Rojava Resiste
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Canale di informazione sul Vicino e Medio Oriente e solidarietà con la rivoluzione confederale in Siria del Nord
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❗️#Siria del nord: massicci attacchi delle truppe di invasione.
🇹🇷 Gli attacchi turchi contro le città della Siria del nord sono diventati più violenti negli ultimi giorni, parallelamente all'aumento dello scontro militare a #Idlib.

Insediamenti civili, postazioni di Damasco e presìdi #SDF in tre province sono stati obiettivi dell'artiglieria jihadista: ieri sera sono stati attaccati il villaggio di Umm al-Keyf presso Til Temir (attuale linea del fronte turco contro il #Rojava), 5 villaggi nei pressi di Tal Abyad/Girê Spî occupata, il villaggio Dibis presso Ain Issa (dove si trova uno dei campi con più alta concentrazione di prigionieri ISIS) e il villaggio Mezin ad #Afrin (come risposta ad azioni interne della resistenza)

🚑 Il numero complessivo dei profughi dalle zone occupare del Rojava è di oltre 700mila persone, ridistribuiti nelle regioni libere della Federazione della Siria del Nord, che nelle ultime settimane stanno accogliendo un parte consistente dei profughi da Idlib - in totale quasi 1 milione, centinaia di migliaia cacciati forzatamente dalle truppe russe e ricacciati dal confine turco dai soldati di Ankara.

#Erdogan chiede l'istituzione di una safe zone con una profondità da 30 a 35 chilometri attorno a Idlib (con l'appoggio USA). Stasera è previsto un nuovo incontro con #Putin per determinare i termini del possibile accordo. Francia e Germania dovrebbero essere coinvolti, anche se al momento mantengono una ambiguità tendente verso Ankara - e i jihadisti.
🚩 Il confederalismo democratico al tempo dell'invasione
📄 In un recente rapporto di osservatori internazionali, il movimento curdo-siriano viene descritto come l'unico che "riesce ancora ad affermarsi come entità politica coerente e l'unico attore credibile a mantenere sul campo la pressione sull'#ISIS".

🤝 La sempre crescente partecipazione dei civili alla costruzione della società confederale è non solo il segno del coinvolgimento della popolazione nella resistenza, armata e non, all'occupazione ma anche l'effetto delle misure prese dall'Amministrazione autonoma: maggiore spazio per il dissenso formale e informale, attraverso la moltiplicazione dei sindacati e i processi di riconciliazione tra le comunità.

🔍 Attualmente il sistema confederale è così composto: 150.000 dipendenti pubblici, di cui 40.000 insegnanti, 70.000 combattenti SDF, 30.000 membri asayish (sicurezza interna). Inoltre il 20% della popolazione dipende dal salario dell'Amministrazione, la quale ha emanato misure sociali come il maximum per far fronte alla crisi economica.

👥 In questi giorni si è aperto anche l'8° confresso del Partito dell'unione democratica (#PYD), braccio politico delle #YPJ/#YPG e principale partito della rivoluzione, aperto anche alle altre forze politiche e al Tev-Dem (movimento della società democratica). I punti del programma politico nazionale restano: la riforma federale e democratica della Siria; l'unità per la fine dell'invasione turco-jihadista; lo stop alla guerra di #idlib e l'emergenza umanitaria nella regione.
❗️La guerra sporca di Erdogan contro i civili in Siria del Nord
🚱 Le forze jihadiste sostenute dalla #Turchia hanno interrotto il flusso dalla stazione idrica di Allouk, lasciando circa 1 milione di civili senza accesso all'acqua.

🆘 La città di Hasekah, Til Temir e il resto della regione di Hasekah subiscono una crisi idrica potenzialmente devastante. I campi di Arisha, Hol e Washokani (che ospita gli sfollati interni da #Serekaniye) sono stati tutti colpiti. In particolare Til Temir rappresenta zona calda su cui il fronte d'invasione si è attestato da due mesi.

Le bande jihadiste e l'esercito turco continuano a bombardare i villaggi e le città delle regioni di #Shehba e #Sherawa, attaccando i civili sfollati da Afrin. Diversi feriti e vittime, dopo che i bombardamenti sono proseguiti per tutta la notte.

I miliziani neri spingono per invadere la sacca di resistenza curdo-siriana e rompere l'accerchiamento attorno a #Idlib - pesantemente colpita da Damasco e Mosca.
🇹🇷🇪🇺 La guerra sporca di #Idlib e gli accordi UE sulla pelle dei profughi
🚑 La guerra di spartizione tra #Turchia e regime siriano/Russia prosegue nella sacca jihadista di Idlib, aggravando il disastro umanitario in corso: sono quasi 1 milione i profughi in fuga dalle violenze delle due parti, accolti in 300mila nella sacca curdo-siriana di Tal Rifaat.

👤 L'esercito turco ha subìto pesanti perdite negli ultimi giorni, oltre alla morte di più di 30 soldati due giorni fa, ieri è stato ucciso Ahmed Arman: comandante delle operazioni "antiterrorismo" durante la guerra sporca in Bakur nel 2016. Arman guidò assedio e successiva distruzione della Comune di Cizre, facendo più di 200 morti, centinaia di arrestati, decine di desaparecidos.

🚷 Ora #Erdogan ha "riaperto" il flusso di profughi ammassando migliaia di migranti sul confine greco e bulgaro, a loro militarizzati per respingere con violenza le migliaia di migranti usati come strumento di minaccia.

🚩 In questo scontro, UE-Turchia si rivelano due facce della stessa medaglia. Il confederalismo democratico dimostra tutto il suo valore di terza via non solo nella guerra civile siriana, ma anche nello scenario euro-mediorientale.
🇦🇫 #Afghanistan: accordo "di pace" USA-Talebani
🏳 Con l'accordo storico tra #USA e ufficio politico dei #talebani, gli Stati Uniti accettano il ritiro dal paese invaso ormai quasi 19 anni fa.

❗️I termini sono disastrosi: viene di fatto riconosciuto ai talebani il controllo militare di ampie porzioni di territorio nazionale e gli viene concesso il veto sulla formazione del nuovo governo (il paese è senza governo da diversi mesi, in una situazione di commissariamento ripetutasi decine di volte negli ultimi 3 anni) e il controllo del mercato degli oppiacei (di cui il paese detiene il 92% dell'esportazione a livello mondiale).

📝 Con la legittimazione de iure e l'ingresso nelle stanze del governo, i talebani avranno accesso anche alla riforma della costituzione: il crollo dei diritti, in particolare di donne e minoranze, a livello formale e sociale.

📈 Negli anni dell'occupazione il tasso di violenze sulle donne è paradossalmente aumentato rispetto all'epoca talebana, mentre l'analfabetismo è cresciuto anche per una ricostruzione dalla guerra mai avvenuta e l'impossibilità del governo afghano di controllare davvero le zone più remote.

Riportiamo le parole di Selay Ghaffar, portavoce del Partito afghano della solidarietà, ad oggi l'unica formazione politica laica, democratica, interetnica e indipendente esistente in Afghanistan, il cui moto è sempre stato "Contro l'invasione e contro i fondamentalisti":

🗣 "Gli accordi segreti e quelli ufficiali tra gli imperialisti con i loro fantocci non portano mai come risultato la pace. Solo con un movimento unito contro il fondamentalismo e contro i padroni americani, iraniani e pakistani c'è la speranza di salvare il nostro paese dalla miseria, povertà e frantumazione”.
📣 Continuano le presentazioni di #DisegniperilRojava Nell'emergenza Covid-19, tra misure di sicurezza necessarie e stato d'eccezione imposto - manteniamo la solidarietà per scelta: stasera h20.45 | Spazio 20092 (via T. Cremona 10, Cinisello Balsamo - MI)
ATTENZIONE: Imminente la decisione del Tribunale sulla “Pericolosità sociale” di Eddi, Jacopo e Paolo
Epidemia o meno, la repressione non va in quarantena. Riportiamo il comunicato scritto dagli internazionalisti minacciati dalla misura di sorveglianza speciale da parte della procura torinese:

La richiesta di applicare questa pesante misura di prevenzione (inizialmente a cinque persone a Torino e una in Sardegna) risale a gennaio 2019. Eddi, Jacopo e Paolo NON sono accusati di alcun reato, ma sarebbero da considerare “Socialmente pericolosi” perché hanno sostenuto i curdi siriani durante la loro lotta contro l’Isis. Questa ipotesi è talmente assurda e offensiva che il solo fatto che la procura l’abbia formulata è uno scandalo. È una mancanza di rispetto verso le vittime europee e mondiali del fondamentalismo e i caduti siriani e internazionali nella guerra contro lo Stato islamico.

Come se non bastasse, la Sorveglianza speciale è un residuo dei codici fascisti che limita fortemente la libertà personale senza accuse e senza processo: rientro notturno nella propria abitazione, espulsione da Torino e confino in un altro comune, divieto di incontrare più di due persone e di partecipare a qualunque evento pubblico, revoca del passaporto e della patente... Per quanto possa apparire incredibile, queste limitazioni non sono richieste perché siamo accusati di aver commesso un reato (che infatti non esiste, come ammesso dalla stessa procura), ma in base a una previsione sul nostro possibile “comportamento futuro”, che si ritiene sarebbe “pericoloso per la società”.

Inizialmente la Pm Emanuela Pedrotta intendeva giustificare questo pronostico sulla base della nostra scelta di sostenere i curdi. A partire da giugno, su indicazione del tribunale, ha aggiustato il tiro dicendo che solo tre di noi sarebbero pericolosi (pensando così di dividerci) per le manifestazioni e le attività politiche svolte in Italia. La nostra risposta è sempre stata e continua ad essere che siamo tutti uniti in questa vicenda e non ci considereremo liberi se anche a soltanto una o uno di noi sarà limitata la libertà. Tutte le attività politiche svolte in Siria, in Italia o altrove da ciascuno di noi in questi anni rispondono all’esigenza imprescindibile di opporci a un sistema sociale ingiusto e di costruire una società migliore.

Nonostante questo il 16 dicembre la Pm ha richiesto di applicare la misura della Sorveglianza Speciale per 2 anni a Eddi e Jacopo e un anno a Paolo. Il tribunale si è preso tre mesi di tempo per decidere, quindi entro il 16 marzo si saprà “l’oracolo” dei giudici sui “comportamenti futuri” di tre persone colpevoli di aver aiutato una popolazione in lotta contro i peggiori criminali del mondo e di aver liberamente espresso il loro dissenso in questa anni (con manifestazioni che non hanno mai messo in pericoloso le persone o la collettività) verso lo sfruttamento del lavoro, la speculazione pubblica sul territorio, le condizioni di vita dei detenuti e altre questioni che è dovere di tutti affrontare, checché ne pensi la procura di Torino.

Nei mesi scorsi l’attenzione e la solidarietà di tantissime persone è stata importantissima per non far passare questa vicenda sotto silenzio come avrebbe desiderato il Tribunale. Chiediamo ancora a tutti e tutte uno sforzo di attenzione nei prossimi giorni. Nel caso i giudici decidano che Eddi, Jacopo e Paolo sono da considerare socialmente pericolosi, ci sarà ancora bisogno di far sentire la nostra voce. Proprio perché la diffusione del Covid-19 rende impossibili, almeno in questo momento, le mobilitazioni all’aperto, chiediamo che la reazione a un’eventuale decisione negativa si manifesti con una forte e importante mobilitazione sul web.

Jacopo Bindi
Davide Grasso
Maria Edgarda Marcucci
Fabrizio Maniero
Paolo Pachino
✌️ In attesa di poter riprendere le presentazioni di "Disegni per il Rojava”, proviamo lo stesso a portare avanti il progetto.
✏️ Grazie a voi, e grazie agli artisti che si stanno sbattendo da lontano, siamo appena riusciti ad effettuare una nuova donazione di 800 Euro alla Mezzaluna Rossa Kurdistan Italia portando a 1.500 il contributo totale di questo progetto.
Proseguiamo.
👁 Qui per rimanere sempre aggiornati: https://t.me/rojavaresiste
💪 Qui per continuare a sostenerlo anche dalla distanza: https://www.vermidirouge.com/prodotto/disegni-per-il-rojava/
🔴 "Condanna" a 2 anni di sorveglianza speciale per Eddi: gravissimo precedente della Giustizia italiana.
Il tribunale di Torino ha deciso di applicare la misura preventiva a una degli internazionalisti sottoposti da più di un anno sottoposti a minaccia di "sorveglianza speciale": Eddi è considerata "socialmente pericolosa", perché dopo la sua esperienza in Rojava avrebbe partecipato ad altre iniziative politiche considerate "reato".

La norma, di origine fascista, prevede gravi limitazioni della libertà di espressione, riunione, movimento, azione e comunicazione con l'esterno da parte dei soggetti interessati. Viene applicata in assenza di reato, ma come valutazione soggettiva del magistrato riguardo la presunta "pericolosità" (definita secondo motivi politici e d'opinione) del sorvegliato speciale.

A un giorno dell'anniversario della caduta di Lorenzo "Orso" Tekošer, lo Stato condanna la generosità e parte politica dei partigiani e internazionalisti recatisi in #Siria per combattere contro Daesh.
🌹 Oggi, a un anno dall'uccisione di Lorenzo #Orso Tekoser Orsetti, la sua famiglia chiede di ricordarlo facendo una donazione a UIKI onlus per l’acquisto di materiale sanitario per fare fronte all’emergenza della guerra e in particolare per l’acquisto di un Ecografo 3D da inviare all’Amministrazione autonoma del #Rojava.
Come #RojavaResiste vogliamo partecipare anche noi con un piccolo contributo.
Qui sulla pagina gestita dalla sua famiglia trovate il modo per contribuire https://www.facebook.com/AlessandroOrsettiperLorenzo/

“...‘ogni tempesta comincia con una singola goccia’. Cercate di essere voi quella goccia.”

#orso18m
❗️Epidemia, guerra e crisi umanitaria in Siria del Nord-Est.
🆘L'autorità sanitaria dell'Amministrazione autonoma ha lanciato un appello urgente riguardo un possibile scoppio di epidemia #covid19 anche nel nord-est della #Siria: "I risultati saranno catastrofici per la popolazione della regione in mancanza di strumenti e attrezzature preventivi di base".

🚑 Al momento solo 1 grande ospedale su 16 è attrezzato per gestire una epidemia di grandi numeri, con 28 posti per la terapia intensiva, 150 respiratori per 2mln circa di abitanti. Questo in una situazione specifica dove già circa mezzo milione di sfollati richiedono assistenza medica per ragioni di guerra e la popolazione delle località del fronte subisce attacchi quotidiani da aviazione e artiglieria turca.

🚱 Ad aggiungere gravità alla situazione c'è la gravissima crisi idrica che coinvolge l'approvvigionamento di circa 460mila persone nella regione di Hasakah, a causa della guerra dell'acqua che le forze di occupazione turco-jihadiste hanno scatenato da mesi contro la Federazione, distruggendo e poi controllando la diga di Alouk e alcune stazioni idriche chiave.
🇹🇷 Turchia: emergenza #Covid19 non blocca repressione e guerra sporca
🎙 Lunedì 30 marzo Ankara ha rivendicato l'uccisione della compagna Nazife Bilen, la più alta donna in grado nel #PKK: un'operazione di guerra sporca realizzata da TSK (servizio militare) e MIT (intelligence turca) nelle montagne di #Qandil (Nord #Iraq). La resistenza curda non ha ancora confermato.

🚔 In #Turchia, il governo #AKP ha annunciato il rilascio temporaneo di 90mila detenuti dalle carceri sovraffollate del paese (oltre 300mila su 80mln di abitanti) per l'emergenza epidemiologica. Restano esclusi tutti i prigionieri politici #HDP, combattenti #PKK e di altri gruppi armati turchi, giornalisti, accademici, oppositori di diverse fazioni.

🚑 In #Siria prosegue nel frattempo l'offensiva militare turco-jihadista contro il #Rojava, con il bombardamento delle strutture ospedaliere lungo il fronte e il blocco della fornitura d'acqua per quasi 500mila persone.

🗣 Il blocco della guerra deve essere assunta dalla Comunità internazionale e OMS come parte della lotta contro il #Coronavirus.
🗣 La nostra solidarietà a Eddi, combattente internazionalista nelle #YPJ.
🌹 Alla vigilia del #25aprile ci uniamo alla campagna nazionale per la fine immediata delle misure restrittive imposte a Eddi dal tribunale di Torino, in nome di una presunta "pericolosità sociale" attribuita come reato di opinione per le posizioni politiche pubbliche e la militanza portata avanti negli anni.

🤝 La guerra in #Siria del Nord non si è fermata e la situazione nei campi profughi del #Rojava è sempre più critica, anche a causa dell'emergenza #Covid19: liberare Eddi vuol dire riconoscere il ruolo partigiano avuto da chi ha scelto di combattere e sostenere la rivoluzione confederale in Siria, unica opzione di pace e stabilità democratiche necessarie come non mai nella lotta all'attuale pandemia.

(Grazie a Vermi di Rouge per la vignetta della campagna Io sto con chi combatte l'Isis)
❗️Appello urgente dalla Federazione della Siria del Nord-Est
🆘 Dopo 9anni di guerra, nel Nord-Est della #Siria la situazione dei campi profughi sovraffollati è critica: oltre 700mila sfollati interni, una crisi idrica causata dalla #Turchia per mezzo milione di persone.

🚑 La Mezzaluna rossa Kurdistan lavora incessantemente per prevenire la diffusione del #Coronavirus, ma da soli non posso farcela: 3 ospedali per 4 milioni di persone, embargo imposto da Ankara e boicottaggio da parte di Damasco, mentre il personale medico e i presìdi sanitari continuano a essere bersaglio dell'aviazione turco-jihadista.

🤝 La popolazione del #Rojava bisogno del nostro supporto una volta di più 👉 http://tiny.cc/lkkrnz
🇹🇷 #Turchia, arresti e repressione in tutto il paese per il Primo Maggio
🗣 Dal 2014 (un anno dopo la rivolta di #GeziPark) piazza #Taksim è chiusa alle manifestazioni pubbliche. Ogni #PrimoMaggio decine di migliaia di persone cercano di raggiungerla partendo da diverse zone della città, scontrandosi con l'enorme dispiegamento di polizia e squadracce dell'AKP e dei Lupi Grigi.

🚔 Quest'anno un numero imprecisato di persone sono state fermate, mentre tentavano in piccoli gruppi di andare a posare dei fiori al monumento ai lavoratori. Tra loro anche i dirigenti del DİSK, il principale sindacato di operai e minatori turco, arrestati dalla polizia di fronte alla loro sede nel quartiere popolare di #Besiktas.

🤝 Nelle città curde del sud-est sono invece state bloccate le sedi dell'HDP e la piazza centrale di #Dyiarbakir/Amed dove si voleva rendere omaggio alla lotta dei prigionieri politici in sciopero della fame, rimasti in prigione nonostante l'annunciato svuotamento carceri per il #covid19.
🇹🇷 #Turchia: epidemia e repressione politica
🦠 #Covid19: secondo i dati del Ministro della Salute, in #Turchia sono registrati 126mila confermati, oltre 63mila guariti e quasi 3.400 deceduti. La città di #Istanbul risulta essere il focolaio principale, con circa l'80% dei positivi e dei decessi totali.

🏢 In questo contesto, si colloca la riforma sul sistema carcerario voluta da #Erdogan: attualmente sono circa 300mila i detenuti nei 375 centri penitenziari del paese, di cui 178 sono inaugurati negli ultimi 14 anni di era AKP.

🚔 Vi sono detenuti 100 giornalisti, 570 avvocati, 9 parlamentari nazionali, 23 sindaci eletti e 70 governatori locali e centinaia di consiglieri comunali (per lo più membri del partito filo-curdo e della sinistra anti-kemalista #HDP). Oltre a quasi 2000 combattenti #PKK.

🏴 Otterranno invece la liberazione grazie alla legge svuota-carceri numerosi militanti di estrema destra e legati a organizzazioni criminali, tra cui Ali Agca: membro dei Lupi Grigi, famoso per avere collegamenti con i sistemi mafiosi e gruppi armati di estrema destra che negli anni '70 e '80 hanno ucciso numerosi studenti socialisti e comunisti.

🗣 Restano dentro anche i membri di Grup Yorum, uno dei più importanti gruppi musicali della Turchia. Arrestati e messi al bando per la loro politicizzazione, alcuni sono in carcere e altri ai domiciliari, portando avanti fino a oggi (di poco fa la dichiarazione di fine della protesta da parte del musicista Ibrahim Gökçek) un durissimo sciopero della fame già costato la vita il 3 aprile scorso a Helin Bölek.
❗️Turchia alla guerra aperta anche in Bašur (Kurdistan iracheno)
🛩 La scorsa notte la #Turchia ha cominciato una nuova operazione contro i curdi, questa volta in Bašur. I jet turchi hanno bombardato Makhmour e Qandil - centri storici della resistenza #PKK - e Sinjar - cuore della comunità yezida. L'operazione si chiama "eagle claw", artiglio dell'aquila.

🚔 L'operazione è cominciata poche ore prima della lunga marcia organizzata in Turchia dall'HDP (partito democratico dei popoli, sinistra filo-curda e anti-nazionalista) che settimana scorsa è stato messo fuori legge e levata l'immunità ai parlamentari: un altro tassello nel processo golpista ormai in atto da parte di #Erdogan iniziato con la strage di Ankara del 10 ottobre 2015.

🇮🇶 L'Iraq ha contestato l'uso dello spazio aereo da parte della Turchia (per altro chiuso a causa del COVID) ed esortato Ankara a non continuare l'attacco. Si teme un'invasione di terra nelle prossime ore.

🚑 A Sinjar sono stati colpiti l’ospedale e diverse case di civili. Ci sono diverse vittime ma i numeri non sono ancora chiari. La stessa cosa per le altre zone sotto attacco. I bombardamenti sono durati per diverse ore.
#TurkeylsBombingTheKurds
🗣 Partita la Marcia contro il Golpe dal Kurdistan ad Ankara
📣 Il Partito democratico dei popoli (HDP) ha iniziato oggi la Marcia contro il golpe, organizzata per protestare contro il commissariamento di 45 dei 65 comuni amministrati dall’HDP dalle elezioni del 31 marzo 2019 e di 95 dei 102 ottenuti dopo il voto del 2014. Almeno 23 i sindaci arrestati. Inoltre ai deputati è stata tolta l'immunità, 3 sono stati destituiti (gli ultimi di una lunga serie) e il partito posto de facto fuorilegge.

🚔 La Marcia è partita da diverse località del Kurdistan turco (tra cui Edirne dove è detenuto da oltre tre anni e mezzo Selahattin Demirtas, dirigente del partito ed ex candidato alla presidenza HDP), guidata da militanti, consiglieri municipali, deputati e moltissimi simpatizzanti. Già da ieri sera ci sono state le prime violente aggressioni da parte della polizia e numerosi arresti (circa 19). Diversi Governatori (in Turchia ricoprono anche la funzione di prefetti) hanno vietato le manifestazioni nei loro territori per i 5 giorni previsti dalla Marcia.

📉 La drammatica situazione economica e le tensioni sociali interne hanno portato Erdogan e l'AKP ai minimi storici di consenso. Tuttavia, la violenta repressione dell'opposizione e l'espansionismo militare in Siria, Iraq e Libia - qui, in particolare, forte del successo contro il generale Haftar - tengono in piedi la macchina autoritaria dello Stato.
RACCONTI DAL ROJAVA

📆 Questa sera a Isola Pepe Verde (Milano - Via Guglielmo Pepe, 10) incontriamo Benedetta Argentieri giornalista e regista di “I am the revolution” e “Our war”. Tornata da poco dal Rojava, ci aiuterà a capire quello che è accaduto negli ultimi mesi in quell’area a seguito dell’invasione turca avvenuta il 9 ottobre scorso.

🔴 Cercheremo anche di fare il punto su quello che sta accadendo in Basur, dove la Turchia ha lanciato da pochi giorni una nuova invasione: "Eagle claw”.

🚑 Presenteremo inoltre DISEGNI PER IL ROJAVA, raccolta di opere di autrici e autori a sostegno della Mezzaluna Rossa Kurdistan Italia. Lo faremo insieme a due degli autori: Paolo Castaldi e Vermi di Rouge.

💪 A seguire, rinfresco a sostegno del progetto.
🗣 Libertà per Eddi: rimettiamo in moto la solidarietà.
👁 Il 12 novembre si svolgerà a Torino l'appello richiesto dai legali di Maria Edgarda Marcucci, che tutti conosciamo come Eddi, ma anche come heval Shilan. Eddi è stata in Kurdistan nel 2018, ha preso parte alle attività civili in Rojava e alla resistenza di Afrin nelle file delle Ypj durante l'invasione turco-jihadista del marzo 2018.

🧑‍⚖ Il 17 marzo 2020 la sezione per le Misure di prevenzione del Tribunale di Torino ha applicato soltanto a lei la misura della Sorveglianza speciale, che era stata proposta anche per altri quattro volontari italiani in Rojava: una misura di origine fascista che il Codice penale repubblicano ha mantenuto pressoché intatta. La motivazione? La sua militanza nella Federazione della Siria del Nord sommata a quella nei movimenti sociali e anticapitalisti qui in Italia.

🚷 Questa misura le impedisce di partecipare a riunioni pubbliche e le impone di rientrare a casa tra le 21 e le 7, di non sostare nei pressi di locali pubblici dopo le 18, di comunicare i suoi spostamenti alle autorità di polizia, assieme al sequestro del passaporto e della patente e il divieto di espatrio.

📣 Per questi motivi il 12 novembre si svolgerà un presidio solidale davanti al Tribunale di Torino ed è stata lanciata una campagna di solidarietà per tornare a denunciare l'ingiustizia a cui è sottoposta una nostra compagna e una donna che ha combattuto contro il mostro jihadista e il suo alleato turco in Rojava.