Rojava Resiste
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Canale di informazione sul Vicino e Medio Oriente e solidarietà con la rivoluzione confederale in Siria del Nord
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Manifestazione ad Hasakah contro l'occupazione turco-jihadista, lunedì 28 ottobre.
❗️Guerra in Siria del Nord: oggi alle 17 ora locale termina la seconda "tregua"
🇹🇷 In vista della fine del fittizio "cessate-il-fuoco", il ministro degli esteri turco ha dichiarato che le operazioni riprenderanno con maggiore durezza perché le SDF non avrebbero completato il ritiro entro 32km.

Nel frattempo colpi d'artiglieria turchi avrebbero colpito un'area civile nei pressi del valico di frontiera di Dirbesiye. Dopo le prime voci, Mosca ha negato che siano rimasti feriti militari russi.

La giornata ha visto anche i primi pesanti combattimenti tra le milizie jihadiste e l'Esercito nazionale siriano (SAA) a Tel Tamer: tutti i report dal campo, indicano importanti perdite dell'SAA, uccisi o presi vivi, dalle brigate jihdiste sostenute dalla Turchia. Mentre ieri 12 SAA sono stati feriti nei pressi di Hasakah.

Nel villaggio di Dabash localizzato tra Zarkan / Abu Rasin e Derbesiye: tre civili sono stati giustiziati e successivamente buttati nei campi; nel villaggio di al-Arida, nord di Ayn Issa, due civili sono stati invece uccisi dalle bande di Jabhat al-Nusra.

🗣 Proseguono le imponenti manifestazioni civili, nelle località curde, arabe, assire e siriache, a sostegno delle SDF e per chiedere il rilascio dei prigionieri di guerra YPG/YPJ a partire da Cicek Kobane.
🇮🇶 Iraq: è strage, ma le proteste non si fermano
❗️“Le informazioni ricevute da attivisti e organizzazioni non governative parlano di 18 martiri di manifestanti a Kerbala e più di 800 feriti”, riferisce Ali al-Bayati, della Commissione irachena per i diritti umani.

🗣 In particolare nelle città a maggioranza sciita (Nassiriya, Hilla e Karbala), gli iracheni sono tornati a manifestare dopo due settimane di relativa calma e nel fine settimana si sono avuti decine di morti e feriti a Baghdad e in altre città.

📣 A Kerbala ieri sera migliaia di abitanti hanno ignorato il divieto di non uscire da casa dalle 6 di sera fino al mattino successivo - l’esercito ha imposto il coprifuoco notturno anche a Baghdad - e hanno dato vita a nuove proteste.

👥 Dal primo di ottobre si sono registrati oltre 260 morti e più di 3600 feriti: 157 morti nella prima ondata (che abbiamo raccontato fino a qui: t.me/rojavaresiste/168) tra il primo e il 6 ottobre e circa 70 in questa seconda fase di proteste cominciata giovedì sera.
❗️Guerra turca alla Siria del Nord: giorno 22
🚑 Emergenza umanitaria: in seguito ai bombardamenti turchi sulla stazione idrica di Alouk, gli organi federali dell'Amministrazione autonoma hanno lanciato lanciato l'allarme circa la fornitura di acqua potabile a 750.000 persone, in particolare a Heseke (sede di oltre 100.000 nuovi sfollati interni) e Hol Camp.

🇸🇾🇷🇺 Mosca ha nel frattempo confermato che le SDF/YPG si sono completamente ritirate dalla frontiera, dove sono rimasti solo militari siriani e russi. Proprio qui da 24 ore si verificano pesanti combattimenti con le milizie jihadiste.

Prosegue l'assedio turco delle aree rurali curde e arabe a sud di Serakanyie e Tal Abyad, puntando a superare i 32km della safe zone voluta da Erdogan. Si segnala la cattura di alcuni medici della Mezzaluna Rossa Curda. Qui la resistenza è guidata dalla Amministrazione autonoma e dalle milizie civili di autodifesa.
🇺🇸 Gli USA riconoscono il genocidio armeno del 1915-16
🗺 La Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti ha riconosciuto il genocidio armeno con 405 voti su 435. Sono adesso 30 i paesi in tutto il mondo ad aver riconosciuto ufficialmente le responsabilità dell'allora Impero Ottomano.

👁 È vitale per i curdi che il genocidio armeno sia riconosciuto da tutto il mondo: in primo luogo per giustizia e in secondo luogo come pressione politica e attenzione internazionale verso i nuovi genocidi in corso, in particolare in Medio Oriente.

🤝 Le organizzazioni politiche curde di tutti e 4 i paesi in cui è suddiviso il Kurdistan hanno riconosciuto da tempo la responsabilità delle brigate curde inquadrate nell'esercito ottomano ai tempi del genocidio: questo atto di scuse e autocritica è stato alla base dell'adesione di siriaci, armeni e assiri alla Federazione della Siria del Nord e dell'Est.

🇹🇷 Per la Turchia invece il riconoscimento da parte di qualunque Stato è un atto di ostilità: Ankara così come la galassia jihadista araba ha sempre rivendicato l'azione di guerra contro il "nemico interno". Daesh aveva distrutto il monumento al genocidio posto nella zona armena del Rojava.
Prime vittorie delle mobilitazioni: l'Italia si ritira da Active Fence
L’Italia ha disposto il rientro dei soldati impegnati nel Sud della Turchia sul confine siriano nell'ambito della missione Active Fence, comunicandolo alla Nato.

Le mobilitazioni dell'ultimo mese hanno portato a questo importante risultato: ora proseguiamo fino all'interruzione completa della vendita di armi italiane ad Ankara, l'interruzione di relazioni finanziarie tra i due paesi, la rottura degli accordi UE-Grecia-Turchia sulla pelle dei migranti.
❗️Scontri durissimi vicino Til Tamer, la Turchia spacca il fronte
Nel pomeriggio la Turchia ha avviato una nuova offensiva verso Til Tamer, usando armi a lunga gittata. Dal fronte ci inviano foto (di seguito) del cielo, altrimenti soleggiato, completamente oscurato dal fumo nero di immensi roghi accesi per nascondere ai droni turchi civili e partigiani SDF/YPG.

🔙 Due fonti confermano che le forze dell'esercito siriano stanno lasciando le loro posizioni vicino alla città, a seguito del pesante assalto turco a nord della città per tutto il giorno, uccidendo e ferendo molti SAA.

Possiamo anche confermare le notizie secondo cui l'SAA si sta ritirando dai fronti di Dirbesiyeh e Amude, a est di Serakanyie, in seguito alla nuova offensiva turca. SDF aveva consegnato questi fronti ai contingenti russo-siriani secondo l'accordo di cessate-il-fuoco.

🚩 Centinaia di civili in fuga. La guerra continua nonostante tutti i proclami e gli accordi di spartizione tra grandi potenze. Così come la Resistenza.
Serkeftin heval.
Til Tamer, foto di oggi pomeriggio.
❗️Guerra turca alla Siria del Nord: giorno 23.
L'offensiva turco-jihadista è proseguita per tutta la serata e la notte verso Til Tamer, Dyrbesyie e nei pressi di Serekanyie, Tel Abyad e Ayn Issa.

🚩 I contingenti SAA di Damasco si sono ritirati, in seguito a diverse perdite subite. A combattere sono rimaste le SDF e i Consigli militari autonomi. Almeno 75 morti e 20 feriti tra le forze di occupazione.

Il comando generale delle SDF ha rifiutato l'invito del ministero della difesa siriano a unirsi all'esercito nazionale di Damasco: "L'integrazione può essere raggiunta solo attraverso un accordo politico, che riconosca e preservi l'autonomia dell'SDF e della Federazione da essa protetta".

🎙 La dottoressa della Mezzaluna rossa Kurdistan rapita dai jihadisti viene usata dai media statali turchi per la propaganda, presentata come "terrorista". Nulla ancora si sa della sua sorte così come di quella di Cicek Kobane.
📣 1.11 | h14 | Roma, Piazza della Repubblica: manifestazione nazionale "Contro la guerra, con il Rojava"
🗣 Dopo la grande marcia popolare del centro-nord di sabato scorso a Milano, domani appuntamento nazionale a Roma!

❗️La guerra non è finita, prosegue più duramente che mai e la violenza delle bande jihadiste filo-turche si sta generalizzando sotto la copertura dell'accordo con la Russia e il silenzio di Stati Uniti e Comunità Internazionale.

📌 Fermare definitivamente la guerra e il ritiro immediato delle truppe della Turchia dal Nord – Est della Siria
📌 istituzione di una No-Fly-Zone nel Nord – Est della Siria sotto l’egida delle Nazioni Unite e della comunità internazionale e lo schieramento di una forza di interposizione
📌 fermare la cooperazione militare e diplomatica dell’Italia e dell’Unione Europea con la Turchia
📌 creazione di un corridoio umanitario per l’evacuazione dei feriti dalle zone di guerra
📌 liberazione immediata di Abdullah Ocalan, dei Co-presidenti HDP Selahattin Demirtaş, Figen Yüksekdağ e di tutti gli oppositori politici rinchiusi nelle carceri turche.

✌️Contro la guerra e al fianco del popolo curdo, per l’umanità e contro la barbarie. Serkeftin heval!
❗️La Turchia estende l'area dei combattimenti: contrattacco SDF, crisi umanitaria.
Prosegue l'assedio alla città araba di Til Tamer, bombardata senza sosta dall'artiglieria turca e jihadista. Le SDF sono passate alla controffensiva: piccoli gruppi di 5-6 partigiani bloccano sulle strade principali interi convogli militari dell'occupazione.

🛩 Nonostante lo spazio aereo sia controllato dal Pentagono, i droni turchi corazzati stanno ancora sorvolando la regione, colpendo "qualsiasi bersaglio che desiderano". Gli scontri armati sono a 5 km dall'ospedale Til Temir, che potrebbe essere costretto a chiudere.

🇺🇸 Un convoglio americano ha lasciato Til Temir e si sta dirigendo verso la base aerea vicino a Sirrin ash-Shamaliya (mai evacuata completamente), 30 km a sud di Kobane. L'esercito turco è ora a 15 km dalla città di Arisa, sono in corso pesanti scontri a Dawadiya e Zirgan (Serakanyie).

🚑 Emergenza umanitaria: gli ultimi dati incompleti parlano di 400mila sfollati, 420 combattenti SDF caduti e 1.419 feriti, 509 civili uccisi e 2.733 feriti. Secondo la Mezzaluna Rossa Curda gran parte degli sfollati si trovano ad Hesekeh, Raqqa, Tabqa e Qamishlo.

⛺️ Gli sfollati interni del campo Newroz attualmente dormono nei servizi igienici e nelle strutture di lavaggio, mentre ad Hesekeh 11.500 persone alloggiano in 60 scuole. KRC sta attualmente costruendo un nuovo campo vicino alla città per 40/50mila persone. Si aggrava la crisi idrica e sanitaria. Proprio in città oggi pomeriggio un'autobomba si è fatta esplodere.
Le strade provinciali attorno a Til Tamer.
❗️Guerra turca alla Siria del Nord: giorno 24.
Esercito turco e bande jihadiste stanno attaccando da questa mattina con carri armati e cannoni a lunga gittata i villaggi di Til Mihemed ed Eynil Hawa a Zirgan (Serakanyie) e il villaggio di Êrişa a Til Timir. Diversi civili uccisi.

🛩 Parallelamente, sono in corso pesanti bombardamenti contro i villaggi di Malikiye, Shewarxa e Shera, Afrin. Proprio nel cantone occupato, una forte esplosione delle Afrin Liberation Forces ha colpito un contingente turco nel centro città.

🚔 Repressione di guerra nel Kurdistan turco: 15 donne politiche e co-sindaci sono state arrestate nelle loro case stamattina a Van, mentre due villaggi dello stesso distretto sono stati occupati dall'esercito, chiudendone accessi e comunicazioni, arrestando e torturando i civili.
Roma, ora! Oltre 10mila persone alla marcia nazionale "Contro la guerra, con il Rojava": il corteo chiede l'immediata liberazione di Ocalan e dei prigionieri politici in Turchia, l'apertura di corridoi umanitari, la fine dell'aggressione alla Siria del Nord. #RiseUpForRojava
🗺 Siria: zone di influenza e controllo del territorio, 25° giorno di guerra.
🇹🇷🇷🇺 Dopo alcune ore di incertezza, l'accordo Russia-Turchia prosegue a piccoli passi (mappa): I limiti della "safe zone" sono già stabiliti:
📌 Est: Tell Tamr-Kashrah road
📌 Ovest: Ayn Issa-Jurn Aswad road
📌 Sud: M4 Highway
🤝 Proseguono i pattugliamenti congiunti, nonostante i duri scontro tra SAA di Assad e turco-jihadisti.

🇸🇾 L'esercito siriano è dispiegato in 24 località a est di Kobane e nella campagna di Aleppo, mentre a Raqqa sono presenti solo sulla strada verso Ayn Issa. Al momento, ciò assicurerebbe alla Turchia il controllo di 40km di profondità (invece dei 32 ufficiali).

❗️Prosegue l'offensiva turca verso Til Tamer: i villaggi assiri cristiani della zona (25000 prima della guerra, 1200 circa adesso) lanciano l'allarme massacro al mondo. I Consigli militari Siriaco e Assiro resistono assieme alle SDF e hanno organizzato l'accoglienza degli sfollati arabi e curdi da nord.

🇺🇸 Non è chiaro come si posizioneranno gli USA: dei 1000 soldati richiamati da Trump, ne sono tornati 900. E non sono solo nelle zone del petrolio. Tuttavia al momento assistono immobili alle operazioni turco-jihadiste a pochi km dalle loro basi.