MALLEUS FALSAE SCIENTIAE
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Canale di pubblicazione articoli e video sugli inganni sanitari e scientifici
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Appello degli scienziati italiani per la Sicurezza Elettromagnetica
È importante imparare a distinguere scienza da propaganda.

Solo che questo è difficile, perché bisogna mettersi a studiare almeno la storia della medicina e le procedure di laboratorio virologico. Una cosa difficile e noiosa, ma non è possibile fare senza.
Basta comunque applicare la stessa logica prudenziale che si applica quando compriamo una casa. Nessuno comprerebbe una casa senza studiare tutto a livello notarile, di catasto, architettonico e di qualità dei materiali.

Eppure tutti i giorni ci affidiamo alle riviste peer reviewed che ci dicono cosa pensare, pur sapendo che gli editori sono nostri nemici e che quelli che scrivono sono sul loro libro paga. Questa storia deve finire.
Meriterebbe il titolo di dottore , in questa circostanza storico politica, chi accetta la responsabilità di andare al di là della propaganda che chiamano scienza.

Sia Bernays che Huntington [1] sostenevano che per far funzionare correttamente una democrazia, era necessario un alto livello di “apatia e non coinvolgimento” da parte delle persone: in questo caso, quindi, la propaganda veniva progettata per incoraggiare il disinteresse e la mancanza di partecipazione nel “processo democratico”. Le emozioni del pubblico erano (e sono ancora) indirizzate interamente alla partecipazione al processo elettorale ma per poi ritornare al desiderato non-coinvolgimento nell’effettivo governo del paese, e nel comportamento e nelle azioni dei rappresentanti eletti..... Uno dei primi e più ampi usi della propaganda ha riguardato la creazione e la diffusione del concetto di democrazia come apice di tutte le forme di governo, tanto che la teoria delle democrazie elettorali è stata trasformata in una religione così sacra che ora è per natura indiscutibile..... Prendiamo come esempio il virus del COVID: nessuna malattia mai, nemmeno una pandemia, ha bisogno che il pubblico sia inondato 24 ore su 24, 7 giorni su 7, di notizie apocalittiche da ogni tipo di media. E’ invece necessario per una campagna di propaganda. Ogni volta che vediamo una copertura mediatica che presenta una frequenza non giustificata, sappiamo di essere sottoposti a una campagna di propaganda.... Oggi i problemi del mondo con la propaganda non sono così semplici come le bugie dei nostri governi. In passato, la propaganda era sostenuta principalmente da quella che abbiamo chiamato “moral suasion”, utilizzando cioè precetti di alto valore morale come manipolazione psicologica per spingere il pubblico ad accettare i principi proposti. La situazione è cambiata. L’uso più intenso della propaganda di oggi è associato a uno spaventoso aumento della mentalità, chiaramente fascista, da “stato di polizia” nei governi occidentali, il cui potere viene usato come “esecutore materiale” della propaganda imposta alle loro popolazioni..... Ogni volta che un argomento appare sui mass media con una frequenza e per un periodo prolungati, è la prova prima facie che si tratta di una campagna di propaganda pianificata contro di noi.

Larry Romanoff da anni tratta il tema della manipolazione e della gestione del consenso come strumento dei governi (e di chi questi governi li manovra) nei confronti dell’opinione pubblica. Cioè verso ciascuno di noi. Attraverso la sua lucida analisi e la semplice evidenza dei “fatti”, non solo ci svela alcuni dei casi più recenti ma ci insegna anche come riconoscere le campagne di propaganda. E come combatterle.

https://telegra.ph/Intervista-a-Larry-Romanoff-PROPAGANDA-MEDIA-E-COSPIRAZIONE-IN-ATTO-07-26
LE FARSE PANDEMICHE DEL PASSATO

È tutto già successo: annunciare finte pandemie mortali, spingere la gente a sottoporsi a terapie sperimentali e l'uso della propaganda per criminalizzare e ridicolizzare il dissenso.

1) FARSA PANDEMICA DEL 1976

Ci fu un singolo caso a Fort Dix (USA) di un giovane morto di polmonite perché con la febbre partecipò ad una marcia sotto la neve, e la CDC disse che si trattó di H1N1, e da subito iniziò il terrorismo mediatico prevedendo un milione di morti.

https://www.salon.com/2009/04/28/1976_swine_flu/

Subito si iniziò anche a parlare di campagna vaccinale a tappeto,

https://www.nytimes.com/1976/07/23/archives/flu-vaccine-drive-meets-snags-that-could-limit-it-flu-vaccine-drive.html

ed anche il quel caso si voleva inoculare la popolazione con un vaccino sperimentale, per il quale le case farmaceutiche richiedevano una sorta di assicurazione

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2686218/

contro le reazioni avverse. Dopo che distribuirono il vaccino a circa 40milioni di americani, la campagna di vaccinazione fu interrotta a causa dell'elevato tasso di casi di sindrome di Guillain-Barré

https://www.fordlibrarymuseum.gov/library/exhibits/swineflu/sf.asp

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/6252515/

aumentando il rischio relativo rispetto ai non vaccinati di 10 volte, con ben 58 casi fatali. Questo virus però non si presentò mai, perché non vi fu un'epidemia di H1N1

https://www.nytimes.com/1976/12/21/archives/swine-flu-fiasco.html

https://wwwnc.cdc.gov/eid/article/12/1/05-1007_article

https://www.bbc.com/future/article/20200918-the-fiasco-of-the-us-swine-flu-affair-of-1976

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3291407/

Il governo invece di ammettere il fallimento della psyop iniziò a mandare spot televisivi

https://youtu.be/ASibLqwVbsk?si=7NWCaay3DbvEgUHw

per dar colpa ai non vaccinati di una eventuale diffusione del virus usando la retorica dell'untore che conosciamo benissimo, e fecero propaganda

https://www.nytimes.com/1976/11/16/archives/us-discloses-shortage-of-swine-flu-vaccine-for-children-3-to-17.html

attraverso il new york times della necessità di una seconda dose. Il massacro finì solo perché i medici della CDC dell'Atlanta si ribellarono alle direttive del governo e decisero di sospendere la campagna vaccinale,

https://www.nytimes.com/1976/12/17/archives/swine-flu-program-suspended-in-nation-disease-link-feared-94-cases.html

dopo aver inoculato circa il 25% della popolazione

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3291407/

americana.

2) FARSA PANDEMICA DEL 2009

Ancora una volta negli USA venne annunciata un'ecatombe

https://www.nytimes.com/2009/04/28/health/28hong.html?scp=35&sq=h1n1&st=nyt.

causata dall'H1N1, e ancora una volta non accadde nulla, perché si trattò di una semplice influenza

https://archive.nytimes.com/www.nytimes.com/interactive/2009/04/27/us/20090427-flu-update-graphic.html

dalla sintomatologia clinica di un raffreddore.

https://www.wsj.com/articles/SB10001424052748704509704575019313343580460

Chiusero delle scuole

https://academic.oup.com/cid/article/52/suppl_1/S168/500465

https://www.nbcnews.com/id/wbna33520744

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3039590/

e venne coinvolta l'OMS che dichiarò pandemia di livello 6. Ancora una volta riproposero un vaccino sperimentale

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK54189/

da inoculare alla popolazione, che come al solito vollero distribuire

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3224079/

senza fare gli studi di fase 3 sull'efficacia vaccinale, visto che si limitarono a fare il solito inutile conteggio degli anticorpi

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/20026597/

https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S0264410X10019031

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/19745215/

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/21168369/

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/20687838/

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/20600478/

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/21464195/

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/20508026/
È PRONTO IL NOSTRO NUOVO VIDEO INFORMATIVO SUL NOSTRO CANALE RUMBLE!!!

DIVISO IN 2 PUNTATE.

NON VE LO PERDETE, C'È MOLTO DA SCOPRIRE E VERIFICARE CON I DOCUMENTI E LE FONTI A DISPOSIZIONE DI CHIUNQUE CE NE FACCIA RICHIESTA.

BUON ASCOLTO 😉


https://rumble.com/v3i9bei-covid-e-radiazioni-parte-1.html
RIPROPONIAMO LA PRIMA INTERVISTA CON L'INGEGNERE IN CUI SI PARLA DI COME SIANO STATI CREATI I VIRUS AL COMPUTER , DA CHI E PER QUALI OBIETTIVI.
Buongiorno...

È pronta la seconda parte del tema COVID E RADIAZIONI
(ipotesi vs realtà)
ANCORA CLARBRUNO

Ha inventato la macchina che vede i tumori: lo accusano di stregoneria

Clarbruno Vedruccio costruisce una sonda contro le mine antiuomo e scopre che interagisce col suo corpo. 

Un tubo lungo 30 centimetri che permette di scoprire i tumori non appena cominciano a formarsi. Una sonda elettromagnetica che vede qualsiasi infiammazione dei tessuti. Un esame che dura appena 2-3 minuti, non è invasivo, non provoca dolore o disagi al paziente, e fornisce immediatamente la risposta. Un test innocuo, ripetibile all’infinito e senza togliersi i vestiti, che ha una precisione diagnostica come minimo del 70% ma, se eseguito da mani esperte, può arrivare anche al 100% di attendibilità.


Uno strumento rivoluzionario, poco ingombrante, portatile, che si può usare ovunque e che non necessita di mezzi di contrasto radioattivi, lastre fotografiche o altro materiale di consumo. Un’apparecchiatura che si compra, anzi si comprava, con 43.000 euro più Iva, contro i 3-4 milioni di euro di una macchina per la risonanza magnetica, i 2 milioni di una Pet e il milione e mezzo di una Tac, tutt’e tre con costi di gestione elevatissimi.
Allora chi e perché ha paura del bioscanner, nome commerciale Trimprob? Non certo i potenziali pazienti, che potrebbero individuare per tempo la malattia. Non certo il ministero della Salute, che lo ha inserito nel repertorio dei dispositivi medici del Servizio sanitario nazionale. Non certo il professor Umberto Veronesi, che lo ha sperimentato nel suo Istituto europeo di oncologia di Milano e ne ha decantato la validità. Eppure la Galileo Avionica, società del colosso Finmeccanica, ha annunciato la chiusura della Trim Probe Spa, l’azienda che lo produceva e lo commercializzava, messa in liquidazione in quanto ritenuta non più strategica nell’ambito di un gruppo internazionale specializzato nei mezzi di difesa militare.
Questa è l’infelice historia di un cavaliere d’altri tempi, il professor Clarbruno Vedruccio, 54 anni, l’inventore del bioscanner, laureato in fisica e in ingegneria elettronica negli Stati Uniti, già collaboratore dell’Istituto di fisica dell’atmosfera del Cnr a Bologna e docente di metodologia della ricerca all’Università di Urbino, che nei tempi presenti avrebbe meritato i premi Nobel per la fisica e la medicina fusi insieme, se solo il mondo girasse per il verso giusto, e invece è costretto a prosciugare il conto in banca per tutelare la sua creatura.
Vedruccio è arrivato al bioscanner per puro caso, mentre stava fornendo tecnologia militare avanzata ad alcuni reparti d’élite delle nostre forze armate. Pur di non lasciarsi sfuggire un simile cervello, nel 2004 i vertici della Marina hanno rispolverato la legge Marconi del 1932, così detta perché fu creata su misura per Guglielmo Marconi, l’inventore della radio, che minacciava di passare armi e bagagli agli inglesi. Arruolato «per meriti speciali» nella riserva selezionata, con decreto del presidente della Repubblica, l’Archimede Pitagorico è diventato capitano di fregata ed è stato assegnato all’ufficio studi del Comando subacquei e incursori alla Spezia. Ha anche partecipato con l’Onu alla missione di pace Leonte in Libano, dove s’è guadagnato un encomio.
Quando nel 2004 una serie di fenomeni impressionanti - elettrodomestici che prendevano fuoco, vetri delle auto che esplodevano, bussole che impazzivano, cancelli automatici che si aprivano da soli - sconvolse la vita di Caronia, nel Messinese, la Protezione civile chiamò Vedruccio per trovare il bandolo della matassa. Lo studioso accertò che il paesino dei Nebrodi veniva colpito da fasci di radiazioni elettromagnetiche con particolari caratteristiche. Se oggi gli chiedi chi fosse a emetterle, si limita a tre parole: «Non posso rispondere». L’inventore abita con la moglie Carla Ricci, sua assistente, a pochi chilometri dal radiotelescopio Croce del Nord di Medicina (Bologna). Quando si dice il caso.
Anders Cocco:
Nome insolito, Clarbruno.
«Viene dalla fusione di Clara e Brunello, i miei genitori».
Lei è un fisico. Perché ha accettato di diventare ufficiale di Marina?
«Non sono né guerrafondaio, né pacifista. Ma se la guerra si deve fare, si fa. Diciamo che la vita militare è la normalità, nella nostra famiglia. Sono nato a Ruffano, provincia di Lecce. Mio nonno materno, Ettore Giaccari, disperso in mare nel 1941, era il capo motorista dell’incrociatore Fiume, affondato dagli inglesi nella battaglia di Capo Matapan. Mio padre comandava la brigata costiera della Guardia di finanza. Sono cresciuto tra la caserma e il faro di Torre Canne. Nel gennaio 1958 precipitò in Adriatico un aereo F86 e papà si gettò a nuoto nelle acque gelide per salvare il pilota. Lo riportò a riva: purtroppo era già morto. Io passai l’infanzia fra i rottami di quel caccia militare. Ricordo ancora la carlinga, i comandi, la sala radio. Il mio amore per l’elettronica è nato lì».
E il bioscanner com’è nato?
«Nel 1985 collaboravo col battaglione San Marco. Mi fu chiesto se ero in grado di mettere a punto una tecnologia per intercettare i pescatori di frodo che di notte approdavano sull’isola di Pedagna, zona militare al largo di Brindisi. Le telecamere non potevano essere installate per la troppa salsedine e le frequenti mareggiate. Stavo lavorando a una specie di radar antiuomo, come quelli che gli americani usavano in Vietnam, quando mi accorsi che alcune bande di frequenza in Uhf, fra i 350 e i 500 megahertz, quindi al di sotto dei canali televisivi, interagivano bene con i tessuti biologici delle persone».
In che modo se ne accorse?
«Volevo sperimentare la possibilità di usare l’elettromagnetismo anche per rintracciare le mine antiuomo sepolte nel terreno: il rilevatore registrava qualsiasi discontinuità nella compattezza della sabbia fino a 20 centimetri di profondità. Mentre ero nel mio laboratorio, notai che sugli analizzatori di spettro una delle tre righe spettrali spariva completamente ogniqualvolta mi avvicinavo al banco di prova. Strano. Quel giorno avevo ingurgitato un panino col salame in treno ed ero in preda a una gastrite terribile. Mi si accese una lampadina in testa. Chiamai Enrico Castagnoli, ex radarista della Marina, mio vicino di casa, e gli chiesi come si sentisse in salute. “Benone”, mi rispose. Ripetei la prova su di lui: nessuna variazione di spettro. La conferma che cercavo».
Cioè?
«Allora non potevo saperlo. Ma avevo appena provato in vivo ciò che gli scienziati Hugo Fricke e Sterne Morse intuirono e descrissero nel 1926 su Cancer Research e cioè che i tessuti sani hanno una capacità elettrica più bassa, quelli infiammati più elevata, quelli oncologici ancora maggiore. In pratica il mio bioscanner consente di fare una specie di biopsia elettromagnetica, quindi incruenta, dei tessuti biologici, grazie a tre frequenze in banda Uhf, intorno ai 460, ai 920 e ai 1350 megahertz. In particolare, il segnale sulla prima frequenza interagisce con le formazioni tumorali maligne, evidenziando un abbassamento della riga spettrale».
E individua qualsiasi tipo di cancro?
«A eccezione delle leucemie. Ma i tumori solidi su cui abbiamo indagato li ha letti tutti. Ho visto alcuni carcinomi del seno con due anni d’anticipo sull’ecografia e sulla mammografia». 
Chi è stato il primo paziente a sottoporsi all’esame?
«Un fisico britannico che era venuto all’Università di Urbino per un congresso. Gli ho scoperto un tumore alla prostata. Nei giorni successivi gli studenti di medicina, farmacia e veterinaria facevano la fila per sottoporsi all’esame e lo stesso i miei colleghi docenti. Io insegnavo a loro e loro a me. Nel 2006 ho portato la macchina in Libano durante la missione Leonte. È stato un altro screening di massa».
Ma chi garantisce che il test non faccia male e sia affidabile?
«Il bioscanner ha l’omologazione dell’Istituto superiore di sanità, che ne ha attestato la non nocività. Per ogni organo occorre poi una procedura di validazione presso enti accreditati dal ministero della Salute. Per le ovaie la sperimentazione avviata dall’Istituto nazionale dei tumori di Milano ha dimostrato un indice di sensibilità del 91%, il che è particolarmente confortante, trattandosi di una neoplasia che non dà sintomi e in genere viene scoperta quando vi sono già le metastasi. Nello stesso istituto sono stati testati i tumori del retto: siamo sull’89% di attendibilità. Le prove per la tiroide e lo stomaco-duodeno, eseguite nelle Università di Catanzaro e Genova e nell’ospedale maggiore della Marina militare a Taranto, si sono rivelate esatte al 90% e in due casi al 100%. I tumori della vescica, testati all’ospedale Vito Fazi di Lecce, hanno restituito un dato sicuro nell’89,5% dei casi. Per la prostata e il seno siamo al 72%».
Il margine d’errore a che cos’è dovuto?
«All’imperizia di chi esegue l’esame e alla fallibilità di tutti i sistemi diagnostici. Non dimentichiamo che anche un ecografo può sbagliare nel 45% dei casi: tanto varrebbe buttare in aria una monetina e fare a testa o croce. Da uno studio pubblicato sulla rivista Urology nel 2008, e relativo alla diagnostica della prostata, risulta che il bioscanner ha offerto un’accuratezza del 72% contro il 55% di un’ecografia transrettale, tanto invasiva quanto fastidiosa».
Gli amici si rivolgeranno a lei al minimo acciacco.
«Li dirotto verso gli ospedali. È troppo pesante scoprire che una persona ha un tumore e doverglielo dire all’istante. Se il Trimprob fosse dato in dotazione ai medici di base, si risparmierebbero miliardi di euro spesi per accertamenti diagnostici spesso inutili. Purtroppo è presente solo in 50 ospedali sui circa 2.000 esistenti in Italia».
E all’estero?
«Si trova in Giappone, Brasile, Malesia, Turchia, Iran, Regno Unito, Francia, Belgio. Ma da due anni la Galileo Avionica ha smesso di produrlo e io mi ritrovo a pagare le spese per il mantenimento del brevetto internazionale dalla Cina al Sudafrica, dall’India al Canada. Si tratta di costi largamente superiori al mio stipendio».
E dire che la Galileo Avionica era andata ad analizzare col bioscanner persino la prostata di Beppe Grillo...
«Credo che il Trimprob sia stato testato anche su Umberto Bossi, che ne ha parlato benissimo a Silvio Berlusconi».
Attrezzo bipartisan. «A questo punto come si fa a dire che l’esposizione ai campi elettromagnetici non ha effetti sulle persone?», s’è chiesto Grillo nel suo blog.
«Il Trimprob utilizza una potenza 100 volte inferiore a quella dei cellulari: 10 milliwatt contro 2 watt. Però bisogna essere onesti: l’industria non ha alcun interesse a divulgare le indagini che invitano ad applicare il principio di precauzione all’elettromagnetismo».
Non mi aveva detto che la non nocività del bioscanner è certificata?
«È così. L’esame dura poco o niente, non vi è un’esposizione cronica, e la frequenza ha uno spettro di assorbimento selettivo sui tessuti infiammati, non su quelli sani».
E i collegamenti wireless sono sicuri?
«Da elettromagnetista ho sviluppato una particolare sensibilizzazione ai campi elettromagnetici anche deboli. Mi sono accorto che il mio vicino di casa aveva cambiato il modem per collegarsi a Internet perché ho cominciato a dormire male. Ho acceso l’analizzatore di spettro e ho visto che aveva installato una rete wi-fi. Gli ho chiesto di spegnerla almeno di notte e sono tornato a dormire bene».
Il Trimprob rischia di rendere superfluo il lavoro dei radiologi?
«No. La diagnostica per immagini resta lo standard. Il bioscanner aiuta, dà il primo allarme. Per esempio, gli urologi che lo impiegano hanno ridotto di molto la prescrizione di biopsie».
Però manda in pensione le mammografie per prevenire il tumore al seno.
«Se vuole condannarmi a morte, scriva così».
Insomma, a quali specialisti dà fastidio?
«A tutti quello che non lo usano».
Qualcuno l’ha ostacolata?
«Durante un vertice all’Istituto superiore di sanità, al quale ero stato accreditato dall’Ieo del professor Veronesi, uno dei presenti mi ha detto: “Cos’è? Stregoneria?”. Gli ho obiettato che un’industria che produce cacciabombardieri difficilmente spreca tempo in riti vudù. Il bioscanner è la macchina del futuro. Ma capisco che sarebbe stato come parlare dei telefonini nel 1700».
Com’è possibile che l’Italia non riesca a sfruttare l’invenzione di un italiano?
«Vuol sapere una cosa? Sono un capitano di fregata precario. In Marina ho lavorato solo sei mesi l’anno, agli inizi senza stipendio. E dal 2 luglio sarò congedato perché compio 55 anni, che è l’età limite per far parte come ufficiale delle forze di completamento. Eppure questo è il periodo più fertile della mia vita di inventore: due brevetti depositati, fra cui un’antenna tattica omnidirezionale per collegamenti satellitari utilizzata dal contingente italiano in Afghanistan, e altri quattro già pronti».
Si sarà pentito di non essere rimasto negli Stati Uniti.
«A fuggire si fa presto. Rimanere a combattere in Italia, quello sì è da soldati».
(487. Continua)
stefano.lorenzetto@ilgiornale.it
Oggi sul Corriere della Sera, a firma Paolo Di Stefano, si ricorda la figura del geologo Floriano Calvino. Calvino fu l'unico italiano disposto a stilare una relazione da cui si evinceva come il disastro del Vajont poteva essere tecnicamente previsto ed evitato. Ci dice il Corriere della Sera che Calvino, per questa sua scelta subì il boicottaggio da parte del mondo universitario: "avendo rotto l'omertà dei geologi legati ai gruppi idroelettrici, non si è visto intorno che strade sbarrate a causa della sua perizia sul Vajont..."                          Ma come? Ma la scienza? Così neutrale, imparziale, priva di conflitti di interesse avrebbe fatto questo? Chissà se fra 60 anni i nostri nipoti leggeranno qualcosa di simile sul Corriere della Sera a proposito della posizione che la scienza prese nel 2020 in Italia
Anders Cocco:
Schütz 2020 - Hygiene und Historiographie - Hygiene and Historiography<br><br>Mathias Schütz Karl Kisskalts epidemiologischer Revisionismus und das Erbe Max von Pettenkofers

qui in versione OCR

Igiene e storiografia
Il revisionismo epidemiologico di Karl Kisskalt e l'eredità di Max von Pettenkofer
ABSTRACT: L'articolo presenta i tentativi dell'igienista tedesco Karl Kisskalt di riformulare la teoria epidemiologica nella prima metà del XX secolo. Kisskalt divenne, come molti suoi colleghi igienisti tedeschi, un aspro critico della spiegazione batteriologica delle malattie e della salute, ma trovò un'alternativa piuttosto particolare per arrivare a una comprensione più ampia: la strada della storiografia. Essendo particolarmente interessato agli aspetti metodologici della ricerca medica, Kisskalt ha applicato metodi quantitativi e qualitativi a una pletora di dati storici al fine di abbracciare tutte le sfaccettature della malattia e della pestilenza. Questo approccio lo ha ricondotto al fondatore dell'igiene scientifica, Max von Pettenkofer.
Pettenkofer e il suo classico rifiuto della batteriologia si trasformarono in un riferimento centrale dell'argomentazione storica di Kisskalt per un approccio rinnovato all'epidemiologia.

ho scoperto in questi giorni che ci fu un collega microbiologo e igienista nella prima metà del novecento che aveva mangiato la foglia e, aveva condotto un'indagine storica esattamente come faccio io. la domanda che l'aveva costretto/convinto ad indagare fu: "perchè visto che tutti sappiamo che i microbi non spiegano le malattie, dobbiamo continuare a far finta di non saperlo e portare avanti una messinscena solo per mantenere i posti all'università?" questo collega sapeva per esperienza, COME TUTTI GLI ALTRI DEL SUO SETTORE, che per neutralizzare le epiudemie servivano bonifiche ambientali e acqua pulita e non vaccini. un articolo storico recente che parla del suo lavoro e soprattutto della sua riscoperta del lavoro di max von pettenkofer (l'inventore della medicina igienista, si fece inviare dal rivale microbista robert koch una coltura certificata di microbi del colera e se la bevve di fronte agli studenti inorriditi dell'università, per dimostrare che i microbi del colera non sno sufficienti a far venire il colera.... dimostrando che aveva ragione), è stato lasciato solo in lingua tedesca senza tradurlo (come fanno quando non vogliono che lo leggi). non si riesce a trovare se non a pagamento. ne avevo chiesto copia a un ricercatore norvegese interessato alle mie osservazioni sulla storia della teoria dei germi. ma non mi rispondeva. così stamattina l'ho chiesto a un collega..... e contemporaneamente mi è arrivato l'articolo dal norvegese, che mi chiede un riassunto delle ultime scoperte. e questo è il riasunto che gli ho fatto, tratto in parte dalle condivisioni con franchi👇👇👇

il modo in cui si comprendono i fenomeni microscopici dipende dalla struttura della personalità dell'individuo.

prima della rivoluzione francese e dell'illuminismo, c'era un'equa distribuzione delle due visioni più diffuse, quella razionalista e quella empirista. il razionalista apprende idee astratte e si sforza di conformare la realtà ad esse, sostenendo che nulla esiste al di fuori di ciò che la sua ragione comprende. l'empirista, invece, si comporta più come una tabula rasa. lascia che l'osservazione dei fenomeni lo guidi verso la strutturazione di un'esperienza, da cui deduce quella che per lui è la verità.

Dopo l'Illuminismo e la Rivoluzione francese, per alcune ragioni storiche su cui sorvolerò, a meno che non siate interessati, e nonostante l'esperienza clinica comune di alcuni decenni di epidemie quasi ubiquitarie e quasi continue avesse fatto propendere i medici per l'evidenza anticontagista, la palla fu letteralmente messa nelle mani di un gruppo di razionalisti ideologizzati e affascinati dai microscopi. Si trattava quasi tutti di ebrei della prima generazione liberati dai ghetti da napoleone e provenienti da famiglie che credevano negli ideali dell'Illuminismo.
molti di loro parteciparono alla rivoluzione comunista del 1848. se aggiungo queste note storico-politiche non è per vezzo o per ideologia, ma perché è essenziale per capire cosa accadde dopo.Questi illuministi del microscopio, a partire da schleiden, henle e cohn, strutturarono la prima versione moderna della teoria microbica.

ma, a quel tempo, nessuno si fidava degli ebrei, soprattutto in Germania, ma anche altrove.

Chi poteva decidere, perché pagava, pensò di usare come portavoce dei non ebrei, controllabili per il loro orgoglio, la loro avarizia e il fatto di essere vincolati all'obbedienza in quanto massoni. chi poteva decidere collocò questi portavoce in entrambe le nazioni chiave dell'Europa continentale, pasteur in Francia e koch in Germania.

Ora, il punto non è che i batteri non siano dimostrabili. sappiamo tutti che lo sono. non è nemmeno che non siano collegati alle malattie. perché sappiamo tutti che lo sono.

È solo che c'è altro da dire e ne parleremo. senza una corretta cornice storica e ideologica, le persone non possono capire cosa sta succedendo.

Ci sono aspetti importanti della questione della teoria dei germi che non vengono presi in considerazione. la maggior parte di coloro che si occupano di teoria dei germi, onestamente, non conosce questi aspetti. ma ci sono anche alcuni che li conoscono ma omettono di parlarne perché sono scomodi, cioè politicamente scorretti.

Ora, la natura di questo argomento (i germi) è tale che, se non si tiene conto degli aspetti omessi, non è possibile arrivare a una comprensione razionale della questione. dove razionale non significa vera e completa, ma solo razionale. Il problema microbico, infatti, è uno di quei problemi che io chiamo "fenomeno del bicchiere a metà". si tratta di fenomeni che, per il loro ordine di grandezza, così diverso dalla capacità cognitiva degli organi di senso umani, inducono abbagli nell'osservatore. Oltre ai fenomeni microbici, esistono anche fenomeni astrofisici o planetari. anche questi portano a errori e causano separazioni. Per esempio, oggi non si dice più ai fisici e agli ingegneri che non è mai stato dimostrato che la terra si muove.

Proprio perché inducono alla separazione, questi fenomeni sono "sorvegliati", cioè studiati dai metapolitici, che li usano come strumento di propaganda.

Quello che è successo in microbiologia alla fine del XIX e all'inizio del XX secolo è successo anche in fisica.
lo schema è questo: qualcuno ha interesse a diffondere una determinata teoria scientifica e può pagare perché venga intronizzata. e molto.

in realtà, non ha problemi di soldi perché può stamparli.

esattamente nello stesso periodo in cui la teoria dei germi lottava per essere accettata nel mondo degli scienziati, vennero effettuati i famosi esperimenti ottici per misurare la velocità relativa tra l'etere e il pianeta terra. servivano per misurare indirettamente, ma una volta per tutte, che la terra si muove. non era mai stato possibile prima, ma con la recente invenzione degli interferometri era finalmente diventato possibile. sfortunatamente per chi pagava, gli esperimenti dimostrarono che la terra non aveva alcun moto relativo rispetto all'etere. in pratica gli esperimenti dimostrarono che la terra è ferma. è come mettere la testa fuori dal finestrino di un'auto. se non si sente l'aria in faccia, cosa significa?

Questo creava un enorme problema per il pagatore e per l'esito dello specifico tipo di guerra che stava conducendo.

il problema fu risolto con l'invenzione della figura di einstein e l'accettazione di ipotesi sperimentalmente contraddittorie e non dimostrabili note come teoria della relatività speciale (1905). questa teoria salvò la situazione, ma non andava d'accordo con tutto ciò che i fisici sapevano dai risultati di anni di esperimenti.

Si dovette decidere tra i risultati degli esperimenti e la teoria. si scelse la teoria e da allora la fisica è rimasta bloccata come noi siamo bloccati dai vaccini: sappiamo che sono inutili, sappiamo che fanno male, ma lo spettacolo deve andare avanti.
Questo portò a un tipo specifico di lotta in germania tra i fisici della nuova ondata, quelli che preferivano la teoria, e i fisici vecchio tipo, quelli che davano la precedenza ai risultati degli esperimenti. la fine della seconda guerra mondiale diede ragione ai primi rispetto ai secondi, non a causa di nuove prove, ma per il peso dell'ideologia sostenuta da denaro e minacce.

la stessa cosa è accaduta in microbiologia: contemporaneamente a einstein, le stesse persone che pagavano per farne "il più grande scienziato della storia" pagavano anche per un tipo di microbiologia che preferiva una certa teoria, mentre tacitava certe evidenze sperimentali scomode. e, come per la fisica, questo tipo di battaglia si è conclusa alla fine della seconda guerra mondiale, quando lo scenario è cambiato e si è inaugurata definitivamente l'era dei virus televisivi e della biologia  della genetica molecolari......
Schütz2020_Karl_Kisskalts_epidemiologischer_Revisionismus_und_das.pdf
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