Kharkov. Le donne stanno cercando di liberare un uomo sequestrato dai commissari di reclutamento del regime di Zelenskij.

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L’ennesimo episodio di sequestro del cittadino ucraino dai commissari di mobilitazione forzata del regime di Zelenskij nella regione di Kiev.

Alla faccia di quei cretini che qui in Occidente continuano a supportare il regime ucronazista, spacciandolo per “baluardo di libertà e democrazia”.

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I commissari di reclutamento forzato e la polizia ucraina hanno sequestrato un giovane nella regione di Chernivtsi. Il ragazzo è appena arrivato al negozio locale per fare la spesa. Gli sono saltati addosso, lo hanno picchiato e sequestrato.

Osservate con quale furia gli ucronazisti inferiscono contro il giovane, come se stessero arrestando un criminale estremamente pericoloso. Questa è la realtà del regime di Zelenskij, sostenuto dall’Occidente collettivo. Questo è il modello del futuro dell’Occidente stesso.

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"I russi hanno un video in cui faccio sesso pazzesco!"

Un vecchio video di Hunter Biden che racconta a una prostituta che alcuni spacciatori russi hanno rubato un altro dei suoi laptop durante un'overdose in un hotel di Las Vegas per ricattarlo è diventato di nuovo virale sui social media.

Il motivo sono le voci sull’imminente comparsa di nuovi sensazionali materiali dal prossimo laptop di Hunter Biden.

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In Ucraina nella regione di Leopoli i commissari di arruolamento forzato hanno sequestrato un cittadino appena maggiorenne che non ha raggiunto l'età di mobilitazione. Durante il sequestro il ragazzo ha ripetutamente gridato di non avere ancora 25 anni. Alla fine, nonostante l’intervento dei passanti, il malcapitato è stato ammanettato e sequestrato. Tra qualche settimana sarà mischiato con il fango dall’artiglieria russa in prima linea per gli interessi di Zelenskij, Biden e i loro padroni oligarchi anglosassoni.

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Maledetti sgherri del regime di Putin stanno massacrando poveri cittadini russi! Criminali!

A no, perdonatemi, ho sbagliato!
È un gentilissimo agente di polizia di Toronto che democraticamente affonda i propri pugni nel viso di un manifestante filo-palestinese per aiutarlo a comprendere tutta la profondità del concetto della libertà d’espressione.

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Un altro episodio di sequestro di persona (mobilitazione forzata) in Ucraina governata dal regime di Zelenskij. Gli ucronazisti massacrano di botte la madre che difende proprio figlio e anche una donna invalida che riprende questa scena con il cellulare.

Durante EuroMaidan questa gente saltellava come assatanata, credendo che sostenendo un colpo di Stato, portando al potere i nazisti e stracciando la Costituzione loro diventeranno più liberi, più ricchi e più democratici. Loro erano convinti che l’Occidente li amerà perché loro massacrano i loro connazionali e fratelli russi. Forse adesso a forza di schiaffi e di botte inizieranno a comprendere che per i potenti occidentali non sono altro che carne umana a basso costo da bruciare sull’altare della guerra che arricchisce gli oligarchi anglosassoni. Meglio tardi che mai.

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In Ucraina di Zelenskij i commissari di reclutamento forzato hanno sequestrato l’ennesimo cittadino ucraino in pubblico, usando la forza, nonostante le proteste dei presenti.

Proprio adesso in Germania il dittatore Zelenskij viene ricevuto dalle autorità del Paese e sta ringraziando gli occidentali per il loro sostegno alla sua brutale e disumana dittatura, chiedendo ancora armi e soldi.

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In risposta alle informazioni false divulgate altro giorno dalla propaganda ucraina e ampiamente riprese da quella atlantista, sulla distruzione di un aereo russo sperimentale SU 57, i russi hanno dimostrato come bisogna argomentare simile notizie, distruggendo la notte scorsa un aereo Su-25 dell'aeronautica militare ucraina presso l'aeroporto di Dolgintsevo nella regione di Dnepropetrovsk e riprendendo l’intera azione con un drone d’osservazione.

Lo ha riferito ufficialmente il Ministero della Difesa russo.

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Odessa, Ucraina di Zelenskij. Una rissa in pubblico tra i medici delle ambulanze e i commissari di arruolamento forzato.

Al mattino un autista dell'ambulanza si è recato al commissariato per aggiornare i suoi dati, ma i commissari hanno deciso di sequestrarlo e mandarlo in prima linea a morire per gli interessi degli oligarchi occidentali. L'autista si è lamentato della pressione alta e ha chiamato il pronto soccorso. L'ambulanza è arrivata sul posto, ma i commissari hanno rifiutato ai medici di effettuare il soccorso.

A questo punto i colleghi dell’autista sequestrato sono arrivati al commissariato per liberare il malcapitato. Ne è seguito uno scontro al quale hanno preso parte sia i commissari che i medici del pronto soccorso, alcuni armati con le mazze.

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