#Israele #Iran
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Israele, a differenza dell'Iran, non ha l'obbiettivo di eliminare quel Paese, tanto meno di colpire le loro città, a che scopo? Per quale motivo?
Israele come strategia può e deve limitarsi alla minaccia concreta, il nucleare in primis, e in modo marginale il progetto missilistico, che come da me affrontato, è limitato.
Per eliminare il progetto nucleare iraniano l'impegno negli ultimi 20 anni è quello chirurgico, la vendita di materiale dannoso tramite società fittizie, attacchi cibernetici e altro, ma se non basta, esiste l'opzione militare, che è l'ultima opzione, eppure è un'opzione.
Per colpire ed eliminare il progetto nucleare militarmente le opzioni sono varie, in primo luogo, ed è sicuramente quello che pensate voi, anche perché storicamente è stato utilizzato in passato, in #Iraq e in #Siria, Israele dispone dell'aeronautica che ha i caccia più moderni nel mondo, con la possibilità di rifornirsi in volo, e quindi senza l'aiuto di un qualche Paese amico vicino agli obbiettivi, che sostanzialmente sono i tre reattori nucleari iraniani, i missili israeliani sono precisi, l'abbiamo visto tutti in Siria negli ultimi anni.
Ma esistono anche altre opzioni, visto che non ci vuole una operazione terrestre, potrebbero essere usati i sottomarini, che comunque frequentano il Golfo Persico, praticamente sempre, a differenza dei sottomarini iraniani, quelli israeliani possono attraversare il Canale del #Suez ma possono anche evitarlo partendo da #Eilat nel sud del Paese, questi sottomarini dispongono di missili non meno precisi di quelli dell'aeronautica, sono sempre missili precisi made in #Israel
Esiste anche l'opzione missilistica balistica, Israele dispone di missili #Jericho che sono sia precisi che a lungo raggio, anche lunghissimo, possono attraversare l'Iran e colpire il #Pakistan, un Paese musulmano con l'arma nucleare, anche se non costituisce una minaccia per Israele, esiste sempre la possibilità che un giorno lo diventi, e quindi Israele è preparato anche per questa possibilità.
Ma quindi con tutte queste opzioni perché nulla (militarmente parlando) è stato fatto, ebbene, è una questione di mentalità, finché si può evitare l'arma nucleare al nemico con operazioni chirurgiche, perché usare l'opzione militare?
Avete sicuramente notato che non ho parlato dell'ipotetica arma nucleare israeliana, il motivo è semplice, si tratta di un'arma strategica più che di un'arma vera, se un giorno dovesse essere utilizzata, significa che è (quasi) arrivata la fine dei giorni.
E come diciamo noi in Israele, male che vada, mangeremo Hummus a #Teheran in un ristorante kosher.
Shabbat Shalom 🙂
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Israele, a differenza dell'Iran, non ha l'obbiettivo di eliminare quel Paese, tanto meno di colpire le loro città, a che scopo? Per quale motivo?
Israele come strategia può e deve limitarsi alla minaccia concreta, il nucleare in primis, e in modo marginale il progetto missilistico, che come da me affrontato, è limitato.
Per eliminare il progetto nucleare iraniano l'impegno negli ultimi 20 anni è quello chirurgico, la vendita di materiale dannoso tramite società fittizie, attacchi cibernetici e altro, ma se non basta, esiste l'opzione militare, che è l'ultima opzione, eppure è un'opzione.
Per colpire ed eliminare il progetto nucleare militarmente le opzioni sono varie, in primo luogo, ed è sicuramente quello che pensate voi, anche perché storicamente è stato utilizzato in passato, in #Iraq e in #Siria, Israele dispone dell'aeronautica che ha i caccia più moderni nel mondo, con la possibilità di rifornirsi in volo, e quindi senza l'aiuto di un qualche Paese amico vicino agli obbiettivi, che sostanzialmente sono i tre reattori nucleari iraniani, i missili israeliani sono precisi, l'abbiamo visto tutti in Siria negli ultimi anni.
Ma esistono anche altre opzioni, visto che non ci vuole una operazione terrestre, potrebbero essere usati i sottomarini, che comunque frequentano il Golfo Persico, praticamente sempre, a differenza dei sottomarini iraniani, quelli israeliani possono attraversare il Canale del #Suez ma possono anche evitarlo partendo da #Eilat nel sud del Paese, questi sottomarini dispongono di missili non meno precisi di quelli dell'aeronautica, sono sempre missili precisi made in #Israel
Esiste anche l'opzione missilistica balistica, Israele dispone di missili #Jericho che sono sia precisi che a lungo raggio, anche lunghissimo, possono attraversare l'Iran e colpire il #Pakistan, un Paese musulmano con l'arma nucleare, anche se non costituisce una minaccia per Israele, esiste sempre la possibilità che un giorno lo diventi, e quindi Israele è preparato anche per questa possibilità.
Ma quindi con tutte queste opzioni perché nulla (militarmente parlando) è stato fatto, ebbene, è una questione di mentalità, finché si può evitare l'arma nucleare al nemico con operazioni chirurgiche, perché usare l'opzione militare?
Avete sicuramente notato che non ho parlato dell'ipotetica arma nucleare israeliana, il motivo è semplice, si tratta di un'arma strategica più che di un'arma vera, se un giorno dovesse essere utilizzata, significa che è (quasi) arrivata la fine dei giorni.
E come diciamo noi in Israele, male che vada, mangeremo Hummus a #Teheran in un ristorante kosher.
Shabbat Shalom 🙂
#Egitto
L'Autorità per il Canale di #Suez ha annunciato domenica che è stato raggiunto un accordo per rilasciare, mercoledì, l'enorme nave portacontainer 'Ever Given', sequestrata dalle autorità egiziane dopo che alla fine di marzo ha interrotto la navigazione nel Canale di Suez per sua negligenza.
L'accordo di compromesso raggiunto è il pagamento di 550 milioni di dollari.
L'Autorità per il Canale di #Suez ha annunciato domenica che è stato raggiunto un accordo per rilasciare, mercoledì, l'enorme nave portacontainer 'Ever Given', sequestrata dalle autorità egiziane dopo che alla fine di marzo ha interrotto la navigazione nel Canale di Suez per sua negligenza.
L'accordo di compromesso raggiunto è il pagamento di 550 milioni di dollari.
#Egitto
Un altro motivo per gli aumenti di prezzo:
L'annuncio da parte dell'Autorità del Canale di #Suez di aumentare il prezzo delle tasse di transito del 6% è un altro fattore nella catena di approvvigionamento globale e dovrebbe aumentare i prezzi dei prodotti di consumo.
Nel Canale di Suez passa il 12% di tutto il commercio mondiale. Il prezzo aggiornato entrerà in vigore nel febbraio 2022.
Va detto che l'Autorità del Canale ha deciso di esentare dall'aumento dei canoni le navi da crociera a causa della difficile situazione del settore a seguito della crisi del #CoronaVirus così come le navi cisterna per il gas naturale a causa della crisi del mercato globale.
L'Autorità ha spiegato che la decisione di aumentarlo è stata presa dopo uno studio approfondito e un previsto aumento della redditività delle compagnie di navigazione nei prossimi due anni.
Un altro motivo per gli aumenti di prezzo:
L'annuncio da parte dell'Autorità del Canale di #Suez di aumentare il prezzo delle tasse di transito del 6% è un altro fattore nella catena di approvvigionamento globale e dovrebbe aumentare i prezzi dei prodotti di consumo.
Nel Canale di Suez passa il 12% di tutto il commercio mondiale. Il prezzo aggiornato entrerà in vigore nel febbraio 2022.
Va detto che l'Autorità del Canale ha deciso di esentare dall'aumento dei canoni le navi da crociera a causa della difficile situazione del settore a seguito della crisi del #CoronaVirus così come le navi cisterna per il gas naturale a causa della crisi del mercato globale.
L'Autorità ha spiegato che la decisione di aumentarlo è stata presa dopo uno studio approfondito e un previsto aumento della redditività delle compagnie di navigazione nei prossimi due anni.
#Israele #EAU
Una nave degli Emirati Arabi Uniti scarica petrolio ad #Eilat (sud d'Israele) nell'ambito dell'accordo tra i Paesi, per la prima volta con un blocco marino intorno per prevenire perdite (non esiste una cosa del genere ad #Aqaba in #Giordania).
In futuro si potrà utilizzare l'oleodotto Eilat #Ashkelon per proseguire con il petrolio in #Europa riducendo i costi senza passare (e pagare) per il Canale di #Suez
Una nave degli Emirati Arabi Uniti scarica petrolio ad #Eilat (sud d'Israele) nell'ambito dell'accordo tra i Paesi, per la prima volta con un blocco marino intorno per prevenire perdite (non esiste una cosa del genere ad #Aqaba in #Giordania).
In futuro si potrà utilizzare l'oleodotto Eilat #Ashkelon per proseguire con il petrolio in #Europa riducendo i costi senza passare (e pagare) per il Canale di #Suez
#Egitto
Questa mattina il Ministero dell'Energia del #Cairo ha annunciato di aver siglato un nuovo accordo con la società italiana #Eni per l'esplorazione di gas e petrolio.
Secondo l'annuncio, la compagnia italiana investirà circa 1 miliardo di dollari nell'esplorazione nel #Suez e nel Delta.
Al Cairo è stato riferito che l'accordo aveva lo scopo di aumentare la produzione per far fronte alla prevista carenza globale nel mercato del gas.
L'Egitto ha fissato l'obiettivo di attrarre 6 miliardi di dollari di investimenti esteri nell'industria del gas e del petrolio nel prossimo anno.
Questa mattina il Ministero dell'Energia del #Cairo ha annunciato di aver siglato un nuovo accordo con la società italiana #Eni per l'esplorazione di gas e petrolio.
Secondo l'annuncio, la compagnia italiana investirà circa 1 miliardo di dollari nell'esplorazione nel #Suez e nel Delta.
Al Cairo è stato riferito che l'accordo aveva lo scopo di aumentare la produzione per far fronte alla prevista carenza globale nel mercato del gas.
L'Egitto ha fissato l'obiettivo di attrarre 6 miliardi di dollari di investimenti esteri nell'industria del gas e del petrolio nel prossimo anno.
#Egitto
11 soldati uccisi in un attacco terroristico in Egitto, a est del Canale di #Suez, ha detto un portavoce dell'esercito egiziano.
La dichiarazione afferma che l'operazione è stata eseguita contro un impianto per regolare un canale d'acqua a est del canale e che nell'attacco sono rimasti uccisi 10 soldati e un ufficiale.
È stato anche riferito che l'esercito egiziano sta attualmente conducendo una caccia all'uomo per i terroristi all'interno del #Sinai
11 soldati uccisi in un attacco terroristico in Egitto, a est del Canale di #Suez, ha detto un portavoce dell'esercito egiziano.
La dichiarazione afferma che l'operazione è stata eseguita contro un impianto per regolare un canale d'acqua a est del canale e che nell'attacco sono rimasti uccisi 10 soldati e un ufficiale.
È stato anche riferito che l'esercito egiziano sta attualmente conducendo una caccia all'uomo per i terroristi all'interno del #Sinai
#Egitto
Abu Kazem al-Maqdisi, palestinese di #Gaza considerato il numero 2 dell'organizzazione terroristica dell'#isis #Sinai e responsabile del massacro nella moschea del 2017 in cui furono uccise più di 300 persone, è stato eliminato insieme ad altri 9 terroristi in un operazione dell'esercito egiziano, non lontano dal Canale di #Suez
Abu Kazem al-Maqdisi, palestinese di #Gaza considerato il numero 2 dell'organizzazione terroristica dell'#isis #Sinai e responsabile del massacro nella moschea del 2017 in cui furono uccise più di 300 persone, è stato eliminato insieme ad altri 9 terroristi in un operazione dell'esercito egiziano, non lontano dal Canale di #Suez
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