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RT @RaiTre: "Trump ha scaricato Musk. Lo ha fatto pubblicamente, con l’eleganza che lo contraddistingue: “È fuori di testa.” Musk ha risposto insinuando scandali e minacciando di fondare un partito." @petergomezblog
#UnAlienoInPatria è disponibile su #RaiPlay https://t.co/TcAXW5WO49
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Freedom Flotilla, Israele ha ordinato all’esercito di bloccare la nave di aiuti con Greta Thumberg diretta a Gaza. L'annuncio dell ministro della Difesa di Tel Aviv, Israel Katz: "Ho dato istruzioni alle Idf di agire affinché la Madleen non raggiunga Gaza. All’antisemita Greta e ai suoi amici dico chiaramente: dovreste tornare indietro perché non raggiungerete Gaza"
https://t.co/LyAHQtQgPu
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Il Fatto Quotidiano
Freedom Flotilla, Israele ha ordinato all'esercito di bloccare la nave con Greta Thumberg diretta a Gaza - Il Fatto Quotidiano
L'annuncio dell ministro della Difesa di Tel Aviv, Israel Katz: "All’antisemita Greta e ai suoi amici dico chiaramente: dovreste tornare indietro"
Peter Gomez
RT @Pi_punto_Bi: Su Rai3 #unalienoinpatria 648.000 4.63%
15-64 3.71%
15-34 5.2%
+55 5.41%
(Gli Alieni Siamo Noi 580.000 3.81%)
#SapiensUnSoloPianeta 696.000 5.16%
15-64 4.61%
15-34 4.02%
+55 5.5%
(presentazione 18 minuti 552.000 3.7%)
#AscoltiTv
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Nazionale in crisi: Spalletti esonerato, chi sono i possibili sostituti. Spuntano anche due eroi del 2006
https://t.co/yCA7uV7N8l
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RT @kkvignarca: Provate a immaginare se qualcuno scrivesse un tweet con incipit: “gli ebrei, nessuno escluso…”. Purtroppo nella nostra società alcuni tipi di discriminazioni suprematiste sono sdoganate mentre altre si fanno passare senza problemi. Per motivi storici, di potere, di opportunismo. https://t.co/yAVtyqzofl
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RT @kkvignarca: Provate a immaginare se qualcuno scrivesse un tweet con incipit: “gli ebrei, nessuno escluso…”. Purtroppo nella nostra società alcuni tipi di discriminazioni suprematiste sono sdoganate mentre altre si fanno passare senza problemi. Per motivi storici, di potere, di opportunismo. https://t.co/yAVtyqzofl
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RT @parallelecinico: - Il padre adottivo spacciava, entrava e usciva continuamente dal carcere.
- Il padre naturale è fuggito prima che lui nascesse.
- La madre ha 15 anni in più di lui.
- Ha visto dal vivo il primo omicidio a 8 anni.
- Hanno ucciso il suo miglior amico davanti a lui, quando aveva 16 anni.
- All'high school di Bethel è stato contemporaneamente il miglior giocatore di football americano (giocando da quarterback) e il miglior giocatore di basket dello stato della Virginia.
- in NBA è subito Rookie of the Year nel 1997
- Col primo stipendio ha comprato una casa a sua mamma
- 4 volte miglior marcatore della regular season
- Titolo di Mvp nel 2001
- Ha trascinato una squadra normale come Phila in finale nel 2001, perdendo contro i Lakers.
- E' sempre stato inviso ai vertici della lega: i 21 tatuaggi, la bandana, gli occhiali scuri e il look da gangsta rapper, lontanissimo dai canoni della Nba di David Stern. Iverson ha dichiarato: "Mi sembra che stiano cercando di farci vestire in un certo modo. Hanno puntato i ragazzi che vestono come me, i ragazzi che vestono hip-hop. Se metti un ragazzo in uno smoking, non diventa automaticamente un bravo ragazzo. Puoi infilare un assassino in un vestito elegante, ma resta sempre un assassino. E’ un cattivo messaggio per i ragazzini".
- Pare abbia sperperato tutto quello che ha guadagnato in carriera.
- Si è tirato fuori da un inferno di vita attraverso la pallacanestro. Uno scricciolo di 1 metro e 80 (forse) ha incantato l'Nba per oltre un decennio, una generazione intera lo ha imitato nel campetto vicino casa, la sua n.3 di Phila è stata una delle canotte più vendute della storia. E' stato un fenomeno. E' stato sè stesso, nel bene e nel male.
- Oggi Allen Iverson compie 50 anni.
"Io non voglio essere Jordan, io non voglio essere Bird o Isiah. Io non voglio essere nessuno di questi ragazzi. Io voglio guardarmi allo specchio e dire: ho fatto a modo mio".
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- Il padre naturale è fuggito prima che lui nascesse.
- La madre ha 15 anni in più di lui.
- Ha visto dal vivo il primo omicidio a 8 anni.
- Hanno ucciso il suo miglior amico davanti a lui, quando aveva 16 anni.
- All'high school di Bethel è stato contemporaneamente il miglior giocatore di football americano (giocando da quarterback) e il miglior giocatore di basket dello stato della Virginia.
- in NBA è subito Rookie of the Year nel 1997
- Col primo stipendio ha comprato una casa a sua mamma
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- E' sempre stato inviso ai vertici della lega: i 21 tatuaggi, la bandana, gli occhiali scuri e il look da gangsta rapper, lontanissimo dai canoni della Nba di David Stern. Iverson ha dichiarato: "Mi sembra che stiano cercando di farci vestire in un certo modo. Hanno puntato i ragazzi che vestono come me, i ragazzi che vestono hip-hop. Se metti un ragazzo in uno smoking, non diventa automaticamente un bravo ragazzo. Puoi infilare un assassino in un vestito elegante, ma resta sempre un assassino. E’ un cattivo messaggio per i ragazzini".
- Pare abbia sperperato tutto quello che ha guadagnato in carriera.
- Si è tirato fuori da un inferno di vita attraverso la pallacanestro. Uno scricciolo di 1 metro e 80 (forse) ha incantato l'Nba per oltre un decennio, una generazione intera lo ha imitato nel campetto vicino casa, la sua n.3 di Phila è stata una delle canotte più vendute della storia. E' stato un fenomeno. E' stato sè stesso, nel bene e nel male.
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RT @Mamox__: Io sono stato uno dei tanti licenziati con la legge che ha voluto #Renzi, quella per cui puoi chiedere sei mesi di stipendio ma non il reintegro. Spero non debba capitare più a nessuno, dopo 16 anni di lavoro presso un’azienda. A nessuno. Alzate quel culo, è per voi.
#Referendum https://t.co/ntezV4poYR
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RT @MarianoGiustino: Il Cdr di @RadioRadicale: «Mariano Giustino espulso da Meta per censura. Agcom intervenga»
I rappresentanti sindacali: «Gli account del collega sono stati disabilitati dopo la pubblicazione di alcune corrispondenze per Radio Radicale sulla gravissima repressione in Turchia e in Iran e alcuni articoli per il quotidiano L'Altravoce, nei quali denunciava le fake news di Hamas a Gaza».
«Il nostro collega Mariano Giustino è stato definitivamente espulso da #Facebook e Instagram, piattaforme social controllate dal gruppo Meta. I suoi account sono stati disabilitati dopo la pubblicazione di alcune corrispondenze per Radio Radicale sulla gravissima repressione in #Turchia e in Iran e alcuni articoli per il quotidiano L'Altravoce, nei quali denunciava le fake news di #Hamas a #Gaza. Il Cdr di Radio Radicale ritiene questa una grave e ingiustificata censura, esercitata, come sempre, nella totale mancanza di trasparenza»: è scritto in una nota da Radio Radicale.
«Giustino è uno dei pochi giornalisti che documentano quotidianamente ciò che di terribile avviene in Turchia contro l'opposizione democratica. Negli ultimi anni è stato spesso oggetto di censura. Nel 2020 era già stato sospeso da Facebook per circa due mesi, sempre per motivi riguardanti la documentazione delle pratiche repressive contro l'opposizione in atto in Turchia. Che questa ennesima censura sia il risultato di una malintesa applicazione di normative, di richieste specifiche di governi stranieri, di un algoritmo, magari abilmente manipolato da agenti di questi regimi, o da operatori dei suddetti social, riteniamo responsabilità di Meta garantire sulle sue piattaforme la libertà di informazione e di espressione di ogni giornalista o cittadino che non violi la legge. Tra l'altro, in un video all'inizio di quest'anno, il fondatore e ceo di Meta, Mark Zuckerberg, aveva ammesso che i sistemi di moderazione dei contenuti commettono "troppi errori e troppa censura", annunciando l'intenzione di "tornare a dare priorità al free speech", "ristabilire la libertà d'espressione sulle nostre piattaforme", si legge».
Il Cdr di Radio Radicale chiede quindi a Meta «di riattivare immediatamente gli account di Mariano Giustino e di cessare ogni attività di censura e intimidazione nei suoi confronti, ribadendo il suo sostegno al nostro collega e a tutti i giornalisti impegnati a informare i cittadini, anche attraverso i social. Ritiene altresì urgente che l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni e gli organi parlamentari intervengano al fine di accertare che dietro il pretesto del contrasto alle fake news o altre policies, Meta e gli altri social media non consentano forme di censura politicamente motivate». (Ansa, 7 giugno 2025)
https://t.co/Z9zdugq6Aw
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I rappresentanti sindacali: «Gli account del collega sono stati disabilitati dopo la pubblicazione di alcune corrispondenze per Radio Radicale sulla gravissima repressione in Turchia e in Iran e alcuni articoli per il quotidiano L'Altravoce, nei quali denunciava le fake news di Hamas a Gaza».
«Il nostro collega Mariano Giustino è stato definitivamente espulso da #Facebook e Instagram, piattaforme social controllate dal gruppo Meta. I suoi account sono stati disabilitati dopo la pubblicazione di alcune corrispondenze per Radio Radicale sulla gravissima repressione in #Turchia e in Iran e alcuni articoli per il quotidiano L'Altravoce, nei quali denunciava le fake news di #Hamas a #Gaza. Il Cdr di Radio Radicale ritiene questa una grave e ingiustificata censura, esercitata, come sempre, nella totale mancanza di trasparenza»: è scritto in una nota da Radio Radicale.
«Giustino è uno dei pochi giornalisti che documentano quotidianamente ciò che di terribile avviene in Turchia contro l'opposizione democratica. Negli ultimi anni è stato spesso oggetto di censura. Nel 2020 era già stato sospeso da Facebook per circa due mesi, sempre per motivi riguardanti la documentazione delle pratiche repressive contro l'opposizione in atto in Turchia. Che questa ennesima censura sia il risultato di una malintesa applicazione di normative, di richieste specifiche di governi stranieri, di un algoritmo, magari abilmente manipolato da agenti di questi regimi, o da operatori dei suddetti social, riteniamo responsabilità di Meta garantire sulle sue piattaforme la libertà di informazione e di espressione di ogni giornalista o cittadino che non violi la legge. Tra l'altro, in un video all'inizio di quest'anno, il fondatore e ceo di Meta, Mark Zuckerberg, aveva ammesso che i sistemi di moderazione dei contenuti commettono "troppi errori e troppa censura", annunciando l'intenzione di "tornare a dare priorità al free speech", "ristabilire la libertà d'espressione sulle nostre piattaforme", si legge».
Il Cdr di Radio Radicale chiede quindi a Meta «di riattivare immediatamente gli account di Mariano Giustino e di cessare ogni attività di censura e intimidazione nei suoi confronti, ribadendo il suo sostegno al nostro collega e a tutti i giornalisti impegnati a informare i cittadini, anche attraverso i social. Ritiene altresì urgente che l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni e gli organi parlamentari intervengano al fine di accertare che dietro il pretesto del contrasto alle fake news o altre policies, Meta e gli altri social media non consentano forme di censura politicamente motivate». (Ansa, 7 giugno 2025)
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Spalletti esonerato: si commuove e lascia la conferenza stampa. “Deluso da me stesso”
https://t.co/XEIjpnYFDs
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RT @FqMillennium: ‘Gaza, tutto quello che il mondo non vuole vedere’. Così MillenniuM ha deciso di dedicare il numero di giugno alla guerra in Palestina, partendo da quel che succede sul campo per approfondire i temi chiave del conflitto, spesso affrontati superficialmente nel dibattito politico mediatico, a partire dai termini “genocidio” e “antisemitismo”. Un numero che vale la pena sfogliare, con decine di pagine di gallery fotografiche che documentano il massacro e la quotidianità stravolta di chi per ora è sopravvissuto.
Il numero esce il 14 giugno, ma se ti abboni entro il 9 giugno lo puoi ricevere direttamente a casa. Non chiudere gli occhi.
👉https://t.co/jeyPxcg4VH
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RT @fattoquotidiano: ‘𝐆𝐚𝐳𝐚, 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐨 𝐪𝐮𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐢𝐥 𝐦𝐨𝐧𝐝𝐨 𝐧𝐨𝐧 𝐯𝐮𝐨𝐥𝐞 𝐯𝐞𝐝𝐞𝐫𝐞’. Così 𝐌𝐢𝐥𝐥𝐞𝐧𝐧𝐢𝐮𝐌, il mensile diretto da 𝐏𝐞𝐭𝐞𝐫 𝐆𝐨𝐦𝐞𝐳, ha deciso di dedicare il numero di giugno alla guerra in Palestina, partendo da quel che succede sul campo per approfondire i temi chiave del conflitto, spesso affrontati superficialmente nel dibattito politico mediatico, a partire dai termini “genocidio” e “antisemitismo”.
Un numero che vale la pena sfogliare, con decine di pagine di gallery fotografiche che documentano il massacro e la quotidianità stravolta di chi per ora è sopravvissuto.
Il numero esce il 𝟏𝟒 𝐠𝐢𝐮𝐠𝐧𝐨, ma se ti abboni entro il 9 giugno lo puoi ricevere direttamente a casa. Non chiudere gli occhi.
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