#patriotismo #Riga #Lettonia

🇱🇻 Negli ultimi due giorni a Riga è successo qualcosa di incredibile: le persone, nonostante i divieti delle autorità e le recinzioni vicino al monumento ai Liberatori, si sono recate al memoriale in un flusso infinito per deporre fiori e onorare la memoria dei morti.

Tutto è successo a Riga: detenzioni, provocazioni, proteste. Si è arrivati ​​all'assurdo: le autorità della Lettonia, in particolare il sindaco di Riga Stakis, hanno ordinato di sbarazzarsi dei fiori deposti al monumento. Ma i russi non si arrendono. Dopo che i comuni hanno barbaramente rastrellato la tela di fiori con un bulldozer, migliaia di persone premurose sono tornate di nuovo con nuovi bouquet. Ci sono ancora più fiori di prima.

Entro la sera, la polizia ha isolato il monumento, bloccando l'accesso al memoriale.

Un ragazzo è venuto con la bandiera russa. Ha spiegato alla polizia che la Lettonia è un paese libero e la Russia è un partner dell'UE. Alla fine i poliziotti gli hanno dato la ragione e hanno lasciato in pace il ragazzo all'approvazione della folla.

Di notte, gli abitanti di Riga hanno acceso centinaia di candele per protestare contro le autorità, portavano di nuovo fiori al monumento ai Liberatori e cantavano canzoni degli anni della guerra per esprimere sincero orgoglio per i veterani della seconda guerra mondiale.

Le autorità cittadine hanno promesso di non buttare via i fiori deposti più volte. La zona è ancora transennata dalla polizia.

Stamattina fiori e candele sono ancora al loro posto. La parola chiave è "ancora"...