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Gli utili idioti
I GRANDI ASSENTI

Lo avete notato? Ci sono due grandi assenti dalla stampa nazionale: il “ritorno del covid” e la “crisi climatica”. Questi due temi sono completamente scomparsi dall’informazione di regime, e non è un caso.

All'inizio dell'autunno, le farmaceutiche hanno iniziato ad attrezzarsi per la nuova campagna vaccinale, e hanno cominciato a fare pressione sulla stampa nazionale perchè spargesse fra i cittadini una nuova ondata di paura. E i nostri pennivendoli, ubbidienti, si sono messi di buona lena a pubblicare notizie sul “ritorno del covid” con tutte le sue “pericolosissime varianti”, e sugli ospedali che "ricominciano a riempirsi" in ogni parte d'Italia.

Ma gli è andata male. La paura non c'è stata, la campagna vaccinale non è mai partita, e persino gli stessi medici ora si rifiutano di aderire. Il flop è stato tale che Big Pharma ha deciso di non insistere, e piano piano, senza farsene accorgere, le notizie sul “pericolo covid” sono scomparse dai nostri giornali.

Ci hanno provato anche con il cambiamento climatico. Dopo aver dato la colpa degli incendi estivi - appiccati in realtà dai piromani - a chissà quale congiunzione astrale, i lanzichenecchi della “rivoluzione green” hanno giocato il jolly supremo, con la sceneggiata dell’ “ecoansia” in diretta TV.

Ma anche lì gli è andata male: la pessima interpretazione dell’attricetta da due lire gli si è ritorta contro, l’ecoansia è diventata una barzelletta nazionale, e anche in quel caso i direttori dei giornali hanno deciso che era meglio non insistere su quell’argomento.

Tutto ciò, lo ripeto, non accade casualmente. Ci siamo svegliati, siamo in tanti, e non ci fottono più.

La prova è lì, sulle pagine dei giornali. Oggi sono gli argomenti che non ci sono, quelli mancanti, gli argomenti che contano.

Sia chiaro, siamo sempre una minoranza. Ma ormai siamo in numero sufficiente da determinare il successo o l’insuccesso di certe campagne propagandistiche particolarmente spudorate, come appunto quella sul “ritorno del covid”, o quella sulla “crisi climatica”.

Non finisce qui, naturalmente. Il sistema non si arrende facilmente, e continua nel frattempo ad affinare le sue armi. Altre battaglie ci attendono, più dure e prolungate forse di quelle vissute finora. In particolare, la battaglia decisiva sarà quella sull’introduzione della moneta digitale e del digital wallet, che mirano all’abolizione progressiva del contante, e al controllo integrale della vita di ciascuno di noi.

Ma abbiamo tutto il tempo per prepararci. Ormai le ossa ce le siamo fatte, il nemico lo conosciamo, e daremo sicuramente del filo da torcere a chiunque.

Massimo Mazzucco
CI STIAMO ABITUANDO

Lentamente, ci stiamo abituando. Bomba dopo bomba, cadavere dopo cadavere, giorno dopo giorno, lentamente stiamo accettando l’idea che Israele possa portare avanti impunemente il suo sporco lavoro di pulizia etnica in Palestina. E lo stanno facendo sotto gli occhi di tutti, in modo plateale, alternando ogni bombardamento vigliacco dal cielo ad un grido scandalizzato di “avete visto cosa ci hanno fatto il 7 di ottobre!”

Nei nostri salotti televisivi, sistematicamente, i pochi che si battono ancora per conservare un senso di giustizia vengono sopraffatti dai servi di regime che urlano – anche loro fintamente – allo scandalo del 7 ottobre.

Nessuno riesce a vedere al di là di quella data. Esattamente come è successo per l’Ucraina, dove tutto era sembrato iniziare dal nulla il 24 febbraio 2022, oggi in Palestina tutto sembra essere iniziato il 7 di ottobre. Prima non c’era nulla. Prima c’erano due popoli che convivevano pacificamente l’uno accanto all’altro, felici e sereni, e di colpo uno di loro si è svegliato e ha deciso di fare un massacro.

Ormai la storia dei bambini bruciati vivi e decapitati, delle donne stuprate ed uccise ha preso il sopravvento sulla realtà storica. E non appena una Carmen Lasorella prova a dire (Rete 4, poche sere fa) che non esistono conferme oggettive di queste atrocità, viene subito zittita da un Molinari (direttore di Repubblica) che la redarguisce come una scolaretta, e le impone pubblicamente di scusarsi. Lo stesso Molinari, naturalmente, che si dimentica di dissociarsi quando un ex-ambasciatore di Israele dichiara pubblicamente che “bisogna radere al suolo Gaza con tutti i suoi abitanti”.

Il doppio standard morale dell’occidente è qualcosa di disgustoso. E noi, impotenti, osserviamo tutto questo senza poter fare nulla. Osserviamo i nostri governanti che, vigliaccamente, si astengono dal votare una risoluzione che chiede la sospensione dei bombardamenti, attaccandosi a ridicoli cavilli verbali.

Una volta ancora, la prepotenza sta vincendo sul senso di umanità, l’ingordigia sta prevalendo sulla pietà, l’arroganza sta avendo il sopravvento su qualunque criterio di giustizia.

E tutto questo, non dimentichiamolo, viene fatto in nome della “difesa della democrazia”.

Massimo Mazzucco
PULIZIA ETNICA DI GAZA: ECCO IL DOCUMENTO
Nei giorni scorsi Franco Fracassi ha diffuso la notizia del documento del Ministero dell’Intelligence israeliano nel quale si pianifica la pulizia etnica di Gaza, con relativo trasferimento di tutti i suoi abitanti in Egitto. Ecco il documento, tradotto in italiano (su luogocomune.net).
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Meloni e Tajani: mi vergogno di essere italiano
Per chiarezza: non ho bloccato io i commenti su youtube. Lo ha fatto youtube. Io non ci posso fare niente.
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Netanyahu: "Hitler non voleva sterminare gli ebrei"
EPISTOLA A ROBERT KENNEDY JR.
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LETTERA DI UN PORTUALE DI GENOVA
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