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🔥 LA SCIENZA IN PALESTRA ON AIR
🗓 GIOVEDÌ 21 OTTOBRE ORE 21:30
👉🏻 Intervista a Francesco Pignatti
❓ Quale sarà il topic della live? Parleremo di dieta vegana e allenamento
📱 Sarà possibile seguire la diretta su Instagram
⏰ Segnati l’appuntamento, non perderti la diretta
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🔥CARBOIDRATI: QUANDO?
🔹L’allenamento per gli sportivi è il più grande fattore che può influenzare il quando mangiare i carboidrati: se ti alleni di pomeriggio/sera, la cena diventa il momento migliore in cui consumare un’alta quota glucidica; più in generale, il consiglio è quello di inserire i glucidi nel post-workout.
🔻Questo perché la sensibilità all’insulina rimane elevata nelle due ore successive al training, in seguito non cala drasticamente ma inizia a scendere gradualmente. In pratica, se ti alleni al mattino meglio i carboidrati a pranzo, se nel pomeriggio/sera a cena, perché alta sensibilità insulinica (recettori GLUT4 già presenti sulla membrana) e basso glicogeno muscolare faranno sì che i carboidrati assunti migliorino il recupero, interrompendo la fase catabolica e favorendo quella anabolica, con un minor rischio di trasformare l’eccesso glucidico in trigliceridi (grassi)!
🔹L’allenamento per gli sportivi è il più grande fattore che può influenzare il quando mangiare i carboidrati: se ti alleni di pomeriggio/sera, la cena diventa il momento migliore in cui consumare un’alta quota glucidica; più in generale, il consiglio è quello di inserire i glucidi nel post-workout.
🔻Questo perché la sensibilità all’insulina rimane elevata nelle due ore successive al training, in seguito non cala drasticamente ma inizia a scendere gradualmente. In pratica, se ti alleni al mattino meglio i carboidrati a pranzo, se nel pomeriggio/sera a cena, perché alta sensibilità insulinica (recettori GLUT4 già presenti sulla membrana) e basso glicogeno muscolare faranno sì che i carboidrati assunti migliorino il recupero, interrompendo la fase catabolica e favorendo quella anabolica, con un minor rischio di trasformare l’eccesso glucidico in trigliceridi (grassi)!
⚠️ TRICIPITE: COSA DOBBIAMO SAPERE?
🔹 Il tricipite brachiale, come detto, è composto da tre ventri muscolari aventi la stessa inserzione ma con diversa origine:
• Capo Laterale: ha origine nel margine supero-laterale dell’omero
• Capo Lungo: Nel tubercolo infraglenoideo della scapola
• Capo Mediale: anch’esso origina nella faccia posteriore dell’omero, ma nella parte inferiore rispetto al solco radiale.
🔻 Una delle particolarità di questo muscolo è data dal fatto che non possiamo definirlo completamente monoarticolare per via del suo capo lungo che ha appunto origine nel tubercolo infraglenoideo della scapola.
👉🏻 È più corretto dire, che il tricipite è un muscolo biarticolare per quanto riguarda il suo capo lungo, partecipando, oltre che per l’estensione del gomito, anche nei movimenti estensori e adduttori della spalla.
🔹 Il tricipite brachiale, come detto, è composto da tre ventri muscolari aventi la stessa inserzione ma con diversa origine:
• Capo Laterale: ha origine nel margine supero-laterale dell’omero
• Capo Lungo: Nel tubercolo infraglenoideo della scapola
• Capo Mediale: anch’esso origina nella faccia posteriore dell’omero, ma nella parte inferiore rispetto al solco radiale.
🔻 Una delle particolarità di questo muscolo è data dal fatto che non possiamo definirlo completamente monoarticolare per via del suo capo lungo che ha appunto origine nel tubercolo infraglenoideo della scapola.
👉🏻 È più corretto dire, che il tricipite è un muscolo biarticolare per quanto riguarda il suo capo lungo, partecipando, oltre che per l’estensione del gomito, anche nei movimenti estensori e adduttori della spalla.
⚠️CREATINA ASSUNZIONE
🔻Per godere dei benefici netti di questo integratore, sappiamo che bisogna raggiungere la “saturazione muscolare di creatina”, ossia il riempimento di tutte le riserve situate nel tessuto muscolare. Nel mondo dello sport e in quello del fitness esiste un concetto definito creatine loading o “carico di creatina” che prevede l’assunzione di 20 g/die di creatina per 5-7 giorni: in questo modo, le riserve muscolari di creatina vengono saturate molto velocemente.
🔹Esiste una seconda modalità di utilizzo, che la ricerca definisce parimenti efficace: creatina assunzione di 3 g/die di creatina per 28 giorni permette il raggiungimento dello stesso livello di saturazione muscolare, e l’unica cosa che cambia… sono i tempi!
🔻Per godere dei benefici netti di questo integratore, sappiamo che bisogna raggiungere la “saturazione muscolare di creatina”, ossia il riempimento di tutte le riserve situate nel tessuto muscolare. Nel mondo dello sport e in quello del fitness esiste un concetto definito creatine loading o “carico di creatina” che prevede l’assunzione di 20 g/die di creatina per 5-7 giorni: in questo modo, le riserve muscolari di creatina vengono saturate molto velocemente.
🔹Esiste una seconda modalità di utilizzo, che la ricerca definisce parimenti efficace: creatina assunzione di 3 g/die di creatina per 28 giorni permette il raggiungimento dello stesso livello di saturazione muscolare, e l’unica cosa che cambia… sono i tempi!
⚠️ ATTENTI ALLA DIGESTIONE
🔻 Se durante l’attività fisica è in corso la digestione, ci sarà un dirottamento ematico verso l’apparato gastrointestinale, con conseguente riduzione di ossigeno e di energia disponibile per i muscoli. Ma non è solo una questione di energia: se consumiamo un pasto abbondante e iniziamo a fare attività fisica quando il cibo si trova ancora nelle fasi precoci della digestione, potrebbe non aver ancora lasciato lo stomaco e causare sensazione di pienezza o gonfiore, nausea e perfino vomito.
🔹 D’altro canto, è anche vero che se vogliamo avere abbastanza energia per allenarci, soprattutto se il nostro sarà un allenamento impegnativo, dovremmo sicuramente mangiare qualcosa prima.
🔻 Se durante l’attività fisica è in corso la digestione, ci sarà un dirottamento ematico verso l’apparato gastrointestinale, con conseguente riduzione di ossigeno e di energia disponibile per i muscoli. Ma non è solo una questione di energia: se consumiamo un pasto abbondante e iniziamo a fare attività fisica quando il cibo si trova ancora nelle fasi precoci della digestione, potrebbe non aver ancora lasciato lo stomaco e causare sensazione di pienezza o gonfiore, nausea e perfino vomito.
🔹 D’altro canto, è anche vero che se vogliamo avere abbastanza energia per allenarci, soprattutto se il nostro sarà un allenamento impegnativo, dovremmo sicuramente mangiare qualcosa prima.
🔥 NUOVO BLOG
👉🏻 ESERCIZI QUADRICIPITE: ECCO I MIGLIORI 5
👇🏻 Per approfondire
https://www.lascienzainpalestra.it/esercizi-quadricipite/
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La Scienza in palestra
Esercizi quadricipite: ecco i migliori 5 | La Scienza in palestra
Gli esercizi per il quadricipite sono dei capisaldi dell’allenamento in palestra. I quadricipiti sono infatti i grossi muscoli situati anteriormente sulla Gli esercizi per il quadricipite sono un pilastro dell'allenamento in palestra. Vediamo in questo articolo…
⚠️VITAMINE: COSA DOBBIAMO SAPERE?
▫️Le vitamine si distinguono in liposolubili (A, D, E, K) e idrosolubili e prendono parte ai più svariati processi sia regolando l’omeostasi di alcuni sistemi con proprietà simil-ormonali, sia agendo come cofattori o coenzimi.
🔸La vitamina D, ad esempio ha proprietà simil-ormonali, per il suo importante ruolo nella regolazione dell’omeostasi del calcio, regolandone l’assorbimento a livello intestinale. La sua integrazione risulta importante per soggetti che vanno incontro a osteoporosi, come anziani e donne in post-menopausa.
🔻Le vitamine del gruppo B invece fungono da cofattori e coenzimi. Ad esempio, la riboflavina (vitamina B2) e la niacina (vitamina B3) sono costituenti del FAD+ e NAD+ rispettivamente, due molecole con un ruolo energetico molto importante.
🔹Le vitamine E e C sono note come forti antiossidanti, che possono aiutare l’integrità del sistema immunitario durante periodi di allenamenti intensi, oppure sedute molto prolungate. In particolare, la vitamina E sembra avere effetti ergogenici quando l’attività fisica non è svolta a livello del mare, ma ad altitudini più elevate.
▫️Le vitamine si distinguono in liposolubili (A, D, E, K) e idrosolubili e prendono parte ai più svariati processi sia regolando l’omeostasi di alcuni sistemi con proprietà simil-ormonali, sia agendo come cofattori o coenzimi.
🔸La vitamina D, ad esempio ha proprietà simil-ormonali, per il suo importante ruolo nella regolazione dell’omeostasi del calcio, regolandone l’assorbimento a livello intestinale. La sua integrazione risulta importante per soggetti che vanno incontro a osteoporosi, come anziani e donne in post-menopausa.
🔻Le vitamine del gruppo B invece fungono da cofattori e coenzimi. Ad esempio, la riboflavina (vitamina B2) e la niacina (vitamina B3) sono costituenti del FAD+ e NAD+ rispettivamente, due molecole con un ruolo energetico molto importante.
🔹Le vitamine E e C sono note come forti antiossidanti, che possono aiutare l’integrità del sistema immunitario durante periodi di allenamenti intensi, oppure sedute molto prolungate. In particolare, la vitamina E sembra avere effetti ergogenici quando l’attività fisica non è svolta a livello del mare, ma ad altitudini più elevate.
🌾AVENA E COLAZIONE
🔹L’avena è il miglior cereale da mangiare a colazione, rispetto agli altri cereali che solitamente trovi al supermercato: non ha infatti zuccheri aggiunti, ha un buon quantitativo di fibre e di proteine. Puoi trovarla sia sottoforma di fiocchi di avena che di farina.
🔻Le fibre solubili che contiene, oltre che dare sazietà, sono importanti per il microbiota. I batteri che ospitiamo nel nostro intestino, infatti, sono in grado di metabolizzare queste molecole tramite fermentazione e la loro presenza è indispensabile in quanto contribuiscono alla digestione, alla formazione di acidi grassi a catena corta, impediscono la proliferazione di batteri dannosi.
🔹L’avena è il miglior cereale da mangiare a colazione, rispetto agli altri cereali che solitamente trovi al supermercato: non ha infatti zuccheri aggiunti, ha un buon quantitativo di fibre e di proteine. Puoi trovarla sia sottoforma di fiocchi di avena che di farina.
🔻Le fibre solubili che contiene, oltre che dare sazietà, sono importanti per il microbiota. I batteri che ospitiamo nel nostro intestino, infatti, sono in grado di metabolizzare queste molecole tramite fermentazione e la loro presenza è indispensabile in quanto contribuiscono alla digestione, alla formazione di acidi grassi a catena corta, impediscono la proliferazione di batteri dannosi.
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🔥 LA SCIENZA IN PALESTRA ON AIR
🗓 MARTEDÌ 23 NOVEMBRE ORE 21:30
👉🏻 Intervista a Filippo d’Albero
❓ Quale sarà il topic della live? Topic - Esercizi base e varianti: applicazioni pratiche in ambito fitness
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🔥 PROTEINE DEL SIERO DEL LATTE
🔻Le proteine del siero del latte sono proteine contenute all’interno della parte liquida del latte che si ottiene durante la caseificazione. Infatti, nel momento in cui al latte va ad essere aggiunto il caglio si avrà la coagulazione della caseina e la restante parte di sostanza sarà, per l’appunto, il siero.
🔹Le proteine del siero vengono comunemente chiamate WP o whey proteins e costituiscono circa il 10% dei componenti del siero. Le principali proteine siero del latte sono le beta-lattoglobuline, le alfa-lattoalbumine, le siero albumine (BSA), la lattoferrina, il lisozima e le immunoglobuline
👇🏻 Per approfondire
https://amzn.to/2OawDO4
🔻Le proteine del siero del latte sono proteine contenute all’interno della parte liquida del latte che si ottiene durante la caseificazione. Infatti, nel momento in cui al latte va ad essere aggiunto il caglio si avrà la coagulazione della caseina e la restante parte di sostanza sarà, per l’appunto, il siero.
🔹Le proteine del siero vengono comunemente chiamate WP o whey proteins e costituiscono circa il 10% dei componenti del siero. Le principali proteine siero del latte sono le beta-lattoglobuline, le alfa-lattoalbumine, le siero albumine (BSA), la lattoferrina, il lisozima e le immunoglobuline
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Integratori Alimentari. Una guida basata sulle evidenze scientifiche.
Questo libro vuole essere una guida nel mare del business che il fenomeno integrazione e supplementazione è diventato negli ultimi anni; fenomeno sottoposto alla legge del marketing, con moltissimi prodotti che hanno minime o nulle prove di efficacia a livello…
🐟MERLUZZO
🔹Il merluzzo è un alimento ricchissimo di proteine ad alto valore biologico, vitamina del gruppo B e di alcuni minerali. Le proteine contenute in questo pesce sono ricchissime gli aminoacidi essenziali e gli acidi grassi sono prevalentemente polinsaturi. Carboidrati e fibre sono assenti.
🔻Tra le vitamine spicca soprattutto la concentrazione di niacina, mentre per quel che riguarda i minerali, sono presenti in buone quantità potassio, fosforo, iodio e ferro.
🔹Il merluzzo è un alimento ricchissimo di proteine ad alto valore biologico, vitamina del gruppo B e di alcuni minerali. Le proteine contenute in questo pesce sono ricchissime gli aminoacidi essenziali e gli acidi grassi sono prevalentemente polinsaturi. Carboidrati e fibre sono assenti.
🔻Tra le vitamine spicca soprattutto la concentrazione di niacina, mentre per quel che riguarda i minerali, sono presenti in buone quantità potassio, fosforo, iodio e ferro.
🥚 UOVA E COLESTEROLO
🔹Le uova sono ricchi di colesterolo 200 mg. Un uovo da solo contiene il 100% del quantitativo giornaliero raccomandato. Dobbiamo preoccuparci cosa devo fare?
🔻Dipende. Se soffri di ipercolesterolemia familiare sì, perché la tua produzione endogena di colesterolo potrebbe aggravarsi se assumi troppo colesterolo esogeno quindi con il cibo. Se invece sei sano, il tuo corpo si bilancerà in base a quanto colesterolo mangi, più ne assumi e meno il tuo corpo ne produrrà.
🔹Le uova sono ricchi di colesterolo 200 mg. Un uovo da solo contiene il 100% del quantitativo giornaliero raccomandato. Dobbiamo preoccuparci cosa devo fare?
🔻Dipende. Se soffri di ipercolesterolemia familiare sì, perché la tua produzione endogena di colesterolo potrebbe aggravarsi se assumi troppo colesterolo esogeno quindi con il cibo. Se invece sei sano, il tuo corpo si bilancerà in base a quanto colesterolo mangi, più ne assumi e meno il tuo corpo ne produrrà.
🔸DESTROSIO E PALESTRA
🔻Il destrosio è utilizzato dalle tue cellule come risorsa primaria e necessaria di energia: è molto importante che il livello di glucosio nel sangue sia costante e rientri nei valori normali, un meccanismo che è controllato da diversi ormoni, soprattutto insulina e glucagone.
🔹Data la necessità di glucosio, nel corpo c’è una riserva di questa molecola sotto forma di glicogeno, che si trova nel fegato e in minor quantità nel muscolo (glicogeno muscolare).
🔻Il destrosio è utilizzato dalle tue cellule come risorsa primaria e necessaria di energia: è molto importante che il livello di glucosio nel sangue sia costante e rientri nei valori normali, un meccanismo che è controllato da diversi ormoni, soprattutto insulina e glucagone.
🔹Data la necessità di glucosio, nel corpo c’è una riserva di questa molecola sotto forma di glicogeno, che si trova nel fegato e in minor quantità nel muscolo (glicogeno muscolare).
⚠️IL SALE FA MALE?
🔹Il sale è fondamentale per il nostro organismo, ciò che fa male è una sua eccessiva introduzione associata ad una bassa introduzione di potassio. Quindi, la giusta quantità di sale fa bene!
🔻In attesa di nuove conferme, qualora non sussistano patologie renali o cardiovascolari non vi è alcuna necessità di ridurre il sale al di sotto dei 3 gr, riduzione che anzi potrebbe risultare dannosa per l’organismo.
🔹Il sale è fondamentale per il nostro organismo, ciò che fa male è una sua eccessiva introduzione associata ad una bassa introduzione di potassio. Quindi, la giusta quantità di sale fa bene!
🔻In attesa di nuove conferme, qualora non sussistano patologie renali o cardiovascolari non vi è alcuna necessità di ridurre il sale al di sotto dei 3 gr, riduzione che anzi potrebbe risultare dannosa per l’organismo.
🔎QUALI SONO LE PROPEDEUTICHE DEL BACK LEVER?
📍Una volta allenata e testata la propria mobilità di spalla sarà opportuno allenare le varie isometrie propedeutiche alla forma finale del back lever. Si parla semplicemente di posizioni mantenute per diversi secondi ma con carico minore. Questo sarà possibile grazie alla riduzione del braccio di leva dovuta, per esempio, allo svolgimento dell’esercizio con ginocchia raccolte (tuck back lever) o con ginocchia divaricate (straddle back lever).
📌Ovviamente è presupposto fondamentale anche un condizionamento generale per quanto riguarda i muscoli di spinta, quindi la capacità di saper eseguire un discreto numero di piegamenti sulle braccia e soprattutto di dip alle parallele o agli anelli. Altro presupposto fondamentale è la capacità di tenere una buona hollow position per molti secondi.
📍Una volta allenata e testata la propria mobilità di spalla sarà opportuno allenare le varie isometrie propedeutiche alla forma finale del back lever. Si parla semplicemente di posizioni mantenute per diversi secondi ma con carico minore. Questo sarà possibile grazie alla riduzione del braccio di leva dovuta, per esempio, allo svolgimento dell’esercizio con ginocchia raccolte (tuck back lever) o con ginocchia divaricate (straddle back lever).
📌Ovviamente è presupposto fondamentale anche un condizionamento generale per quanto riguarda i muscoli di spinta, quindi la capacità di saper eseguire un discreto numero di piegamenti sulle braccia e soprattutto di dip alle parallele o agli anelli. Altro presupposto fondamentale è la capacità di tenere una buona hollow position per molti secondi.
💣SOIA E IPERTIROIDISMO
🔹L’ipotiroidismo è una condizione patologica che viene di solito trattata con l’assunzione di ormoni tiroidei di tipo sintetico. La soia potrebbe infatti interferire con l’assorbimento di questi ormoni da parte dell’organismo. Tuttavia, come suggeriscono le indicazioni della Mayo Clinic (9-15), non ci sono sufficienti evidenze tali da indicare alle persone con ipotiroidismo di evitare completamente la soia.
🔻Il consiglio che gli esperti danno, quindi, è quello di limitarne l’assunzione o di consumare prodotti contenenti soia qualche ora dopo aver assunto la terapia sostitutiva.
🔹L’ipotiroidismo è una condizione patologica che viene di solito trattata con l’assunzione di ormoni tiroidei di tipo sintetico. La soia potrebbe infatti interferire con l’assorbimento di questi ormoni da parte dell’organismo. Tuttavia, come suggeriscono le indicazioni della Mayo Clinic (9-15), non ci sono sufficienti evidenze tali da indicare alle persone con ipotiroidismo di evitare completamente la soia.
🔻Il consiglio che gli esperti danno, quindi, è quello di limitarne l’assunzione o di consumare prodotti contenenti soia qualche ora dopo aver assunto la terapia sostitutiva.
⚠️ STRETCHING GLUTEI
🔻Gli esercizi di stretching per il gluteo si possono eseguire per migliorare la capacità del corpo di tollerare tutti i gradi di lunghezza del muscolo e per evitare contratture muscolari. È stato dimostrato dalla ricerca che il Couch stretch, se eseguito correttamente, è uno dei migliori esercizi di mobilità per aprire i flessori dell’anca e migliorare l’estensione dell’anca.
🔹Lo swing con kettlebell è tutto incentrato sul movimento del baricentro e sullo sviluppo di forza e potenza durante l’estensione dell’anca. L’affondo lombare, invece, allunga decisamente il flessore dell’anca se la gamba posteriore è tenuta dritta, oltre a stirare il gluteo e il quadrato dei lombi quando il gomito è portato verso il piede
🔻Gli esercizi di stretching per il gluteo si possono eseguire per migliorare la capacità del corpo di tollerare tutti i gradi di lunghezza del muscolo e per evitare contratture muscolari. È stato dimostrato dalla ricerca che il Couch stretch, se eseguito correttamente, è uno dei migliori esercizi di mobilità per aprire i flessori dell’anca e migliorare l’estensione dell’anca.
🔹Lo swing con kettlebell è tutto incentrato sul movimento del baricentro e sullo sviluppo di forza e potenza durante l’estensione dell’anca. L’affondo lombare, invece, allunga decisamente il flessore dell’anca se la gamba posteriore è tenuta dritta, oltre a stirare il gluteo e il quadrato dei lombi quando il gomito è portato verso il piede
⚠️ Ragazzi abbiamo bisogno di 2 minuti del vostro tempo per darvi una mano con questo studio di ricerca che stiamo elaborando
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👉🏻 Ecco il link: https://forms.gle/tAZd1bidQtEWSXMh7
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⚠️ LIBRO INTEGRATORI ALIMENTARI
👉🏻Stanco di buttare soldi per integratori di dubbia efficacia?
🔹Scopri i pochi integratori che hanno effetti scientificamente provati attraverso una panoramica dei principali prodotti presenti in commercio.
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Integratori Alimentari. Una guida basata sulle evidenze scientifiche.
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⚠️ LENTO AVANTI: ESECUZIONE
🔸La posizione di partenza vede l’atleta in posizione eretta, mantenendo le fisiologiche curve del rachide, soprattutto il tratto lombare che deve rimanere nella sua posizione di naturale lordosi lungo tutta la durata dell’esercizio, specialmente nella fase finale di spinta.
🔻Come ricordiamo sempre, le ginocchia sono leggermente piegate e la distanza dei piedi deve essere pari o appena superiore rispetto a quella delle spalle.
Per quanto riguarda la posizione di partenza degli arti superiori ci sono diversi miti da sfatare.
🔹 Innanzitutto è sconsigliato partire con i gomiti lungo il piano frontale ma lungo il piano scapolare (30° più avanti rispetto al piano frontale). Partire con i gomiti leggermente avanti, in linea con la scapola e non in linea con il tronco, favorisce l’allineamento scapolo-omerale, riducendo lo stress alla capsula articolare e al muscolo sovraspinato, che non rimane stirato lungo tutto il movimento. L’omero così rimane in sinergia con la scapola durante la successiva abduzione della spalla.
🔸La posizione di partenza vede l’atleta in posizione eretta, mantenendo le fisiologiche curve del rachide, soprattutto il tratto lombare che deve rimanere nella sua posizione di naturale lordosi lungo tutta la durata dell’esercizio, specialmente nella fase finale di spinta.
🔻Come ricordiamo sempre, le ginocchia sono leggermente piegate e la distanza dei piedi deve essere pari o appena superiore rispetto a quella delle spalle.
Per quanto riguarda la posizione di partenza degli arti superiori ci sono diversi miti da sfatare.
🔹 Innanzitutto è sconsigliato partire con i gomiti lungo il piano frontale ma lungo il piano scapolare (30° più avanti rispetto al piano frontale). Partire con i gomiti leggermente avanti, in linea con la scapola e non in linea con il tronco, favorisce l’allineamento scapolo-omerale, riducendo lo stress alla capsula articolare e al muscolo sovraspinato, che non rimane stirato lungo tutto il movimento. L’omero così rimane in sinergia con la scapola durante la successiva abduzione della spalla.