Majakovsk73
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4\#Ucraina Fronte di Zaporizha: Russi consolidano posizioni intorno Lobkove ed a sud di Stepove
#Somalia Attacco suicida alla caserma di Damaanyo (centro di reclutamento) a Mogadiscio . 20 morti, 25 feriti
1\#Ucraina Fronte di Pokrovsk\Kostjantynivka: Russi conquistano Nova Poltava ed ampliano controllo a Nord di Malynivka. Avanzata anche nella zona di Romanivka
#Pakistan #Afghanistan #Iran I recenti attacchi beluchi, incluso l’assalto al treno (dal sapore molto western), mi hanno spinto a completare un vecchio progetto dedicato a una delle aree più complesse del mondo: quella tra Iran, Afghanistan, Pakistan e India. Una regione che la recente questione del Kashmir ha riportato sotto i riflettori. In realtà, però, la situazione è molto più articolata dello scontro tra le due grandi potenze regionali.

Il Pakistan stesso è un patchwork etnico, attraversato da forti tensioni centrifughe.
Tralasciando l’India e le ben note dispute legate al Kashmir, facciamo un breve punto sulle altre questioni:

1) Questione beluca (coinvolge Iran e Pakistan)
Il Balochistan Liberation Army (BLA) ha recentemente dichiarato l’indipendenza del Balochistan. I movimenti beluchi si basano su un nazionalismo di tipo etnico.
I beluchi sono etnicamente iranici, e la loro lingua – il beluci – è anch’essa iranica.
I principali movimenti sono il BLA e il BLF (Balochistan Liberation Front) – anche se ne esistono altri minori, spesso utilizzati come "ombrelli" operativi dal BLA stesso.
Attivi in Pakistan, mentre sul versante iraniano opera Jaish al-Adl, erede del gruppo Jundallah, smantellato da Teheran.
Jaish al-Adl, oltre alle rivendicazioni etno-nazionaliste, adotta anche una retorica religiosa sunnita, coerente con la composizione della popolazione beluca.
Circolano forti sospetti che BLA e BLF ricevano – almeno in parte – supporto indiano in funzione anti-pakistana.

2) Questione pashtun (Pakistan)
Parliamo del TTP (Tehrik-e-Taliban Pakistan), ovvero i Talebani pakistani.
Si tratta di un gruppo jihadista etnicamente pashtun, alter ego interno del movimento talebano afghano.
È nato probabilmente dalle stesse radici, in quelle regioni montane del Waziristan, storicamente rifugio di Al-Qaeda e dei movimenti talebani.
I legami con i Talebani afghani – anche di parentela – restano profondi, sebbene ormai non dichiarabili ufficialmente.

3) ISKP (Afghanistan)
Altro non è che la sigla dello Stato Islamico del Khorasan (dal nome dell’antica regione del Califfato).
Nel tempo ha raccolto dissidenti, radicali e scontenti esclusi dall’ascesa al potere dei Talebani afghani, fungendo da loro critica “a destra”.
Non so quanto riuscirò ad aggiornare la mappa, visti gli altri impegni, ma nei periodi più tranquilli conto di seguire le evoluzioni più significative (che già monitoro) e di riportarle in mappa.
1\##Sudan #Khartum Consistente offensiva dell'esercito stamani che entra nel quartiere di Salha, uno degli ultimi bastioni RSF ad Omdurman. Ormai posizioni RSF nello stato di Khartum sembrano destinate a cedere. Questo potrebbe liberare forze per SAF per cercare di rompere assedio di El Fashir a sud
2\#Sudan #NiloBianco Esercito conquista villaggio di Al-Alqa lungo Nilo bianco. Anche in questa zona c'è una costante progressione dell'esercito che tende a raggiungere la zona nord di Karthum e liberare sponda ovest del fiume
1\#Ucraina Ho letto molte analisi sulla situazione nell’area di Pokrovsk-Kostijantynivka. Tutte presentano punti di vista condivisibili.
Personalmente, credo che lo spazio operativo russo sia meno vasto di quanto si preveda, sia per le tempistiche di queste operazioni sia per i problemi logistici.
Tra i due fronti, quello che vedo come più problematico è quello di Kostijantynivka, dove ritengo inevitabile, nel medio-lungo periodo, una battaglia urbana. Scenario che, tra l’altro, avevo previsto fin dalla caduta di Ocheretyne.
Analizzando i due scenari:
2\#Ucraina #KostjantynivkaNon vedo variazioni tattiche rispetto a quanto prevedevo mesi fa come possibile evoluzione. Anzi, a dire il vero credevo che la zona di Chasiv Jar e Stupochy sarebbe caduta molto prima, invece gli ucraini stanno compiendo sforzi enormi per mantenerla, consapevoli che perderla significherebbe lasciare ai russi un vantaggio altimetrico sulla città e rendere le rotte di rifornimento vulnerabili al fuoco nemico.

Inizialmente i russi pensavano di poter raggiungere Kostijantynivka passando da Toreck, tagliando così tutta la sacca tra Toreck e il canale, facilitando l’avanzata dalla zona di Stupochy. Tuttavia, la resistenza di Toreck ha costretto i russi a fiancheggiare lungo l’arco della T504 (1), che consente sia di arrivare sotto la città (5) sia di attaccare le linee di rifornimento nelle zone di Dovkha Balka (2).

Il successo di questa manovra costringerebbe gli ucraini a lasciare l’area di Zorya e a ripiegare verso est (4).
3\#Ucraina #Kostjantynivka A questo punto, di fronte all’avanzata russa sul fianco ovest della città, gli ucraini potrebbero sfruttare il fiume che attraversa la città da nord a sud, impegnando i russi in una guerra urbana sul modello di Toreck e Vovchansk (2).

Per attuare questa strategia, probabilmente dovrebbero abbandonare gran parte della zona a sud (1) e concentrare i rinforzi sull’intero lato est del fronte e sulla città stessa (3), permettendo così sia il passaggio dei rifornimenti sia una via di fuga nel caso la situazione peggiori.
4\#Ucraina #Kostjantynivka Chiaramente, un eventuale sfondamento russo a Chasiv Yar e Stupochy lascerebbe poche possibilità di tenuta per la città, anche a causa delle altimetrie favorevoli ai russi in quella zona. Tuttavia, ritengo che gli ucraini cercheranno il più possibile di mantenere il controllo del fianco est e di utilizzare il fiume come linea di difesa principale all’interno dell’abitato.

In ogni caso, la situazione di Kostijantynivka, per tutte queste ragioni, rimane estremamente precaria.
5\#Ucraina #Pokrovsk Passando a Pokrovsk, mi sembra che l’evoluzione sia molto più difficile per i russi, soprattutto considerando che gli ucraini riescono a difendere bene il fianco ovest, che rappresenta il punto più vulnerabile della città. A est, centri urbani come Myrnhorad fungono da barriera naturale, dove il rischio di impantanarsi è molto concreto. Inoltre, Pokrovsk dispone di difese migliori e non presenta uno svantaggio altimetrico significativo, come invece avviene per Kostijantynivka.

Guardando la mappa, le direttrici di avanzata e le possibilità operative mi sembrano più limitate. È scontata l’intenzione russa di puntare verso Myrnhorad, ma si tratta di un centro urbano esteso, ben difeso, oltre il quale è difficile proseguire senza tempi molto lunghi. Un’ipotesi potrebbe essere un movimento a nord verso Rodynske (2), per tagliare la logistica settentrionale, ma si tratterebbe di un arco operativo ampio, su un fronte molto lungo, che richiederebbe risorse consistenti, con un saliente laterale troppo stretto e una battaglia urbana più a sud che attrae già numerosi mezzi e uomini.

Continuo a ritenere che il punto debole di Pokrovsk non sia il fianco est, bensì quello ovest (3), cosa di cui gli ucraini sono pienamente consapevoli, tanto da avervi schierato le unità migliori. Finché il fianco ovest regge, chiudere operativamente Pokrovsk appare un’operazione lunga e dall’esito incerto. Già da tempo ho iniziato a pensare che Pokrovsk sia, di fatto, fuori dallo spazio operativo realistico per le forze russe.

Per questo motivo, credo che i russi concentreranno le risorse principali sulla battaglia per Kostijantynivka, mentre avanzeranno sul fianco ovest di Pokrovsk sia per proteggere il proprio fianco durante l’offensiva principale, sia per impegnare risorse ucraine, ma senza l’intenzione reale di entrare in una battaglia urbana per Pokrovsk stessa.
6\#Ucraina #Pokrovsk #Kostijantynivka In conclusione, credo che questo fronte — dove si concentra l’offensiva estiva russa, che di fatto è già iniziata — presenti maggiori difficoltà per gli ucraini nel secondo insediamento, ossia Kostijantynivka. Tutte le evoluzioni restano ovviamente possibili, e questa riflessione rappresenta una speculazione personale basata sui dati e sulle osservazioni attualmente in mio possesso.
3\#Sudan #NordKordofan In realtà sapevo notizia da stamani, ma ho faticato non poco a ritrovare il villaggio di Umm Labana, vicino al Khawi,conquistato da esercito (che su google è nominato come al umdah), spesso i toponimi sudanesi non coincidono con quelli geografici delle mappe
2\#ucraina Fronte di Pokrovsk: Russi aumentano pressione nella zona tra Udachy e novooleksandrivka. come ho detto, per pokrovsk è fondamentale tenere questo fianco
3\#ucraina Fronte di Kurachove: Russi stabilizzano area di bohdanivka
1\#Sudan #Khartum Mentre esercito parla di liberazione dello stato di Khartum, viene preso villaggio di Jama'iya vicino alla Diga di Jabel Aulia
2\#Sudan #Khartum Notizia circolava già da stamani. Intero stato di Karthum è stato liberato. RSF, dopo sconfitta di ieri ad El Salha. Esercito sta avanzando per catturare resto di Omdarmun. Avanzate segnalate anche nella zona della diga di Jabel Aulia. Sarebbe stata presa anche Muhammadiyah (che è appena poco più a sud del confine dello stato di Khartum, lungo il nilo bianco)
1\#Ucraina Fronte di Zaporizha: Russi stabilizzano situazione a Novodarivka ed avanzano verso nord, entrando in Zelene Pole
2\#Ucraina Fronte di Kostijantynivka: Russi entrano a Yalyzevhetivka e stabilizzano zona tra Oleksandropil e Kalynove. Su quest'ultima zona tra l'altro credo che gran parte della grey sia già stata abbandonata dagli ucraini e che progressivamente si ridurrà
1\ #Israele #Gaza IDF ha iniziato attività preparatorie, visibili da satellite, nella strisce di Gaza entrando nella zona di Atatra e dell'ospedale indonesiano