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🇶🇦 MINISTRO DELL'ENERGIA DEL QATAR: "IL PRICE CAP DELL'UE È UNA MISURA IPOCRITA" Le proposte europee per fissare limiti al prezzo pagato per il gas naturale sono "ipocrite", ha affermato il ministro dell'Energia del Qatar Saad Al Kaabi in un'intervista a…
Der Spiegel torna sull'intervista rilasciata dal ministro dell'energia del Qatar Saad Al Kaabi a Bloomberg TV, di cui abbiamo parlato due giorni fa.
"Il problema è il prezzo che i paesi o le aziende sono disposti a pagare", ha detto Al Kaabi. Importatori concorrenti potrebbero quindi arrivare a mettere le mani su forniture che, in realtà, erano destinate all'Europa perché potrebbero offrire di più.
Al Kaabi ritiene che i problemi con le forniture di gas all'Europa potrebbero persistere nel 2025.
Il price cap sul prezzo del gas è una delle misure di cui più si discute da mesi in UE per proteggere i consumatori dai costi elevati. Il capo del Partito popolare europeo, Manfred Weber, si è recentemente lamentato del fatto che i paesi dell'UE non agiscono insieme nella lotta per abbassare i prezzi del gas. Ogni Paese va da solo a bussare alla porta del Qatar o degli Emirati Arabi Uniti, disse Weber in un'intervista al gruppo Funke. "Gli europei cercano di superarsi a vicenda spuntando i migliori prezzi; nella migliore delle ipotesi è un tentativo goffo", disse Weber.
************
No, non è vero che grazie a Putin l'Europa è più unita che mai. Vi hanno preso in giro anche su questo, sovrapponendo il loro wishful thinking alla realtà. È vero, se mai, proprio il contrario: questa crisi sta facendo emergere tutta la fragilità dell'impianto UE, una federazione ibrida di paesi diversissimi tra loro per economia, grandezza, industria, debito, privi di una politica fiscale comune, uniti solo da una valuta, in cui i politici devono rispondere alla popolazione locale. Poteva finire solo così, con ognuno che cerca di fare le scarpe all'altro. La realtà alla fine vince sempre.
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"Il problema è il prezzo che i paesi o le aziende sono disposti a pagare", ha detto Al Kaabi. Importatori concorrenti potrebbero quindi arrivare a mettere le mani su forniture che, in realtà, erano destinate all'Europa perché potrebbero offrire di più.
Al Kaabi ritiene che i problemi con le forniture di gas all'Europa potrebbero persistere nel 2025.
Il price cap sul prezzo del gas è una delle misure di cui più si discute da mesi in UE per proteggere i consumatori dai costi elevati. Il capo del Partito popolare europeo, Manfred Weber, si è recentemente lamentato del fatto che i paesi dell'UE non agiscono insieme nella lotta per abbassare i prezzi del gas. Ogni Paese va da solo a bussare alla porta del Qatar o degli Emirati Arabi Uniti, disse Weber in un'intervista al gruppo Funke. "Gli europei cercano di superarsi a vicenda spuntando i migliori prezzi; nella migliore delle ipotesi è un tentativo goffo", disse Weber.
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No, non è vero che grazie a Putin l'Europa è più unita che mai. Vi hanno preso in giro anche su questo, sovrapponendo il loro wishful thinking alla realtà. È vero, se mai, proprio il contrario: questa crisi sta facendo emergere tutta la fragilità dell'impianto UE, una federazione ibrida di paesi diversissimi tra loro per economia, grandezza, industria, debito, privi di una politica fiscale comune, uniti solo da una valuta, in cui i politici devono rispondere alla popolazione locale. Poteva finire solo così, con ognuno che cerca di fare le scarpe all'altro. La realtà alla fine vince sempre.
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Spiegel
Katar droht Europäern mit Gasentzug
Deutschland und andere EU-Staaten wollen russische Energie mit Lieferungen aus Katar ersetzen. Doch der Minister des Emirats sagt offen: Sein Gas könnte am Ende woanders landen.
"CORRIERE - ORIGINE DEL COVID: I NUOVI INDIZI PUNTANO CON ALTA PROBABILITÀ SULLA FUGA DAL LABORATORIO
L'ipotesi, subito scartata come illazione, è tornata a far discutere e si è molto rafforzata". (Fonte: Corriere)
L'articolo pare più che altro un rigirare la frittata, assolvendosi dal fatto di aver raccontato solo balle finora ma a causa di Trump, noto per raccontare balle. E siccome aveva politicizzato l'argomento dicendo la verità, allora era giusto dare la colpa al cinese che si è mangiato il pipistrello infetto vivo pur di dargli torto.
Il resto dell'articolo mostra nulla più che che ulteriori (quasi banali) prove dell'uscita del covid dal laboratorio di Wuhan, come, banalmente il fatto che, en passant, a febbraio 2020 fosse già pronto il loro vaccino.
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L'ipotesi, subito scartata come illazione, è tornata a far discutere e si è molto rafforzata". (Fonte: Corriere)
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AUMENTO DI CAPITALE MPS. QUALCHE CONSIDERAZIONE
di Luigi Luccarini
Aumento di capitale MPS: l'ennesimo salvataggio con soldi pubblici di una banca decotta, il cui unico merito è appartenere a una categoria di cittadini "più cittadini" degli altri. L'analisi di Luigi Luccarini… continua a leggere
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Aumento di capitale MPS: l'ennesimo salvataggio con soldi pubblici di una banca decotta, il cui unico merito è appartenere a una categoria di cittadini "più cittadini" degli altri. L'analisi di Luigi Luccarini… continua a leggere
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AUMENTO DI CAPITALE MPS. QUALCHE CONSIDERAZIONE - Giubbe Rosse News
Aumento di capitale MPS: l'ennesimo salvataggio con soldi pubblici di una banca decotta, il cui unico merito è appartenere a una categoria di cittadini "più cittadini" degli altri. L'analisi di Luigi Luccarini.
2022, 1 NOVEMBRE: NUOVE NORME PER L'ACCESSO ALL'OSPEDALE BURLO DI TRIESTE: SI ENTRA SOLO COL GREEN PASS RAFFORZATO (Fonte: Burlo)
Inoculati liberi di contagiare e danneggiare gli altri, chi sprovvisto del pass anche se sano non potrà entrare. La follia prosegue. Ma i responsabili devono essere processati per epidemia dolosa, a questo punto.
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Inoculati liberi di contagiare e danneggiare gli altri, chi sprovvisto del pass anche se sano non potrà entrare. La follia prosegue. Ma i responsabili devono essere processati per epidemia dolosa, a questo punto.
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🇷🇺🇮🇷 RUSSIA E IRAN. IN OTTO MESI IL FATTURATO DEGLI SCAMBI COMMERCIALI È AUMENTATO DEL 36,4%
La Russia ha iniziato a fornire prodotti petroliferi all'Iran nell'ambito di un accordo di scambio, ha riferito martedì l'agenzia di stampa Interfax, citando il vice primo ministro Alexander Novak.
Novak, che gestisce la diplomazia energetica russa, ha affermato che l'elenco dei prodotti da includere nell'accordo sarà ampliato nel prossimo futuro. (Fonte: Reuters)
Nei primi 8 mesi del 2022, il fatturato commerciale tra Iran e Russia è aumentato del 36,4% a 3,3 miliardi di dollari e si avvicina ai 4 miliardi di dollari. Nei mesi precedenti, sono stati firmati 2 accordi per circa 44 miliardi di dollari in petrolio e gas.
Il fatturato commerciale di 4 miliardi di dollari non sarà il limite, ha aggiunto il vice primo ministro Novak.
A Grozny si è tenuta una riunione della commissione intergovernativa dei due Paesi. Il copresidente della commissione iraniana, il ministro del petrolio Javad Oudji, ha osservato che per raggiungere il livello di commercio desiderato, i paesi devono continuare a sviluppare la cooperazione nel campo del petrolio, della finanza, delle dogane, della logistica, del transito, compreso l'utilizzo l'infrastruttura del corridoio di trasporto internazionale "Nord - Sud".
Va inoltre ricordato che complessivamente i due Paesi detengono sotto il loro controllo oltre il 40% delle riserve mondiali di gas naturale e il 15% delle riserve di petrolio.
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La Russia ha iniziato a fornire prodotti petroliferi all'Iran nell'ambito di un accordo di scambio, ha riferito martedì l'agenzia di stampa Interfax, citando il vice primo ministro Alexander Novak.
Novak, che gestisce la diplomazia energetica russa, ha affermato che l'elenco dei prodotti da includere nell'accordo sarà ampliato nel prossimo futuro. (Fonte: Reuters)
Nei primi 8 mesi del 2022, il fatturato commerciale tra Iran e Russia è aumentato del 36,4% a 3,3 miliardi di dollari e si avvicina ai 4 miliardi di dollari. Nei mesi precedenti, sono stati firmati 2 accordi per circa 44 miliardi di dollari in petrolio e gas.
Il fatturato commerciale di 4 miliardi di dollari non sarà il limite, ha aggiunto il vice primo ministro Novak.
A Grozny si è tenuta una riunione della commissione intergovernativa dei due Paesi. Il copresidente della commissione iraniana, il ministro del petrolio Javad Oudji, ha osservato che per raggiungere il livello di commercio desiderato, i paesi devono continuare a sviluppare la cooperazione nel campo del petrolio, della finanza, delle dogane, della logistica, del transito, compreso l'utilizzo l'infrastruttura del corridoio di trasporto internazionale "Nord - Sud".
Va inoltre ricordato che complessivamente i due Paesi detengono sotto il loro controllo oltre il 40% delle riserve mondiali di gas naturale e il 15% delle riserve di petrolio.
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Reuters
Russia starts supplying oil products to Iran under swap agreement - Novak
Russia has begun delivering oil products to Iran as part of a swap deal, the Interfax news agency reported on Tuesday, citing Deputy Prime Minister Alexander Novak.
🇮🇷🇷🇺 CNN: "IRAN SI PREPARA A MANDARE ALTRI ARMI ALLA RUSSIA, TRA CUI MISSILI BALISTICI"
Secondo la CNN, "l'Iran si sta preparando a inviare circa 1.000 armi aggiuntive, inclusi missili balistici a corto raggio superficie-superficie e altri droni kamikaze alla Russia da utilizzare nella sua guerra contro l'Ucraina. Lo hanno detto alla Galileus Web funzionari di un paese occidentale che monitora da vicino il programma di armi dell'Iran.
La spedizione è monitorata da vicino perché sarebbe il primo caso in cui l'Iran invia missili guidati di precisione avanzati alla Russia, il che potrebbe dare al Cremlino una spinta sostanziale sul campo di battaglia.
L'ultimo carico di armi dall'Iran alla Russia includeva circa 450 droni, hanno detto i funzionari, che i russi hanno già utilizzato per effetti mortali in Ucraina. Funzionari ucraini hanno dichiarato la scorsa settimana di aver abbattuto più di 300 droni iraniani.
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Secondo la CNN, "l'Iran si sta preparando a inviare circa 1.000 armi aggiuntive, inclusi missili balistici a corto raggio superficie-superficie e altri droni kamikaze alla Russia da utilizzare nella sua guerra contro l'Ucraina. Lo hanno detto alla Galileus Web funzionari di un paese occidentale che monitora da vicino il programma di armi dell'Iran.
La spedizione è monitorata da vicino perché sarebbe il primo caso in cui l'Iran invia missili guidati di precisione avanzati alla Russia, il che potrebbe dare al Cremlino una spinta sostanziale sul campo di battaglia.
L'ultimo carico di armi dall'Iran alla Russia includeva circa 450 droni, hanno detto i funzionari, che i russi hanno già utilizzato per effetti mortali in Ucraina. Funzionari ucraini hanno dichiarato la scorsa settimana di aver abbattuto più di 300 droni iraniani.
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CNN
Iran is preparing to send additional weapons including ballistic missiles to Russia to use in Ukraine, western officials say |…
Iran is preparing to send approximately 1,000 additional weapons, including surface-to-surface short range ballistic missiles and more attack drones, to Russia to use in its war against Ukraine, officials from a western country that closely monitors Iran’s…
🇬🇧🇷🇺 TRUSS AVREBBE SCRITTO A BLINKEN "È FATTA!" SUBITO DOPO IL SABOTAGGIO AI GASDOTTI NORDSTREAM. LE ACCUSE DI KIM DOTCOM
La Russia ha accusato la Gran Bretagna di coordinare gli attacchi ai tubi del gas Nord Stream. Dmitry Peskov, portavoce di Putin, ha affermato oggi che gli agenti dell'intelligence del Cremlino "hanno dati che indicano che specialisti militari britannici stavano dirigendo e coordinando l'attacco" che ha distrutto i due gasdotti che collegano la Russia alla Germania a settembre.
Le accuse russe nascono dopo che Kim Dotcom, che gestiva il sito Megaupload, ha iniziato a far circolare una teoria secondo cui Liz Truss avrebbe inviato un messaggio al segretario di Stato americano Antony Blinken subito dopo l'attacco dicendo "È fatta!".
Kim ha dichiarato di aver appreso del messaggio dall'iCloud della Truss, dopo che è stato rivelato che la Russia aveva violato il suo telefono mentre era ministro degli esteri. Né Kim né Peskov hanno presentato prove per le loro accuse.
L'affermazione di Kim sull'iPhone di Truss è stata ripresa e ripetuta anche da Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri russo, la quale ha chiesto risposte da Londra: "Francamente, non mi interessa chi ha ottenuto queste informazioni e come", ha detto. "Sono interessata alla risposta di Londra alla seguente domanda: 'Il primo ministro britannico Liz Truss ha inviato un messaggio al Segretario di Stato americano Antony Blinken subito dopo l'attentato all'oleodotto Nord Stream dicendo 'È fatta?'".
Le affermazioni della Russia non sembrano coerenti con quanto si sa sull'hackeraggio del telefono della Truss, che sarebbe stato scoperto "durante l'estate", quando la Truss era ancora ministro degli Esteri e in corsa per sostituire Boris Johnson come Primo Ministro. L'esplosione del tubo non si è verificata fino al 26 settembre, più di due settimane dopo che la Truss era stata proclamata leader del partito conservatore. (Fonte: Daily Mail)
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La Russia ha accusato la Gran Bretagna di coordinare gli attacchi ai tubi del gas Nord Stream. Dmitry Peskov, portavoce di Putin, ha affermato oggi che gli agenti dell'intelligence del Cremlino "hanno dati che indicano che specialisti militari britannici stavano dirigendo e coordinando l'attacco" che ha distrutto i due gasdotti che collegano la Russia alla Germania a settembre.
Le accuse russe nascono dopo che Kim Dotcom, che gestiva il sito Megaupload, ha iniziato a far circolare una teoria secondo cui Liz Truss avrebbe inviato un messaggio al segretario di Stato americano Antony Blinken subito dopo l'attacco dicendo "È fatta!".
Kim ha dichiarato di aver appreso del messaggio dall'iCloud della Truss, dopo che è stato rivelato che la Russia aveva violato il suo telefono mentre era ministro degli esteri. Né Kim né Peskov hanno presentato prove per le loro accuse.
L'affermazione di Kim sull'iPhone di Truss è stata ripresa e ripetuta anche da Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri russo, la quale ha chiesto risposte da Londra: "Francamente, non mi interessa chi ha ottenuto queste informazioni e come", ha detto. "Sono interessata alla risposta di Londra alla seguente domanda: 'Il primo ministro britannico Liz Truss ha inviato un messaggio al Segretario di Stato americano Antony Blinken subito dopo l'attentato all'oleodotto Nord Stream dicendo 'È fatta?'".
Le affermazioni della Russia non sembrano coerenti con quanto si sa sull'hackeraggio del telefono della Truss, che sarebbe stato scoperto "durante l'estate", quando la Truss era ancora ministro degli Esteri e in corsa per sostituire Boris Johnson come Primo Ministro. L'esplosione del tubo non si è verificata fino al 26 settembre, più di due settimane dopo che la Truss era stata proclamata leader del partito conservatore. (Fonte: Daily Mail)
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Mail Online
Russia claims Britain 'co-ordinated' Nord Stream explosions
Dmitry Peskov, Putin's spokesman, and Maria Zakharova, of the foreign ministry, have both accused the UK of coordinating attacks on the Nord Stream 1 and 2 pipelines in September.
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🇷🇸🇽🇰 SALE DI NUOVO LA TENSIONE TRA SERBIA E KOSOVO
Il ministro della Difesa del governo serbo, Miloš Vučević, ha dichiarato che, per ordine del presidente Aleksandar Vučić, l'esercito serbo è stato messo in allerta. Ha affermato che il livello di prontezza al combattimento è stato aumentato a causa della situazione in Kosovo. (RTK Live, via Angelo Gambella)
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Il ministro della Difesa del governo serbo, Miloš Vučević, ha dichiarato che, per ordine del presidente Aleksandar Vučić, l'esercito serbo è stato messo in allerta. Ha affermato che il livello di prontezza al combattimento è stato aumentato a causa della situazione in Kosovo. (RTK Live, via Angelo Gambella)
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🇯🇵 GIAPPONE CONFERMA PROGETTI ARCTIC-2 E SAKHALIN-2
Nella stessa giornata arrivano conferme che il Giappone, pur appoggiando formalmente le sanzioni alla Russia, non intende uscire dai progetti di fornitura di GNL russo Arctic-2 e dal progetto del gasdotto Sakhalin-2.
Il primo è sulla buona strada per avviare la produzione del primo carico nel 2023, ha dichiarato oggi il Chief Financial Officer di Mitsui & Co Ltd, Tetsuya Shigeta.
La casa commerciale giapponese intende rimanere inoltre nel progetto Sakhalin-2 per gas e petrolio, pur rispettando le sanzioni delle nazioni occidentali nei confronti della Russia, per contribuire alla sicurezza energetica del Giappone, ha detto Shigeta in una conferenza stampa. (Fonte: Reuters)
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Nella stessa giornata arrivano conferme che il Giappone, pur appoggiando formalmente le sanzioni alla Russia, non intende uscire dai progetti di fornitura di GNL russo Arctic-2 e dal progetto del gasdotto Sakhalin-2.
Il primo è sulla buona strada per avviare la produzione del primo carico nel 2023, ha dichiarato oggi il Chief Financial Officer di Mitsui & Co Ltd, Tetsuya Shigeta.
La casa commerciale giapponese intende rimanere inoltre nel progetto Sakhalin-2 per gas e petrolio, pur rispettando le sanzioni delle nazioni occidentali nei confronti della Russia, per contribuire alla sicurezza energetica del Giappone, ha detto Shigeta in una conferenza stampa. (Fonte: Reuters)
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Reuters
Japan's Mitsui lifts FY profit f'cast on strong LNG trading, weaker yen
Japanese trading house Mitsui & Co on Tuesday lifted its net profit forecast for the year by 23%, helped by strong liquefied natural gas (LNG) trading, a one-off gain from selling its stake in a coal venture and the yen's plunge.
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🇯🇵 GIAPPONE CONFERMA PROGETTI ARCTIC-2 E SAKHALIN-2 Nella stessa giornata arrivano conferme che il Giappone, pur appoggiando formalmente le sanzioni alla Russia, non intende uscire dai progetti di fornitura di GNL russo Arctic-2 e dal progetto del gasdotto…
🇯🇵 Ricapitolando: Giappone riscatta quote in Sakhalin I e II, ed entra in Arctic II.
In più, tutte le società di utilities a cui scadeva il contratto con queste queste ultime hanno rinnovato agli stessi prezzi di fornitura di 15 anni fa. Dunque, il Giappone sostanzialmente elimina la principale fonte di inflazione individuale che colpisce il resto dei Paesi. E inoltre annuncia un pacchetto da 220 miliardi per welfare (domanda) e sostegno alle imprese (produzione nazionale), che in una situazione in cui si prefigurano come gli unici (a parte gli statunitensi, ma in maniera minore) in “Occidente” a poter mantenere la competitività nei prezzi, potrebbe significare un nuovo boom.
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In più, tutte le società di utilities a cui scadeva il contratto con queste queste ultime hanno rinnovato agli stessi prezzi di fornitura di 15 anni fa. Dunque, il Giappone sostanzialmente elimina la principale fonte di inflazione individuale che colpisce il resto dei Paesi. E inoltre annuncia un pacchetto da 220 miliardi per welfare (domanda) e sostegno alle imprese (produzione nazionale), che in una situazione in cui si prefigurano come gli unici (a parte gli statunitensi, ma in maniera minore) in “Occidente” a poter mantenere la competitività nei prezzi, potrebbe significare un nuovo boom.
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IEF: L'EMBARGO UE RISCHIA DI FAR SCHIZZARE IL PREZZO DEL PETROLIO BEN SOPRA I $100
I prezzi del Brent potrebbero facilmente superare di nuovo i 100 dollari al barile se le perdite di approvvigionamento dalla Russia saranno vicine ai 3 milioni di barili al giorno (bpd) quando l'embargo dell'UE sulle importazioni di greggio russo via mare entrerà in vigore il mese prossimo. Lo fa sapere l'International Energy Forum (IEF) di Riyadh.
L'IEF e molti paesi consumatori, non solo gli Stati Uniti, sono preoccupati per ciò che accadrà al mercato petrolifero quando entreranno in vigore le sanzioni dell'UE, ha detto Joseph McMonigle, segretario generale dell'IEF, a Bloomberg TV in un'intervista a margine del Conferenza sull'energia dell'ADIPEC ad Abu Dhabi. Secondo l'IEF, la più grande organizzazione internazionale di ministri dell'energia al mondo, il mercato petrolifero potrebbe perdere tra 1 milione di barili al giorno e 3 milioni di barili al giorno di fornitura di petrolio dalla Russia quando le sanzioni entreranno in vigore.
Negli ultimi mesi, ci sono state molte previsioni e molte speculazioni su cosa potrebbe accadere con l'embargo, ma "questo è quando vedrai effettivamente i barili russi uscire dal mercato", ha detto a Bloomberg McMonigle dell'IEF. "Forse la Russia troverà un modo per aggirarlo, ma non all'inizio", ha aggiunto McMonigle.
Se si perdono 3 milioni di bpd di petrolio russo, il greggio Brent romperà facilmente $ 100 al barile, ha affermato. Ci sarà molta volatilità all'inizio dell'embargo perché non ci sarà molta trasparenza sul numero effettivo di barili russi che escono dal mercato, secondo McMonigle. Quindi, i prezzi del Brent potrebbero andare "ben al di sopra dei $ 100" con molta volatilità, il che non è positivo per il mercato, ha affermato. (Fonte: Oilprice)
In rotta contro l'iceberg. Poi daranno la colpa all'iceberg.
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I prezzi del Brent potrebbero facilmente superare di nuovo i 100 dollari al barile se le perdite di approvvigionamento dalla Russia saranno vicine ai 3 milioni di barili al giorno (bpd) quando l'embargo dell'UE sulle importazioni di greggio russo via mare entrerà in vigore il mese prossimo. Lo fa sapere l'International Energy Forum (IEF) di Riyadh.
L'IEF e molti paesi consumatori, non solo gli Stati Uniti, sono preoccupati per ciò che accadrà al mercato petrolifero quando entreranno in vigore le sanzioni dell'UE, ha detto Joseph McMonigle, segretario generale dell'IEF, a Bloomberg TV in un'intervista a margine del Conferenza sull'energia dell'ADIPEC ad Abu Dhabi. Secondo l'IEF, la più grande organizzazione internazionale di ministri dell'energia al mondo, il mercato petrolifero potrebbe perdere tra 1 milione di barili al giorno e 3 milioni di barili al giorno di fornitura di petrolio dalla Russia quando le sanzioni entreranno in vigore.
Negli ultimi mesi, ci sono state molte previsioni e molte speculazioni su cosa potrebbe accadere con l'embargo, ma "questo è quando vedrai effettivamente i barili russi uscire dal mercato", ha detto a Bloomberg McMonigle dell'IEF. "Forse la Russia troverà un modo per aggirarlo, ma non all'inizio", ha aggiunto McMonigle.
Se si perdono 3 milioni di bpd di petrolio russo, il greggio Brent romperà facilmente $ 100 al barile, ha affermato. Ci sarà molta volatilità all'inizio dell'embargo perché non ci sarà molta trasparenza sul numero effettivo di barili russi che escono dal mercato, secondo McMonigle. Quindi, i prezzi del Brent potrebbero andare "ben al di sopra dei $ 100" con molta volatilità, il che non è positivo per il mercato, ha affermato. (Fonte: Oilprice)
In rotta contro l'iceberg. Poi daranno la colpa all'iceberg.
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Oil Price
IEF: EU Embargo Could Send Oil Prices “Well Above $100”
The price of Brent crude could easily break above $100 if the EU embargo on Russia knocks anywhere near 3 million bpd off the market
🇺🇦 ZELENSKY: "ATTACCHI RUSSI HANNO DISTRUTTO 40% INFRASTRUTTURA ENERGETICA"
Gli attacchi russi hanno gravemente danneggiato circa il 40% dell'intera infrastruttura energetica dell'Ucraina, in particolare centrali termiche, centrali termoelettriche e centrali idroelettriche.0 Lo ha detto il presidente ucraino Zelensky al Commissario dell'UE per gli affari energetici. (Fonte: Sito ufficiale del presidente dell'Ucraina)
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Gli attacchi russi hanno gravemente danneggiato circa il 40% dell'intera infrastruttura energetica dell'Ucraina, in particolare centrali termiche, centrali termoelettriche e centrali idroelettriche.0 Lo ha detto il presidente ucraino Zelensky al Commissario dell'UE per gli affari energetici. (Fonte: Sito ufficiale del presidente dell'Ucraina)
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Офіційне інтернет-представництво Президента України
Володимир Зеленський зустрівся з єврокомісаром з питань енергетики — Офіційне інтернет-представництво Президента України
Володимир Зеленський поінформував єврокомісара про наслідки енергетичного тероризму з боку Росії, яка серйозно пошкодила вже близько 40% усієї енергетичної інфраструктури України, зокрема ТЕС, ТЕЦ та ГЕС, а також про заходи, яких вживає наша держава для стабілізації…
🇷🇺 il colosso chimico russo Uralchem sarebbe pronto a fornire gratuitamente all'Africa 240.000 tonnellate dei suoi fertilizzanti bloccati nei magazzini dell'UE. Lo riporta Reuters citando l'agenzia russa TASS.
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Forwarded from Giuseppe Masala Chili 🌶
Ve l'ho già detto che non amo le repressioni manu militari su fenomeni come quello dei Rave che dovrebbero porre invece grandi interrogativi e questioni soprattutto sulle nuove generazioni.
Però aspe', mi sembra di sognare, ma è quel partito (il PD) che fino a ieri mi multava se non avevo la mascherina, che mi faceva tenere un green pass che si rinnovava ogni volta che mi ficcavano una trave nel naso per fare qualunque cosa. Un partito che mi voleva obbligare (a torto o a ragione non importa) a iniettarmi roba in corpo che non volevo?
E ora questi fanno i paladini per la Libertà di manifestare, ubriacarsi e magari drogarsi in più di 50 assieme? Ma davvero fanno questi?
Però aspe', mi sembra di sognare, ma è quel partito (il PD) che fino a ieri mi multava se non avevo la mascherina, che mi faceva tenere un green pass che si rinnovava ogni volta che mi ficcavano una trave nel naso per fare qualunque cosa. Un partito che mi voleva obbligare (a torto o a ragione non importa) a iniettarmi roba in corpo che non volevo?
E ora questi fanno i paladini per la Libertà di manifestare, ubriacarsi e magari drogarsi in più di 50 assieme? Ma davvero fanno questi?
BASTA CHE CE STA 'O SOLE
Domani 2 novembre riprendono servizio i medici e i sanitari sospesi in quanto non vaccinati contro il covid. La decisione del governo Meloni divide i social tra chi festeggia e chi se ne rammarica arrivando a chiedere che coloro che non sono vaccinati (o che non hanno "aggiornato" i vaccini con richiami, booster e bivalenti vari) siano distinti dagli altri (con spillette, targhette, forse anche tatuaggi o simpatiche patch cucite sui camici...) poiché non hanno creduto nella scienza ("beati coloro ...").
Come ormai regolarmente accade, tuttavia, le discussioni social seguono la narrazione dominante anche quando vorrebbero discostarsene e non colgono il punto: quale giudizio sottende la decisione governativa rispetto all'obbligo e alle sue ragioni? Era giusto obbligare e allora medici e sanitari sono stati legittimamente sospesi? Oppure non lo era? E in tal caso costoro saranno risarciti? E come?
Una posizione chiara aiuterebbe anche a risolvere preventivamente la questione dell'(anti)costituzionalità degli obblighi. Basterebbe che il governo abrogasse le norme che li prevedevano e stabilisse la restituzione degli stipendi sospesi/negati con eventuale indennizzo ove dovuto. Altrimenti stiamo punto e capo. E attenzione alla subdola pericolosità della motivazione secondo cui mancano nelle strutture medici e sanitari e, dunque, che tornino a lavorare anche i sospesi. Perché la "soluzione cubana" è dietro l'angolo e peraltro molti ospedali già singolarmente ricorrono a manodopera qualificata straniera e di regola extra-europea, operando in tal modo una rischiosa "sostituzione professionale" che va a danno di tutti. Infine, coloro che oggi si stracciano le vesti per le norme anti-rave ci si augura abbiano fatto lo stesso quando i green pass tenevano le persone lontano dai luoghi di studio, lavoro e svago. O quando governi presieduti da uomini per molti "inviati dalla Provvidenza" sgomberavano manifestazioni pacifiche per le libertà e i diritti costituzionali con idranti ad alta pressione in un ottobre certo meno mite dell'attuale. Perché, appunto, non basta certo il pallido sole di questi giorni per far scordare la gelida malevolenza ispiratrice di norme che hanno incrinato le basi stesse della civile e democratica convivenza sociale e solidale nel nostro paese.
P.S. La canzone "Simmo e Napule paisà" risale al 1944 e parla del desiderio di lasciarsi la guerra alle spalle.
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Gli applausi della redazione al prof. Marco Cosentino per questa straordinaria riflessione.
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Domani 2 novembre riprendono servizio i medici e i sanitari sospesi in quanto non vaccinati contro il covid. La decisione del governo Meloni divide i social tra chi festeggia e chi se ne rammarica arrivando a chiedere che coloro che non sono vaccinati (o che non hanno "aggiornato" i vaccini con richiami, booster e bivalenti vari) siano distinti dagli altri (con spillette, targhette, forse anche tatuaggi o simpatiche patch cucite sui camici...) poiché non hanno creduto nella scienza ("beati coloro ...").
Come ormai regolarmente accade, tuttavia, le discussioni social seguono la narrazione dominante anche quando vorrebbero discostarsene e non colgono il punto: quale giudizio sottende la decisione governativa rispetto all'obbligo e alle sue ragioni? Era giusto obbligare e allora medici e sanitari sono stati legittimamente sospesi? Oppure non lo era? E in tal caso costoro saranno risarciti? E come?
Una posizione chiara aiuterebbe anche a risolvere preventivamente la questione dell'(anti)costituzionalità degli obblighi. Basterebbe che il governo abrogasse le norme che li prevedevano e stabilisse la restituzione degli stipendi sospesi/negati con eventuale indennizzo ove dovuto. Altrimenti stiamo punto e capo. E attenzione alla subdola pericolosità della motivazione secondo cui mancano nelle strutture medici e sanitari e, dunque, che tornino a lavorare anche i sospesi. Perché la "soluzione cubana" è dietro l'angolo e peraltro molti ospedali già singolarmente ricorrono a manodopera qualificata straniera e di regola extra-europea, operando in tal modo una rischiosa "sostituzione professionale" che va a danno di tutti. Infine, coloro che oggi si stracciano le vesti per le norme anti-rave ci si augura abbiano fatto lo stesso quando i green pass tenevano le persone lontano dai luoghi di studio, lavoro e svago. O quando governi presieduti da uomini per molti "inviati dalla Provvidenza" sgomberavano manifestazioni pacifiche per le libertà e i diritti costituzionali con idranti ad alta pressione in un ottobre certo meno mite dell'attuale. Perché, appunto, non basta certo il pallido sole di questi giorni per far scordare la gelida malevolenza ispiratrice di norme che hanno incrinato le basi stesse della civile e democratica convivenza sociale e solidale nel nostro paese.
P.S. La canzone "Simmo e Napule paisà" risale al 1944 e parla del desiderio di lasciarsi la guerra alle spalle.
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Massimo Ranieri canta Simmo e Napule paisa'
Massimo Ranieri canta (Versi di Peppino Fiorelli - Musica di Nicola Valente). Spartito musicale di Canto & Piano edito dalla casa editrice "La Canzonetta" nel 1944. Colonna sonora del film "Torna a Napoli". Per il Testo/Musica di "Simmo 'e Napule paisa'"…
La petizione degli ucraini: "La Scala cancelli gli spettacoli russi". La petizione, sottoscritta da alcuni cittadini ucraini in Italia e da 23 associazioni italo-ucraine, è stata lanciata su charge.org. "La Scala non favorisca la propaganda di Putin: musica russa solo dopo la fine della guerra", si legge nel titolo dell'iniziativa. https://www.agi.it/cronaca/news/2022-11-01/petizione-ucraini-scala-spettacoli-russi-18659666/?utm_source=dlvr.it&utm_medium=twitter
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La petizione degli ucraini: "La Scala cancelli gli spettacoli russi"
Cittadini e associazioni hanno inviato una lettera al sindaco Giuseppe Sala. Quest'anno alla "Prima" del teatro milanese è in programma proprio un'opera del compositore russo Musorgskij
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🇮🇹 GRANDE INTERVENTO DEL DR. ROY DE VITA A QUARTA REPUBBLICA (via Davide Scifo)
Molta gente che parla di "scienza" si occupa di altre cose. Io i malati li vedo tutti i giorni.
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