POLONIA - Il ministro degli Esteri polacco Sikorski:
"Dobbiamo rispondere all'ultimo attacco all'Ucraina in un linguaggio che Putin capisca: inasprendo le sanzioni in modo che non possa produrre armi da componenti di contrabbando, e anche fornendo a Kiev missili che consentiranno loro di colpire i centri decisionali russi”.

Missili russi su Kiev, stamattina.

Pesante articolo del New York Times: gli ucraini non si fidano più delle autorità e snobbano il cabala televisivo unico di Zelensky come propaganda. “Dopo quasi due anni di guerra”, scrive il NYT, “gli ucraini sono stanchi del telethon. Quello che un tempo era considerato uno strumento fondamentale per unire il Paese, oggi è sempre più ridicolizzato… Gli spettatori lamentano che il programma dipinge un quadro troppo roseo, nascondendo eventi preoccupanti al fronte e il calo del sostegno occidentale all'Ucraina… e, infine, non riesce a preparare i cittadini per una lunga guerra”.

UCRAINA- David Arakhamia, leader del partito zelenskiano Servo del Popolo, annuncia l’inizio dell’iter parlamentare della nuova legge sulla mobilitazione. “Le discussioni dureranno diversi giorni. I deputati hanno molte domande sulla mobilitazione; il comandante in capo delle forze armate ucraine Zaluzhny, il generale Shaptala e il ministro della Difesa Umerov verranno a rispondere".

Un giovane ucraino tenta di attraversare il confine con la Moldavia per sfuggire all’arruolamento ma viene individuato con le telecamere a ricerca di calore e arrestato.

RUSSIA - Il vice primo ministro Denis Manturov ha annunciato alla TASS il progetto di rimettere in produzione, dopo la Moskvich, anche la Volga. . L’inizio della produzione sarebbe previsto per la metà del 2024. La nuova Volga “avrà un look moderno”, ma il logo rimarrà lo stesso. La griglia del radiatore della nuova vettura potrebbe essere simile a quello della alla classica Volga. La nuova Volga sarà assemblata nello stabilimento automobilistico di Nizhny Novgorod e avrà come partner industriale una casa automobilistica straniera che Manturov non ha voluto nominare.

LETTONIA - 1.167 cittadini russi, di cui 789 di età superiore ai 60 anni, rischiano la deportazione dalla Lettonia. Secondo le autorità, che hanno istituito questa procedura di controllo, in una prima fase i cittadini russi dovranno spiegare perché non hanno lasciato il Paese. In febbraio queste spiegazioni saranno valutate e se i russi che non potranno mostrare una ragione valida per restare non lasceranno la Lettonia entro 30 giorni dall’ordine di espulsione, inizierà la deportazione forzata.

Secondo il ministero russo della Difesa, 13.500 “mercenari” provenienti da altri paesi hanno combattuto a fianco degli ucraini: “5.900 mercenari sono stati eliminati, 5.600 sono fuggiti e ora circa 1.900 stanno ancora combattendo”.

Le piste per capire il senso dell'attentato di Kerman: chi vuole trascinare l'Iran nel confllitto? http://www.fulvioscaglione.com/2024/01/04/la-disperazione-di-netanyahu-le-bombe-in-iran/