In politica siamo motivati da odio, rancore, disprezzo per la controparte, non riusciamo a capire che in realtà una controparte non esiste.
Fanno tutti squadra nello stesso gioco e fanno tutti schifo allo stesso modo.
E la vicenda Salvini è l’ennesima pagliacciata: a prescindere dall’opinione che si possa avere su Salvini, a mio modesto avviso in un Paese serio uno come Salvini potrebbe fare il parcheggiatore fuori dai ristoranti, non certamente il ministro, il fatto che un magistrato impegnato politicamente lo abbia incriminato per un reato che ovviamente non ha commesso ma che è il risultato di una richiesta di un popolo, è semplicemente inaccettabile.
Purtroppo anche Salvini ha le sue colpe: nel momento stesso in cui si è appollaiato nella gabbia europea, ha deliberatamente scelto di assoggettare tutti noi e se stesso alle leggi dell’unione.
Ma tranquilli, questo teatrino finirà a tarallucci e vino perché ha come unico obiettivo quello di creare ancora più divisione ma anche radicalizzazione e polarizzazione dei poveri elettori che non capiscono di essere semplici spettatori di una squallida commedia.
E così il Potere potrà comunque continuare a gestire le cose perché l’odio che le due fazioni provano reciprocamente non permetterà a chi ha davvero a cuore il futuro dell’Italia di emergere.
Perché non si può rischiare di far vincere “gli altri” e dunque meglio continuare a farsi sodomizzare da pagliacci che sono in parlamento da decenni.
D’altronde, come spiegò Giovanni Falcone analizzando le parole del mafioso Frank Coppola, “Dove comanda la mafia, i posti nelle Istituzioni vengono tendenzialmente affidati a dei cretini”.
Ora guardate questo nostro Paese.
Guardate chi lo gestisce.
E ditemi se sono o non sono cretini.
Fanno tutti squadra nello stesso gioco e fanno tutti schifo allo stesso modo.
E la vicenda Salvini è l’ennesima pagliacciata: a prescindere dall’opinione che si possa avere su Salvini, a mio modesto avviso in un Paese serio uno come Salvini potrebbe fare il parcheggiatore fuori dai ristoranti, non certamente il ministro, il fatto che un magistrato impegnato politicamente lo abbia incriminato per un reato che ovviamente non ha commesso ma che è il risultato di una richiesta di un popolo, è semplicemente inaccettabile.
Purtroppo anche Salvini ha le sue colpe: nel momento stesso in cui si è appollaiato nella gabbia europea, ha deliberatamente scelto di assoggettare tutti noi e se stesso alle leggi dell’unione.
Ma tranquilli, questo teatrino finirà a tarallucci e vino perché ha come unico obiettivo quello di creare ancora più divisione ma anche radicalizzazione e polarizzazione dei poveri elettori che non capiscono di essere semplici spettatori di una squallida commedia.
E così il Potere potrà comunque continuare a gestire le cose perché l’odio che le due fazioni provano reciprocamente non permetterà a chi ha davvero a cuore il futuro dell’Italia di emergere.
Perché non si può rischiare di far vincere “gli altri” e dunque meglio continuare a farsi sodomizzare da pagliacci che sono in parlamento da decenni.
D’altronde, come spiegò Giovanni Falcone analizzando le parole del mafioso Frank Coppola, “Dove comanda la mafia, i posti nelle Istituzioni vengono tendenzialmente affidati a dei cretini”.
Ora guardate questo nostro Paese.
Guardate chi lo gestisce.
E ditemi se sono o non sono cretini.
Non bastano guerre e crisi economiche.
Ora anche il #ReferendumCittadinanza.
Ora anche il #ReferendumCittadinanza.
Fate attenzione ad account che usano un mio profilo falso per indirizzarvi a qualche link.
Sti farabutti ormai sono senza ritegno.
Sti farabutti ormai sono senza ritegno.