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OPERAZIONE COVID: VERSO LA SCHIAVITÙ DIGITALE
DEEP STATE: SDOGANATA UN’ALTRA “TEORIA DEL COMPLOTTO”

Lo abbiamo detto tante volte: le cosiddette “teorie del complotto” vengono inizialmente ignorate o derise, ma poi, quando diventa impossibile negare l’evidenza dei fatti, il sistema cerca di metabolizzarle per renderle innocue. Le trasforma in qualcosa di “digeribile”.

Era successo, ad esempio, con le scie chimiche. Inizialmente veniva negata la loro esistenza, poi quando divenne impossibile tenerle nascoste, ecco che vennero metabolizzate con un piccolo trucco semantico: bastò chiamarle “geoingegneria”, e di colpo tutto ciò di strano che appariva nel cielo diventava accettabile.

Oggi tocca al “Deep State”, il famoso “swamp” (lo stagno) che Donald Trump si era ripromesso di prosciugare, durante la sua presidenza. Per “Deep State” s’intende quell’intricato groviglio di poteri oscuri che coinvolge media mainstream, poteri finanziari, Pentagono, C.I.A., FBI, NSA, ecc., tutte agenzie che restano invariate nel tempo, nonostante i presidenti cambino ogni quattro anni.

E indovinate chi è stato a lanciare lo sdoganamento del “Deep State”? Proprio il New York Times, la testata numero uno dei media mainstream nel mondo.

In un video/articolo intitolato “Alla fine il Deep State è qualcosa di meraviglioso”, https://www.nytimes.com/2024/03/19/opinion/trump-deep-state.html iI giornalisti del NYT attraversano l’America e incontrano vari dipendenti statali di diversi uffici e con diverse funzioni. Secondo il NYT, sarebbero questi i rappresentanti dello “stato profondo”.

Ecco l’articolo che accompagna il video:

“Quando abbiamo incontrato gli americani che vengono liquidati come nemici pubblici, abbiamo scoperto che loro sono… noi. A loro piace Taylor Swift. Ballano la bachata. La sera vanno a letto guardando le repliche di “Star Trek”. Vanno a lavorare e fanno il loro lavoro: salvarci dall'Armageddon.

Certo, i soldi delle nostre tasse servono a pagarli, ma che ritorno otteniamo sul nostro investimento!

Quando sentiamo parlare di “deep state”, invece di indietreggiare, dovremmo gioire. Dovremmo pensare ai lavoratori altrimenti conosciuti come i nostri dipendenti pubblici, i supereroi di tutti i giorni che si svegliano pronti a dedicare la loro carriera e la loro vita al nostro servizio. Questi sono gli americani che lavorano per noi. Anche se il loro lavoro è spesso invisibile, rende migliori le nostre vite.

Ma se Donald Trump venisse rieletto, la situazione potrebbe cambiare. Avrebbe il potere di sventrare il cosiddetto Stato Profondo e sostituire i nostri dipendenti pubblici con persone che lavorano per lui, non per noi.

Nel video qui sopra incontrerai alcuni dei nostri laboriosi dipendenti pubblici americani e speriamo che sarai d'accordo sul fatto che non sono affatto spaventosi. In effetti, sono davvero fantastici.”

Avete capito chi è il Deep State? Non sono la CIA, l’FBI eccetera. No! Sono gli onesti lavoratori della pubblica amministrazione, che con il loro eroico lavoro quotidiano rendono le nostre vite migliori!

Problema risolto, complotto sfatato. In fondo è facile, quando controlli le parole.

Massimo Mazzucco
IL PROBLEMA È L’ANTISEMITISMO

Dopo che l’Università di Torino ha ritirato la propria partecipazione al bando del Ministero degli Esteri per una cooperazione con Israele, La Stampa di oggi titola: “Torino, Università senza pace. L’allarme del governo: preoccupa il clima antisemita”.

A Susanna Terracini – unico membro del senato universitario ad essersi opposto a questa decisione – viene concesso l’articolo di spalla, intitolato “Sbagliato interrompere i rapporti con Israele”. Nell’articolo accanto, Salvaggiulo scrive che “Frange estremiste hanno egemonizzato le studentesse che da Torino hanno rotto il velo su prevaricazioni e molestie all’università”. Ed ecco che già si mescolano, nella mente del lettore, antisemitismo e molestie sessuali.

Mentre il buon Galimberti – il nostro sociologo per tutte le stagioni – ci ricorda che “la tolleranza è possibile solo se ascolto l’avversario. Se credo che possa allargare la mia visione del mondo”.

Quindi, il problema è il clima antisemita.Il problema è la mancanza di tolleranza di chi non vuole ascoltare l’avversario.

Ma una sola parola su cosa stia generando questo clima antisemita in tutto il mondo occidentale, nessuno la vuole spendere.

Fino a prova contraria, è il massacro sistematico dei palestinesi, condotto in modo scientifico alla luce del sole da Netanyahu, che ha generato questo clima antisemita. Sono il genocidio da una parte, e l’inazione dei nostri governi dall’altra, a generare le proteste.

Ma, per i nostri media, l’unico problema su cui bisogna focalizzare l’attenzione è l’antisemitismo. Un po’ come la medicina allopatica, che cerca di curare il sintomo senza preoccuparsi di rimuovere la causa.

In fondo è questa la nostra cultura. Non si capisce perché dovremmo aspettarci qualcosa di diverso.

Massimo Mazzucco
E’ PUTIN A SCIVERE I NOSTRI LIBRI DI STORIA
In occasione del tentativo da parte del nostro ministro dell’istruzione di riscrivere la storia dell’Ucraina a favore di Zelensky, oltre all’articolo abbiamo ripubblicato il documentario “Ucraina l’altra verità”. Trovi tutto su luogocomune.net
IL CDC SI FA BEFFE DEL PUBBLICO MONDIALE

Il CDC americano ha risposto alla richiesta di informazioni (FOIA) sul rapporto fra miocarditi e vaccinazioni, con un documento di 148 pagine, completamente VUOTO. Articolo su luogocomune.net
PALESTINA: IL TEATRINO CONTINUA

Ieri tutto il mondo si è ritrovato ad applaudire la risoluzione dell’ONU che finalmente – grazie alla “sorprendente” astensione degli USA - impone un cessate il fuoco a Gaza. Israele ovviamente si è detto “inorridito” da questo voto.

Peccato che la risoluzione di ieri – pur essendo del consiglio di sicurezza, e quindi vincolante – a Netanyahu faccia un baffo. Come d’altronde ad Israele hanno fatto un baffo TUTTE le risoluzioni dell’ONU che, dal 1967 in poi, imponevano allo stato sionista di restituire i territori occupati.

Israele se ne fotte delle risoluzioni ONU, questo ormai lo sanno anche i sassi.

Quindi, a cosa è servito il voto di ieri, con la “strategica astensione” degli Stati Uniti?

A nulla, se non al presidente Biden per cercare di fermare il drastico calo di supporto che sta registrando fra i democratici, proprio per la sua politica spudoratamente pro Israele.

Quindi, operazione di facciata da parte americana per ripulirsi un po’ la coscienza di fronte agli elettori, e finto sdegno da parte di Israele, che continua a fare esattamente quello che vuole, come ha sempre fatto dal 1967 in poi.

Il teatrino continua. E noi fessi stiamo lì a guardare le marionette.

Massimo Mazzucco
LA LOUISIANA CONTRO L’OMS, L’ONU E IL WEF

Lo stato americano della Louisiana vuole evitare ogni ingerenza, nel proprio futuro, da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, da parte delle Nazioni Unite, e da parte del World Economic Forum di Klaus Schwab.

Nei giorni scorsi, due senatori repubblicani della Louisiana, Thomas Pressley e Valarie Hodges, e la deputata Kathy Edmonson (anch’essa repubblicana), hanno presentato una proposta di legge https://legiscan.com/LA/text/SB133/2024 il cui scopo dichiarato è di “impedire l’esercizio della giurisdizione da parte di alcune organizzazioni internazionali, e di prevenire l’uso di comunicazioni da parte di certe organizzazioni internazionali come base d’azione nello Stato della Louisiana”.

In particolare, il progetto di legge specifica: “l’Organizzazione Mondiale della Sanità, le Nazioni Unite e il World Economic Forum non avranno alcuna giurisdizione o alcun potere sullo stato della Louisiana. Nessuna legge, regolamento, tariffa, tassa, o norma di alcun tipo da parte l’Organizzazione Mondiale della Sanità, le Nazioni Unite e il World Economic Forum, potrà essere imposta o implementata in Louisiana da parte di una qualsivoglia agenzia, dipartimento, commissione, entità governativa dello Stato, da qualunque parrocchia, municipalità o qualunque altra entità politica.”

La proposta di legge intende diventare operativa a partire dal 1° agosto 2024.

Siccome i repubblicani hanno una secca maggioranza sia al Senato (28-11) sia alla camera (73-32), e visto che lo stesso governatore (Jeff Landry, che dovrà controfirmare la legge) è un repubblicano, è presumibile che la legge verrà approvata senza problemi.

A noi resta solo una domanda da porci: che cosa sanno, che noi non sappiamo, i parlamentari della Louisiana, per rendere addirittura necessaria una legge che impedisca qualunque intrusione nella loro vita quotidiana da parte di OMS, Nazioni Unite e World Economic Forum?

In altre parole, se l’intento di controllare il mondo da parte di queste organizzazioni fosse soltanto una “stupida teoria del complotto”, dobbiamo dedurre che la stragrande maggioranza dei parlamentari della Louisiana sia composta solo da stupidi complottisti?

Ovviamente, quest’ultima è solo una domanda retorica.

Massimo Mazzucco
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Visto che Youtube lo ha già censurato, lo carico direttamente anche qui.
VISITE MEDICHE IMPOSSIBILI? IL TRUCCO C’È’.

Il problema delle visite mediche, ormai impossibili da prenotare, è forse la piaga più evidente del nostro fallimentare sistema sanitario.

Da molti anni ormai chi si rivolge ad una struttura pubblica con la richiesta di una vista medica si sente rispondere “fra tre mesi”, “fra sei mesi”, oppure addirittura “riprovi più avanti, perchè non abbiamo date disponibili”.

Questo naturalmente non è casuale: è il risultato di una lenta e cinica manovra di distruzione del nostro sistema pubblico, operata con la complicità di tutti i recenti governi, per favorire progressivamente la sanità privata.

Mentre infatti chi vuole fare una TAC a spese dello stato deve aspettare sei mesi o un anno, se si rivolge ad una struttura privata scopre che con 100 o 200 euro la può fare immediatamente. Peccato che quel cittadino abbia già pagato le tasse, per cui la TAC gli spetterebbe di diritto, senza dover pagare più niente.

A questo problema Mario Giordano ha dedicato alcune puntate di Fuori dal Coro. E nell’ultima, quella di ieri sera, ha rivelato una cosa che quasi nessuno sapeva: esiste una legge che impone allo stato di rimborsare il cittadino che abbia dovuto rivolgersi ad una struttura privata, quando quella pubblica non fosse stata in grado di soddisfare le sue esigenze entro i tempi previsti.

In altre parole, se un paziente si reca alla struttura pubblica con una ricetta che richiede una TAC “entro dieci giorni”, ove la struttura pubblica non fosse in grado di eseguire gli esami nei tempi previsti, il paziente può farli privatamente, e poi farsi rimborsare dall’ospedale la spesa sostenuta.

Ma questo, naturalmente, ai pazienti nessuno lo dice.

Nella trasmissione di ieri sera hanno mostrato una giornalista che si fingeva una paziente, e cercava di prenotare una visita. Di fronte alla solita risposta “non abbiamo posti disponibili”, lei ha chiesto allora quale fosse la procedura da seguire per ottenere il rimborso della visita privata. A quel punto, magicamente, si è scoperto che la disponibilità c’era, e le hanno detto che sarebbe stata richiamata presto per avere l’appuntamento richiesto.

In trasmissione hanno anche mostrato le interviste a due persone che hanno fatto le visite privatamente e che hanno poi richiesto il rimborso. In un caso sono passati tre mesi, nell’altro sei, ma il rimborso è stato comunque ottenuto.

Se questo tipo di informazione si diffondesse rapidamente, e tutti gli italiani sapessero che esiste questa legge, presumo che il nostro sistema sanitario diventerebbe, di colpo, molto più efficiente.

Massimo Mazzucco
SE LA SONO FATTA SOTTO. TUTTI.

Ieri per la prima volta il mondo intero ha sentito da vicino l’odore della guerra. Quella vera, quella totale, quella inarrestabile.

La parola escalation, spesso abusata e citata troppo disinvoltamente, ieri per la prima volta ha assunto un significato reale: se Israele avesse scelto di reagire all’attacco iraniano, nessuno è in grado di sapere che cosa sarebbe successo dopo. Il Medio Oriente è una polveriera che può prendere fuoco in qualunque momento, e non stiamo certo parlando di gente ragionevole, disposta a sedersi ad un tavolo e discutere serenamente fra di loro. In medio oriente il fanatismo è totale, sia da parte degli ebrei che da parte degli arabi. Basta una rissa di quartiere che scappa di mano, e nell’arco di una settimana puoi trovarti a fronteggiare una guerra vera e propria.

Ed infatti ieri, per la prima volta, il mondo intero è sembrato trovarsi d’accordo nel tirare un sospiro di sollievo, quando Israele ha dichiarato che - almeno per ora - non avrebbe reagito all’attacco iraniano.

Alle spalle ovviamente c’è stata la chiara presa di posizione di Biden (finalmente) che ha detto basta all’aggressività di Netanyahu. Anche perchè, se è vero che Israele si sente comunque protetta dagli USA, l’Iran non è proprio solo in questa prova di forza mondiale: per quanto più defilate, Russia e Cina stanno chiaramente dalla sua parte, e non permetterebbero mai che l’Iran venisse aggredito militarmente dagli Stati Uniti.

Restiamo quindi per il momento con una sospensione temporale. In attesa che gli Israeliani riescano a liberarsi al più presto di Netanyahu, prima che questo criminale riesca ad inventarsi una nuova provocazione pur di tenere alta la tensione in tutto il Medio Oriente.

Massimo Mazzucco
IL RITORNO DEL DRAGO MARIETTO

Credevate che ci fossimo liberati di lui, vero? E invece il nostro draghetto nazionale è sempre lì, pronto a rimontare in sella per dirci cosa fare. Questa volta a tutti gli europei.

Lui, l’illuminato, quello che “se non ti vaccini ti ammali e se ti ammali muori”, già da tempo sta preparando il ritorno in grande stile, addirittura come Presidente della Commissione Europea.

Come ci informa il Corriere della Sera, “Da Ichino a Martelli fino a Shammah, parte da Milano la raccolta firme per portare Mario Draghi alla presidenza della Commissione Europea”.

E che cosa si ripromette di fare, di bello, il nostro Mario Draghi, una volta eletto alla presidenza?

Ce lo spiega sempre il Corriere, in un articolo intitolato: “Draghi: «Per l’Ue proporrò cambiamenti radicali, l’Europa deve agire insieme come mai prima».

Dall’articolo leggiamo: “Secondo l’ex premier italiano ed ex presidente della Bce, «dobbiamo raggiungere una trasformazione dell'economia europea, dobbiamo essere in grado di fare affidamento su un sistema energetico decarbonizzato affidabile, una difesa integrata europea, una produzione domestica nei settori più innovativi e una posizione leader nella produzione tecnologia».

Eccolo lì, il “sistema energetico decarbonizzato” che ci attende, e che dovrà essere basato, si presume, su una efficientissima carbon card, ovvero un sistema che misura i nostri “consumi personali” di carbonio, con relativi premi per gli alunni più diligenti, e serie punizioni per quelli più disubbidienti.

E poi, naturalmente, Draghi spinge per la “difesa integrata europea”, ovvero per ulteriori investimenti da parte di tutti i paesi membri nell’industria degli armamenti. Quella dei suoi amici, of course.

Ma dove troveremo i soldi necessari? Tranquilli, ce lo spiega sempre Mario Draghi: “Ovviamente, per un cambiamento radicale si ha bisogno di investimenti, la cui maggior parte dovrà, secondo Draghi, «essere coperta da privati». Del resto, spiega ancora l’ex premier, «i risparmi privati sono molto elevati e vengono per lo più incanalati in depositi bancari e non finiscono per finanziare la crescita tanto quanto potrebbero in un mercato dei capitali più ampio».

Quindi, quando l’ex-banchiere parla di investimenti “privati” non si riferisce ai fondi di investimento miliardari (dei suoi amici), ma proprio ai nostri soldini, che secondo lui “stanno lì a fare niente” sui nostri conti correnti. I soldi dei nostri risparmi fanno gola a tutti, questo ormai lo sappiamo: bisogna solo trovare un modo per sottrarceli legalmente (CBDC, per esempio?).

Quindi tranquilli: se non ti vaccini ti ammali, se ti ammali muori. E se per caso non muori, tutto quello che hai te lo ruberemo noi. Con il tuo voto, ovviamente. Tutto legale, tutto trasparente, tutto alla luce del sole.

Massimo Mazzucco
SARDEGNA CIABATTA ENERGETICA
La Sardegna è sotto assalto, con le multinazionali dell’energia che cercano di accaparrarsi ogni metro di terra disponibile, per trasformarlo in lucrose operazioni commerciali che stanno devastando il territorio. Articolo su luogocomune.net
HPAI-A: LA NUOVA AVIARIA

Ilaria Capua può finalmente dormire sonni tranquilli. La famosa “malattia X”, quella che “non sappiamo quando, ma arriverà di certo”, finalmente è alle porte.

Si chiama HPAI-A https://www.cdc.gov/media/releases/2024/p0401-avian-flu.html (Highly Pathogenic Avian Influenza A). Il suo nome tecnico è H5N1, e sarà “cento volte più letale del covid” https://www.dailymail.co.uk/health/article-13268235/This-100-times-worse-Covid-Bird-flu-warning-scientists-say-HALF-infections-H5N1-people-fatal-White-House-says-monitoring-situation.html con un tasso di mortalità pari al 50% (in altre parole, un contagiato su due dovrebbe morire).

A farsi portavoce del nuovo allarme è il dottor Jeremy Farrar https://news.un.org/en/story/2024/04/1148696 , chief scientist (scienziato capo?) dell’OMS. Ecco le sue dichiarazioni:

"L'H5N1 è un'infezione influenzale, iniziata prevalentemente nel pollame e nelle anatre e si è diffusa efficacemente nel corso degli ultimi uno o due anni fino a diventare una pandemia zoonotica - animale - globale. La grande preoccupazione, ovviamente, è che così facendo e infettando anatre e polli – ma ora sempre più mammiferi – il virus si evolva e sviluppi la capacità di infettare gli esseri umani. E poi, in modo critico, la capacità di passare dalla trasmissione da uomo a uomo”.

Quindi ci siamo: per qualche strano motivo, ormai sappiamo che queste “preoccupazioni” si traducono sempre in tristi realtà. Le capacità predittive di questi virologi stupiscono ormai gli stessi maghi, veggenti e cartomanti in ogni parte del mondo.

Ma non preoccupiamoci, perchè i nostri cari virologi pensano sempre alla nostre salute, e a come proteggerci. Sentite sempre Farrar: "Questa è una grande preoccupazione e penso che dobbiamo assicurarci che, se l'H5N1 dovesse entrare in contatto con gli esseri umani, con trasmissione da uomo a uomo, saremmo nella posizione di rispondere immediatamente con un accesso equo ai vaccini, alle terapie e alla diagnostica."

Ecco, l’importante è che sia equo, cioè disponibile per tutti. Altrimenti che lo vendiamo a fare, se non riusciamo a darlo come minimo a tutta l’umanità?

Massimo Mazzucco
L'ULTIMA GUERRA: QUELLA ECONOMICA
Gli americani non ci stanno a perdere la guerra in Ucraina. Sanno benissimo che la recente iniezione di soldi e di armi servirà solo a prolungare l’agonia di Zelensky, ma che comunque l’esito della guerra è segnato. Putin non restituirà mai quello che si è preso, lo ritiene roba sua, ed è disposto ad usare armi nucleari per difenderlo.
Quindi, cosa resta agli americani per cercare di dargli fastidio? L’ultima trovata è stata quella di rubargli i capitali russi depositati – e attualmente congelati - nelle banche americane. La scorsa settimana il congresso USA ha approvato una legge che permette al governo di appropriarsi degli oltre 6 miliardi di dollari russi che sono attualmente congelati nelle banche americane, per darli agli Ucraini. (Ci sono poi altri 300 miliardi di dollari di capitali russi depositati – e congelati – nelle banche europee, soprattutto Francia, Belgio e Germania, che attendono di conoscere la loro sorte).
La legge approvata dal congresso americano si chiama REPO Act, che rappresenta un astuto gioco di parole: tecnicamente, le iniziali stanno per Rebuilding Economic Prosperity and Opportunity (for Ukrainians), ma il termine americano “repo” è lo slang usato per “repossession”, e si usa quando la banca ti toglie la casa (o la macchina) perchè non hai pagato le rate del mutuo.
Si cerca quindi di ammantare di legalità un gesto che di legale non ha nulla, e che equivale in tutto e per tutto ad un furto di stato.
In USA la legge è passata alla camera con una maggioranza schiacciante: 360 voti a favore, e 58 contro. Fra le poche voci contrarie quella di Rand Paul, senatore libertarian, che l’ha definita “un atto di guerra economica che potrebbe avere conseguenze devastanti per gli Stati Uniti.”
Anche Dimitri Peskov, portavoce del Cremlino, ha detto che una mossa del genere “rappresenterebbe la distruzione delle fondamenta stesse del sistema economico globale”, e che “la Russia potrebbe ridurre al minimo le relazioni diplomatiche con Washington”.
Se c’è una lezione da trarre da questa situazione, è che gli americani invocano le leggi e il diritto internazionale solo quando gli fanno comodo, ma sono pronti a calpestarli tranquillamente – con la complicità di tutti i media schierati a loro favore – se invece gli torna comodo ignorarli.
Niente male, per i famosi “esportatori di democrazia”.
Massimo Mazzucco
ITALIA: ARRIVA IL FENTANYL

Il Fentanyl è un oppioide sintetico, decine di volte più potente dell’eroina. Sta devastando le classi povere degli Stati Uniti, con conseguenze che tutti abbiamo imparato a conoscere, vedendo i video delle varie città americane. Non a caso la chiamano “la droga degli zombie”:

Ora il Fentanyl sta arrivando anche in Italia.

Tracce di Fentanyl sono state trovate nell’eroina che viene venduta in strada a Perugia. Si presume che i narcotrafficanti – ma soprattutto la mafia – stiano iniziando a testare questa droga sul nostro mercato, prima di invaderlo con quantità industriali.

Naturalmente sappiamo benissimo che, negli Stati Uniti, la diffusione di questo tipo di droghe è assolutamente tollerata – se non addirittura alimentata – dallo stesso governo. Il Fentanyl infatti sta svolgendo un ruolo “sociale” molto simile a quello che svolse l’LSD negli anni ’70: devastare le popolazioni più povere – neri e ispanici soprattutto – rendendole assolutamente innocue dal punto di vista sociale. Un nero o un ispanico strafatti di acido ben difficilmente troveranno la capacità di ragionare e di protestare per la loro condizione sociale.

Purtroppo la stessa cosa sta succedendo con il Fentanyl: in un momento di massima crisi economica, nella quale le classi più povere sono ridotte letteralmente alla fame, ecco comparire una droga miracolosa che rende assolutamente innocua questa potenziale bomba sociale. Succederà la stessa cosa anche da noi?

Massimo Mazzucco
IL PIANO DI BIBI PER GAZA
Guardate l’immagine qua sopra: non è Montreal, non è Kyoto, non è Abu Dhabi. E’ Gaza, come Netanyahu vorrebbe che diventasse dopo la fine della guerra.
Articolo su http://luogocomune.net
22 PROCURATORI USA CONTRO L’OMS
22 procuratori generali di altrettanti stati americani hanno scritto una lettera al presidente Biden nella quale si dichiarano contrari all’approvazione da parte degli Stati Uniti del Piano Pandemico dell’OMS. Articolo su luogocomune.net
LE INTERFERENZE DEGLI USA NELLE ELEZIONI STRANIERE
I media mainstream accusano sistematicamente la Russia di interferire, in modo più o meno diretto, nelle elezioni dei Paesi Occidentali. Ma se c’è una nazione che ha interferito più di qualunque altra nelle elezioni straniere sono proprio gli Stati Uniti. Video su luogocomune.net