GENERALE BERTOLINI: “LE ARMI A KIEV COSTANO SOLDI E VITE. CHI LO NEGA DICE BUGIE”
“Le armi costano, mandare le armi a qualcuno costa”. Per il generale Marco Bertolini – in pensione dal 2016, già comandante del Comando operativo interforze e della Brigata Folgore, capo di stato maggiore Isaf in Afghanistan, operativo in Libano, Somalia, Bosnia e Kosovo – sostenere che gli invii a Kiev non siano una spesa per lo Stato, come si prodiga a fare la premier Giorgia Meloni, “è una sciocchezza e lo dice uno che è convinto non si spenda abbastanza per le proprie forze armate, ultimo elemento di sovranità nazionale rimasta”.
Le guerre in Europa da secoli sono mosse per rivendicazioni territoriali, è chiaro che le parti debbano rinunciare a qualcosa sulla base di una trattativa diplomatica. Che debbano sedersi attorno a un tavolo e discutere. Altrimenti non se ne esce, ma la mia impressione è che non se ne voglia uscire.
Quel che mi pare chiaro è che in ottica geopolitica globale mantenere l’Europa divisa dalle fonti energetiche russe alla lunga gioverà molto a qualcun altro. Quella ucraina è solo la tessera di un conflitto molto più ampio che coinvolge altri territori, come l’Armenia, l’Arzebaigian, il Kazakistan, la Libia, la Siria… e poi c’è la Cina che ha fatto fare la pace a Iran e Arabia Saudita, questione sottovalutata.
Per la Russia, la Crimea e il Mar Nero sono irrinunciabili, per gli Stati Uniti è irrinunciabile un mondo unipolare guidato da Washington. Districare questa matassa inviando armi a chicchessia non è utile alla causa della pace, mi pare chiarissimo. Purtroppo la bomba atomica non si può disinventare. (Fonte: Il Fatto Quotidiano)
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“Le armi costano, mandare le armi a qualcuno costa”. Per il generale Marco Bertolini – in pensione dal 2016, già comandante del Comando operativo interforze e della Brigata Folgore, capo di stato maggiore Isaf in Afghanistan, operativo in Libano, Somalia, Bosnia e Kosovo – sostenere che gli invii a Kiev non siano una spesa per lo Stato, come si prodiga a fare la premier Giorgia Meloni, “è una sciocchezza e lo dice uno che è convinto non si spenda abbastanza per le proprie forze armate, ultimo elemento di sovranità nazionale rimasta”.
Le guerre in Europa da secoli sono mosse per rivendicazioni territoriali, è chiaro che le parti debbano rinunciare a qualcosa sulla base di una trattativa diplomatica. Che debbano sedersi attorno a un tavolo e discutere. Altrimenti non se ne esce, ma la mia impressione è che non se ne voglia uscire.
Quel che mi pare chiaro è che in ottica geopolitica globale mantenere l’Europa divisa dalle fonti energetiche russe alla lunga gioverà molto a qualcun altro. Quella ucraina è solo la tessera di un conflitto molto più ampio che coinvolge altri territori, come l’Armenia, l’Arzebaigian, il Kazakistan, la Libia, la Siria… e poi c’è la Cina che ha fatto fare la pace a Iran e Arabia Saudita, questione sottovalutata.
Per la Russia, la Crimea e il Mar Nero sono irrinunciabili, per gli Stati Uniti è irrinunciabile un mondo unipolare guidato da Washington. Districare questa matassa inviando armi a chicchessia non è utile alla causa della pace, mi pare chiarissimo. Purtroppo la bomba atomica non si può disinventare. (Fonte: Il Fatto Quotidiano)
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Il Fatto Quotidiano
Il generale Bertolini: “Le armi a Kiev costano soldi e vite. Chi lo nega dice bugie” - Il Fatto Quotidiano
“Le armi costano, mandare le armi a qualcuno costa”. Per il generale Marco Bertolini – in pensione dal 2016, già comandante del Comando operativo interforze e della Brigata Folgore, capo di stato maggiore Isaf in Afghanistan, operativo in Libano, Somalia…
INFOGRAFICA MOLTO UTILE PER VISUALIZZARE IN MODO SEMPLICE E INTUITIVO LA DIPENDENZA GLOBALE DALLA CINA NEL SETTORE DELLE AUTO ELETTRICHE
1️⃣Estrazione cobalto: 41% 🇨🇳
2️⃣Raffinazione cobalto: 73% 🇨🇳
3️⃣Catodi: 77% fatti in 🇨🇳
4️⃣Anodi: 92% 🇨🇳
5️⃣Batterie: 66% assemblate in 🇨🇳
6️⃣Auto elettriche: 54% fatte in 🇨🇳
(Fonte: New York Times, via Edoardo Crivellaro)
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1️⃣Estrazione cobalto: 41% 🇨🇳
2️⃣Raffinazione cobalto: 73% 🇨🇳
3️⃣Catodi: 77% fatti in 🇨🇳
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5️⃣Batterie: 66% assemblate in 🇨🇳
6️⃣Auto elettriche: 54% fatte in 🇨🇳
(Fonte: New York Times, via Edoardo Crivellaro)
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ALLUVIONE IN CORSO A LUGO DI ROMAGNA: DIRETTA VIDEO (Fonte: Local Team)
Non credi alla scienza, ti allaghi, muori.
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Local Team
Alluvione in corso a Lugo di Romagna: diretta video
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ALLUVIONE A LUGO. LO SFOGO DI UN RESIDENTE CONTRO GLI AMMINISTRATORI LOCALI (Fonte: Local Team)
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🇦🇪🇺🇸 WSJ: "NEGLI STATI DEL GOLFO GLI USA NON DETTANO PIÙ LEGGE"
“Il tono della relazione è cambiato. Non è più quello in cui Washington alza il telefono e dice ad Abu Dhabi cosa fare e Abu Dhabi semplicemente lo esegue", ha affermato Dina Esfandiary, consulente senior per il Medio Oriente presso l'International Crisis Group, un think tank con sede a Bruxelles, e autrice di un libro sugli Emirati Arabi Uniti
“Il rovescio della medaglia è che a volte gli Emirati Arabi Uniti non ottengono ciò che chiedono dagli Stati Uniti, perché semplicemente non hanno fatto ciò che gli americani si aspettavano da loro", ha detto. (Fonte: Wall Street Journal)
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“Il tono della relazione è cambiato. Non è più quello in cui Washington alza il telefono e dice ad Abu Dhabi cosa fare e Abu Dhabi semplicemente lo esegue", ha affermato Dina Esfandiary, consulente senior per il Medio Oriente presso l'International Crisis Group, un think tank con sede a Bruxelles, e autrice di un libro sugli Emirati Arabi Uniti
“Il rovescio della medaglia è che a volte gli Emirati Arabi Uniti non ottengono ciò che chiedono dagli Stati Uniti, perché semplicemente non hanno fatto ciò che gli americani si aspettavano da loro", ha detto. (Fonte: Wall Street Journal)
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WSJ
Influential Middle East Leader Woos Russia and China, Testing U.S. Ties
President Sheikh Mohamed bin Zayed has positioned the U.A.E. as a friend to all sides since Moscow invaded Ukraine.
EX TENENTE COLONNELLO USA: “PERCHÉ L’UCRAINA NON PUÒ BATTERE PUTIN”
di Enrico Tomaselli
L’ex tenente colonnello Daniel L. Davis, Senior Fellow for Defense Priorities, autore di “The Eleventh Hour in 2020 America”, fa piazza pulita delle vittoriose ambizioni di Zelensky, così come delle stesse speranze dell’amministrazione Biden.
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Giubbe Rosse News
EX TENENTE COLONNELLO USA: "PERCHÉ L'UCRAINA NON PUÒ BATTERE PUTIN" - Giubbe Rosse News
L'ex tenente colonnello Daniel L. Davis, Senior Fellow for Defense Priorities, autore di "The Eleventh Hour in 2020 America", fa piazza pulita delle vittoriose ambizioni di Zelensky, così come delle stesse speranze dell’amministrazione Biden.
🇲🇩 SITUAZIONE ESPLOSIVA IN MOLDAVIA. IL GOVERNO CENTRALE NON RICONOSCE LE ELEZIONI IN GAUGAZIA
In Gagauzia, una piccola regione della Moldavia, si sono svolte le elezioni per l’elezioni del governatore ma il governo di Maia Sandu ha deciso di non riconoscere l’esito delle consultazioni.
In Gagauzia il partito di opposizione ȘOR, rappresentato da Eugenia Gutsul, ha vinto le elezioni con il 52,36% dei voti ma il governo centrale moldavo. guidato dalla filo europeista ed atlantista Maia Sandu, non ha riconosciuto l’esito elettorale ed ha inviato la polizia per sequestrare le schede elettorali.
“Vogliamo continuare ad essere amici della Federazione Russa, ad essere amici di altri Paesi. Non vogliamo alcun conflitto”, ha dichiarato Gutsul. “Quello che le autorità in carica stanno facendo ora ha rovinato le relazioni con la Russia in tutti i modi,e colpisce anche la Gagauzia. Ma quando gli altri dicono che ripristineremo relazioni amichevoli con la Russia, intanto che loro parlano del futuro, noi lo stiamo già mettendo in pratica”, ha aggiunto.
Chisinau non era soddisfatta dei risultati elettorali: la polizia moldava ha preso d’assalto la Commissione elettorale centrale dell’autonomia e ha sequestrato schede e liste di elettori. Le forze dell’ordine hanno portato via i documenti di notte tra le grida di disapprovazione dei residenti locali. Così le autorità moldave hanno violato la legge “Sullo status giuridico speciale della Gagauzia”.
Chisinau ritiene che i candidati abbiano ricevuto donazioni superiori all’importo consentito dalla legge moldava. Tuttavia, la Commissione della Gagauzia ha le proprie istruzioni, che non regolano l’entità delle donazioni, ma Chisinau sostiene che, dato lo status dell’autonomia, le sue leggi non devono contraddire quelle della Moldavia, riferisce Infodefense.
“Hanno deciso semplicemente di confiscare i documenti elettorali per impedire la loro approvazione da parte della Corte d’Appello di Comrat. Rendendosi conto che non riusciranno a fare pressione sui giudici per non riconoscere le elezioni, l’attuale governo ha deciso di intraprendere queste azioni illegali, che confermano che il presidente Maia Sandu e il partito al governo, il cui indice di gradimento sta scendendo, sono pronti a qualsiasi crimine pur di rimanere al potere”, ha commentato Igor Dodon. (Fonte: Il Faro di Roma)
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In Gagauzia, una piccola regione della Moldavia, si sono svolte le elezioni per l’elezioni del governatore ma il governo di Maia Sandu ha deciso di non riconoscere l’esito delle consultazioni.
In Gagauzia il partito di opposizione ȘOR, rappresentato da Eugenia Gutsul, ha vinto le elezioni con il 52,36% dei voti ma il governo centrale moldavo. guidato dalla filo europeista ed atlantista Maia Sandu, non ha riconosciuto l’esito elettorale ed ha inviato la polizia per sequestrare le schede elettorali.
“Vogliamo continuare ad essere amici della Federazione Russa, ad essere amici di altri Paesi. Non vogliamo alcun conflitto”, ha dichiarato Gutsul. “Quello che le autorità in carica stanno facendo ora ha rovinato le relazioni con la Russia in tutti i modi,e colpisce anche la Gagauzia. Ma quando gli altri dicono che ripristineremo relazioni amichevoli con la Russia, intanto che loro parlano del futuro, noi lo stiamo già mettendo in pratica”, ha aggiunto.
Chisinau non era soddisfatta dei risultati elettorali: la polizia moldava ha preso d’assalto la Commissione elettorale centrale dell’autonomia e ha sequestrato schede e liste di elettori. Le forze dell’ordine hanno portato via i documenti di notte tra le grida di disapprovazione dei residenti locali. Così le autorità moldave hanno violato la legge “Sullo status giuridico speciale della Gagauzia”.
Chisinau ritiene che i candidati abbiano ricevuto donazioni superiori all’importo consentito dalla legge moldava. Tuttavia, la Commissione della Gagauzia ha le proprie istruzioni, che non regolano l’entità delle donazioni, ma Chisinau sostiene che, dato lo status dell’autonomia, le sue leggi non devono contraddire quelle della Moldavia, riferisce Infodefense.
“Hanno deciso semplicemente di confiscare i documenti elettorali per impedire la loro approvazione da parte della Corte d’Appello di Comrat. Rendendosi conto che non riusciranno a fare pressione sui giudici per non riconoscere le elezioni, l’attuale governo ha deciso di intraprendere queste azioni illegali, che confermano che il presidente Maia Sandu e il partito al governo, il cui indice di gradimento sta scendendo, sono pronti a qualsiasi crimine pur di rimanere al potere”, ha commentato Igor Dodon. (Fonte: Il Faro di Roma)
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FarodiRoma
Situazione esplosiva in Moldavia. Il governo centrale non riconosce le elezioni in Gaugazia (A. Puccio) - FarodiRoma
In Gagauzia, una piccola regione della Moldavia, si sono svolte le elezioni per l’elezioni del governatore ma il governo di Maia Sandu ha deciso di non riconoscere l’esito delle consultazioni. In Gagauzia il partito di opposizione ȘOR, rappresentato da Eugenia…
🇵🇰 PAKISTAN. CONTINUA L'ASSEDIO DELLA POLIZIA A CASA DI IMRAN KHAN
La polizia pakistana continua l'assedio intorno alla casa di Imran Khan. È scaduto il termine di 24 ore concesso all'ex premier per consegnare i "terroristi" rifugiatisi all'interno della sua residenza e accusati di sedizione.
L'ultimatum per Khan è terminato alle 14:00, ora locale, ma non ci sono stati segni immediati di movimenti insoliti da parte della polizia. Il partito di Khan, Pakistan Tehreek-e-Insaf, ha invitato i giornalisti a casa per assistere a eventuali irruzioni della polizia nei locali. (Fonte: ABC News)
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La polizia pakistana continua l'assedio intorno alla casa di Imran Khan. È scaduto il termine di 24 ore concesso all'ex premier per consegnare i "terroristi" rifugiatisi all'interno della sua residenza e accusati di sedizione.
L'ultimatum per Khan è terminato alle 14:00, ora locale, ma non ci sono stati segni immediati di movimenti insoliti da parte della polizia. Il partito di Khan, Pakistan Tehreek-e-Insaf, ha invitato i giornalisti a casa per assistere a eventuali irruzioni della polizia nei locali. (Fonte: ABC News)
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🇮🇹 CON LA TUTELA DELL'AMBIENTE IN COSTITUZIONE, ECCO L'IMPOSIZIONE DELLE REGOLE SUL CONTRASTO AL CAMBIAMENTO CLIMATICO
“Ora che bisogna contrastare il cambiamento climatico avremo bisogno di regole destinate a un’osservanza generalizzata e uniforme”, indica Giuliano Amato parlando di potere e Costituzione. E i giuristi difendono il potere costituito temendo i “poteri forti privati e transnazionali”.
I cittadini? Obbediscano e facciano quadrato intorno alle istituzioni (e pazienza se non sono trasparenti). (Fonte: Maddalena Loy, La Verità)
Una minoranza che ha occupato il potere e che, una volta stabilito unilateralmente ciò che è vero e ciò che è falso, si arroga il diritto di decidere per tutti. L'epistocrazia, dicono loro.
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“Ora che bisogna contrastare il cambiamento climatico avremo bisogno di regole destinate a un’osservanza generalizzata e uniforme”, indica Giuliano Amato parlando di potere e Costituzione. E i giuristi difendono il potere costituito temendo i “poteri forti privati e transnazionali”.
I cittadini? Obbediscano e facciano quadrato intorno alle istituzioni (e pazienza se non sono trasparenti). (Fonte: Maddalena Loy, La Verità)
Una minoranza che ha occupato il potere e che, una volta stabilito unilateralmente ciò che è vero e ciò che è falso, si arroga il diritto di decidere per tutti. L'epistocrazia, dicono loro.
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IL RUSSIAGATE NON È MAI ESISTITO. MA L’UKRAINEGATE SÌ E NESSUNO NE PARLA
di Giacomo Gabellini
Il rapporto Durham ha certificato che il Russiagate non è mai esistito. In compenso, nessuno parla dell'Ukrainegate che vede pesantemente coinvolti il presidente Joe Biden e suo figlio Hunter. Intanto, su iniziativa del Dipartimento di giustizia, l’intera squadra investigativa che indagava su Hunter Biden è stata rimossa dall’incarico.
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di Giacomo Gabellini
Il rapporto Durham ha certificato che il Russiagate non è mai esistito. In compenso, nessuno parla dell'Ukrainegate che vede pesantemente coinvolti il presidente Joe Biden e suo figlio Hunter. Intanto, su iniziativa del Dipartimento di giustizia, l’intera squadra investigativa che indagava su Hunter Biden è stata rimossa dall’incarico.
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Giubbe Rosse News
IL RUSSIAGATE NON È MAI ESISTITO. MA L'UKRAINEGATE SÌ E NESSUNO NE PARLA - Giubbe Rosse News
Il rapporto Durham ha certificato che il Russiagate non è mai esistito. In compenso, nessuno parla dell'Ukrainegate che vede pesantemente coinvolti il presidente Joe Biden e suo figlio Hunter. Intanto, su iniziativa del Dipartimento di giustizia, l’intera…
🇺🇦 LA GUERRA DEI MISSILI E LA GUERRA DELLA PROPAGANDA
di Mikael Valtersson, analista politico-militare, ex ufficiale delle forze armate svedesi
"Un missile russo toglie energia a 20 città ucraine. Secondo il Ministero della Difesa ucraino 29 dei 30 missili russi sono stati abbattuti durante l'attacco missilistico della scorsa notte. Allo stesso tempo, il Ministero dell'Energia ucraino ammette che 20 città in Ucraina mancano di energia a causa dell'attacco missilistico. Quel missile che è passato deve essere il miglior missile della storia e avere un MIRV con almeno 20 testate con nuovi esplosivi super potenti per raggiungere questo obiettivo. Oppure il Ministero della Difesa potrebbe aver letto inavvertitamente i rapporti in modo errato e avrebbe dovuto dire che 29 missili su 30 non sono stati abbattuti. Oltre a prendere in giro la cattiva guerra dell'informazione, devo dire alla parte ucraina: 'Coordinate i vostri rapporti'".
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di Mikael Valtersson, analista politico-militare, ex ufficiale delle forze armate svedesi
"Un missile russo toglie energia a 20 città ucraine. Secondo il Ministero della Difesa ucraino 29 dei 30 missili russi sono stati abbattuti durante l'attacco missilistico della scorsa notte. Allo stesso tempo, il Ministero dell'Energia ucraino ammette che 20 città in Ucraina mancano di energia a causa dell'attacco missilistico. Quel missile che è passato deve essere il miglior missile della storia e avere un MIRV con almeno 20 testate con nuovi esplosivi super potenti per raggiungere questo obiettivo. Oppure il Ministero della Difesa potrebbe aver letto inavvertitamente i rapporti in modo errato e avrebbe dovuto dire che 29 missili su 30 non sono stati abbattuti. Oltre a prendere in giro la cattiva guerra dell'informazione, devo dire alla parte ucraina: 'Coordinate i vostri rapporti'".
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🇮🇹 MALTEMPO IN EMILIA ROMAGNA? È COLPA DEGLI AMMINISTRATORI
A voi il parere di un dirigente del Comune di Bologna e di un ingegnere privato esperto del settore (che hanno preferito l’anonimato), secondo cui la responsabilità del disastro è imputabile all'incuria ed alla scarsa o nulla manutenzione da parte degli enti locali.
Peccato per l'anonimato, elemento a cui la propaganda ufficiale certamente si aggrapperà per delegittimare la credibilità di un articolo, che pure dice cosa sacrosante e ben note a tutti. (Fonte: Affari Italiani)
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A voi il parere di un dirigente del Comune di Bologna e di un ingegnere privato esperto del settore (che hanno preferito l’anonimato), secondo cui la responsabilità del disastro è imputabile all'incuria ed alla scarsa o nulla manutenzione da parte degli enti locali.
Peccato per l'anonimato, elemento a cui la propaganda ufficiale certamente si aggrapperà per delegittimare la credibilità di un articolo, che pure dice cosa sacrosante e ben note a tutti. (Fonte: Affari Italiani)
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affaritaliani.it
"Maltempo in Emilia Romagna? Il clima non c'entra, colpa degli amministratori"
Ingegner K, sta vedendo le immagini?
ELLY SCHLEIN E BONACCINI? IL CASO DEI 55 MILIONI ANTI-ALLUVIONE RESTITUITI IN EMILIA ROMAGNA (Fonte: Libero Quotidiano)
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LiberoQuotidiano.it
Elly Schlein e Bonaccini? Il caso dei 55 milioni anti-alluvione restituiti
Il lavoro deve essere «di qualità», l’impresa «buona» e «le politiche sociali devono essere rimesse al cent...
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🇮🇹 CEDE L'ARGINE TRA CA' DI LUGO E SAN LORENZO (RA)
La forza dell'acqua del Santerno fa crollare parte di una casa. Inondata tutta la zona. Il fiume cambia direzione rispetto al percorso prestabilito. (Fonte: Local Team)
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La forza dell'acqua del Santerno fa crollare parte di una casa. Inondata tutta la zona. Il fiume cambia direzione rispetto al percorso prestabilito. (Fonte: Local Team)
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🇺🇸 WSJ. PROSSIMI CINQUE MESI DECISIVI PER SUPPORTO USA ALL'UCRAINA. POI, NEL 2024, ELEZIONI
Gli alleati dell'Ucraina temono che il sostegno militare alla sua guerra contro la Russia stia per raggiungere il picco. Gli alti funzionari europei sempre più preoccupati per il flusso di aiuti il prossimo anno, quando gli Stati Uniti entreranno in una campagna presidenziale divisiva.
Gli alleati europei sono sempre più incerti sul fatto che gli Stati Uniti si avvicineranno al loro attuale pacchetto da 48 miliardi di dollari, adottato nel 2022, in particolare perché richiede un voto al Congresso questo autunno sullo sfondo di un dibattito più partigiano sulla guerra.
"Nessuno lo sa", ha detto un funzionario europeo, una delle 10 figure di spicco nei paesi alleati dell'Ucraina che ha parlato al Financial Times della prossima fase della guerra. "Non possiamo mantenere lo stesso livello di assistenza per sempre", ha aggiunto l'alto funzionario, sostenendo che l'attuale tasso di sostegno potrebbe essere sostenuto per un anno o forse due, ma non di più.
Biden incontrerà le sue controparti del G7 a Hiroshima, in Giappone, venerdì per un vertice di tre giorni in cui riaffermare il sostegno occidentale all'Ucraina sarà uno degli obiettivi chiave. "Il presidente Biden è stato molto chiaro nel sostenere l'Ucraina per tutto il tempo necessario", ha detto un funzionario della Casa Bianca.
Alcuni alleati in contatto regolare con gli Stati Uniti sull'Ucraina affermano che Washington vede i prossimi cinque mesi come critici per l'esito del conflitto e l'ultima vera possibilità per Kiev di cambiare la situazione sul campo.
Con i sondaggi che mostrano il calo del sostegno degli Stati Uniti all'Ucraina, alcuni alleati europei affermano che l'amministrazione Biden è sotto pressione per dimostrare che decine di miliardi di dollari in assistenza hanno avuto un impatto significativo sul campo di battaglia. "È importante per l'America vendere questa guerra come un successo, anche per scopi interni, per dimostrare che tutti quei pacchetti di aiuti hanno avuto successo in termini di progressi ucraini", ha detto un secondo funzionario europeo. (Fonte. Wall Street Journal)
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Gli alleati dell'Ucraina temono che il sostegno militare alla sua guerra contro la Russia stia per raggiungere il picco. Gli alti funzionari europei sempre più preoccupati per il flusso di aiuti il prossimo anno, quando gli Stati Uniti entreranno in una campagna presidenziale divisiva.
Gli alleati europei sono sempre più incerti sul fatto che gli Stati Uniti si avvicineranno al loro attuale pacchetto da 48 miliardi di dollari, adottato nel 2022, in particolare perché richiede un voto al Congresso questo autunno sullo sfondo di un dibattito più partigiano sulla guerra.
"Nessuno lo sa", ha detto un funzionario europeo, una delle 10 figure di spicco nei paesi alleati dell'Ucraina che ha parlato al Financial Times della prossima fase della guerra. "Non possiamo mantenere lo stesso livello di assistenza per sempre", ha aggiunto l'alto funzionario, sostenendo che l'attuale tasso di sostegno potrebbe essere sostenuto per un anno o forse due, ma non di più.
Biden incontrerà le sue controparti del G7 a Hiroshima, in Giappone, venerdì per un vertice di tre giorni in cui riaffermare il sostegno occidentale all'Ucraina sarà uno degli obiettivi chiave. "Il presidente Biden è stato molto chiaro nel sostenere l'Ucraina per tutto il tempo necessario", ha detto un funzionario della Casa Bianca.
Alcuni alleati in contatto regolare con gli Stati Uniti sull'Ucraina affermano che Washington vede i prossimi cinque mesi come critici per l'esito del conflitto e l'ultima vera possibilità per Kiev di cambiare la situazione sul campo.
Con i sondaggi che mostrano il calo del sostegno degli Stati Uniti all'Ucraina, alcuni alleati europei affermano che l'amministrazione Biden è sotto pressione per dimostrare che decine di miliardi di dollari in assistenza hanno avuto un impatto significativo sul campo di battaglia. "È importante per l'America vendere questa guerra come un successo, anche per scopi interni, per dimostrare che tutti quei pacchetti di aiuti hanno avuto successo in termini di progressi ucraini", ha detto un secondo funzionario europeo. (Fonte. Wall Street Journal)
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Ft
Ukraine’s allies fear military support will fade in US election year | Financial Times
European capitals concerned divisive Washington politics will jeopardise aid levels when $48bn package expires
Giubbe Rosse pinned «DUE ANNI SENZA FRANCO A quel tempo in Europa c'era un'altra guerra e per canzoni solo sirene d'allame... Passa il tempo, sembra che non cambi niente, questa mia generazione vuole nuovi valori e ho già sentito aria di rivoluzione, ho già sentito gridare...…»
I TEST ALLA VELOCITÀ DELLA SCIENZA HANNO PERMESSO DI METTERE IN COMMERCIO MOLTO PIÙ VELOCEMENTE I NUOVI MOTORI DI AEREI SENZA LA FASTIDIOSA BUROCRAZIA E GLI ODIOSI TEST. ORA CI SONO 3.000 VOLI CANCELLATI E 150 AEREI IN MANUTENZIONE STRAORDINARIA (Fonte: Corriere)
Ma è colpa del cambiamento climatico.
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Corriere della Sera
Motori nuovi ma troppo delicati: fermi 150 aerei, in Europa cancellati 3 mila voli
I propulsori moderni di Pratt & Whitney per gli Airbus A320neo, A220 ed Embraer E2 richiedono una manutenzione più frequente (e più lunga) rispetto ai modelli vecchi. E le compagnie devono cancellare i voli
🇬🇧 BT GROUP. 55.000 POSTI IN MENO ENTRO IL 2023 GRAZIE ALL'IA
l gruppo telefonico britannico BT ha annunciato il 18 maggio che taglierà fino a 55 mila posti di lavoro (compresi i circa 30 mila appaltatori) entro il 2030. Di fatto, il più grande provider britannico di banda larga e telefonia mobile ridurrà di oltre il 40% la sua forza lavoro, mentre completa il suo roll-out della fibra e si adatta a nuove tecnologie come l’intelligenza artificiale. Come riporta Reuters, il numero totale di dipendenti del gruppo si ridurrà dunque da 130 mila a 75 mila/90 mila persone al più tardi entro l’anno finanziario 2030. Per quella data, la maggior parte della costruzione della rete a fibre ottiche sarà completata. (Fonte: Corriere)
Siete diventati inutili. Vi spremeranno gli ultimi risparmi per acquistare altri vaccini, altri pannelli solari, altre armi all'Ucraina, poi non servirete più.
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l gruppo telefonico britannico BT ha annunciato il 18 maggio che taglierà fino a 55 mila posti di lavoro (compresi i circa 30 mila appaltatori) entro il 2030. Di fatto, il più grande provider britannico di banda larga e telefonia mobile ridurrà di oltre il 40% la sua forza lavoro, mentre completa il suo roll-out della fibra e si adatta a nuove tecnologie come l’intelligenza artificiale. Come riporta Reuters, il numero totale di dipendenti del gruppo si ridurrà dunque da 130 mila a 75 mila/90 mila persone al più tardi entro l’anno finanziario 2030. Per quella data, la maggior parte della costruzione della rete a fibre ottiche sarà completata. (Fonte: Corriere)
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Corriere della Sera
Bt Group, 55 mila posti di lavoro in meno entro il 2030 (con l’intelligenza artificiale)
Il più grande provider britannico di banda larga e telefonia mobile ha annunciato che ridurrà di oltre il 40% la sua forza lavoro, mentre completa il roll-out della fibra e si adatta a nuove tecnologie come l’intelligenza artificiale
🇸🇾🇸🇦 ASSAD IN VOLO PER JEDDAH PER PARTECIPARE AL SUMMIT DELLA LEGA ARABA
Il presidente Bashar al-Assad in volo per Jeddah. Un Airbus A320-212 civile appartenente alla Syrian Airlines è decollato dall'aeroporto internazionale di Damasco alle 16:44 ed è ora diretto a Jeddah in Arabia Saudita. Molto probabilmente a bordo dell’aereo viaggiano il presidente al-Assad accompagnato da una delegazione presidenziale siriana di alto rango. (SAMSyria, via LukyLuke31)
Si tratta della prima partecipazione dopo 12 anni di sospensione della Siria.
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Il presidente Bashar al-Assad in volo per Jeddah. Un Airbus A320-212 civile appartenente alla Syrian Airlines è decollato dall'aeroporto internazionale di Damasco alle 16:44 ed è ora diretto a Jeddah in Arabia Saudita. Molto probabilmente a bordo dell’aereo viaggiano il presidente al-Assad accompagnato da una delegazione presidenziale siriana di alto rango. (SAMSyria, via LukyLuke31)
Si tratta della prima partecipazione dopo 12 anni di sospensione della Siria.
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