole tra Cina e Stati Uniti, Giappone, Corea del Sud, Taiwan". (Fonte: Reuters)
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Reuters
Chip wars: How ‘chiplets’ are emerging as a core part of China’s tech strategy
The sale of U.S. startup zGlue’s patents in 2021 was unremarkable except for one detail: The technology it owned.
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🇺🇦 UCRAINA/NATO - Dopo che il ministro della Difesa britannico Wallace ha rimproverato Zelensky per non aver mostrato sufficientemente gratitudine, il presidente dell'Ucraina ha registrato un video dopo il vertice della NATO, in cui ha ringraziato i Paesi che stanno aiutando l'Ucraina 46 volte in 8 minuti e 19 secondi.
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🇨🇳 IL PIANO CINESE PER PORTARE ASTRONAUTI SULLA LUNA ENTRO IL 2030
Zhang Hailian, vice ingegnere capo della China Manned Space Agency (CMSA), ha rivelato il piano preliminare in un vertice aerospaziale nella città di Wuhan mercoledì. La missione, che dovrebbe svolgersi entro il 2030, fa parte di un progetto per stabilire una stazione di ricerca lunare. Due veicoli di lancio invieranno un lander sulla superficie della luna e un veicolo spaziale con equipaggio nell'orbita lunare. Dopo l'attracco, gli astronauti cinesi a bordo del veicolo spaziale entreranno nel lander, che verrà utilizzato per scendere sulla superficie lunare. Mentre saranno sulla luna, raccoglieranno campioni e effettueranno "esplorazioni scientifiche", prima di ripartire sul lander e riunirsi con il veicolo spaziale in attesa in orbita – che li porterà a casa sulla Terra. Per prepararsi alla missione, i ricercatori cinesi sono impegnati a sviluppare tutte le attrezzature necessarie, tra cui tute lunari, rover lunari con equipaggio, astronavi con equipaggio e lander lunari, riferisce l'agenzia stampa statale Xinhua. Non vi sono al momento informazioni su quanti astronauti la Cina prevede di inviare in questa missione.
Già nel 2013, la Cina ha fatto atterrare con successo un rover sulla luna. All'epoca, il leader cinese Xi Jinping disse che "il sogno spaziale fa parte del sogno di rendere la Cina più forte". Sotto Xi, infatti, il gigante asiatico ha speso miliardi per il suo ambizioso programma spaziale: circa 5,8 miliardi di dollari nel 2019 secondo la società di consulenza Euroconsult, anche se non ci sono dati pubblici ufficiali. La Cina ha anche trascorso gli ultimi anni a costruire la propria stazione spaziale Tiangong, che è stata completata a novembre. La stazione è il secondo avamposto orbitale operativo, insieme alla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) da cui gli astronauti cinesi sono stati a lungo esclusi a causa delle obiezioni politiche e delle restrizioni legislative degli USA. Ma la ISS dovrebbe terminare le operazioni nel 2030, il che potrebbe lasciare Tiangong l'unico avamposto. (Fonti: CNN, Xinhua)
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Zhang Hailian, vice ingegnere capo della China Manned Space Agency (CMSA), ha rivelato il piano preliminare in un vertice aerospaziale nella città di Wuhan mercoledì. La missione, che dovrebbe svolgersi entro il 2030, fa parte di un progetto per stabilire una stazione di ricerca lunare. Due veicoli di lancio invieranno un lander sulla superficie della luna e un veicolo spaziale con equipaggio nell'orbita lunare. Dopo l'attracco, gli astronauti cinesi a bordo del veicolo spaziale entreranno nel lander, che verrà utilizzato per scendere sulla superficie lunare. Mentre saranno sulla luna, raccoglieranno campioni e effettueranno "esplorazioni scientifiche", prima di ripartire sul lander e riunirsi con il veicolo spaziale in attesa in orbita – che li porterà a casa sulla Terra. Per prepararsi alla missione, i ricercatori cinesi sono impegnati a sviluppare tutte le attrezzature necessarie, tra cui tute lunari, rover lunari con equipaggio, astronavi con equipaggio e lander lunari, riferisce l'agenzia stampa statale Xinhua. Non vi sono al momento informazioni su quanti astronauti la Cina prevede di inviare in questa missione.
Già nel 2013, la Cina ha fatto atterrare con successo un rover sulla luna. All'epoca, il leader cinese Xi Jinping disse che "il sogno spaziale fa parte del sogno di rendere la Cina più forte". Sotto Xi, infatti, il gigante asiatico ha speso miliardi per il suo ambizioso programma spaziale: circa 5,8 miliardi di dollari nel 2019 secondo la società di consulenza Euroconsult, anche se non ci sono dati pubblici ufficiali. La Cina ha anche trascorso gli ultimi anni a costruire la propria stazione spaziale Tiangong, che è stata completata a novembre. La stazione è il secondo avamposto orbitale operativo, insieme alla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) da cui gli astronauti cinesi sono stati a lungo esclusi a causa delle obiezioni politiche e delle restrizioni legislative degli USA. Ma la ISS dovrebbe terminare le operazioni nel 2030, il che potrebbe lasciare Tiangong l'unico avamposto. (Fonti: CNN, Xinhua)
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CNN
China reveals how it plans to put astronauts on the moon by 2030
Chinese officials on Wednesday unveiled new details about their plans for a manned lunar mission, as China attempts to become only the second nation to put citizens on the moon.
🇪🇺 THIERRY BRÉTON PRESENTA LA NUOVA MUSERUOLA UE SULLE RETI SOCIALI
da Der Standard
Il commissario europeo Thierry Bréton è stato chiaro: in caso di disordini, le piattaforme social dovranno rimuovere istantaneamente i “contenuti di odio”. In caso contrario, la Commissione UE avrà facoltà di bloccare l’accesso degli utenti alle piattaforme, multarle e pure di escluderle dall’UE. Insomma, la museruola è pronta. Con il ben noto principio della finestra di Overton, ora basterà a poco a poco far rientrare nel concetto di “contenuto di odio” e “disinformazione” tutto ciò che è sgradito alla Commissione per censurarlo. Il mondo libero è così libero che teme la libertà di espressione più di ogni altra cosa.
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da Der Standard
Il commissario europeo Thierry Bréton è stato chiaro: in caso di disordini, le piattaforme social dovranno rimuovere istantaneamente i “contenuti di odio”. In caso contrario, la Commissione UE avrà facoltà di bloccare l’accesso degli utenti alle piattaforme, multarle e pure di escluderle dall’UE. Insomma, la museruola è pronta. Con il ben noto principio della finestra di Overton, ora basterà a poco a poco far rientrare nel concetto di “contenuto di odio” e “disinformazione” tutto ciò che è sgradito alla Commissione per censurarlo. Il mondo libero è così libero che teme la libertà di espressione più di ogni altra cosa.
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Giubbe Rosse News
THIERRY BRÉTON PRESENTA LA NUOVA MUSERUOLA UE SULLE RETI SOCIALI - Giubbe Rosse News
Il commissario europeo Thierry Bréton è stato chiaro: in caso di disordini, le piattaforme social dovranno rimuovere istantaneamente i "contenuti di odio". In caso contrario, la Commissione UE avrà facoltà di bloccare l'accesso degli utenti alle piattaforme…
🇺🇸 IN UN CABLOGRAMMA DEL 2008 L'AMBASCIATORE USA BURNS SPIEGAVA GIA' PERFETTAMENTE LA SITUAZIONE UCRAINA
Un cablogramma riservato del 2008 dell'allora ambasciatore americano in Russia, William J. Burns, spiega come la spinta all'ingresso dell'Ucraina nella NATO avrebbe potuto scatenare una guerra civile: "La Russia non solo percepisce l'accerchiamento [da parte della NATO] e gli sforzi per minare l'influenza della Russia nella regione, ma teme anche conseguenze imprevedibili e incontrollate che potrebbero compromettere seriamente gli interessi della sicurezza russa", si legge nel cablogramma. "Gli esperti ci dicono che la Russia è particolarmente preoccupata che le forti divisioni in Ucraina sull'adesione alla NATO, con gran parte della comunità etnica russa contraria all'adesione, possano portare a una grande spaccatura, con violenze o, nel peggiore dei casi, alla guerra civile. In questa eventualità, la Russia dovrebbe decidere se intervenire o meno; una decisione che non vuole affrontare". (Fonte: La Fionda)
Un cablogramma riservato del 2008 dell'allora ambasciatore americano in Russia, William J. Burns, spiega come la spinta all'ingresso dell'Ucraina nella NATO avrebbe potuto scatenare una guerra civile: "La Russia non solo percepisce l'accerchiamento [da parte della NATO] e gli sforzi per minare l'influenza della Russia nella regione, ma teme anche conseguenze imprevedibili e incontrollate che potrebbero compromettere seriamente gli interessi della sicurezza russa", si legge nel cablogramma. "Gli esperti ci dicono che la Russia è particolarmente preoccupata che le forti divisioni in Ucraina sull'adesione alla NATO, con gran parte della comunità etnica russa contraria all'adesione, possano portare a una grande spaccatura, con violenze o, nel peggiore dei casi, alla guerra civile. In questa eventualità, la Russia dovrebbe decidere se intervenire o meno; una decisione che non vuole affrontare". (Fonte: La Fionda)
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La Fionda on X
Un cablogramma riservato del 2008 dell'allora ambasciatore americano in Russia, William J. Burns, che spiega come la spinta all'ingresso dell'Ucraina nella NATO avrebbe potuto scatenare una guerra civile:
"La Russia non solo percepisce l'accerchiamento [da…
"La Russia non solo percepisce l'accerchiamento [da…
🇮🇹CARRI ARMATI LEOPARD 2 PER L'ITALIA
Nel corso dell’audizione parlamentare dinanzi alla IV Commissione Difesa della Camera, il Sottosegretario di Stato alla Difesa Isabella Rauti ha annunciato che il programma di acquisto di nuovi carri armati, in specie i Leopard 2, sarà inserito nell'ormai prossimo Documento Programmatico Pluriennale 2023-2025. Rauti ha indicato in duecentocinquanta carri armati il requisito dell'Esercito Italiano per far fronte alle esigenze nazionali ed alle necessità imposte dagli impegni NATO. Tale numero, superiore all’attuale - che sulla carta è di duecento carri armati del tipo Ariete C1 - verosimilmente sarà raggiunto con 125 Ariete C2 AMV e con i nuovi Leopard 2, questi ultimi prodotti da Krauss Maffei Wegmann.
Il Sottosegretario Rauti ha specificato che il programma Ariete C2 AMV gestito dal CIO (Consorzio Iveco Defence Vehicles – OTO Melara ora Leonardo) andrà avanti (circa 850 milioni sono stati già stanziati nel corso del 2022 ed i tre prototipi previsti sono stati completati) e, pertanto, l’Esercito Italiano, dopo diversi anni tornerà ad avere una doppia linea carri armati.
Obiettivo del Governo e della Difesa rimane la partecipazione italiana al programma MGCS (il nuovo carro armato/mezzo di combattimento) a guida franco-tedesca, in verità da diverso tempo appannato avendo accumulato un forte ritardo rispetto ai tempi precedentemente previsti, e che, proprio in questi giorni, è stato al centro di un “rilancio” da parte dei Ministri della Difesa di Francia e Germania, preoccupati dallo stallo in cui versa l’iniziativa. Oltre l’Italia, hanno mostrato interesse anche la Svezia (che come il nostro Paese per il momento ha lo status di “osservatore”) e la Spagna. (Fonte: Ares Osservatorio Difesa)
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Nel corso dell’audizione parlamentare dinanzi alla IV Commissione Difesa della Camera, il Sottosegretario di Stato alla Difesa Isabella Rauti ha annunciato che il programma di acquisto di nuovi carri armati, in specie i Leopard 2, sarà inserito nell'ormai prossimo Documento Programmatico Pluriennale 2023-2025. Rauti ha indicato in duecentocinquanta carri armati il requisito dell'Esercito Italiano per far fronte alle esigenze nazionali ed alle necessità imposte dagli impegni NATO. Tale numero, superiore all’attuale - che sulla carta è di duecento carri armati del tipo Ariete C1 - verosimilmente sarà raggiunto con 125 Ariete C2 AMV e con i nuovi Leopard 2, questi ultimi prodotti da Krauss Maffei Wegmann.
Il Sottosegretario Rauti ha specificato che il programma Ariete C2 AMV gestito dal CIO (Consorzio Iveco Defence Vehicles – OTO Melara ora Leonardo) andrà avanti (circa 850 milioni sono stati già stanziati nel corso del 2022 ed i tre prototipi previsti sono stati completati) e, pertanto, l’Esercito Italiano, dopo diversi anni tornerà ad avere una doppia linea carri armati.
Obiettivo del Governo e della Difesa rimane la partecipazione italiana al programma MGCS (il nuovo carro armato/mezzo di combattimento) a guida franco-tedesca, in verità da diverso tempo appannato avendo accumulato un forte ritardo rispetto ai tempi precedentemente previsti, e che, proprio in questi giorni, è stato al centro di un “rilancio” da parte dei Ministri della Difesa di Francia e Germania, preoccupati dallo stallo in cui versa l’iniziativa. Oltre l’Italia, hanno mostrato interesse anche la Svezia (che come il nostro Paese per il momento ha lo status di “osservatore”) e la Spagna. (Fonte: Ares Osservatorio Difesa)
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Ares Osservatorio Difesa
Carri armati Leopard 2 per l'Italia
Nel corso dell’audizione parlamentare (Interrogazioni a Risposta immediata) dinanzi alla IV Commissione Difesa della Camera dei Deputati, il Sottosegretario di Stato alla Difesa Isabella Rauti ha annunciato che il programma di acquisto di nuovi carri armati…
🇩🇪 LA GERMANIA DEFINISCE LA STRATEGIA PER TRATTARE CON PECHINO
da Handelsblatt
In un documento di 64 pagine, la Germania stila la sua “strategia cinese”, un documento che dovrà fungere da linea guida per i futuri rapporti tra Berlino e Pechino. “La Cina è un partner, un concorrente e un rivale sistemico”. Un equilibrismo che mette in luce l’enorme pressione a cui è sottoposto il governo Scholz, da un lato obbligato a mantenere aperti i rapporti con il suo principale partner commerciale, dall’altro obbligato da Washington a distanziarsene sul piano geopolitico. Una contraddizione che Berlino non può sanare e che sta già pagando a caro prezzo.
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da Handelsblatt
In un documento di 64 pagine, la Germania stila la sua “strategia cinese”, un documento che dovrà fungere da linea guida per i futuri rapporti tra Berlino e Pechino. “La Cina è un partner, un concorrente e un rivale sistemico”. Un equilibrismo che mette in luce l’enorme pressione a cui è sottoposto il governo Scholz, da un lato obbligato a mantenere aperti i rapporti con il suo principale partner commerciale, dall’altro obbligato da Washington a distanziarsene sul piano geopolitico. Una contraddizione che Berlino non può sanare e che sta già pagando a caro prezzo.
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Giubbe Rosse News
LA GERMANIA DEFINISCE LA STRATEGIA PER TRATTARE CON PECHINO - Giubbe Rosse News
In un documento di 64 pagine, la Germania stila la sua "strategia cinese", un documento che dovrà fungere da linea guida per i futuri rapporti tra Berlino e Pechino. "La Cina è un partner, un concorrente e un rivale sistemico". Un equilibrismo che mette in…
🇩🇪 GERMANIA. UN SONDAGGIO RIVELA CHE UN PARTITO GUIDATO DA SAHRA WAGENKNECHT SAREBBE IL PRIMO PARTITO IN TURINGIA
Turingia | Sondaggio domenicale elezioni regionali INSA/TA/OTZ/TLZ
Scenario: Con una lista Sahra Wagenknecht
Liste Wagenknecht: 25%
AfD: 22% (-10)
LINKE: 18% (-4)
CDU: 16% (-4)
SPD: 9% (-1)
GRÜNE: 5%
FDP: 3% (-1)
Sonstige: 2% (-5)
Tra parentesi la variazione rispetto a uno scenario senza la lista Wagenknecht (Fonte: Deutschland Wählt)
Come si può notare, un eventuale partito guidato da Sahra Wagenknecht ruberebbe voti un po' a tutti gli altri, ma soprattutto all'estrema destra di AfD, che proprio nei Länder orientali ha la propria roccaforte e da anni si contende con la Linke il voto dei delusi. La Linke continuerebbe a pagare il suo avvicinamento suicida al progressismo.
Lo chiamano dispregiativamente rossobrunismo, perché non sanno cosa inventarsi di meglio per attaccare un qualcosa che non capiscono e non vogliono capire. A poco a poco, la realtà vince anche stavolta.
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Turingia | Sondaggio domenicale elezioni regionali INSA/TA/OTZ/TLZ
Scenario: Con una lista Sahra Wagenknecht
Liste Wagenknecht: 25%
AfD: 22% (-10)
LINKE: 18% (-4)
CDU: 16% (-4)
SPD: 9% (-1)
GRÜNE: 5%
FDP: 3% (-1)
Sonstige: 2% (-5)
Tra parentesi la variazione rispetto a uno scenario senza la lista Wagenknecht (Fonte: Deutschland Wählt)
Come si può notare, un eventuale partito guidato da Sahra Wagenknecht ruberebbe voti un po' a tutti gli altri, ma soprattutto all'estrema destra di AfD, che proprio nei Länder orientali ha la propria roccaforte e da anni si contende con la Linke il voto dei delusi. La Linke continuerebbe a pagare il suo avvicinamento suicida al progressismo.
Lo chiamano dispregiativamente rossobrunismo, perché non sanno cosa inventarsi di meglio per attaccare un qualcosa che non capiscono e non vogliono capire. A poco a poco, la realtà vince anche stavolta.
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Forwarded from Fiorangela, canale pubblico.
Arrivare a ZERO veicoli privati entro il 2030 e giungere al massimo ad un volo andata e ritorno di non più di 1500 km per persona OGNI TRE ANNI.
È quanto si legge in un rapporto promosso dalla rete C40 e finanziato, tra gli altri, da Clinton Foundation e Open Society.
C40 è una rete globale di sindaci delle principali città del mondo che "sono uniti nell'azione per affrontare la crisi climatica". Tra essi, i piddini Gualtieri e Sala, rispettivamente sindaci di Roma e Milano.
Tra le altre cose, il rapporto chiede di arrivare a zero consumi di carne e latte e derivati entro il 2030. E, ancora, di ridurre a tre i nuovi capi di vestiario da acquistare ogni anno per persona.
A denunciarlo su Twitteer Lucio Malan, presidente del gruppo Fratelli d’Italia al Senato. Peccato che il suo partito non solo non si opponga al New green deal, i cui obiettivi sottesi sono distruttivi per popoli ed economie, ma sia totalmente fagocitato dall'Agenda 2030.
È quanto si legge in un rapporto promosso dalla rete C40 e finanziato, tra gli altri, da Clinton Foundation e Open Society.
C40 è una rete globale di sindaci delle principali città del mondo che "sono uniti nell'azione per affrontare la crisi climatica". Tra essi, i piddini Gualtieri e Sala, rispettivamente sindaci di Roma e Milano.
Tra le altre cose, il rapporto chiede di arrivare a zero consumi di carne e latte e derivati entro il 2030. E, ancora, di ridurre a tre i nuovi capi di vestiario da acquistare ogni anno per persona.
A denunciarlo su Twitteer Lucio Malan, presidente del gruppo Fratelli d’Italia al Senato. Peccato che il suo partito non solo non si opponga al New green deal, i cui obiettivi sottesi sono distruttivi per popoli ed economie, ma sia totalmente fagocitato dall'Agenda 2030.