La civetta bianca
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Dolci parole in direzione del Ministro

"Assassino!", "Vergogna!", "Buffone!" ed un iconografico "Venduto!"

La calda accoglienza riservata al Sig. Speranza Roberto da Potenza, nella città di La Spezia. I video rappresentano in maniera plastica, meglio di qualsiasi sondaggio farlocco commissionato dalla Centrale del Draghistan, quanto sia ben voluto questo rappresentante di Articolo Uno (percento?), figlio di non si sa chi e votato meno di uno, piazzato dalla Fabian Society nel ruolo più pericoloso d'Italia.

La notizia del suo arrivo in città link

Congratulazioni.

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Per l'insegnante 32enne morta dopo il vaccino risarcimento da 77mila euro

Questo il risarcimento previsto dallo Stato per la morte di Francesca Tuscano. Lo stabilisce - come riporta il dorso genovese del quotidiano la Repubblica - la legge che ha stanziato 150milioni destinati a chi ha subito danni dalla vaccinazione anti covid. Troppo poco per una vita stroncata e così i genitori starebbero valutando una causa civile. Mentre la causa penale sembra destinata all'archiviazione.

Proprio tanti soldini: un importo da capogiro che certamente riporterà in vita la salma, che potrà così riprendere tutte le sue attività. Notizie come questa peraltro lasciano intendere che ci sia una vigilanza sugli effetti avversi, mentre la realtà ci racconta davvero tutta un'altra storia.

Fonte RAI News link

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un altro fenomeno che non potrà più allietarci con le sue esternazioni. R.I.P.

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Lo ha detto davvero, Raffaele Donini assessore alla sanità della regione Emilia Romagna ha affermato : “Insieme al Governo bisognerà studiare il modo di «piazzare» le scorte di vaccini anti-Covid non utilizzati «prima che scadano»”.

Raffaele Donini, assessore alla Sanità e coordinatore della commissione Salute della Conferenza delle Regioni, in Fiera a Bologna a margine dell’inaugurazione di Cosmofarma 2022 ha dichiarato: “Le scorte ci sono anche in ragione della somministrazione della quarta dose, che è in corso, peraltro l’Emilia-Romagna è la prima regione in Italia come numero di vaccinazioni, anche se non si stanno vaccinando in tantissimi”. Ecco il problema. D’altro canto hanno già prorogato la scadenza dei vaccini proprio per aggirare l’ostacolo, Pfizer ha infatti già ottenuto dall’ente regolatorio la proroga della scadenza del proprio vaccino a 12 mesi. Se non avesse ottenuto questa proroga molte fiale (circa 400mila) sarebbero state da buttare via questa primavera.

I rapporti di Airfinity e dell’Associazione dei produttori farmaceutici parlano di 2,4 miliardi di dosi ferme nei frigoriferi. Le somministrazioni nel mondo intanto raggiungono il minimo. E nemmeno l’Africa riesce a utilizzare fiale che spesso arrivano a ridosso della scadenza e devono essere scartate.

Se a gennaio nel nostro paese sono state fatte 4,6 milioni di iniezioni, tra il 4 e il 10 aprile eravamo a 176mila.

Ma Donini ha la soluzione :”Queste scorte, in accordo col governo, dovranno essere collocate in qualche modo nella migliore condizione prima che scadano. O impegnate nelle regioni che hanno numeri inferiori o in Paesi, come è già stato fatto in passato, in cui la vaccinazione non è certo al livello dell’Italia”.

Per quanto riguarda invece il prossimo autunno, aggiunge l’assessore: “Attendiamo la fornitura, immagino da settembre-ottobre, dei nuovi vaccini che possono essere più attagliati anche alle nuove varianti. Poi saranno il governo, il Ministero, l’Istituto superiore di sanità e la comunità scientifica nel suo complesso a dirci se questa vaccinazione andrà estesa a tutti, come quella precedente, o se dovremo concentrarci sulle persone più vulnerabili o su quelle da una certa età in su”, conclude magistralmente Donini.

https://video.corrieredibologna.corriere.it/vaccini-scadenza-donini-bisogna-farli-prima-che-scadano/58d9875e-d2a4-11ec-aa49-335ffe0aec76

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Dopo gli idranti, anche le denunce

Trenta cittadini italiani sono stati infatti denunciati dalla polizia per le manifestazioni contro l’obbligo di green pass sul posto di lavoro, avvenute lo scorso ottobre davanti al varco
IV del porto di Trieste. Dovranno rispondere a vario titolo dei reati di resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale, blocco stradale, getto pericoloso di cose all’indirizzo delle forze
di polizia e dei reati di grida e manifestazioni sediziose e di adunata sediziosa, nonché di manifestazione non autorizzata.

Il presidio era stato promosso dal CLPT, Coordinamento Lavoratori Portuali di Trieste, sigla sindacale che scioperava contro l’obbligo entrato in vigore dal 15 ottobre. Tre giorni dopo, il Ministero dell’Interno, guidato da Luciana Lamorgese, mandò le forze dell’ordine a sgomberare l’area. Il sit-in pacifico riunì fino a 8.000 persone. L’azione persecutoria nei confronti dei lavoratori dello scalo triestino ha preso le mosse dalla decisione della speciale Commissione di Garanzia sugli scioperi nei servizi pubblici essenziali di considerare illegittima la forma di protesta scelta dai manifestanti che prevedeva, fra l’altro, l’allestimento di gazebo e zone ristoro.

Secondo la ricostruzione della Questura, «i numerosi inviti a lasciare il sito da parte dei responsabili dei servizi di ordine pubblico sono stati vani, così come infruttuosa è stata la trattativa intavolata per alcune ore con gli occupanti per convincerli a spostare la loro protesta in un altro luogo. Dal momento che alcune frange di manifestanti iniziavano a frapporsi in maniera violenta contro i reparti inquadrati, con l’ausilio degli idranti si è proceduto allo sgombero del sito portuale».

Tra i denunciati c’è anche il leader dei portuali, Stefano Puzzer, che nega ogni forma di protesta violenta.

«Mi stanno accusando di aver aizzato il corteo contro gli agenti di polizia. Nulla di più falso. Al di là del fatto che, il 18 ottobre, dopo che le forze dell’ordine hanno iniziato a sparare con gli idranti, io, assieme ad altri manifestanti, ci siamo spostati in Piazza Unità, a Trieste, proprio perché non ci sentivamo più al sicuro», ha spiegato Puzzer, nel frattempo licenziato dal suo lavoro al porto di Trieste.

Fonte: Quotidiano La Verità

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PANORAMA in edicola questo mese:

MAL DI VACCINO

La sua somministrazione può provocare effetti negativi sulla pressione arteriosa
e, di conseguenza, sul cuore.
Nuovi studi evidenziano miocarditi o analoghe infiammazioni, in particolare su chi è iperteso. Reazioni avverse troppo
spesso non correttamente valutate o, peggio, negate.

Il tennista francese Ugo Humbert,dopo quattro sconfitte consecutive ha ammesso di non essere più stato bene dopo la vaccinazione. «Ho sperimentato effetti avversi anche quando ero in Australia», ha dichiarato, aggiungendo «no, non sono l'unico atleta. Ho sentito altri parlarne, so che può succedere». Il 28 aprile, la rivista Scientific Report ha pubblicato uno studio condotto in Israele sull'aumento delle «emergenze cardiovascolari nella popolazione sotto i 40 anni durante la terza ondata Covid e in piena campagna vaccinale.

Su Open Medicine, il ginecologo Antonio Simone Laganà e altri esperti sempre dell'Università dell'Insubria hanno pubblicato uno studio sulle irregolarità mestruali dopo la prima e la seconda dose del vaccino Covid-19. Escludendo le donne con patologie ginecologiche, sottoposte a trattamenti ormonali, in perimenopausa e menopausa, o che hanno avuto cicli mestruali irregolari negli ultimi 12 mesi prima del vaccino, dai dati risulta che circa il 50-60 per cento delle donne in età riproduttiva che avevano ricevuto la prima dose hanno riportato irregolarità del ciclo mestruale, indipendentemente dal tipo di prodotto somministrato. Irregolarità leggermente superiore (60-70 per cento) dopo la seconda dose. Anche in questo caso, la conclusione è che si devono informare le donne, prima che ricevano l'iniezione. Sotto accusa pure i richiami, che si vogliono distribuire indiscriminatamente. In un editoriale del 13 aprile sul New England Journal of Medicine, il pediatra americano Paul Allan Offit, specializzato in malattie infettive, vaccini, immunoematologia e virologia, avvertiva:«I booster non sono privi di rischi, dobbiamo chiarire quali gruppi ne beneficiano di più. Per esempio, i ragazzi e gli uomini tra i 16 e i 29 anni di età sono ad aumentato rischio di miocardite causata dai vaccini a mRna. Un altro studio appena pubblicato sull'American Journal of Respiratory and Critical Care Medicine da Luca Richeldi, direttore della Uoc di pneumologia della Fondazione PoliclinicoGemelli di Roma, da Giacomo Sgalla e da altri colleghi, ne segnala invece la criticità. «I vaccini a mRna antiCovid sono vaccini nuovi, che noi suggeriamo di annoverare tra le potenziali cause di una riacutizzazione fibrosi polmonare idiopatica» osserva Richeldi.

«È possibile che in alcuni di questi pazienti, la liberazione di citochine infiammatorie, causata dalla vaccinazione, possa aver fatto da innesco di questa esacerbazione acuta» aggiunge Sgalla.

Questi alcuni dei passaggi più importanti: nessuna novità per noi visto che si tratta di studi conosciuti e reazioni avverse molto comuni a conoscenti e parenti. Rimane ancora una volta inspiegabile come sia possibile invece che questi farmaci mangiavita possano essere resi obbligatori per estese fasce di popolazione nel nostro paese.

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Il caso di Francesca Tuscano, morta a causa del vaccino e risarcita perché deceduta entro il 14esimo giorno dall'inoculo e quello di Camilla Canepa che non dovrebbe avere diritto ad un indennizzo, pur essendo morta per lo stesso motivo, ma 16 giorni dopo la puntura, svela la grottesca beffa di fissare un limite di 14 giorni. «È statistico, fissato prima della pandemia», spiega Palù alla Bussola. In realtà è un errore scientifico a priori che ha l'effetto di restringere il campo delle reazioni avverse, escludendo quelle che portano a un esito fatale nel tempo: la statistica dei decessi, infatti, si sta formando in questi mesi.

https://lanuovabq.it/it/vaccino-fretta-statistica-bisogna-morire-in-14-giorni-1

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Classico caso di farmaco mangiavita iniettato perché "altrimenti non mi fanno lavorare e tre figli come li cresco?"

Ecco il risultato

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Vaiolo delle scimmie, decine di casi confermati in Europa: 14 in Portogallo, 9 nel Regno Unito, 7 in Spagna. 1 anche negli Usa.

La felicità di Bill Gates in una foto.

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Vaiolo delle scimmie, decine di casi confermati in Europa: 14 in Portogallo, 9 nel Regno Unito, 7 in Spagna. 1 anche negli Usa. La felicità di Bill Gates in una foto. Segui il canale https://t.me/lacivettabianca
Il vaiolo delle scimmie è una malattia rara causata dall'infezione da virus del vaiolo delle scimmie.

Il vaiolo è stato scoperto per la prima volta nel 1958 quando si sono verificati focolai di una malattia simile al vaiolo nelle scimmie tenute per la ricerca. Il primo caso umano è stato registrato nel 1970 nella Repubblica Democratica del Congo (RDC) e da allora l'infezione è stata segnalata in numerosi paesi dell'Africa centrale e occidentale. La maggior parte dei casi viene segnalata dalla Repubblica Democratica del Congo e dalla Nigeria.

Nel 2003, il vaiolo delle scimmie è stato registrato negli Stati Uniti quando si è verificato un focolaio in seguito all'importazione di roditori dall'Africa. Sono stati segnalati casi sia nell'uomo che nei cani della prateria da compagnia. Tutte le infezioni umane sono seguite al contatto con un animale domestico infetto e tutti i pazienti si sono ripresi. Nessun altro paese al di fuori dell'Africa occidentale e centrale ha segnalato focolai simili.

Al 16 maggio, nel Regno Unito sono stati segnalati in totale 14 casi di vaiolo delle scimmie dal 2018, 7 dei quali sono stati segnalati a maggio 2022.

Fonte UK Health Security Agency link

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Nel frattempo prosegue senza sosta la strage degli accasciati da farmaco mangiavita.

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Vaiolo delle scimmie, identificato primo caso in Italia, si tratta di un uomo tornato dalle Canarie. Comincia il tormentone estivo? Staremo a vedere Segui il canale https://t.me/lacivettabianca
▪️È stato identificato all'ospedale Spallanzani di Roma il primo caso in Italia di vaiolo delle scimmie.

▪️Si tratta di un uomo rientrato dopo un soggiorno alle Isole Canarie che si è presentato al pronto soccorso dell'Umberto I.

▪️"Ho comunicato al Ministro Roberto Speranza l'isolamento avvenuto all'INMI Spallanzani del primo caso a livello nazionale del cosiddetto monkey pox, 'vaiolo delle scimmie'", scrive in un post su Facebook l'assessore alla Sanità e integrazione sociosanitaria del Lazio Alessio D'Amato.

Siamo a posto con il Sig. Speranza Roberto da Potenza.

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